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Resoconto della seduta n. 321 del 13/04/1994

CCCXXI SEDUTA

(ANTIMERIDIANA)

MERCOLEDI' 13 APRILE 1994

Presidenza del Presidente FLORIS

indi

della Vicepresidente SERRI

INDICE

Comunicazione del Presidente

Dimissioni dei consiglieri regionali Angelo Atzori, Carmelo Porcu, Pietro Tamponi, Antonello Soro, Raffaele Manca:

PRESIDENTE .........................

LOMBARDO ..........................

CARUSILLO.....

(Votazione segreta dimissioni Angelo Atzori)

(Risultato della votazione) .......

Elezione di un Segretario del Consiglio

(Votazione segreta) ..................

(Risultato della votazione) .......

Giuramento dei consiglieri regionali Arca e Frau

Giuramento del consigliere Puggioni

Interpellanze (Annunzio) ......

Interrogazioni (Annunzio) ....

Interrogazioni (Risposta scritta)

Leggi regionali (Annunzio di rinvio)

L.R. 3 febbraio 1994: "Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale, in attuazione dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n. 179", rinviata dal Governo (CCLXXI). (Discussione e approvazione):

SARDU, relatore .....................

COGODI ................................

(Votazione per appello nominale)

(Risultato della votazione) ......

L.R. 2 febbraio 994: "Interventi a favore dell'agricoltura. Abrogazione della legge regionale 23 gennaio 1986, n. 18, e modificazioni delle leggi regionali 14 maggio 1984, n. 21, 31 dicembre 1984, n. 36, 27 giugno 1986, n. 44, 17 novembre 1986, n. 72, 28 settembre 1990, n. 43 e 27 agosto 1992, n. 17", rinviata dal Governo (CCLXXXI). (Discussione e approvazione):

SERRA PINTUS ....................

COGODI ................................

(Votazione per appello nominale)

(Risultato della votazione) ......

L.R. 3 febbraio 1994: "Legge regionale 3 febbraio 1994 - Modifiche e integrazioni ala LR. 22 luglio 1991, n. 25 - Fermo temporaneo delle attivitàdi pesca", rinviata dal Governo (CCLXXX). (Discussione e approvazione col titolo: "Modifiche e integrazioni alla LR. 22 luglio 1991, n. 25 - Fermo temporaneo delle attivitàdi pesca e adeguamento dei massimali di contribuzione previste dalla legislazione regionale a favore della pesca e dell'acquacoltura")

(Votazione per appello nominale)

(Risultato della votazione) ......

L.R. 20 gennaio 1994: "Modifiche alla legge regionale 3 giugno 1975, n. 26 (Costituzione, funzionamento e attivitàdelle comunità montane. Esercizio delle competenze attribuite ala Regione dalla legge 3 dicembre 1971, n. 1102)" rinviata dal Governo (CCLXXVIII). (Discussione e approvazione)

(Votazione per appello nominale)

(Risultato della votazione) .......

Modifica della composizione di Gruppi consiliari:

PRESIDENTE .........................

Proclamazione dei consiglieri regionali Frau, Nuvoli, Arba, Ada Maria Lai, Puggioni:

PRESIDENTE .........................

Proposte di legge (Annunzio di presentazione)

Sospensione del consigliere regionale Benvenuto Corda:

PRESIDENTE .........................

Sull'ordine del giorno:

BAROSCHI.............................

MEREU SALVATORANGELO

La seduta ha inizio alle ore 10 e 05.

MULAS MARIA GIOVANNA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 2 marzo 1994, che è approvato.

Risposta scritta ad interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione Ladu Giorgio - Puligheddu - Melis - Meloni - Morittu - Murgia - Ortu - Planetta - Salis - Serrenti - Manchinu sul proposito dell'Assessore regionale della sanità di sopprimere il Piano regionale per l'echinococcosi-idatidosi". (137)

(Risposta scritta il 23 febbraio 1994.)

"Interrogazione Sardu - Dadea - Cocco - Satta Gabriele - Zuccasugli interventi di edilizia abitativa in Sardegna". (478)

(Risposta scritta il 23 febbraio 1994.)

"Interrogazione Serrenti - Ortu - Demontis - Ladu Giorgio - Meloni - Planetta - Puligheddu sul parere favorevole del comitato circoscrizionale di controllo al progetto della società Holdima per Teulada". (546)

(Risposta scritta il 23 febbraio 1994.)

"Interrogazione Amadu sulla necessità di soluzioni al problema dell'imminente chiusura di mattatoi del Logudoro e del Goceano (Sassari)". (589)

(Risposta scritta il 23 febbraio 1994.)

"Interrogazione Carusillo sulla discriminazione in essere fra le diverse province dell'Isola nell'erogazione delle provvidenze in agricoltura". (593)

(Risposta scritta il 23 febbraio 1994.)

"Interrogazione Dadea - Casu - Cocco sull'esonero dell'allenatore del Cagliari Calcio". (601)

(Risposta scritta il 23 febbraio 1994.)

"Interrogazione Serra Pintus sull'adeguamento alla normativa comunitaria delle aziende del settore ovi-caprino". (614)

(Risposta scritta il 23 febbraio 1994.)

"Interrogazione Cadoni sull'istituzione dell'Ufficio speciale danni alluvionali previsti dalla legge regionale 14 settembre 1993, n. 41". (645)

(Risposta scritta il 23 febbraio 1994.)

"Interrogazione Cocco - Dadea - Ruggeri - Serri sui gravi ritardi nell'esercizio della tutela paesistica". (694)

(Risposta scritta il 23 febbraio 1994.)

Annunzio di presentazione di disegni di legge

PRESIDENTE. Annunzio che sono stati presentati i seguenti disegni di legge:

"Modifiche alla legge regionale 29 gennaio 1994, n. 2 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria)". (480)

(Pervenuto il 21 marzo 1994 ed assegnato alla terza Commissione.)

"Variazione alla legge regionale 31 gennaio 1994, n. 3 - Bilancio della Regione per l'anno finanziario 1994 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 1994-1995-1996". (481)

(Pervenuto il 21 marzo 1994 ed assegnato alla terza Commissione.)

"Norme regionali per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e la collaborazione con i Paesi dell'Europa centrale ed orientale". (482)

(Pervenuto il 21 marzo 1994 ed assegnato alla seconda Commissione.)

"Convalidazione del DPGR del 7 dicembre 1993, n. 347, relativo al prelevamento della somma di lire 20.000.000 dal fondo di riserva per spese impreviste - cap. 03010 - a favore del cap. 08239 dello stato di previsione della spessa dell'Assessorato dei lavori pubblici - Spese per le notifiche e le registrazioni degli atti amministrativi". (483)

(Pervenuto il 30 marzo 1994 ed assegnato alla terza Commissione.)

"Norme in materia di prezzi nelle opere pubbliche finanziate dalla Regione". (484)

(Pervenuto il 1° aprile 1994 ed assegnato alla quarta Commissione.)

"Disciplina in Sardegna delle agenzie di viaggio e turismo - Sostituzione della L.R. 13/88". (486)

(Pervenuto l'8 aprile 1994 ed assegnato alla sesta Commissione.)

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Annunzio che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

dai consiglieri Baroschi - Mannoni - Mereu Salvatorangelo:

"Inquadramento in ruolo, ad esaurimento, del personale: impiegati tecnici ed amministrativi agricoli dipendenti dagli Ispettorati ripartimentali delle Foreste regionali e dalla Azienda Foreste Demaniali della Regione Sarda". (477)

(Pervenuta il 25 febbraio 1994 ed assegnata alla prima Commissione.)

dal consigliere Amadu:

"Contributi per l'organizzazione delle principali manifestazioni tradizionali a carattere regionale". (478)

(Pervenuta il 2 marzo 1994 ed assegnata alla sesta Commissione.)

dai consiglieri Tamponi - Mannoni - Ortu -Murgia - Pusceddu - Usai Edoardo - Merella - Ladu Giorgio:

"Modifiche alla legge regionale 13 agosto 1985, n. 19, concernente: 'Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali 7 aprile 1966, n. 2; 1° marzo 1968, n. 15 e abrogazione della legge regionale 19 aprile 1977, n. 14, Provvedimenti relativi al Consiglio regionale'". (479)

(Pervenuta il 3 marzo 1994 ed assegnata alla prima Commissione.)

dai consiglieri Lombardo - Usai Edoardo:

"Esercizio delle funzioni finanziarie e tributarie della Regione". (485)

(Pervenuta l'8 aprile 1994 ed assegnata alla prima Commissione.)

Rinvio di leggi regionali

PRESIDENTE. Comunico che il Governo in data 4 marzo 1994, ha rinviato la legge regionale 3 febbraio 1994: "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 22 luglio 1991, n. 25: 'Fermo temporaneo delle attività di pesca'" (la legge rinviata è stata trasmessa alla quinta Commissione);

In data 10 marzo 1994 ha rinviato a nuovo esame del Consiglio la legge regionale 2 febbraio 1994: "Interventi a favore dell'agricoltura. Abrogazione della legge regionale 23 gennaio 1986, n. 18, e modificazioni della leggi regionali 14 maggio 1984, n. 21, 31 dicembre 1984, n. 36, 27 giugno 1986, n. 44, 17 novembre 1986, n. 62, 28 settembre 1990, n. 43 e 27 agosto 1992, n. 17" (la legge rinviata è stata trasmessa alla quinta Commissione);

In data 24 marzo 1994 ha rinviato a nuovo esame del Consiglio la legge regionale 23 febbraio 1994: "Norme per la protezione degli animali e istituzione dell'anagrafe canina" (la legge rinviata è stata trasmessa alla settima Commissione);

In data 1° aprile 1994 ha rinviato a nuovo esame del Consiglio la legge regionale 3 marzo 1994: "Interventi a favore del consorzio di ricerca CO.RI.SA. di Alghero" (la legge rinviata è stata trasmessa alla ottava Commissione);

In data 8 aprile 1994 ha rinviato a nuovo esame del Consiglio la legge regionale 2 marzo 1994: "Nuove norme sul controllo degli atti degli Enti locali" (la legge rinviata è stata trasmessa alla prima Commissione);

In data 8 aprile 1994 ha rinviato a nuovo esame del Consiglio la legge regionale 3 marzo 1994: "Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 40 del 14 settembre 1993, n. 42 del 14 settembre 1993, n. 51 del 19 ottobre 1993 concernenti rispettivamente l'industria alberghiera, il commercio e l'artigianato" (la legge rinviata è stata trasmessa alla sesta Commissione).

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che il Presidente della Giunta regionale, in applicazione dell'articolo 24 della legge regionale 7 gennaio 1977, numero 1, ha trasmesso l'elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nelle sedute del 12, 16, 23, 30 novembre 1993; 7, 14, 23, 28 e 30 dicembre 1993.

Sospensione del consigliere regionale Benvenuto Corda

PRESIDENTE. Comunico che il Presiedente del Consiglio dei Ministri, con decreto in data 28 marzo 1994, ha sospeso l'onorevole Benvenuto Corda dalla carica di consigliere regionale. Il provvedimento di sospensione, adottato ai sensi della legge 12 gennaio 1994, numero 30, ha effetto dal giorno 14 marzo 1994.

Modificazione della composizione di Gruppi consiliari

PRESIDENTE. Comunico che in data 24 marzo 1994 è pervenuta alla Presidenza la seguente comunicazione:

"La sottoscritta Maria Vittoria Casu, consigliere regionale, comunica alla S.V. che a partire dalla data odierna intende aderire al Gruppo "Rinascita e Sardismo".

Cordiali saluti

Maria Vittoria Casu".

Comunico inoltre che in data 31 marzo 1994 è pervenuta alla Presidenza la seguente comunicazione:

"Il sottoscritto Domenico Efisio Pili, consigliere regionale, avendo aderito al Gruppo politico "Movimento Autonomista Sardo", rassegna le proprie dimissioni dal Gruppo del P.S.I. e dichiara di aderire al Gruppo Misto in rappresentanza del Gruppo politico "Movimento Autonomista Sardo" a far data da oggi 31 marzo 1994.

Con osservanza

Domenico Pili".

Comunico che in data 11 aprile 1994 è pervenuta alla Presidenza la seguente comunicazione:

"Con la presente prego le SS.LL. di voler cortesemente prendere atto della mia formale dichiarazione con la quale comunico la mia fuoriuscita a decorrere dalla data odierna dal Gruppo del P.S.I. e, nel contempo, la mia volontà di appartenenza al Movimento Politico Nazionale Forza Italia e di aderire al Gruppo Misto.

Cordialmente

Salvatore Lombardo".

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

MULAS MARIA GIOVANNA Segretaria:

"Interrogazione Cadoni, con richiesta di risposta scritta, sulla disastrosa situazione della TEXAL di Macomer". (700)

"Interrogazione Cadoni, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di abbandono delle strade del Marghine-Planargia e sul tratto della S.S. 131 che ricade sulla provincia di Nuoro". (701)

"Interrogazione Demontis - Ortu - Serrenti - Puligheddu - Meloni - Planetta, con richiesta di risposta scritta, sul Consorzio agrario provinciale di Nuoro". (702)

"Interrogazione Pili - Muledda - Piras - Carusillo - Mereu Salvatorangelo - Zucca - Manunza sulla nomina del Commissario liquidatore del consorzio agrario della provincia di Nuoro". (703)

"Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulla sospensione dei lavori relativi alla costruzione di n. 15 alloggi in Golfo Aranci (SS) e sulla necessità di procedere con urgenza alla ripresa e al completamento delle opere e sull'opportunità di assegnare ulteriori interventi abitativi pubblici". (704)

"Interrogazione Marteddu, con richiesta di risposta scritta, sulla messa in vendita della casa natale di Sebastiano Satta". (705)

"Interrogazione Baghino - Usai Sandro - Tidu - Atzeni, con richiesta di risposta scritta, sulle accuse della società Multiproject". (706)

"Interrogazione Baghino - Tidu - Usai Sandro - Atzeni, con richiesta di risposta scritta, sul problema E.A.F. e personale dipendente". (707)

"Interrogazione Ortu - Demontis - Meloni - Planetta - Puligheddu - Serrenti sulla mancata concessione a numerose emittenti radiotelevisive sarde". (708)

"Interrogazione Marteddu, con richiesta di risposta scritta, sulla gravissima situazione dell'Azienda TEXAL e sull'immediata necessità di urgenti determinazioni della Giunta regionale". (709)

"Interrogazione Serrenti - Ortu - Demontis - Meloni - Planetta - Puligheddu, con richiesta di risposta scritta, sulla sospensione di contributi in conto formazione alle imprese". (710)

"Interrogazione Onida, con richiesta di risposta scritta, sulla strage dei pesci, da parte dei cormorani, nello stagno di Cabras". (711)

"Interrogazione Ortu - Demontis - Meloni - Planetta - Puligheddu - Serrenti sulla chiusura di scuole elementari". (712)

"Interrogazione Usai Edoardo sul mancato riconoscimento dell'Associazione Italiana Coltivatori da parte dell'Ispettorato provinciale dell'agricoltura di Cagliari". (713)

"Interrogazione Planetta - Ortu - Demontis - Meloni - Puligheddu - Serrenti, con richiesta di risposta scritta, sul ventilato ridimensionato finanziamento per il cantiere forestale di Oschiri". (714)

"Interrogazione Ferrari, con richiesta di risposta scritta, sul problema dei cormorani che dimorano negli stagni della Sardegna". (715)

"Interrogazione Pau - Merella, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione del mercato dei prodotti petroliferi in Sardegna". (716)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

MULAS MARIA GIOVANNA, Segretaria:

"Interpellanza Cuccu - Dadea - Ruggeri - Satta Gabriele sulle designazioni, da parte delle Camere di Commercio di Cagliari, Sassari e Oristano, dei rappresentanti nelle Commissioni provinciali dell'artigianato". (381)

"Interpellanza Mannoni sulla proposta d'assunzione di personale già convenzionato alla Regione sarda nell'ambito dell'Ufficio competente in materia di fauna". (382)

"Interpellanza Ruggeri - Dadea - Cocco - Serri - Pubusa - Sardu - Scano sulla vita interna dell'Ente Autonomo del Flumendosa e sulle gravi ripercussioni nell'approvvigionamento idrico di Cagliari e dell'hinterland". (383)

"Interpellanza Selis sulla incompatibilità della carica di Commissario dell'ERSAT del Dott. Mario Sechi con la carica di Coordinatore generale della Presidenza della Giunta regionale". (384)

Dimissioni dei consiglieri regionali Angelo Atzori, Carmelo Porcu, Pietro Tamponi, Antonello Soro, Raffaele Manca

PRESIDENTE. Comunico che hanno presentato le dimissioni dalla carica di consigliere regionale l'onorevole Angelo Atzori, con lettera del 3 marzo 1994, pervenuta il 4 marzo 1994; l'onorevole Carmelo Porcu, con lettera dell'8 aprile 1994, pervenuta l'8 aprile 1994; l'onorevole Pietro Tamponi con lettera del 12 aprile 1994, pervenuta il 12 aprile 1994; l'onorevole Antonello Soro con lettera del 13 aprile 1994, pervenuta il 13 aprile 1994; l'onorevole Raffaele Manca con lettera del 12 aprile 1994, pervenuta il 13 aprile 1994. Do lettura delle loro lettere.

"Avendo accettato la candidatura alle prossime elezioni per la Camera dei Deputati, poiché ritengo che per la trasparenza dei comportamenti e per la correttezza dei rapporti la carica di componente l'Assemblea regionale non sia conciliabile con lo status di candidato rassegno le dimissioni da consigliere regionale.

Nel lasciare dopo quindici anni l'Assemblea regionale e nella speranza di poter proseguire, in altra sede, il mio impegno a favore della comunità regionale, rivolgo a Lei, signor Presidente, e agli onorevoli colleghi consiglieri regionali il mio più cordiale saluto e l'augurio di buon lavoro.

Angelo Atzori"

"Caro Presidente, a seguito della elezione alla Camera dei Deputati rassegno le dimissioni dalla carica di consigliere regionale.

Colgo l'occasione per manifestare a Lei ed a tutti i consiglieri regionali i sensi della mia più profonda stima. I cinque anni passati nella massima Assemblea legislativa della Sardegna sono stati per me un periodo di grande crescita umana e politica. Non dimenticherò mai la disponibilità umana e la vera amicizia che i colleghi mi hanno manifestato fin dall'inizio della legislatura. Mi è gradito inoltre in quest'occasione salutare tutto il personale del Consiglio regionale di cui ho imparato ad apprezzare l'elevata preparazione ed il grande attaccamento alle istituzioni. Nel prosieguo dell'attività politica farò certamente tesoro della alta esperienza di consigliere regionale della Sardegna.

Formulo a Lei, signor Presidente, ed a tutti i colleghi, i più sentiti auguri di buon lavoro nell'interesse della Sardegna.

Carmelo Porcu"

"Il sottoscritto Pietro Tamponi, senatore della Repubblica, come risulta dalla proclamazione dell'Ufficio regionale elettorale di Cagliari, di cui si allega copia, essendosi verificata l'incompatibilità prevista dal secondo comma dell'articolo 17 dello Statuto speciale con la presente comunicazione si dimette da consigliere regionale.

Nel ringraziare l'intera Assemblea per la fiducia più volte espressa nei miei confronti, mi è gradita l'occasione per formulare i migliori auguri di buon lavoro per assicurare alla Sardegna un futuro più sereno.

Pietro Tamponi"

"Caro Presidente, a seguito della mia elezione nella Camera dei Deputati, rassegno le dimissioni dalla carica di consigliere regionale.

La prego di rappresentare ai colleghi i miei sentimenti di rispetto, stima e affetto. Grazie.

Antonello Soro"

"Io sottoscritto, Manca Angelo Raffaele a seguito dell'avvenuta proclamazione a deputato della Repubblica, verificata l'incompatibilità prevista dall'art. 17, comma secondo, dello Statuto speciale per la Sardegna, rassegno le mie dimissioni da consigliere regionale della Sardegna.

Colgo l'occasione per salutarla cordialmente.

Angelo Raffaele Manca"

Ricordo che, ai sensi dell'articolo 85 della legge regionale 6 marzo 1979, numero 7, è riservata al Consiglio regionale la facoltà di ricevere e accettare le dimissioni dei propri membri. L'Assemblea pertanto sarà da me invitata a prendere atto delle dimissioni da consigliere regionale di cui è stata data lettura. Ove non vi siano opposizioni si intende che l'Assemblea prende atto delle singole dimissioni.

Ha domandato di parlare l'onorevole Lombardo. Ne ha facoltà.

LOMBARDO (Gruppo misto). Signor Presidente, desideravo proporre che, avendo il consigliere Angelo Atzori, presentato le proprie dimissioni per correttezza, in quanto candidato alle elezioni politiche, non essendo stato successivamente eletto, le dimissioni vengono respinte.

PRESIDENTE. Considerata l'opposizione del Consigliere Lombardo alle dimissioni dell'onorevole Angelo Atzori, si dovrà procedere a votazione segreta.

Ha domandato di parlare l'onorevole Carusillo. Ne ha facoltà.

CARUSILLO (P.P.I.). Io non ho rilevato alcuna opposizione. Mi chiedo infatti se quella del collega Lombardo si configuri inequivocabilmente come un'opposizione o non sia piuttosto semplicemente un invito. Io credo che l'intervento del collega Lombardo non si configurasse come un'opposizione, che comporterebbe necessariamente la votazione a scrutinio segreto. La legge prevede che, in caso di opposizione, si debba procedere alla votazione, ma io non ho rilevato alcuna opposizione, neppure quella dell'onorevole Lombardo.

PRESIDENTE. Onorevole Carusillo, qui è palese l'opposizione. L'onorevole Angelo Atzori ha scritto una lettera dicendo che intende dimettersi da questo Consiglio; l'onorevole Lombardo sostiene che il Consiglio debba respingere le dimissioni. Io debbo accertare la volontà del Consiglio e non lo posso fare trattandosi di persone se non con la votazione a scrutinio segreto.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto per l'accettazione delle dimissioni dell'onorevole Angelo Atzori.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 51

votanti 50

astenuti 1

maggioranza 26

favorevoli 27

contrari 23

(Il Consiglio accoglie le dimissioni).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Atzeni - Baroschi - Cadoni - Carusillo - Casu - Cocco - Cogodi - Cuccu - Dadea - Deiana - Desini - Fadda Antonio - Ferrari - Ladu Giorgio - Ladu Leonardo - Lai - Lombardo - Manchinu - Mannoni - Manunza - Marteddu - Mereu Orazio - Morittu - Mulas - Muledda - Onida - Onnis - Ortu - Pes - Pili - Piras - Planetta - Pubusa - Puligheddu - Pusceddu - Ruggeri - Salis - Sanna - Sardu - Satta Antonio - Satta Gabriele - Scano - Sechi - Serra - Serra Pintus - Serri - Urraci - Usai Sandro - Zucca.

Si è astenuto il Presidente Floris.)

Dimissioni dell'onorevole Carmelo Porcu: poiché non vi sono opposizioni, si intende che il Consiglio ne prende atto.

Dimissioni dell'onorevole Pietro Tamponi: poiché non vi sono opposizioni, si intende che il Consiglio ne prende atto.

Dimissioni dell'onorevole Antonello Soro: poiché non vi sono opposizioni si intende che il Consiglio ne prende atto.

Dimissioni dell'onorevole Raffaele Manca: poiché non vi sono opposizioni, si intende che il Consiglio ne prende atto.

Vorrei pregare il Presidente della Giunta delle elezioni di convocare immediatamente la Giunta stessa affinché, esaminati gli atti degli uffici circoscrizionali, si pronunci circa i candidati che subentreranno ai consiglieri di cui si sono testé accettate le dimissioni.

A tal fine sospendo la seduta per venti minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 38, viene ripresa alle ore 10 e 53).

Proclamazione dei consiglieri regionali Frau, Nuvoli, Arca, Ada Maria Lai, Puggioni

PRESIDENTE. Comunico che la Giunta delle elezioni si è riunita, su invito della S.V. Onorevole, per verificare quali sono i candidati alle elezioni regionali dell'11 giugno 1989 che subentrano ai Consiglieri regionali Onorevoli Carmelo Porcu, Piero Tamponi, Angelo Atzori, Giuseppe Antonio Soro e Angelo Raffaele Manca, dimissionari.

Dall'esame degli atti redatti dall'Ufficio centrale circoscrizionale di Sassari risulta che:

1) l'On. Porcu Carmelo era stato eletto nella lista n. 2 avente il contrassegno MSI. I candidati della stessa lista e del medesimo Collegio che seguono immediatamente l'ultimo eletto sono nell'ordine:

- Frau Antonio Maria, con cifra elettorale 2.638;

- Masala Italo, 2.264;

- Bardanzellu Francesco, 2.114;

2) l'On. Tamponi Piero era stato eletto nella lista n. 11 avente contrassegno DC. I candidati della stessa lista e del medesimo Collegio che seguono immediatamente l'ultimo eletto sono nell'ordine:

- Nuvoli Giovanni Paolo, con cifra elettorale 13.043;

- Lai Pietro 12.130;

- Sanna Emanuele, 10.546;

- Saba Benito, 9.648.

Dall'esame degli atti redatti dall'Ufficio centrale circoscrizionale di Oristano risulta che:

1) l'On. Atzori Angelo era stato eletto nella lista n. 9 avente il contrassegno DC. I candidati della stessa lista e del medesimo Collegio che seguono immediatamente l'ultimo eletto sono nell'ordine:

- Arca Pietro, con cifra elettorale 10.720;

- Arzedi Giovanni, 570;

- Matta Mario, 452.

2) l'On. Manca Angelo Raffaele era stato eletto nella lista n. 1 con contrassegno PCI. I candidati della stessa lista e del medesimo collegio che seguono immediatamente l'ultimo eletto sono nell'ordine:

- Lai Ada Maria con cifra elettorale 3.603;

- Manca Nella, 2.899;

- Garau Luigi, 1.694.

Dall'esame degli atti redatti dall'Ufficio centrale circoscrizionale di Nuoro risulta, infine, che l'On. Soro Antonio Giuseppe era stato eletto nella lista n. 5 con contrassegno DC. I candidati della stessa lista e del medesimo Collegio che seguono immediatamente l'ultimo eletto sono nell'ordine:

- Puggioni Aldo, con cifra elettorale 8.369;

- Rocco Antonio, 8.030;

- Gungui Pasquale, 7.735.

Sulla base di quanto comunicatomi dal Presidente della Giunta delle elezioni, proclamo eletti i consiglieri regionali: Pietro Arca, Antonio Maria Frau, Giovanni Paolo Nuvoli, Aldo Puggioni e Ada Maria Lai.

Constatata la presenza dei consiglieri Arca e Frau li invito ad entrare in Aula e a prestare il giuramento prescritto dall'articolo 23 dello Statuto speciale per la Sardegna e dall'articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1949, numero 250.

Giuramento dei consiglieri regionali Arca e Frau

PRESIDENTE. Invito gli onorevoli colleghi a presentarsi di fronte al banco della Presidenza.

Do lettura della formula del giuramento prevista dall'articolo 23 del citato D.P.R.; al termine risponderanno: "Lo giuro".

"Giuro di essere fedele alla Repubblica e di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione autonoma della Sardegna".

ARCA PIETRO (P.P.I.). Lo giuro.

FRAU ANTONIO MARIA (M.S.L-D.N.). Lo giuro.

Elezione di un Segretario del Consiglio

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'elezione di un Segretario del Consiglio, carica rimasta vacante dopo le dimissioni dell'onorevole Carmelo Porcu. Ricordo agli onorevoli consiglieri le disposizioni regolamentari che stabiliscono le modalità della votazione, che si deve svolgere a scrutinio segreto.

Per il disposto del comma 3 dell'articolo 5 del Regolamento, nella elezioni suppletive, quando si deve coprire un solo posto, è eletto chi al primo scrutinio abbia raggiunto la metà più uno dei voti. Se nessun candidato ha riportato la metà più uno dei voti, si procede al ballottaggio tra i due candidati che abbiano riportato il maggior numero di voti.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto per l'elezione di un segretario. Prego i consiglieri segretari di procedere alla chiama.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione a scrutinio segreto per l'elezione di un segretario:

presenti 49

votanti 48

astenuti 1

maggioranza 25

schede bianche 22

Ha ottenuto voti: Cadoni Paolo 26.

Proclamo eletto segretario del Consiglio l'onorevole Cadoni Paolo.

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Atzeni - Baroschi - Cadoni - Carusillo - Casu - Cocco - Cogodi - Cuccu - Dadea - Deiana - Desini - Fadda Antonio - Ferrari - Ladu Leonardo - Lai - Manchinu - Mannoni - Marteddu - Mereu Salvatorangelo - Morittu - Mulas - Muledda - Murgia - Onnis - Ortu - Pau - Pes - Pili - Piras - Planetta - Frau - Pubusa - Puligheddu - Pusceddu - Ruggeri - Salis - Sardu - Satta Gabriele - Scano - Sechi - Serra Pintus - Serri - Tidu - Urtaci - Usai Edoardo - Zucca.

Si è astenuto: il Presidente Floris.)

Discussione ed approvazionedella legge regionale 3 febbraio 1994: "Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale, in attuazione dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n. 179", rinviata dal Governo (CCLXXIX)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della legge regionale rinviata numero CCLXXIX.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ha facoltà di parlare il relatore onorevole Sardu.

SARDU (P.D.S.), relatore. Signor Presidente, colleghi, semplicemente per segnalare che la Commissione ha accettato di fatto le osservazioni che il Governo ha esposto nei motivi del rinvio e, sostanzialmente, ferma restando tutte le caratteristiche più pregnanti di questa legge, ha modificato le parti oggetto di queste osservazioni. Credo perciò che il Consiglio possa speditamente approvarla, in modo da dare uno strumento legislativo a tutti gli operatori di questo settore, nel quale c'è particolare attesa per quanto riguarda questi programmi che potrebbero costituire un nuovo modo di intraprendere le attività edificatorie nella nostra isola, soprattutto mirate a processi di riqualificazione urbanistica edilizia e ambientale. Non credo di poter dire altro, nel senso che ritengo che la decisione assunta dalla Commissione possa consentire una facile rilettura e riapprovazione da parte del Consiglio regionale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'onorevole Cogodi. Ne ha facoltà.

COGODI (Rinascita e Sardismo). Signor Presidente, colleghi del Consiglio, mi limito a una semplice osservazione che vale sia per questa che per le altre leggi rinviate. Quando in questo Consiglio regionale si discutono e poi si approvano le leggi in prima lettura - perché ormai è un fatto di ordinaria amministrazione avere tutte le leggi rinviate dal Governo - si discute, qualche volta anche appassionatamente, si trattano questioni di impostazione legislativa, giuridica, tecnica, e non ci sono - io questo l'ho osservato e l'ho fatto notare più volte - in questa Assemblea, che è l'organo legislativo di questa Regione, né l'attenzione sufficiente - nel senso di volontà di capire, di afferrare il senso, il contenuto delle cose - né il sostegno tecnico sufficiente, perché non sempre tutti i componenti del Consiglio e il Consiglio nel suo insieme possiedono il necessario bagaglio culturale di ordine tecnico-giuridico. Accade quindi che tutte le leggi approvate dal Consiglio regionale vengano rinviate. Accade anche che tutte le leggi che vengono rinviate dal Governo vengono dallo stesso Consiglio regionale, previo esame in Commissione, riproposte in Aula sulla base della prescrizione del Governo. Da tutto questo sistema deriva che a fare le leggi della Regione sarda è il Governo. La Regione abbozza una impostazione legge, il contenuto glielo da il Governo. L'Assemblea legislativa è così ridotta al rango di compartecipante se si vuole, a gruppo di iniziativa legislativa. Ora, in relazione a questa legge "Programmi integrati di riqualificazione urbanistica" il Consiglio e la Giunta regionale ricorderanno che nella discussione in Aula, alcuni articoli fortunatamente furono eliminati, perché erano proposizioni normative che avrebbero introdotto sconquassi non solo di ordine giuridico - legislativo ma di ordine pratico. Ricordo per esempio la norma che prevedeva la possibilità di rifacimento dei centri storici salvo il vincolo sui singoli edifici, salvi i volumi e le altezze degli edifici ricostruiti, cioè una norma che avrebbe cancellato la qualità, l'ambiente dei centri storici. Si poteva cioè rifare tutto, salva l'altezza e salvo il volume, rispettando solo i singoli edifici vincolati e si sa che in genere in un centro storico i singoli edifici vincolati sono ben pochi. Forse nelle grandi città sono un certo numero ma nei centri storici dei nostri comuni, i singoli edifici vincolati - "Sa dom'e farra" a Quartu, qualche chiesa, qualche monumento - sono pochissimi. Il valore del centro storico è dato dal suo insieme, e quella norma che, io ritengo in buona fede, si era introdotta nella proposta di legge stava per essere approvata dal Consiglio. Fu anche notato allora che alcuni altri istituti contenuti nella norma, che oggi il Governo dice essere illegittimi, non solo erano illegittimi ma erano pregiudizievoli e dannosi. Mi riferisco per esempio all'articolo 4, primo comma, che prevedeva che nell'approvazione del programma fosse compresa anche la concessione edilizia. E' chiaro ed evidente che questa è un'aberrazione perché un programma di intervento integrato è un programma di organizzazione generale del territorio, mentre il singolo atto concessone è un atto a parte perché è la legittimazione ad eseguire. Una cosa è la previsione generale e una cosa è la legittimazione ad eseguire del soggetto che ha titolo a fare, che è autorizzato in via specifica attraverso la concessione edilizia. Quella norma invece comprendeva la concessione edilizia all'interno dell'approvazione del programma. Siccome il programma è un atto generale alle cui definizioni concorrono diversi soggetti, pubblici e privati, anzi in questo caso prevalentemente accadeva un fatto strano, cioè l'esproprio del diritto pubblico, cioè della procedura posta a garanzia degli interessi pubblici, secondo la quale solo il sindaco è competente a rilasciare la concessione edilizia. Tutte cose dette e rimaste inascoltate! E giustamente il Governo osserva, questa volta dico giustamente, così come il governo osserva sul secondo punto - e avrebbedovuto osservare su altri punti ancora - laddove si prevedeva una specie di accordo di programma ma non si specificava il ruolo del pubblico e del privato. Questa legge era quindi pensata e proposta al Consiglio con leggerezza, seppure sfrondandola saggiamente e riducendola; era una legge pensata in funzione surrogatoria del potere pubblico in materia territoriale, non tanto in materia edilizia, ma in materia urbanistica, di organizzazione del territorio, in base all'assunto che siccome gli enti pubblici sono tardi e pigri, che siccome la burocrazia è lente, che siccome i comuni e le regioni non funzionano, funzionano meglio i gruppi privati che studiano, disegnano, propongono fanno approvare,realizzano e godono dei risultati.

Ora è chiaro che questa è una materia delicata, perché chi ha denaro può spenderlo e può comprare case, le imprese possono costruire palazzi, però chi non ha danari e non ha impresa ed è un semplice cittadino ha pure diritto ad avere una città di un certo tipo, di una certa qualità. E quindi la garanzia pubblica non può cessare mai. La garanzia pubblica, quando si esercita male, si contesta perché funziona male, non perché esiste, e non può essere mai spiantata. Questo è un principio politico e culturale di fondo che dovrebbe essere riaffermato. La Regione quindi è stata corretta - in questo caso bene - dalla burocrazia ministeriale, perché chiaramente chi esamina questi casi non è il Governo della Repubblica, ma i burocrati dei ministeri. Evidentemente c'è una burocrazia ministeriale che, in qualche caso, interviene opportunamente. Rimane il problema politico di fondo perché alcuni affermano che questo Consiglio è in via di esaurimento, che questo Consigliere finito e quindi è sufficiente che liquidi le tre cosette che ha in pendenza e via. Non è così. Questo Consiglio può dichiarare che ha esaurito il suo mandato - e allora se ne vada a casa subito - ma se così non è e approva ancora leggi, ha il dovere di fare buone leggi. Io pavento però che in questo finale di legislatura, anche nel clima di scombussolamento e di modificazione profonda degli equilibri politici che sono intervenuti ad altro fine, ma che hanno certamente un riflesso sulla situazione politica regionale, intervenga una sorta di acquietamento degli spiriti, più di quanto non fossero acquietati in precedenza, e si approvino le leggi così, tanto per approvarle, tanto ce ne stiamo andando! Le leggi se si approvano devono essere leggi che vengono esaminate bene e di cui chi le approva si assume la responsabilità totale.

Ho voluto dire queste cose in via generale per rimarcare essenzialmente due punti: il primo è sempre quello relativo al ruolo e alla funzione del Consiglio regionale che non può approvare leggi con tanta leggerezza e quando le ha approvate non assumersene la responsabilità. Di fronte a una legge rinviata con motivazioni di fondo come sono queste, io non concepisco che il Consiglio regionale non si fermi un attimo a valutare perché accada una cosa del genere e che la Commissione consiliare istruttoria se la cavi con quattro righe nelle quali dice: "viste le osservazioni del Governo, si ritengono valide e si modifica la legge così come il Governo osserva". Io sono dell'avviso che quelle obiezioni vadano accolte perché sono giuste. E noi le accogliamo non perché ce lo dice il Governo, ma perché già avevamo detto che era un'impostazione sbagliata e spiace dover constatare che, perché si accolga un'osservazione giusta a suo tempo fatta, solo perché fatta da chi è minoranza in un'Assemblea, debba venire in soccorso la burocrazia ministeriale a dire che quell'osservazione era giusta. Però così è. Questo non è un giudizio, non è un voto sulla capacità legislativa del Consiglio, è una riflessione che credo sia utile fare in relazione a questa legge e che può essere fatta anche in relazione alle altre leggi rinviate. Anche su queste infatti, se qualcuno avesse la curiosità di andare a verificare negli atti consiliari, vedrebbe che le osservazioni del Governo sono state tutte puntualmente fatte in questa sede e puntualmente disattese. Si è ritenuto in quest'ultima fase di questa legislatura che la forza numerica di una larga maggioranza potesse sostituire la necessaria attenzione e che la qualità della politica potesse surrogare la necessaria valutazione di merito. Questo non è accaduto e forse la poca considerazione che l'istituto autonomistico nel suo insieme, che il potere costituito, il potere pubblico nel suo insieme hanno verso i cittadini e che i cittadini hanno verso le istituzioni, in gran parte derivano anche dal non essere state e non essere ancora le istituzioni pubbliche capaci di essere un interlocutore serio nei confronti degli interessi più veri e più validi, dei bisogni più profondi della società. Quando accade questo, è chiaro che, nel rapporto di fiducia che si interrompe, tutto può accadere, e sta accadendo. Io credo che, per quanto è possibile, con il poco tempo che ancora c'è, almeno alcuni segnali, alcuni messaggi quest'Assemblea possa ancora dare all'opinione pubblica sarda, dimostrando di essere capace di aggiustare queste leggi rinviate dal Governo di essere capace, se vuole, di individuare quelle due o tre questioni importanti per la vita della comunità regionale e di affrontarle con altro spirito. Forse così si riuscirebbe a dare un messaggio di fiducia, di capacità di rappresentanza e forse non dico a rovesciare la tendenza ma almeno a interrompere questo processo nefasto di sfiducia crescente che in politica si traduce nei fatti che ben conosciamo, perché sono sotto gli occhi di tutti. Io non so se ci sarà questa volontà. Vedo ancora troppe assenze, troppa superficialità nell'analisi della situazione. Vedo e vediamo troppa gente salire sul cavallo sellato che le passa a fianco, anche se è il cavallo altrui, perché c'è gente che se non ha cavallo non sa camminare. Io sono convinto che per molta gente si tratterrà di nuovo di camminare a piedi, passo dopo passo, ricostruire una credibilità, superare forse o temporaneamente custodire da qualche parte, con rispetto, molti stendardi e molte bandiere, e tornare alle idee, tornare alle volontà costruttive, ricostruire, rigenerare. Secondo me il tempo c'è e ci sono anche la volontà e l'intelligenza sufficienti, se si vuole.

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SERRI

(Segue COGODI.) Iniziamo in questo Consiglio regionale migliorando le leggi rinviate, senza venire in Aula a fare inutili discorsi, concordando e raccogliendo le volontà positive e costruttive, prima dell'ingresso in Aula di leggi importanti che venissero portate tanto per dire che sono portate. Si potrebbe dare questo segnale di fiducia che potrebbe essere utile almeno a recuperare quel che è possibile recuperare del rapporto positivo tra l'istituzione autonomistica e il popolo in Sardegna.

Giuramento del consigliere Puggioni

PRESIDENTE. Sospendiamo per qualche minuto l'esame della legge rinviata perché, constatata la presenza del consigliere Aldo Puggioni, lo invito ad entrare in Aula per prestare il giuramento prescritto dall'articolo 23 dello Statuto speciale per la Sardegna e dall'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1949 numero 250. Invito l'onorevole collega a presentarsi di fronte al banco della Presidenza.

Do lettura del giuramento previsto dall'articolo 23, del citato decreto del Presidente della Repubblica. Al termine risponderà: giuro.

"Giuro di essere fedele alla Repubblica e di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione".

PUGGIONI ALDO (P.P.I.). Giuro.

Continuazione, fine della discussione e approvazione della legge regionale 3 febbraio 1994: "Programmi integrati di riqualificazione urbanistica edilizia e ambientale, in attuazione dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n. 179", rinviata dal Governo (CCLXXIX)

PRESIDENTE. Procediamo con la continuazione della discussione della legge regionale rinviata numero CCLXXIX. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Per esprimere il parere della Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica.

CABRAS MARCO, Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 1.

URRACI, Segretaria:

Art.1

Oggetto

1. La presente legge disciplina programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale finalizzati ad una più razionale utilizzazione e riorganizzazione del territorio,. Delle infrastrutture, della residenza e del patrimonio edilizio esistente, in attuazione ed integrazione di quanto disposto dall'articolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n. 179.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 2.

URRACI, Segretaria:

Art. 2

Definizione

1. Il programma integrato è caratterizzato dalla presenza di pluralità di funzioni dalla integrazione di diverse tipologie di intervento, ivi comprese le opere di urbanizzazione, da una dimensione tale da incidere sulla riorganizzazione urbana e dal possibile concorso di più operatori e risorse finanziarie pubblici e privati.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 3.

URRACI, Segretaria:

Art. 3

Potere di proposta. Contenuto

1. Soggetti pubblici e privati, singolarmente o riuniti in consorzio o associati fra di loro, possono presentare al comune programmi integrati relativi a zone in tutto o in parte edificate o da destinare anche a nuova edificazione al fine della loro riqualificazione urbana ed ambientale.

La proposta di programma deve contenere:

a) relazione tecnica ed urbanistica esplicativa del programma con allegato tipo planovolumetrico in scale 1:500, che evidenzi le eventuali varianti previste dal programma rispetto alla strumentazione urbanistica vigente nel comune;

b) gli elaborati tecnici necessari per l'ottenimento della concessione edilizia con le connesse autorizzazioni per eventuali vincoli non di competenza regionale, nonché computo metrico estimativo relativamente agli interventi di immediata realizzazione;

c) gli elaborati tecnici necessari per l'ottenimento della concessione edilizia, con relazione descrittiva e compiuto metrico estimativo, relativamente alle opere di urbanizzazione;

d) schema di impegnativa di programma disciplinante:

1) i rapporti attuativi tra soggetti di cui al comma 1 ed il comune;

2) le garanzie di carattere finanziario;

3) i tempi di realizzazione del programma;

4) la previsione di eventuali sanzioni da applicare in caso di inottemperanza;

e) la documentazione catastale e quella attestante la proprietà o la disponibilità delle aree e degli edifici interessati dal programma.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 4.

URRACI, Segretaria:

Art. 4

Organo competente per l'approvazione. Effetti.

1. Il programma integrato è approvato, previo parere della Commissione edilizia comunale, dal Consiglio comunale.

2. La deliberazione è soggetta al controllo di legittimità ai sensi degli articoli 20 e 30 della legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45 e successive modificazioni.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 5.

URRACI, Segretaria:

Art. 5

Programmazione regionale

1. La Regione, nell'ambito dei propri programmi, delibera la concessione dei contributi destinati al finanziamento dei programmi integrati - a valere sui finanziamenti regionali e statali con priorità ai comuni che provvedono alla loro formazione - sulla base dei seguenti criteri:

a) del valore complessivo ed esemplarità dell'intervento nell'ambito del tessuto urbano di cui è parte integrante, con inquadramento del sistema delle urbanizzazioni e dimostrazione del miglioramento della qualità urbanistica dell'insediamento;

b) degli interventi significativi di recupero edilizio ed urbanistico di aree pubbliche o private;

c) delle risorse finanziarie integrative per la realizzazione degli interventi, messe a disposizione dal comune, da altri enti locali, dagli enti pubblici non economici, dagli IACP, dalle cooperative edilizie e loro consorzi e dai privati. Le risorse finanziarie pubbliche e private possono essere organizzate anche sotto forma di società miste;

d) dell'efficacia del programma al fine di ridurre la tensione abitativa, anche per quanto riguarda la domanda di abitazioni in locazione connessa altresì ai fenomeni di immigrazione, anche a fronte delle quote previste di edilizia residenziale pubblica.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'articolo 6 è soppresso. Si dia lettura dell'articolo 7.

URRACI, Segretaria:

Art. 7

Destinazione di stanziamento

1. In attuazione dell'articolo 16, comma 8, della legge 17 febbraio 1992, n. 179, la Regione destina, alla formazione dei programmi di iniziativa pubblica o privata una quota non superiore al cinque per cento delle somme per l'edilizia sovvenzionata ad essa attribuite.

2. La Regione ripartisce tale quota finanzia ria fra i comuni che abbiano approvato - sulla base dei criteri di cui all'articolo 5 - i programmi integrati.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 8.

URRACI, Segretaria:

Art. 8

Ambito di applicazione

1. Le presenti norme si applicano ai programmi integrati, indipendentemente dal fatto che usufruiscano o meno di contributi o finanziamenti pubblici.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione per appello nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione per appello nominale del disegno di legge numero CCLXXIX.

Coloro i quali sono favorevoli risponderanno sì, coloro i quali sono contrari risponderanno no. Ricordo che per l'approvazione è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio. Estraggo a sorte il nome del consigliere dal quale avrà inizio l'appello nominale. (E' estratto il numero 73 corrispondente al nome del consigliere Puggioni).

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello iniziando dal consigliere Puggioni.

URRACI, Segretaria procede all'appello:

Rispondono sì i consiglieri: Puggioni - Tarquini - Tidu - Zucca - Amadu - Atzeni - Baroschi - Cadoni - Carusillo - Casu - Cocco - Cuccu - Dadea - Deiana - Erittu - Fadda Antonio - Fadda Fausto Romano - Ferrari - Giagu - Ladu Leonardo - Lai - Lombardo - Lorelli - Lorettu - Manchinu - Mannoni - Manunza - Marteddu - Mereu Salvatorangelo - Mulas - Muledda - Onida - Onnis - Pes - Piras - Planetta - Frau - Pubusa - Pusceddu - Ruggeri - Sanna - Sardu - Satta Gabriele - Scano - Sechi - Serra Pintus - Serri.

Si sono astenuti i consiglieri: Urraci - Usai Edoardo - Casu - Cogodi - Demontis - Ladu Giorgio - Morittu - Murgia - Puligheddu - Salis.

Risultato della votazione:

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 57

votanti 47

astenuti 10

maggioranza 41

favorevoli 47

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione della legge regionale 2 febbraio 1994: "Interventi a favore dall'agricoltura. Abrogazione della legge regionale 23 gennaio 1986, n. 18, e modificazioni delle leggi regionali 14 maggio 1984, n. 21, 31 dicembre 1984, n. 36, 27 giugno 1986, n. 44, 17 novembre 1986, n. 62, 28 settembre 1990, n. 43 e 27 agosto 1992, n. 17", rinviata dal Governo (CCLXXXI)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della legge regionale numero CCLXXXI, rinviata. Dichiaro aperta la discussione generale. Poiché il relatore è assente ci si rimette alla relazione scritta.

E' iscritta a parlare l'onorevole Serra Pintus. Ne ha facoltà.

SERRA PINTUS (P.P.I.). Grazie. Mi interessa sottolineare un'osservazione che, a proposito di questa legge, ha fatto il Governo. Si tratta di un'osservazione, non di un motivo di rinvio. Il Governo, infatti, fa rilevare che diversi articoli di questa legge hanno come oggetto misure di agevolazione in agricoltura e che per queste misure sarebbe stato necessario chiedere il parere preventivo alla Commissione della CEE, al fine di dichiarare la compatibilità alla normativa comunitaria degli interventi che la Regione propone. Il Governo, fa rilevare che il Consiglio regionale della Sardegna non ha chiesto questo parere preventivo. Questa non è - lo ribadisco - motivo di rinvio, però, giustamente, il Governo osserva che avremmo dovuto chiedere il parere preventivo alla Commissione CEE su queste norme che interferiscono con la normativa comunitaria.

Io mi permetto di far rilevare questa osservazione del Governo perché la ritengo, oltre che interessante, indispensabile, nel senso che d'ora in avanti non è possibile che il Consiglio regionale continui a legiferare senza tener conto della normativa comunitaria. Io credo che questo mio intervento debba essere preso in considerazione dalla Giunta e dall'intero Consiglio regionale. Perché dico questo? Perché facciamo parte della Comunità europea e quindi abbiamo firmato un trattato che ci vincola a determinati obblighi, a determinate prassi e se crediamo in una politica comune in agricoltura non possiamo fare a meno di rispettare la normativa comunitaria, anche in questo settore. Io faccio parte della Commissione politiche comunitarie. Questa Commissione è di recente istituzione e purtroppo, non si è aperto in Aula un dibattito sulla necessità di rispettare i compiti e i doveri che derivano dal nostro inserimento nella Comunità europea. Però, mi pare che non possiamo continuare, come Consiglio regionale, a legiferare, non soltanto in agricoltura ma anche nelle altre materie, senza inviare preventivamente al parere della Commissione CEE tutte le nostre leggi, perché oltretutto - questo è importante dirlo e ribadirlo - non ci sono termini per un'eventuale messa in discussione da parte della Commissione della Comunità europea, nel senso che, se noi adesso l'approviamo, questa legge entra in vigore, ed entrano in attuazione tutte le agevolazioni, ma in qualsiasi momento la Comunità europea potrebbe trovarla in contrasto con la legislazione comunitaria e bloccare i nostri interventi e, anzi, chiedere il ripristino delle vecchie normative con dei risvolti penalizzanti anche per l'utenza.

Io credo che dobbiamo essere, pertanto, più seri quando lavoriamo a delle leggi che interferiscono con la politica comunitaria e mi auguro che il prossimo Consiglio regionale sia più fedele a questa prassi che ci viene richiesta dalla Comunità europea, proprio per un tornaconto alla politica comunitaria dell'Europa stessa. Non vorrei che legiferando in questo modo, ci fossero dei risvolti negativi per la stessa popolazione sarda. Perciò non mi resta che auspicare che il prossimo Consiglio regionale stia più attento agli impegni che ci vengono dall'aderire alla Comunità europea. Grazie.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare dichiaro chiusa la discussione generale.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

DEMURO ANTONIO, Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. La Giunta si rimette all'Aula.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 1.

URRACI, Segretaria:

CAPO I

INTERVENTI CONTRIBUTIVI

Art. 1

Anticipazione dei contributi

1. L'anticipazione dei contributi previsti dal l'articolo 8 della legge regionale 13 dicembre 1988, n. 44, per la realizzazione di opere di miglioramento agrario e fondiario e di strutture cooperative, è concedibile nei limiti degli stanziamenti iscritti al bilancio anche per gli acquisti ed installazioni di impianti tecnologici, macchinari ed attrezzature inerenti al raccolta, trasformazione, lavorazione e conservazione, confezionamento, condizionamento, movimentazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e zootecnici comunque finanziabili.

2. Detta anticipazione è altresì concedibile nei limiti degli stanziamenti iscritti in bilancio per l'acquisto di mezzi ed attrezzature per il trasporto di prodotti agricoli e zootecnici, finanziabili ai sensi dell'articolo 1 della legge regionale 3 febbraio 1981, n. 5.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 2.

URRACI, Segretaria:

Art. 2

1. Consorzio Vini D.O.C. Al fine di consentire al Consorzio Vini a Denominazione di Origine Controllata di Sardegna di perseguire gli scopi istituzionali fissati dall'articolo 14 della legge 27 dicembre 1977, n. 984, l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere al medesimo Consorzio, nell'anno finanziario 1994, un contributo straordinario sulla base di un programma di spesa che dovrà essere preventivamente approvato dall'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

2. Con il decreto di concessione ed impegno potrà essere erogata una anticipazione del con tributo non superiore al 60 per cento dello stesso, mentre la restante somma dovrà essere liquidata a presentazione ed approvazione dell'apposito rendiconto di spesa.

3. L'onere derivante dal presente articolo è determinato in lire 200.000.000 (cap. 06022).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 3.

URRACI, Segretaria:

Art. 3

Contributo regionale a favore dei Consorzi di difesa delle produzioni

1. L'Amministratore regionale è autorizzata a concedere a favore dei Consorzi di difesa delle produzioni, costituiti e riconosciuti ai sensi della legge 25 maggio 1970, n. 364 e successive modificazioni e integrazioni, un contributo annuo sulle spese di assicurazione e di gestione che tali Consorzi sostengono per la tutela assicurativa delle colture ammesse per gli eventi riconosciuti assicurabili, nonché per quelle relative alle epizoozie, di cui alla legge 14 febbraio 1992, n. 185, determinato con decreto dell'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, entro il 30 settembre precedente l'anno di riferimento. Il contributo regionale non potrà superare l'80 per cento della spesa annua di assicurazione e di gestione della cassa sociale, accertata in via definitiva sulla base del relativo consultivo. La misura del predetto contributo sarà opportunamente decurtata del finanziamento eventualmente previsto dalla Amministrazione statale per gli stessi scopi, riferito ai medesimi eventi assicurati.

2. L'erogazione del contributo avverrà dopo l'approvazione dei conti consuntivi dell'anno di competenza effettuata dall'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, dietro presentazione di specifica domanda da parte dei Consorzi di difesa delle produzioni.

3. L'Amministrazione regionale è parimenti autorizzata ad anticipare, a favore dei medesimi consorzi di difesa, il 50 per cento degli importi dei ruoli esattoriali approvati dall'Intendenza di Finanza. Le somme così anticipate saranno recuperate dall'Amministrazione regionale all'anno della erogazione del contributo.

4. In presenza di contratti assicurativi per i quali sia prevista la concessione del contributo pubblico di cui al presente articolo, è esclusa qualsiasi altra forma di contributo regionale a fondo perduto a favore degli operatori agricoli per danni causati dagli stessi eventi.

5. Le disposizioni di cui ai precedenti commi trovano applicazione a partire dal 1° gennaio 1994 e da tale data è abrogata la legge regionale 23 gennaio 1986, n. 18.

6. L'onere annuo derivante dall'applicazione del presente articolo è valutato in lire 5.000.000.000. Il costo relativo all'esercizio finanziario 1994 farà carico alle disponibilità esistenti sul Fondo di solidarietà regionale in agricoltura di cui alla legge regionale 10 giugno 1972, n. 12 e successive modificazioni ed integrazioni (cap. 06120).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 4.

URRACI, Segretaria:

Art. 4

Interventi su produzioni agricole inquinate

1. Al fine di ridurre i danni derivanti dall'inquinamento industriale non ancora eliminato recati alle produzioni agricole che per tali cause non possono essere destinate al consumo umano diretto, l'Amministrazione regionale è autorizzata ad indennizzare in via straordinaria i produttori ai quali le autorità sanitarie impongano misura ostative della vendita.

2. L'indennizzo è limitato alle produzioni dei comuni di Carbonia, Portoscuso e San Giovanni Suergiu, ottenute negli anni 1992 e 1993 e conferite agli organismi cooperativi di trasformazione incaricati di eliminare tali prodotti anomali nelle forme ritenute più idonee a salvaguardia delle esigenze ambientali e sanitarie.

3. L'indennizzo è liquidato agli organismi cooperativi detentori dei prodotti inquinati in misura pari al prezzo medio di realizzo di prodotti aventi caratteristiche analoghe, aumentato degli oneri connessi alle operazioni di ritiro, lavorazione e stoccaggio, che vengono valutati forfettariamente nella misura del 3 per cento.

4. L'onere per l'attuazione del presente articolo è valutato in lire 3.500.000.000 e farà carico alle disponibilità esistenti sul Fondo di solidarietà regionale in agricoltura (cap. 06120).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 5.

URRACI, Segretaria:

Art. 5

Provvidenze per le cantine sociali

1. Al fine di completare l'intervento di cui all'articolo 5, comma 3, della legge regionale 24 dicembre 1991, n. 39, a favore delle cantine sociali cooperative danneggiate dalle avversità atmosferiche del 1991, è autorizzata la spesa di lire 500.000.000 che farà carico alle disponibilità del Fondo di solidarietà regionale in agricoltura (cap. 06120).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 6.

URRACI, Segretaria:

Art. 6

Riduzione dei costi ESAF per l'erogazione dell'acqua per uso irriguo

1. In conseguenza dell'economia dello stanziamento di lire 160.000.000 verificatasi al 31 dicembre 1992, al fine dell'attuazione dell'intervento previsto dall'articolo 12 della legge regionale 5 novembre 1992, n. 20, in favore dei comuni che hanno erogato acqua per uso potabile, utilizzata per l'eccezionale siccità per irrigazione di soccorso delle aziende agricole, è riautorizzata, nell'anno 1994, per pari importo, la relativa spesa (cap. 06341).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 7.

URRACI, Segretaria:

Art. 7

Contributo straordinario al Consorzio di Bonifica di Cixerri

1. L'Amministrazione regionale è autorizzata ad erogare nell'anno finanziario 1994 la somma di lire 450.000.000 in favore del Consorzio bonifica del Cixerri per l'abbattimento parziale dei costi di esercizio derivanti dalla mancata erogazione dell'acqua irrigua e per gli studi di natura idrogeologica relativi all'accertamento delle cause che hanno determinato il prosciugamento del bacino di Punta Gennarta (cap. 06253 N.I.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 8.

URRACI, Segretaria:

Art. 8

Rimborsi al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale

1. L'Amministrazione regionale è autorizzata ad erogare nell'anno finanziario 1994 al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale la somma di lire 170.000.000 a titolo di rimborso per le spese sostenute nell'anno 1992 per compensi relativi al personale distaccato presso l'Ufficio speciale istituito a' termini dell'articolo 2 della legge regionale 7 giugno 1984, n., 29 (cap. 06011/03).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 9.

URRACI, Segretaria:

Art. 9

Rimborsi all'E.A.F.

1. L'Amministrazione regionale è autorizzata ad erogare nell'anno finanziario 1994 all'Ente Autonomo del Flumendosa un contributo straordinario di lire 14.000.000.000 a tacitazione di ogni pretesa nei confronti del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, per capitale ed interessi, relativamente al periodo 1983/1993, e per la definizione di ogni pendenza tra i due enti, in ordine agli oneri per la gestione delle opere ad uso promiscuo e irriguo del sistema Campidano/Flumendosa (cap. 06254).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 10.

URRACI, Segretaria:

Art. 10

Impianti di sollevamento del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale

1. L'Amministrazione regionale è autorizzata ad erogare nell'anno finanziario 1994 al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale la somma di lire 2.289.000.000 per l'integrazione delle provvidenze di cui all'articolo 1 della legge regionale 26 gennaio 1984, n. 7; quanto a lire 1.589.000.000 riferite all'esercizio finanziario 1993 e quanto a lire 700.000.000 riferite agli esercizi finanziari 1991 e 1992 (cap. 06263).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 11.

URRACI, Segretaria:

Art. 11

Rete di contabilità aziendale

1. Al fine di proseguire nell'azione di diffusione della tenuta della contabilità aziendale agricola nell'esercizio finanziario 1994, lo stanziamento del capitolo 06281 è incrementato di lire 1.000.000.000 per la copertura delle spese derivanti dalle convenzioni tra l'ERSAT e le Organizzazioni Professionali Agricole.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 12.

URRACI, Segretaria:

Art. 12

Agevolazioni per la regolarizzazione catastale

1. Il terzo comma dell'articolo 1 della legge regionale 17 novembre 1986, n. 62, è abrogato.

2. I benefici conseguenti all'abrogazione della norma si applicano a tutte le pratiche non ancora perfezionate con regolare decreto di liquidazione.

3. Lo stanziamento del capitolo 06334 del bilancio dell'Assessorato dell'agricoltura per l'anno 1994 è incrementato dell'importo di lire 50.000.000.

4. Negli anni successivi la spesa farà carico agli stanziamenti disposti dai rispettivi bilanci di previsione della Regione.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 13.

URRACI, Segretaria:

Art. 13

Integrazione degli interventi a favore del settore ovino

1. Al fine del completamento dell'intervento straordinario a favore del settore ovino, previsto dall'articolo 11 della legge regionale 28 aprile 1992, n. 6, e dall'articolo 11, comma 2, della legge regionale 6 novembre 1992, n. 20, la spesa autorizzata dall'articolo 21 della legge regionale 20 aprile 1993 n.17, è incrementata nell'anno finanziario 1994, di lire 100.000.000. (cap, 06205/01).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 14.

URRACI, Segretaria:

Art. 14

Fondo di rotazione per la riforma

1. Ad integrazione delle disponibilità del fondo di rotazione, costituito ai sensi del paragrafo 6 del programma straordinario per la riforma ed il riassetto del settore agro - pastorale, di cui all' articolo 1 della legge regionale 6 settembre 1976, n. 44 , è autorizzata la spesa complessiva di lire 20.000.000.000, in ragione di lire 8.000.000.000 per l' anno 1995 e di lire 12.000.000.000 per l' anno 1997 (cap. 06074).

2. E' disposto, nell' anno 1994, il versamento al bilancio regionale (cap. E 36116/ 01) della somma di lire 20.000.000.000 dal Fondo di rotazione indicato al comma 1 . Tale somma è iscritta nel bilancio regionale in conto del capitolo 06343/ 01 per essere trasferita nel conto dell' entrata della contabilità speciale di cui alla legge 268/ 74 ed essere attribuita ai seguenti titoli di spesa del programma d' intervento per gli anni 1988 - 1989 - 1990, approvato dal CIPE il 12 marzo 1991:

11.1.01/ I lire 5.200.000.000

11.1.02/ I lire 7.800.000.000

11.5.01/ II lire 7.000.000.000

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 15.

URRACI, Segretaria:

Art. 15

Distillazione agevolata effettuata da aziende private

1. Il comma 3 dell'articolo 12 della legge regionale 28 settembre 1990, n. 43, è così sostituito:

"3. E' altresì autorizzata la spesa di lire 150.000.000 a titolo di contributo per la distillazione di vini non destinabili al consumo umano diretto, prodotti presso aziende private da uve ottenute nella vendemmia 1989, nei territori comunali di cui al comma 1. L'intervento è a carattere eccezionale e non potrà essere ripetuto.".

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 16.

URRACI, Segretaria:

Art. 16

Ritiro del bestiame ovino di fine carriera

1. Al fine di impedire il diffondersi di malattie in dipendenza dell'abbandono di carcasse di bestiame ovino e al fine quindi di agevolare le operazioni di raccolta, trasporto e mattazione de gli ovini di fine carriera, l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere ai centri di macellazione dotati di bollo CEE, un contributo sui costi di cui sopra nella misura di lire 30.000 per capo.

2. Le spese derivanti dall'applicazione del presente articolo sono previste in lire 1.500.000.000 per l'anno 1994 (cap. 06169).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 17.

URRACI, Segretaria:

Art. 17

Centro regionale di commercializzazione dei prodotti caseari

1. L'Amministrazione regionale è autorizzata a completare l'adeguamento strutturale - anche ai fini della attuazione delle direttive CEE in materia di igiene - del Centro regionale di commercializzazione dei prodotti lattiero-casearii ubicato a Macomer.

2. A tal fine è autorizzata nell'anno finanziario 1994 la spesa di lire 600.000.000

(cap. 06244).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 18.

URRACI, Segretaria:

Art. 18

Ammissione ai benefici contributivi

1. L'amministrazione regionale è autorizzata a concedere agli imprenditori agricoli che abbiano eseguito opere di miglioramento fondiario col solo mutuo, un contributo in conto capitale nella misura del 50 per cento della spesa a suo tempo ammessa con nulla-osta emessi anteriormente al 1990.

2. Il provvedimento è riservato agli imprenditori le cui aziende abbino subito, per almeno due volte nell'ultimo decennio, danni alle strutture per effetto di calamità naturali o eccezionali avversità atmosferiche riconosciute.

3. Le provvidenze si applicano a condizione che le opere di miglioramento siano ammissibili ai sensi della legge regionale 26 ottobre 1950, n. 46.

4. L'importo del contributo sarà utilizzato prioritariamente per l'estinzione o riduzione del mutuo.

5. Gli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo valutati in lire 500.000.000 gravano sul capitolo 06025/00, nel limiti dello stanziamento di bilancio.

6.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 19.

URRACI, Segretaria:

Art. 19

Sanatoria degli interventi agri-turistici

1. L'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere un contributo sugli investimenti effettuati dagli imprenditori che abbiano, senza benefici pubblici, eseguito opere o acquistato arredamenti per l'esercizio dell'attività agrituristica nelle more di attuazione della legge regionale 20 giugno 1986, n. 32.

2. Il contributo è riservato agli imprenditori, iscritti al relativo albo, che abbiano - in data posteriore all'entrata in vigore della citata legge regionale - presentato domanda e goduto del sopralluogo, ma senza aver potuto ottenere il decreto di concessione a causa dei ritardi nell'attuazione della legge medesima.

3. Il contributo sarà concesso nella misura del 50 per cento per tutti gli investimenti agri-turistici effettuati che dovranno essere accertati dal competente ispettorato provinciale dell'agricoltura e valutati sulla base delle fatture pagate e dei prezzari in vigore all'epoca del sopralluogo.

4. L'onere di attuazione del presente artico lo grava sul capitolo 06229/04 che, nell'anno finanziario 1994, viene all'uopo incrementato dalla somma di lire 1.000.000.000.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 20.

URRACI, Segretaria:

Art. 20

Contributi per strutture serricole

1. Le domande per la concessione dei contributi per le opere di miglioramento fondiario previsti dalla legislazione regionale per la realizzazione di opere integrative o migliorative di strutture serricole già finanziate, sono evase con priorità nei confronti delle nuove iniziative e secondo l'ordine di presentazione del progetto originale, qualora le strutture integrative o migliorative fossero state finanziate se previste dal progetto originale.

2. Gli imprenditori che, senza la concessione di contributi pubblici abbiano realizzato successivamente al collaudo delle opere principali le strutture integrative e migliorative previste dal comma 1, possono ottenere la concessione dei contributi previsti dalla legislazione regionale per dette opere che sono valutate sulla base delle fatture pagate e dei prezzari in vigore all'epoca della realizzazione.

3. Le spese per l'attuazione del presente articolo, valutate in lire 1.000.000.000 gravano per lire 300.000.000 sulle disponibilità esistenti nel cap. 06051/01 del bilancio della Regione e per lire 700.000.000 sulle disponibilità del titolo di spesa 11.1.03/I del programma d'intervento di cui alla legge n. 268 del 1974 per gli anni 88-89-90, approvato dal CIPE il 12 marzo 1991.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 21.

URRACI, Segretaria:

Art. 21

Determinazione di spese

1. Nell'anno finanziario 1994 l'Amministrazione regionale è autorizzata a sostenere le seguenti spese per gli interventi appresso indicati:

a) contributi ed indennità agli imprenditori agricoli le cui aziende pastorali sono colpite da "agalassia contagiosa" (cap. 06154)

lire 300.000.000;

b) concessione di contributi per l'acquisizione di mezzi e attrezzi destinati al trasporto dei prodotti agricoli e zootecnici (cap. 06222/01)

lire 1.374.000.000;

c) concessione di contributi per la manutenzione e l'esercizio di opere di bonifica (cap. 06245/01)

lire 3.700.000.000;

d) contributi alle associazioni allevatori per l'attuazione del programma annuale per la tenuta dei libri genealogici (cap. 06171/00)

lire 2.420.000.000.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 22.

URRACI, Segretaria:

Art.22

Consorzio per lo sviluppo dei trasporti al servizio dell'agricoltura sarda

1. Al fine di consentire al Consorzio per lo sviluppo dei trasporti al servizio dell'agricoltura sarda (COSTAS) di completare il proprio stabilimento sociale ubicato a Cagliari, l'Amministrazione regionale è autorizzata a erogare la medesimo, nell'esercizio finanziario 1994, un contributo in conto capitale di lire 550.000.000 (cap. 06244/01).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 23.

URRACI, Segretaria:

CAPO II

INTERVENTI CREDITIZI

Art. 23

Fondo di cui all'art. 17 della L.R. 13 luglio 1962, n. 9

1. L'amministrazione regionale è autorizzata ad applicare, a favore delle cooperative lattiero-casearie ed ortofrutticole o loro consorzi che abbiano finanziamenti a valere sul fondo di rotazione di cui all'articolo 17 della legge regionale 13 luglio 1962, n. 9, e all'articolo 6 della legge regionale 27 maggio 1971, n. 7, il tasso minimo agevolato previsto dalla legislazione dello Stato per le operazioni gravanti su fondi pubblici. Tale tasso si applica alle esposizioni tuttora in essere.

2. L'onere derivante dalla applicazione del presente articolo è previsto in lire 600.000.000 e grava sulle disponibilità del medesimo fondo.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 24.

URRACI, Segretaria:

Art. 24

Interventi per enti cooperativi

1. L'amministrazione regionale è autorizzata ad abbuonare - ai consorzi lattiero-caseari che lavorano latte ovino e alle cantine sociali che producono in prevalenza vini a denominazione di origine controllata o a denominazione geografica che richiedono l'invecchiamento in botte, i quali, per effetto della siccità del periodo 1987-1989 abbiano avuto, nell'ultimo anno considerato, una riduzione dei conferimento superiore al 35 per cento rispetto alla media del triennio precedente - i mutui di assestamento concessi sul fondo di cui all'articolo 40 della legge regionale 7 maggio 1981, n. 14, che impediscono il perseguimento di una gestione economicamente equilibrata.

2. La medesima provvidenza si applica alle cooperative olearie che abbiano subito la medesima riduzione nell'annata agraria 1990-1991 rispetto alle tre annate agrarie precedenti.

3. Gli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo sono previsti in lire 4.500.000.000 e gravano sulle disponibilità recate dal citato fondo.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 25.

URRACI, Segretaria:

Art. 25

Incentivi a favore delle cooperative agricole

1. Gli incentivi che l'Amministrazione regionale eroga, ai sensi delle vigenti leggi regionali in favore delle cooperative agricole e loro consorzi, per l'acquisto, la costruzione, il completamento, l'ampliamento, l'adeguamento tecnologico delle strutture e attrezzature, nonché per la dotazione delle pertinenze occorrenti ad assicurare la raccolta, la lavorazione, la trasformazione, la conservazione, la commercializzazione e la vendita diretta dei prodotti agricoli e zootecnici e loro sottoprodotti, possono essere concessi, anche in forma integrativa alle provvidenze nazionali o comunitarie, nella misura del 75 per cento della spesa.

2. A richiesta dei beneficiari detta misura percentuale di contributo potrà essere ridotta al 50 per cento. In tal caso sarà possibile autorizzare a favore dei richiedenti la concessione del concorso pubblico sugli interessi a fronte di mutui quindicennali integrativi ed a tasso agevolato che gli Istituti di credito abilitati concederanno per la parte della spesa ammessa non coperta da contributo.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 26.

URRACI, Segretaria:

Art. 26

Estinzione anticipata dei mutui di miglioramento

1. L'articolo 18 della legge regionale 27 agosto 1992, n. 17, è sostituito dal seguente:

"Art.18

1. Al fine di ridurre l'indebitamento agricolo e di liberare i terreni o altri beni immobili dai gravami ipotecari derivanti dalla stipulazione di contratti di mutuo aventi per oggetto l'esecuzione di opere di miglioramento fondiario e agricolo, è riconosciuta agli imprenditori agricoli la facoltà di estinguere anticipatamente l'operazione. Il concorso regionale nel pagamento degli interessi continuerà ad essere corrisposto a condizione che sia trascorso il periodo del vincolo di destinazione prescritto dal provvedimento di concessione del contributo o dal nullaosta nel caso di mutuo totale".

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 27.

URRACI, Segretaria:

Art. 27

Concorso interessi sui mutui di soccorso

1. L'Amministratore regionale è autorizzata ad anticipare agli Istituti di credito il concorso interessi statale sui mutui concessi a favore degli imprenditori agricoli singoli o associati in cooperative che abbiano riportato gravi danni alle strutture aziendali o alle produzioni agricole, per effetto di eccezionali avversità atmosferiche o calamità naturali riconosciute tali ai sensi delle vigenti leggi.

2. A tal fine è autorizzato il limite d'impegno di lire 1.000.000.000; le relative annualità sono iscritte nel bilancio della Regione dall'anno 1994 all'anno 2003 (cap. 06129/01).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 28.

URRACI, Segretaria:

Art. 28

Differimento dei limiti d'impegno dei mutui di assestamento

1. Per la concessione dei mutui previsti dall'articolo 5 della legge regionale 13 dicembre 1988, n. 44, i limiti d'impegno di cui al 2° e 3° alinea del comma 1 dell'articolo 16 della legge regionale 28 aprile 1992, n. 6 (cap. 06073) sono rideterminati come segue:

a) lire 10.000.000.000 nell'anno 1995 con annualità dal 1995 al 2009;

b) lire 10.000.000.000 nell'anno 1996 con annualità dal 1996 al 2010.

c)

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 29.

URRACI, Segretaria:

Art. 29

Fondo per l'anticipazione di concorsi sugli interessi per mutui di assestamento e miglioramento

1. Al fine di consentire la tempestiva liquidazione del concorso regionale negli interessi relativi a mutui di assestamento e miglioramento, l'Amministrazione regionale è autorizzata a costituire il "Fondo per l'anticipazione di concorsi sugli interessi relativi alle erogazioni di mutui di assestamento e miglioramento".

2. Al fondo vengono versate le prime cinque annualità di ciascuno dei limiti d'impegno di cui al precedente articolo 28.

3. L'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, di concerto con l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, provvedere a stipulare con l'Istituto di credito prescelto una apposita convenzione per la gestione del fondo.

4. L'articolo 14 della legge regionale 31 dicembre 1984, n. 36, è abrogato.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 30.

URRACI, Segretaria:

Art. 30

Estensione della garanzia regionale

1. L'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere - sul fondo di cui all'articolo 1 del la legge regionale 13 dicembre 1988, n. 44 - la propria garanzia a favore delle imprese agro-industriali individuate nella legge 1° ottobre 1981, n. 553, per finanziamenti di campagna non desti nati al pagamento dei prodotti conferiti.

2. Gli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo sono previsti in lire 100.000.000 e gravano sul capitolo 06221/01.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 31.

URRACI, Segretaria:

Art. 31

Fondo regionale per lo sviluppo della proprietà coltivatrice

1. Al fine di agevolare la vendita di impianti serricoli, con le relative pertinenze, da parte di imprenditori in stato di crisi possono essere concessi i mutui previsti dall'articolo 20 della legge regionale 23 novembre 1979, n. 60. Beneficiari del mutuo possono essere anche gli imprenditori che non siano lavoratori manuali della terra. L'importo ammissibile a mutuo può essere pari a quello determinato dal competente ispettorato provinciale dell'agricoltura

2. Per l'applicazione del presente articolo è autorizzato il limite d'impegno di lire 2.000.000.000; le relative annualità sono iscritte nel bilancio della regione dall'anno 1995 all'anno 2011 (cap. 06220).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 32.

URRACI, Segretaria:

CAPO III

DISPOSIZIONI E INTERVENTI VARI

Art. 32

Cessione di impianti e di attrezzature di cooperative disciolte

1. L'Amministrazione regionale può autorizzare i liquidatori delle cooperative che abbiano deciso l'autoscioglimento ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale 27 giugno 1986, n. 44, a vendere a prezzo simbolico i beni mobili, le attrezzature e gli impianti alle cooperative agricole di trasformazione e lavorazione dei prodotti.

2. Le determinazioni dell'Amministrazione possono essere assunte, oltre che su richiesta diretta, anche a fronte di progetti già presentati.

3. L'Amministrazione regionale può altresì autorizzare - con il beneficio del concorso regionale sugli interessi - l'accollo dei mutui gravanti sugli stabilimenti e sugli impianti delle cooperative in liquidazione.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 33.

URRACI, Segretaria:

Art. 33

Indennità compensativa

1. L'ERSAT è delegato, a decorrere dall'anno 1994, alla ricezione, all'istruttoria, al controllo e al pagamento delle domande relative all'indennità compensativa di cui al regolamento CEE 23287/91.

2. L'ERSAT determinerà il fabbisogno finanziario e liquiderà ai beneficiari l'indennità compensativa, in relazione ai fondi messi a disposizione e sulla base delle direttive impartite dall'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 34.

URRACI, Segretaria:

Art. 34

Istituto di Incremento Ippico

1. L'Amministrazione regionale è autorizzata ad erogare all'Istituto di Incremento Ippico per la Sardegna la somma di lire 3.000.000.000 in ragione di lire 1.000.000.000 per ciascuno degli anni 1994, 1995 e 1996 per interventi da realizzarsi nell'Ippodromo di Cagliari (cap. 06271/00).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 35.

URRACI, Segretaria:

Art. 35

Elezioni dei rappresentanti dei Consorzi di bonifica

1. Il quarto comma dell'articolo 22 della legge regionale 14 maggio 1984, n. 21, è sostituito dal seguente:"Nel caso in cui alle elezioni non partecipi almeno il 15 per cento degli aventi diritto al voto, l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale ne dispone la ripetizione con l'esclusione, ai soli fini del calcolo del quorum, degli utenti appartenenti alla 1^ sezione di cui alla legge regionale 14 maggio 1984, n. 21".

2. E' abrogato l'articolo 61 della legge regionale 27 giugno 1986, n. 44.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 36.

URRACI, Segretaria:

Art. 36

Semplificazioni delle procedure per la concessione di vantaggi economici in agricoltura

1. La certificazione prevista dal comma 3 dell'articolo 19 della legge regionale 22 agosto 1990, n. 40, non è richiesta per la concessione di vantaggi economici in agricoltura.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 37.

URRACI, Segretaria:

Art. 37

Integrazione dell'art. 19 della L.R. 27 agosto 1992, n. 17

1. All'articolo 19 della legge regionale 27 agosto 1992, n. 17, è aggiunto il seguente comma:

"2. I pagamenti su detto conto potranno essere effettuati anche mediante note di addebito alla banca per il conseguente versamento sul conto dei creditori".

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'articolo 38 è soppresso. Si dia lettura dell'articolo 39.

URRACI, Segretaria:

Art. 39

Sistema informativo dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale

1. Al fine di consentire, nell'ambito del sistema informativo regionale, la realizzazione del sistema informativo dell'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e dei propri uffici periferici mediante l'acquisizione degli strumenti e delle procedure informatiche e la formazione del personale addetto è autorizzata, per l'esercizio finanziario 1994, la spesa di lire 3.000.000.000 (cap. 06342/01 N.I.).

2. Le procedure relative all'acquisizione dei programmi e della strumentazione informativa nonché quelle relative alla connessa formazione del personale, sono curate dal competente Assessorato degli enti locali, finanze ed urbanistica.

3. E' disposto nel 1994 il versamento dal Fondo di solidarietà regionale in agricoltura di cui alla legge regionale 10 giugno 1974, n. 12, al bilancio della Regione, capitolo 36114 della somma di lire 2.000.000.000 a copertura dell'onere di cui al presente articolo.

4. Per il medesimo scopo è disposto nel 1994 il versamento dal fondo per l'attuazione del piano di intervento nelle zone interne a prevalente economia pastorale di cui alla legge regionale 10 dicembre 1973, n. 39, e successive modificazioni ed integrazioni, della somma di lire 1.000.000.000 da prelevarsi dagli interessi attivi maturati sulle giacenze finanziarie del medesimo "fondo", al bilancio della regione capitolo 36125. L'onere per l'attuazione del presente articolo grava sul capitolo 06342/01.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 40.

URRACI, Segretaria:

Art. 40

Recuperi dai fondi di rotazione in agricoltura

1. Nell'anno finanziario 1994 sono disposti:

a) il versamento al bilancio regionale (cap. 36125) dal Fondo di rotazione per la concessione di prestiti ai consorzi di cooperative ortofrutticole o alle singole cooperative ortofrutticole di cui alla legge regionale 21 maggio 1971, n. 7, della somma di lire 6.000.000.000.

b) il versamento al bilancio regionale (cap. 36125) dal Fondo per lo sviluppo della zootecnia di cui all'articolo 27 della legge regionale 23 gennaio 1981, n. 4, della somma di lire 26.000.000.000.

c) il versamento al bilancio regionale (cap. 36114) dal Fondo di solidarietà regionale in agricoltura di cui alla legge regionale 10 giugno 1974, n. 12, della somma di lire 5.000.000.000;

d) il versamento al bilancio regionale (cap. 36125) dal Fondo di rotazione destinato a favorire il credito agrario di cui all'articolo 1 della legge regionale 15 marzo 1956, n. 9, della somma di lire 9.500.000.000.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 41.

URRACI, Segretaria:

Art. 41

Concorsi interessi su prestiti d'esercizio per la salvaguardia del patrimonio zootecnico

1. Ad integrazione degli stanziamenti disposti dagli articoli 1 e 5, lett. b, della legge 18 aprile 1974, n. 118, è autorizzata, nell'anno finanziario 1994, la spesa di lire 7.000.000 (cap. 06106/01).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 42.

URRACI, Segretaria:

Art. 42

Ripristino viabilità rurale

1. L'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere ai comuni interessati dall'alluvione del periodo ottobre-novembre 1993 contributi per il ripristino e la sistemazione della viabilità rurale.

2. A tal fine è disposto nell'anno finanziario 1994 lo stanziamento di lire 4.000.000.000 (cap. 06080/05).

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 43.

URRACI, Segretaria:

Art. 43

Contributi alle aziende agricole danneggiate dall'alluvione del periodo ottobre-novembre 1993

1. Per la concessione delle provvidenze pre viste dalla legge regionale 10 giugno 1974, n. 12 e successive modificazioni ed integrazioni a favore delle imprese agricole che abbiano subito danni alle produzioni o dalle strutture aziendali in conseguenza delle alluvioni del periodo ottobre-novembre 1993 è autorizzata la spesa di lire 2.000.000.000 a fare carico sulle disponibilità del Fondo di solidarietà regionale in agricoltura di cui alla legge regionale 10 giugno 1974, n. 12 (cap. 06120).

2. L'istruttoria, il collaudo e l'erogazione de gli aiuti previsti dal presente articolo è attribuita all'Ufficio speciale, istituito presso l'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, a' termini dell'articolo 2 della legge regionale 7 giugno 1984n n.29.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 44.

URRACI, Segretaria:

Art. 44

Interventi vari in agricoltura

1. Al fine di incrementare gli interventi in agricoltura sono autorizzati, per ciascuno degli anni 1994, 1995 e 1996, gli ulteriori stanziamenti accanto ai seguenti capitoli:

cap. 06026

Miglioramenti fondiari in zootecnia - L.R. 9/62

1994 lire 4.000.000.000

cap. 06027

contributi per l'incoraggiamento della silvicoltura - L.R. 13/59

1994 lire 1.000.000.000

1995 lire 1.000.000.000

1996 lire 100.000.000 cap. 06048/01

Miglioramenti fondiari comparto viticolo -L.R. 46/50

1994 lire 2.000.000.000

cap. 06083

Laghi collinari - LL.RR. 46/50 e 20/92 art. 11

1994 lire 2.000.000.000

cap. 06180

Contributi per acquisto mezzi meccanici -L.R. 14/51

1994 lire 6.780.000.000

Cap. 06202

Contributi ai serricoltori per la riduzione dei costi differenziali tra il gasolio agricolo ed il gas propano sostenuti per il riscaldamento delle serre

1994 lire 3.000.000.000

cap. 06204

Contributi per la direzione tecnica-amministrativa - L.R. 7/71

1994 lire 1.000.000.000

cap. 06234

Contributi impianti - L. 910/84 1994 lire 20.150.000.000

cap. 06261/01

Contributi per impianti consortili - L.R. 21 84 1994 lire 600.000.000.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo 45.

URRACI, Segretaria:

Art. 45

Copertura finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge sono così quantificati:

1994 lire 99.500.000.000

1995 lire 28.000.000.000

1996 lire 29.100.000.000

1997 lire 40.000.000.000

dal 1998 al 2003 lire 28.000.000.000

dal 2004 al 2009 lire 27.000.000.000

2010 lire 17.000.000.000

2011 lire 7.000.000.000

2. Ad una quota degli oneri per l'anno 1994, pari a lire 5.000.000.000 si fa fronte, ai sensi dell'articolo 30 della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11, con utilizzo delle riserve di cui alle voci 4, per lire 2.000.000.000, e 8, per lire 3.000.000.000, rispettivamente, delle tabelle A e B, allegate alla legge regionale 20 aprile 1993, n. 17.

3. Nel bilancio pluriennale della Regione per gli anni finanziari 1994-1996 sono introdotte le seguenti variazioni:

ENTRATA

Cap. 36125 - (N.I.) - 3.6.1.

Recupero di somme dai fondi di rotazione, costituiti presso gli istituti di credito, per l'erogazione dei provvidenze in agricoltura (artt. 39 e 40 , commi 1 e 2, della presente legge)

1994 lire 42.500.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 36114 -

Recuperi di somme dal fondo di solidarietà regionale in agricoltura (art. 2, comma 3, L.R. 22 gennaio 1990, n. 1, L.R. 30 aprile 1990, n. 10, art, 22, comma 2, L.R. 20 aprile 1993, n. 17 e artt. 39 e 40, comma 3, della presente legge)

1994 lire 7.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 36116/01-

Recuperi di somme dal fondo di rotazione per la riforma ed il riassetto del settore agro-pastorale (art. 17, L. 24 giugno 1974, n. 268, L.R. 6 settembre 1976, n. 44, art. 25, comma 2, L.R. 20 aprile 1993, n. 17 e art. 14, comma 2, della presente legge)

1994 lire 20.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

In diminuzione

03 - BILANCIO

Cap. 03017 -

Fondo speciale per fronteggiare spese in conto capitale dipendenti da nuove disposizioni legislative (art. 30, L.R. 5 maggio 1983, n. 11 e art. 3, L.R. 29 gennaio 1994, n. 2)

1994 lire 1.000.000.000

1995 lire 1.000.000.000

1996 lire 1.000.000.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 8 della Tab. B allegata alla legge regionale 29 gennaio 1994, n. 2

05 - AMBIENTE

Cap. 05034/01 -

Spese per l'attuazione del programma regionale di forestazione in attuazione del regolamento CEE n. 2080/92 del 30 giugno 1992 (art. 4, legge regionale sulla disciplina e provvidenze a favore della sughericoltura, approvata dal Consiglio regionale il 19 gennaio 1994)

1994 lire 900.000.000

1995 lire 900.000.000

1996 lire 100.000.000

Cap. 05034/02 -

Contributo per il taglio dei cespugli e del sottobosco delle sugherete al fine della prevenzione degli incendi (art. 18, comma 9, legge regionale sulla disciplina e provvidenze a favore della sughericoltura, approvata dal Consiglio regionale il 19 gennaio 1994)

1994 lire 100.000.000

1995 lire 100.000.000

1996 lire-

06 - AGRICOLTURA

Cap. 06025 -

Contributi anche integrativi per l'esecuzione di opere di miglioramento fondiario e di lavori tendenti a completare e valorizzare le opere stesse, a delimitare i confini dei campi, a difendere le pendici e a creare ombreggi o frangiventi (art. 2, L.R. 26 ottobre 1950, n. 46, L.R. 15 giugno 1954, n. 12, art. 2, L.R. 19 ottobre 1962, n. 22, art. 9, comma 5, L.R. 28 aprile 1992, n. 6, art. 4, comma 1, L.R. 29 gennaio 1994, n. 2)

1994 lire -

1995 lire -

1996 lire 2.000.000.000

Cap. 06051/01-

Contributi per l'esecuzione di opere di miglioramento fondiario attinenti le colture ortofrutticole e frutticole, per la costruzione, la ristrutturazione e l'ammodernamento delle strutture per la protezione delle colture (L.R. 26 ottobre 1950, n. 46 e successive modificazioni)

1994 lire -

1995 lire -

1996 lire 3.000.000.000

Cap. 06073-

Concorso nel pagamento degli interessi sui mutui di assestamento a favore dei produttori agricoli (art. 5, L.R. 13 dicembre 1988, n. 44, art. 16, comma 5, L.R. 28 aprile 1992, n. 6 e art. 28 della presente legge)

1994 lire 23.000.000.000

1995 lire 23.000.000.000

1996 lire 23.000.000.000

Cap. 06095 -

Concorsi nel pagamento degli interessi per i mutui e i prestiti di credito agrario contratti da imprenditori agricoli (art. 12, L.R. 15 marzo 1956, n. 9, art. 3, L.R. 21 aprile 1961, n. 8, art. 48, L.R. 31 maggio 1984, n. 26, art. 3, lett. i), L.R. 24 dicembre 1991, n. 39 e L.R. 16 aprile 1993, n. 13)

1994 lire -

1995 lire 3.000.000.000

1996 lire -

In aumento

06 - AGRICOLTURA

Cap. 06011/03 -

Rimborsi al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale delle spese sostenute per il personale distaccato presso l'ufficio speciale di cui all'articolo 2 della L.R. 7 giugno 1984, n. 29, nonché per i maggiori oneri relativi ai compensi erogati al personale a suo tempo addetto all'assistenza tecnica; rimborsi al Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale per maggiori oneri relativi ai compensi erogati al personale transitato all'ERSAT (art. 57, L.R. 4 giugno 1988, n. 11, art. 37, comma 1, L.R. 30 maggio 1989, n. 18, art. 11, comma 3, L.R. 28 settembre 1990, n. 43, art. 9, comma 2, L.R. 28 aprile 1992, n. 6 e art. 8 della presente legge)

1994 lire 170.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06022 -

Contributi per le attività del Consorzio regionale dei vini DOC della Sardegna (artt. 14 e 17, Legge 27 dicembre 1977, n. 984, art. 1, L.R. 3 febbraio 1981, n. 5, art. 29, L.R. 31 maggio 1984, n. 26, art. 24, L.R. 30 aprile 1991, n. 13, art. 9, comma 1, L.R. 28 aprile 1992, n. 6 e art. 2 della presente legge)

1994 lire 200.000.000

1995 lire-

1996 lire-

Cap. 06026 -

Contributi per l'esecuzione di opere di miglioramento fondiario volte al miglioramento della zootecnia e delle attività connesse (art. 1, L.R. 13 luglio 1962, n. 9, sostituito con l'art. 1 della L.R. 17 novembre 1977, n. 42, art. 3, lett. d), L.R. 24 dicembre 1991, n. 39 e art. 44 della presente legge)

1994 lire 4.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06027 -

Contributi per l'incoraggiamento della silvicoltura e delle piccole industrie forestali (R.D. 30 dicembre 1923, n. 3267, L. 25 luglio 1952, n. 991, L.R. 18 giugno 1959, n. 13, art. 16, L.R. 12 novembre 1982, n. 38, art. 41, L.R. 31 maggio 1984, n. 26 e art. 44 della presente legge)

1994 lire 1.000.000.000

1995 lire 1.000.000.000

1996 lire 100.000.000

Cap. 06048/01 -

Contributi per l'esecuzione delle opere di miglioramento fondiario di carattere viticolo (L.R. 26 ottobre 1950, n. 46 e successive modificazione e art. 44 della presente legge)

1994 lire 2.000.000.000

1995 lire -

lire

Cap. 06073 -

Concorso nel pagamento degli interessi sui mutui di assestamento di avere dei produttori agricoli (art. 5, L.R. 13 dicembre 1988, n. 44, art. 16, comma 5, L.R. 28 aprile 1992, n. 6 e art. 28 della presente legge)

1994 lire -

1995 lire 10.000.000.000

1996 lire 20.000.000.000

Cap.06074 -

Somme da versare al fondo di rotazione per la riforma ed il riassetto del settore agro-pastorale (art. 17, L. 24 giugno 1974, n. 268, L.R. 6 settembre 1976, n. 44, art. 25, comma 1, L.R. 20 aprile 1993, n. 17 e art. 14 della presente legge)

1994 lire -

1995 lire 8.000.000.000

1996 lire -

Cap. 06080/05 - (N.I.) - 2.1.2.3.10.10 (03.10)

Contributi ai Comuni danneggiati dall' alluvione del periodo ottobre -novembre 1993 per il ripristino e la sistemazione della viabilità rurale ( art. 41della presente legge)

1994 lire 4.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06083

Contributi e premi integrativi per la costruzione di laghi collinari ( L.R. 26 ottobre 1950, n. 46 , L.R. 21 marzo 1956, n. 7 , art. 8, L.R. 23 dicembre 1956, n. 34 , art. 8, L.R. 21 dicembre 1957, n. 29, art. 22, L.R. 29 dicembre 1983, n. 31, art. 37, L.R. 28 maggio 1985, n. 12 , art. 11, comma 4, lettera g), L.R. 6 novembre 1992, n. 20 e art. 44 della presente legge)

1994 lire 2.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06106/01 - (N.I.) - 2.1.2.4.3.6.10.10 (02.01) FR

Integrazione degli stanziamenti statali erogati ai sensi degli articoli 1 e 5, lett. b, della legge 18 aprile 1974, n. 118, per concorso interessi su prestiti d'esercizio per la salvaguardia del patrimonio zootecnico (art. 41 della presente legge)

1994 lire 7.000.000

1995 lire -

1996 lire-

Cap. 06120 -

Somma da versare al fondo di solidarietà regionale in favore delle aziende e cooperative agricole colpite da calamità naturali o da eccezionali avversità atmosferiche (art. 2. L.R. 22 gennaio 1964, n. 3, art. 20, L.R. 10 giugno 1974, n. 12, L.R. 10 aprile 1978, n. 28, L.R. 28 febbraio 1981, n. 12, L.R. 29 settembre 1982, n. 24, art. 17, L.R. 29 dicembre 1983, n. 31, L.R. 7 giugno 1984, n. 29, L.R. 23 gennaio 1976, n. 18, L.R. 17 novembre 1986, n. 61, L.R. 17 luglio 1987, n. 31, artt. 1, 2, e 7, L.R. 20 marzo 1989, n. 11, art. 28, L.R. 30 aprile 1991, n. 13 e L.R. 6 maggio 1991, n. 15) e contributo a favore dei Consorzi di difesa delle colture intensive (L.R. 23 gennaio 1986, n. 18, art. 35, L.R. 4 giugno 1988, n. 11, art. 24, comma 5, L.R. 30 aprile 1991, n. 13, art. 5, commi 2 e 3, L.R. 24 dicembre 1991, n. 39, artt. 15 e 19, L.R. 28 aprile 1992, n. 6, art. 3 e art. 43 della presente legge)

1994 lire -

1995 lire 5.000.000.000

1996 lire 5.000.000.000

Cap. 06129/01 - (N.I.) - 2.1.2.4.3.6.10.10 (02.01)

Concorsi negli interessi sui mutui concessi a favore degli imprenditori singoli od associati che abbiano riportato gravi danni alle strutture aziendali o alle produzioni agricole a causa di eccezionali avversità atmosferiche o calamità naturali (art. 27 della presente legge)

1994 lire 1.000.000.000

1995 lire 1.000.000.000

1996 lire 1.000.000.000

Cap. 06154 -

Contributi ed indennità agli imprenditori agricoli le cui aziende pastorali sono colpite da "agalassia contagiosa" (art. 1, lett. d), art. 2, lettera a) e b), art. 4, L.R. 30 ottobre 1986, n. 57 e art. 21 della presente legge)

1994 lire 300.000.000

1995 lire-

1996 lire -

Cap. 06169 - (N.I.) - 2.1.1.6.3.2.10.10 (02.01)

Contributi ai centri di macellazione per i costi sostenuti per il ritiro del bestiame ovino di fine carriera (art. 16 della presente legge)

1994 lire 1.500.000.000

1995 lire-

1996 lire-

Cap. 06171 -

Contributi annui alle associazioni allevatori per l'attuazione del programma annuale riguardante la tenuta dei libri genealogici e lo svolgimento dei controlli funzionali (L.R. 14 dicembre 1976, n. 67, art. 33, L.R. 7 maggio 1981, n. 14, art. 43, L.R. 31 maggio 1984, n. 26, art. 46, L.R. 4 giugno 1988, n. 11, e art. 21 della presente legge)

1994 lire 2.420.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06180 -

Contributi per l'acquisto di macchine e di attrezzi agricoli (L.R. 2 agosto 1951, n. 14, Legge 25 luglio 1952, n. 949, e paragrafo 3.2 del quinto programma esecutivo del piano organico per favorire la rinascita economica e sociale della Sardegna, approvato dal Consiglio regionale il 10 ottobre 1974 e dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica il 9 gennaio 1975, L.R. 2 agosto 1951, n. 14 e art. 15, L.R. 7 gennaio 1975, n. 1 e art. 44 della presente legge)

1994 lire 6.780.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06202 -

Contributi ai serricoltori per la riduzione dei costi differenziali tra il gasolio agricolo ed il gas propano sostenuti per il riscaldamento delle serre (art. 21, L.R. 13 dicembre 1988, n. 44 e art. 44 della presente legge)

1994 lire 3.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06204 -

Contributi a consorzi di cooperative ortofrutticole e a singole cooperative per l'affidamento della loro direzione tecnica e amministrativa a tecnici qualificati e a ragionieri, per il funzionamento dell'ufficio commerciale, per la vendita di prodotti nei mercati della penisola ed esteri, nonché per campagne pubblicitarie; contributi a consorzi, cooperative ed associazioni di produttori operanti in altri settori per l'affidamento della loro direzione tecnica e amministrativa a tecnici qualificati e ragionieri (artt. 1, lettera a) e c), 3 e 5, L.R. 21 maggio 1971, n. 7, art. 10, L.R. 12 novembre 1982, n. 38 e art. 56, L.R. 27 giugno 1986, n. 44, art. 11, comma 4, lettera h), L.R. 6 novembre 1992, n. 20 e art. 44 della presente legge)

1994 lire 1.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06205/01 -

Saldo d'impegni d'esercizi decorsi relativi a contributi alle imprese industriali private, alle cooperative ed alle associazioni di produttori che abbiano lavorato latte ovino e/o caprino per il trasporto, la trasformazione, la commercializzazione e per gli oneri finanziari; nonché per le cooperative ortofrutticole, loro consorzi e associazioni di produttori per il trasporto, il confezionamento e la spedizione dei loro prodotti e per l'acquisto degli elementi riproduttori (art. 1, lettera b) e art. 4, L.R. 21 maggio 1971, n. 7, art. 41, L.R. 7 maggio 1981, n. 14 e art. 10, L.R. 12 novembre 1982, n. 38, art. 30, L.R. 30 aprile 1991, n. 13, art. 4, L.R. 27 agosto 1992, n. 17, art. 11, L.R. 28 aprile 1992, n.6, art. 4, L.R. 27 agosto 1992, n. 17, art. 11, comma 2, L.R. 6 novembre 1992, n. 20, art. 21, L.R. 20 aprile 1993, n. 17 e art. 13 della presente legge)

1994 lire 100.000.000

1995 lire-

1996 lire-

Cap. 06220 -

Somme da versarsi al Fondo regionale per lo sviluppo della proprietà coltivatrice (L.R. 23 novembre 1979, n. 60 art. 20, L.R. 29 dicembre 1983, n. 31, artt. 33 e 34, L.R. 31 maggio 1984, n. 26, art. 8, L.R. 7 giugno 1984, n. 28, art. 36, L.R. 28 maggio 1985, n. 12, art. 43, L.R. 24 febbraio 1987, n. 6, artt. 51 e 52, L.R. 4 giugno 1988, n. 11, art. 23, L.R. 22 gennaio 1990, n. 1, art. 24, L.R. 20 aprile 1993, n. 17 e art. 31 della presente legge)

1994 lire -

1995 lire 2.000.000.000

1996 lire 2.000.000.000

Cap. 06221/01 -

Fondo regionale di garanzia per l'agricoltura (art. 1, L.R. 13 dicembre 1988, n. 44, art. 16, comma 2, L.R. 28 aprile 1992, n. 6, art. 9, L.R. 1° ottobre 1993, n. 50 e art. 30 della presente legge)

1994 lire 100.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06222/01 -

Contributi a favore di cooperative agricole e loro consorzi, nonché ad associazioni di produttori, per l'acquisto di mezzi ed attrezzature per il trasporto di prodotti agricoli e zootecnici (Legge 27 dicembre 1977, n. 1984, art. 1, L.R. 3 febbraio 1981, n. 5, art. 54, L.R. 27 giugno 1986, n. 44, art.11, comma 1, L.R. 28 settembre 1990, n. 43 e art. 21 della presente legge)

1994 lire 1.374.000.000

1995 lire -

1996 lire-

Cap. 06229/04-

Contributi in conto capitale per la realizzazione di opere agrituristiche (art. 7, L.R. 20 giugno 1986, n. 32 e art. 19 della presente legge)

1994 lire 1.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06234 -

Contributi in conto capitale nella spesa per la realizzazione delle strutture e relative attrezzature e pertinenze occorrenti ad assicurare la raccolta, la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la vendita dei prodotti agricoli e zootecnici e loro sottoprodotti, nonché l'ampliamento o l'ammodernamento di preesistenti impianti, nonché l'acquisto, l'ampliamento, l'ammodernamento, la costruzione e l'attrezzatura di impianti collettivi per la conservazione, la lavorazione e la trasformazione delle olive e la diretta vendita al consumo dei prodotti e dei sottoprodotti della lavorazione (Legge 27 ottobre 1966, n. 910, Legge 23 maggio 1964, n. 404, Legge 1° luglio 1977, n. 403, art. 23, L.R. 29 dicembre 1983, n. 31, artt. 45 e 49, L.R. 4 giugno 1988, n. 11, art. 27, comma 2, comma 2, L.R. 28 aprile 1992, n. 6, art. 11, comma 4, lettera i), L.R. 6 novembre 1992, n. 20 e art. 44 della presente legge)

1994 lire 20.150.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06244 -

Contributo straordinario al Consorzio delle Latterie sociali della Sardegna di Macomer (art. 46, L.R. 27 giugno 1986, n. 44, art. 40, L.R. 4 giugno 1988, n. 1, art. 20, L.R. 22 gennaio 1990, n. 1 e art. 17 della presente legge)

1994 lire 600.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06244/01 - (N.I.) - 2.1.2.4.3.3.10.10 (02.01)

Contributo al Consorzio per lo sviluppo dei trasporti al servizio dell'agricoltura sarda per il completamento dello stabilimento sociale (art. 22 della presente legge)

1994 lire 550.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06245/01 -

Contributi per la manutenzione e l'esercizio di opere di bonifica indipendentemente dalla dichiarazione di compimento (art. 2, R.D. 13 febbraio 1933, n. 215, art. 13, L.R. 14 maggio 1954, n. 21 e art. 21 della presente legge)

1994 lire 3.700.000.000

1995 lire -

1996 lire-

Cap. 06253 - (N.I.) - 1.1.1.6.3.2.10.10 (03.10)

Contributo straordinario al Consorzio di bonifica del Cixerri per il parziale abbattimento dei costi d'esercizio (art. 7 della presente legge)

1994 lire 450.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06254 - (N.I.) - 1.1.1.5.8.2.08.16 (07.05)

Contributo straordinario all'Ente Autonomo del Flumendosa per la definizione della pendenza col Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale (art. 9 della presente legge)

1994 lire 14.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06261/01 -

Contributi per la riduzione dei canoni delle utenze irrigue, contributi sulle spese di funzionamento per la gestione degli impianti consortili sostenute dai Consorzi di bonifica (L.R. 14 maggio 1984, n. 21, art. 9, L.R. 17 luglio 1987, n. 31, artt. 4 e 5, L.R. 20 marzo 1989, n. 11, art. 11, comma 1, L.R. 28 settembre 1990, n. 43, art. 11, comma 7, L.R. 6 novembre 1992, n. 20 e art. 44 della presente legge)

1994 lire 600.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06263 -

Concorso della Regione nelle spese di gestione sostenute dal Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale, Centrale e del Cixerri (art. 1, L.R. 26 gennaio 1984, n. 7, art. 9, comma 6, L.R. 28 aprile 1992, n. 6 e art. 10 della presente legge)

1994 lire 2.289.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06271/01 -

Contributo annuo all'Istituto di incremento ippico per la Sardegna - quota per investimenti (L.R. 28 maggio 1969, n. 27 e art. 34 della presente legge)

1994 lire 1.000.000.000

1995 lire 1.000.000.000

1996 lire 1.000.000.000

Cap. 06281 -

Contributo annuo all'ERSAT, Ente regionale di sviluppo ed assistenza tecnica in agricoltura, quota per spese correnti (art. 23, L.R. 19 gennaio 1984, n. 5 e art. 58, L.R. 4 giugno 1988, n. 11, art. 52, comma 1, L.R. 20 aprile 1993, n. 17, L.R. 13 agosto 1993, n. 34 e art. 11 della presente legge)

1994 lire 1.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06334 -

Contributi per la regolarizzazione catastale dei terreni agricoli (artt. 1 e 2, L.R. 17 novembre 1986, n. 62 e art. 47, L.R. 24 febbraio 1987, n. 6, art. 53, L.R. 4 giugno 1988, n. 11 e art. 12 della presente legge)

1994 lire 50.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06341 -

Contributi ai Comuni per la riduzione del costo relativo all'erogazione dell'acqua per uso irriguo (art. 12, L.R. 6 novembre 1992, n. 20 e art. 6 della presente legge)

1994 lire 160.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06342/01 - (N.I.) -1.1.1.4.1.1.01.01 (01.03) -

Spese per la realizzazione del sistema informativo dell'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale (art. 39 della presente legge)

1994 lire 3.000.000.000

1995 lire -

1996 lire -

Cap. 06343/01 - (N.I.) - Somma da versare alla contabilità speciale di cui alla legge 24 giugno 1974, n. 268, per le riforme e il riassetto del settore agro-pastorale (art. 14, comma 2 della presente legge)

1994 lire 20.000.000.000

1995 lire -

1996 lire-

4. Alle maggiori spese, valutate in lire 17.000.000.000 per l'anno 1997, in lire 5.000.000.000 dal 1998 al 2003, in lire 4.000.000.000 dall'anno 2004 all'anno 2009, in lire 17.000.000.000 per l'anno 2010 ed in lire 7.000.000.000 per l'anno 2011, si fa fronte con quota del maggior gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche derivante dal suo naturale incremento.

5. Gli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge gravano sui sopracitati capitoli del bilancio pluriennale della Regione per gli anni finanziari 1994-1996 e sui capitoli corrispondenti ai capitoli 06073, 06074, 06120, 06129/01 e 06220 dei bilanci per gli anni successivi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'onorevole Cogodi. Ne ha facoltà.

COGODI (Rinascita e Sardismo). Volevo intervenire sull'articolo 44 ma mi va bene anche intervenire sul 45, anzi va meglio, essendo l'ultimo articolo di questa legge perché intervengo per dire una cosa abbastanza semplice. Si è svolto il rito della lettura della legge articolo per articolo, si deve fare perché il Regolamento lo prevede. E' nel diritto di ogni consigliere, di partecipare o non partecipare ai lavori d'Aula - quindi nessuna questione che attenga ai singoli consiglieri - ma per votare è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti del Consiglio e tutti verranno in Aula a votare. Nulla quaestio perché il Regolamento consente che i consiglieri siano regolarmente assenti ai lavori d'Aula e che vengano solo a votare. Suona il cicalino e dagli anditi si accorre. Voglio invece rappresentare alla Presidenza del Consiglio un'altra questione; diversi componenti del Consiglio regionale sono impegnati in diversi incontri con delegazioni le più disparate che dalle diverse parti della Sardegna convengono a Cagliari e presso il Consiglio regionale. Questi incontri impegnano i consiglieri regionali. I Gruppi sono oggi chiamati a partecipare a un incontro di sindaci presso l'aula della seconda Commissione, a un incontro di amministratori da un'altra parte. Tutti riuniti nella sede del Consiglio, mentre è in corso la seduta del Consiglio ed è obbligo, per Regolamento, dei Consiglieri regionali e dei Gruppi essere presenti in Aula. Liberi i consiglieri di non esserci, però è fuori dalla norma che si tengano contestualmente riunioni che impegnano i Gruppi consiliari, anche perché il Gruppo consiliare o il singolo consigliere che scelgono di rispettare questa regola, cioè di stare in Aula, non possono partecipare a questi incontri. E questo non è corretto, non solo non è corretto è fuori dalle regole, quindi avanzo formale richiesta alla Presidenza del Consiglio, perché disdica ogni e qualsiasi incontro formale che si svolga nel Palazzo del Consiglio regionale contestualmente alla riunione del Consiglio. Questi incontri si possono svolgere fino ad un attimo prima o possono iniziare un attimo dopo, però non è corretto che veniamo sollecitati a partecipare a incontri a cui altri consiglieri regionali e anche Presidenti di Gruppi partecipano, e noi siamo messi nella condizione di essere assenti e a non sapere di cosa in quelle riunioni si discute. Nell'incontro, per esempio, che è in corso, per discutere se fare o non fare Unità sanitarie locali, in questo o quel territorio, posto che la legge relativa non è in Aula e non si sa neppure se arriverà in Consiglio: cosa si va a dire? E soprattutto cosa i consiglieri regionali possono dire per la U.S.L. dell'Ogliastra, per esempio, che viene rivendicata in un'Aula qui a fianco, se si sta svolgendo la riunione del Consiglio regionale? Quindi prego la Presidenza del Consiglio, prima di procedere alla votazione della legge, di voler operare questo accertamento e di volere anche, non dico censurare nessuno, però richiamare al fatto che non si possono svolgere riunioni che impegnino i consiglieri regionali nel Palazzo del Consiglio mentre si svolgono i lavori in Aula. PRESIDENTE. Lei pone una questione seria e non è certamente la prima volta che ciò accade ma, come lei ben sa, questi incontri si svolgono in maniera del tutto informale; e per gli incontri informali che si possono svolgere nelle sedi dei Gruppi, non è necessaria nessuna autorizzazione. Io richiamo i consiglieri al loro dovere di essere presenti in Aula durante i lavori del Consiglio. Le sa bene che, per quanto riguarda i lavori delle Commissioni che dovessero svolgersi durante i lavori d'Aula, è necessaria non solo l'autorizzazione del Presidente ma anche l'assenso di tutti i Gruppi politici.

Poiché nessun altro domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione per appello nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione per appello nominale della legge regionale rinviata numero 281.

Coloro i quali sono favorevoli risponderanno sì, coloro i quali sono contrari risponderanno no. Estraggo a sorte il nome del consigliere dal quale avrà inizio l'appello nominale. (E' estratto il numero 24, corrispondente al nome del consigliere Fantola).

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello iniziando dal consigliere Fantola.

URRACI, Segretaria, procede all'appello.

Rispondono sì i consiglieri: Fantola - Giagu - Ladu Giorgio - Ladu Leonardo - Lai - Lombardo - Lorelli - Lorettu - Manchinu - Mannoni - Manunza - Marteddu - Meloni - Mereu Orazio - Mereu Salvatorangelo - Mulas - Muledda - Onida - Onnis - Ortu - Pau - Pes -Pili - Piras - Frau - Pubusa - Pusceddu - Ruggeri - Sanna - Sardu - Satta Antonio - Satta Gabriele - Sechi - Serri - Puggioni - Tarquini - Tidu - Zucca - Amadu - Atzeni - Baghino - Baroschi - Cadoni - Carusillo - Cocco - Cuccu - Dadea - Degortes - Deiana - Demontis - Desini - Dettori - Erittu - Fadda Antonio.

Rispondono no i consiglieri: Urraci - Cogodi.

Si è astenuto il consigliere Casu.

Risultato della votazione:

presenti 57

votanti 56

astenuti 1

maggioranza 41

favorevoli 54

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'onorevole Baroschi. Ne ha facoltà.

BAROSCHI (P.S.I.).Chiedo che venga inserita all'ordine del giorno la legge rinviata numero CCLXXVIII.

PRESIDENTE. Se non ci sono obiezioni, la proposta dell'onorevole Baroschi si intende accolta.

Discussione e approvazione della legge regionale 3 febbraio 1994: "Legge regionale 3 febbraio 1994 - Modifiche e integrazioni alla LR. 22 luglio 1991, n. 25 - Fermo temporaneo delle attivitàdi pesca", rinviata dal Governo CCLXXX

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esarne della legge regionale rinviata numero CCLXXX.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ha facoltà di parlare l'onorevole Zucca, relatore.

ZUCCA (P.D.S.), relatore. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della difesa dell'ambiente.

SANNA EMANUELE, Assessore della difesa dell'ambiente. La Giunta si rimette alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio alla discussione degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura del titolo.

URRACI, Segretaria:

Titolo

Modifiche e integrazioni alla L.R. 22 luglio 1991, n. 25 - Fermo temporaneo delle attività di pesca e adeguamento dei massimali di contribuzione previste dalla legislazione regionale a favore della pesca e dell'acquacoltura.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare sul titolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Si dia lettura dell'articolo unico.

URRACI, Segretaria:

Articolo unico

1. L'amministrazione regionale è autorizzata ad applicare i tassi di contribuzione previsti nel regolamento (CEE) n. 3699/93 del Consiglio del 21 dicembre 1993 (che definisce i criteri e le condizioni degli interventi comunitari a finalità strutturale nel settore della pesca, dell'acquacoltura e dalla trasformazione e commercializzazione dei relativi prodotti) per le iniziative previste dallo stesso regolamento.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione per appello nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione per appello nominale della legge rinviata numero CCLXXX.

Coloro i quali sono favorevoli risponderanno sì, coloro i quali sono contrari risponderanno no. Estraggo a sorte il nome del consigliere dal quale avrà inizio l'appello nominale. (E' estratto il numero 17, corrispondente al nome del consigliere Demontis).

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello iniziando dal consigliere Demontis.

URRACI, Segretaria, procede all'appello.

Rispondono sì i consiglieri: Desini - Dettori - Fadda Antonio - Fantola - Ferrari - Giagu - Ladu Giorgio - Ladu Leonardo - Lai - Lorettu - Manchinu - Mannoni - Marteddu - Meloni - Mereu Orazio - Mereu Salvatorangelo - Mulas - Muledda - Onida - Onnis - Oppi - Pes - Pili - Piras - Frau - Pubusa - Pusceddu - Sanna - Sardu - Satta Gabriele - Scano - Serra Pintus - Serri - Puggioni - Tarquini - Tidu - Usai Sandro - Zucca - Amadu - Atzeni - Baroschi - Cadoni - Casu - Cocco - Cuccu - Dadea - Degortes - Deiana.

Si sono astenuti i consiglieri: Urraci - Cogodi.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione della legge rinviata numero CCLXXX:

presenti 50

votanti 48

astenuti 2

maggioranza 41

favorevoli 48

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione della legge regionale 20 gennaio 1994: "Modifiche alla legge regionale 3 giugno 1975, n. 26 (costituzione, funzionamento e attivitàdelle comunitàmontane. Esercizio delle competenze attribuite alla Regione dalla legge 3 dicembre 1971, n. 1102)", rinviata dal Governo (CCLXXVIII)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della legge regionale rinviata numero CCLXXVIII.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ha facoltà di parlare l'onorevole Baroschi, relatore.

BAROSCHI (P.S.I.), relatore. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica.

CABRAS MARCO, Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. La Giunta si rimette alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio alla discussione degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'articolo 1 è soppresso. Si dia lettura dell'articolo 2.

URRACI, Segretaria:

Art. 2

1. Dopo il secondo comma dell'articolo 9 della legge regionale n. 26 del 1975 è inserito il seguente:

"I membri della Giunta, esclusi i Vice Presidenti, possono essere anche cittadini non facenti parte del Consiglio, che siano comunque in possesso dei requisiti di compatibilità e di eleggibilità alla carica di consigliere nei Comuni facenti parte della Comunità".

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione per appello nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione per appello nominale della legge regionale rinviata numero CCLXXVIII. Ricordo che è necessaria la maggioranza assoluta. Coloro i quali sono favorevoli risponderanno sì, coloro i quali sono contrari risponderanno no. Estraggo a sorte il nome del consigliere dal quale avrà inizio l'appello nominale. (E' estratto il numero 49, corrispondente al nome del consigliere Oppi).

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello iniziando dal consigliere Oppi.

URRACI, Segretaria, procede all'appello.

Rispondono sì i consiglieri: Oppi - Pes - Pili - Frau - Pubusa - Pusceddu - Ruggeri - Sanna - Sardu - Satta Gabriele - Scano - Sechi - Serri - Puggioni - Tidu - Usai Edoardo - Usai Sandro - Zucca - Amadu - Atzeni - Arca - Baroschi - Cadoni - Carusillo - Casu - Cocco - Cuccu - Deiana - Desini - Dettori - Erittu - Fadda Antonio - Fadda Paolo - Ferrari - Giagu - Ladu Leonardo - Lombardo - Manchinu - Manunza - Marteddu - Meloni - Mereu Orazio - Mereu Salvatorangelo - Mulas - Muledda - Onida - Onnis.

Si sono astenuti i consiglieri: Urraci - Cogodi.

Risultato della votazione:

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione della legge rinviata numero CCLXXVIII:

presenti 49

votanti 47

astenuti 2

maggioranza 41

favorevoli 47

(Il Consiglio approva).

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'onorevole Salvatorangelo Mereu. Ne ha facoltà.

MEREU SALVATORANGELO (P.S.I.).Vorrei chiedere l'inserimento all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio della proposta di legge numero 365: "Modificazioni e integrazioni alla legge regionale numero 16 del giugno '90 'Adeguamento della struttura amministrativa regionale per l'esercizio delle funzioni in materia di miniere, cave e saline'".

PRESIDENTE. Onorevole Mereu, si prende nota della sua richiesta, ma questa sua proposta verrà esaminata nella Conferenza dei Capigruppo, che dovrà decidere l'ordine del giorno dei lavori una volta esaurito quello concordato.

MEREU SALVATORANGELO (P.S.I.). Io chiederei che la mia richiesta venga sottoposta al voto dell'Assemblea

PRESIDENTE. Onorevole Mereu, poiché lei insiste, io propongo all'Assemblea che la sua richiesta venga posta in coda all'ordine del giorno già concordato. Poiché non ci sono opposizioni la richiesta è accolta e la proposta di legge si intende inserita alla fine dell'ordine del giorno già concordato in sede di Conferenza dei Capigruppo.

I lavori del Consiglio riprenderanno questo pomeriggio alle ore 17.

La seduta è tolta alle ore 12 e 52.



Allegati seduta

Risposta scritta ed Interrogazioni

Risposta scritta dell'Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale all'interrogazione Ladu Giorgio - Puligheddu - Melis - Meloni - Morittu - Murgia - Ortu - Planetta - Salis - Serrenti - Manchinu sul proposito dell'Assessore regionale alla sanità di sopprimere il piano regionale per l'echinococcosi-idatidosi. (137)

Con riferimento all'interrogazione presentata degli On.li Ladu e più, concernente lo stato di attuazione del piano regionale per l'eradica-zione dell'echinococcosi-idatidosi zooprofilattico solo in data 17.05.1991 ha provveduto alla presentazione della relazione tecnica del rendiconto e tutto il 31.12.1988, adempimento necessario per la richiesta di accreditamento del finanziamento attribuitogli per l'anno 1990 e ciò in adempimento alle prescrizioni poste dalla Deliberazione della Giunta Regionale in data 31 maggio 1988 concernente l'approvazione del Piano pluriennale d'intervento per la campagna di eradicazione sanitaria contro l'echinococcosi-idatidosi.

Valutata positivamente la relazione tecnico-finanziaria per il 1990 presentata dallo stesso Istituto Zooprofilattico, con apposito decreto n. 5876/38853 in data 15.07.1991, l'Assessorato della Sanità ha provveduto ad accreditare la somma di lire 2.420.098.000 finalizzata al finanziamento dell'annualità del Piano pluriennale di intervento nell'ambito della campagna di eradicazione sanitaria contro l'echinococcosi-idatidosi.

Pertanto si può confermare che l'attività prevista dal Piano in questione non è stata sospesa ma ha proseguito secondo i tempi previsti dallo stesso Piano.

Risposta scritta dell'Assessore degli Enti Locali, Finanza ed Urbanistica all'interrogazione consiliare Sardu - Dadea - Cocco - Satta Gabriele - Zucca sugli interventi di edilizia abitativa in Sardegna. (n. 478/a)

Con riferimento all'istanza in oggetto si rileva anzitutto che l'Amministrazione Regionale, ai sensi dell'attuale normativa in materia urbanistica, non ha più alcuna competenza in ordine all'approvazione degli strumenti urbanistici.

La pianificazione urbanistica rientra infatti nella potestà discrezionale dell'Ente Locale, per cui qualsiasi ingerenza regionale sarebbe illegittima.

Al riguardo esiste solo un controllo di legittimità svolto dal Comitato Regionale di Controllo sugli atti degli Enti Locali.

Per quanto poi riguarda la nomina del Commissario "ad acta", si fa presente che non è possibile accogliere la richiesta in argomento in quanto non rientra fra le fattispecie di intervento sostitutivo di cui agli artt. 4 e 5 della L.R. 45/89.

Risposta scritta dell'Assessore degli Enti Locali, Finanza ed Urbanistica all'interrogazione Serrenti - Ortu - Demontis - Ladu Giorgio - Meloni - Planetta - Puligheddu sul parere favorevole del Comitato Circoscrizionale di Controllo al progetto della società Holdima per Teulada. (n. 546/a)

In riferimento all'interrogazione in oggetto si fa presente che il piano di lottizzazione, relativo alla struttura in argomento, è stato sottoposto all'esame del Comitato Circoscrizionale di Controllo prima dell'entrata in vigore della L.R. 07.05.1993, n. 23.

Per quanto riguarda la realizzabilità dell'albergo si evidenzia che, qualora questo sia localizzato entro la fascia di 300 metri dal mare, l'intervento non dovrebbe essere assentito, state il vincolo di inedificabilità di cui all'art. 2 della legge sopraindicata.

Poiché il nullaosta regionale non è atto che obbliga il Sindaco al rilascio della concessione, quest'ultimo dovrà negare tale provvedimento qualora si ricada nella fattispecie di cui sopra.

Qualora l'autorità locale non provveda in tal senso, il Servizio di Vigilanza in Materia Edilizia di questo Assessorato, provvedere d'ufficio all'annullamento dell'atto illegittimo.

Risposta scritta dell'Assessore della Difesa dell'Ambiente all'interrogazione Amadu sulla necessità di soluzioni al problema dell'imminente chiusura di mattatoi del Logudoro e del Goceano (Sassari). (589)

I mattatoi isolani numerosi e poco utilizzati alla luce delle recenti circolari C.E.E., che impongono ulteriore severità per quanto concerne il rispetto dei parametri igienico-sanitari, evidenziano ancor più la necessità di uno studio per il loro risanamento, accorpamento e ridistribuzione sul territorio.

Lo studio, necessario per poter valutare le reali esigenze di macellazione nell'isola, deve esaminare le condizioni geografiche e la viabilità esistente, fattori questi rilevanti nell'aggravarne il costo complessivo.

Il censimento dei mattatoi Comunali esistenti, deve tener conto, oltreché del numero, anche delle condizioni igienico-sanitarie e perfino della ubicazione del bacino di utenza servito.

La maggior parte degli stabilimenti di macellazione, ritenuti del tutto fuori norma, sarà sicuramente chiusa, mentre potranno essere, invece, utilizzati, dopo i necessari interventi di adeguamento, quelli che a tutt'oggi si presentano in condizioni migliori.

Nell'immediato ci si potrà avvalere delle poche risorse esistenti ed, in particolare, degli stabilimenti di macellazione che risultano essere in linea, o sono prossimi ad esserlo, con il progetto di adeguamento agli standards igienico-sanitari della Comunità Europea approvato dal Ministero della Sanità.

Risposta scritta dell'Assessore dell'Agricoltura e Riforma agro-pastorale all'interrogazione Carusillo sulla discriminazione in essere tra le diverse province dell'isola nell'erogazione delle provvidenze in agricoltura. (593)

In merito all'interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi di risposta.

L'Assessorato dell'agricoltura nel formulare il programma di spese per l'anno 1993, relativo ai criteri di spendita delle risorse di bilancio per l'incentivazione delle opere di miglioramento fondiario:

- preso atto che i parametri di ripartizione per aree-programma, stabiliti dal Programma Pluriennale per gli anni 1992-1994, approvato dal Consiglio Regionale nella seduta del 20 marzo 1992, seppure rispondenti ai criteri generali di al locazione programmata delle risorse finanziarie, potevano determinare "distorsioni" per quanto attiene alla distribuzione delle risorse destinate al miglioramento strutturale delle aziende agricole, in quanto calcolati sulla base di indici che non tengono nel dovuto conto di elementi peculiari al settore agricolo;

- ha disposto, ai fini della ripartizione dei fondi relativi ai capitoli che incentivano gli interventi strutturali per le aziende zootecniche, si facesse riferimento alla percentuale di bestiame espresso in U.B.A (unità bovine adulte) presente in ciascuna area rispetto al totale regionale (i dati sono stati desunti dal IV° censimento generale dell'agricoltura).

Secondo i dati del censimento, ordinati per provincia, si registra in Sardegna la seguente situazione:

U.B.A %

Provincia di Cagliari 34.216 19,93

Provincia di Oristano 103.230 15,35

Provincia di Nuoro 199.984 29,70

Provincia di Sassari 235.762 35,02

Totale regionale 673.192 100,00

e pertanto le percentuali per area-programma, ai fine della ripartizione degli stanziamenti da destinare al miglioramento delle aziende zoo tecniche, sono state calcolate nel seguente modo:

IPA Cagliari IPA Oristano IPA Nuoro IPA Sassari

area 6 8,2 area 3 14,9 area 1 19,6

19,9% area 5 15,3% 29,6% 35,2%

area 7 11,7 area 4 14,7 area 2 15,6

- per riportare le assegnazioni in ciascuna area alle percentuali di piano, ha operato compensazioni a valere sugli stanziamenti disponibili per il settore della orto-floro-frutticoltura, ottenendo una ripartizione di tali stanziamenti abbastanza coerente con la percentuale della SAU non foraggera (sia irrigua che asciutta) presente in ciascuna provincia rispetto al totale regionale.

Il procedimento seguito ha consentito di concentrare maggiori risorse per la zootecnia dove più pesante si presenta l'arretrato di progetti in attesa di finanziamento riguardanti tale settore (provincia di Sassari, Nuoro ed Oristano) e di indirizzare più consistenti risorse per il comparto orto-floro-frutticolo nella provincia di Cagliari, dove più spiccata si manifesta la propensione ad investire in quest'ultimo comparto.

La Giunta Regionale, concordando con l'impostazione formulata dall'Assessorato dell'Agricoltura, ha approvato il programma di spesa per l'anno 1993 con deliberazione n. 29/338 del 6 agosto 1993.

Risposta scritta dell'Assessore dell'Apicoltura e Riforma agro-pastorale all'interrogazione Dadea - Casu - Cocco sull'esonero dell'allenatore del Cagliari calcio. (601)

L'Assessorato dell'Agricoltura ha stipulato con la società Cagliari Calcio, per la stagione agonistica 1993-94, un contratto di partnership pubblicitaria, abbinato al logo "Pecorino Sardo" per l'importo di L. 3.700.000.000 più L. 300.000.000 di cartellonistica in campo, IVA compresa (Repertorio n. 359 del 02.09.1993).

Oltre alla presenza del logo dello sponsor su tutta l'attrezzatura sportiva e da tempo libero della prima squadra e di tutte le squadre minori (Primavera, allievi nazionali, allievi regionali, giovanissimi, esordienti), nonché in biglietti, abbonamenti e locandine, sono previste, negli altri articoli del contratto, una serie di ulteriori prestazioni promozionali e pubblicitarie in linea con le disposizioni della F.I.G.C. e della competente lega nazionale.

La promozione dei prodotti sardi e del Pecorino Sardo in particolare, attraverso la sponsorizzazione del Cagliari Calcio, si è rivelato un buon veicolo promozionale e pubblicitario ed è in sintonia con le finalità del titolo di spesa 6.6 della L.R. 39/73, che prevede le azioni per la promozione e commercializzazione dei prodotti agricoli e zootecnici. Non a caso tutte le maggiori aziende alimentari nazionali e multinazionali sponsorizzano squadre di calcio di serie A (Danone/Juventus, Fiorucci/Inter, Motta/Milan ecc.).

Fermo restando il discorso sul raggiungimento degli obiettivi promo-pubblicitari, che si conseguono attraverso la perfetta osservanza da parte del Cagliari Calcio, delle clausole contrattuali, rimane il fatto che la squadra del Cagliari ha sempre goduto di una buona immagine.

In merito all'episodio di cui alla interrogazione, si deve premettere che non spetta allo Sponsor entrare nel merito delle questioni tecniche della società, quali l'acquisto e cessione dei giocatori o la scelta dello staff tecnico. Tuttavia, alla luce dei risultati ottenuti dalla squadra, sia in campionato che in coppa UEFA dopo l'esonero dell'allenatore Radice, si ritiene che detto esonero abbia probabilmente evitato in modo irreversibile un deterioramento di immagine, atteso che con la gestione Radice la squadra aveva perso tutte le partite giocate ivi comprese le prime due di campionato, che, se seguite da altre sconfitte, poteva portare alla retrocessane in serie B. Non si trascuri la situazione che si era venuta a determinare nei rapporti tra allenatore e giocatori che di per sé avrebbe certamente portato a conseguenze, sul piano dei risultati sportivi, fortemente negativo.

Risposta scritta dell'Assessore dell'Agricoltura e Riforma agro-pastorale all'interrogazione Serra Pintus sull'adeguamento alla normativa comunitaria della aziende del settore ovino. (614)

L'adeguamento delle condizioni di produzione e di commercializzazione del latte dei prodotti da questo derivati, alle norme sanitarie contenute nella Direttiva 92/46 CEE del 16 giugno 1992, pone seri problemi a questa Regione, in rapporto alle previste scadenze ed alla specificità degli allevamenti zootecnici della Sardegna, in particolare di quelli ovini e caprini.

La Direttiva, che prefigura finalità di estremo interesse per lo sviluppo delle produzione lattiero-casearie, degli scambi intracomunitari e della tutela della salute pubblica, finalità tutte che sono condivisibili in pieno, è stata adottata prescindendo dalle peculiarità e dalle specificità degli allevamenti ovi-caprini di questa Regione, contenendo norme e prescrizioni che difficilmente si adattano alla realtà produttiva e che nuociono al mantenimento ed alla fabbricazione di prodotti tipici e tradizionali della Regione.

E' noto che il sistema prevalente di allevamento in Sardegna degli ovini e dei caprini è estensivo, basato sull'utilizzo delle produzioni spontanee dei pascoli naturali. Il sistema estensivo è peraltro caratterizzato dal nomadismo delle greggi, dalla non coincidenza per cui carenti risultano in generale le dotazioni aziendali ed i servizi infrastrutturali in termini di viabilità, di provvista di acqua potabile e di energia elettrica.

L'allevamento del bestiame ovino e caprino, oltreché ad una funzione economica di notevole rilevanza, assolve anche ad una funzione di valorizzazione delle risorse offerte dai pascoli naturali - che diversamente rimarrebbero inutilizzate - di presenza dell'uomo nelle campagne, di tutela ambientale e conservazione del paesaggio naturale, aspetti essenziali per la promozione dello sviluppo rurale.

Problematiche appaiono, in questa situazione, le norme della Direttiva rivolte a disporre di idonei locali per la stabulazione e la mungitura degli animali, di acqua potabile, di sistemi adeguati di refrigerazione del latte e di consegne tempestive di latte agli stabilimenti di trasformazione. In queste situazioni, difficile risulta oltre rispettare il requisito di tenore in germi (carica batterica) richiesto al latte per essere ammesso agli stabilimenti di trasformazione.

La sanità del bestiame non rappresenta di per sé un grosso problema, stante del sistema estensivo di allevamento e la prevalente destinazione produttiva del latte alla fabbricazione di formaggi a lunga stagionatura. Tuttavia, quando si richiede la classifica di azienda indenne o ufficialmente indenne da brucellosi perché il latte possa essere ammesso agli stabilimenti di trasformazione, questa condizione vede per il momento ancora impreparata questa Regione, impegnata nella attuazione di un piano di eradicazione della malattia che per ora è solo agli inizi.

Di fronte alle difficoltà sopra evidenziate, questa Regione, condividendo le ragioni che stanno alla base della Direttiva, intende impegnarsi, esercitando il massimo sforzo, per realizzare le finalità e gli obiettivi contenuti nella stessa. Si è tuttavia convinti che gli obiettivi previsti potranno raggiungersi gradualmente nel tempo, mettendo in atto azioni precise, impegnative e coordinate, per la cui attuazione si fa affidamento anche sul contributo finanziario della comunità.

Tali azioni, in parte già avviate, riguardano:

- il risanamento del bestiame ovino e capri no dalla brucellosi;

- il miglioramento delle caratteristiche microbiologiche del latte, specie per quanto riguarda il tenore in germi e cellule somatiche;

- l'adeguamento strutturale delle aziende di produzione, con particolare riferimento ai locali di stabulazione, di mungitura, di refrigerazione del latte ed alla provvista di acqua potabile;

- l'adeguamento strutturale e igienico-sanitario degli stabilimenti di trasformazione per quanto riguarda locali e attrezzature.

A parte i problemi della realtà produttiva della Sardegna, permangono nella complessa materia diversi elementi di incertezza dovuti alla mancanza di decisioni della Commissione da assumere, per rendere applicabili diversi articoli della Direttiva, ai sensi dell'art. 31 della stessa, ed alla assenza di disposizioni legislative, regolamentari e amministrative dello Stato italiano, da assumere ai sensi dell'art. 32 della Direttiva ne-cessarie per conformarsi alla medesima, prima del 1° gennaio 1994.

La specificità della situazione della Sardegna e le problematiche nascenti nell'isola dalla attuazione della direttiva comunitaria 92/46, sono state esposte al Ministero dell'Agricoltura ed al Ministero della Sanità con nota assessoriale n. 19284 del 20 luglio 1993; con successiva nota n. 19809 del 28 luglio 1993 sono state illustrate e documentate ai predetti Ministeri le iniziative già avviate in Sardegna per allineare le condizioni di produzione e di commercializzazione del latte ovino e caprino e dei prodotti da questo derivati alla normativa comunitaria.

Con le predette note è stato anche richiesto lo slittamento di almeno tre anni per l'entrata in vigore della direttiva comunitaria, mentre con successiva nota n. 22220 del 13 settembre 1993 sono state richieste le deroghe contemplate dall'art. 8, comma 1° e 2° della Direttiva, concernenti la produzione e la commercializzazione dei formaggi con periodo di maturazione di almeno 60 gironi e dei formaggi tradizionali.

Per concludere, le azioni messe in atto da questo Assessorato non mirano ad un ridimensionamento degli allevamenti ovini-caprini ma sono rivolti a salvaguardare l'attuale assetto produttivo, migliorandone le condizioni di produzione e di commercializzazione per adeguarle, con la gradualità richiesta dalla situazione, alla normativa comunitaria.

Risposta scritta dell'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale all'interrogazione Cadoni sull'istituzione dell'Ufficio speciale danni alluvionali previsto dalla L.R. 14.09.1993, n. 1. (645)

Con riferimento all'interrogazione in oggetto si precisa quanto segue:

- gli uffici indicati nella Tabella n. 6 di cui al 2° comma dell'art. 4 della L.R. 14.09.1993, n. 41 rientrano tra le strutture organizzative dell'Amministrazione Regionale operanti alla data del 07.09.1978 con le modificazioni intervenute alla data del 15.03.1987 tassativamente individuate ai fini delle procedure previste dal 1° comma dello stesso art. 4 per la valutazione degli incarichi di coordinamento e pertanto non trattasi di strutture istituite con la L.R. n. 41;

- nella interrogazione il settore calamità naturali ed avversità atmosferiche rientrante nella divisione affari generali viene identificato con l'Ufficio speciale danni Alluvionali istituito con la L.R. n. 29 del 1984 e con la L.R. n. 41 del 1993 si tratta di due strutture differenti con competenze diverse e specificatamente:

a) il settore calamità ed avversità atmosferiche, costituisce la struttura permanente in materia di calamità e si occupa della gestione delle leggi di soccorso nazionali e regionali vigenti, riguardanti ogni tipo di intervento, eventualmente disposto anche da leggi speciali, in favore delle aziende interessate da calamità naturali o da avversità atmosferiche dichiarate eccezionali; in particolare tali competenze possono riepilogarsi come segue:

1) Ricevimento delle segnalazioni dei danni.

2) Incarico agli Organi Tecnici dell'Assessorato (Servizi Provinciali dell'Agricoltura competenti per territorio) per l'espletamento degli accertamenti sopralluogo e la predisposizione delle apposite relazioni tecniche.

3) Predisposizione delle Delibere di Giunta propositive degli interventi di soccorso in base a quanto previsto dalle leggi nazionali vigenti.

4) Predisposizione diretta dei decreti di riconoscimento e delimitazione in applicazione di Leggi regionali.

5) Emanazione di circolari applicative ed esplicative, ove del caso con relativa modulistica, relative ai provvedimenti di soccorso adottati in merito agli eventi negativi riconosciuti, sia riguardanti interventi contributivi, sia creditizi (proroghe cambiali agrarie, prestiti quinquennali, mutui decennali).

6) Gestione totale della contabilità del Fondo di Solidarietà regionale in agricoltura

7) Rendicontazione al Ministero delle somme spese per l'ottenimento dei previsti rimborsi.

8) Gestione della L.R. 18/86 relativa alla concessione di contributi a favore dei Consorzi di difesa delle produzioni (esame rendiconti, rapporti con il Ministero, erogazione contributi regionali, sorveglianza).

9) Rapporti con gli Istituti Tesorieri riguardanti la gestione dei contributi erogati.

10) Controlli amministrativi e contabili dei rendiconti ispettoriali del Fondo di Solidarietà, predisposizione delle rendicontazioni relative agli importi gestiti direttamente e del rendiconto generale del Fondo di Solidarietà.

b) L'Ufficio Speciale danni Alluvionali è stato istituito dalla L.R. 07.06.1984, n. 29 in occasione dell'alluvione del 07.11.1993. Detto Ufficio oltreché di alcuni funzionali dell'Assessorato e dei suoi uffici periferici si è avvalso e si avvale di personale distaccato dell'ERSAT e del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale di Cagliari nonché della disponibilità di altro personale dei suddetti Enti ogni qualvolta se ne renda necessario l'utilizzo. La stessa L.R. n. 29/84 ha previsto tutta una serie di procedure tese a facilitare la snellezza dei procedimenti e la tempestività di finanziamenti pubblici e privati.

Considerato il buon funzionamento dell'ufficio in argomento e i risultati ottenuti, il Legislatore Regionale ha ritenuto affidare allo stesso ufficio la gestione degli interventi relativi all'alluvione dell'ottobre-novembre 1985 (L.R. n. 34/85), del settembre-ottobre 1986 (L.R. n. 61/86) e della grandinata 9 ottobre 1990; quest'ultimo intervento è ancora in atto seppure in fase terminale.

Tutto ciò premesso appare evidente che tra i due uffici in argomento non sussiste alcun doppione e che l'Ufficio Alluvione cesserà di esistere non appena verranno completati gli interventi cui è stato deputato per legge.

Per quanto riguarda infine il settore dell'elettrificazione rurale, lo stesso è curato dal settore per le infrastrutture rurali che fa capo al servizio della riforma Agro-Pastorale Miglioramenti Fondiari, Bonifiche e Forestazione Produttiva.

Risposta scritta dell'Assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport all'interrogazione Cocco - Dadea - Ruggeri - Serri sui gravi ritardi nell'esercizio della tutela paesistica. (694)

In merito all'interrogazione in epigrafe, premesso che non è dato conoscere se i gravi ritardi segnalati riguardino il complesso delle pratiche di competenza o solo alcune di esse, risultando allo scrivente che in genere nel loro espletamento non si supera di molto il prescritto termine di 60 giorni, e non essendo indicate nell'interrogazione pratiche sulle quali compiere una verifica, si osserva quanto segue.

Da una rapida indagine sull'andamento del servizio compiuta dai responsabili dell'ufficio è risultato che per le Province di Oristano e Cagliari nel corso del 1993 sono pervenute poco più di 800 e con atto interlocutorio oltre 400, per un totale intorno alle 1200, cioè pari circa alla metà. Solo 5 pratiche si sono risolte con un diniego di nullaosta.

Il numero esiguo di queste ultime è però dovuto essenzialmente al fatto che, per evitare al cittadino di reiniziare la procedura dall'inizio con notevole aggravio di spesa e perdita di tempo, con paziente e costruttivo impegno, che oltretutto è arduo conciliare con la situazione di sproporzionato carico di lavoro, le richieste che ad un primo esame non appaiono accoglibili non vengono immediatamente respinte ma sono oggetto di dialogo fra ufficio e richiedente fino a concluderle con soluzioni paesisticamente compatibili e quindi con il rilascio dell'autorizzazione.

A seguito delle risultanze così emerse, l'ufficio si sta ponendo in condizione di valutare i dati statici, che saranno incrementati per consentire di affinare la valutazione, con cadenza periodica, in modo da poterne trarre indicazioni per una migliore organizzazione del lavoro (compatibilmente con il non alto numero di personale assegnato).

L'Ufficio si porrà per tal modo in grado, fra l'altro, di riferire il tempo medio di completamento delle pratiche in carico all'Ufficio. Nel frattempo la situazione dovrebbe migliorare, con l'acquisizione dei locali per il settore della provincia di Nuoro, messi finalmente a disposizione, dopo oltre un anno, dall'Assessorato competente reperendoli fra quelli lasciati liberi, dopo reiterate insistenze, dagli Uffici del Medico provinciale, che consentiranno di ridurre ulteriormente il notevole carico di lavoro degli uffici del settore di Sassari con la sottrazione appunto dalle pratiche relative alla provincia di Nuoro.

Quanto poi alla giustificazione del ritardo, è evidente che l'assenza per malattia dall'impiegato addetto (allegata non si sa da chi all'interno dell'ufficio, non essendo stato possibile ricostruire l'episodio in mancanza di più specifiche indicazioni) non è certo la causa del ritardo stesso, dato che solo nei casi di brevi assenze non si procede alla sostituzione degli addetti per il disbrigo delle pratiche di loro competenza.

Si esprime apprezzamento per il contributo critico.

Testo delle interpellanze e interrogazioni annunziate in apertura di seduta

Interpellanza Cuccu - Dadea - Ruggeri - Satta Gabriele sulle designazioni, da parte delle Camere di Commercio di Cagliari, Sassari e Oristano, dei rappresentanti nelle Commissioni provinciali dell'artigianato.

I sottoscritti,

preso atto che i rappresentanti designati dalle Camere di Commercio di Cagliari, Sassari ed Oristano nelle Commissioni provinciali dell'artigianato risultano essere tutti dirigenti di primo piano della Confarigianato nelle persone:

- del già Presidente provinciale della Confartigiantato di Oristano ed attuale dirigente della stessa Organizzazione;

- del candidato non eletto al n. 4 della lista n. 3 presentata dalla Confartigianato con la denominazione "Artigianato Gallurese" per le elezioni della CPA della provincia di Sassari;

- del Presidente provinciale della Confartigianato di Cagliari;

- di un iscritto alla Confartigianato di Nuoro;

visti i risultati delle elezioni delle CPA del 14 novembre 1993 che hanno sancito la forza rappresentativa delle diverse associazioni artigiane;

considerato che le decisioni delle Giunte camerali di Cagliari, Sassari ed Oristano alterano la rappresentatività sancita dal voto democratico degli artigiani,

tutto ciò premesso, chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore del Turismo, dell'Artigianato e del Commercio per sapere:

1) se non ritengano una palese violazione dei contenuti sostanziali della L.R. 41/'91, che disciplina le Commissioni provinciali dell'artigianato, la designazione da parte delle Giunte di Oristano, Sassari e Cagliari di dirigenti di primo piano della Confartigianato; infatti appare singolare che le Camere di Commercio con le loro designazioni istituzionali alterino di forza gli equilibri democraticamente sanciti dal voto espresso dagli artigiani nelle recenti elezioni delle CPA;

2) quali iniziative intendano assumere nei confronti delle Giunte camerali per conoscere i criteri attraverso i quali si è singolarmente pervenuti a designare, in rappresentanza delle Camere di commercio, esclusivamente dirigenti di una Confederazione artigiana, la Confartigianato, anziché referenti in grado di rappresentare l'universo delle imprese artigiane;

3) se non ritengano, in caso di persistente atteggiamento delle Giunte camerali nelle decisioni assunte, di dover tempestivamente proporre una modifica della L.R. 41/91 onde eliminare dalle CPA la rappresentanza delle Camere di commercio divenuta rappresentanza di una parte, e per di più minoritaria, delle imprese artigiane, anziché del loro universo. (381)

Interpellanza Mannoni sulla proposta d'assunzione di personale già convenzionato alla Regione sarda nell'ambito dell'Ufficio competente in materia di fauna.

Il sottoscritto,

a) premesso che l'Assessore regionale dell'ambiente in data 17 febbraio 1994 ha proposto alla Giunta regionale di deliberare l'inquadramento alle dipendenze della Regione del personale convenzionato facente parte della cooperativa "Alectoris S.r.l." operante nell'ambito del l'Ufficio regionale della fauna per un numero pari a 40 unità;

b) considerato che ai sensi del comma 2 dell'articolo 132 della legge regionale 4 giugno 1988, n. 11, tali inquadramenti dovrebbero essere desti nati "specificatamente per la cura, il recupero e l'allevamento di fauna selvatica, nonché per l'immissione, il rilevamento ed il ripopolamento";

c) rilevato che nella tabella allegata alla proposta di delibera risultano compresi numerosi soggetti addetti a mansioni impiegatizie al di fuori delle ipotesi di cui al punto b;

d) atteso che la previsione di cui all'articolo 132 citato riguarda "la trasformazione dell'attuale rapporto di convenzione", il che induce ad escludere la possibilità di immettere, successivamente all'entrata in vigore delle norme suddette, nuovi elementi nel rapporto di lavoro con l'Assessorato regionale,

chiede di interpellare l'Assessore regionale dell'ambiente per conoscere:

1) se e quanti dei quaranta nominativi proposti siano stati "convenzionati" successivamente all'entrata in vigore della legge 11/88 e, in caso positivo, data e modalità di chiamata;

2) se tali convenzioni abbiano riguardato personale impiegatizio e, in caso positivo, con quali decorrenze;

3) se corrisponda al vero che personale della cooperativa "Alectoris S.r.l." abbia prestato o presti servizio in Uffici diversi dall'Ufficio regionale della fauna e, in caso positivo, in base a quali disposizioni e con quali responsabilità.

Considerata, infine, la desuetudine oramai dimostrata a fornire risposte alle interpellanze nelle forme previste dal regolamento consiliare, l'interpellante si dichiara disposto a ricevere risposta scritta. (382)

Interpellanza Ruggeri - Dadea - Cocco - Serri - Pubusa - Sardu - Scano sulla vita interna dell'Ente Autonomo del Flumendosa e sulle gravi ripercussioni nell'approvvigionamento idrico di Cagliari e dell'hinterland.

I sottoscritti,

sottolineati i gravi disagi della popolazione di Cagliari e del suo hinterland, alla quale va garantita, prioritariamente a qualsiasi altra questione, l'approvvigionamento idrico;

premesso che la vertenza in atto in relazione alla gestione dell'Ente Autonomo del Flumendosa, promossa dalle Organizzazioni sindacali della funzione pubblica CGIL-CISL-UIL, risale al luglio del '92 e che la stessa affronta sia aspetti di carattere organizzativo interno, sia problemi più generali concernenti il ruolo che l'Ente deve svolgere nelle politiche di approvvigionamento e gestione delle risorse idriche nell'intero territorio regionale;

ricordato che l'Ente Autonomo del Flumendosa, è sotto gestione commissariale da oltre 14 anni e che in tale periodo la sua capacità progettuale è andata progressivamente perdendo efficacia rispetto alla funzione strategica che l'Ente è chiamato ad assolvere in Sardegna nel governo complessivo del "comparto-acqua", funzione strategica già svolta in passato dallo stesso Ente;

evidenziato che le esigenze dell'utenza sono divenute nell'ultimo decennio sempre più pressanti, come è anche dimostrato dalla situazione determinatasi per la scarsa piovosità della seconda metà degli anni '80 e che tali esigenze impongono, per quanto attiene alla quantità e qualità delle risorse idriche, scelte non più eludibili e che le stesse scelte, per la loro urgenza, non possano attendere il riordino degli Enti e la riforma degli organismi operanti nel comparto delle acque,

tutto ciò premesso chiedono di conoscere dal Presidente della Giunta regionale, dall'Assessore regionale dei lavori pubblici, dall'Assessore regionale degli affari generali quali iniziative intendano assumere:

a) per avviare le procedure di nomina degli ordinari organi di amministrazione dell'Ente in premessa;

b) per l'adozione immediata di un governo tecnico dell'Ente in grado di ristabilire un rap porto di fiducia e correttezza con i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali;

c) per realizzare un sollecito programma di riorganizzazione dell'Ente tale da collocarlo in una posizione strategica del governo del complessivo comparto-acque;

d) per garantire comunque, nell'immediato, il normale approvvigionamento delle risorse idriche a Cagliari ed al suo hinterland. (383)

Interpellanza Selis sulla incompatibilità della carica di Commissario dell'ERSAT del Dott. Mario Sechi, con la carica di Coordinatore generale della Presidenza della Giunta regionale.

Il sottoscritto,

premesso che l'attuale Coordinatore generale della Presidenza della Giunta regionale, Dott. Mario Sechi, ricopre anche la carica di Commissario straordinario dell'ERSAT;

sottolineato che il Dott. Sechi, al momento della nomina a Commissario dell'ERSAT, era direttore dell'Assessorato della programmazione e che pertanto non vi era alcuna incompatibilità tra le due cariche;

considerato che lo stesso Dott. Sechi una volta nominato Coordinatore generale della Presidenza della Giunta regionale si è trovato ad essere responsabile anche dell'Ufficio controllo Enti che esercita funzioni di controllo sugli Enti regionali e conseguentemente sull'ERSAT, e che quindi si trova ad essere come Coordinatore generale controllore dell'Ente del quale è Commissario, con la possibilità che le delibere assunte dall'Ente potrebbero essere viziate e tali da cagionare gravi danni all'attività dello stesso Ente;

osservato che il commissariamento ormai da così lungo tempo dell'ERSAT incide negativamente sull'attività dell'Ente e, di fatto, ne rallenta l'operatività con grave pregiudizio sulla precaria situazione economica del settore;

pur tenendo conto che il Dott. Sechi, nonostante le elevate qualità professionali, in considerazione dei tanti incarichi non può garantire con il necessario impegno tutte le funzioni affidategli dalla Giunta regionale,

chiede di interpellare il Presidente della Giunta regionale per conoscere quali iniziative intende adottare per garantire all'Ente un organo di governo tale da valorizzarne le strutture e l'elevata professionalità esistente per incidere in modo determinante sullo sviluppo del settore agricolo isolano. (384)

Interrogazione Cadoni, con richiesta di risposta scritta, sulla disastrosa situazione della TEXAL di Macomer.

Il sottoscritto, preoccupato per la grave crisi che investe la TEXAL, sfociata recentemente con l'occupazione della stessa parte degli operai;

constatato che questi ultimi hanno messo in atto altre forme di lotta con l'occupazione della stazione FF.SS.;

appreso:

- che detta situazione sarebbe da addebitarsi alla scarsa managerialità del gruppo dirigente;

- che allo stesso gruppo viene attribuita la responsabilità della grave crisi finanziaria della TEXAL;

- che, inoltre, sono sorti dei dubbi in ordine ai corsi di riqualificazione, a detta di molti, mai sostenuti,

chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale per conoscere se non ritenga opportuno porre in essere tutti gli interventi idonei a far chiarezza su una realtà che da troppo tempo presenta lati oscuri e che rischia di penalizzare ulteriormente una zona fin troppo penalizzata dalla crisi generale. (700)

Interrogazione Cadoni, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di abbandono delle strade del Marghine - Planargia e sul tratto della S.S. 131 che ricade sulla provincia di Nuoro.

Il sottoscritto, richiamata la propria interrogazione n. 368/a del giugno '92,

premesso che:

- nonostante le lamentele sollevate da più parti sia per la pericolosità della S.S. 129 bis che per il tratto della S.S. 131 che ricade all'interno della provincia il quale presenta ancora degli svincoli a raso senza corsie di accelerazione né di decelerazione e per giunta uno dei quali sotto curva;

- detti interventi sono stati esclusi dal piano triennale ANAS sia '91-'93 che '94-'96;

- dal 1972 ad oggi sono stati rilevati 82 incidenti mortali,

chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale per conoscere:

a) se non ritenga opportuno porre in essere tutti gli interventi idonei a consentire la completa ristrutturazione della S.S. 129 bis sia in ordine al manto stradale che in ordine di tracciato;

b) se non intenda porre in essere gli interventi idonei a consentire l'eliminazione dei pericolosissimi incroci a raso sulla S.S. 131 nella provincia di Nuoro;

c) se non ritenga, inoltre, opportuno intervenire presso l'ANAS per conoscere quali criteri adotti l'Azienda nella ripartizione dei finanziamenti. (701)

Interrogazione Demontis - Ortu - Serrenti -Puligheddu - Meloni - Planetta, con richiesta di risposta scritta, sul Consorzio agrario provinciale di Nuoro.

I sottoscritti,

premesso che il Ministro delle risorse agricole con proprio decreto (senza il minimo preavviso alla parte interessata) ha posto in liquidazione coatta amministrativa il Consorzio agrario di Nuoro;

rilevato che il Ministro emanando il decreto, ha commesso un vero e proprio atto di palese discriminazione nei confronti della Giunta regionale sarda (laddove non si è minimamente preoccupato di avvisare e sentire il parere del Governo sardo in merito), prevaricando con palese illegittimità la potestà autonoma e legislativa della stessa Giunta regionale;

considerato che la motivazione con la quale il Ministero giustifica il decreto adottato, passivo di bilancio e impossibilità di far fronte agli impegni assunti, è completamente infondata, in quanto esiste un preciso piano di rientro, approvato dai creditori e dalla banche, con il quale il Consorzio agrario intende ripianare il passivo, grazie anche all'intervento regionale che ha concesso un mutuo;

denunciato l'atteggiamento del Ministro completamente insensibile al drammatico problema della disoccupazione e dell'isolamento delle zone interne della Sardegna che con lo scioglimento del Consorzio agrario si troverebbero a subire un ennesimo pesantissimo danno all'economia con la scomparsa di un altro pezzo di istituzioni dalle loro zone,chiedono di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore regionale dell'agricoltura per sapere:

- se intenda la Giunta impugnare il decreto ministeriale al fine di rivendicare e di riappropri arsi delle proprie competenze in materia;

- se intenda la Giunta procedere o meno alla nomina di un Commissario dell'Ente che, in una fase transitoria, lo gestisca, promuovendo tutte le azioni atte a risanarlo, in attesa che la Giunta predisponga un proprio piano teso a rilanciare la produttività e l'incidenza del Consorzio della provincia di Nuoro. (702)

Interrogazione Pili - Muledda - Piras - Carusillo - Mereu Salvatorangelo - Zucca - Manunza sulla nomina del Commissario liquidatore del consorzio agrario della provincia di Nuoro.

I sottoscritti,

appreso che il Ministro dell'agricoltura ha nominato il Commissario liquidatore del Consorzio agrario di Nuoro;

rilevato che a fronte della situazione debitoria del Consorzio medesimo esiste un accordo tra le parti per una transazione tra debitore e creditori con la reale disponibilità di fondi liquidi per coprire la medesima;

considerato che la Regione ha emesso nullaosta per un intervento creditizio a favore del Consorzio agrario di Nuoro e che tale mutuo è in fase di erogazione;

sottolineata l'urgenza di intervenire presso il Ministro al fine di ottenere la revoca del decreto citato;

rimarcato che ne deriverebbe grave danno ai produttori agricoli e alle comunità del nuorese,

chiedono di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore regionale dell'agricoltura per sapere quali iniziative immediate e concrete intendano porre in essere in ordine a quanto detto in premessa; per sapere, inoltre, se non ritengano di dover tutelare il potere statutario in ordine alle competenze primarie della Regione in materia di agricoltura. (703)

Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulla sospensione dei lavori relativi alla costruzione di n. 15 alloggi in Golfo Aranci (SS) e sulla necessità di procedere con urgenza alla ripresa e al completamento delle opere e sull'opportunità di assegnare ulteriori interventi abitativi pubblici.

Il sottoscritto,

constatato che in Golfo Aranci (SS) l'Istituto autonomo delle case popolari di Sassari ha disposto a suo tempo la costruzione di 15 alloggi, rientranti negli interventi finanziati con denaro pubblico, destinati a soddisfare sono in parte la crescente richiesta di case da parte degli abitanti del citato Comune;

constatato, altresì, che i lavori relativi sono sospesi da lungo tempo con inevitabili danni alle strutture delle abitazioni praticamente realizzate al rustico;

considerato che al danno arrecato al patrimonio immobiliare già edificato si aggiunge il danno economico e sociale che subiscono le numerose famiglie aventi titolo che non sono messe nelle condizioni di beneficiare dell'assegnazione delle case;

chiede di interrogare l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere quali iniziative urgenti intende assumere per sollecitare la ripresa e il completamento dei n. 15 alloggi in questione e per accelerare, in definitiva, i tempi per consentire alle famiglie di godere dell'assegnazione.

Il sottoscritto chiede, altresì, di sapere se la Giunta regionale ritiene, tenuto conto delle pressanti richieste degli abitanti di Golfo Aranci, di prevedere nei programmi futuri l'assegnazione di nuovi alloggi per soddisfare la forte domanda di case.

Lo scrivente chiede, inoltre, un intervento della Regione atto a sollecitare l'inizio dei lavori concernenti i 10 alloggi recentemente assegnati a Golfo Aranci. (704)

Interrogazione Marteddu, con richiesta di risposta scritta, sulla messa in vendita della casa natale di Sebastiano Satta.

Il sottoscritto, premesso che:

- si è venuti a conoscenza, da una agenzia immobiliare, della volontà di mettere in vendita la casa natale, in Nuoro, del poeta Sebastiano Satta;

- l'obiettivo dichiarato è quello di una semplice operazione immobiliare al fine di ricavarne mini-appartamenti da offrire sul mercato privato;

- la stessa casa natale dell'illustre poeta fa da cornice alla omonima piazza del centro storico di Nuoro;

ciò premesso, nel denunciare l'assurda e incredibile vicenda che sottolinea l'abissale distanza tra le pubbliche amministrazioni a tutti i livelli e le radici della cultura barbaricina e sarda, chiede di interrogare l'Assessore regionale della pubblica istruzione e l'assessore regionale degli enti locali per conoscere l'immediata volontà dell'Amministrazione regionale in merito:

1) alla urgente necessità di sottoporre al vincolo di bene culturale l'edificio sito in piazza Sebastiano Satta;

2) alla necessità di reperire, nel programma '94, un adeguato finanziamento al fine di acquisire al patrimonio pubblico uno degli elementi più suggestivi e radicati nella cultura nuorese e regionale.

Il sottoscritto chiede, infine, che la Regione, di concerto con l'Amministrazione comunale di Nuoro, ponga in essere tutti gli atti finalizzati ad impedire nuovi passaggi di proprietà, con l'obiettivo di restituire alla comunità uno dei valori più autentici della storia civile e culturale dell'intera Isola. (705)

Interrogazione Baghino - Usai Sandro - Tidu - Atzeni, con richiesta di risposta scritta, sulle accuse della società Multiproject.

I sottoscritti,

in considerazione della grave situazione venutasi a creare nell'area di Villacidro in seguito alla chiusura della "Fibre Acriliche" dell'Enichem ed al mancato avvio delle iniziative sostitutive previste;

vivamente sorpresi per le gravissime accuse lanciate attraverso gli organi di informazione dai dirigenti della Multiproject - titolare di uno dei due progetti industriali sostitutivi per il riassopimento della manodopera espulsa dall'Enichem;

considerato che tali affermazioni gettano gravi e pesanti ombre sull'operato di due organizzazioni regionali (SFIRS e CIS) mai toccati finora da simili illazioni infamanti,

chiedono di interrogare il Presidente della Giunta regionale per sapere se non ritenga urgentissimo chiarire gli avvenimenti nella loro reale portata, dando la massima diffusione anche attraverso un'eventuale conferenza stampa;

chiedono, inoltre, se il Presidente della Giunta non ritenga di dover sollecitare i Presidenti del CIS e della SFIRS affinché tutelino l'onorabilità degli organismi da loro guidati.

Gli interroganti, preoccupati per il pericoloso clima di sfiducia che potrebbe innescarsi, ritengono doveroso che il Presidente della Giunta regionale avvii nella massima trasparenza ogni iniziativa tesa a respingere, se infondate, accuse così gravi o, in caso contrario, a perseguire con la massima severità eventuali responsabilità che dovessero emergere in questa vicenda. (706)

Interrogazione Baghino - Tidu - Usai Sandro - Atzeni, con richiesta di risposta scritta, sul problema E.A.F. e personale dipendente.

I sottoscritti,

preoccupati per il grave clima di tensione esploso in seno all'Ente Autonomo del Flumendosa, fra dipendenti e Commissario straordinario, che sta provocando gravi disagi alla cittadinanza a causa delle restrizioni nell'erogazione dell'acqua potabile,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere se non ritenga doveroso procedere immediatamente al rinnovo degli organismi dirigenti dell'E.A.F.;

considerata inaccettabile la mancanza di sensibilità da parte dell'attuale Commissario straordinario dell'Ente, che non ha sentito il dovere di dimettersi, chiedono all'Assessore regionale dei lavori pubblici che la costituzione del nuovo organismo avvenga immediatamente nella prossima riunione della Giunta regionale e che essa si svolga con criteri della massima competenza, senza "lottizzazioni" e nella più piena trasparenza;

rivolgono infine, che, di fronte ad eventuali ostacoli o ritardi, l'assessore regionale dei lavori pubblici dovrebbe senza indugi trarre le dovute conseguenze. (707)

Interrogazione Ortu - Demontis - Meloni - Planetta - Puligheddu - Serrenti sulla mancata concessione a numerose emittenti radiotelevisive sarde.

I sottoscritti,

rilevata la funzione di informazione, di elaborazione e diffusione della cultura che a livello locale e di territorio viene esercitata da emittenti radiotelevisive locali;

considerato che i programmi predisposti e messi in onda da queste emittenti, in particolare, trattano problemi di notevole rilevanza dei territori interessati, temi culturali legati alle realtà locali e di vivo interesse delle comunità che istituzioni pubbliche non trattano;

ritenute le piccole emittenti locali sede e momenti di aggregazione, di ricerca e di creatività culturale per tanti giovani, palestre di confronto democratico alle quali larghe fasce di utenti fanno puntuale riferimento;

considerata la presenza diffusa in vasti territori dell'isola di tante piccole comunità a cui le emittenti garantiscono voce, informazione ed intercomunicazione;

appreso che il Ministero delle poste non ha concesso a numerose emittenti radio e TV operanti in Sardegna di trasmettere su determinate frequenze riducendole al silenzio,

chiedono di interrogare l'Assessore della pubblica istruzione al fine di conoscere quali iniziative intenda assumente presso il Ministro delle poste ed il Presidente del Consiglio dei ministri perché siano revocate le decisioni assunte a danno di tante benemerite emittenti che con il sacrificio di gruppi di giovani e grande impegno culturale hanno fornito, senza alcuna spesa a carico delle pubbliche istituzioni e degli utenti, un servizio qualificato alle popolazioni. (708)

Interrogazione Marteddu, con richiesta di risposta scritta, sulla gravissima situazione dell'Azienda TEXAL e sull'immediata necessità di urgenti determinazioni della Giunta regionale.

Il sottoscritto,

premesso che l'Azienda TEXAL, dopo una iniziale prospettiva di sviluppo attraverso la fusione della parte pubblica al 51 per cento e della parte privata, la Tecnopel di Prato al 49 per cento, con l'obiettivo di rafforzare e consolidare la produzione di coperte civili e militari e l'aggiunta della produzione di tessuto a pelo di cui l'azienda pratese si è sempre dichiarata all'avanguardia;

considerato che nel corso di questi anni, per le ragioni più disparate, si è determinata una progressiva crisi nelle due linee di produzione, con perdite consistenti e drastici tagli occupativi, dovuti non solo a problemi di mercato e di liquidità, ma ad una sempre discutibile organizzazione interna;

valutate le scelte della Regione che, dal 1990, al fine di ripianare ingenti perdite di bilancio diventa, attraverso la INTEX, socio di maggioranza dell'azienda;

considerato, infine, che anche le ingenti perdite dell'ultimo periodo si vanno scaricando sulle maestranze con un conseguente clima di costante conflittualità tra direzione aziendale e lavoratori,

tutto ciò premesso, chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore regionale dell'industria per sapere quali iniziative la Giunta intende assumere al fine di garantire la continuità produttiva di una delle aziende dalle più antiche tradizioni storiche e produttive del centro Sardegna; per sapere inoltre se tra le ipotesi prese in considerazione della Giunta non vi sia quella di rimuovere immediatamente l'attuale diligenza dell'Azienda, presidente e direttore generale, promuovendo anche una sollecita indagine, da parte dell'Assessorato regionale dell'industria, sulle scelte di utilizzo delle risorse pubbliche e sulle vere motivazioni di un disastro aziendale da tempo annunciato. (709)

Interrogazione Serrenti - Ortu - Demontis -Meloni - Planetta - Puligheddu, con richiesta di risposta scritta, sulla sospensione dei contributi in conto formazione alle imprese.

I sottoscritti,

premesso che dal 1° gennaio 1994 sono stati sospesi dall'Assessorato regionale del lavoro i contributi delle imprese in conto formazione per i contratti di formazione e lavoro;

ricordato che detti contributi sono sempre stati erogati alle imprese che li richiedevano da quando è entrata in vigore la legge 863/84, e che i finanziamenti sono stati prelevati dai fondi comunitari;

considerato che la Commissione regionale per l'impiego continua ad approvare i progetti formativi che prevedono anche il ricorso ai contributi della CEE;

rilevato che con la stessa delibera l'Assessore ha sospeso i contributi in conto occupazione per i GEL, previsti dalla legge 33/88, articolo 7, senza peraltro indicare quali obiettivi detta sospensione si prefigge,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale del lavoro per sapere;

1) se risponde al vero che dette sospensioni sono dovute al fatto che l'Assessorato non sia stato in grado di attivare necessari controlli per prevenire eventuali irregolarità;

2) se ritenga opportuno, in un momento congiunturale come questo, non utilizzare le risorse disponibili per incentivare l'occupazione. (710)

Interrogazione Onida, con richiesta di risposta scritta, sulla strage dei pesci, da parte dei cormorani, nello stagno di Cabras.

Il sottoscritto,

chiede di interrogare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere se sia a conoscenza della strage di pesci che si sta verificando nello stagno di Cabras da parte dei numerosissimi cormorani che stanziano ormai da diverso tempo nella peschiera ove trovano abbondanza di cibo: pesci, anguille, granchi, determinando danni incalcolabili di natura economica ai pescatori facenti parte del Consorzio di pesca Pontis. Questo fatto è in questo periodo aggravato dalla circostanza che dai primi di marzo è in vigore il fermo biologico, e quindi la presenza di una maggiore quantità di pesci attira ancor di più i già numerosi cormorani (si parla di oltre seimila esemplari che giornalmente "cacciano" cinque chili di pesce!).

L'interrogante segnala, all'Assessore responsabile della difesa dell'ambiente, la difficile situazione dei pescatori giustamente preoccupati per i gravi danni economici cui vanno incontro se tale situazione non dovesse modificarsi. Ciò determina uno stato di rabbia ed esasperazione che potrebbe anche degenerare sia per la mancanza di interventi pubblici finalizzati a cambiare in modo efficace ciò che sta accadendo, sia per una sorta di impotenza dei pescatori per correggere questa "calamità" naturale, cui si può rimediare purché ci sia una precisa e determinata volontà politica.

Il Consorzio Portis ha chiesto all'Amministrazione regionale di autorizzare i pescatori a sparare a salve ai cormorani al fine di porre rimedio, in qualche modo, a tale attentato alla produzione ittica e limitare almeno i notevoli danni che purtroppo continuano.

Poiché tale richiesta non ha avuto alcuna risposta l'interrogante chiede che l'Assessore investa del dovuto problema la Commissione pesca perché esamini con urgenza la questione e studi tutte le possibili forme di intervento che siano nello stesso tempo tutela dei beni economici dei pescatori, costituiti dal patrimonio ittico, e anche tutela dell'ambiente e della natura. (711)

Interrogazione Ortu - Demontis - Meloni - Planetta - Puligheddu - Serrenti sulla chiusura di scuole elementari.

I sottoscritti,

appreso che con recente decisione del Provveditorato agli studi di Oristano dal prossimo anno saranno chiuse le scuole elementari di Villanova Trushedu, Aliai, Aidomaggiore, Santa Caterina e Sini;

ricordato che analogo provvedimento è stato assunto nell'anno scolastico in corso per le scuole elementari di Pompu e Siris;

considerato che si tratta di comunità troppo a lungo dimenticate ed emarginate dalle pubbliche istituzioni che le privano di interventi in grado di promuovere la crescita civile ed economica di popolazioni tanto laboriose e generose;

considerato, inoltre, il contributo che alle stesse è stato sempre richiesto, ed hanno abbondantemente dato, in termini di solidarietà alla collettività, rispondendo ad un fisco severo ed esoso, e con contributi di sacrifici e di sangue in misura superiore e non corrispondente ad equa ripartizione;

ritenuto che, a base e premessa indispensabile di ogni processo di sviluppo economico, di crescita civile e sociale vada posta la scuola come strumento di formazione civica e culturale;

affermato che ogni comunità in Sardegna è stata nei secoli centro di elaborazione ed affermazione di miniculture che ne costituiscono una visibile identità;

ritenuto il provvedimento un ulteriore attacco alla vita di tante piccole ma vive realtà umane e culturali e cinica esecuzione di un disegno di desertificazione di vasti territori dell'Isola;

convinti che con miopi e piccoli calcoli ra-gionieristici non si costruisce un futuro per la Sardegna, e tanto meno si risana il bilancio dello Stato, che di ben altri interventi, in capitoli di uscita e di entrate, ha bisogno eliminando spese inutili, sprechi, privilegi ed interventi assistenzialistici - clientelari,

chiedono di interrogare l'Assessore della pubblica istruzione al fine di conoscere quali iniziative ha assunto o intende assumere per la revoca da parte del Ministero della pubblica istruzione del provvedimento di chiusura delle scuole elementari dei comuni indicati in premessa. (712)

Interrogazione Usai Edoardo sul mancato riconoscimento dell'Associazione Italiana Coltivatori da parte dell'Ispettorato provinciale dell'agricoltura di Cagliari

Il sottoscritto,

appreso che l'Ispettorato provinciale dell'agricoltura di Cagliari ha recentemente negato all'Associazione Italiana Coltivatori la facoltà di tutelare gli interessi dei propri associati, dietro la motivazione che tale Associazione sarebbe priva di "sufficiente rappresentatività su base nazionale e regionale";

premesso che:

- allo scrivente risulta invece che l'Associazione in parola abbia ottenuto dal Governo il riconoscimento di associazione di rilevanza nazionale e che proprio in virtù di tale riconoscimento abbia beneficiato dei contributi previsti dalle leggi regionali in favore delle organizzazioni professionali dei coltivatori diretti e dei pastori;

- pertanto nel comportamento dell'Ispettorato dell'agricoltura è ravvisabile, a tacere d'altro, quanto meno una gravissima discriminazione ai danni di una associazioni in favore di altre,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'agricoltura per conoscere se non ritenga opportuno ed urgente intervenire presso l'Ispettorato provinciale dell'agricoltura di Cagliari al fine di accertare i fatti esposti e, ove questi rispondessero al vero, al fine di rimuovere tale grave situazione di illegalità. (713)

Interrogazione Planetta - Ortu - Demontis -Meloni - Puligheddu - Serrenti, con richiesta di risposta scritta, sul ventilato ridimensionato finanziamento per il cantiere forestale di Oschiri.

I sottoscritti,

premesso che fonti giornalistiche, Nuova Sardegna 8 marzo 1994 cronaca di Ozieri, annunciano un ridimensionamento consistente dei finanziamenti a favore del cantiere forestale di "Su Filigosu" di Oschiri, dove sono attualmente occupati circa 40 operai (numero inferiore all'organico consentito);

considerato che l'Assessorato regionale dell'ambiente pare non intenda più erogare i contributi in quanto il cantiere forestale non ricade nella zona del costituendo Parco del Limbara;

rilevato che se si dovesse attuare questo ridimensionamento, oltre a dirottare gli attuali operai impiegati nel cantiere verso altri cantieri dell'azienda foreste demaniali, si lascerebbe in completo abbandono tutto il territorio (3800 ettari) in parte recuperato, in parte in via di recupero, con evidente rischio di distruzione o, perlomeno, depauperamento dello stesso;

evidenziato che il provvedimento di ridimensionamento dei finanziamenti al cantiere forestale di Oschiri, da parte dell'Assessorato dell'ambiente, potrebbe essere stato ispirato dal diniego espresso dal Consiglio comunale di Oschiri per la istituzione del Parco del Limbara nei terreni pubblici e privati del proprio agro,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:

- se risponda al vero la notizia riportata dalla stampa, inerente il ridimensionamento del finanziamento al cantiere forestale di Oschiri;

- in caso affermativo, quale motivazione abbia indotto l'Assessorato a procedere ad un drastico ridimensionamento del finanziamento, posto che tale provvedimento compromette seria mente l'efficacia dell'opera di vigilanza e miglioramento delle condizioni del territorio sottoposto alla giurisdizione territoriale del cantiere oschirese. (714)

Interrogazione Ferrari, con richiesta di risposta scritta, sul problema dei cormorani che dimorano negli stagni della Sardegna.

Il sottoscritto, premesso che:

- già da diversi anni il numero dei cormorani presenti negli stagni e nelle lagune della Sardegna è tale da arrecare danni ingenti alla produzione ittica e al reddito dei pescatori;già nello scorso anno ne sono stati censiti oltre dodicimila;

- il numero di cormorani presenti attualmente negli stagni e nelle lagune dell'Oristanese viene stimato intorno ai diecimila;

- questi volatili si cibano di circa 600-1.200 grammi di pesce al giorno;

- pertanto il danno prodotto giornalmente limitatamente alla provincia di Oristano è intorno ai cento milioni;

- il danno prodotto nell'intera Isola è di gran lunga maggiore;

- l'entità del danno è ancora superiore se si considera che i cormorani si cibano principalmente di pesce in iniziale fase di crescita e che sono particolarmente presenti nel periodo di riposo biologico,

tutto ciò premesso,

1) considerato che la specie dei cormorani è protetta da convenzioni comunitarie e che per tanto non è consentito ai pescatori di difendere la fauna ittica da detti volatili;

2) considerato anche che ilcontributo risarcitorio della Regione ai pescatori si traduce in un tardivo, inadeguato e improduttivo intervento assistenziale;

3) ritenuto che la legittima e civile protesta dei pescatori debba trovare un'adeguata risposta in sede comunitaria,

chiede di interrogare l'Assessore della difesa dell'ambiente per conoscere quali interventi risolutori intende mettere in atto nei confronti della CEE al fine di risolvere alla radice un problema che se irrisolto comporterà la trasformazione dei nostri stagni, lagune e allevamenti ittici in "isole" di nutrimento esclusivo per i cormorani. (715)

Interrogazione Pau - Merella, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione del mercato dei prodotti petroliferi in Sardegna.

I sottoscritti chiedono di interrogare il Presidente della Giunta regionale e gli Assessori dell'industria e del commercio, per sapere se sono a conoscenza della situazione in cui operano in Sardegna i rivenditori di prodotti petroliferi, fortemente penalizzati da un mercato di fatto dominato dal monopolio Agip, nonostante si tratti di prodotti della raffineria Saras di Sarroch;

premesso che di fatto l'Agip, società a partecipazione statale dell'Eni, ha in esclusiva in Sardegna la vendita di alcuni prodotti petroliferi cosiddetti "nobili", tra i quali l'olio a basso tenore di zolfo, le benzine e i gasoli agricoli, il gasolio e il gas Gpl per autotrazione, tutti prodotti secondo lavorazione della raffineria Saras;

accertato che l'Agip agisce in una inammissibile situazione di monopolio, vietata dalle leggi antitrust della Comunità europea che penalizzano pesantemente il mercato sardo, che dovrebbe invece essere agevolato proprio dalla presenza di un raffineria sul proprio territorio e per il fatto di essere un "mercato regionale chiuso", dove il consumatore finale dovrebbe essere agevolato dalla libera concorrenza anziché "strozzato" da un monopolio statale;

rilevato che la Sardegna è la sola regione che non dispone del metano e quindi il monopolio dei prodotti petroliferi e la mancanza di una libera concorrenza tra gli operatori sardi è ancora più grave per l'economia sarda e per la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore della distribuzione;

constatato che in particolare tra i prodotti monopolizzati dell'Agip è compreso il gasolio agricolo destinato a migliaia di aziende agricole sarde, già gravemente colpite dalla crisi del settore,

chiedono al Presidente della Giunta regionale e all'Assessore dell'industria se non ritengano urgente intervenire presso i Ministeri competenti allo scopo di porre fine a questa situazione di monopolio nel rispetto del principio della libera concorrenza e delle leggi antitrust e quindi permettere che gli operatori sardi del settore possano agire in regime di libera concorrenza, con evidente crescita delle aziende sarde e con ricadute positive per i consumatori finali dei prodotti;

chiedono inoltre che vengano poste in essere tutte quelle azioni politico-amministrative che rientrano nelle competenze regionali per indurre l'Agip e la Saras al rispetto delle suddette norme antimonopolistiche ed ad una maggiore considerazione nei riguardi delle aziende sarde. (716)