Nota stampa della seduta n. 83

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 83 – Pomeridiana
Lunedì 30 novembre 2020

  • Approvata la variazione di Bilancio (Dl. 224 – Giunta – Attuazione dell’Accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate a seguito dell’emergenza Covid-19 e ulteriori variazioni di bilancio)

    Approvato il Documento n. 10 Bilancio consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio 2019 e una variazione al bilancio interno del Consiglio regionale.

    La seduta è stata aperta dal presidente Pais che subito dopo le formalità di rito ha aperto la discussione sull’articolato del DL 224 “Attuazione dell’Accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate a seguito dell’emergenza Covid-19 e ulteriori variazioni di bilancio”. Sull’ordine dei lavori è intervenuto il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus: «Mi sorprende vedere emendamenti firmati da consiglieri – ha detto Agus – ci siamo dati la regola di evitare la presentazione di emendamenti puntuali. Probabilmente gli emendamenti verranno ritirati in aula. Credo però che questo metodo non possa essere ulteriormente applicabile. Ognuno di noi ha bisogno di conoscere per deliberare meglio».

    Per il consigliere Massimo Zedda (Progressisti): «Nell’art. 1 è prevista una percentuale di spesa consistente per la sanità. Un monitoraggio è interessante ma mi preoccupa di più la spesa di altri assessorati che chiedono molto di più di quanto riescono a spendere – ha detto Zedda – sarebbe opportuno prevedere sulla legge 162 un finanziamento triennale per evitare ritardi che mettono in grossa difficoltà i pazienti con disabilità gravi».

    Posto in votazione l’art. 1 “Aggiornamento fondo di cassa al 1° gennaio 2020” è stato approvato per alzata di mano.

    Via libera anche all’articolo 2 “Disposizioni in attuazione dell’accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate”.

    Sull’art.3 “Disposizioni a sostegno delle attività economiche a seguito dell’emergenza epidemiologica e allo sviluppo della competitività”, il presidente Pais, dopo aver acquisito i pareri di Commissione e Giunta, ha dato la parola al consigliere del Pd Walter Piscedda: «Ho presentato un emendamento, il n.1, che ha un obiettivo esclusivamente normativo: consentire alle attività imprenditoriali che hanno chiuso di riaprire. I piccoli alberghi, per esempio, è difficile che riaprano. Si valuti l’ipotesi di riconversione dell’attività. Molte di queste hanno però un vincolo di destinazione, in quanto percettrici di finanziamenti pubblici. Porto un’esigenza che è stata segnalata da molti imprenditori. Se mi si chiede di ritirare l’emendamento lo ritiro ma così non si risolve nulla».

    Secondo Piero Comandini (Pd), l’art 3 è uno dei più importanti del Disegno di Legge perché va incontro alle esigenze delle attività imprenditoriali. «Per questo servirebbe più coraggio. Ci sono circa 2000 domande per il Fondo Bei. Le risorse messe a disposizione, circa 110 milioni di euro, sono insufficienti a dare risposte alle richieste presentate. Se vogliamo creare occupazione i soldi devono andare alle imprese. Con questi fondi non copriremo nemmeno la metà delle domande».

    Comandini si è poi concentrato sull’emendamento della Giunta che stanzia 60 milioni di euro a favore delle grandi imprese alberghiere: «Mi sorprende che tra i beneficiari della norma siano state inserite anche le attività di affitto e gestione immobiliare». Roberto Deriu è invece tornato sulla richiesta contenuta nell’emendamento presentato dal collega Piscedda: «Ciò che si chiede è di eliminare un vincolo che è stato studiato per evitare che i furbetti prendano soldi pubblici per poi lasciare l’attività. Qui non si tratta di imprenditori che vogliono scappare, ma di imprese che hanno dovuto chiudere per cause di forza maggiore e hanno necessità di cambiare per sopravvivere. Credo che questa proposta possa essere sposata da tutta l’Aula».

    Massimo Zedda (Progressisti) ha chiesto chiarimenti sull’art. 3: «Decidiamo di stanziare risorse solo per i grandi imprenditori. Non siamo contro la grande impresa ma ci sono anche tanti piccoli e medi imprenditori che meritano attenzione». Sull’emendamento n.56 Zedda ha quindi chiesto di chiarire che cosa si intenda per attività di affitto e gestione immobiliare. «Il rischio altrimenti è di favorire solo i grandi alberghi e di soffocare i piccoli».

    Ai consiglieri di minoranza ha replicato l’assessore Fasolino: «Sull’emendamento n.56 c’è un refuso, ha detto l’esponente della Giunta, noi non vogliamo premiare solo i grandi gruppi alberghieri. Questi hanno partecipato al bando per il Fondo Bei, se partecipassero anche al nuovo bando toglierebbero risorse ai piccoli. Per questo abbiamo stanziato un fondo a parte da 60 milioni di euro, a loro riservato, che consentirà di liberare risorse. L’operazione dunque è finalizzata a dare più opportunità alle piccole e medie imprese». Fasolino ha quindi proposto di correggere l’emendamento n.56 eliminando le parole “attività di affitto e gestione immobiliare” e di sostituirle con le parole “grandi gruppi proprietari di alberghi in Sardegna”.

    Il presidente Pais ha quindi messo in votazione l’emendamento n.42 (che abroga la lettera f) del comma 5 dell’art.3) che è stato approvato. Via libera anche al n.56 emendato oralmente dall’assessore Fasolino.

    Approvati in rapida successione anche gli emendamenti n.44 (4 milioni di euro a favore dei titolari di licenze taxi ed N.C.C. Ogni beneficiario riceverà la somma di 4000 euro),  n.43 (7,3 milioni di euro per il ristoro di lavoratori autonomi del settore dello spettacolo dal vivo, teatro, musica, cultura, danza etc.).

    L’aula ha quindi approvato il testo dell’articolo e gli emendamenti aggiuntivi n.45 (procedura d’urgenza per la costituzione di due fondi rotativi con una dotazione finanziaria complessiva di 70 milioni di euro a favore delle imprese; n.48 (autorizzazione dell’erogazione dei fondi alle imprese anche in conto interessi per il tramite della Sfirs) e n.54 (previsione tra i beneficiari della compensazione per il mancato reddito anche dei lavoratori degli spettacoli pirotecnici, agenzie di viaggio, palestre e ambulanti dei mercati al dettaglio).

    Alla richiesta di chiarimenti della consigliera dei Progressisti Maria Laura Orrù sul mancato inserimento dei produttori cinematografici, il presidente Pais ha risposto che i lavoratori sono inseriti nel “Fondo resisto”.

    Disco verde infine all’emendamento n.47 che allarga alle imprese, già operanti nel 2019, i benefici per l’abbattimento del costo del lavoro per nuove assunzioni.

    Sull’emendamento n.1, presentato dal consigliere Piscedda, l’assessore al Lavoro Alessandra Zedda ha chiarito: «Non possiamo intervenire sui regolamenti comunitari. Possiamo però costruire un ragionamento nella prossima finanziaria. Attualmente però è illegittimo».

    Di diverso avviso il consigliere Piscedda: «L’ha scritto il Crp. Il regolamento comunitario lo prevede, sono le norme sarde più restrittive».

    L’assessore Fasolino, per evitare di aprire discussioni, ha assicurato massima attenzione per il problema. L’emendamento è stato ritirato.

    Si è poi passati all’esame dell’articolo 4 “Disposizioni in materia di personale”.

    Il capogruppo dei progressisti Francesco Agus ha chiesto chiarimenti sull’emendamento n.13. «E’ un emendamento tecnico – ha detto – non capisco perché viene rimandato all’aula».

    Massimo Zedda (Progressisti) ha ricordato che in Commissione si era posta la questione delle risorse assegnate dal Governo alla Protezione civile per l’emergenza Covid. «Tra le diverse voci c’era anche l’assunzione di personale per venire incontro a certe esigenze (distribuzione dispositivi medici) e non un fondo integrativo per la distribuzione di posizioni. Se facciamo questo, domani altri dipendenti regionali  chiederanno di aver un’integrazione degli stipendi. Lo stesso farà chi, pagato pochissimo, controlla e apre le dighe durante le alluvioni. Si rischia di utilizzare risorse destinate a finalità diverse. In questo modo scatenerete le ire di tutti gli altri dipendenti regionali».

    Secondo Piero Comandini (PD) con l’art. 4, comma 2, si rischia di creare un problema all’interno della Regione. «Si prevedono stabilizzazioni solo per i dipendenti precari che si occupano di assistenza tecnica. Ci sono tanti precari nel sistema regione come quelli di Sardegna Ricerche che, per puro caso, non sono stati stabilizzati. La Commissione ha audito lavoratori e assessore. Si era deciso di presentare un emendamento, sembrava ci fosse la disponibilità della Giunta invece non è così. E’ una cosa assurda. Lei, assessore, ci ha riconosciuto lealtà ma non troviamo riscontro nel testo».

    A Comandini ha risposto l’assessore Fasolino: «Nell’emendamento n.60 ci sono le risorse necessarie per prorogare i contratti dei precari di Sardegna Ricerche con un milione di euro. Cosa diversa è la stabilizzazione. C’è un emendamento presentato da un consigliere di maggioranza: su questo deciderà l’aula».

    Desirè Manca (M5S) ha ricordato la volontà di tutta la seconda Commissione: «Tutti erano d’accordo per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari del sistema regione, circa 60, rimasti fuori dalle altre procedure di stabilizzazione. L’assessore al personale ha dichiarato che la Giunta aveva deciso di intraprendere un’altra strada: quella dei concorsi. Nulla osta invece per noi alla stabilizzazione di 60 lavoratori che prestano la loro opera da anni per la Regione».

    Il presidente Pais ha quindi messo in votazione l’art. 41 (incremento di 9,4milioni di euro del contributo per l’Agenzia Forestas) che è stato approvato.

    Subito dopo è arrivato il via libera al testo dell’art.4.

    Sull’emendamento aggiuntivi n.13 che stanzia 92mila euro per un fondo integrativo dei dirigenti della Protezione Civile, l’assessore Fasolino ha risposto alla richiesta di chiarimenti dell’on Massimo Zedda: «Non ha nulla a che vedere con l’emergenza Covid – ha precisato l’assessore – si tratta di risorse vincolate. Serve per dare una sistemazione a risorse che vengono date alla Sardegna dal 1998 per il personale e le funzioni della protezione civile. E’ necessario metterlo in norma perché poi servirà per la contrattazione».

    Secondo Desirè Manca si tratta si un emendamento di cui non si capisce la ratio. «E’ questo un provvedimento di emergenza ci spiegate cosa c’entra?»

    Per Gianfranco Satta (Progressisti): « Si tratta di una forzatura fatta in Aula di cui non si capisce il motivo».

    Posto in votazione, emendamento n.13 è stato approvato con 29 sì e 20 no.

    Via libera anche all’emendamento n.15 (1,1 milioni di euro per il 2020 e 2 milioni per il 2021 per il contrasto del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie virali trasmissibili).

    Sull’emendamento n.37, il consigliere Alessandro Solinas (M5S) ha detto: «Ci sono forti perplessità sulla decisione di intervenire sulle indennità del Corpo forestale. Faccio notare che il solo adeguamento delle indennità a quelle delle forze di polizia paventa un rischio di impugnazione della Corte dei Conti perché va oltre i limiti stabiliti dalla legge nazionale».

    Eugenio Lai (Leu) ha annunciato il suo voto favorevole: «E’ un adeguamento corretto per dare una giusta risposta ai dipendenti del Corpo forestale a cui occorre dire grazie. Rimangono alcuni dubbi sui quali magari potrà dare una spiegazione l’assessore all’ambiente».

    Per Francesco Agus (Progressisti) il voto favorevole non risolverà i problemi del Corpo Forestale «che sono tali e tanti che non sono risolvibili con una semplice modifica contrattuale. Noi presenteremo una legge che speriamo venga celermente discussa in Commissione. Qui si parla però di contrattazione collettiva: è un campanello d’allarme, c’è il rischio di impugnativa da parte del Governo. Spero che gli assessori competenti abbiano fatto tutti gli approfondimenti».

    Voto favorevole ha annunciato anche Pierluigi Saiu (lega)«Ringrazio il Corpo forestale per quello che sta facendo e per quello che farà. Si tratta di dare attuazione alla legge 31 del 98, cosa che non è stata fatta nella scorsa legislatura».

    Sul punto è intervenuto anche l’assessore all’Ambiente Lampis: «La legge del ‘98 è stata un punto di partenza per una serie di iniziative che la Giunta intende onorare. Già oggi mettiamo le risorse in attesa di stabilire le giuste indennità che spettano ai lavoratori. E’ un impegno assunto dal presidente Solinas con i sindacati che ritirarono lo sciopero in piena campagna antincendio. E’ vero che sono tante le partite aperte. Però ci piace dire che una questione sulla quale il Corpo Forestale lottava da 30 anni viene finalmente risolta. Facciamolo insieme. Il problema del personale è il più grande ereditato da questa Giunta. L’ultimo concorso si è fatto nel 2009, l’età media dei dipendenti del Corpo Forestale e di 59 anni. Nel nuovo piano di fabbisogno del personale sono previsti nuovi concorsi ma serve anche il piano delle progressioni verticali».

    Messo in votazione l’emendamento n.37 è passato all’unanimità.

    Sull’emendamento 62, è intervenuto il presentatore Stefano Schirru (Psd’Az): «L’obiettivo è superare il precariato nel sistema Regione attraverso la legge Madia. Oggi ci sono circa 60 precari. Mi sembra doveroso portare avanti questo provvedimento per consentire ai dipendenti precari di poter finalmente trovare tranquillità».

    Per Francesco Agus (Progressisti) esistono già due norme: «la legge “Madia” e la legge 37 del 2013 approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e frutto di un accordo raggiunto in Conferenza Stato-Regioni. Poi sono intervenute altre due norme che dicono che la Madia si applica al sistema Regione. Le norme dunque esistono già, non sempre è necessario approvare una legge , si può fare anche con altri atti. Si rischia di complicare il percorso».

    Favorevole Michele Cossa (Riformatori): «C’è il tema di una scadenza che si avvicina. Sosteniamo l’emendamento non tanto per il tema della stabilizzazione dei precari ma per dare risposte a un personale altamente qualificato. Il venir meno di questo lavoro è un danno per la Regione perché si disperde un patrimonio e cessa l’attività che questi lavoratori svolgono».

    Piero Comandini (PD) ha annunciato voto favorevole. «In Commissione abbiamo cercato una soluzione per i lavoratori. Occorre tener conto di due cose: se la legge venisse applicata troverebbero una proroga solo i precari che si occupano di assistenza tecnica. Gli altri, dal primo gennaio, saranno costretti a stare a casa. L’emendamento dà più sicurezza a tutti. In questo modo il dirigente del personale potrà prorogare i contratti. Altrimenti si creano figli e figliastri».

    Voto favorevole ha annunciato anche Desirè Manca: «In commissione c’è stata contrapposizione con l’assessore del personale che si è dichiarata contraria alle stabilizzazioni».

    Per Masssimo Zedda la proroga dei contratti a tempo determinato «è una patologia del sistema. Da un lato non si fanno i concorsi, dall’altro si crea una precarietà nella vita delle persone che lavorano nel sistema pubblico. Si crea inoltre un contrasto tra disoccupati che aspettano un concorso e precari che attendono una stabilizzazione. Cosa impedisce di fare le stabilizzazioni con la legge Madia in vigore? C’è un evidente inerzia della Giunta».

    Eugenio Lai ha dichiarato il suo voto favorevole e chiesto di aggiungere la sua firma all’emendamento. «Avremmo preferito che l’emendamento fosse stato presentato dalla Giunta».

    L’emendamento è stato poi sottoscritto da tutti i gruppi consiliari.

    Giorgio Oppi (Udc) che insieme al consigliere Schirru ha presentato l’emendamneto ha precisato: «Può esserci stato un eccesso di zelo. Dispiace per i colleghi della minoranza, c’è stato un eccellente lavoro della Commissione, sarebbe stato meglio che lo presentasse la Giunta. Non c’è comunque nessuno tentativo di espropriare chicchessia».

    Anche Roberto Deriu (Pd) si è pronunciato a favore: «Grazie a Schirru che fa fare un passo in avanti rispetto a una vicenda che pensiamo non si concluda con questa decisione. Serve una soluzione definitiva».

    Anche per Michele Ennas (Lega) si tratta «di un primo passo importante» e per questo ha annunciato il suo voto a favore.

    Posto in votazione l’emendamento n, 62 è stato approvato all’unanimità. (Psp)

    Sull’articolo  5 “Disposizioni in materia di politiche sociali e sanità” l’assessore Fasolino ha presentato un emendamento orale soppressivo del comma 13. Sono intervenuti: Piero Comandini (Pd) che ha ricordato la difficile situazione che riguarda le strutture residenziali per anziani. Non ci sono risorse – ha detto –  e gli infermieri vanno via per andare all’ATS. Per Comandini la somma di 1 milione di euro per tutte le strutture residenziali per anziani e per  minori è irrisoria. L’emendamento 61 della giunta regionale è stato approvato. Questo emendamento sopprime il comma 14 dell’art. 5. L’approvazione di questo emendamento ha fatto decadere il 38.  

    L’emendamento  36  della giunta regionale (sostitutivo parziale all’art 5) è stato approvato. Prevede di sostituire il comma 1 con questo comma “per le strutture beneficiarie di finanziamenti in conto capitale si procede alla ridefinizione delle tariffe nel cui compito non concorrono i fattori di costo collegati alla tipologia di interventi finanziati con la presente norma”.

    Approvato anche l’emendamento 31 presentato dalla giunta, sostitutivo parziale del comma 4 dell’articolo 5. Questo emendamento prevede che le risorse di cui al comma 3, lettera a) siano ripartite, sulla base del numero di lavoratori dipendenti nelle strutture operanti nel territorio regionale, a favore dei comuni di Cagliari e Sassari che provvedono ad erogarle a favore dei beneficiari ricadenti nei comuni afferenti, rispettivamente, alle aree territoriali del Nord Sardegna e del Sud Sardegna.

    L’emendamento 32 della giunta, sostitutivo parziale del comma 5 dell’art 5 ha avuto il via libera dell’aula.   Questo emendamento autorizza , per l’anno 2020,  la spesa di 1.000.000 di euro a favore dell’ATS per garantire l’acquisto  di DPI da destinare a tutte le strutture residenziali regolarmente autorizzate adibite all’accoglienza di minori e anziani.

    Su questo emendamento sono intervenuti: Piero Comandini (Pd) che ha ribadito la necessità di incrementare le risorse. Francesco Agus (Progressisti) che ha sottolineato l’attualità di questo tema e l’esiguità delle risorse.  Eugenio Lai (Leu) che oltre ad affermare la carenza di risorse ha chiesto perché debba essere l’ATS e non i  comuni a garantire l’acquisto dei DPI e perché è previsto solo l’acquisto dei  DPI. Giorgio Oppi (Udc- Cambiamo!)  ha ricordato che le RSA in Sardegna,  tranne una, non hanno medici. Pertanto è necessario trovare le risorse finanziarie che devono essere date ai comuni, non all’ATS.

    L’aula ha approvato i primi 12 commi dell’articolo 5.  

    Sull’emendamento 8, su cui c’era un invito al ritiro, che prevede l’acquisto dei caschi chemioterapici per l’ospedale di Oristano  è intervenuta Annalisa Mele (Lega) che ha chiesto all’aula di approvare l’emendamento. Desirè Manca (M5S)  ha detto di essere d’accordo sull’argomento, oggetto tra l’altro di una mozione presentata più di un anno fa dal suo gruppo. Per Desirè Manca però questi caschi servono in tutti gli ospedali della Sardegna, non solo all’ospedale di Oristano. Francesco Agus (Progressisti) ha detto che questo emendamento presenta un problema grave, ma ci sono tanti problemi come questi. “Avremmo potuto presentare centinaia di emendamenti simili, non l’abbiamo fatto per non ritardare  l’approvazione di questo Disegno di legge”. L’emendamento 8 è stato ritirato, così pure l’emendamento 11.

    Approvato anche l’emendamento 39 della giunta,  aggiuntivo al comma 12 dell’articolo 5, che riguarda i nidi e micronidi pubblici e privati.   

    Ritirati invece gli emendamenti 2,  3, 4,  6,  64. 

    Sull’emendamento 34 della giunta, che prevede lo stanziamento di 1 milione di euro a favore della Casa Serena di Iglesias,  è intervenuto Giorgio Oppi (Udc Cambiamo!) che ha detto di essere  favorevole anche  perché è stato preso un impegno in tal senso.  Desirè Manca (M5S) ha chiesto perché è stata scelta Casa Serena di Iglesias. Michele  Ennas (Lega) ha ricordato  che il comune di Iglesias ha anticipato risorse per evitare la chiusura della struttura.  Voterà a favore, per rispettare un impegno preso. Dello stesso parere  Eugenio Lai (Leu) che ha affermato che si tratta di una chiusura di un percorso e di impegni presi davanti al prefetto. Il suo voto sarà a favore  per rispetto nei confronti degli anziani e del comune di Iglesias.  L’emendamento è stato approvato con voto elettronico palese (Presenti 47, votanti 46, sì 42, no 4, 1 astenuto).  

    Via libera anche all’emendamento 35 che prevede stanziamenti a favore del Fondo regionale per la non autosufficienza, per il programma ritornare a casa, per le persone con grave disabilità, per persone affette da particolari patologie,  

    Sull’articolo 6 ”Disposizioni in materia di pubblica istruzione, beni culturali, sport e spettacolo e turismo” sono intervenuti:  Walter Piscedda (Pd)  che ha detto di ritirare l’emendamento 5, ma che la proroga delle scadenze di un anno è necessario vista la situazione sanitaria. Massimo Zedda (Progressisti) che ha sostenuto che bisogna recuperare fondi per l’edilizia scolastica . Laura Caddeo (Progressisti)che ha espresso  forte preoccupazione e delusione per il trattamento che la scuola sta avendo. Desirè Manca (M5S) che ha chiesto la ragione per cui la giunta ha inserito in questo DL, che ha carattere di urgenza, un  intervento di 1.300.000 euro a favore del teatro di Sardegna. Francesco  Agus (Progressisti) che ha detto che in questo articolo “spicca quello che non c’è”.

    L’assessore al Bilancio Fasolino ha fatto proprio l’emendamento 53 e ha presentato un emendamento orale all’articolo 6 per stanziare  1.900.000 euro a favore dell’edilizia scolastica  

    L’emendamento 52 della giunta, che autorizza 2.070.000 per l’anno 2020 a favore dello sviluppo dello sport in Sardegna, è stato approvato. Via libera anche al testo dell’articolo 6 e all’emendamento 53 (Cera e più) , fatto proprio dalla giunta.  Questo emendamento autorizza, per l’anno 2020, la spesa di 50.000 euro per la concessione di contributi a favore delle associazioni che si occupano di studi all’estero.

     Via libera anche all’emendamento 20 (uguale al 49) della giunta che autorizza per l’anno 2020, la spesa di 5.000.000 di euro  quale contributo straordinario a favore delle società sportive che militano nella massima serie delle rispettive discipline.    

    Gli emendamenti 22 e 5 sono stati ritirati. Approvato, invece, l’emendamento aggiuntivo 26 al comma 12 dell’articolo 6  e l’emendamento 25 che aggiunge il comma 13 bis all’articolo 6.

    Massimo Zedda (Progressisti)  è intervenuto sui fondi dati al comune di Pautilatino per acquistare un teatro da un privato.  Il consigliere Progressista ha detto che la vicenda presenta aspetti singolari e che è necessario predisporre un provvedimento per salvare tutto il sistema teatrale sardo.

    L’assessore Fasolino ha presentato poi  due emendamenti orali. Il primo prevede lo stanziamento di  1.900.000 euro per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Questo emendamento è stato approvato dall’aula.  

    L’altro emendamento, aggiuntivo all’articolo 6 prevede,  a favore degli  enti locali, lo stanziamento di 1.500.000 di euro da destinare all’impiantistica sportiva. (R.R.)

    Aperta la discussione sull’articolo 7 (Disposizioni in materia di lavoro, enti locali, agricoltura, tutela del territorio e ambiente e opere di interesse regionale)  e degli emendamenti, il relatore di maggioranza ha dichiarato il parere alle proposte di modifica, conforme quello della Giunta che, con l’assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino, ha annunciato la presentazione di tre emendamenti orali, uno per lo stanziamento di 1,5 milioni di euro a favore del Comune di Sassari per lo smottamento della centrale viale Trento, un altro per le bonifiche e un altro ancora finalizzato allo stanziamento di 3,5 milioni di euro nel fondo in favore dei Comuni con difficoltà nei bilanci a causa degli espropri.

    Il consigliere del Giuseppe Meloni (Pd) è intervenuto sui commi riferiti agli stanziamenti in favore del Comune di Bitti e degli altri centri colpiti dalla terribile alluvione dello scorso 28 novembre per rilanciare la controversa questione del cosiddetto Piano Mancini ad Olbia. L’esponente della minoranza ha invitato l’esecutivo regionale “a fare piena luce sullo stallo del piano Mancini, finanziato con 150 milioni di euro”. Il consigliere Massimo Zedda (Progressisti) è invece intervenuto sul tema degli espropri, sottolineando la delicatezza del caso Lanusei. Il consigliere Giuseppe Talanas (Fi) ha manifestato soddisfazione per gli interventi tempestivi in favore dei Comuni colpiti dall’ultima alluvione ma ha lamentato  lo scarso coinvolgimento dei consiglieri regionali e il poco spazio politico garantito alle esigenze dei diversi territori della Sardegna. Il consigliere della maggioranza ha concluso manifestando disappunto per la riproposizione degli emendamenti orali.

    Il consigliere Salvatore Corrias (Pd) ha invece rimarcato l’opportunità degli stanziamenti per il Comune di Villagrande, a distanza di sedici anni dall’alluvione, e per le zone R4 di Santa Maria Navarrese. La consigliera Desirè Manca (M5S) ha manifestato perplessità e dubbi sullo stanziamento di 1,5 milioni di euro a favore del consorzio industriale del Sulcis iglesiente («perché sono stati esclusi tutti gli altri consorzi?»). Il capogruppo della Lega, Dario Giagoni, ha chiesto una sospensione dei lavori dell’Aula “per una interlocuzione con l’assessore del Bilancio” con riferimento “ai troppi emendamenti orali presentati”. Il consigliere del Pd, Piero Comandini, pur condividendo le misure a favore dei lavoratori di Air Italy e porto Canale di Cagliari, ha invitato l’assessore del lavoro ad interventi strutturali e non soltanto quelli legati alle politiche attive del lavoro. Il consigliere di Fi, Emanuele Cera, ha espresso soddisfazione per la risoluzione della questione relativa ai residui vantati dai consorzi di bonifica nei confronti di Enas ma ha manifestato perplessità per gli aiuti agli agricoltori colpiti da calamità naturali («meglio un fondo di rotazione per favorire la stipula di polizze in difesa del patrimonio e delle colture»). Il consigliere del M5S, Roberto Li Gioi, è ritornato all’attacco sulla questione del Piano Mancini a Olbia: «L’iter si è arenato nell’assessorato di Gianni Lampis e l’attuale sindaco di Olbia vuole che il piano sia bocciato dalla Regione». «L’assessore dell’Ambiente – ha concluso l’esponente della minoranza – deve dire chiaramente se è a favore o contrario al piano per la messa in sicurezza di Olbia».

    Il consigliere Michele Ennas (Lega)  ha difeso lo stanziamento in favore del consorzio industriale del Sulcis («si tratta di un vecchio contenzioso») ma ha mostrato forte disappunto per gli emendamenti orali proposti dall’assessore Fasolino. Il consigliere dell’Udc, Giorgio Oppi, ha svolto una serie di puntualizzazioni sulla situazione del consorzio industriale di Portovesme e sul finanziamento previsto in assestamento è stato chiaro: «Si tratta di un contenzioso e potrà essere trattato in un momento diverso. Le urgenze, a giudizio del leader dei centristi, sono rappresentate dall’urgenza degli aiuti per la comunità Mondo X di Padre Morittu, con l’invito ad evitare il dubbio di favoritismi tra le diverse realtà e i differenti territori.

     

    Antonio Piu (Progressisti) ha sostenuto la proposta di modifica orale proposta dall’assessore del Bilancio («bene l’intervento per ripristinare il collegamento viario di viale Trento a Sassari») ed ha chiesto risorse per il mondo dello spettacolo («escluso da qualunque forma di aiuto»).

    L’assessore dell’Ambiente, Gianni Lampis, ha quindi replicato ai consiglieri Meloni e Li Gioi, in riferimento alle polemiche sul piano Mancini a Olbia ed ha ricordato lo stop di 900 giorni che il piano ha registrato tra il 2016 e il 2018 («la giunta attuale è insediata da 730 giorni»). «In ogni caso – ha affermato Lampis – non mi presterò a commettere un illecito, intervenendo nelle valutazioni tecniche e amministrative che sono proprie degli uffici competenti».

    Dopo una breve sospensione dei lavori, il consigliere della Lega, Michele Ennas, ha dichiarato “la non opposizione” agli emendamenti orali proposti dall’assessore Fasolino. Il consigliere Meloni (Pd) ha controreplicato all’assessore dell’Ambiente («voglio capire se è vero quello che ha detto il sindaco di Olbia e cioè che il presidente della Regione è d’accordo con lui per bloccare il piano Mancini»). Il consigliere

    Massimo Zedda (Progressisti) ha ribadito la necessità di interventi per la questione espropri a Lanusei mentre il consigliere Li Gioi (M5S) ha escluso categoricamente di aver invitato l’assessore Lampis “a commettere illeciti di una qualche natura”.

    Posto in votazione, il Consiglio ha dunque approvato l’articolo 7 e di seguito gli emendamenti: n. 21 (Giunta) per un piano formativo straordinario rivolto al personale del sistema regione; n. 23 (Giunta) che stanzia 5mila euro a ciascuno dei circoli dei sardi; n. 24 (Giunta) 1.400.000 per bonus occupazionali; n. 29 (Giunta) 620.000 all’Aspal per l’acquisto di licenze Sibar; n. 30 (Giunta) che autorizza l’assessorato del lavoro ad avvalersi dell’agenzia sarda per le politiche attive del lavoro al fine di completare alcuni programmi di competenza; n. 14 (Giunta) che incrementa le risorse per i Comuni in difficoltà finanziarie e accoglie l’emendamento orale dell’assessore Fasolino che le porta a 3.5 milioni di euro per il 2020. Ritirato l’emendamento 17, il consigliere dei Progressisti, Gianfranco Satta è intervenuto a favore dell’emendamento n. 18=50 (Giunta) che stanzia 10 milioni a favore dell’agenzia Laore per interventi rivolti alle aziende agricole che hanno subito danni per l’alluvione del 28 novembre scorso.

    Il consigliere del M5S, Alessandro Solinas, ha espresso soddisfazione per le misure a sostegnod ei consorzi di bonifica ed ha preannunciato al presentazione di un ordine del lavoro perché “siano utilizzati in modo efficace e opportuno i due milioni di euro destinati alla stabilizzazione dei lavoratori nei consorzi di bonifica”:

    Approvati, con distinte e successive votazioni, gli emendamenti n. 27=55 (Giunta) che stanzia 19.700.000 in favore di Enas per la concessione ai consorzi di bonifica di un contributo per l’abbattimento dei costi energetici per il sollevamento dell’acqua; n. 28 (Giunta) per la realizzazione del ponte in legno di Janas e Piras nel Comune di Orosei; n. 51 (Giunta) che stanzia 10 milioni di euro (2020) e 20 milioni per il 2021,  per fronteggiare i danni della calamità dello scorso 28 novembre; n. 57 (Giunta) che riguarda le mense della case di riposo e strutture analoghe; n. 58 (Giunta) che proroga fino al 31 gennaio 2021 l’applicazione della legge regionale n. 21 del 2000 articolo 16, aiuti alle associazioni degli allevatori; n. 59 (Giunta) 5 milioni di integrazione per il Psr; n. 16 (Giunta) per il riconoscimento di una serie di debiti fuori bilancio, illustrati dall’assessora Zedda dopo la richiesta di delucidazioni formulata dal consigliere Massimo Zedda; n. 19 (Giunta) disposizioni in materia di trasporti. Approvati quindi i rimanenti emendamenti orali proposti dall’assessore Fasolino: lo stanziamento per la società bonifiche italiane e 1,5 milioni al Comune di Sassari per la messa in sicurezza e ripristino della strada di Viale Trento (49 sì su 49 presenti). (A.M.)

    Approvati  gli articoli 8 “Norma finanziaria” e l’art. 9 “entrata in vigore”, le tabelle e l’emendamento 60 alla tabella D. Via libera anche agli ordini del giorno 1 (Alessandro Solinas e più) sul personale precario dei Consorzi di Bonifica e 3 (Oppi e più) sul mantenimento e la funzionalità degli investimenti e la densità del tessuto produttivo, messi a rischio dal Covid.   

    L’aula ha poi approvato (Presenti 50, votanti 31, sì 31, astenuti 19) il Disegno di legge  224/A  Attuazione dell’Accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate a seguito dell’emergenza Covid-19 e ulteriori variazioni di bilancio, il Documento n. 10 Bilancio consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio 2019 e una variazione al bilancio interno del Consiglio regionale.

     

    Momenti di tensione in aula quando la vice presidente della giunta Alessandra Zedda ha chiesto di procedere con  la procedura abbreviata per approvare il disegno di legge 108 “Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed altre disposizioni in materia di governo del territorio. Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2015, alla legge regionale n 45 del 1989 e alla legge regionale n. 16 del 2017”.

    La minoranza è insorta: il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha detto che era una vergogna e che questa richiesta, dopo la grande disponibilità della minoranza, era un’offesa all’intero Consiglio.

    La vicepresidente della giunta ha ritirato la richiesta e i lavori sono stati interrotti. (R.R.)

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