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Posto occupato. Lettera aperta del Difensore civico “Occupate una sedia per tenere viva la memoria delle donne vittime di violenza”

Cagliari, 29 ottobre 2025 – “Una sedia con la scritta posto occupato. Per rappresentare simbolicamente le donne vittime della violenza maschile che hanno lasciato un vuoto nella vita di tutti i giorni”.

In una lettera inviata questa mattina alle Istituzioni, ai Comuni della Sardegna, agli Enti strumentali , alle Università, ai Partiti politici, al mondo dell’associazionismo, il Difensore civico regionale, Marco Enrico invita ad occupare una sedia, in bella evidenza, all’interno di ogni spazio pubblico con al di sopra un cartello, in lingua italiana e nella limba sarda comuna, con la scritta “posto occupato” per ricordare chi avrebbe potuto occupare un posto nella società e non ha potuto farlo perché uccisa da una mano criminale.

Il Difensore civico ha sottolineato la caratterizzazione dell’iniziativa attraverso l’inserimento dell’idioma della limba sarda comuna, allo scopo di valorizzare la nostra lingua come veicolo di comunicazione di valori civili, sociali e culturali.

“ I dati allarmanti sulla violenza sulle donne rendono necessario un corale impegno non solo legislativo, ma anzi, e forse soprattutto, di carattere culturale e simbolico, finalizzato a mantenere sempre alta l’attenzione su un fenomeno barbaro e vile – scrive Marco Enrico nella lettera – che ha come sfortunate protagoniste tante vittime silenziose, il ricordo delle quali non può e non deve essere cancellato”.

In questo contesto si inserisce l’iniziativa ” Posto Occupato”, nata a livello nazionale per restituire simbolicamente spazio e memoria a tutte le donne la cui vita è stata spezzata dalla violenza maschile.

“E’ un gesto simbolico – spiega il Difensore civico – che consiste nel sistemare, all’interno di ogni spazio pubblico, nelle sedi Istituzionali, convegni, assemblee, spettacoli, eventi culturali di ogni genere, una sedia vuota con sopra un cartello, che chiarisce il significato dell’iniziativa ed il fondamentale messaggio che essa si prefigge di trasmettere. Quella sedia vuota rappresenta simbolicamente il posto di una donna che non c’è più, ma che avrebbe potuto occupare quella sistemazione nell’ambito della vita di tutti i giorni”.

Il Difensore civico invita e sollecita ad adottare fin da subito l’iniziativa allo scopo di tenere viva la memoria delle donne uccise per mano della violenza maschile.

Nella lettera aperta, il Difensore civico regionale raccomanda alle Istituzioni, che non lo avessero già deciso in autonomia, di stabilire e deliberare all’interno dei propri consessi e/o organi amministrativi di vertice che il rilascio del proprio patrocinio Istituzionale a favore del richiedente sia condizionato all’adesione al progetto “Posto occupato”, ovverossia all’ingombrante presenza, ben visibile, della sedia vuota in posizione centrale con il cartello bilingue identificativo dell’iniziativa.

Nella sezione web istituzionale del Difensore civico, è stata creata una pagina dedicata ‘POSTO OCCUPATO’ accedendo alla quale, chiunque potrà dichiarare di voler aderire al progetto e scaricare il modello del cartello.

“Anche in occasione del 25 novembre vogliamo riempire la Sardegna di “sedie occupate” – conclude il Difensore civico – per promuovere un clima intellettuale di rispetto e di prevenzione.

Aspettiamo l’adesione di tutti, soprattutto delle Istituzioni, mobilitiamoci ad ogni livello per non dimenticare”.

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