VI^ commissione: audizioni sindacati dei medici sulla riforma sanitaria

Le osservazioni e le proposte dei sindacati dei medici e dei dirigenti, al disegno di legge n. 40 (Giunta) “Disposizioni urgenti in materia di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale n. 24/2020” sono state al centro dei lavori della commissione Sanità, presieduta da Carla Fundoni (Pd) che ha svolto, come da programma, le audizioni di: Luigi Mascia (Cimo); Maria Luisa Boi (Uil-Fpl); Vito Meloni (Cida); Miriam Pastorino (Fp-Cgil); Gianluigi Luridiana (Fesmed); Alessandro Bianchi (Cosmed); Gisella Carrucciu (Fassid); Daniele Deruda (Anaao); Cesare Iesu (AAroi-Emac) e Massimiliano Piccoi (FvM).

Le organizzazioni sindacali hanno espresso posizioni critiche e avanzato proposte migliorative, evidenziando le principali problematiche che affliggono il settore e i punti critici della riforma in discussione.

Sul piano generale, pur condividendo sostanzialmente i contenuti della proposta legislativa, si è posto l’accento sulla necessità di affrontare nell’immediato le troppe urgenze che caratterizzano il sistema sanitario sardo (si pensi che la percentuale dei posti letto occupati è pari al 120%) e che rischiano di portarlo “al definitivo collasso”. Interventi che, a giudizio della maggior parte degli intervenuti, potrebbero subire ulteriori ritardi a causa dei tempi di attuazione di un nuovo disegno di riforma.

Nel corso dei rispettivi interventi, i rappresentanti degli operatori della sanità, hanno evidenziato come principali criticità del sistema, la frammentazione digitale e la gestione dei dati, denunciando una frammentazione dei sistemi informativi sanitari tra ospedali, territorio e privati. Ed è stata, dunque sottolineata l’urgenza di un sistema digitale integrato per garantire omogeneità nei trattamenti, creare registri sanitari regionali e migliorare la gestione delle emergenze.

L’ulteriore sottolineatura ha riguardato la carenza del personale: vi è una forte carenza di personale medico e tecnico – così è stato detto – ed è stato quindi richiesto un piano di assunzioni e lo svolgimento dei concorsi, per sostituire i professionisti che hanno lasciato il lavoro nella sanità pubblica.

Le perplessità hanno riguardato, in particolare, ruolo e funzioni che, nella proposta della Giunta, sono attribuite all’Ares («si rischia di proporre una Ats 2») accusata di non adempiere pienamente al suo ruolo tecnico-amministrativo e pur riconoscendo il valore della centralizzazione di alcune funzioni (ad esempio, gli acquisti), i sindacati temono una ulteriore perdita di autonomia decisionale delle aziende sanitarie locali. Sul punto è stata più volte citata la sentenza della Corte Costituzionale che ribadisce l’autonomia gestionale delle aziende sanitarie («serve riconoscergli maggiore ruolo e funzioni»), nonché l’opportunità di rafforzare – rispetto ad Ares – il ruolo di indirizzo e controllo della direzione generale dell’assessorato della Sanità («il coordinamento dei direttori in capo ad Ares è una forzatura»).

Ulteriori proposte hanno riguardato il potenziamento della sanità territoriale e non sono mancati riferimenti ai cosiddetti accorpamenti delle strutture («non hanno mai prodotto i benefici attesi») ed in particolare a quello ipotizzato del Microcitemico di Cagliari con il Brotzu: «Il 95% dei lavoratori del Microcitemico si è detto contrario all’accorpamento con il Brotzu. Serve dunque una riflessione e una valutazione più approfondita».

 

Continuità territoriale, audizione dell’assessora Barbara Manca in IV Commissione

E’ un’idea di continuità territoriale, quella presentata dall’assessora regionale dei Trasporti Barbara Manca, che guarda lontano e che si pone obiettivi ambizioni: puntare sui collegamenti con Roma e Milano, affiancando lo strumento degli aiuti sociali modificato, sia per le tratte extra bando sia per quelle in continuità, aumentare la frequenza dei voli, offrire il miglior servizio accessorio ai cittadini,  imporre un tetto alla tariffa per i non residenti e aprire alle agevolazioni per chi ha interessi in Sardegna, non solo lavorativi, ma anche familiari. Sono alcuni degli elementi emersi, questo pomeriggio, durante l’audizione dell’assessora Manca in IV Commissione (Governo del territorio e mobilità), presieduta da Roberto Li Gioi (M5S), sul nuovo bando di continuità territoriale che sarà pubblicato entro la fine della primavera.

L’assessora ha spiegato che la nuova continuità beneficerà di due strumenti importanti già ottenuti dalla Regione: il primo riguarda la modifica del Decreto ministeriale 466 del 2021, con cui è stato incrementato “il dimensionamento minimo previsto”. Tale risultato ha portato all’incremento delle frequenze e ha consentito di garantire il volo della mattina presto dall’aeroporto di Alghero. Il secondo strumento riguarda i dati sulle prenotazioni che le compagnie aeree, in regime di continuità, stanno comunicando in tempo reale all’Assessorato, mentre prima venivano forniti a consuntivo. Con i dati aggiornati, ha spiegato l’assessora, la Regione ha la possibilità di monitorare e intervenire tempestivamente ogni volta che la tratta si avvicina al riempimento del 91%, richiedendo alle compagnie di inserire voli aggiuntivi. L’assessora ha fatto notare che per la prima volta, dopo tanti anni, non ci sono stati problemi nei giorni delle festività natalizie. “E da qui ripartiamo per il prossimo bando”, ha detto Manca, perché l’aggiunta di nuovi voli diventi una situazione straordinaria. L’assessora ha evidenziato che nella tratta Cagliari-Roma, dal 27 ottobre 2023 al 26 ottobre 2024 il 91% di riempimento è stato superato in 161 giornate e il 100% in 106 giornate. Dati che non lasciano dubbi sulla necessità di aumentare la frequenza.

Per l’assessora è, inoltre, fondamentale inserire nel Decreto ministeriale gli elementi fondamentali per la Regione, ma che non siano restrittivi, bisogna rendere il bando appetibile per le compagnie, anche con scadenze a tre o quattro anni, e decidere quali siano gli elementi fondamentali che deve garantire il vettore. Nel precedente bando c’erano, secondo l’assessora, troppi requisiti che avevano un punteggio. La frammentazione di questo punteggio non ha giovato, ha sottolineato, all’esito del bando. Per Manca è importante puntare sui requisiti che si ritengono essenziali attribuendo punteggi alti.

Sul modello Baleari, che comunque ha il triplo dei volumi dei passeggeri rispetto alla Sardegna, l’assessora si è espressa chiaramente, evidenziando che senza la continuità territoriale nel periodo del Covid non avrebbe viaggiato nessuno.

Nel corso dell’audizione sono interventi i consiglieri Maria Laura Orrù (Avs), Gianluigi Piano (Pd), Ivan Pintus (Progressisti), Emanuele Matta (M5S) e Antonello Floris (FdI).

PROPOSTA DI LEGGE N. 68

CORRIAS – Disposizioni in materia di attuazione del Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali.

scarica la PROPOSTA DI LEGGE N. 68 [file.pdf] 


iter del progetto di legge

 

Al via in commissione “Sanità” il ciclo di audizioni sul disegno di legge n.40 della Giunta regionale

Con le relazioni dei rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Css ha preso il via questa mattina, in Commissione Sanità, il ciclo di audizioni sul Disegno di legge n.40 della Giunta regionale per la riforma del sistema sanitario. Proposta che i sindacati giudicano “non necessaria” in un momento in cui il sistema avrebbe invece bisogno di interventi urgenti per tamponare disservizi e carenze che mettono in discussione il diritto alla salute dei sardi. Una posizione unitaria ribadita davanti al parlamentino guidato da Carla Fundoni.

«In questi anni troppe riforme non attuate hanno creato problemi di organizzazione ed efficienza – ha detto la segretaria della Cigl Roberta Gessa – un’altra riforma non è utile al sistema. Occorre invece lavorare per migliorare l’esistente». Sulla stessa linea Mirko Idili (Cisl): «Il nostro sindacato crede che il baricentro strategico su cui operare sia il territorio. E’ lì che si gioca la partita per un’offerta sanitaria di qualità». Anche per Guido Sarritzu (Uil) più che pensare ad una riforma del sistema “bisogna ripartire da quello che funziona ascoltando le richieste dei pazienti e dei lavoratori del settore. Nelle ultime tre legislature di sono varate tre diverse riforme. Questo ha creato confusione e disorientamento tra i cittadini e gli operatori sanitari».

Una nuova riforma rischierebbe, secondo i sindacati, di paralizzare il sistema. «Abbiamo tempi strettissimi per risolvere le emergenze – ha sottolineato Giacomo Meloni, segretario generale della Css, meglio pensare ad aggiustare quello che di buono abbiamo. Si agisca piuttosto su determinati settori (liste d’attesa, cup, sprechi) per migliorare i servizi». Anche per Lino Marrocu (Ugl) «E’ meglio pensare a una riorganizzazione dell’esistente. C’è bisogno di risposte immediate in un sistema che fa acqua da tutte le parti».

Posizione unitaria, pur con qualche distinguo, anche sulla volontà della Giunta di procedere al commissariamento degli attuali direttori generali delle Asl. Secondo i sindacati, la rimozione dei dirigenti rischia di creare ulteriori problemi. Meglio dare indirizzi precisi e obiettivi per provare a migliorare l’offerta e rispondere alle esigenze dei cittadini.

I rappresentanti dei sindacati sono poi entrati nel merito dei singoli articoli del Disegno di Legge andando a toccare i nervi scoperti del sistema sanitario regionale: dalla mancanza di personale alla lotta al precariato, dallo “smantellamento” dell’assistenza territoriale alla proposta di istituire i centri di assistenza urgenza (Cau) fino alla necessità di depotenziare lAres per garantire una migliore programmazione con il decentramento di poteri verso le Asl.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Corrado Meloni (Fdi) e Antonello Peru (Sardegna 20Venti).

La presidente Carla Fundoni, al termine delle audizioni mattutine, ha assicurato l’impegno della Commissione per arrivare a una riforma condivisa. «Iniziamo oggi il ciclo delle audizioni che andranno avanti per qualche giorno – ha detto Fundoni – sentiremo diversi soggetti con l’obiettivo di avere un quadro preciso su cui intervenire. L’obiettivo è confezionare la migliore proposta di riforma possibile per garantire il diritto alla salute dei sardi».

Il calendario settimanale delle Commissioni permanenti

Riprendono domani, martedì 14 gennaio, i lavori della Commissioni permanenti del Consiglio regionale.

Dalle 10, la Sesta Commissione “Sanità” inizierà un ciclo di audizioni sul disegno di legge n.40 (Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24). I primi ad essere sentiti saranno i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Css. I lavori proseguiranno nel pomeriggio, alle 16, con le audizioni dei una delegazione dei sindacati dei medici.

Sullo stesso argomento, la Commissione “Sanità” sentirà mercoledì 15 gennaio, alle 10, i rappresentanti sindacali di infermieri, veterinari, oo.ss. e amministrativi e, nel pomeriggio alle 16, i presidenti degli Ordini dei Medici e l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi. Le audizioni si concluderanno giovedì 16 gennaio con i presidenti degli ordini professionali degli infermieri, veterinari e ostetriche (alle 10) e con i rappresentanti di Aiop, Confindustria e presidenti degli ordini dei radiologi (alle 16).

Sempre domani, alle 15,30, si riunirà la Quarta Commissione “Governo del Territorio”. In programma le audizioni dell’assessore regionale dei Trasporti Barbara Manca sul nuovo bando per la continuità territoriale aerea. I lavori proseguiranno con l’esame del testo unificato sulla tutela e valorizzazione della fitodiversità autoctona della Sardegna.

Per mercoledì 15 gennaio, alle 11, è convocata la Quinta Commissione “Attività Produttive”. All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore all’Agricoltura, Gianfranco Satta, sull’attuazione della legge regionale n.17 del 2023 sulla pesca. Seguirà l’audizione di una rappresentanza dei Consorzi di Bonifica dell’oristanese sugli interventi per la prevenzione del rischio alluvioni.

Giovedì 16 gennaio, alle 10.30, si riunirà la Seconda Commissione “Lavoro, Istruzione e Cultura” che sentirà in audizione l’assessore alla pubblica istruzione Ilaria Portas sulla programmazione della rete scolastica per il 2025/2026 e il presidente e direttore generale dell’Ersu di Cagliari sulla proposta di attuazione dello Statuto dell’Ente per il diritto allo studio.

Sempre giovedì, alle 11, si riunirà la Prima Commissione “Autonomia” per l’esame delle proposte di legge n.1 “Introduzione dell’elezione diretta del presidente della Provincia e del Consiglio provinciale” e n.68 “Disposizioni in materia di attuazione del Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli Enti Locali”.

PROPOSTA DI LEGGE N. 67

SORGIA – Modifiche alla legge regionale 5 novembre 1985, n. 26 in materia di istituzione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione sarda.

scarica la PROPOSTA DI LEGGE N. 67 [file.pdf] 


iter del progetto di legge

 

XVII LEGISLATURA – ANNO 2025

Dlgs 33/2013Articolo 29, comma 1. Obblighi di pubblicazione del bilancio, preventivo e consuntivo, e del Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, nonché dei dati concernenti il monitoraggio degli obiettivi

Sezione relativa al bilancio preventivo e consuntivo, come indicato all’art. 29, c. 1 del d.lgs. 33/2013

Allegati

IV^ commissione: concluse le audizioni sul testo unificato per la tutela, la conservazione e la valorizzazione della biodiversità nell’Isola

La Quarta commissione consiliare, presieduta da Roberto Li Gioi (M5S), ha concluso il ciclo di audizioni sul testo unificato (n. 35-36) in materia di tutela, conservazione e valorizzazione della fitto diversità autoctona in Sardegna.

La prima ad intervenire nel corso dei lavori pomeridiani è stata l’assessora dell’Ambiente, Rosanna Laconi, che ha accolto con favore la proposta di legge che ha come obiettivo la salvaguardia della biodiversità nell’Isola. «La biodiversità – ha affermato l’esponente della giunta guidata dalla presidente Todde – è uno degli aspetti maggiormente compromessi dal cambiamento climatico ed è fondamentale lavorare per proteggere tutte le specie, siano esse flora o ecosistemi». L’assessora, nel corso del confronto con i consiglieri sui singoli articoli dell’iniziativa legislativa, ha inoltre concordato sulla opportunità di riconoscere all’esecutivo regionale la facoltà di predisporre e aggiornare l’elenco delle specie da sottoporre a tutela e, sollecitata anche dagli interventi dei consiglieri Ciusa (M5S), Orrù (AvS), Mula (As), Floris (FdI) e Piano (Pd), ha mostrato favore nel rivolgere particolare attenzione a quegli aspetti legati al coniugare le azioni di salvaguardia con le problematiche inerenti le attività di messa in sicurezza dei territori e dunque alle opere pubbliche riguardanti la realizzazione di infrastrutture strategiche, di manutenzione e ripulitura di scarpate stradali e ferroviarie ma anche di quelle finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico.

Hanno auspicato una rapida approvazione dell’atteso provvedimento legislativo anche il professore Mauro Ballero (società botanica italiana); la professoressa Simonetta Bagella, presidente della società italiana di scienza della vegetazione; il presidente della sezione sarda della società botanica italiana, professore Emmanuele Farris e il presidente dell’associazione italiana naturalisti, dottor Francesco Lecis, che, nel corso dei rispettivi interventi, hanno proposto, suggerimenti, integrazioni e puntuali modifiche ad alcune delle disposizioni normative contenute nella proposta di legge.

Tutela della fitodiversità sarda, al via le audizioni

Con l’audizione dei professori delle Università di Cagliari e di Sassari e dei presidenti delle organizzazioni ambientaliste sono iniziate questa mattina in commissione Quarta le audizioni sul testo unificato PL 35 PL 43 sulla tutela, conservazione e valorizzazione delle fitodiversità autoctone della Sardegna.

Il professor Gianluigi Bacchetta (UniCa) ha esordito dicendo che “si tratta di un testo che ha bisogno soltanto di piccole limature. Attendiamo da mezzo secolo che una legge così sia approvata”. Per il professor Emmanuele Farris (UniSs) “questa legge è una grande speranza, stiamo mettendo in cassaforte un patrimonio unico con 2500 specie spontanee e con un tasso endemico pari soltanto alla Sicilia, che condividiamo in parte con la Corsica e in parte con le Baleari”.

Per il mondo associativo ambientalista sono intervenuti Pierino Daveri (Associazione nazionale forestali), Francesco Guillot (Lipu), Mauro Gargiulo (Italia Nostra) e Giovanni Paulis (Wwf), c he hanno parlato di “una legge necessaria cose è necessario valorizzare ancora di più il nostro ruolo dentro il coordinamento scientifico”. Daveri ha insistito perché sia “garantito il monitoraggio degli alberi monumentali. Abbiamo perso l’olivo  millenario di Cuglieri perché l’erba non era stata adeguatamente sfalciata”.

La Garante per l’infanzia Puligheddu alle istituzioni: “Il 2025 sia l’anno dei diritti dell’infanzia”

“L’anno che è appena cominciato deve essere dedicato, dalle istituzioni a qualunque livello,  ai diritti dell’infanzia. In Sardegna cresce sempre più la povertà, la percentuale dei minori ai margini della società nella nostra isola è superiore di ben 10,7 punti rispetto alla media nazionale”.

 

E’ l’appello della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu che, per il  2025, chiede  che i temi relativi ai minori abbiano un ruolo di primo piano nelle agende istituzionali.

 

L’allarme lanciato dal Gruppo di lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC)– scrive Carla Puligheddu –  conferma la situazione di estremo disagio che vivono le fasce più giovani della popolazione . Le disuguaglianze territoriali colpiscono i bambini e le bambine sin dalla nascita, e condizionano tutto il loro percorso di crescita.

 

Per Carla Puligheddu è ormai necessario, e non più rinviabile,  l’istituzione di un Osservatorio dell’infanzia e dell’adolescenza che raccolga periodicamente, e renda disponibili con trasparenza,  i dati che, soprattutto in una regione come la nostra, devono essere alla base di qualsiasi strategia e di qualsiasi scelta politica, non solo per le ricadute di opportunità che si avrebbero sull’infanzia e l’adolescenza ma per la realizzazione del benessere della società intera.

 

Servono, dunque,  misure urgenti per fronteggiare la povertà, le patologie croniche dell’infanzia e l’accesso ai servizi socio sanitari territoriali. Indispensabile poi, creare condizioni per  un cambio totale di strategia in materia di calo demografico che sembra inarrestabile e che ci vede primatisti europei,  con a capo la città di Oristano.