Nota stampa della seduta n. 101

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 101 – Pomeridiana – statutaria
Lunedì 1 febbraio 2021

  • Approvata all’unanimità la risoluzione n. 3 e il documento n. 11 della commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità;
  • Approvata all’unanimità la proposta di legge nazionale per il riconoscimento del principio di insularità;
  • Approvato con votazione unanime l’ordine del giorno sull’istituzione di una macroregione del Mediterraneo occidentale

La seduta statutaria è stata aperta dal presidente Michele Pais. In apertura il presidente ha comunicato che i consiglieri Alfonso Marras e Giovanni Antonio Satta, provenienti dai Riformatori, hanno aderito al gruppo Misto mentre il consigliere Francesco Stara, originariamente iscritto ai Progressisti, ha formalizzato la sua adesione al gruppo Udc-Cambiamo.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno, dando la parola al consigliere Michele Cossa per illustrate i documenti prodotti dalla commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità. Cossa ha ricordato che, nonostante il lavoro della commissione sia stato condizionato dalla pandemia soprattutto per quanto riguarda l’attivazione di una rete di rapporti istituzionali anche a livello europeo, la commissione ha preparato un documento di circa 400 pagine nel quale, fra l’altro, una ricerca dell’istituto Bruno Leoni ha quantificato per la prima volta il deficit (mediamente 5700 euro annuo pro capite, rispetto ad un  il sardo pro capite di 21.000 euro nel 2020, e di una cifra media complessiva di oltre 9 miliardi di euro l’anno) dovuto all’insularità e all’incidenza delle tensioni esogene sul sistema regionale.

La nostra realtà, ha proseguito Cossa, è quella di una base di partenza molto squilibrata, e da qui viene introdotto l’obbligo per lo Stato (attraverso un negoziato) di stanziare le risorse necessarie per colmare tale handicap, a partire dalla prossima legge finanziaria e, per il futuro, con la modifica della legge 42/2000. Inoltre, secondo obiettivo della commissione, è quello di costituire la macro-Regione del Mediterraneo occidentale collocandola all’interno di una strategia europea già esistente, finalizzata alla soluzione di problemi comuni delle aree interessate. Infine, ha concluso Cossa, la commissione intende modificare con una risoluzione, e con il supporto del Governo, la normativa europea sugli aiuti di Stato per differenziare questi interventi se destinati alle regioni insulari in ritardo di sviluppo. In chiusura, Cossa ha ringraziato tutti i componenti della commissione e la struttura del Consiglio, e lo scomparso Roberto Frongia che è stato uno dei più attivi sostenitori dell’iniziativa, come presidente del Comitato per l’insularità.

Il consigliere della Lega Ignazio Manca ha messo in evidenza l’importanza dell’iniziativa della commissione come momento “alto” di autocoscienza del polo sardo in coerenza con la previsione costituzionale. Il riconoscimento del principio, ha detto, sarà un atto di equità e giustizia nei confronti della Sardegna, purtroppo agli ultimi posti della realtà nazionale ed europea, invertendo finalmente una tendenza che ha visto i cittadini sardi sopportare a lungo un pesante limite al loro sviluppo, alle loro libertà economiche, politiche e civili. Rispetto a tutto questo, secondo Manca, il riconoscimento dell’autonomia non basta ed occorrono significative azioni di correzione soprattutto a livello di Unione europea, che anch’essa ha operato in modo insufficiente di fronte alle specificità di realtà insulari come la Sardegna ed altre che si affacciano sul Mediterraneo. Per citare solo alcuni degli interventi possibili, il consigliere della Lega ha indicato un migliore utilizzo dei fondi di coesione per le infrastrutture, l’avvio di politiche politiche di innovazione e la costituzione di aree con fiscalità di vantaggio. Come diceva il compianto Roberto Frongia, ha detto infine, “basta assistenzialismo ed elemosine di stato”.

Il consigliere di Forza Italia Giuseppe Talanas ha molto apprezzato i contenuti del documento della commissione speciale e soprattutto la parte relativa alla materia dei Trasporti, anche con riferimento alla realtà del Nuorese, da dove a fine ‘800 era partito il progetto di una “Lega delle Isole”, con forti legami ai continenti di riferimento. Il riconoscimento della “peculiarità“ delle Isole nell’art.119 della Costituzione è ad avviso di Talanas un risultato importante del lavoro della commissione e del Consiglio, perché offre alla Sardegna una occasione storica per risolvere problemi atavici e rappresenta una spinta propulsiva per avviare una nuova stagione di sviluppo della Sardegna, a livello nazionale ed europeo. Il nostro svantaggio è reale ed una specie di tassa aggiunta che grave sui sardi, ha osservato l’esponente di Forza Italia, ma ora atti concreti di programmazione governativa e questi atti non ci sono: basti pensare che nel Ricovery Found la Sardegna è stata dimenticata nelle infrastrutture, prevedendo solo alcuni nuovi impianti per rinnovabili, e nemmeno le necessarie misure di messa in sicurezza del territorio contro rischio idro-geologico.

Il consigliere di Leu Eugenio Lai, annunciando il voto a favore del suo gruppo, ha sottolineato che la commissione ha lavorato mettendo al centro i problemi più concreti della Sardegna, restando in parte “frenata” dalla pandemia ma raggiungendo comunque risultati qualificanti, come la proposta di legge nazionale sottoscritta da tutte le forse politiche che ha lo scopo di superare le differenze che penalizzano la Regione. Tuttavia, ha avvertito, il riconoscimento insularità è solo un punto di partenza, il “contenitore” di una serie di proposte che devono vedere il Consiglio regionale protagonista, perché è vero che la questione economica è centrale ma non può essere la sola, perché bisogna allargare lo sguardo ad altri temi, a cominciare dal Recovery, tema importante e dirimente. Vorremmo capire da questo punto di vista, si è chiesto Lai, quali sono i progetti che la Giunta ha presentato al Governo: sia a favore del riconoscimento dell’insularità ma a condizione che si cambi marcia a tutto campo e su tutti i temi, perché il Consiglio ha il dovere di provare ad alzare “l’asticella”.

Il consigliere del M5S Roberto Li Gioi ha affermato che non poteva esserci momento migliore e tema migliore per dare dignità alla seduta statutaria del Consiglio. La commissione non ha lavorato su sogni irrealizzabili, ha aggiunto, ma su obiettivi estremamente concreti per tutti i sardi, per trasformare l’insularità in opportunità, ben consapevoli della difficoltà che ancora dovremo superare con passaggi politici, parlamentari, istituzionali e normativi. Non dobbiamo continuare a chiedere risorse a pioggia, ha concluso Li Gioi, ma misurarci con progetto ambizioso, un progetto fondato sui nostri diritti, le nostre aspirazioni e la nostra visione di futuro.

Il consigliere di Forza Italia Emanuele Cera ha ricordato che dietro l’espressione di insularità c’è in effetti la “questione sarda”, forse la più grande incompiuta dall’unità d’Italia ai giorni nostri, e la nostra l’unità appare ancora oggi il mezzo più efficace per arrivare al riconoscimento di un principio giusto. E’bene inoltre, ha continuato Cera, agire su sue fronti, nazionale ed europeo, ma con una visione comune, e su questi temi non partiamo da zero: abbiamo lavorato nella commissione isole della Ue con i fondi di coesione, insieme alle altre realtà insulari che rappresentano il 3% della popolazione del continente e complessivamente quasi 15 milioni di persone. Dobbiamo essere uniti su temi molto concreti, come trasporti, fiscalità di vantaggio ed infrastrutture, con lo spirito giusto che sa andare oltre maggioranze e schieramenti, nella battaglia per la nuova autonomia che deve accomunare tutti i sardi.

Il consigliere del Pd Giuseppe Meloni ha parlato di occasione importante per una proposta di legge importante, che può ben accompagnare per molti aspetti la ripartenza della Sardegna. Soffermandosi sui contenuti della risoluzione Meloni ha ricordato che venne approvata a suo tempo in un momento particolarmente caldo sul problema dei trasporti, quando la Ue si mostrava lontana dalle legittime richieste dei sardi. Ebbene, noi ribadiamo che quella battaglia andava proseguita e forse saremmo arrivati a qualche risultato anche in questo nuovo scenario, con compagnie aree e marittime che sono sostanzialmente fallite; su questo dobbiamo fare di più sui contenuti, possibilmente continuando il lavoro già fatto ed occorre esserci fino in fondo perché su trasporti, infrastrutture e Recovery come minoranza siamo di fatto siamo esclusi e non intendiamo partecipare al solito “teatrino” della polemica fra Regione e Governo.

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha riconosciuto che la commissione ha fatto un lavoro molto significativo tracciando un nuovo quadro di relazioni nazionali ed internazionali, così come sono importanti le iniziative della macro Regione in uno scenario di nuovi rapporti con i Paesi che si affacciamo sul Mediterraneo. Ma il vero tema, ha sostenuto, è mettere insieme grandi idee strategiche sulle infrastrutture materiali ed immateriali perchè in Sardegna perdiamo purtroppo risorse professionali e conoscenze preziose che vengono messe a frutto in altre parti del mondo. Temi come il potenziamento del sistema scolastico, le modernizzazione reti, il rilancio del turismo, la diffusione della cultura dell’identità e dell’innovazione, secondo Zedda devono caratterizzare le istituzioni regionali per il massimo impegno. Però, ha lamentato il consigliere, al netto del riconoscimento dell’insularità e delle eventuali compensazioni collegate, mancano i documenti della Regione in grado di esprimere capacità e progettualità necessarie per moltiplicare gli effetti positivi di queste misure nel quadro di una strategia forte di rilancio della Sardegna. (Af)

Per Laura Caddeo (Progressisti) “è necessario che il principio di insularità non coincida soltanto con il principio di perifericità e che siano compresi i nostri reali svantaggi. Sarebbe poi necessario che la commissione programmasse interventi per spiegare ai ragazzi sardi il tema dell’insularità e informasse l’opinione pubblica”.

A seguire l’on. Sara Canu (Riformatori sardi) ha indicato “il Pil della Sardegna prima della pandemia, meno di 21 mila euro pro capite. Siamo collocati al 177 posto nella classifica europea su un totale di 241 regioni. La nostra competitività è limitata dai costi aggiuntivi dell’insularità e questo vale per tutti i nostri produttori, in particolar modo sul fronte dei trasporti. Per questo auspico la nascita di una macro regione europea”.

Sempre per i Progressisti l’on. Maria Laura Orrù ha detto: “Mi sarei aspettata oggi una posizione più orientata verso il futuro, con maggiore attenzione verso i temi tecnologici e ambientali. Dobbiamo domandarci cosa è stato fatto sino a oggi e vorrei sapere quali sono i vostri progetti, per il turismo sostenibile e per l’agricoltura. Cosa dice su questo il presidente Solinas?”.

Di seguito l’on. Franco Piga (Fratelli d’Italia), secondo cui “oggi la Sardegna è l’unica regione italiana senza autostrade né rete ferroviaria all’altezza, senza metano e senza sufficiente connessione. Non è garantito un adeguato diritto alla mobilità per le persone e per le merci e manca anche una vera continuità territoriale interna. Non è dunque la panacea l’insularità inserita in Costituzione: arrivare in tempi brevi a questa modifica costituzionale non è soltanto un fatto formale né solo economico. Non vogliamo privilegi né assistenzialismo ma pari opportunità”.

Per il gruppo Udc l’on. Gianfilippo Sechi ha parlato di “vuoto normativo nelle norme dell’Ue a danno di regioni come la Sardegna, a dispetto di quanto è scritto nel Trattato. In realtà, la continuità territoriale aerea e marittima ne è la prova, visto che la nostra Sardegna è riconosciuta come periferica ma non come ultraperiferica e dunque non gode di tutele particolari. Eppure il nostro sviluppo non è armonioso. La strada è ancora lunga se vogliamo arrivare al risultato: dobbiamo attivare forme di cooperazione con realtà simili alla nostra, arrivando alla costituzione della macroregione del Mediterraneo occidentale”.

Dai banchi del Pd l’on. Ganau ha ringraziato “la commissione Insularità e il presidente Cossa per il grande lavoro svolto fino a oggi. Non ricorderò gli svantaggi del nostro essere isola. Penso sia più utile puntare su tre temi strategici e investire su questo i denari del recovery fund destinati alla nostra Regione. Mi rivolgo al presidente Solinas ancora una volta perché si porti in aula questo dibattito. Ed è necessario sostenere la proposta di una macroregione del Mediterraneo: vedremo se il Parlamento la sosterrà e vedremo se verrà inserito nella Costituzione il principio di insularità”.

Per la Lega Sardegna l’on. Dario Giagoni ha ricordato in premessa l’assessore Roberto Frongia, di recente scomparso e presidente del Comitato per l’insularità: “Spiace che oggi non sia presente perché grande è stato il suo lavoro per questa causa. Le imprese sarde e i sardi tutti pagano il prezzo dello svantaggio economico e sociale e il Pil delle regioni insulari, paragonato alle altre europee, lo dimostra. Noi chiediamo che i nostri svantaggi naturali siano riconosciuti e compensati: solo se saremo uniti e collettivamente testardi riusciremo a portare a casa questo risultato”.

Sempre per la maggioranza l’on. Franco Mula, capogruppo sardista, ha ricordato in premessa Roberto Frongia, che “non può essere qui a festeggiare con noi questo grande unanime risultato.  La Sardegna è considerata alla pari solo quando fa comodo ma certo siamo noi guai e lo conferma il fatto che non riusciamo a spendere i soldi che ci vengono dati e siamo stati reinseriti nell’Obiettivo 1 dell’Ue. Oggi si consuma il primo passaggio ma ora toccherà ai nostri parlamentari difendere questa proposta di legge”.

Per i Progressisti il capogruppo Francesco Agus ha esordito così: “Ci voleva un lavoro corale all’interno di una commissione che a differenza di altre sedi di questa legislatura è stata un’occasione di confronto sereno e dialogo. Da quando è iniziato questo percorso a oggi c’è una novità: la pandemia ha reso tutti più cinici, specie i più forti verso i più deboli. Per questo credo che si debba lavorare avendo cura di capire bene quello che avverrà in Europa nei prossimi mesi con riferimento al Recovery fund”. (C.C.)

In rappresentanza della Giunta, è intervenuta la vice presidente della Regione, Alessandra Zedda (Fi), che ha ricordato con commozione l’impegno dell’ex collega recentemente scomparso, Roberto Frongia, ed ha mostrato apprezzamento per l’unità del Consiglio regionale sul tema “chiave” del riconoscimento del principio di insularità. L’assessora del Lavoro ha evidenziato anche il differente approccio che l’Ue ha mostrato nei confronti degli Stati membri («l’Europa nel corso della pandemia si è mostrata più madre e meno matrigna») ed ha sollecitato un maggiore impegno dell’Italia “per favorire il riequilibrio tra la Penisola e le isole, ad incominciare dalla Sardegna”. «La Giunta regionale – ha dichiarato Alessandra Zedda – è schierata convintamente al fianco del Consiglio nell’ardua battaglia per il riconoscimento della condizione di insularità e inviata tutti a battersi a rivendicare anche una nuova politica di coesione che sappia tenere conto del valore ultraperiferico delle Isole e dei territori svantaggiati».

Il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa, ha quindi preso la parola per ringraziare i colleghi intervenuti nel corso del dibattito in Aula e per ricordare, ancora una volta, l’impegno dei componenti la commissione speciale.

Il Consiglio con votazione unanime ha approvato la risoluzione  n. 3 della commissione speciale “per il riconoscimento del principio di insularità e sulla necessità di agire presso le istituzioni europee per adeguare le norme in materia di aiuti concessi dagli Stati alle particolari esigenze delle regioni insulari e di avviare delle forme di cooperazione rafforzata con altre isole europee”, e poi il documento n. 11 (la relazione annuale della commissione speciale). Quindi con appello nominale l’Aula ha approvato (50 favorevoli su 50 votanti)  la proposta di legge nazionale per il riconoscimento del principio di insularità e poi l’ordine del giorno Cossa e più sull’istituzione della Macroregione del Mediterraneo occidentale.

Il presidente del Consiglio, Michele Pais, ha dichiarato conclusi i lavori e riconvocato l’Assemblea per domani (martedì 2 febbraio) alle 10.30 in prosecuzione dell’ordine del giorno. (A.M.)

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