Ferrovie turistiche, proposta di legge del Movimento Cinque Stelle
Cagliari 23 luglio 2025. Una rete ferroviaria a scartamento ridotto di 439 km, distribuita su territori di grande pregio naturalistico. Un’infrastruttura storica su cui puntare per la valorizzazione delle zone interne della Sardegna e la promozione del turismo ferroviario. E’ questo l’obiettivo della proposta di legge depositata in Consiglio regionale dal Movimento Cinque Stelle (primo firmatario Roberto Li Gioi) e presentata questa mattina in conferenza stampa.
«La nostra idea è quella di regionalizzare la legge 128 del 2017 approvata a livello nazionale per la conservazione e valorizzazione del patrimonio ferroviario italiano non più in uso per il trasporto pubblico – ha detto Li Gioi – noi abbiamo un tesoro tra le mani che finora è stato però gestito male. La nostra proposta di legge ha un obiettivo ambizioso: preservare le infrastrutture storiche e, allo stesso tempo, stimolare lo sviluppo turistico, economico e culturale dei territori attraversati dalla linea ferrata». Per far questo, secondo i consiglieri del M5S, occorrerà dare un ruolo operativo alla Fondazione “Trenino Verde” istituita nel 2023 ma finora ferma al palo. «Serve un progetto che coinvolga anche gli assessorati dei Trasporti, dell’Ambiente, della Cultura e del Turismo – ha aggiunto Li Gioi – solo così si riuscirà a valorizzare le vecchie ferrovie sarde e farle diventare un motore di sviluppo per le zone interne».
Obiettivo condiviso dal capogruppo del Movimento Cinque Stelle Michele Ciusa: «La proposta di legge punta a un rilancio complessivo del Trenino Verde. Il nostro patrimonio ferroviario è un unicum in tutto il mondo». Per Gianluca Mandas, la valorizzazione delle vecchie strade ferrate consentirà di ampliare l’offerta turistica: «Il progetto per il rilancio del Trenino Verde è fermo da troppo tempo. Questa proposta rappresenta un valore aggiunto. I turisti che sceglieranno questo tipo di esperienza potranno ammirare la Sardegna da un altro punto di vista, inedito e originale».
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