CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 92 – Pomeridiana
Martedì 7 ottobre 2025
Pl n. 68 (Corrias e più) “Disposizioni in materia di attuazione del Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali”: votato il passaggio agli articoli Approvata la mozione n. 69 (Mula e più) sulle problematiche della scuola dell’infanzia “Su Rimediu” di Orosei Il Consiglio è convocato domani, mercoledì 8 ottobre, alle 11 La seduta è stata aperta dal presidente Piero Comandini, All’ordine del giorno la prosecuzione della discussione generale sulla proposta di legge n.68 “Disposizioni in materia di attuazione del Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali”. Il primo iscritto a parlare della seduta pomeridiana è stato Michele Ciusa (M5S) che ha detto che la PL n. 68 è un primo passo per garantire migliori condizioni di lavoro per tutti. Il suo parere è favorevole ma il punto di equilibrio deve essere al rialzo per tutti. I dipendenti pubblici devono essere uguali senza nessuna disparità. Oggi – ha detto – è un primo passo, fondamentale e doveroso. Ma la vera sfida inizierà un minuto dopo l’approvazione della legge. Il lavoro da fare dopo l’approvazione della PL sarà molto delicato. Chiedo la massima responsabilità da parte di tutti. Per Stefano Schirru (misto) si tratta di una proposta di legge di grande responsabilità però dobbiamo cercare di trovare una soluzione affinchè tutti i diritti dei dipendenti siano rispettati. Nutro grande rispetto per i lavoratori degli enti locali che per tanti anni non sono stati presi in considerazione. Ma bisogna prendere in considerazione anche i lavoratori amministrativi del settore sanità, comparto che non va trascurato. Stefano Schirru ha affermato che sarebbe stato necessario un passaggio preliminare nella Conferenza Stato – Regione. La Regione – ha detto ancora – non può garantire a regime le ingenti risorse necessarie. Le grandi riforme vanno concordate con lo Stato. Paolo Truzzu (FdI) ha affermato che si tratta di un provvedimento fondamentale, giusto ma che non deve creare illusioni. Stiamo mettendo le basi – ha aggiunto – ma questo non vuol dire che a gennaio del 2026 saranno risolte le ingiustizie. Stiamo cominciando un percorso e non si devono creare false aspettative. Sulla Proposta di Legge c’è unità, siamo tutti favorevoli. Per Truzzu la copertura finanziaria non è un problema, però non si sa ancora quante risorse siano necessarie e su questo bisogna fare chiarezza. Inoltre la contrattazione collettiva è una materia di competenza dello Stato quindi sarebbe stato opportuno fare un passaggio con il governo per evitare il rischio di impugnazione. Truzzu inoltre non è d’accordo con chi dice che con l’approvazione della legge si risolveranno i problemi dello spopolamento. Il percorso è lungo. Antonello Peru (Sardegna al centro 20venti) ha specificato che questa proposta è il frutto del lavoro della maggioranza della scorsa legislatura che, con un atto concreto, aveva stanziato 52 milioni di euro. In questa legislatura sono stati stanziati zero euro. Senza soldi le leggi non hanno gambe – ha affermato – senza soldi le leggi sono carta straccia, senza la copertura finanziaria la norma è vuota. Dobbiamo dire ai lavoratori che per questo comparto unico servirà, ogni anno, una cifra non ancora quantificata. Ma per quantificare le somme che devono andare a regime si deve quantificare il numero dei dipendenti. La giunta deve dire dove si troveranno le risorse. Peru è d’accordo con l’istituzione dell’agenzia per la contrattazione collettiva. Per Alice Aroni (Misto) si devono creare condizioni paritarie per i lavoratori degli enti locali e di quelli regionali. Gli enti territoriali soffrono e lo spopolamento deve essere arginato. Sta alla giunta elaborare un piano per reperire le risorse . Assessore come intende trovare le risorse? Che margine di manovra reale c’è? Non possiamo illudere nessuno. Non può essere la solita dichiarazione di intenti di questa maggioranza. Non vogliamo proclami. Per Camilla Soru (Pd) non esisterà mai una Regione forte con dei comuni deboli. La Proposta di Legge 68 è l’inizio di un percorso cominciato nel 2006, Per 19 anni è rimasto lettera morta un po’ perché è mancata la volontà politica, un po’ perché sono mancate le condizioni . Questa non è una legge che porta consenso immediato forse la lentezza del passato è dovuta anche alla paura di agire e la diseguaglianza si è allargata sempre più. Questa norma non toglie niente a nessuno ma stabilisce equità. Camilla Soru ha detto di non essere d’accordo con Paolo Truzzu sullo spopolamento. Io credo – ha detto – che questa legge aiuterà le zone interne e i piccoli comuni. Noi dobbiamo rafforzare la capacità dei comuni di progettare e di attrarre persone. Il lavoro pubblico negli enti locali deve però essere equiparato a quello dei regionali. Non accetto di sentire parlare di propaganda elettorale dire questo è un insulto se pensate che basta far finta di qualcosa di fare qualcosa di buono per avere un riscontro elettorale. Sono d’accordo – ha concluso – di estendere questa PL anche al comparto della sanità e rilancio: “suggerisco anche al settore dell’insegnamento”. (R.R.) L’assessora del Personale Maria Elena Motzo ha evidenziato, in apertura del suo intervento, l’importanza della proposta di legge in discussione in Aula ed ha affermato di “escludere le criticità da alcuni sollevate nel corso del dibattito”. Nel merito del provvedimento, l’esponente dell’esecutivo ha insistito sull’istituzione dell’agenzia della contrattazione (Arans) definendola “necessaria perché il comprato unico avesse luce”. « La legge n. 9 del 2006 non l’aveva istituita e con questa norma si colma tale lacuna e di si avvia un percorso di perequazione che realizzeremo per gradi». L’assessora ha dunque confermato l’impegno “per raggiungere il riequilibrio contributivo con la garanzia che saranno tutelati tutti i lavoratori della pubblica amministrazione”. Riguardo alle risorse necessarie per la completa omogeneizzazione retributiva, l’assessora ha spiegato che in corso di approvazione il nuovo contratto collettivo nazionale delle funzioni locali e successivamente all’approvazione dello stesso sarà dunque possibile quantificare le risorse necessarie per colmare la differenza. Con riferimento anche a quanto emerso nel corso del dibattito in Aula, l’assessora Motzo ha detto di considerare la legge del comparto unico “come utile a combattere lo spopolamento dei piccoli centri” e con riguardo alla cosiddetta “riclassificazione” per i dipendenti della Regione sarda (è il processo di riordino delle posizioni lavorative e dei relativi trattamenti economici, in linea con i contratti collettivi e le normative vigenti) ha affermato che la Giunta ha già stanziato le risorse e che niente sarà bloccato o rallentato. A conclusione dell’intervento dell’esponente dell’esecutivo regionale, il capogruppo di Fdi, Truzzu, ha chiesto una sospensione dei lavori per una breve riunione della capigruppo. Il presidente ha accordato ed alla ripresa ha messo in votazione il passaggio all’esame degli articoli della Pl 68 (che è stato approvato) ed concesso la parola (ai sensi dell’articolo 55 comma 2 del regolamento interno) al consigliere Franco Mula (FdI) per l’illustrazione della mozione n. 69, che è stata approvata senza interventi da parte dei consiglieri e della Giunta. Il documento descrive le problematiche verificatesi nella scuola dell’infanzia Su Rimediu” di Orosei, causata dalla chiusura improvvisa della scuola paritaria Sant’Antonio Abate (maggio 2025). Tale chiusura ha provocato il trasferimento di molti bambini nella scuola comunale, dove ora esistono solo due sezioni sovraffollate (27 e 28 alunni) e sette bambini anticipatari esclusi dal servizio. La richiesta della dirigente scolastica di aprire una terza sezione è stata respinta dall’ufficio scolastico provinciale, lasciando quindi un organico insufficiente. Si chiede dunque alla presidente della Regione di intervenire presso l’ufficio scolastico regionale per risolvere la grave situazione che penalizza scolari e famiglie a Orosei. Il presidente del Consiglio ha quindi annunciato la convocazione della I^ commissione, domani alle 9, per il parere sugli emendamenti alla PL. n. 68 ed ha annunciato la convocazione dell’Assemblea, semper per domani ma alle 11, dichiarando conclusi i lavori della seduta pomeridiana. (A.M.)