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Primo maggio. Pais: “Una giornata per ricordare i lavoratori che hanno lottato in passato per il rispetto dei loro diritti e che oggi sacrificano la loro vita per il bene della comunità”

Data: 01/05/2020 – Sassari


“Oggi, la festa del lavoro deve essere intesa per tutti i sardi come la giornata in cui riflettere sulla ripartenza in questa fase di flessione del virus. Guardiamo alla storia, agli eventi di Chicago di 134 anni fa, alle lotte che nel nostro Paese sono state fondamentali per l’affermazione dei diritti della nostra Carta Costituzionale, per trarne un insegnamento su come superare questo periodo buio”.

Per il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais oggi è più importante che mai ripartire dall’articolo 1 della nostra Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Un principio che sancisce che i valori della democrazia e il diritto al lavoro sono alla base della libertà e dell’autonomia di ciascun cittadino”.

Per la prima volta, dalla fine del secondo conflitto mondiale, a causa dell’emergenza covid-19, la festa del primo maggio si svolge in modo inconsueto in cui, ai cronici problemi del mondo del lavoro, si aggiungono quello della sicurezza sanitaria e dell’incertezza di come poter immaginare il futuro.

Oggi più che mai – scrive Pais – è necessario pensare alla ripresa, garantire quella prospettiva di lavoro che, nonostante le difficoltà sanitarie, deve essere assicurata senza ulteriori ritardi.

I tanti disoccupati, cassa integrati, precari e stagionali, ma anche i lavoratori autonomi e commercianti, attendono, con fiducia, di poter riprendere le loro attività, avendo al loro fianco le Istituzioni che, oggi più che mai, devono garantire sostegno perché nessuno rimanga indietro. Pur se nella necessaria massima prudenza, servono decisioni chiare e rapide. Grazie agli operatori sanitari, agli uomini e donne delle forze dell’ordine, del commercio e tutti quei lavoratori che tra mille difficoltà stanno garantendo beni e servizi primari.

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