CCV SEDUTA
Sabato, 5 luglio 1997
Presidenza del Presidente Selis
La seduta è aperta alle ore 10 e 04.
PIRAS, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 29 maggio 1977, che è approvato.
Congedo
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere regionale Silvestro Ladu ha chiesto di poter usufruire di un giorno di congedo a far data dal 5 luglio 1997. Se non ci sono opposizioni il congedo si intende concesso.
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. Comunico che il Presidente della Giunta regionale in applicazione dell'articolo 24 della legge regionale 7 gennaio 1977, numero 1, ha trasmesso l'elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nelle sedute del 5, 9, 12, 19 e 26 maggio 1997.
Annunzio di presentazione di disegno di legge
PRESIDENTE. Comunico che è pervenuto alla Presidenza il seguente disegno di legge:
"Norme per la difesa e la tutela del consumatore". (343)
(Pervenuto il 23 giugno 1997 ed assegnato alla seconda Commissione.)
Annunzio di presentazione di proposta di legge
PRESIDENTE. Comunico che è pervenuta alla Presidenza la seguente proposta di legge:
Dai consiglieri PETRINI - SECCI - MACCIOTTA - DETTORI Bruno: "Interventi a favore di manifestazioni di grande interesse turistico". (344)
(Pervenuta il 30 giugno 1997 ed assegnata all'ottava Commissione.)
Risposta scritta ad interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che sono è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione BONESU - SANNA Giacomo - SERRENTI sull'utilizzo da parte della Regione di un immobile ad Oristano". (85)
(Risposta scritta in data 30 giugno 1997)
"Interrogazione USAI Edoardo sulla ventilata costruzione di un complesso residenziale nell'area del Parco di Terramaini". (576)
(Risposta scritta in data 30 giugno 1997)
"Interrogazione USAI Edoardo sulla ventilata nomina del Comitato organizzatore dei Giochi della gioventù". (693)
(Risposta scritta in data 30 giugno 1997)
"Interrogazione BONESU sulla insufficienza della disponibilità di acqua potabile nei Comuni di Nurachi, Riola, Baratili e Zeddiani". (702)
(Risposta scritta in data 30 giugno 1997)
"Interrogazione NIZZI - BERTOLOTTI - BIANCAREDDU - GRANARA - LIPPI sul recupero del centro storico di Olbia mediante spostamento degli impianti ferroviari". (749)
(Risposta scritta in data 30 giugno 1997)
"Interrogazione CUCCA sulla grave situazione in cui versa l'Ufficio tutela del paesaggio di Nuoro". (759)
(Risposta scritta in data 30 giugno 1997)
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
PIRAS, Segretario:
"Interrogazione VASSALLO, con richiesta di risposta scritta, sulla decisione dell'ISMES di espellere dal proprio ciclo produttivo cinque lavoratori sardi". (777)
"Interrogazione MONTIS, con richiesta di risposta scritta, sulla concessione di una discarica di rifiuti solidi urbani". (778)
"Interrogazione FOIS Pietro, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione di forte precarietà in cui versa il distretto sanitario di Alghero". (779)
"Interrogazione LIORI - MASALA - BOERO - BIGGIO- CADONI - CARLONI - FRAU - LOCCI - SANNA NIVOLI - USAI Edoardo, con richiesta di risposta scritta, sul recente concorso bandito dal Ministero delle Finanze". (780)
"Interrogazione CONCAS, con richiesta di risposta scritta, sull'iscrizione di pescherecci siciliani al compartimento marittimo di Cagliari". (781)
"Interrogazione BONESU, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione finanziaria e gestionale della Greensar S.p.A.". (782)
"Interrogazione CONCAS, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata apertura della Sede Ripartimentale di Iglesias". (783)
"Interrogazione FRAU, con richiesta di risposta scritta, sulla forestazione in Sardegna". (784)
"Interrogazione AMADU, con richiesta di risposta scritta, sui gravi disagi causati dalla chiusura al traffico dell'importante strada provinciale Ittiri-Banari (Sassari) e sulla necessità della sua immediata riapertura". (785)
"Interrogazione FRAU, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione idrica a Sassari". (786)
"Interrogazione FRAU, con richiesta di risposta scritta, sul diniego alla concessione di autolinea urbana di Valledoria (Sassari)". (787)
"Interrogazione LODDO, con richiesta di risposta scritta, sull'applicazione della Legge 9 gennaio 1991, n. 10 concernente l'erogazione di contributi per il risparmio energetico". (788)
"Interrogazione BONESU, con richiesta di risposta scritta, sulle assunzioni di autisti da parte del CTM di Cagliari". (789)
Annunzio di interpellanze
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.
PIRAS, Segretario:
"Interpellanza TUNIS Marco sul problema relativo al corretto utilizzo dei terreni di proprietà comunale in agro di Villacidro". (355)
"Interpellanza MONTIS sulle trattative Governo-Regione". (356)
"Interpellanza VASSALLO - CONCAS - LA ROSA - MONTIS - ARESU sulla mancata corresponsione dei contributi a favore degli infermi di mente, dei talassemici e degli emofilici". (357)
"Interpellanza LA ROSA - CONCAS - MONTIS - VASSALLO - ARESU sugli interventi per le politiche attive del lavoro di cui alla tabella B, capitolo 03017 della legge finanziaria regionale 1997". (358)
"Interpellanza LIPPI - FLORIS - BERTOLOTTI - MILIA - GRANARA sulla offerta di contratto di affitto degli stabilimenti VALRISO da parte del Consorzio Coop. Carni 3C di Chilivani". (359)
"Interpellanza BUSONERA - DETTORI Ivana sulla situazione degli operatori dell'INRCA". (360)
Annunzio di mozioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.
PIRAS, Segretario:
"Mozione MASALA - BIGGIO - BOERO - CADONI - CARLONI - FRAU - LIORI LOCCI SANNA NIVOLI - USAI Edoardo su una legge elettorale bipolare". (128)
"Mozione CONCAS - LA ROSA - MONTIS - VASSALLO - ARESU sulla situazione in cui versa l'INRCA". (129)
Elezione del Presidente della Giunta regionale
Prima votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'elezione del Presidente della Giunta regionale. Ricordo che per la validità della votazione a norma dell'articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1949, numero 250, è necessario l'intervento di almeno due terzi dei consiglieri assegnati alla Regione. Devono quindi essere presenti 54 consiglieri, e che a mente dell'articolo 36 dello Statuto l'elezione ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza assoluta, sono necessari 41 voti nelle prime due votazioni, nelle votazioni successivi è sufficiente la maggioranza semplice.
Indico la votazione a scrutinio segreto. Prego l'Assemblea di voler procedere nel modo più ordinato possibile. Comunico che per motivi che sono a tutti noti chiedo la collaborazione a tutti voi per consentire davvero la segretezza e il rigore della seduta. Per consentire questo voteremo in questo modo: chiedendo ai colleghi di prendere posto, di sgombrare l'emiciclo e di votare a scrutinio segreto nelle due apposite cabine, quindi si può votare alternativamente. I colleghi che verranno chiamati si recano in cabina, gli altri stanno ai propri posti, e quindi prego anche i Segretari di collaborare in questa forma in modo tale da chiamare solamente dopo che i colleghi avranno ripreso posto. Non so se è chiara questa procedura.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 78
Votanti 77
Astenuti 1
Maggioranza 41
Schede bianche 7
Hanno ottenuto voti: Palomba Federico, 31; Marras Ovidio, 27; Balia Giuseppe, 6; Montis Bruno, 5; Zucca Salvatore, 1.
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AMADU - ARESU - BALIA - BALLERO - BALLETTO - BERRIA - BERTOLOTTI - BIANCAREDDU - BIGGIO - BOERO - BONESU - BUSONERA - CADONI - CARLONI - CASU - CHERCHI - CONCAS - CUCCA - CUGINI - DEGORTES - DEIANA - DEMONTIS - DETTORI Bruno - DETTORI Ivana - DIANA - FADDA - FALCONI - FANTOLA - FEDERICI - FERRARI - FLORIS - FOIS Paolo - FOIS Pietro - FRAU - GHIRRA - GIAGU - GRANARA - LA ROSA - LIORI - LIPPI - LOCCI - LODDO - LOMBARDO - LORENZONI - MACCIOTTA - MANCHINU - MARRACINI - MARRAS - MARROCU - MARTEDDU - MASALA - MILIA - MONTIS - MURGIA - NIZZI - OBINO - ONIDA - OPPIA - PALOMBA - PETRINI - PIRAS - PIRASTU - PITTALIS - RANDACCIO - SANNA Giacomo - SANNA Salvatore - SANNA NIVOLI - SASSU - SCANO - SECCI - SERRENTI - TUNIS Gianfranco - TUNIS Marco - USAI Edoardo - USAI Pietro - VASSALLO - ZUCCA.
Si è astenuto: il Presidente SELIS.)
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'onorevole Scano sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.
SCANO (P.D.S.). Chiedo la convocazione della Conferenza dei Capigruppo per una brevissima riunione per concordare lo svolgimento della seduta.
PRESIDENTE. E' stata richiesta la convocazione della Conferenza dei Capigruppo, sospendiamo la seduta per cinque minuti e convoco la Conferenza dei Capigruppo.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 47, viene ripresa alle ore 11 e 03.)
Seconda votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Prego i consiglieri di prendere posto, la seduta è ripresa. Comunico all'Assemblea che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di procedere immediatamente alla seconda votazione. Poiché nessun consigliere ha raggiunto nella precedente votazione la maggioranza prevista dell'articolo 36 dello Statuto, è necessario procedere a un'altra votazione che avverrà immediatamente. Ricordo che anche per questa votazione l'elezione deve aver luogo a maggioranza assoluta.
Indico quindi la votazione a scrutinio segreto.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 78
Votanti 77
Astenuti 1
Maggioranza 41
Schede bianche 5
Hanno ottenuto voti: Palomba 30; Marras, 27; Montis 7, Balia, 6; Usai Edoardo, 1; Zucca, 1.
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AMADU - ARESU - BALIA - BALLERO - BALLETTO - BERRIA - BERTOLOTTI - BIANCAREDDU - BIGGIO - BOERO - BONESU - BUSONERA - CADONI - CARLONI - CASU - CHERCHI - CONCAS - CUCCA - CUGINI - DEGORTES - DEIANA - DEMONTIS - DETTORI Bruno - DETTORI Ivana - DIANA - FADDA - FALCONI - FANTOLA - FEDERICI - FERRARI - FLORIS - FOIS Paolo - FOIS Pietro - FRAU - GHIRRA - GIAGU - GRANARA - LA ROSA - LIORI - LIPPI - LOCCI - LODDO - LOMBARDO - LORENZONI - MACCIOTTA - MANCHINU - MARRACINI - MARRAS - MARROCU - MARTEDDU - MASALA - MILIA - MONTIS - MURGIA - NIZZI - OBINO - ONIDA - OPPIA - PALOMBA - PETRINI - PIRAS - PIRASTU - PITTALIS - RANDACCIO - SANNA Giacomo - SANNA Salvatore - SANNA NIVOLI - SASSU - SCANO - SECCI - SERRENTI - TUNIS Gianfranco - TUNIS Marco - USAI Edoardo - USAI Pietro - VASSALLO - ZUCCA.
Si è astenuto: il Presidente SELIS.)
Poiché nessun consigliere ha raggiunto nella precedente votazione la maggioranza prevista dall'articolo 36 dello Statuto, è necessario procedere ad un'altra votazione. Ricordo che in questa votazione l'elezione deve aver luogo a maggioranza relativa, viene eletto chi ha riportato il maggior numero di voti. Chiedo un momento di attenzione. Se siamo d'accordo, poiché era stata chiesta una pausa, se non ci sono controindicazioni, indico la terza votazione alle ore 12.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 37, viene ripresa alle ore 12 e 05.)
Terza votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. La seduta è ripresa, invito i colleghi a riprendere posto. Ricordo ai colleghi, per questa terza votazione, che poiché nessun consigliere ha raggiunto nelle precedenti votazioni la maggioranza prevista dall'articolo 36 dello Statuto, cioè 41 voti, è necessario procedere a un'altra votazione. Ricordo che in questa votazione l'elezione deve aver luogo a maggioranza relativa. Viene eletto chi ha riportato il maggior numero dei voti.
Indico pertanto la votazione a scrutinio segreto.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 77
Votanti 76
Astenuti 1
Schede bianche 7
Hanno ottenuto voti: Palomba, 29; Marras, 25; Montis, 7; Bonesu, 3; Boero, 1; Ghirra, 1; Sanna Nivoli, 1; Tunis Marco, 1; Zucca, 1.
Viene proclamato eletto l'onorevole Federico Palomba.
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AMADU - ARESU - BALIA - BALLERO - BALLETTO - BERRIA - BERTOLOTTI - BIANCAREDDU - BIGGIO - BOERO - BONESU - BUSONERA - CADONI - CARLONI - CASU - CHERCHI - CONCAS - CUCCA - CUGINI - DEGORTES - DEIANA - DETTORI Bruno - DETTORI Ivana - DIANA - FADDA - FALCONI - FANTOLA - FEDERICI - FERRARI - FLORIS - FOIS Paolo - FOIS Pietro - FRAU - GHIRRA - GIAGU - GRANARA - LA ROSA - LIORI - LIPPI - LOCCI - LODDO - LOMBARDO - LORENZONI - MACCIOTTA - MANCHINU - MARRACINI - MARRAS - MARROCU - MARTEDDU - MASALA - MILIA - MONTIS - MURGIA - NIZZI - OBINO - ONIDA - OPPIA - PALOMBA - PETRINI - PIRAS - PIRASTU - PITTALIS - RANDACCIO - SANNA Giacomo - SANNA Salvatore - SANNA NIVOLI - SASSU - SCANO - SECCI - SERRENTI - TUNIS Gianfranco - TUNIS Marco - USAI Edoardo - USAI Pietro - VASSALLO - ZUCCA.
Si è astenuto: il Presidente SELIS.)
Sospendo la seduta per cinque minuti e convoco la Conferenza dei Capigruppo.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 35, viene ripresa alle ore 12 e 47.)
PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta per comunicare le determinazioni della Conferenza dei Presidenti di Gruppo.
Si è concordato che i provvedimenti che erano previsti all'ordine del giorno vengano rinviati ad una data prossima in tempi ravvicinatissimi. All'inizio della settimana riconvocherò la Conferenza dei Presidenti di Gruppo per stabilire i lavori del Consiglio e fisserò, di intesa con i Presidenti di Gruppo, la data in cui anche questi provvedimenti previsti oggi all'ordine del giorno possono essere discussi autonomamente dagli altri argomenti programmati.
Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.
La seduta è tolta alle ore 12 e 48.
Allegati seduta
Testo delle interpellanze, interrogazioni e mozioni annunziate in apertura di seduta
INTERPELLANZA TUNIS Marco Fabrizio sul problema relativo al corretto utilizzo dei terreni di proprietà comunale in agro di Villacidro.
Il sottoscritto,
PREMESSO che numerosi allevatori operanti nel territorio comunale di Villacidro dopo l'approvazione da parte dell'Amministrazione comunale del "Piano di utilizzo delle terre pubbliche" si trovano nella impossibilità di operare serenamente e quindi di svolgere normalmente l'attività di allevamento del bestiame allo stato semibrado;
evidenziato che, in particolare dallo scorso mese di gennaio 1997, gli allevatori sono sottoposti ad una costante pressione (più o meno consapevole) anche da parte degli organi di vigilanza ambientale che sfocia spesso nella irrogazione di sanzioni amministrative e in denunce penali che aggravano una situazione di tensione già di per sé pericolosa;
rilevato che in quest'ultimo periodo si sta inasprendo il già precario rapporto di pacifica convivenza con l'attivazione da parte di organi e strutture pubbliche di procedure "discutibili nella forma e nella sostanza", fra i quali, già in presenza di norme restrittive come la nota dell'Assessore della pubblica istruzione, on.le Efisio Serrenti, prot. n. 3892 del 7 aprile 1997 (che chiede la conferma all'Amministrazione comunale di Villacidro di demolizioni a carico di porcari e caprari della zona), quella del taglio "fuori stagione" (probabilmente "diluito" con deroghe ad hoc) di bosco in località Coxinas da parte di cooperative locali (COONAG di Guspini, con il supporto intero dei dipendenti della NORBIO di Villacidro) secondo un progetto della Comunità montana n. 18, approvata per la pulizia del bosco stesso e che invece "probabilmente" effettua anche tagli di alberi di alto fusto;
osservato che tali procedure creano le condizioni per una successiva "espulsione" del bestiame "contiguo" al fine di raggiungere una "ipotesi di manovra a tenaglia" in coincidenza del fine che si prefiggeva il Consiglio comunale di Villacidro allorché votò la deliberazione n. 1 del 28 gennaio 1997 (che il Comitato di Controllo ha dichiarato esente da vizi, però condizionata al reperimento di sicure risorse finanziarie);
ritenuto altresì che detto piano risulta di fatto irrealizzabile perché presenta in sé non solo incongruenze amministrative - giuridiche (come ad esempio dubbio vantaggio costo - benefici), ma anche inopportunità (perché crea nel contenuto a carico degli allevatori locali che non sanno più quale avvenire possano avere, con lo scopo però di ottenere l'espulsione del bestiame stesso senza conoscere preventivamente la nuovo destinazione del bene recuperato),
chiede di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro - pastorale per conoscere quali finalità intendano perseguire la Comunità Montana n. 28, il Comune di Villacidro e la Regione stessa quando di fatto con il provvedimento già assunto distrugge un patrimonio - anche culturale - esistente senza creare nel contempo una alternativa valida, di natura economica e occupazionale. (355)
INTERPELLANZA MONTIS sulle trattative Governo-Regione.
Il sottoscritto,
visto che la Giunta regionale con una propria delegazione si è incontrata con la rappresentanza del Governo della Repubblica per trattare questioni di enorme importanza per lo sviluppo energetico e l'occupazione nel Sulcis, e parrebbe con successo, essendo riusciti ad ottenere dai Ministri competenti la conferma degli impegni a suo tempo presi per la ricostruzione della Centrale di Portovesme ed il mantenimento dei livelli occupativi in quel territorio;
appreso dalla stampa che alla composizione della delegazione sarda è stata associata ufficialmente una rappresentanza della Lega Ambiente, di cui noi abbiamo grande stima per i benemeriti servigi resi alla Sardegna, tuttavia è stato gravemente offeso il ruolo primario del Consiglio regionale quale istituzione suprema della Regione, essendo lo stesso escluso da qualunque partecipazione o parere su uno dei problemi sociali più drammaticamente aperti nell'Isola,
chiede di interpellare il Presidente della Giunta regionale affinché riferisca in merito, con carattere d'urgenza, nella prossima seduta del Consiglio i motivi che hanno presieduto tale scelta instaurando una anomala procedura fuori dai canoni del rispetto istituzionale avvertito in precedenti occasioni quando sono stati in gioco interessi così forti delle popolazioni sarde. (356)
INTERPELLANZA VASSALLO - CONCAS - LA ROSA - MONTIS - ARESU sulla mancata corresponsione dei contributi a favore degli infermi di mente, dei talassemici e degli emofilici.
I sottoscritti,
considerato che la legge regionale n. 44 del 1987, riguardante l'assistenza economica e sociale e di mantenimento a favore degli infermi di mente, è stata abrogata e sostituita dalla legge regionale n. 15 del 27 agosto 1992;
accertato che la mancata applicazione della succitata legge ha determinato ritardi pluriennali nell'erogazione dei sussidi;
verificato che recentemente il Consiglio regionale ha legiferato nuove norme di modifica e integrazione alla legge regionale n. 15 del 1992;
constatato che forti ritardi si registrano anche nei pagamenti delle provvidenze per i talassemici e gli emofilici;
considerata la precarietà in cui sono costrette migliaia di famiglie, già duramente colpite per le condizioni dei loro cari, che per ragioni anche di carattere economico non riescono a garantire una vita dignitosa ai loro congiunti,
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere:
1) quali siano i motivi che determinano i così vistosi ritardi nell'erogazione delle previdenze previste dalla normativa regionale;
2) quali provvedimenti si intendano porre in essere per modificare questo stato di cose;
3) quali tempi certi vengano previsti per l'erogazione delle provvidenze;
4) quanti risultano essere alla data odierna i malati di mente e i talassemici/emofilici che usufruiscono del sussidio regionale;
5) quale sia la spesa prevista per dare corso al saldo delle pendenze pregresse e se tale spesa risulti interamente coperta dagli stanziamenti previsti nel bilancio regionale. (357)
INTERPELLANZA LA ROSA - CONCAS - MONTIS - VASSALLO - ARESU sugli interventi per le politiche attive del lavoro di cui alla tabella B, capitolo 03017 della legge finanziaria regionale 1997.
I sottoscritti,
premesso che:
1) la legge finanziaria regionale 1997 ha previsto l'importo di lire 64.900.000 da destinare al finanziamento di interventi per le politiche attive del lavoro da definire con apposito disegno di legge;
2) la Giunta regionale si era impegnata a definire tale disegno di legge in tempi brevissimi in modo da assicurare l'intero impiego delle risorse a supporto della creazione di nuova occupazione nel corso del 1997;
3) non risulta a questo momento che sia stato definito tale disegno di legge con la conseguenza che neppure queste poche risorse potranno essere impiegate nel corso del 1997;
tutto ciò premesso chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:
a) quali programmi intendono promuovere e sostenere con l'impiego delle risorse di cui in premessa;
b) a quale punto sia la definizione del relativo disegno di legge;
c) quali ostacoli abbiano fin qui impedito di dare corso operativo alla definizione del disegno di legge e al collegato impiego delle risorse finanziarie. (358)
INTERPELLANZA LIPPI - FLORIS - BERTOLOTTI - MILIA - GRANARA sulla offerta di contratto di affitto degli stabilimenti VALRISO da parte del Consorzio Coop. Carni 3C di Chilivani.
I sottoscritti, appurato che:
- il Consorzio Coop. Carni 3C di Chilivani ha avanzato alla SIPAS S.p.A., finanziaria regionale che attualmente detiene il diretto controllo delle società a partecipazione regionale del settore agro - industriale, una proposta per un contratto di affitto della durata di cinque anni, a partire dal 1998, con facoltà di acquisto del pacchetto azionario della NUOVA VALRISO S.p.A. alla fine del periodo contrattuale;
- la compagine societaria di detto Consorzio è ripartita in 31 soci e più precisamente: 30 soci cooperative a cui fanno capo circa 5.000 allevatori con quote complessive a lire 6.600.000 e 1 socio sovventore SIPAS S.p.A. con una quota di lire 1.200.000.000;
- il corrispettivo annuale che tale Consorzio dovrà versare alle casse regionali per l'affitto della struttura sarà, secondo l'offerta presentata, calcolabile in base al 30% dell'utile netto aziendale;
- eventuali oneri per l'adeguamento degli impianti riferiti sia alla sicurezza dei lavoratori che all'igiene saranno totalmente a carico della SIPAS;
constatato che con tale operazione la SIPAS non solo non procederebbe alla privatizzazione dello stabilimento, ma al contrario trascinerebbe, con un investimento di 220.000 a testa, dentro la compagine societaria 30 cooperative che eventualmente parteciperebbero solo alla divisione degli utili godendo interamente delle opportunità di macellazione e commercializzazione delle carni a prezzi evidentemente oggi per loro fuori dalla portata di mercato,
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'industria per conoscere:
1) chi abbia autorizzato la SIPAS a creare un Consorzio con la Cooperativa Carni 3C di Chilivani;
2) se la Giunta regionale era a conoscenza di tale offerta, avanzata per rilevare la VALRISO;
3) se siano pervenute presso la SIPAS eventuali altre offerte e in quali termini;
se sia intenzione della Giunta regionale mettere in immediata liquidazione la SIPAS per accelerare il processo di vera privatizzazione delle società da essa controllate. (359)
INTERPELLANZA BUSONERA - DETTORI Ivana sulla situazione degli operatori dell'INRCA.
I sottoscritti,
premesso che in data 8 marzo 1996, con delibera n. 1763 del 27 dicembre 1995, il commissario straordinario dell'Amministrazione Istituto Nazionale Ricovero e Cura Anziani, ha predisposto la chiusura della sede di Cagliari dell'istituto INRCA con contestuale trasferimento del personale nei ruoli nominativi regionali;
considerato che il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole al trasferimento del personale operante attualmente all'INRCA;
considerata la necessità della preventiva autorizzazione della Regione Sardegna per il trasferimento del personale interessato nei ruoli nominativi regionali;
vista la improrogabilità a mantenere funzionante la struttura,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale della sanità per conoscere quali iniziative intenda porre in essere per dare soluzione al problema degli operatori dell'INRCA. (360)
INTERROGAZIONE VASSALLO, con richiesta di risposta scritta, sulla decisione dell'ISMES di espellere dal proprio ciclo produttivo cinque lavoratori sardi.
Il sottoscritto,
vista la recente decisione dell'ISMES (Azienda, con sede in Seriate - BG - dove svolge principalmente la propria attività di ricerca con un organico complessivo di oltre 500 unità, a forte partecipazione azionaria ENEL che ne detiene il 70 per cento) di espellere dal proprio ciclo produttivo cinque lavoratori sardi, operanti nelle costruende centrali di Fiumesanto e del Sulcis;
considerato che l'ENEL rileverà il restante 30 per cento dell'azionariato entro il 1997;
verificato che gli accordi sindacali non prevedono alcun tipo di esubero in quanto parte del personale, nella prevista fase di ristrutturazione della Società, verrà distribuito all'interno delle divisioni della distribuzione, trasmissione e produzione dell'ENEL stessa;
accertato che, nonostante i succitati impegni, gli unici dipendenti ISMES non inseriti nel progetto di razionalizzazione e ricollocazione risultano essere cinque sardi con elevata professionalità, operanti in Sardegna da oltre dodici anni,
chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'industria per conoscere se non ritengano opportuno un sollecito intervento affinché l'ENEL e le sue controllate non attuino una politica discriminatoria nei confronti dei cinque sardi rispetto agli altri cinquecento dipendenti. (777)
INTERROGAZIONE MONTIS, con richiesta di risposta scritta, sulla concessione di una discarica di rifiuti solidi urbani.
Il sottoscritto,
appreso che oltre 15.000 cittadini dei Comuni di Monastir, Ussana e Sestu hanno già firmato una petizione popolare promossa da un comitato di cittadini con la quale si chiede di sospendere ogni decisione e di rivedere l'eventuale orientamento della Giunta regionale in merito alla concessione di una discarica di rifiuti solidi urbani in una ex cava di argilla a cavallo delle giurisdizioni comunali dei citati centri;
considerato che l'allarme è dettato oltre che dai danni che provocherebbe un insediamento del genere in zone a colture intensive, anche da allarmanti notizie circa i rifiuti speciali contenenti non si sa quali scorie provenienti via mare anche da paesi terzi oltre che italiani,
chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore della difesa dell'ambiente per conoscere, nel più breve tempo possibile, informazioni dettagliate, volendo il sottoscritto concorrere a tranquillizzare le popolazioni interessate già fortemente allarmate da notizie provenienti da diverse fonti, ed impedire una ulteriore penalizzazione dell'hinterland cagliaritano già seriamente inquinato dalla esistenza delle più grandi discariche dell'Isola. (778)
INTERROGAZIONE FOIS Pietro, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione di forte precarietà in cui versa il distretto sanitario di Alghero.
Il sottoscritto,
premesso che le strutture sanitarie della nostra Isola sono sottoposte ogni anno, con l'avvento del fenomeno turistico, momento peraltro di particolare interesse socio - economico per la collettività sarda, ad una forte pressione per quanto riguarda le richieste di interventi e prestazioni. In particolare tale pressione è accentuata in quelle località che tradizionalmente accolgono la maggiore presenza di ospiti di provenienza nazionale e straniera. Tra queste, indiscutibilmente, figura il distretto sanitario di Alghero che si trova in una situazione a dir poco di emergenza per i vistosi problemi di organico che da tempo soffre senza che siano state adottate adeguate misure per fronteggiare il problema;
constatato che la situazione di precarietà è fortemente sentita nei reparti di prima accoglienza, il pronto soccorso, e in quelli operatori, con particolare accentuazione nella divisione traumatologica dell'ospedale marino; pertanto, dopo una verifica personale dello stato dei fatti, risulta che, per quanto riguarda quest'ultima struttura c'è il forte rischio di sospensione delle prestazioni ambulatoriali, ma soprattutto di quelle operatorie poiché i reparti non sono in grado di accogliere in regime di normale efficienza, per carenze di organico, i pazienti che hanno subito interventi chirurgici, spesso complessi, e quindi abbisognevoli di maggiore assistenza;
considerato quindi che nel distretto sanitario algherese, e nell'ospedale traumatologico in particolare, si è creata una situazione di autentica emergenza proprio ora che la struttura è al centro di pressanti richieste di prestazioni in seguito alla consistente presenza turistica,
chiede di interrogare l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se non ritenga necessario assumere un intervento straordinario, attraverso l'Azienda ospedaliera n. 1 di Sassari, per fare fronte alla drammaticità del momento e consentire all'importante struttura sanitaria di garantire correttamente i livelli assistenziali che istituzionalmente le competono. (779)
INTERROGAZIONE LIORI - MASALA - BOERO - BIGGIO - CADONI - CARLONI - FRAU - LOCCI - SANNA Noemi - USAI Edoardo, con richiesta di risposta scritta, sul recente concorso bandito dal Ministero delle Finanze.
I sottoscritti,
premesso che il Ministero delle Finanze ha bandito un concorso per l'assegnazione di personale alle sedi della Sardegna e del Trentino Aldo Adige;
constatato che, nonostante la normativa vigente preveda che le assunzioni fino alla V qualifica funzionale debbano essere effettuate attraverso le graduatorie dell'ufficio di collocamento, il concorso in parola si riferisce invece anche ad assunzioni per la III qualifica funzionale;
considerato pertanto che tale circostanza penalizza fortemente i disoccupati sardi, da anni in attesa di opportunità in una Regione già penalizzata fortemente dalla crisi economica,
chiede di interrogare l'Assessore regionale del lavoro per conoscere se non intenda intervenire preso il Ministero delle Finanze al fine di segnalare la situazione sopra descritta e di sollecitare tutti gli interventi idonei a tutelare i legittimi diritti dei lavoratori sardi. (780)
INTERROGAZIONE CONCAS, con richiesta di risposta scritta, sull'iscrizione di pescherecci siciliani al compartimento marittimo di Cagliari.
La sottoscritta,
visto il Decreto regionale del 13 maggio 1988, n. 10, art. 1, il quale vieta l'esercizio della pesca mediante l'uso delle reti alla deriva o vaganti nelle acque del mare territoriale della Sardegna;
rilevato che il Decreto del 24 luglio 1996, firmato dal Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali, vieta l'attracco ai porti sardi alle spadare di cittadini non residenti;
considerato che le spadare sono reti altamente distruttive e per niente selettive (uccidono indistintamente molte specie marine);
appreso che i pescatori siciliani hanno iscritto i loro pescherecci al compartimento marittimo di Cagliari e diverse volte i controlli effettuati dalle autorità hanno comportato il sequestro delle reti perché la loro lunghezza superava quella prevista dalle norme di legge,
chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore della difesa dell'ambiente per sapere se le notizie apprese corrispondano al vero e in caso affermativo se intendano attivarsi affinché vengano rispettati i decreti ministeriale e regionale e tutelato l'ambiente marino. (781)
INTERROGAZIONE BONESU, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione finanziaria e gestionale della Greensar S.p.A..
Il sottoscritto chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'industria per conoscere:
u se sia nota la grave situazione gestionale e finanziaria della Greensar S.p.A.;
u se in particolare gli risulti che tale società abbia subito perdite che hanno portato all'azzeramento del capitale sociale;
u se gli risulti altresì che la produzione ed il fatturato della Greensar siano crollati per la scarsa credibilità che la medesima riscuote fra gli operatori agricoli a causa delle insolvenze;
u se la SIPAS, titolare del trenta per cento delle azioni, abbia vigilato sulla gestione, in quali forme sia intervenuta, se intenda proporre azione di responsabilità nei confronti degli amministratori, se intenda partecipare alla ricapitalizzazione della società;
u quali azioni la medesima SIPAS intenda esercitare considerato che il collegio sindacale non ha approvato il bilancio 1996;
u se la SIPAS intenda insistere nella richiesta di restituzione immediata, e con pesanti interessi, delle somme anticipate ai piccoli azionisti, in conto versamento capitale, esponendo le aziende agricole dei medesimi al rischio di estinzione, con conseguenti danni all'economia del Terralbese e perdita di ulteriori posti di lavoro;
u se esistano prospettive di ingresso di nuovi soci o di affitto dell'azienda;
u se l'Assessore ritenga che la Greensar sia una realtà potenzialmente produttiva e che la chiusura della medesima sia una grave perdita per le possibilità di entrare nel mercato degli alimenti conservati da parte dell'agricoltura sarda;
u in quali forme l'Assessorato ritenga di dover intervenire. (782)
INTERROGAZIONE CONCAS, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata apertura della Sede Ripartimentale di Iglesias.
La sottoscritta,
considerato che in base alla legge regionale 5 novembre 1985, n. 25, art. 2, lettera b), il Corpo Forestale si articola in sette unità operative territoriali denominate "Ispettorati Ripartimentali" con sede in Cagliari, Oristano, Nuoro, Sassari, Iglesias, Lanusei;
rilevato che si è provveduto alla istituzione delle sedi, eccezion fatta per Iglesias,
chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore della difesa dell'ambiente per conoscere il motivo e gli ostacoli del mancato adempimento come sopra citato e quando intendano attivarsi affinché il Sulcis abbia la sua sede ripartimentale così come previsto dalla legge. (783)
INTERROGAZIONE FRAU, con richiesta di risposta scritta, sulla forestazione in Sardegna.
Il sottoscritto chiede di interrogare gli Assessori dell'agricoltura e dell'ambiente per sapere:
1) se sia vero che il finanziamento CEE n. 2080/92, relativo al "Regime comunitario di aiuti alle misure forestali" pari a lire 108 miliardi, non sia stato speso e restituito per almeno il 50 per cento, non essendo stato attuato il regolamento nelle annualità 1994/95/96, e pertanto non istruite nei tempi prescritti le pratiche presentate, causando gravi danni ai richiedenti ed a tutta la asfittica economia sarda;
2) se corrisponda al vero che buona parte delle piantine di essenze forestali, relative al medesimo programma di forestazione produttiva, vengano importate da altre nazioni europee (quali il Belgio e la Spagna), ingenerando fenomeni di "inquinamento ambientale" là dove, ed non solo, è necessario (per esempio il parco del Gennargentu) mantenere gli ecotipi autoctoni. Questa situazione anomala porta a ritenere indispensabile una certificazione sia del seme che delle piante da mettere a dimora;
3) se le piantine forestali prodotte in Sardegna siano state distribuite gratuitamente dagli Assessorati competenti causando un grave danno sia alla economia sarda (giacché sono state restituite alla CEE le somme relative all'acquisto delle stesse pari a lire 1430 per pianta) che ai vivaisti - pubblici e privati - che avevano prodotto, vista la necessità, alcuni milioni di piante rimaste invendute e pertanto inutilizzate. (784)
INTERROGAZIONE AMADU, con richiesta di risposta scritta, sui gravi disagi causati dalla chiusura al traffico dell'importante strada provinciale Ittiri - Banari (Sassari) e sulla necessità della sua immediata riapertura.
Il sottoscritto,
premesso che la chiusura al traffico dell'importante arteria provinciale Ittiri - Banari sta creando molti disagi alla popolazione della zona e, in particolare, agli agricoltori che in questi giorni hanno manifestato la loro protesta con l'occupazione del Municipio di Ittiri;
considerato che la competenza sulla decisione della riapertura al traffico della strada provinciale spetta, per l'appunto, all'Amministrazione provinciale nella persona dell'Assessore della programmazione che ha individuato i motivi dell'intransitabilità nello stato di calamità naturale e nella necessità di reperimento dei finanziamenti necessari per tale tipo di intervento;
ritenuto importante l'intervento dell'Amministrazione regionale per risolvere il problema su esposto mediante la riapertura di almeno una delle corsie, quella già sgombra dai massi,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dei lavori pubblici per conoscere se intenda intervenire presso l'Amministrazione provinciale di Sassari affinché i lavori di riapertura del percorso Ittiri - Banari siano attivati e conclusi al più presto, rimuovendo gli ostacoli burocratici che impediscono l'attivazione dei lavori stessi, al fine di evitare i continui disagi alla popolazione della zona e, in particolare, agli agricoltori che usufruiscono quotidianamente di tale tratto di strada per il loro lavoro. (785)
INTERROGAZIONE FRAU, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione idrica a Sassari.
Il sottoscritto chiede di interrogare l'Assessore dei lavori pubblici per sapere:
1) se sia a conoscenza che da oggi verrà effettuato il razionamento dell'acqua nella città di Sassari, creando sicuramente gravi problemi a buona parte della cittadinanza;
2) se la sospensione della erogazione idrica non sia una ulteriore beffa nei confronti dei sassaresi, ai quali a più riprese era stato promesso che - tramite un collegamento - l'acqua sarebbe arrivata abbondante dal Coghinas, evitando in questo modo di dover soffrire la sete;
3) che fine abbia fatto il progetto a suo tempo approntato per predisporre tale collegamento e se i finanziamenti previsti siano ancora disponibili;
4) quali iniziative urgenti intenda intraprendere per ovviare a quanto succitato, perché non è pensabile che a pagare - per responsabilità di altri - siano sempre i soliti cittadini che hanno diritto a servizi (a pagamento) efficienti e continuativi. (786)
I
INTERROGAZIONE FRAU, con richiesta di risposta scritta, sul diniego alla concessione di autolinea urbana di Valledoria (Sassari).
Il sottoscritto, premesso che:
I. in data 20 luglio 1995 fu inoltrata all'Assessorato dei trasporti domanda di concessione di autolinea urbana, destinata a servire i componenti dell'aggregato comunale di Valledoria e in particolare quelli di La Muddizza, La Ciaccia e i vari centri residenziali ubicati nei pressi della costa, con il corpo principale del comune;
II. il servizio richiesto da lungo tempo dalla popolazione residente risponde ad una esigenza di mobilità urbana ormai non più rinviabile, a causa dello sviluppo urbanistico frazionato di questo centro della bassa Gallura;
III. la mancanza di una linea urbana determina il ricorso intenso alla motorizzazione privata che, particolarmente durante la stagione estiva col raddoppio della popolazione residente, produce effetti di intasamento e di grave inquinamento;
IV. trattasi pertanto di un servizio di grande utilità, sentito sia dalla amministrazione locale che dalla popolazione residente, avendo Valledoria acquisito una precisa e innegabile funzione di centro servizi e polo commerciale nei confronti anche del territorio circostante;
V. nel maggio 1996 fu effettuato un sopralluogo nella zona di utenza con esito favorevole, ma con l'impegno di presentare l'istanza di concessione per il solo periodo estivo, variazione inoltrata con nota del 5 maggio 1996;
VI. nonostante l'invio di tutta la documentazione richiesta l'Assessorato, in data 12 giugno 1997, comunicava alla ditta richiedente che "ritiene di doverla rigettare in quanto non sono stati forniti elementi attendibili sull'utenza effettivamente interessata al trasporto",
chiede di interrogare l'Assessore dei trasporti per sapere:
1) quali siano le reali cause che impediscono la concessione dell'autolinea urbana per il periodo estivo, stante che già la popolazione residente, sia del centro che delle frazioni e dei nuovi centri residenziali gravitanti sulla costa, è sufficiente per rendere il servizio necessario e remunerativo, popolazione poi che sicuramente raddoppia nel periodo delle ferie e che potrebbe utilizzare proficuamente questo nuovo servizio;
2) se sia vero che tutte queste difficoltà nella concessione non siano da mettere in relazione perché "altri" sarebbero interessati alla gestione di questa linea urbana;
3) infine se con questo diniego non si voglia colpire una popolazione e una amministrazione comunale col peccato originale di non essere omologhe all'Ulivo. (787)
INTERROGAZIONE LODDO, con richiesta di risposta scritta, sull'applicazione della Legge 9 gennaio 1991, n. 10 concernente l'erogazione di contributi per il risparmio energetico.
Il sottoscritto premesso:
1) che in data 5.10.1993 con deliberazione 37/57 la Giunta Regionale approvava la graduatoria definitiva degli aventi diritto a contributo, a norma della Legge 10/1991, per aver installato pompe di calore, collettori solari, sistemi fotovoltaici, caldaie ad alto rendimento, doppi vetri, impianti di biogas, etc.;
2) che tale graduatoria comprendeva le istanze pervenute agli Assessorati interessati fino a tutto il 1991, per un totale di 3968 domande;
3) che di dette domande 701 erano state dichiarate inammissibili a causa di gravi e irrimediabili carenze documentali e che, pertanto, le istanze ammesse a contributo ammontavano a 3267;
4) che per tali istanze veniva riconosciuta esistente una disponibilità di bilancio pari a lire 39.329.320.111 (sul cap. 09042.02) a fronte di richieste complessive pari a lire 39.837.803.086;
5) che tale deliberazione consentiva all'Assessorato competente (Industria) di erogare i relativi provvedimenti;
6) che sul BURAS n. 13 del 19.4.1994 (suppl.) veniva pubblicata una prima tranche dell'elenco degli ammessi a contributo (interventi vari per l'industria);
7) che sul BURAS n. 28 del 28.8.1994 (suppl.) veniva pubblicata una seconda tranche relativa agli ammessi a contributo (pompe di calore per riscaldamento ambienti, cod. EP);
8) che sul BURAS n. 12 del 11.4.1996 (suppl.) veniva pubblicata l'ultima tranche degli ammessi a contributo (cod. EA, EI, EK, ES, EV, EZ, FT) con delle graduatorie aggiuntive relative a varie tipologie di cui non si comprende la legittimazione giuridica né la ragione (cfr. pagg. 51-56);
9) che con deliberazione 11/16 del 21.3.1997 la Giunta regionale stabiliva di procedere all'erogazione dei contributi per gruppi omogenei, di revocare i contributi nel caso in cui le opere non fossero state completate (?), di concedere un'ulteriore inspiegabile proroga per documentare il completamento degli impianti (?), di effettuare sopralluoghi a campione nella misura massima (?) del 5% degli impianti,
chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'industria per sapere:
a) per quale misteriosa ragione la graduatoria pubblicata sul BURAS n. 17 del 22.8.1994 (suppl.) sia sensibilmente diversa rispetto a quella approvata dalla Giunta regionale con deliberazione 37/57 del 5.10.1993; infatti, nel testo della deliberazione si fa riferimento a 1375 domande ammesse a contributo, mentre nell'elenco del BURAS ne compaiono solo 1284;
b) per quale altrettanto misteriosa ragione dall'elenco del BURAS di cui al punto precedente siano scomparsi ben 116 nominativi già compresi nella deliberazione della Giunta Regionale citata;
c) per quale ugualmente misteriosa ragione ve ne compaiano, invece, 21 non compresi nella deliberazione della Giunta Regionale;
d) per quale identica misteriosa ragione e benché vi sia stata una riduzione del numero degli ammessi al godimento del contributo (cosa che ragionevolmente avrebbe dovuto far prevedere una diminuzione delle cifre da impegnare), a fronte di una somma impegnata pari a lire 10.786.454.000, le nuove quote di contributo ammontino a lire 11.467.480.000 con un incremento pari a lire 681.026.000 benché siano state dimenticate ben 95 domande rispetto alla deliberazione della Giunta regionale;
e) chi e per quali ragioni abbia ordinato l'inclusione, nell'elenco pubblicato sul BURAS di cui al precedente punto a), di nominativi di Ditte o persone fisiche non compresi nella deliberazione della Giunta regionale;
f) chi e per quali ragioni abbia ordinato la compilazione e la pubblicazione delle graduatorie aggiuntive di cui al punto 8) delle premesse;
g) per quale stranissimo motivo nella graduatoria EI che definirò per brevità supplementare (cfr. BURAS n.12 del 4 aprile 1996 suppl. pagg. 50 e seguenti) la pratica 1335 compaia ben 4 volte con nominativi differenti;
h) per quale misteriosissima ragione il "Riepilogo delle elenchi distinti per tipologia d'intervento" che compare a pag. 2 del BURAS n. 12 del 4 aprile 1996 (suppl.) non riepiloghi proprio un bel nulla, giacché tra le graduatorie analitiche pubblicate e tale riepilogo esistono differenze notevoli per quanto riguarda i contributi (pari a lire 954.274.478 in più) e il numero complessivo degli ammessi a goderne (meno 61 complessivi, sparsi in + o in - nelle varie graduatorie); appare evidente che mentre il riepilogo risponde perfettamente alle cifre della deliberazione di cui al punto 1) della premessa, non vi corrispondono assolutamente le singole voci delle diverse graduatorie;
i) quanti aventi diritto e in quali date abbiano ricevuto i contributi fino alla data odierna;
l) perché la stragrande maggioranza degli aventi diritto non abbia mai ricevuto il contributo previsto, nonostante in molti casi le domande risalgano al 1986;
m) chi siano i funzionari regionali che hanno provveduto materialmente alla compilazione delle graduatorie e se sia stata accertata la loro responsabilità in ordine alle disfunzioni segnalate;
n) perché siano intercorsi oltre due anni e mezzo tra la data di approvazione della deliberazione della Giunta Regionale e la pubblicazione delle graduatorie approvate da tale atto;
o) se sia previsto il pagamento degli interessi a quelle società o persone fisiche che da ormai dieci anni attendono un contributo previsto dalla legge e a carico di chi debba essere disposto tale maggiore onere;
p) perché, nonostante quanto esplicitamente previsto dalla Legge 10/1991 e dal relativo regolamento di attuazione, non sia stato pubblicato l'elenco degli esclusi (fatta eccezione per la graduatorie relativa agli interventi nell'industria);
q) per quali ragioni sia stata adottata la deliberazione della Giunta regionale di cui al punto a) della premessa in cui, tra l'altro e paradossalmente a distanza di quasi quattro anni dalla deliberazione 37/57 (5.10.993), si concedono ulteriori termini per "consentire la integrazione documentale delle pratiche", giacché dalla deliberazione 37/57 emerge con assoluta chiarezza che tutte le domande pervenute entro il 1991 erano state istruite (al punto che ben 701 erano state escluse) e che, laddove il caso, per tutte le 3968 istanze pervenute erano stati richiesti completamenti ed adeguamenti della documentazione;
r) se non ritengano che tutta la gestione dei contributi di cui alla Legge 10/1991 e alla precedente normativa in materia (L.308/1982) sia stata condotta in modo quantomeno generico ed arbitrario, con grave detrimento per gli effetti della legge e con gravissimo pregiudizio per ditte e privati cittadini che da quasi un decennio attendono che vengano loro riconosciute le spettanze previste;
s) se non ritengano opportuno, in via cautelativa ed espletate le opportune indagini, sospendere dal servizio tutti i funzionari che hanno gestito finora le operazioni di cui si dice;
t) se non ritengano doveroso, comunque, di informare dell'accaduto la Magistratura ordinaria, ravvisandosi (a mero giudizio dell'interrogante e sulla scorta dei documenti attualmente in suo possesso) nei fatti sopraesposti gravi inadempienze e violazioni di legge, oltre che possibili ipotesi di reato come truffa, falso in atto pubblico, concussione, interesse privato in atti d'ufficio, abuso di potere, etc. (788)
INTERROGAZIONE BONESU, con richiesta di risposta scritta, sulle assunzioni di autisti da parte del CTM di Cagliari.
Il sottoscritto chiede di interrogare gli Assessori regionali degli enti locali, finanze e urbanistica e dei trasporti per conoscere:
- se sia loro noto che il CTM di Cagliari abbia bandito un concorso per l'assunzione di autisti fissando il limite di età a trenta anni;
- se sia loro altresì noto che prima dell'espletamento di qualsiasi prova è intervenuta la Legge 15 maggio 1997, n. 127, meglio conosciuta come Legge Bassanini, che all'articolo 3 ha abrogato i limiti di età per l'assunzione presso pubbliche amministrazioni;
- se, in particolare, risulti loro che alcuni concorrenti, che avevano presentato domanda anche se in età superiore a quella prevista nel bando, abbiano ricorso al Pretore e che il medesimo li abbia ammessi a partecipare, con riserva, alle prove concorsuali, salvi i definitivi provvedimenti;
- se non ritengano che tale situazione sia gravemente pregiudizievole del regolare andamento della pubblica amministrazione, essendo foriera di numerose controversie giudiziarie, con probabili annullamenti di assunzioni, e con pericolo comunque di sostanziali disparità di trattamento fra cittadini, basti pensare a coloro che pur in analoga posizione non abbiano adito le vie giudiziarie o a coloro che non hanno presentato domanda in considerazione della contestata clausola del limite di età;
- se non ritengano, nell'ambito dei rispettivi poteri, di intervenire affinché il CTM riapra i termini del bando, eliminando la clausola del limite di età. (789)
MOZIONE MASALA - BIGGIO - BOERO - CADONI - CARLONI - FRAU - LIORI - LOCCI - SANNA Noemi - USAI Edoardo su una legge elettorale bipolare.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO CHE:
1) la situazione di ingovernabilità della Sardegna è imputabile principalmente alla incapacità politica del centro-sinistra;
2) tuttavia, le coalizioni politiche che si sono formate sono figlie della legge elettorale sarda, ideata ed approvata da quei "Soloni" della prima Repubblica, che in questi giorni pontificano lanciando messaggi destabilizzanti;
3) invece la Sardegna ha necessità di governi stabili ed autorevoli, capaci di attuare i programmi (contratto con i cittadini) all'altezza dei problemi della Sardegna;
4) per raggiungere tale scopo è urgente dotare la Sardegna di un nuovo sistema elettorale maggioritario insieme alla elezione diretta del Presidente della Regione;
5) lo Statuto tuttavia non consente di raggiungere tale obiettivo, senza una sua revisione mediante legge costituzionale di lungo e difficile percorso;
6) nell'immediato occorre quindi procedere alla modifica dell'attuale legge elettorale "a Statuto vigente" al fine di avvicinarci quanto più possibile ad un sistema presidenziale e bipolare,
TUTTO CIO' PREMESSO
impegna la Prima Commissione permanente
dello stesso Consiglio regionale a predisporre senza ritardo, ed in ogni caso non oltre 60 giorni da oggi, una proposta di legge elettorale che contenga i seguenti principi:
a) l'accesso al turno di ballottaggio delle due coalizioni più votate;
b) la ripartizione dei seggi sulle diverse liste in senso maggioritario mediante le modifiche dell'attuale coefficiente di proporzionalità (DONT);
c) una precisa norma "antiribaltone". (128)
MOZIONE CONCAS - LA ROSA - MONTIS - VASSALLO - ARESU sulla situazione in cui versa l'INRCA.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che diverse volte il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista ha affrontato il problema INRCA (Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani);
CONSIDERATO che con l'interpellanza discussa in Aula in data 28 febbraio 1997, l'Assessore dichiarò di impegnarsi entro breve tempo per una soluzione decisiva, valutando le esigenze della gente e cercando di tutelare il personale occupato all'interno dell'Istituto;
CONSTATO che
- a distanza di quattro mesi l'impregno dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale è stato disatteso e il problema non è stato risolto;
- l'INRCA continua ad andare incontro ad un progressivo degrado, sia dal punto di vista strutturale che funzionale;
- le strutture e gli impianti del complesso sono in stato di precarietà perché risalenti agli anni '50 - '60, ma anche per gli esigui investimenti in conto capitale;
- le attrezzature e le apparecchiature sanitarie sono limitate, alcune rilevate dall'ex proprietario della sede, altre molto vecchie ed usurate (diagnostica, radiologia, laboratorio analisi, fisiopatologia respiratoria);
- il personale in servizio è sovradimensionato;
RILEVATO che l'incertezza pluriennale di tenere aperta o meno la sede ha acuito l'antieconomicità della gestione, nonostante si sia garantito il regolare pagamento degli stipendi con la somma di lire 6.042.000.000 erogati dalla Regione Sardegna,
impegna la Giunta regionale
ad attivarsi entro sessanta giorni presso il Governo nazionale per dare una rapida soluzione al problema INRCA, garantendo la sistemazione dei pazienti in altre strutture sarde specializzate e trasferendo il personale attualmente in servizio presso l'INRCA al Servizio Sanitario della Regione Sardegna. (129)