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Le opposizioni chiedono il ritiro in autotutela del prossimo bando a “sportello” su turismo ed eventi sportivi

“In questo momento di gravissima crisi riteniamo che i fondi pubblici vadano utilizzati con la massima trasparenza privilegiando comunque la qualità delle proposte e questo bando si muove in tutt’altra direzione”.

Lo ha dichiarato il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, spiegando le forti critiche della minoranza sul bando “a sportello” che, con un click day da giovedì a domenica prossimi, assegnerà risorse per 7.9 milioni di euro a progetti su eventi turistici e sportivi.

Inoltre, ha proseguito Agus, con una delibera di Giunta dello scorso settembre, si è deciso di eliminare ogni tipo di valutazione sulla qualità dei progetti, stabilendo come unico criterio quello della “velocità” della presentazione della domande, violando secondo noi la legge e facendo entrare dalla finestra quel finanziamento sullo sport “agli amici degli amici” dal quale la stessa maggioranza aveva preso le distanze. Per questo, ha concluso, chiediamo l’annullamento del bando in autotutela.

Credo che nel periodo molto particolare che attraversa la Sardegna ma non solo, ha osservato il capogruppo del M5S Michele Ciusa, la Regione non possa assegnare risorse “sulla fiducia” prendendo per buona ogni proposta, a parte il fatto che la situazione della pandemia solleva forti dubbi sul fatto che gli eventi programmati possano svolgersi regolarmente.

Secondo il consigliere del Pd Piero Comandini il bando rappresenta un pericoloso ritorno al passato rispetto alla scelta consolidata delle Regione e prevista dalla legge, di privilegiare sia la qualità dei progetti nel settore della storia e dell’identità della Sardegna, che l’affidabilità delle associazioni che operano nel settore. Non vogliamo alimentare sospetti, ha detto infine, ma chiediamo di eliminare confusione ed incertezza perché la situazione è già molto difficile.

La vicenda di questo bando, ha commentato la consigliera dei Progressisti Laura Caddeo, conferma purtroppo la scarsa attenzione della Giunta e della maggioranza nei confronti del mondo della cultura e dello spettacolo, e si aggiunge al taglio che la finanziaria 2020 ha operato sui contributi per le associazioni del settore (da 8 a 7 milioni) già alla prese con una crisi durissima, ed alla “storica” difficoltà di doversi districare in una burocrazia spesso opaca e contraddittoria.

Dall’iter amministrativo piuttosto tortuoso che ha portato al bando a sportello, ha affermato sempre per i Progressisti il consigliere Massimo Zedda, si capiscono cose molto interessanti che fanno nascere domande significative, a cominciare da quella sul come potranno tenersi eventi sportivi di grande richiamo (di qui al 31 dicembre) nella fase più acuta della pandemia che costringe mezza Europa a “chiusure” sempre più estese. Anche nel nostro Paese e nella nostra Regione, ha proseguito, le città si svuotano e la paura cresce.

Va considerato poi un aspetto specifico, ha concluso: i 5.7 milioni destinati alla Tursport sono contenuti in una legge ancora in vigore, per cui se le risorse del bando sono quelle, anche in parte, non possono essere destinate ad altro se non attraverso un passaggio in Consiglio regionale.

I consiglieri della minoranza hanno contestato, con motivazioni in parte analoghe, anche le recenti decisioni dell’assessorato della Cultura che ha modificato i criteri di ripartizione dei contributi per le attività teatrali e musicali. Oltre alla riduzione complessiva dei fondi già fissata dalla finanziaria 2020, è stata prevista una quota “premiale” di contributi che però viene erogata a tutti in maniera indifferenziata, senza considerare le dimensioni delle imprese interessate.

(Af)

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