Nota stampa della seduta n. 171

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 171 – Antimeridiana
giovedì 14 ottobre 2021

Continuità territoriale. dibattito sulle dichiarazioni della Giunta regionale.

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais che, dopo la formalità di rito, ha dato la parola all’assessore dei Trasporti Giorgio Todde per le dichiarazioni della Giunta in merito agli sviluppi sul bando della continuità territoriale aerea secondo quanto previsto dall’art 121 del Regolamento consiliare.

Todde nel suo intervento ha ripercorso tutte le tappe della vicenda conclusa ieri con l’assegnazione delle rotte aeree alla compagnia spagnola Volotea. L’assessore ha elencato le difficoltà incontrate nella interlocuzione con la Commissione Europea che ha avanzato ripetuti rilievi alle proposte di un nuovo modello di continuità formulate dalla Sardegna. «La Regione, dopo l’annullamento del vecchio bando, si è trovata obbligata a revocare l’assegnazione delle rotte nel 2017  per non interrompere il servizio – ha detto Todde – da allora abbiamo affrontato un iter molto complicato per la definizione di un nuovo regime. Noi abbiamo preso il testimone nel 2019 quando ad aprile Air Italy e Alitalia hanno accettato le rotte senza oneri di servizio. Da allora abbiamo avviato un’interlocuzione continua con Bruxelles, non è vero che non abbiamo fatto nulla».

Todde ha ricordato l’avvio, nel febbraio 2020, di uno studio preliminare di mercato. «Abbiamo incaricato un advisor di fama internazionale che ha inviato una nota articolata all’Unione Europea. Un rapporto basato sui dati storici del traffico passeggeri, un sondaggio rivolto ai consumatori su un campione di 1000 intervistati e un’analisi dell’impatto della pandemia sul sistema dei trasporti – ha detto ancora l’assessore – abbiamo poi consultato le compagnie aeree constatando uno scarso interesse da parte loro. Nel frattempo è intervenuto la cessazione di Alitalia che ha condizionato pesantemente la vicenda».  Todde ha quindi rispedito al mittente le accuse alla Giunta: «Molto si è detto sulle responsabilità, l’assessorato ha fatto un lavoro enorme e con grande professionalità. Si è costantemente cercata una soluzione condivisa anche in ragione della possibile cessione di Alitalia. Non avendo accolto Bruxelles la proposta di una proroga, la Regione ha prospettato come alternativa una soluzione emergenziale. Il 30 agosto abbiamo ricevuto comunicazione della cessazione di Alitalia e la possibilità di seguire un iter d’emergenza. Il  Ministro delle Infrastrutture il 14 settembre scorso ha dato il via liber alla procedura emergenziale che avrà una durata di 7 mesi. Ieri la conclusione della vicenda con l’assegnazione delle rotte a Volotea». L’assessore ai Trasporti ha poi contestato la narrazione giornalistica: «Continuano ad apparire critiche infondate e notizie allarmistiche sull’assegnazione delle rotte a Volotea. Le  condizioni previste per i residenti  sono le stesse della vecchia continuità. Ci sono due novità: un aumento della riserva dei posti per i residenti e sconti del 30%. per i bambini fino a 12 anni I non residenti avranno la stessa tariffa dei residenti se viaggiano d’inverno e per motivi di lavoro. E’ una conquista, la commissione non voleva agevolazioni per i residenti. Quanto alla vendita dei biglietti – tengo a precisarlo – sarà fatta online e negli aeroporti. Da oggi si può prenotare. Sarà nostra cura vigilare per la corretta esecuzione del servizio. Ci sarà un monitoraggio costante».

Il presidente Pais ha quindi aperto il dibattito dando la parola al primo degli iscritti, il consigliere di Leu Eugenio Lai: «Mi sarei aspettato le sue dimissioni – ha esordito Lai – lei dà una lettura di parte della vicenda che evidenzia la sua inadeguatezza a svolgere un ruolo così importante su un tema che vale diversi punti del nostro Pil». Lai ha quindi puntato l’indice sull’azione della Giunta regionale, colpevole – a suo dire – di non aver voluto coinvolgere il Consiglio regionale: «E’ un fallimento totale, non gioiamo e siamo preoccupati perché non si intravede una prospettiva. Avete annunciato da mesi una soluzione. La verità è che la Commissione Trasporti non si è mai riunita e lei non ha mai presentato al Consiglio una proposta, ha snobbato per due anni e mezzo quest’Aula. Ci riuniamo quando ormai il fallimento è conclamato». Il consigliere di Leu ha poi contestato alcune affermazioni dell’assessore Todde: «Ha omesso di dire che ci sarà una riduzione delle frequenze (44%), per non parlare di quello che accadrà in bassa stagione – ha detto Lai – non si cita poi il problema Ct1 e Ct2: cosa volete fare per i collegamenti con gli scali minori? Non ci dite qual è il vostro progetto complessivo. Dopo due anni e mezza non si è visto nulla. Non è vero che da oggi si può prenotare. Non ci racconti una cosa che non esiste. Rassegni le sue dimissioni, Quest’Isola merita di più».

Di diverso avviso Michele Cossa, intervenuto a nome del gruppo dei Riformatori. «Ci siamo trovati in mezzo alla tempesta perfetta –ha detto Cossa – la scadenza del bando sulla continuità è coincisa con la cessazione di Alitalia. Ma ciò che succede ora è lo stesso che vediamo a Ferragosto, Natale e a Pasqua quando sale la domanda per venire in Sardegna.  Questo ci porta a dire che il tema dell’insularità deve diventare nazionale. E’ lo Stato che se ne deve occupare, il Governo deve sostenerci sul concetto che il diritto alla mobilità dei sardi va difeso anche in deroga al principio della libera concorrenza». Secondo Cossa su questo argomento c’è bisogno di una mobilitazione di tutta la classe politica e di tutta la società sarda: « La Giunta ha fatto tutto quello che poteva fare, la struttura amministrativa dell’assessorato ai Trasporti è tra le migliori che ci sono in Regione. Ciò non ci esime dall’esternare alcune considerazioni. C’è il precedente di Blue Air che fa scattare un campanello d’allarme. Siamo preoccupati sulla garanzia dei voli e dei servizi. Continuità non significa solo tariffe ridotte: i sardi hanno diritto a viaggiare in modo dignitoso». Per l’esponente dei Riformatori, infine, bisogna cominciare a pensare a un nuovo modello di continuità per non arrivare impreparati ai nuovi appuntamenti: «Ci sono modelli possibili come quello della Corsica dove la compagnia che lo gestisce è partecipata da Air France. Lo Stato francese investe però molti soldi, dieci volte di più rispetto all’Italia. Lo stesso fa la Spagna per i collegamenti con le Baleari. E’ evidente che ci sono molti fronti da aprire senza crocifiggere l’assessore. E’ una battaglia di tutti».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Mura ha sottolineato l’importanza strategica del settore Trasporti su tutto il tessuto economico e sociale dell’Isola: «Non ho dubbi che ci sia stato un forte impegno da parte della Regione in un momento molto difficile – ha detto Mura – sono convinto però che occorra cambiare visione e  accettare la grandissima sfida che il nuovo sistema dei trasporti ci mette davanti. Il futuro si chiama libero mercato: è opportuno pensare a un nuovo modello di continuità territoriale che non preveda un aiuto alle compagnie ma punti alla liberalizzazione delle rotte. E’ un obiettivo da perseguire garantendo ai sardi una spesa equa e la possibilità di avere più collegamenti a disposizione. Lo si può fare pensando a dei voucher per residenti e non residenti con aiuti ai cittadini e non alle compagnie».    

Molto critico l’intervento di Roberto Li Gioi (M5S):«Avevate garantito nel programma elettorale l’immediata soluzione del problema, non solo avete sprecato due anni e mezzo ma avete condotto la Sardegna nel baratro – ha detto Li Gioi – centinaia di sardi non possono viaggiare, le tariffe sono impazzite, i danni all’economia sono evidenti. Diciamola tutta: avete dimostrato una totale incapacità. Se aveste fatto il vostro dovere oggi non ci troveremmo in questa situazione assurda».

Il consigliere pentastellato ha poi puntato l’indice contro il Presidente della Giunta: «Le accuse di Solinas ad Alitalia sono patetiche. Non avete nessuna giustificazione. Il passaggio da Alitalia a Ita non può essere utilizzato come alibi. Il Governo regionale, insipiente e inadeguato, ha guardato da spettatore una partita che invece avrebbe dovuto giocare da protagonista. Un immobilismo senza precedenti ha condannato la Sardegna all’isolamento. Smettetela di scaricare le vostre responsabilità».

Li Gioi, infine, è tornato sulla vertenza Air Italy: «I dipendenti di quella compagnia a dicembre saranno licenziati se non accadrà qualcosa. Dipende dalla vostra volontà politica di risolvere la vertenza, non avete più scuse. A Roma c’è Giorgetti, in Lombardia, dove governa la Lega, ci sono altri 800 dipendenti. Decine di famiglie aspettano una vostra mossa, non avete diritto di calpestare la dignità di questi lavoratori».

Il presidente della Commissione Trasporti Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha invitato l’Aula a mettere da parte le polemiche e a lavorare a una proposta unitaria: «C’è stata una tempesta perfetta, come ha detto Costa, non ci sono responsabili. L’assessorato ha fatto tutto ciò che poteva fare. E’ vero che la Commissione non si è riunita ma oltre alle richieste di audizione dell’assessore cosa si è fatto? Non c’è una proposta di legge né dalla maggioranza e né dell’opposizione. Sarebbe utile istituire un gruppo di lavoro, una  sottocommissione permanente, non servono audizioni di un assessore che non può fare miracoli. Ritengo che l’intero Consiglio regionale debba approfondire, studiare e proporre in modo unitario delle soluzioni»

Per il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus le dimissioni dell’assessore non risolverebbero nulla, serve invece un inversione di rotta a 360 gradi: «Il Consiglio non ha avuto nessuna voce in capitolo, discutiamo di uno dei tempi più importanti della Sardegna a cose fatte – ha affermato Agus – oggi i sardi non possono spostarsi, i voli non si possono ancora prenotare. Non parliamo di persone che devono andare in vacanza ma a curarsi o a dare un concorso. Non mi interessano gli alibi, la gente giudicherà in base ai risultati». Per Agus la relazione dell’assessore non ha fugato i dubbi: «Gli oneri di servizio pubblico necessitano di certificazioni. La procedura con la quale Volotea si è aggiudicata le rotte non è limpida. C’è qualcosa che necessita di una verifica – ha sottolineato l’esponente della minoranza – quanto ai servizi c’è da capire se saranno garantiti dalla compagnia vincitrice. I trasporti speciali saranno ancora possibili? Potranno essere modificati i biglietti già prenotati? Esisterà la possibilità di essere protetti o la low cost farà finta di nulla? Non si parla di voli in più ma della nostra dignità di cittadini. I dubbi permangono e le sue risposte, caro assessore, non li hanno chiariti. Volotea pare che dedicherà alla Sardegna 7 macchine, nella vecchia continuità erano 15 gli aerei a disposizione. Lasciate perdere i ragionamenti burocratici e pensiamo alla politica». (Psp)

A nome del gruppo del Psd’Az il consigliere Giovanni Satta ha ricordato che il problema dei trasporti in Sardegna esiste praticamente da sempre e neanche un esperto riconosciuto come l’attuale presidente della Port Authority Massimo Deiana (consulente di giunte regionali diverse) è mai riuscito a sbrogliare una “matassa” legata strettamente ai rapporti tra lo Stato e l’Unione Europea, mentre la Regione non ha rapporti diretti con la Ue. La nostra situazione di insularità, ha sostento Satta, ci spinge ad andare oltre alcuni principi che regolano il settore in altre comunità, anche perché rappresenta un “gap” che costa ai sardi 5000 euro l’anno anno in più rispetto ai nostri concittadini italiani. Per questo, ha suggerito, il Consiglio va coinvolto perché è un problema di tutti e non è facile per nessuno districarsi tra problemi enormi come quelli causati, ad esempio, dal fallimento Alitalia, dalla liquidazione di Air Italy, dalla difficoltà di mettere in campo accordi internazionali compatibili con i “paletti” della Ue: ben venga dunque la proposta del collega Talanas, lavoriamoci da stasera perché è in gioco il futuro della Sardegna.

Per il Pd il consigliere Giuseppe Meloni ha esordito citando un post del 2018 dell’allora senatore Christian Solinas sulle gravi difficoltà dei trasporti da e per la Sardegna, che erano state risolte da un bando condiviso dal Ministro di quel tempo, dall’assessore Carlo Careddu e dallo stesso super-esperto Massimo Deiana citato in precedenza. Ebbene, ha protestato Meloni, quel bando è stato “smontato” dallo stesso Solinas, nel frattempo eletto alla presidenza della Regione, sulla base di rilievi marginali della Ue ai quali la Regione nemmeno si oppose, Oggi l’assessore ha certificato la sua resa, ha insistito il consigliere del Pd, alzando le mani su tutta la linea e certificando la fine della continuità territoriale con una soluzione che costituisce un arretramento rispetto al bando del 2018. Ora si vorrebbe costituire un tavolo tecnico? La commissione trasporti c’è già, ha detto Meloni in conclusione. ma il vero problema è che non ha mai lavorato: fate una proposta se siete in grado, se no tutti a casa.

In replica, l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde, riprendendo alcune critiche formulategli nel dibattito, ha affermato che le sue dimissioni consentissero di risolvere il problema non avrebbe esitato un attimo a presentare ma le questioni, in realtà, sono molto più complesse. A cominciare dalla Ue che, ha aggiunto, ha un concetto di continuità completamente diverso dal nostro, ed in prima battute fornisce sempre risposte negative senza lasciare margini di confronto che, peraltro, in termini istituzionali, può avvenire solo col Governo centrale, il quale non si è impegnato in modo forte nel sostenere le ragioni della Sardegna. Secondo la Ue, ad esempio, se sul Cagliari-Fiumicino c’è una domanda alta la linea deve essere lasciata al libero mercato, a prescindere da tutto il resto. Se noi facessimo un nuovo bando non condiviso, ha avvertito l’assessore Todde, il giorno dopo verrebbe aperta una procedura di infrazione. L’assessore ha fatto inoltre alcune precisazioni sul contratto recentemente sottoscritto con Volotea, ricordando che i contenuti sono identici al decreto ministeriale del 2013 ed assicurando la vigilanza scrupolosa della Regione sul rispetto dei suoi contenuti. Non va dimenticato inoltre, ha concluso, che alla procedura negoziata sono stati invitati solo 12 vettori, hanno risposto in ed uno di loro, Ita, non aveva nemmeno i contratti per gli aeromobili; spero di avere il via libera della Ue per il nuovo bando per almeno 2 anni, che a breve sottoporrò alla commissione Trasporti.

Il presidente, dopo aver dato atto al Consiglio di aver svolto un dibattito compiuto dal quale non sono emerse contrapposizioni fra Giunta e Consiglio ma la necessità di lavoro comune per garantire diritto alla mobilità dei sardi coinvolgendo anche lo Stato, ha chiuso la seduta. I lavori riprenderanno martedì prossimo alle 10.30 con la discussione della legge 284.(Af)

 

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