CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 217/A
INTERROGAZIONE MAIELI, con richiesta di risposta scritta, in merito alla comparsa del virus di dermatite nodulare contagiosa o Lumpy Skin Disease (LSD) in Sardegna.
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Il sottoscritto,
PREMESSO che:
– a seguito delle analisi di laboratorio eseguite dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo, centro di referenza nazionale per la sanità animale, è stata confermata l’esistenza di un focolaio di dermatite nodulare contagiosa (o Lumpy Skin Disease – LSD) in un allevamento di bovini in agro del Comune di Orani;
– la malattia non è trasmissibile all’uomo;
– per evitare la diffusione della malattia, l’Azienda sanitaria locale (ASL) competente ha immediatamente istituito una zona soggetta a restrizioni, imponendo il divieto di movimentazione dei bovini, degli ovi-caprini, degli equidi e dei suidi;
PRESO ATTO che:
– si tratta del primo caso di LSD accertato in Italia;
– la LSD è una malattia virale che colpisce i bovini e i bufali e viene trasmessa da vettori ematofagi come zanzare, mosche o zecche;
– è una malattia che ha un fortissimo impatto economico per le gravi perdite produttive nelle aziende zootecniche, sia per la minor produzione di latte o riduzione di peso, infertilità più o meno reversibile in entrambi i sessi, ma anche per la mancata movimentazione e, in alcuni casi, per la morte dell’animale;
CONSIDERATO che:
– è necessario monitorare i capi bovini ed avvisare tutti gli allevatori interessati, al fine di prevenire l’allargamento delle zone infette e contenere il focolaio;
– è fondamentale sostenere gli stessi allevatori, ancora una volta vittime di una pessima gestione di prevenzione che ha permesso l’ingresso della malattia;
– è fondamentale intervenire nelle aree colpite fornendo immediata assistenza nelle aziende zoo-tecniche interessate;
VISTO che:
– il settore coinvolto è già stato abbondantemente colpito da altre pesanti limitazioni, sempre di natura virale e trasmesse sempre da insetti ematofagi;
– la prevenzione e la tempestività sono fondamentali e un adeguato utilizzo di repellenti a base di semplici permetrine avrebbe permesso, oltre alla protezione dai vettori della lingua blu anche a quelli della LSD;
APPURATO che:
– si corre il serio rischio di una ulteriore malattia zootecnica che, dopo la peste suina africana (PSA) e la blue tongue, non si riesca ad eradicare se non dopo decenni di lotta;
– lo stesso copione comportamentale del blocco della movimentazione lo abbiamo già sperimentato quando si vide la malattia emorragica del cervo, che manifestatosi una prima volta sparì come comparve;
– bloccare la movimentazione dei capi deve presupporre la sicurezza di un immediato e certo risarcimento alle ditte coinvolte,
chiede di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, per sapere:
1) considerati i controlli presenti nei porti e negli aeroporti, come sia arrivato tale virus in Sardegna;
2) se è in possesso di una chiara mappatura delle movimentazioni di capi bovini in ingresso e uscita dalla Sardegna;
3) in che misura economica si intenda intervenire nel caso ad abbattimenti al fine del contenimento del virus o si debba ricorrere a blocchi della movimentazione senza compensazione dei danni agli allevatori;
4) se sia già presente un piano di emergenza per supportare le aziende colpite e bloccare la divulgazione della patologia.
Cagliari, 23 giugno 2025