La Seconda commissione, presieduta da Franco Stara (Iv), ha espresso all’unanimità parere favorevole al programma pluriennale LavoRAS, annualità 2022, 2023, 2024 (deliberazione 19/28 del 21.06.2022). Il documento è stato illustrato dall’assessora del Lavoro, Alessandra Zedda, che ha evidenziato gli stanziamenti di 44.605.000 per l’anno in corso (8.921.000 per i cantieri occupazionali; 17.842.000 per la formazione professionale e 17.842.000 per i bonus occupazionali) e 45.000.000 per ciascuna delle annualità 2023 e 2024. A margine dell’audizione, l’assessora e la commissione hanno inoltre concordato, non prima della fine del mese in corso, una riunione sulle attese novità per ciò che riguarda Insar.
Successivamente il parlamentino del lavoro ha ascoltato la protesta dei borsisti e dei sindacati dei lavoratori di Agris che lamentano la mancata stabilizzazione dei nove idonei in attesa, ormai da tempo, di essere inseriti in pianta organica, così come stabilito dalla legge 30 del 15 dicembre 2020. Alessio Desole con Giacomo Lai, insieme con Marco Maxia e Paolo Mulè della Uil e Alessandra Fantinel della Cgil, hanno ricordato la vicenda della selezione Agris (un assunto e nove idonei) e l’impegno emerso proprio in un precedente confronto in commissione, affinché si favorissero le stabilizzazioni in Agris attraverso la cessione della capacità assunzionale da parte dell’amministrazione regionale ed il relativo stanziamento delle necessarie risorse. Ed è stato proprio il mancato stanziamento, nella legge di stabilità e nella legge Omnibus, delle somme necessarie per procedere con le assunzioni a tempo indeterminato ad aver animato il dibattito in seno alla commissione. Il presidente della V^ commissione, Piero Maieli (Psd’Az), ha proposto la convocazione di una riunione congiunta delle commissioni Agricoltura e Lavoro mentre la consigliera dei 5 Stelle, Desirè Manca, è andata oltre proponendo una risoluzione finalizzata all’individuazione di tali somme. Più esplicito Antonio Piu (Progressisti) che ha avanzato la proposta di un emendamento in sede di approvazione della cosiddetta Omnibus 2 ed ha richiamato la maggioranza alle proprie responsabilità, con l’invito ad impegnarsi formalmente per reperire i fondi necessari per le stabilizzazioni. L’auspico ad iniziative unitarie ed efficaci è arrivato dal presidente Stara e sia i consiglieri della minoranza Comandini (Pd) e Caddeo (Leu) che del centrodestra Giagoni (Lega) si sono detti fiduciosi per una positiva definizione della vicenda.
Un impegno in tal senso è arrivato anche dalle dichiarazioni dell’assessora del Personale, Valeria Satta, che ha confermato la cessione della capacità assunzionale ad Agris, insieme con la necessità di stanziare le somme necessarie per procedere con l’inserimento in pianta organica dei nove lavoratori precari e risultati idonei nella selezione interna.
L’assessora insieme con la direttrice generale, Silvia Cocco, hanno quindi incentrato i loro interventi sul fabbisogno di personale in Argea (la richiesta avanzata dal commissario è di 170 addetti per fare fronte alle incombenze della rendicontazione dei premi comunitari). «Abbiamo stanziato – ha dichiarato Valeria Satta – un milione e mezzo per l’assunzione immediata di 35 unità lavorative e c’è l’impegno per destinare all’assunzione di ulteriori addetti l’eventuale avanzo del prossimo anno». Dopo aver ricordato la partecipazione al tavolo tecnico nazionale per la definizione della complessa questione della scarsità degli organici negli organismi pagatori in agricoltura, la direttrice Cocco ha aperto uno spiraglio ad una possibile soluzione della vicenda, riferendosi all’ipotesi di procedere in deroga rispetto alla capacità assunzionale di Argea.
La commissione ha quindi concluso il ciclo di audizioni ascoltando i rappresentanti dell’associazione Alturs che promuove la valorizzazione delle ferrovie turistiche. Franco Sardi (Touring club Italia) e il portavoce Alturs, ingegnere Gianfranco Damiani, hanno illustrato il progetto per il rilancio delle ferrovie turistiche e reclamato la piena applicazione della legge nazionale 128/2017 che sgancia le ferrovie turistiche dal trasporto pubblico locale e pone in capo agli enti competenti per cultura e turismo le decisioni e le strategie per i treni d’epoca e turistici. I rappresentanti dell’associazione hanno quindi dichiarato di condividere le previsioni normative contenute nella proposta di legge n. 307, sottoscritta da 21 consiglieri regionali, primo firmatario l’onorevole Corrias (Pd).