Conferenza dei Capigruppo. Il Presidente Comandini: “Da oggi al lavoro la Giunta per le elezioni”.

 “Il 3 gennaio mi è stato notificato dalla Corte d’appello il provvedimento del Collegio elettorale di garanzia sulla decadenza della Presidente Alessandra Todde e ho subito  trasmesso l’atto alla Giunta delle elezioni che è già al lavoro”.

Il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha convocato, questa mattina,  la Conferenza dei Capigruppo per  illustrare  le procedure che sono state osservate da quando è stato notificato  il provvedimento sulla decadenza della Presidente della Regione.

“Vi comunicherò passo dopo passo, sempre in Conferenza,  le novità. Intanto il Consiglio regionale deve continuare  il suo lavoro in Aula e nelle Commissioni. Auspico che la questione sia definita nel più breve tempo possibile. Lasciamo lavorare gli avvocati e i costituzionalisti a noi il compito di proseguire  la nostra attività per il bene della Sardegna” .

In commissione Sanità l’assessore Bartolazzi illustra la riforma

Con l’audizione dell’assessore Armando Bartolazzi la commissione Sanità ha iniziato questa mattina l’esame del DL 40, il testo della Giunta che prevede una ipotesi di riorganizzazione del servizio sanitario della Sardegna.

“E’ una riforma marcatamente funzionale, che nasce dalla raccolta dei dati che ho messo insieme sentendo i sindaci, gli stakeholders, i sindacati”, ha detto l’esponente della Giunta Todde al parlamentino guidato da Carla Fundoni (Pd). E ha proseguito: “Abbiamo idea delle criticità ma partendo da un punto di vista tecnico operativo chiediamo impegno a tutto il Consiglio, perché la Sanità è di tutti. Ho riscontrato nella Sanità sarda molta disorganizzazione nella erogazione dei servizi ma è superabile. Siamo ultimi in Italia per quanto riguarda l’erogazione dei Lea, a fronte di notevoli risorse economiche a disposizione. Ho constatato che il territorio non parla con gli ospedali e le aziende ospedaliere. Abbiamo toccato il fondo e non si può che migliorare. C’è poi il problema della eterna frammentazione delle risorse umane in formazione: ci servono pediatri e medici di emergenza urgenza e invece sforniamo dermatologi, che ci servono meno”.

Per Bartolazzi “ogni ospedale deve avere una missione coerente rispetto al suo territorio di riferimento e accade invece che manchi la geriatria in territori dove abbondano gli ultranovantenni. Il nostro disegno di legge cerca di correggere queste criticità. Ma è uno scheletro che deve essere opportunamente emendato. Puntiamo a tre centri regionali per la prevenzione, la riabilitazione e le malattie mentali. Riteniamo che questa scelta avrà un impatto notevole, anche rispetto all’abbattimento delle liste d’attesa e sarà efficace: se presi per tempo molti tumori possono guarire”.

L’assessore è favorevole “all’annessione del Microcitemico al Brotzu, per realizzare un ospedale sardo dei bambini. Sulle malattie rare la Sardegna può fare purtroppo da driver europeo, abbiamo casistiche per gli studi genetici di valore internazionale e scienziati di livello mondiale che non sono valorizzati”. Sempre sul fronte degli accorpamenti, Bartolazzi ha segnalato l’esigenza che “il Marino di Alghero ricada nella Asl 1 di Sassari”. Sul commissariamento delle direzioni generali delle aziende sanitarie ha detto: “E’ funzionale ai miglioramenti che prevediamo e si farà se ce ne saranno i presupposti. E se ci saranno professionisti disposti a prendersi in carico un progetto difficile come questo”.

La presidente Fundoni ha sospeso poi l’audizione a causa della convocazione della conferenza dei capigruppo. Al termine, l’audizione riprenderà.

INTERROGAZIONE N. 114/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 114/A

(Pervenuta risposta scritta  in data 03/06/2025)

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito all’annunciato collegamento aereo Sardegna – Stati Uniti.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– in data 6 novembre 2024 l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio ha annunciato, nel corso di un’intervista radiofonica presso una radio locale, la pubblicazione di un bando rivolto alle compagnie aeree per favorire la realizzazione di un collegamento diretto tra la Sardegna e gli Stati Uniti;
– nel corso dell’intervista l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio prefigurava la possibilità di un collegamento degli aeroporti di Cagliari e Olbia con gli aeroporti di New York e Philadelphia;
– a dire dell’Assessore il collegamento sarebbe operativo già a partire dal 2026;

CONSIDERATO che:
– la notizia ha suscitato particolare entusiasmo sia tra gli operatori del settore turistico, che tra i tanti cittadini sardi che per motivi di lavoro, studio o turismo reclamano da tempo un collegamento diretto con gli Stati Uniti;
– il nuovo collegamento potrebbe incidere in maniera particolarmente positiva sia sul mercato turistico che su quello agro-alimentare, facilitando l’apertura di nuove opportunità per le imprese locali verso un ricco mercato come quello americano;

EVIDENZIATO che:
– l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio nell’intervista del 6 novembre aveva annunciato l’imminente pubblicazione del bando da parte dell’Assessorato dei trasporti, con la collaborazione dei due scali aeroportuali interessati;
– a oggi non risulta, ai sottoscritti, che sia stato pubblicato alcun bando,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per:
1) sapere in quali tempi si pensa che possa essere pubblicato il bando riservato alle compagnie aeree per la realizzazione del collegamento aereo diretto Sardegna – Stati Uniti;
2) conoscere l’entità delle risorse destinate alla promozione del collegamento aereo diretto Sardegna – Stati Uniti;
3) sapere quali sono oggi le risorse presenti a bilancio, e in quali capitoli, necessarie per promuovere il collegamento aereo diretto Sardegna – Stati Uniti.

Cagliari, 7 gennaio 2025

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PARERE N. 39/XVII

PARERE N. 39/XVII – Attuazione della legge regionale 19 dicembre 2023, n. 17, art. 8 “Disposizioni in materia di pesca”, comma 5, e della legge regionale 18 settembre 2024, n. 13, art. 19 “Disposizioni finanziarie in materia di agricoltura, infrastrutture irrigue e pesca”, comma 12, al fine di sostenere l’applicazione in Sardegna della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo (Community-Led Local Development (CLLD)). Direttive di attuazione.

scarica il PARERE N. 39/XVII [file.pdf] 


iter

Consiglio regionale, il calendario dei lavori delle commissioni

Proseguono i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale. Domani, mercoledì 8 gennaio, alle 10.30, si riunirà la Sesta commissione (Salute e politiche sociali), presieduta da Carla Fundoni (Pd). All’ordine del giorno l’esame del disegno di legge n. 40 “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24 e l’audizione dell’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi.

Giovedì, 9 gennaio, alle 11, si riunirà la Quarta commissione (Governo del territorio), presieduta da Roberto Li Gioi (M5S). All’ordine del giorno l’esame del Testo unificato T.U. P.L. 35 – P.L. 43 (Tutela, conservazione e valorizzazione della fitodiversità autoctona della Sardegna). Nella seduta della mattina saranno sentiti in audizione gli esperti di botanica degli Atenei di Cagliari e Sassari e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste: Gruppo d’Intervento Giuridico (GRIG), WWF, LIPU Sardegna, Legambiente e Italia Nostra Sardegna. Nel pomeriggio, alle 16, il Parlamentino sentirà in audizione l’assessore regionale dell’Ambiente, Rosanna Laconi sul Testo unificato T.U. P.L. 35 – P.L. 43.

DISEGNO DI LEGGE N. 66

GIUNTA REGIONALE – Disposizioni urgenti in materia di assistenza primaria.

scarica il DISEGNO DI LEGGE N. 66 [file.pdf]  

Materiale allegato al disegno di legge:


iter del progetto di legge

RELAZIONE N. 23/XVII

RELAZIONE N. 23/XVII – Corte dei conti – Deliberazione n. 61/SSRRCO/INPR/2024 Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei Conti per il 2025.

scarica la RELAZIONE N. 23/XVII [file.pdf]


iter

 

INTERROGAZIONE N. 113/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 113/A

(Pervenuta risposta scritta in data 21/01/2025gli allegati alla risposta scritta sono agli atti del Consiglio)

(Pervenuta risposta scritta in data 19/02/2025 e in data 03/06/2025)

SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulla realizzazione di un impianto di rigassificazione nel rione marittimo Giorgino di Cagliari.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la società Sardinia Lng srl, partecipata da Isgas, Cosin e Vitaly (a sua volta controllata per il 50 per cento da Vitol e per l’altro 50 per cento da Comoil), ha presentato un progetto che prevede la realizzazione di un deposito costiero con annesso impianto di rigassificazione e spazio per il bunkeraggio delle navi a metano nel rione marittimo Giorgino di Cagliari;
– il progetto prevede la costruzione di un terminal GNL composto da un impianto di stoccaggio con una capacità di 22.000 metri cubi e un impianto per la rigassificazione del gas naturale liquefatto che verrà approvvigionato con navi gasiere che proverranno prevalentemente dall’Algeria;

CONSIDERATO che:
– l’impianto, per la sua pericolosità intrinseca, può essere considerato “impianto a rischio di incidente rilevante” in base a quanto stabilito dalla direttiva n. 82/501/CEE del Consiglio del 24 giugno 1982 sui rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali, dalla direttiva n. 96/82/CEE del Consiglio del 9 dicembre 1996 sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, dalla direttiva n. 2003/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2003 che modifica la direttiva 96/82/CE del Consiglio sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose e dalla direttiva n. 2012/18/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2012 sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose, recante modifica e successiva abrogazione della direttiva 96/82/CE del Consiglio;
– in caso malaugurato di incidente sarebbero coinvolti il Comune di Cagliari, in particolare con le sue aree lagunari, il porto canale, l’aeroporto di Cagliari-Elmas, la strada statale n. 195 e la zona industriale di Macchiareddu;
– la realizzazione dell’impianto potrebbe diventare un nuovo e ulteriore ostacolo allo sviluppo economico-produttivo, naturalistico e turistico del compendio dello stagno di Santa Gilla;

SOTTOLINEATO che:
– l’impianto verrebbe costruito a meno di 400 metri dalle abitazioni dal borgo di Giorgino, con evidenti rischi per la salute e in controtendenza con quanto avviene nel resto d’Europa dove vengono posizionati a diversi chilometri dai centri abitati;
– la Corte europea dei diritti dell’uomo ha acquisito un ricorso presentato nel mese di agosto 2024;

RITENUTO che sussistono forti dubbi sui potenziali danni alla salute e sul ruolo che giocherebbe l’impianto quale sorgente nuova e addizionale al quadro emissivo di inquinanti in atmosfera già presenti nell’agglomerato di Cagliari e degli altri comuni limitrofi;

EVIDENZIATO che l’iter autorizzativo è iniziato a giugno dell’anno 2017 e, attualmente, sembrerebbe mancare solo il via libera della Regione,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore della difesa dell’ambiente, l’Assessore dell’industria, l’Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica, l’Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, ciascuno per quanto di competenza, per sapere:
1) se siano a conoscenza del progetto che prevede la realizzazione di un deposito costiero con annesso impianto di rigassificazione e spazio per il bunkeraggio delle navi a metano nel rione marittimo Giorgino di Cagliari;
2) se siano a conoscenza della pericolosità conseguente alla realizzazione dell’impianto;
3) quale posizione si intende assumere con riferimento all’iter autorizzativo per la realizzazione dell’impianto.

Cagliari, 20 dicembre 2024

INTERROGAZIONE N. 112/C-4

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 112/C-4

MASALA – TRUZZU – FLORIS – PIGA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, sulla richiesta di chiarimenti relativi alla condizione del patrimonio edilizio abitativo popolare e all’attività istituzionale dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa popolare (AREA).

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa popolare (AREA) è un ente pubblico economico della Regione, avente personalità giuridica ed autonomia gestionale, patrimoniale e contabile, istituito con la legge regionale 8 agosto 2006, n. 12 (Norme generali in materia di edilizia residenziale pubblica e trasformazione degli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) in Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA)), che altresì ne disciplina le funzioni istituzionali;
– con decreto del Presidente della Regione 14 aprile 2017, n. 46 (Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA). Approvazione statuto. Legge regionale 23 settembre 2016, n. 22, articolo 7, comma 2), è stato conseguentemente approvato lo statuto di AREA, disciplinante i suoi organi e le modalità di funzionamento;
– con legge regionale 23 settembre 2016, n. 22 (Norme generali in materia di edilizia sociale e riforma dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa) sono state disposte le norme generali in materia di edilizia sociale e di riforma di AREA, con il centrale obiettivo di assicurare il diritto all’abitazione per i cittadini che non riescono autonomamente a provvedervi, garantendo all’esigenza abitativa condizioni sicure, dignitose e salubri;

EVIDENZIATO che le fonti normative sopra citate disciplinano le funzioni dell’Azienda e precipuamente:
– edilizia residenziale sovvenzionata: attuazione di interventi di edilizia residenziale sovvenzionata a totale finanziamento pubblico, da assegnare in locazione con equo canone alle categorie sociali percettori di minor reddito;
– recupero e manutenzione: promozione di interventi di manutenzione e recupero del patrimonio edilizio insistente nei centri storici dei comuni per finalità di edilizia residenziale pubblica;
– edilizia residenziale a canone moderato: attuazione di interventi di edilizia residenziale da destinare alla locazione a canone moderato o alla vendita mediante programmi di nuova edificazione, recupero ed acquisto;
– gestione del patrimonio: gestione e alienazione del patrimonio di regione, stato ed enti locali ad essa affidato anche tramite convenzione;
– servizi di progettazione: erogazione di servizi di progettazione, studio, analisi delle unità abitative ed assistenza tecnica ed amministrativa;
– interventi edilizi ed urbanistici: attuazione di interventi edilizi ed urbanistici, per proprio conto o di altri enti pubblici compresi i piani di riqualificazione urbana e gli interventi in tale direzione innovativi;
– alienazione del patrimonio abitativo di proprietà sulla base delle normative vigenti di riferimento;

ACCLARATO dunque che l’Azienda costituisce senz’altro lo strumento attraverso cui la Regione risponde alle esigenze e domande abitative dei cittadini in condizioni economiche e sociali svantaggiate;

CONSTATATO che i cittadini segnalano continuamente diverse criticità e disservizi, l’esecuzione di interventi urgenti e non più differibili di manutenzione straordinaria, legati all’operato dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa popolare (AREA) tra cui:
– condizioni di forte abbandono del patrimonio abitativo popolare: un numero considerevole degli abitanti in regime di equo canone quotidianamente segnala le condizioni di degrado in cui versano le unità abitative a loro assegnate e gestite da AREA, con denuncia di erosioni importanti e problemi strutturali delle sue sezioni portanti, segnalati all’Azienda ma non ancora risolti o quanto meno riscontrati (un esempio su tutti la condizione dei pilastri portanti, fortemente erosi e con esposizione delle relative armature agli agenti atmosferici);
– attività manutentive di competenza dell’Azienda fortemente insufficienti: si segnalano al riguardo forti ritardi nello svolgimento delle attività di manutenzione delle unità abitative popolari;
– sul merito svariati residenti, in regime di equo canone, lamentano ritardi significativi delle attività di riparazione e manutenzione delle abitazioni gestite da AREA, compromettendo la qualità della vita, la salute e la sicurezza dei suoi residenti;
– mancato riscontro ed assistenza degli uffici AREA per quanto concerne le segnalazioni e le pratiche riguardanti i residenti delle abitazioni popolari: si evidenziano all’uopo svariate e costanti segnalazioni di ritardi ed inefficienze degli uffici aziendali nel riscontrare e gestire le richieste pervenute;
– in alcune sedi territoriali dell’Azienda, come quella di Cagliari, vigono ancora le restrizioni risalenti al periodo della pandemia mondiale da COVID 19: l’utenza allo stato attuale non viene doverosamente e prontamente accolta dagli uffici, come invece accade in talune sedi territoriali; a siffatta criticit si aggiunga che non corrisponde una pronta assistenza telefonica di compensazione per l’utenza, lasciata sistematicamente senza riscontro dagli uffici territoriali AREA competenti, sebbene nel sito istituzionale aziendale risultino prontamente riportati i riferimenti nominali e telefonici del personale agenziale da contattare nei giorni ed orari prestabiliti;
– annosi ritardi nell’evasione delle pratiche amministrative riguardanti gli aventi diritto, con difficoltà per i cittadini di ottenere risposte tempestive e assistenza adeguata: in molti casi i ritardi e la mancanza dei doverosi riscontri, da parte degli uffici competenti, pregiudicano attività e diritti di vitale importanza per gli abitanti delle unità abitative popolari;
– si pensi, a titolo esemplificativo, alle richieste di riscatto degli immobili inviate in passato dai residenti aventi diritto;
– gli inquilini, a distanza di mesi senza riscontro alcuno, pur dopo innumerevoli solleciti e nonostante sia intervenuto il positivo accoglimento aziendale per le istanze di vendita ed in presenza dell’avvenuto pagamento (ed incasso) degli emolumenti dovuti ex lege (1.200 euro) si trovano comunque costretti al contestuale pagamento del canone dovuto per non perdere il diritto all’abitazione, cui si aggiunge in alcuni casi alla ulteriore conseguente perdita dei finanziamenti richiesti per il riscatto degli immobili;
– ciò determina gravemente il venire meno della missione e ruolo istituzionali dell’ente, il quale dovrebbe successivamente reinvestire per il finanziamento delle manutenzioni o per la costruzione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, cagionando così grave danno economico sia per gli inquilini sia per l’Azienda;

APPURATO che:
– i suindicati disservizi e criticità sono stati ampiamente denunciati e trattati dalla stampa locale (Unione Sarda, Nuova Sardegna) che ha evidenziato, a più riprese, le succitate problematiche legate alla mancata manutenzione, alla corretta gestione del patrimonio abitativo e alla perdurante mancanza di riscontri ed interventi degli uffici AREA per le pratiche amministrative di competenza istituzionale;
– le notizie di stampa evidenziano una situazione di forte degrado delle condizioni in cui versa gran parte delle oltre ventiquattromila case popolari gestite da AREA, che necessitano urgentemente di un piano di interventi di manutenzione straordinaria a tutela della salute ed incolumità dei suoi abitanti,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei lavori pubblici per conoscere:
1) quali azioni ed interventi intendano intraprendere per verificare lo stato dell’arte dell’attività e della gestione amministrativa dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa popolare (AREA);
2) quali interventi strategici sono destinati ad AREA ai fini della manutenzione e gestione delle unità abitative popolari;
3) quali azioni, indirizzi ed interventi intendano intraprendere al fine di garantire la piena e futura operatività degli uffici AREA per il riscontro e successiva evasione delle arretrate pratiche di propria competenza istituzionale, ancora in attesa di lavorazione;
4) quali risorse siano già state allocate o attualmente in corso di destinazione per la risoluzione delle criticità esposte e quali siano i tempi necessari per la predisposizione di un piano urgente di intervento ai fini destinato;
5) quali siano i tempi necessari entro i quali si preveda di fornire un resoconto dettagliato sulla situazione oggetto di interrogazione e quali misure saranno predisposte ed attuate per la risoluzione delle criticità evidenziate.

Cagliari, 20 dicembre 2024