Nota stampa della seduta n. 35

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 35 pomeridiana 

Mercoledì 27 novembre 2024

  Dl. 45 (Giunta): “Misure urgenti per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi” – Approvato l’art. 1 Approvata la Proposta di legge 60 (Pizzuto e più) ““Modifiche e integrazioni alla legge regionale 21 novembre 2024 n. 18 (variazioni di bilancio, riconoscimento dei debiti fuori bilancio e passività pregresse e disposizioni varie)” Il Consiglio regionale è stato convocato per martedì, 3 dicembre, alle 10 La seduta è stata aperta dal presidente Comandini alle 15.55. L’Aula ha ripreso l’esame degli emendamenti all’articolo 1 del DdL n.45 sulla individuazione delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Sull’ordine dei lavori, è intervenuto il capogruppo di Alleanza Sardegna Franco Mula che ha lamentato il ritardo con cui sono iniziati i lavori. Il presidente Comandini ha quindi messo in discussione l’emendamento all’emendamento n.1816. Paolo Truzzu (FdI) primo firmatario dell’emendamento, «La proposta di correzione permette di fare ordine: mentre prima il riferimento del DdL n.45 era il Decreto Draghi, ora la norma principe è rappresentata dallo Statuto Sardo che dà alla Sardegna competenza primaria in materia urbanistica. Era quello che chiedevano le opposizioni e i movimenti che hanno sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare Pratobello 24». Sull’emendamento sostitutivo totale n.1816, Truzzu ha chiesto la votazione per appello nominale. Franco Mula (Alleanza Sardegna) ha chiarito che sul punto in discussione non ci sono divisioni all’interno della minoranza: «Noi continuiamo a non condividere il contenuto del DdL n.45. Ciò che abbiamo fatto, in modo serio e responsabile, è cercare di proporre correzioni tenendo conto della richieste popolari. Il riferimento allo Statuto è uno dei capisaldi della proposta Pratobello24. Saremo in Aula per cercare di darvi altri suggerimenti per migliorare il testo. L’obiettivo è la tutela e la salvaguardia del territorio sardo dagli speculatori». Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo: «L’emendamento migliora il testo – ha detto l’esponente della maggioranza – la Regione individuerà le aree idonee non solo nel rispetto delle direttive europee e nazionali ma in base alle competenze riconosciute dallo Statuto in materia urbanistica. Su questo punto, le norme statutarie riacquistano centralità». Voto favorevole ha annunciato anche Umberto Ticca (Riformatori): «Stiamo parlando di una legge il cui impianto generale non cambia – ha evidenziato Ticca – si tratta però di un importante apertura sulla necessità di richiamare le competenze statutarie della Sardegna in materia urbanistica, unico argine per contrastare l’assalto degli speculatori. L’emendamento in discussione migliora la legge. Per questo lo voteremo». Favorevole anche Roberto Li Gioi (M5S): «Lo Statuto deve rappresentare la stella cometa di tutta la legislatura. L’emendamento coglie nel segno, può essere la base fondamentale per approvare una norma che risponda alle esigenze del territorio». Sandro Porcu, capogruppo di Orizzonte Comune, ha espresso soddisfazione per l’esito del confronto con la minoranza: «L’emendamento sostitutivo migliora il testo. E’ il risultato dello spirito di collaborazione assunto da tutti gli schieramenti politici». Voto favorevole ha annunciato anche Franco Mula (Alleanza Sardegna) che ha invitato tutte le forze politiche a sottoscrivere l’emendamento n.1816. Per Stefano Tunis (Sardegna Venti20): «In una legge che contiene ancora molti elementi divisivi è importante trovare un elemento unitario nello Statuto Sardo –ha detto Tunis – questo emendamento è un primo passo nell’avvio del confronto e verso un metodo differente nell’intendere il rapporto tra Consiglio e Giunta». Voto favorevole ha annunciato anche Fausto Piga (FdI): «L’emendamento riconosce il giusto ruolo allo Statuto. Ciò che pensiamo di questa norma però non cambia. Il DdL n.45 rimane una norma non votabile. E’ una legge inefficace ad alto rischio di impugnazione. Chiarisco che non c’è nessun accordo con la maggioranza. L’emendamento stabilisce comunque un principio: il Consiglio non fa da passacarte alla Giunta regionale. Chi pensa di voler sostituire l’Aula con azioni solitarie sbaglia di grosso». Soddisfazione, per la sintesi raggiunta, anche da parte di Maria Laura Orrù (Avs): «Con questo emendamento l’Aula dimostra grande maturità politica nell’interesse dei sardi. Bene sottolineare l’importanza dello Statuto Sardo per rivendicare la nostra autonomia speciale. E’ possibile trovare una formula per far sì che le norme di attuazione possano garantire più poteri alla Sardegna in materia ambientale, energetica e paesaggistica». Luca Pizzuto (Sinistra Futura) ha ringraziato il collega Truzzu e tutta l’opposizione: «Questo emendamento che mette al centro lo Statuto delinea una possibile linea di convergenza tra le diverse forze politiche, al di là delle reciproche appartenenze». Per Antonello Floris (FdI): «L’emendamento riporta al centro della discussione le competenze primarie della Sardegna in materia urbanistica che il decreto Picchetto-Frattin aveva dimenticato. Le norme urbanistiche vanno scritte in Sardegna e non a Roma» Antonello Peru (Sardegna Venti20) ciò che sta succedendo dimostra che il lavoro fatto non era una perdita di tempo. Dimostriamo che si mette al primo posto lo Statuto, strumento principe della Sardegna. Questa è il primo passo. C’è un’altra nostra proposta per l’effettiva applicazione delle norme di attuazione dello Statuto per dare gambe ai nostri principi autonomistici. Di questo dovremo discutere nei prossimi mesi». Voto favorevole ha annunciato anche Giuseppe Fasolino (Riformatori) che ha chiesto di apporre la firma di tutti i consiglieri del suo Gruppo. «Bene l’emendamento – ha detto Fasolino – ma siamo ancora molto critici nei confronti del DdL n.45. L’approvazione di questa correzione consente comunque di riavviare il dialogo tra maggioranza e opposizione. Nessuno ha la verità in tasca, noi non abbiamo l’onere di governare, il nostro compito è quello di impegnarci al massimo per migliorare le leggi nell’interesse del popolo sardo». Il presidente della Quinta Commissione, Antonio Solinas, ha annunciato il voto favorevole del Gruppo Pd: «Ringrazio tutti, maggioranza, opposizione e Giunta per la sensibilità dimostrata – ha detto Solinas – la collaborazione porta a un miglioramento della legge che, lo voglio chiarire, non è stato calato dall’alto. Richiamare lo Statuto rappresenta un rafforzamento della legge che ci apprestiamo ad approvare. Grazie allo Statuto la Giunta regionale è riuscita a convincere il Governo a cancellare l’articolo del Decreto Legge che non prevedeva l’intervento della Regione nell’individuazione delle aree idonee». Favorevole anche Sebastian Cocco che ha invitato la minoranza a votare “per coerenza” il DdL n.45. Paolo Truzzu, vista l’orientamento unanime dell’aula ha ritirato la richiesta di votazione per appello nominale. Messo in votazione, l’emendamento n.1816 è stato approvato. Sull’ordine dei lavori ha chiesto la parola l’on. Luca Pizzuto (Sinistra Futura) che ha mostrato un nastro arancione e bianco donato dall’associazione “Prospettiva Donna” che gestisce i centri antiviolenza di Olbia e Oristano. Un richiamo al Consiglio per dare continuità alla giornata del 25 novembre in ricordo delle donne vittime di violenza. «Dobbiamo avere il coraggio di metterci il problema in questa cultura patriarcale che crea le condizioni affinché ogni due giorni venga uccisa una donna». L’Aula è quindi passata all’esame dell’emendamento 1705 che è stato respinto. Bocciati in rapida successione anche gli emendamenti n.1706, 1707, 1708, 1709,1710,1711,1712,1713,1714,1715,1716,1717,1718,1719,1720,1721,1722,1723,1724,1725,1726,1727. Via libera invece all’emendamento n.438 della Giunta regionale che elenca le caratteristiche che definiscono i diversi impianti di produzione di energia al fine dell’individuazione delle aree idonee e non idonee L’Aula ha quindi respinto l’emendamento 1700, mentre sull’emendamento all’emendamento n.1730 (Giunta regionale) che sostituisce parzialmente il n.439 i consiglieri Truzzu e Mula hanno chiesto un chiarimento alla Giunta. L’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda ha spiegato che l’emendamento va letto insieme al 439 al fine di chiarire la norma che permette l’utilizzo delle coperture con impianti fotovoltaici anche nei centri matrice nel rispetto delle norme paesaggistiche. «Il testo sembrava che vietasse il fotovoltaico nei centri matrice. non è così». Messo in votazione l’emendamento n.1730 è stato approvato.  (Psp) L’Aula ha approvato l’emendamento di Giunta 440 (a pagina 136). La Giunta ha ritirato l’emendamento 1729 e l’Aula ha votato l’emendamento 1821 dopo l’illustrazione del primo firmatario l’on. Fausto Piga (FdI). “La norma, che si aggancia all’emendamento 442 della Giunta, prevede una maggiore tutela”, ha detto l’oratore. Che ha aggiunto: “Noi prevediamo anche che le aree in questione siano edificate almeno al 60 per cento”. Piga ha ulteriormente emendato in forma orale l’emendamento 1821, col parere favorevole della Giunta. L’Aula ha approvato la norma con le correzioni ha poi approvato anche l’emendamento 442 della Giunta (impianti fotovoltaici e di accumulo nelle zone omogenee D e G) e il 443. Sull’emendamento 1817 (Peru e più) l’on. Diego Loi (Rossoverdi) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo. L’emendamento prevede che “l’altezza totale dell’impianto si intenda come la somma delle altezze dei singoli aerogeneratori del relativo impianto”. “E’ una norma che va a beneficio della Sardegna”, ha detto il consigliere Loi, “però smettiamola di dire che le nostre leggi saranno impugnate perché è come se stessimo dicendo che il nostro lavoro debba essere perseguitato”. L’on. Cocciu ha detto: “Forza Italia per coerenza deve abbandonare l’Aula”. Il presidente Comandini ha messo al voto l’emendamento 1817, che è stato approvato anche col parere favorevole della Giunta. Approvato anche l’emendamento 1699 (Peru) e il 444 della Giunta. Quest’ultimo prevede che non siano aree idonee alla realizzazione di impianti off shore “gli specchi d’acqua compresi nelle acque territoriali, le aree marine protette istituite e istituende, le aree parco dell’arcipelago di La Maddalena, le aree di passaggio di tonni” e le aree archeologiche subacquee. Approvato il testo dell’articolo 1, il presidente Comandini ha poi convocato una riunione dei capigruppo di maggioranza e ha sospeso i lavori dell’Aula. (c.c.) Alla ripresa dei lavori il capogruppo di Sinistra Futura, Luca Pizzuto, ha chiesto e ottenuto la sospensiva dell’esame del Dl 45 e la discussione, con la procedura d’urgenza ai sensi dell’art. 102 del regolamento consiliare, della proposta di legge n. 60 (Pizzutto e più) “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 21 novembre 2024 n. 18 (variazioni di bilancio, riconoscimento dei debiti fuori bilancio e passività pregresse e disposizioni varie)”. Senza alcun intervento dei consiglieri sono stati approvati con distinte e successive votazioni l’articolo 1 (Modifiche alla legge regionale 21 novembre 2024 n. 18); l’articolo 2 (Norma finanziaria); l’articolo 3 (Allegati) e l’articolo 4 (entrata in vigore). A scrutinio nominale si è svolta la votazione finale per l’approvazione del provvedimento (33 sì e 12 astenuti). L’Aula ha ripreso dunque l’esame del Dl 45 ed ha approvato l’emendamento aggiuntivo n. 441 (Giunta) e non ha approvato il 1698. Il presidente Comandini ha quindi dichiarato conclusi i lavori e ha annunciato la convocazione del Consiglio per martedì 3 dicembre alle 10. (A.M.)

INTERROGAZIONE N. 99/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 99/A

(Pervenuta risposta scritta in data 12/12/2024)

SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sui disservizi nelle tratte aeree in continuità territoriale da e per la Sardegna operate dal vettore Aeroitalia.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Regione, a seguito dell’espletamento di una procedura ad evidenza pubblica, ha affidato, in esclusiva, al vettore AeroItalia Srl i servizi aerei di linea Cagliari – Milano Linate, Cagliari – Roma Fiumicino, Olbia – Milano Linate e Olbia – Roma Fiumicino;
– AeroItalia Srl opererà, quindi, come vettore in regime di continuità territoriale, nelle sopraindicate tratte, nel periodo che andrà dal 27 ottobre 2024 al 25 ottobre 2025;
– in data 24 settembre 2024 è stata depositata l’interrogazione n. 66/A afferente i possibili disservizi nelle tratte aeree in continuità territoriale Cagliari – Roma Fiumicino e Cagliari – Milano Linate e alla quale ad oggi non è stata data risposta;

CONSIDERATO che:
– l’affidamento al vettore AeroItalia Srl è stata influenzata, principalmente, da offerte economiche molto aggressive, con riduzioni di prezzo tra il 77 per cento e l’85 per cento; tuttavia, questo risparmio sta generando ripercussioni negative sulla qualità del servizio, con mancanza di connessioni dirette e problemi nella gestione dei bagagli, sino al 26 ottobre 2024, infatti, con Ita Airways, si poteva contare sui voli in connessione, con facilitazioni nelle procedure di check-in e nella gestione dei bagagli;
– l’assenza, pressoché totale, di accordi di code sharing da parte di AeroItalia Srl con le altre principali compagnie italiane ed estere sta comportando:
– una maggiore difficoltà di connessione in quanto senza accordi di code sharing i passeggeri che devono prendere più voli per raggiungere la loro destinazione finale possono affrontare difficoltà maggiori. Ad esempio, potrebbero dover ritirare i propri bagagli imbarcati e fare il check-in nuovamente per ogni volo, il che è molto scomodo e richiede più tempo;
– una riduzione delle opzioni di viaggio in quanto senza accordi di code sharing si limitano le opzioni di viaggio disponibili per i passeggeri;
– dei problemi di gestione dei ritardi e cancellazioni, senza code sharing la gestione dei ritardi e delle cancellazioni diventa più complicata, i passeggeri devono affrontare ritardi maggiori e trovare soluzioni alternative da soli, senza il supporto di un unico operatore;
– un impatto economico, in quanto la mancanza di code sharing ha un impatto economico negativo sui passeggeri, che sono obbligati ad acquistare biglietti aggiuntivi e pagare costi extra per voli alternativi rendendo, di fatto, i viaggi più costosi e meno convenienti;
– una qualità del servizio, in generale la qualità del servizio, in assenza di accordi di code sharing, è ridotta, i passeggeri, infatti, percepiscono un servizio meno fluido e meno integrato, con meno facilitazioni e meno opzioni di connessione;
– AeroItalia Srl, a differenza di quanto è accaduto con Ita Airways, non mette a disposizione la scelta gratuita del posto, ma obbliga il passeggero all’acquisto oppure all’assegnazione, gratuita, del posto casuale;
– l’acquisto del posto viene perso e non risulta rimborsabile nel caso in cui il passeggero decida di spostare o cancellare il volo acquistato in regime di continuità territoriale;
– AeroItalia Srl ha imposto nuove modalità, molto meno agevoli di quanto accaduto sino a oggi, per esercitare il diritto al rimborso in caso di cancellazione volontaria di un volo in continuità precedentemente acquistato, innanzitutto non è presente una sezione apposita sul loro portale, le richieste di rimborso possono essere effettuate solo esclusivamente utilizzando il modulo “contatti” presente sul sito, tale modulo risulta non specificatamente dedicato ai voli in continuità e richiede svariate informazioni tra cui l’upload del proprio documento d’identità; appare evidente che la procedura risulta confusa, farraginosa e molto lunga, rendendo estremamente complicata la richiesta di rimborso;
– l’esercizio del diritto allo spostamento gratuito del volo è stato sostanzialmente limitato al contatto telefonico con il servizio clienti AeroItalia Srl, la piattaforma web della compagnia consente teoricamente lo spostamento del volo, ma risulta perennemente non funzionante;
– le procedure d’imbarco dall’aeroporto di Cagliari vengono gestite facendo salire a bordo i passeggeri solo esclusivamente dall’ingresso anteriore degli aeromobili, comportando rallentamenti e tempistiche particolarmente lunghe;

SOTTOLINEATO che le criticità e i disguidi palesano un evidente peggioramento del servizio rispetto a quanto avvenuto in passato,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti, ognuno per quanto di competenza, per sapere:
1) se siano a conoscenza delle criticità e dei disguidi sopradescritti;
2) quali azioni si intendono intraprendere per contrastarli e con quali tempistiche.

Cagliari, 22 novembre 2024

INTERROGAZIONE N. 98/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 98/A

(Pervenuta risposta scritta in data 31/01/2025)

ARONI, con richiesta di risposta scritta, sulla deliberazione n. 38/12 del 2 ottobre 2024 nella porzione in cui la Giunta da mandato all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale a stipulare un accordo integrativo regionale per l’abbattimento delle liste d’attesa.

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La sottoscritta,

PREMESSO che:
– ogni atto della Pubblica amministrazione che impieghi risorse economiche deve riportarne la quantificazione, la disponibilità ed il relativo capitolo di bilancio;
– nell’ambito dell’organizzazione della Pubblica amministrazione è possibile porre obiettivi solo nella misura in cui siano predeterminati e non abbiano effetto retroattivo;

CONSIDERATO che:
– con deliberazione n. 38/12 del 2 ottobre 2024 la Giunta regionale ha dato mandato all’Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale di avviare le negoziazioni con le rappresentanze sindacali degli specialisti ambulatoriali interni, al fine della sottoscrizione di un accordo integrativo regionale, che preveda il raggiungimento di specifici obiettivi di spesa al 31 dicembre 2024, per il riconoscimento di un compenso orario fino a 100 euro per i medici che aderiscono ai progetti aziendali di recupero delle liste d’attesa;
– i progetti di recupero delle liste d’attesa sono già stati adottati dalle aziende sanitarie ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n 33/5 del 13 ottobre 2023 e che l’importo previsto per ogni operatore è di euro 80 all’ora e che nella stessa è correttamente riportata la copertura finanziaria di cui all’articolo 2, comma 1 della legge regionale 6 luglio 2022, n. 11 (Rafforzamento delle strutture sanitarie regionali per le attività di contrasto alla pandemia da Covid-19);
– la deliberazione della Giunta regionale n. 38/12 del 2024 non prevede alcun stanziamento per l’incremento della tariffa oraria nella stessa disposto;

RITENUTO che sia equo riequilibrare la spettanza degli specialisti rispetto a quelle dei dipendenti subordinati, ma che la deliberazione della Giunta regionale n. 38/12 del 2024 non appaia poter legittimamente raggiungere tale auspicato obiettivo;

RILEVATO che, nella deliberazione della Giunta regionale n. 38/12 del 2024 è riportato il parere di legittimità del Direttore generale dell’assessorato;

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se la deliberazione preveda un incremento di spesa ed a quanto esso ammonti ed in quale capitolo trovi copertura;
2) se prevede un incremento perché la delibera debba considerarsi legittima non essendo nella stessa indicata la necessaria copertura;
3) se in assenza di copertura finanziaria, si intenda fare riferimento alle sole risorse già previste per i medici nella deliberazione della Giunta regionale del 2023 e se, quindi, la deliberazione di cui si tratta, abbia come unico effetto quello di meglio retribuire i sanitari, ma non di aumentare il numero di prestazioni a favore dei cittadini, lasciando di fatto la situazione immutata in termini di benefici per la collettività; perché se così fosse non sarebbe legittimo parlare di abbattimento di liste d’attesa, ma sarebbe corretto chiarire ai cittadini che si sta trattando di una nuova quantificazione della retribuzione di medici;
4) se si ritiene che a due mesi dal termine dell’anno vi siano i tempi tecnici per definire un nuovo accordo, porre obiettivi e avere il tempo tecnico per raggiungerli;
5) si intende porre obiettivi per porzione del mese di novembre e di quello di dicembre ovvero come si ritenga legittimo considerare utili per la valutazione anche i volumi effettuati nei mesi precedenti;
6) se non esponga a responsabilità erariale riconoscere l’aumento di tariffa per prestazioni già erogate;
7) se siano state poste in essere azioni di coordinamento con le altre linee di finanziamento dedicate all’abbattimento delle liste d’attesa, utili a fornire ai medici il necessario personale di supporto dato che nella deliberazione della Giunta regionale più volte citata non se ne fa cenno;
8) a quali obiettivi di spesa si faccia riferimento dato che non parrebbe esservi una correlazione tra l’attività di abbattimento delle liste d’attesa, ossia l’aumento dei volumi di produzione e la una qualche non meglio precisata spesa.

Cagliari, 22 novembre 2024

INTERROGAZIONE N. 97/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 97/A

MAIELI – COCCIU – CHESSA – PIRAS – MARRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito al mancato pagamento degli aiuti PAC (Politica agricola comune) alle aziende agricole individuate, subdolamente, come non ammissibili.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– la Regione usufruisce dei fondi comunitari previsti dal Piano strategico della PAC 2023/2027;
– i pagamenti diretti della PAC, interamente finanziati dalla Unione europea sono prevalentemente finalizzati a sostenere il reddito degli agricoltori, incentivare il mantenimento in buono stato delle superfici agricole e a sostenere le produzioni;
– negli anni passati le domande si facevano, salvo proroghe, entro il mese di maggio e Argea OP effettuava il pagamento dell’anticipazione sul dovuto entro il mese di novembre;

CONSIDERATO che:
– nell’anno 2024 è entrato a regime il nuovo sistema basato sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale sul software del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN), gestito dalla Società Leonardo Spa e non da Argea OP;
– per il 2024, a causa della messa a regime dell’uso dell’Intelligenza Artificiale, la scadenza della presentazione delle domande è stata spostata al 25 settembre;
– Argea OP deve pagare, entro novembre, l’anticipazione a tutte le aziende beneficiarie in regola;

VISTO che:
– Argea OP è l’agenzia interessata, ma che stranamente non gestisce direttamente il software, e che per provvedere ai mandati di pagamento deve sempre chiedere l’elenco dei beneficiari ad una ditta esterna, quale la Società Leonardo Spa;
– l’elenco attualmente pervenuto per i pagamenti di novembre ed elaborato dall’Intelligenza Artificiale, è molto circoscritto, sia come importi dovuti che come numero di aziende;
– moltissime aziende, prive di anomalie, si sono trovate non ammissibili, senza alcuna motivazione;

PRESO ATTO che:
– de facto, quasi metà delle imprese agricole sarde richiedenti l’aiuto si trova esclusa dal pagamento dell’anticipazione, con domanda regolare ma dichiarata non ammissibile;
– il software SIAN, gestito dalla Leonardo Spa sta girando molto lentamente ed addirittura considera migliaia di aziende come non ammissibili, senza alcuna motivazione e senza anomalie bloccanti;
– per rispettare la scadenza di novembre il software della Leonardo ha, artificiosamente, non lavorato tantissime aziende, con danni non indifferenti alle stesse,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali azioni si intendano portare avanti per sbloccare il SIAN e permettere l’erogazione degli aiuti del premio unico dovuti, alle aziende agricole;
2) quali interventi si intendano porre in atto per evitare future situazioni analoghe che creerebbero danni e malcontenti in tutto il settore primario.

Cagliari, 21 novembre 2024

INTERROGAZIONE N. 96/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 96/A

MAIELI – COCCIU – CHESSA – PIRAS – MARRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito ai fondi del programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2022 per le sotto misure 4.1 e 4.1 precision farming.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– la Regione usufruisce dei fondi comunitari ed in particolare dello sviluppo rurale della Regione Sardegna 2014/2020, approvato da ultimo con la Decisione C (2020) 354 del 20 gennaio.2020;
– il Regolamento (UE) n. 2020/2220 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020, che stabilisce alcune disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) negli anni 2021 e 2022 e che modifica i regolamenti (UE) n. 1305/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1307/2013 per quanto riguarda le risorse e l’applicazione negli anni 2021 e 2022 e il regolamento (UE) n. 1308/2013 per quanto riguarda le risorse e la distribuzione di tale sostegno in relazione agli anni 2021 e 2022, ha permesso di aumentare le risorse e di spostare la scadenza della spendita al 2022;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 25/38 del 30 giugno 2021 ha esteso il programma al 2014/2022, sia come risorse del quadro finanziario pluriennale (QFP) ordinarie e sia come Next generation UE;
– le sotto misure 4.1 (comprensiva della precision farming), 4.2 e 6.1 hanno avuto un incremento considerevole di risorse;

CONSIDERATO che tra i vari bandi approvati ed aperti delle sotto misure, vi sono la 4.1 (Sostegno a investimenti nelle aziende agricole), con graduatoria definitiva pubblicata dall”Agenzia Argea con prot. n. 3969 del 2 luglio 2024 e la 4.1 (Sostegno a investimenti nelle aziende agricole – Adozione di tecniche di precision farming e agricoltura conservativa), con graduatoria definitiva pubblicata dall’Agenzia Argea con protocollo n. 1882 del 22 marzo 2024 e successivo protocollo n. 2033 del 2 aprile 2024 per l’ulteriore bando, riaperto per impegnare le economie residue;

VISTO che:
– l’Agenzia Argea è interessata e che le due misure sono state definite da tempo;
– i bandi prevedono nove mesi di tempo per l’esecuzione dei lavori, dalla data di emissione della concessione, con una eventuale proroga motivata di sei mesi;
– le spese devono essere rendicontate all’Unione Europea entro dicembre 2025, rientrando pienamente nel n+3;
– l’Agenzia Argea deve avere il tempo materiale per effettuare le rendicontazioni e che pertanto, presumibilmente, i lavori dovranno essere conclusi entro giugno 2025;

PRESO ATTO che:
– ad oggi, in quasi tutti i servizi territoriali dell’Agenzia Argea, non è stata ancora istruita nessuna delle pratiche aventi diritto;
– calendario alla mano, le ditte si trovano in una condizione di urgenza temporale, in quanto non solo non potrebbero chiedere la proroga, ma non potrebbero usufruire pienamente dei nove mesi minimi previsti dagli stessi bandi;
– sarebbe immorale ed inconcepibile chiedere alle ditte di effettuare i lavori in cinque/sei mesi, quando da cronoprogramma presentato ne servirebbero nove di mesi, salvo imprevisti;
– si rischia seriamente di non spendere risorse importanti per le aziende ed il territorio sardo;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali azioni si intendano portare avanti per far istruire celermente le pratiche delle aziende aventi diritto;
2) quali interventi si intendano porre in atto per salvaguardare la tempistica prevista dai bandi e permettere alle aziende beneficiarie di eseguire correttamente le opere previste in fase di domanda progettuale.

Cagliari, 22 novembre 2024

INTERROGAZIONE N. 95/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 95/A

MAIELI – COCCIU – CHESSA – PIRAS – MARRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito al rischio della non spendita dei fondi del PSR 2014-2022 entro il 31 dicembre 2025.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– la Regione usufruisce dei fondi comunitari ed in particolare per lo Sviluppo Rurale della Regione Sardegna 2014/2020, approvato da ultimo con la Decisione C(2020) 354 del 20.01.2020;
– il Regolamento (UE) n. 2020/2220/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che stabilisce alcune disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) negli anni 2021 e 2022 e che modifica i regolamenti (UE) n. 1305/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1307/2013 per quanto riguarda le risorse e l’applicazione negli anni 2021 e 2022 e il regolamento (UE) n. 1308/2013 per quanto riguarda le risorse e la distribuzione di tale sostegno in relazione agli anni 2021 e 2022, ha permesso di aumentare le risorse e di spostare la scadenza della spendita al 2022;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 25/38 del 30 giugno 2021 (Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la Regione Sardegna. Estensione del programma 2014-2022 e programmazione risorse QFP ordinarie e Next generation EU) ha esteso il programma al 2014/2022, sia come risorse QFP (Quadro finanziario pluriennale) ordinarie e sia come Next generation UE;

CONSIDERATO che:
– a causa di una serie di ritardi di attuazione e di istruttoria da parte dell’Agenzia per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura (ARGEA) delle istanze presentate, ma anche da parte dei beneficiari che presentano ritardi e problemi nella spendita delle risorse loro assegnate;
– lo stato di attuazione del Piano di sviluppo rurale (PSR) 2014/2022 presenta un evidente rischio di non spendita, entro il 31 dicembre 2025, pari a 310 milioni di euro in termini di spesa pubblica (Stato e Regione + FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale)), prevalentemente nell’ambito delle misure non rientranti nel Sistema integrato di gestione e controllo (SIGC) (ossia le misure strutturali);
– la non spendita comporterebbe il definanziamento della quota del FEASR non utilizzata da parte della Commissione europea;

PRESO ATTO che:
– attualmente l’Agenzia ARGEA ha un ritmo di spendita che si aggira intorno sugli 8 milioni di euro al mese, il che rende il rischio di definanziamento fortemente evidente e reale;
– moltissime misure del PSR presentano richieste notevolmente superiori alle dotazioni messe a disposizione nello stesso bando, come ad esempio la misura 4.1 1 a sostegno degli investimenti nelle aziende agricole rispetto alla quale, a fronte di 12 milioni di euro stanziati sono state presentate domande per quasi 150 milioni di euro, con oltre 1.300 istanze presentate o la sottomisura 5.2, sulle calamità naturali, dove a fronte di una dotazione di 5 milioni di euro sono arrivate domande per quasi 50 milioni di euro, ammettendo solo 63 aziende a fronte delle 575 richieste;

VISTO che:
– ARGEA è l’Agenzia interessata alle istruttorie e che una loro accelerazione porterebbe ad un incremento importante della spesa;
– nulla vieta, se non l’Autorità di gestione del PSR, di definanziare alcune misure in forte ritardo nell’avanzamento della spesa e non più recuperabile e spostare i residui di misura ove ci sia una loro forte richiesta, per essere utilizzati nel territorio ed a favore dei sardi,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali azioni si intendano portare avanti per evitare il rischio del definanziamento;
2) quali interventi si intendano porre in atto per incrementare il numero di aziende beneficiarie e permettere loro di usufruire di quanto richiesto.

Cagliari, 22 novembre 2024

INTERROGAZIONE N. 94/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 94/A

(Pervenuta risposta scritta in data 23/01/2025)

MAIELI – COCCIU – CHESSA – PIRAS – MARRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito all’erogazione di contributi per ogni figlio nato dal 2022.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– l’articolo 13, comma 2, lettera a), della legge regionale 9 marzo 2022, n. 3 (Legge di stabilità 2022) dispone la concessione di contributi sotto forma di assegno mensile, nella misura di euro 600 mensili per il primo figlio nato nel corso del 2022 e di euro 400 per ogni figlio successivo al primo, a favore di nuclei familiari che risiedono o trasferiscono la residenza nei comuni con una popolazione al di sotto dei tremila abitanti e viene riconosciuto, in proporzione ai mesi di resi-denza, sotto forma di assegno mensile da erogarsi fino al quinto anno di età;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 28/22 del 9 settembre 2022 (Linee guida per la concessione di contributi per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso del 2022 e anni successivi, a favore di nuclei familiari che risiedono o trasferiscono la residenza nei Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti), in esecuzione della suddetta norma, ha approvato le relative linee guida;
– nel portale https://www.sardegnawelfare.it è esplicitato che possono presentare la domanda per l’assegno di natalità i nuclei familiari, anche mono-genitoriali, per ogni figlio nato a decorrere dal 1° gennaio 2022, se residenti in comuni con meno di 3.000 abitanti, o dal 1° gennaio 2024 se residenti in comuni con meno di 5.000 abitanti;

VISTA:
– La deliberazione della Giunta regionale n.19/80 del 1° giugno 2023 (Disposizioni in materia di con-trasto allo spopolamento. Linee guida per la concessione di contributi per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso del 2023 e anni successivi, a favore di nuclei familiari che risiedono o trasferiscono la residenza nei Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti) che, in ottemperanza al dettato normativo, riconosce un assegno di natalità di euro 600 mensili per il primo figlio nato a decorrere da gennaio 2022 e 2023 e di euro 400 per ogni figlio successivo al primo;
– altresì, l’articolo 3, comma 3 della legge regionale 5 febbraio 2024, n. 1 (Disposizioni in materia di promozione turistica, sanità e su varie materie) con la quale è stata autorizzata la spesa di euro 3.093.600 per l’anno 2024, quale integrazione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 13, comma 9, della legge regionale n. 3 del 2022, al fine di estendere, a decorrere dall’anno 2024, ai comuni della Sardegna, aventi al 31 dicembre 2022 popolazione compresa fra i 3.000 e i 5.000 abitanti, la misura di cui all’articolo 13, comma 2, lettera a), della legge regionale n. 3 del 2022;

PRESO ATTO che:
– la normativa è ben chiara e senza vaghezza interpretativa e precisa che i benefici sono concessi, con differente aiuto in funzione che sia o meno per il primo figlio, sin a partire dall’anno 2022;
– la legge regionale n.1 del 2024 estende, a partire dal 2024, ai comuni della Sardegna con popolazione compresa tra i 3.000 ed i 5.0000 abitanti, la misura di cui all’articolo 13, comma 2, lettera a), della legge regionale n. 3 del 2022;
– è chiaramente indicato che ai nati nel 2022 e nel 2023, in comuni con popolazione tra 3.000 e 5.000 abitanti, potranno percepire gli assegni dal 2024, ma che non è loro assolutamente preclusa la possibilità di usufruire dell’assegno di natalità;

CONSIDERATO che in diversi comuni con popolazione tra i 3.000 ed i 5.000 abitanti si sta interpretando negativamente la norma in vigore, con un diniego totale dell’assegno ai nati nel 2022 e nel 2023, creando non poche discriminazioni,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali azioni si intendano portare avanti per far applicare correttamente la legge regionale in questione;
2) quali interventi si intendano porre in atto per salvaguardare gli interessi dei nati negli anni 2022 e 2023 ai quali è stato negato un diritto loro spettante.

Cagliari, 22 novembre 2024

PROPOSTA DI LEGGE N. 59/A

DERIU – CORRIAS – FUNDONI – PIANO – PILURZU – PISCEDDA – SOLINAS Antonio – SORU – SPANO – PIZZUTO – AGUS – PINTUS – ORRÙ – COCCO – DI NOLFO – CIUSA – LI GIOI – MANDAS – MATTA – PORCU – SERRA – SOLINAS Alessandro – CANU – Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019.

scarica la PROPOSTA DI LEGGE N. 59/A [file.pdf] 


iter del progetto di legge