Nota stampa della seduta n. 126

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 126 – Pomeridiana 
Giovedì 15 aprile 2021

Esame DL 107 “Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione”. Respinti gli emendamenti dell’opposizione all’articolo 1

Cagliari, 15 aprile 2021 –  La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con gli emendamenti all’art.1 (Oggetto e finalità) del Dl n.107 sulla riorganizzazione della presidenza della Regione.

Primo emendamento in esame il n.62. Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, illustrando l’emendamento, ha citato la recente inchiesta della Procura di Oristano sulla campagna vaccinale e l’incontro di alcuni esponenti politici e dirigenti regionali a Sardara per ribadire che le emergenze della Sardegna sono ben altre rispetto ad una legge che moltiplica le poltrone.

Il consigliere dei Leu Eugenio, riprendendo il tema delle difficoltà crescenti delle imprese sarde ed alcune dichiarazioni del capogruppo della Lega Dario Giagoni, ha posto una pregiudiziale (da sottoporre al voto del Consiglio) per riportare la legge in commissione e discutere immediatamente provvedimenti urgenti di sostegno alle imprese ed alle famiglie.

Il presidente ha risposto che il problema era stato già affrontato e poi accantonato perché la legge sul sostegno al sistema economico non è ancora pronta.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha ricordato che è stata fatta una conferenza dei capigruppo in cui si è deciso di andare avanti con i lavori ed occorre mantenere l’impegno: peraltro, il regolamento consente in ogni momento di assegnare corsie preferenziali ad altri provvedimenti urgenti.

Per i Progressisti, Maria Laura Orrù ha condiviso la proposta del collega Lai, ritenendo che i problemi del settore produttivo sardo debbano avere priorità su tutto. Se ci sono le condizioni, ha concluso, siamo disponibili a lavorare anche subito al nuovo provvedimento sia sui ristori che sulla campagna vaccinale.

Subito dopo il presidente ha sospeso la seduta.

Alla ripresa, il capogruppo del M5S Michele Ciusa, sull’ordine del lavori, ha rilanciato la proposta del collega Lai, aggiungendo che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge a sostegno dei professionisti.

Il presidente ha chiarito che la Giunta sta completando un testo che comprende, fra l’altro, lo scorrimento delle graduatorie collegate al fondo (R)esisto, per cui quando sarà pronto potrà essere esaminato subito utilizzando la procedura d’urgenza dell’art.102.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, parlando del testo in materia economica, ha sostenuto che occorre verificarne con cura il contenuto perché la versione precedente ha fatto emergere molte criticità ed occorre evitare altre false promesse. Inoltre, è urgente convocare al più presto una riunione della commissione Sanità, compatibilmente con i lavori dell’Aula.

Il consigliere del Pd Piero Comandini ha criticato l’atteggiamento di quanti (nella maggioranza) alimentano all’esterno false promesse di interventi rapidi per il sostegno all’economia regionale; l’opposizione ha fatto sempre la sua parte ma è necessario correggere il testo in alcuni punti sulla base delle recenti esperienze negative. Noi, ha concluso, non accettiamo provocazioni e chiediamo di mettere ai voti la pregiudiziale proposta da Lai.

Subito dopo il presidente ha nuovamente sospeso la seduta.

Alla ripresa, sull’ordine dei lavori, il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha ricordato che la legge non è stata ancora approvata dalla Giunta e quindi oggi non può essere valutata, in un modo o nell’altro. L’assessore Zedda, ha aggiunto, potrà dirci di più e comunque, fin da ora, c’è tutta la nostra disponibilità a fare presto.

Il presidente ha comunicato che la legge verrà approvata dalla Giunta fra oggi e domani e subito dopo il Consiglio potrà esaminarla con l’urgenza che richiede,

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha riproposto la questione pregiudiziale sollevata dal collega Lai che, a suo avviso, deve essere votata immediatamente dal Consiglio.

Il consigliere Stefano Tunis (Misto) ha definito incomprensibile il voto su una pregiudiziale che, se approvata, interromperebbe i lavori del Consiglio “sine die”; casomai potrà essere votata sulla base di dati certi, altrimenti è solo speculazione.

Il presidente ha chiesto al consigliere Lai di precisare i termini della pregiudiziale.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha chiarito che, con la questione pregiudiziale, si chiede un voto del Consiglio sul rinvio della legge in commissione ed una analisi sul mancato funzionamento del fondo – ristori.

Il presidente ha puntualizzato che, a norma di regolamento, la questione pregiudiziale può riguardare solo il rinvio della legge in commissione e non altro. Quindi ha messo in votazione la proposta che l’Assemblea ha respinto, per alzata di mano.

Successivamente è proseguita la discussione sull’emendamento n.62. Il consigliere del M5S Roberto Li Gioi ha osservato che per molti aspetti era inevitabile l’inasprimento del clima dell’Aula ma è anche vero che il capogruppo della Lega Giagoni ha detto in tv quello che pensa, cioè che bisogna dare priorità alla legge sui ristori, e che di là delle differenze su certi punti con la Lega siamo molto vicini. E’la maggioranza che ha problemi, ha concluso. Per questo qualcuno perde la calma a dimostrazione del fatto che non c’è un sostegno convinto alla legge in discussione.

Il presidente ha comunicato che la legge sui ristori sarà approvata stasera in Giunta, per cui le commissioni Lavoro e Bilancio potranno riunirsi per esaminarla domani alle 16.00.-

Desirè Manca, per il M5S, ha definito la legge è un obbrobrio che non consente di accettare richieste di corsie preferenziali per soddisfare esigenze soggettive del presidente della Regione, il quale ritiene di avere poco personale e di doverlo aumentare. Dobbiamo occuparci, ha concluso, dei tanti sardi che purtroppo non possono curarsi e stanno morendo di fame.

Laura Caddeo, dei Progressisti, ha affermato che i problemi collegati alle pregiudiziali sarebbero superati se non si fosse deciso di proseguire in un dibattito surreale, come avrebbe suggerito un minimo di buon senso, tanto più necessario in un momento così difficile, sia dal unto di vista economico che sanitario.

Il consigliere del M5S Alessandro Solinas ha chiesto come si proseguirà con i lavori del Consiglio dopo che la nuova legge sui ristori comincerà il suo iter in commissione. Inoltre, riprendendo l’inchiesta della magistratura di Oristano sui vaccini ha auspicato che sia piena luce sui fatti e le relative responsabilità. In conclusione, ha richiamato l’attenzione del Consiglio sul malessere del mondo giovanile, che contesta giustamente la politica e chiede meritocrazia ed opportunità.

Il presidente ha assicurato che il Consiglio e le commissioni lavoreremo senza sosta per quanto necessario.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha sostenuto che la legge in discussione appartiene ad mondo “alieno”, come dicono e pensano moltissimi cittadini, spaventati dalla prospettiva di veder prolungare le restrizioni della zona rossa oltre le due settimane programmate. Chiedere la convocazione della commissione Sanità, ha concluso, non è un atto contro qualcuno fare un buon servizio ai sardi.

Il consigliere del Pd Giuseppe Meloni ha detto che il Consiglio ha perso una occasione perché più avanti si va in un dibattito inutile e più si rischia di non capire cosa sta accadendo nella società sarda, dove alcuni ospedali sardi rifiutano ricoveri a pazienti assistiti con l’ossigeno dicendo che il trattamento si può fare a casa, ed alcuni dirigenti invitano i medici a dimissioni “forzate” per aumentare la disponibilità di posti letto. Infine, Meloni ha espresso preoccupazioni per il grave impatto delle restrizioni della zona rossa sul turismo.

Il consigliere del Pd Piero Comandini, ironicamente, ha ringraziato il capogruppo sardista Mula che, con onestà, ha riconosciuto che fra dichiarazioni politiche ed atti amministrativi c’è grande differenza. Il presidente della Regione Solinas, inoltre, forse ha ragione a chiedere più persone nel suo staff perché a Serramanna, per esempio, da una settimana non c’è nemmeno un commissario perché la Regione non riesce a fare il decreto.

Ai voti, l’emendamento n.62 è stato respinto con 27 voti contrari e 18 favorevoli.(Af)

Sull’emendamento 63 ha preso la parola l’on. Massimo Zedda, primo firmatario, per i Progressisti. L’oratore è tornato sul caso del pranzo di Sardara per parlare di “struttura del presidente della Giunta” mentre l’on. Maria Laura Orrù ha detto che “è necessario potenziare l’Ufficio tutela del paesaggio, anche con riguardo agli interventi previsti con i piani casa”.

Anche per l’on. Agus è un’impresa non parlare di Sardara nel giorno in cui l’azione di elementi della struttura del presidente Solinas sono diventati un caso mediatico nazionale”.

Ha preso la parola l’on. Desirè Manca (Cinque stelle) “sarebbe bello capire come si rilancia l’attività politica della Regione Sardegna con 240 mila euro da dare al direttore generale indicato dal presidente della Regione Sardegna”. Sempre per lo stesso gruppo politico l’on. Alessandro Solinas ha detto: “Non stupisca la nostra richiesta di trasparenza, chiediamo soltanto che sia fatta luce sulla vicenda di Sardara e che la faccia il presidente. Per questo firmiamo anche noi l’emendamento 63, perché le frizioni dentro la vostra maggioranza stanno diventando evidenti”.

Il Pd ha preso la parola con l’on. Comandini e ha detto: “Introdurre elementi di freno all’attività della Regione è un errore, una mortificazione. E voi avete fatto di tutto in questi due anni per non valorizzare il personale della Regione né riformarlo”.

L’emendamento 63 è stato respinto e l’Aula è passata poi all’esame dell’emendamento 11, sempre a firma di Massimo Zedda (Progressisti), che ha detto: “Stiamo discutendo della possibilità per il presidente della Regione di aggiungere agli attuali nominati ulteriori nominati attinti tra chi non rispetta le regole. Di questo stiamo discutendo e voi non avete certo cercato persone dai profili professionali alti”.

A seguire l’on. Desirè Manca (Cinque stelle) ha chiesto all’Aula “come mai, da quello che si apprende dai giornali, un ex direttore generale di Abbanoa fosse al pranzo di Sardara. Mi incuriosisce saperlo”.

Favorevole anche il voto dell’on. Li Gioi (Cinque stelle) all’emendamento 11: “Dobbiamo evitare l’accentramento dei poteri in capo al presidente della Regione”. Per l’on. Rossella Pinna (Pd)  “dovrebbe preoccupare tutti il fatto che la qualità del lavoro scada sempre di più e che lavoro per i giovani non ce ne sia. Dovremmo accelerare sui vaccini per tornare alla vita di sempre e invece eccoci qui per una legge che assomiglia alla vostra orchestra mentre il Titanic della Regione già inizia a imbarcare acqua”.

Sempre per i Progressisti il capogruppo Agus ha preso la parola per denunciare “la proroga di incarichi a termine per ruoli fiduciari di direttore generale. In realtà non avete giustificazioni e vi state segnalando per il disprezzo delle regole e dei principi base del diritto”. Per l’on. Maria Laura Orrù (Progressisti) “oggi tutte le forze dovrebbero essere concentrate per garantire al meglio la ripartenza quando la pandemia finirà. I sardi sono stanchi di questa politica, uscite dalla bolla del Palazzo”.

Anche l’on. Gianfranco Satta (Progressisti) ha criticato il disegno di legge e annunciato il voto a favore dell’emendamento.  Per l’on. Eugenio Lai (LeU) “la macchina della Regione non funziona perché la politica non dà direttive”. (C.C.)

Il consigliere Alessandro Solinas (M5S) ha evidenziato il riferimento nel testo dell’emendamento, al termine “autonomia” per ribadirne l’insostituibilità nelle prerogative richieste ai dirigenti regionali per il corretto esercizio dei compiti e delle funzioni.

Posto in votazione l’emendamento n. 11 non è stato approvato con 28 no e 20 favorevoli. Il presidente del Consiglio ha quindi dichiarato decaduto l’emendamento n. 12 ed ha aperto la discussione sull’emendamento n. 13 per il quale è stata avanzata la richiesta di votazione segreta.

Il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha dichiarato il voto di astensione, seguito dalla consigliera Maria Laura Orrù (Progressisti), da Gianfranco Satta (Progressisti) e Roberto Li Gioi (M5S). Il consigliere Massimo Zedda (Progressisti) nel dichiarare il voto di astensione ha riaperto il fronte polemico sui cosiddetti “fatti di Sardara” facendo riferimento ad un post pubblicato su Facebook nel profilo del capogruppo FdI, Francesco Mura nel quale si afferma, tra le altre: “ora ci mancano solo le ombre sul futuro: dopo il pranzo di Sardara, dove pare abbiano partecipato esponenti di spicco di Abbanoa, è difficile pensare si tratti di una coincidenza la proposta di inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio di Amministrazione la nomina di un direttore generale senza aver condiviso un percorso trasparente con tutti i portatori di interesse”.

Il consigliere Eugenio Lai (Leu) ha dichiarato l’astensione ed ha reiterato la richiesta affinché il presidente della Regione sia chiamato in Aula per riferire sui “fatti di Sardara”. Sull’ordine dei lavori è quindi intervenuto il capogruppo FDI, Mura che ha ribadito la presa di distanza politica dall’incontro tenutosi a Sardara “così come ha fatto fin da subito il presidente Solinas”. Laura Caddeo (Progressisti) ha dichiarato l’astensione, seguita da Alessandro Solinas (M5S) mentre il consigliere dell’Udc, Giorgio Oppi ha precisato che non risulterebbe all’ordine del giorno del Cda di Abbanoa la nomina di un direttore bensì l’ipotesi di un bando per l’eventuale individuazione. Hanno dunque ripreso con le dichiarazioni di astensione i consiglieri Diego Loi (Progressisti), Desirè Manca (M5S), Gianfranco Ganau (Pd), Piero Comandini (Pd), Antonio Piu (Progressisti) e anche il capogruppo Psd’Az, Franco Mula, che ha dato lettura di un post di critica nei confronti del governo italiano per la gestione delle diverse fasi dell’emergenza Covid.

Posto in votazione a scrutinio segreto l’emendamento 13 non è stato approvato con 24 no, 3 sì e 18 astenuti. (A.M.)

Il presidente Pais ha quindi messo in votazione l’emendamento sostitutivo parziale n. 459 (Ciusa e più).

Il consigliere Massimo Zedda (Progressisti) è tornato ancora una volta sui fatti di Sardara esprimendo dubbi sull’opportunità di dare ulteriori incarichi a persone nominate dalla politica: «O i giornali hanno inventato la notizia sulla partecipazione del portavoce del presidente della Regione al pranzo oppure qualcuno ha mentito negando la sua presenza al ritrovo conviviale nonostante i divieti anti Covid. Quella vicenda sta creando una nube che rischia di coinvolgere anche il Consiglio regionale».

Maria Laura Orrù (Progressisti) ha ribadito la posizione della minoranza: «I nostri emendamenti servono per cercare di far ragionare la maggioranza – ha detto l’esponente dell’opposizione – il clima però non è favorevole e i fatti di Sardara non fanno altro che complicare la situazione».

Sulla stessa linea il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus: «Ignorare la questione del pranzo di Sardara sarebbe come ignorare la presenza di un elefante all’interno dell’Aula che muta forma di ora in ora. La situazione si fa sempre più complicata: ci sono notizie contrastanti che segnalano la presenza di numerosi dirigenti e funzionari della Regione a Sardara. Sarebbe opportuno chiarire. Si faccia una pausa di qualche giorno per non rischiare di essere travolti. esprimo massima solidarietà ai colleghi consiglieri e agli esponenti della Giunta inseriti in elenchi dei quali non dovevano far parte».

Voto di astensione ha annunciato la consigliera Desirè Manca: «In ogni caso ci teniamo a ribadire la nostra contrarietà a un provvedimento che non farà altro che aumentare la spesa della pubblica amministrazione di 6 milioni di euro per pagare lo staff del Presidente della Regione. Gli stessi soldi vengano dati alle imprese, ai gestori delle palestre e delle piscine che hanno subito più di altri gli effetti negativi della pandemia».

Il consigliere Alessandro Solinas (M5S) ha invitato i colleghi a un utilizzo consono delle mascherine: «Cerchiamo di dare il buon esempio – ha detto – la politica non sta rappresentando un modello da seguire». Sul contenuto della legge, Solinas ha ribadito la posizione del suo gruppo: «L’effetto auspicato sarà pari a zero, meglio utilizzare i soldi per altro. Si bandiscano i concorsi o si scorrano le graduatorie esistenti per assumere nuove figure amministrative ».

Diego Loi (Progressisti) ha rivolto un appello ai colleghi che hanno svolto ruoli negli enti locali: «Con quale coraggio tornando nei propri paesi si potrà giustificare il voto a questo provvedimento. Cosa diciamo ai gestori delle attività chiuse per la pandemia? Conosco qual è la percezione di ciò che si discute in questa sede da parte della nostre comunità. E’ un provvedimento inopportuno. Non è questo che ci chiede la gente».

Laura Caddeo (Progressisti) ha annunciato il suo voto di astensione: «La legge non è emendabile – ha detto Caddeo – è un provvedimento incomprensibile. I soldi stanziati si potrebbero dedicare ad altre attività, al miglioramento del sistema sanitario o per dare gambe a idee per riaprire in sicurezza il settore turistico».

Voto di astensione hanno annunciato anche i consiglieri del Pd Piero Comandini e Giuseppe Meloni che ha detto: «Mi dispiace che l’assessore degli enti locali sia assente. Avrei voluto ricordagli che domani entrerà in vigore la legge di riassetto territoriale della Regione. Da domani cesserà la provincia di Sassari, ci saranno grossi problemi per il passaggio di consegne alla nuova Città Metropolitana di Sassari e alla nuova provincia della Gallura. Non escludo che si debba tornare in Aula. Ecco perché è necessario sospendere l’esame di questo provvedimento ed occuparsi di cose più urgenti».

Eugenio Lai, annunciando la sua astensione, ha invitato il presidente del Consiglio al rispetto degli accordi raggiunti in Conferenza dei capigruppo: «La seduta si sospenda e si aggiornino i lavori a domani mattina».

Messo in votazione, l’emendamento 459 è stato respinto a scrutinio segreto con 21 voti contrari, 3 a favore e 14 astenuti.

Subito dopo il presidente ha dichiarato chiusa la seduta. I lavori del consiglio riprenderanno martedì 20 aprile alle 10 (Psp).

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