ORDINE DEL GIORNO N. 55/XVI

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI LEGISLATURA

ORDINE DEL GIORNO n. 55

approvato il  17 febbraio 2021

ORDINE DEL GIORNO SOLINAS Alessandro – LOI – CIUSA – MANCA Desirè Alma – LI GIOI – CERA sul patrimonio culturale sardo e nello specifico sul complesso archeologico dci Mont’e Prama.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione sul testo D.L. n. 243/A (legge di stabilità 2021),

PREMESSO che:
– il Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42), all’articolo 118, comma 1, sancisce che “Il Ministero, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali, anche con il concorso delle università e di altri soggetti pubblici e privati, realizzano, promuovono e sostengono, anche congiuntamente, ricerche, studi ed altre attività conoscitive aventi ad oggetto il patrimonio culturale”;
– il medesimo Codice, all’articolo 88, comma 1, specifica espressamente che “le ricerche archeologiche […] in qualunque parte del territorio nazionale sono riservate al Ministero”, il quale, ai sensi del successivo articolo 89, “può dare in concessione-a soggetti pubblici o privati l’esecuzione delle ricerche”;
– la legge regionale 20 settembre 2006, n. 14 (Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura), all’articolo 4 prevede tra i compiti della Regione che la stessa:
– promuova e coordini “progetti per la valorizzazione dei beni culturali, l’organizzazione delle connesse attività, l’allargamento delle capacità e delle competenze di fruizione culturale”;
– promuova “la ricerca di soluzioni innovative per il coordinamento e la qualità della gestione del patrimonio e dell’offerta culturale sul territorio”;
– curi “lo sviluppo e l’inserimento delle attività e dei servizi degli istituti e dei luoghi della cultura della Sardegna nel contesto europeo ed extraeuropeo, favorendo la collaborazione e la cooperazione, la circolazione delle persone e delle idee e gli scambi professionali”;

CONSIDERATO che:
– il 12 dicembre 2011 il Comune di Cabras, la Regione, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna e la Soprintendenza per i beni archeologici per le Province di Cagliari e Oristano, stipulano uno specifico protocollo d’intesa per l’elaborazione di programmi di valorizzazione del complesso scultoreo e del sito archeologico di Mont’e Prama, mediante la costituzione di una cabina di regia e la realizzazione del “Sistema Museale di Mont’e Prama” incentrato sul rinvenimento delle sculture e, nello specifico, sul patrimonio culturale di Cabras;
– gli interventi dell’Accordo sono stati improntati alla progettazione del sistema museale per Mont’e Prama attraverso opere di ampliamento del museo civico per poter accogliere il complesso scultoreo originale di Mont’e Prama e garantire l’inquadramento dei reperti all’interno del contesto territoriale e culturale di provenienza e accompagnare la fase transitoria dell’allestimento museale di Cagliari e Cabras, individuando gli elementi utili per la gestione definitiva dei diversi poli (Cagliari, Cabras, Sassari) in un’ottica di sistema museale plurale e integrato;
– il Programma regionale di sviluppo (PRS) 2014-2019 ha poi previsto, nella Strategia “Beni comuni”, la riqualificazione e valorizzazione di siti e beni a forte rilevanza culturale, tra i quali il complesso scultoreo di Mont’e Prama (Progettazione del sistema museale, ampliamento ed allestimento della sede museale di Cabras), anche attraverso partenariati pubblico-privati;

EVIDENZIATO che:
– il 19 luglio 2017 interviene un nuovo significativo atto, l’Accordo di valorizzazione tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione autonoma della Sardegna e il Comune di Cabras con la esplicita volontà di assicurare la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati interessati, all’elaborazione di un piano strategico di sviluppo, anche con valenze turistico-economiche, e di un percorso culturale all’interno del territorio del Comune di Cabras;
– l’Accordo di valorizzazione prevede che il piano strategico di sviluppo si incentri sul complesso scultoreo e sul sito archeologico di Mont’e Prama “quale segmento significativo del sistema museale della Sardegna” promuovendone altresì la sua integrazione, nel processo di valorizzazione delle infrastrutture e dei settori produttivi collegati, in base agli indirizzi del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e d’intesa con la Regione;
– l’Accordo del 2017 precisa che la strategia di promozione del “Sistema di valorizzazione integrata territoriale del Sinis – Terra di Mont’e Prama” deve tener conto delle esperienze e delle istanze delle rappresentanze del territorio, definendo le più appropriate modalità di coinvolgimento delle stesse nella loro valorizzazione nell’ambito di un programma di area vasta (Campidano di Oristano), mirato a connetterlo territorialmente con le risorse del paesaggio agrario, boschivo e fluviale del contesto e tematicamente con ulteriori risorse patrimoniali, quali gli itinerari storico-archeologici, ed i saperi e il patrimonio immateriale;
– inoltre, l’articolo 5 dell’Accordo stesso individua la “Fondazione di partecipazione” quale soggetto giuridico cui affidare l’elaborazione e l’attuazione del piano strategico di sviluppo turistico-culturale e di valorizzazione, anche paesaggistica, del complesso dei beni culturali e delle aree annesse da realizzare in sintonia con le politiche di valorizzazione territoriale poste in essere negli anni dal Comune di Cabras, in considerazione della diretta e dettagliata conoscenza del territorio e delle sue problematiche.
– nonostante sia chiaro nell’accordo di valorizzazione l’impegno delle parti firmatarie a voler puntare alla promozione del territorio del Sinis anche con l’impegno a riportarvi la quasi totalità dell’intero complesso scultoreo, in questi giorni si è assistito ad una sollevazione partita da Cabras ed estesa a tutta la Provincia a seguito della improvvisa e inaspettata decisione da parte della Soprintendenza dei beni archeologici di portare alcune statue dei giganti di Mont’e Prama a Cagliari per eseguire dei lavori di restauro;
– la notizia del restauro dei giganti da effettuare a Cagliari ha destato enormi preoccupazioni sfociate in una manifestazione pubblica e in numerosi articoli a mezzo stampa da parte di amministratori e politici coinvolti;
– il motivo della ferma opposizione popolare risiede nel fatto che l’amministrazione comunale vorrebbe che i lavori di restauro si possano eseguire in loco giacché si teme che dopo la conclusione degli stessi le statue possano non tornare a Cabras;
– dal canto suo la Soprintendenza ritiene che solo i laboratori di Cagliari possano essere il luogo adatto per questo tipo di restauro;
– appena reinsediatosi al Mibact, il ministro Franceschini ha dedicato la sua prima uscita pubblica proprio alla questione Mont’e Prama, ribadendo la sua volontà di procedere verso la riunificazione a Cabras del patrimonio di tutte le sculture,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad affermare la posizione regionale in merito alla istituzione della Fondazione per la gestione e valorizzazione dei giganti di Mont’e Prama in un’ottica proattiva e improntata alla partecipazione proporzionale di tutte le istituzioni al solo fine di preservare e tutelare il prezioso patrimonio archeologico sardo quale unico esempio al mondo di civiltà nuragica;
2) a voler supportare la realizzazione di un laboratorio di restauro nel territorio di Cabras, aperto alla fruizione pubblica, quale fattore rilevante di tipo culturale, didattico e di attrazione turistica, essenziale in questo momento di grave crisi economica del comparto della ricettività;
3) ad impegnarsi ad ottenere e fornire garanzie certe soprattutto di natura temporale in merito alla necessaria conclusione della esposizione frammentata delle sculture originali di Mont’e Prama, iniziato a seguito dell’Accordo del 2011, garantendo la dovuta preminenza al polo museale di Cabras e all’area archeologica di Mont’e Prama relativamente alla redistribuzione e valorizzazione delle opere ivi rinvenute;
4) ad impegnarsi affinché non si ripetano simili situazioni dovute alla confusa gestione del patrimonio di Mont’e Prama e affinché le istituzioni tutte lavorino in sinergia per preservare quel luogo come unico capace di raccontare l’identità del territorio, e di attrarre un alto numero di visitatori tale da generare una concreta ricaduta economica e di immagine sull’intero territorio, anche nel più vasto ambito del rilancio complessivo dello sviluppo della Sardegna.

Cagliari, 17 febbraio 2021


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta antimeridiana del 17 febbraio 2021.

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