Legge scuola, proseguono le audizioni in commissione Seconda

Psicologi, insegnanti, neuropsichiatri e operatori culturali hanno sfilato questo pomeriggio in commissione Seconda, sotto la presidenza di Camilla Soru (Pd) per dare il loro contributo nel dibattito per la legge quadro sulla scuola sarda. Tullio Garau, presidente dell’Ordine degli psicologi, ha evidenziato la necessità di “un collegamento stabile con il mondo della scuola, per affrontare una serie di problemi tra cui la dispersione scolastica”. Per la vicepresidente Maria Mameli “i ragazzi nelle scuole considerano ormai la figura dello psicologo come un operatore del loro benessere, per migliorare le proprie capacità e darsi nuove possibilità”.

In commissione hanno preso la parola anche due medici, Marinella Carta (Brotzu) e Silvia Paba (Asl Cagliari) che hanno toccato il tema del riconoscimento dei pazienti disabili gravi in età infantile e della complessità di costruire una rete sociale, comprensiva della scuola, intorno al paziente e alla sua famiglia”. I medici hanno segnalato il lungo lasso di tempo che a volte intercorre tra la diagnosi e la concessione dei benefici della legge 104.

A seguire l’Associazione Sardegna verso l’Unesco rappresentata da Pierpaolo Vargiu e Gianfranco Cocco, che ha portato nella scuola il tema della civiltà dei sardi e della loro storia. “In giro nel mondo nessuno conosce la Sardegna”, ha detto Vargiu, “e dunque nessuno conosce la nostra civiltà. Eppure quando i sardi costruivano edifici da dieci piani nelle più avanzate civiltà dell’Italia le persone vivevano nelle capanne di fango”. Ancora: “Nella scuola si insegna la civiltà nuragica se c’è qualche insegnante volenteroso”. Da qui la consegna alla  commissione della pdl 391, presentata nella passata legislatura e mai approvata, “perché se ne facciano carico la commissione e il Consiglio regionale portando l’insegnamento della cultura sarda nelle materie scolastiche”. Un bisogno avvertito, secondo Cocco, “perché secondo i dati che stiamo raccogliendo i meno giovani si rammaricano di non aver avuto la possibilità di conoscere a fondo la storia del nostro popolo”.

Per ultime Ornella Demuru e Alessandra Boi (Precari sardi in cattedra) hanno portato all’esame della commissione il modello scolastico del Trentino – Alto Adige, che incentiva tra l’altro gli insegnanti che scelgono sedi disagiate.

I lavori proseguiranno domattina dalle 10.30 con le audizioni delle associazioni di genitori.

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