Nota stampa della seduta n. 59

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 59 – Pomeridiana

Mercoledì 9 aprile 2025

 

 

Manovra 2025-2027, discussione generale

Il Consiglio si riunisce giovedì 10 aprile alle 16

Alla ripresa dei lavori il presidente Comandini ha dato la parola all’on. Salvatore Cau (Orizzonte comune), che ha detto: “Mi permetto di parlare della libertà dei sardi delle zone interne, che devono essere liberi di decidere se vivere al centro dell’Isola o andarsene. In questa finanziaria noi tocchiamo i temi della sanità e dell’istruzione, che sono fondamentali quando si tratta di decidere se restare o meno”. Secondo l’oratore “questo provvedimento mette le basi per una crescita omogenea della Sardegna, col ripristino di una regola dimenticata: i bandi. Che non vengono decisi in modo casuale ma sulla base delle esigenze dei territori. Non abbiamo la pretesa di risolvere tutti i problemi ma almeno iniziamo a farlo”.

Ha preso poi la parola l’on. Gianluca Mandas (Cinque stelle) che ha detto: “Il governo nazionale procede con 150 milioni di euro di tagli agli enti locali sardi e li sta coprendo la Regione. Questo va detto e va detto anche che il bilancio è rigido a causa delle grandi risorse che destiniamo alla Sanità”. Per Mandas sono innumerevoli gli spunti positivi nei capitoli dedicati all’agricoltura, alle comunità energetiche, alle reti idriche e più in generale ai lavori pubblici  e alla promozione turistica alternativa rispetto a quella tradizionale.

E’ intervenuto a seguire l’on. Alessandro Sorgia (Lega Sardegna), secondo cui “la Sardegna chiede risposte lungimiranti che questa manovra senza strategia non è  in grado di offrire. Basterebbe prendere i 30 milioni destinati alla fusione degli aeroporti e metterli sulla sanità per dare un primo segnale significativo. Bisogna dare credito alle aziende agricole sarde, quelle artigiane e il terzo settore”.

Sempre dall’opposizione il consigliere Stefano Tunis (Sardegna 2020) ha detto: “Ho il sospetto che non vi sia tutto chiaro, dovremmo approfondire il concetto di nemesi. Il vostro atteggiamento non è conseguente rispetto alle vostre parole, vedi le nomine dello staff della presidenza, che avete in passato contestato. Dovete applicarvi all’etica situazionale, voglio darvi un consiglio per uscire dal corto circuito nel quale vivete. Noi vi vogliamo aiutare ma così è difficile, se anche un autorevole rappresentante della maggioranza sfila in corteo contro le decisioni della Giunta in materia di sanità”.

Per Antonio Solinas (Pd) “il lavoro fatto sin qui è più che soddisfacente ed è normale che l’opposizione dica il contrario. Non si offenda il consigliere Tunis ma farci guidare dalla sua parte politica, per come avete governato nei cinque anni passati, non è una buona soluzione”. Solinas ha rilanciato il tema della formazione e della tutela ambientale davanti al rischio idrogeologico. Poi sull’agricoltura: ”Se è necessario accelerare la spesa in tutta la Regione ancora di più lo è in agricoltura”.

Ancora in discussione generale ha preso la parola il capogruppo di Sinistra futura, Luca Pizzuto: “Noi siamo rossi ma non pesci rossi. Ognuno pensi alla propria etica situazionale esattamente come noi non abbiamo dimenticato cos’è accaduto negli ultimi cinque anni e che situazione abbiamo ereditato. I tagli che faremo nei prossimi anni saranno enormi se andrà avanti la linea che servono 800 miliardi per armare l’Europa”. Pizzuto ha aperto il dialogo all’opposizione e ha chiesto “attenzione per l’intero sistema degli enti locali”. (C.C.)

Per il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, il primo anno di legislatura è sempre complicato. “Si è di fronte allo start up dell’amministrazione e, per quanto riguarda il bilancio, il primo è quasi sempre tecnico. E’ successo anche nelle scorse legislature – ha ricordato Agus – durante la pandemia abbiamo votato in mezzora il Piano regionale di sviluppo e la Legge di Stabilità. Sono fiero di aver firmato la procedura d’urgenza che ha consentito di approvare rapidamente la manovra finanziaria. C’è un momento in cui, di fronte alle esigenze primarie, occorre guardarsi in faccia e capire qual è la direzione verso l’interesse comune”. Il capogruppo dei Progressisti ha sottolineato la discrepanza che ancora esiste  tra le  domande che arrivano dalla società sarda e le risposte che si devono dare. E’ necessario ragionare sulle strategie future in materia di  enti locali, di  fondo unico, di  sanità. Sono sicuro – ha concluso Agus –  che su questi temi troveremo l’unità.

 Per Antonello Peru (Sardegna al centro 20 venti ) la Finanziaria è un documento importante di pianificazione che dovrebbe completare il Piano regionale di sviluppo. Il capogruppo di Sardegna al centro 20 venti rileva alcune criticità. Prima di tutto che c’è l’ inadeguatezza del modello centralista e la necessità di più decentramento verso i comuni: “ In questa finanziaria non c’è decentramento, perchè si riduce il Fondo unico quindi  non si rispettano i comuni e i sindaci. Inoltre, non si cerca di riequilibrare gli squilibri territoriali e non si fa la necessaria verifica per capire se si stanno centrando gli obiettivi”. Antonello Peru ha accolto l’appello  del consigliere Agus sulla apertura per far ripartire la  Sardegna . Rivolgendosi al consigliere Pizzuto ha detto di essere  convinto che la guerra si trovi anche nella nostra isola  e che il popolo  merita di essere difeso.

Sandro Porcu, capogruppo di Orizzonte Comune,  ha detto che con questa Finanziaria  la linea politica della maggioranza comincia a prendere forma. Ha subito chiarito che le sue dichiarazioni fatte in aula sul Piano regionale di sviluppo non volevano  essere un attacco ma un appello accorato per lavorare insieme per il bene della  Sardegna . Ribadisco – ha affermato – che un anno di legislatura è troppo poco per giudicare il lavoro di questa giunta e di questa maggioranza. E’ presto per i consuntivi. I provvedimenti che stiamo portando avanti con questa finanziaria avrà  effetto nei prossimi anni, giudicateci su questi effetti. E’ una finanziaria molto articolata, in cui si registra un notevole cambio di passo sul Fondo Unico, sui trasporti, sul lavoro, sulle imprese, sulle famiglie, sulla  sanità, sulle  scuole e sui settori produttivi.  Porcu ha individuato tre temi. Il primo; la sanità e il commissariamento asl. Noi vogliamo sostituire – ha detto –  coloro che non sono riusciti ad aggiustare “la macchina”. La novità principale è quella che prevede di dare una  nuova  identità ai piccoli ospedali., dare un’anima alla sanità territoriale.  Bene anche la visione sul turismo che punta ad  aumentare il PIL e a migliorare la qualità dei servizi. Sui lavori pubblici,  bene il metodo dell’ascolto e dei bandi. Questa finanziaria ci soddisfa, e nelle  prossime ore lavoreremo, attraverso gli emendamenti,  per arricchire il testo

Maria Laura Orrù (Alleanza Verdi e Sinistra) ha detto che ogni nuova amministrazione si trova di fronte a ciò che eredita, noi oggi però abbiamo una grande opportunità di riflettere su questa manovra finanziaria cercando di tracciare una via definitiva per uscire dalle emergenze . Per la capogruppo in questa Finanziaria c’è  uno sforzo importante di promuovere un progetto che va oltre le emergenze.  Noi come Regione al centro del Mediterraneo – ha affermato – abbiamo l’obbligo di rivendicare un’ Europa unita che non si muova sulle decisioni dei singoli Stati. Maria Laura Orrù sostiene che  in futuro sia necessario ridurre i mesi di esercizio provvisorio. Dobbiamo ridurre al minimo le variazioni di bilancio e concentrarci sulla manovra finanziaria e lavorare in prospettiva.   Orrù ha ribadito il suo no al taglio delle risorse ai comuni e ha ricordato  all’aula di non trascurare i cambiamenti climatici: “O si interviene con progetti veri o rischiamo di rincorrere un’ennesima emergenza”. Altri temi fondamentali da affrontare sono l’innovazione tecnologica, la  digitalizzazione e i problemi legati all’intelligenza artificiale.

Umberto Ticca (Riformatori sardi) ha detto che il peccato originale di questa finanziaria è che arriva fuori tempo massimo. Il ritardo è dovuto a precise scelte politiche: anteporre la sanità alla finanziaria. Non capisco come sia stato possibile. Questa – ha aggiunto –  è una manovra poco coraggiosa e si può definire “dell’ordinaria amministrazione”. Questa ordinaria amministrazione è emersa anche nel dibattito di ieri dove la scusa della maggioranza è l’eredità del passato. Il parere dei Riformatori su questo testo  è negativo. Prima di tutto sulla sanità: Con questa finanziaria si finanzia un sistema in piena crisi senza sanare le storture e non dando seguito neanche all’ultima leggina approvata. Dunque, nessun cambiamento. Sulle liste d’attesa non state mettendo nulla, si mettono risorse a pezzi . Sull’accordo con i medici di medicina generale mancano fondi e  con gli emendamenti cercheremo  di sanare questo problema che riguarda la sanità territoriale. Sugli Enti locali stesso problema. “Troviamo almeno il modo di portare il Fondo unico  a l livello degli anni passati. Sui 30 milioni destinati agli aeroporti Ticca ha chiesto: “Con questi 30 milioni diventiamo  un socio di peso o saremo solo comparse? Se dobbiamo essere comparse non mettiamo neanche un euro. Per Ticca questa Finanziaria per ora è inaccettabile, si lavorerà nelle prossime ore per migliorarla. (R.R.)

Diametralmente opposto il giudizio di Michele Ciusa (M5S): «Ho rispetto delle prerogative delle minoranza ma oggi è un errore soffermarsi su altre questioni che non riguardano la legge di bilancio – ha detto Ciusa –è invece necessario affrontare insieme i temi che riguardano la Sardegna. Lo possiamo fare ora per mettere in campo azioni concrete a vantaggio dei sardi. Oggi discutiamo la prima finanziaria della legislatura, vogliamo lasciare un segno di discontinuità con il passato».

Ciusa ha poi sottolineato le difficoltà e le complessità derivate dal contesto nazionale e internazionale: «Le guerre hanno prodotto un aumento indiscriminato dei costi dell’energia incidendo sul potere d’acquisto dei cittadini. Questa Giunta sente la responsabilità di agire rapidamente per dare risposte a chi soffre. La legge di bilancio deve essere un’opportunità. Sappiamo dell’attesa che vivono i comuni sardi, sappiamo quale sia l’urgenza di intervenire nella telemedicina, di sostenere il sistema imprenditoriale e quali sono le difficoltà del mondo delle campagne. Questa manovra è oggi ancora più importante considerato il quadro geopolitico che stiamo subendo. Il destino della Sardegna sta a cuore a tutti. Spero che nessuno si voglia sottrarre a questa responsabilità».

Per Angelo Cocciu (Forza Italia) la legge finanziaria arriva in un momento importante: «Vorrei parlare innanzitutto del progetto dell’Einsten Telescope di Sos Enattos a Lula – ha detto Cocciu – la presidente Todde ha parlato di risorse e progetti senza dire che queste risorse sono state stanziate dal governo nazionale». Cocciu ha poi puntato l’attenzione sul progetto di fusione degli aeroporti sardi: «Sono preoccupato per quello che potrà succedere negli scali minori. La società unica che acquisirà gli aeroporti penserà solo a quelli che producono utili.- Gli altri subiranno tagli devastanti. Quello che state facendo è un grave errore. Vi invito a riflettere seriamente».

Sulla continuità territoriale, il capogruppo di Forza Italia ha proposto di inserire tra le tratte in regime di continuità territoriale marittima anche le rotte Olbia-Livorno e Olbia-Carrara. «E’ importante per la continuità delle merci. In questo modo si possono debellare le tasse sull’inquinamento che gravano prima sulle compagnie e poi sugli autotrasportatori». Sul fronte del lavoro, Cocciu ha auspicato lo scorrimento delle graduatorie del concorso Laore per le assunzioni nella pubblica amministrazione, mentre sulla sanità ha definito “irrisorie” le risorse individuate in finanziaria. «State distruggendo ciò che di buono esiste».

Positivo invece il giudizio del capogruppo del Pd, Roberto Deriu: «L’amministrazione pubblica cresce per rispondere ai bisogni dei cittadini – ha rimarcato Deriu – seguendo questo istinto ci troviamo ciclicamente ad aumentare le spese per personale, organizzazione e strumentazione. Questa tendenza non è sempre positiva. Noi abbiamo tentato di aumentare le azioni e l’efficacia della pubblica amministrazione. La Giunta punta a cogliere questo obiettivo. Il Consiglio deve incoraggiare questa tendenza. Si cerca di specializzare la spesa e di coordinare le fonti e le risorse senza dimenticare i problemi che abbiamo con lo Stato e con l’Europa. La Sardegna lotta con l’abbondanza di risorse e con la sua incapacità di spesa». Per questo la maggioranza e la Giunta, ha sottolineato ancora Deriu, stanno provando ad invertire la rotta con indicazioni precise inserite nel piano di sviluppo nei disegni degli assessorati e nella strategia generale della Regione. «Per questo dico grazie alla Presidente Todde che ha dimostrato sensibilità ed attenzione ad alcuni dei temi principali sostenendo alcune correzioni in materia di enti locali, sostegno alla microimpresa e sicurezza sociale e sanità. L’approvazione della finanziaria è importante ma è solo una tappa di una strada lunga e difficile. Ognuno di noi sta cercando di fare del suo meglio. Non esiste oggi una classe politica che ha la piena fiducia dell’insieme della società. La società è distante dalla Regione, non sono più i tempi della Rinascita e dell’intesa autonomistica. Sono tempi di frammentazione che questa classe politica regionale sta tentando, forse anche in modo insufficiente, di colmare e ridurre. La Finanziaria offre alcuni strumenti importanti per lanciare ponti verso la società civile e il sistema amministrativo della Sardegna. La nostra, per questo, è una valutazione positiva. Certo ci sono ritardi rispetto alla fisiologia di un provvedimento che deve essere approvato nei tempi previsti dalla legge. Ora dobbiamo lavorare per recuperarli. La presidente Todde ha intrapreso una strada in salita che però è quella giusta». (PsP)

Dopo l’on. Deriu ha preso la parola il capogruppo FdI Paolo Truzzu, che ha iniziato “ringraziando di cuore la maggioranza perché sentire alcuni interventi mi fa sperare che il Consiglio possa riprendere il suo ruolo. La prima finanziaria non è una manovra qualunque e arrivarci al quarto mese di esercizio provvisorio significa aver perso un anno. In queste condizioni chiedete a noi un gesto di responsabilità ma gli irresponsabili siete voi perché se la riformina sanitaria fosse entrata in aula dopo la manovra avreste potuto usare subito i poteri di commissariamento delle Asl”. Per l’oratore è “una finanziaria di corto respiro perché non se ne capisce la ratio e non perché non ci siano risorse all’interno. Il vostro problema è che non si capisce che cosa volete fare: questa manovra sembra una delibera di consiglio comunale e non me ne voglia l’assessore. Si può essere d’accordo però per potenziare il fondo unico degli enti locali”. Truzzu ha aggiunto: “Vi chiediamo di tagliare le tasse aeroportuali utilizzando i 30 milioni fermi per la nuova società di gestione aeroportuale”.

Il presidente Comandini ha dichiarato chiusi i lavori che riprenderanno domani alle 16. (C.C.)

 

Sintesi della seduta n. 59

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 59

Mercoledì 9 aprile 2025 – Pomeridiana

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Aldo Salaris
Indi del Presidente Giampietro Comandini

 

 

Inizio: ore 16 e 10

– Congedi.

– Annunzi.
Documenti pervenuti: risposta scritta a interrogazione.

– Ripresa della discussione congiunta del disegno di legge: “Legge di stabilità regionale 2025” (85/S/A) e del disegno di legge: “Bilancio di previsione 2025-2027” (86/A).

Sono intervenuti i consiglieri Salvatore CAU, Gianluca MANDAS, Alessandro SORGIA, Stefano TUNIS, Antonio SOLINAS, Luca PIZZUTO, Francesco AGUS, Antonello PERU, Sandro PORCU, Maria Laura ORRÙ, Umberto TICCA, Michele CIUSA, Angelo COCCIU, Roberto DERIU, Paolo TRUZZU.

Riconvocazione: giovedì 10 aprile 2025 alle ore 16.

Fine: ore 18 e 44

Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

Silvia Pintus (am)

Nota stampa della seduta n. 58

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 58 antimeridiana

Mercoledì 9 aprile 2025

 

 

Legge di stabilità 2025, iniziata la discussione generale

Il Consiglio regionale proseguirà i lavori alle 16

 

La seduta è stata aperta dal presidente Piero Comandini che, dopo le formalità di rito, ha dato ala parola al consigliere Fausto Piga (FdI) per il primo intervento nella discussione generale sulla Legge di Stabilità 2025.

L’esponente della maggioranza, in premessa, ha ricordato che proprio oggi si celebra il primo anno di governo della Giunta Todde. «C’è però poco da festeggiare. Siamo invece molto preoccupati per l’instabilità dello scenario politico – ha detto Piga – sulla presidenza pende un giudizio di decadenza, la legislatura potrebbe finire da un momento all’altro. Speriamo che il 22 maggio ci sia una decisione definitiva. A preoccupare ancora di più sono però i ritardi nella soluzione delle emergenze della Sardegna. Non c’è tema che sia stato affrontato con tempestività. Ciò che preoccupa è la perdita di tempo. Non sono ritardi giustificati. Si è perso tempo nella riforma della sanità, nella distribuzione di poltrone, nella mozione sull’autonomia differenziata. Non c’è stata una sola emergenza che sia stata risolta. Il caso emblematico è il ritardo nella presentazione della legge finanziaria che ci costringe al quarto mese di esercizio provvisorio». Secondo Piga il ritardo accumulato non ha consentito di varare un provvedimento in grado di risolvere i problemi dell’Isola: «Non pretendiamo da voi la bacchetta magica – ha detto Piga – se però i problemi che avete ereditato peggiorano, allora significa che c’è qualcosa che non funziona. Tuttavia vogliamo darvi qualche indicazione per migliorare il testo, tenendo conto delle sollecitazioni arrivate dalle parti sociali che condividiamo. Serve però trasparenza a partire dalla vicenda che riguarda la privatizzazione degli aeroporti sardi».

Critico sulla Legge di Stabilità anche il giudizio di Antonello Floris (FdI): «A mio avviso con questa legge rimarrete al punto di partenza. Quest’anno si è perso tempo su alcuni provvedimenti poi impugnati dal Governo come quelli contro la speculazione energetica. Qualcuno di voi, anziché prendersi le proprie responsabilità, ha dato la colpa al Governo Meloni. Poi c’è stata la “riformina” sanitaria che ha impegnato il Consiglio per settimane: il risultato è che siamo al quarto mese di esercizio provvisorio. Altri provvedimenti importanti come la ratifica del decreto salva-casa sono ancora al palo. La Regione è l’unica regione in Italia a non averlo fatto». Floris si è poi soffermato sulla situazione del sistema sanitario: «E’ l’emergenza più importante. La salute dei cittadini è al primo posto. Dopo un anno si può fare un primo bilancio che è chiaramente negativo. Sono scontenti gli operatori e la stessa presidente della Regione invoca un cambio di passo. Serve più capacità di ascolto che finora non c’è stata. Stesso discorso per l’agricoltura: allevatori e agricoltori denunciano ritardi nei pagamenti e invocano provvedimenti urgenti. Mentre per gli enti locali si vuole puntare su un piano paesaggistico per le zone interne con il rischio è di bloccare tutto».

Di diverso avviso il consigliere di Avs Giuseppe Dessena: «In questa discussione irrompe prepotentemente il tema dei dazi commerciali che rischia di avere un impatto fortissimo nella nostra economia a partire dal settore agroalimentare – ha detto Dessena – potremmo essere presto chiamati a riorganizzare la spesa a tutela della nostra economia. La materia finanziaria è soggetta a condizionamenti quotidiani. E’ vero che siamo in ritardo ma questa è una costante degli ultimi 10 anni. E’ giusto però riflettere su questo tema, il fattore tempo è importante. Bisogna capire quali sono le ragioni profonde che determinano i ritardi nella presentazione della manovra finanziaria. La Corte dei Conti ha certificato l’aumento del saldo di cassa da 611 milioni a 3, 4 miliardi di euro. Un dato che evidenzia le difficoltà nella capacità di spesa della nostra Regione. C’è bisogno di un cambio di rotta, i Comuni, come ha sostenuto il sindaco di Cagliari, potrebbero essere utilizzati per accelerare la spendita delle risorse». Sulla sostanza della manovra, Dessena ha invece sottolineato la capacità di stare dentro il disegno programmatorio: «Si mettono dei punti fissi. Ho apprezzato molto l’attenzione ai lavoratori precari o espulsi dal mercato del lavoro. Mi è piaciuto che sul tema dell’istruzione si sia posto rimedio ai tagli all’Università. Bene anche sul fronte della lotta allo spopolamento e dell’incremento dei finanziamenti a favore degli enti locali».

Positivo anche il giudizio di Antonio Spano (PD): «Ci sono maggiori stanziamenti rispetto al 2024 – ha esordito Spano – non si può accettare la critica della minoranza che ha definito il Piano regionale di sviluppo un libro dei sogni. Capisco che l’opposizione non condivida le nostre scelte. Siamo diversi e diverse sono le letture delle dinamiche economiche e sociali. Le nostre valutazioni sono guidate dalla nostra formazione, per questo si individuano priorità alternative rispetto a quelle della minoranza». Spano ha poi proseguito sottolineando le difficoltà generate dal contesto in cui si opera: «La rigidità del bilancio della Regione è il primo ostacolo, la massa manovrabile del Bilancio è di soli 300 milioni di euro – ha detto Spano – le difficoltà sono tante, nostro dovere è cercare di ridurre la distanza tra ricchi e poveri. La manovra non risolverà tutti i problemi della Sardegna, le risorse sono limitate, lo scenario internazionale non aiuta. In quest’ottica raccomando alla Giunta di studiare manovre di bilancio che possano rendere più veloce la spesa. Abbiamo l’obbligo di recuperare flessibilità». Spano ha infine dato un suggerimento: «Occorre incrementare il fondo unico degli enti locali prevedendo impegni pluriennali. Il centrodestra ha mostrato cecità rispetto a questo tema nella passata legislatura».

Per Corrado Meloni (Fdi): «La manovra finanziaria entra finalmente in Aula – ha detto Meloni – siamo al quarto mese di esercizio provvisorio. La presidente Todde si è intestata tanti primati, sicuramente può rivendicare questo: non accadeva da tredici anni che la manovra arrivasse così in ritardo in Aula».

Meloni ha poi stigmatizzato la decisione della Giunta di aver anteposto la discussione della riforma sanitaria alla manovra finanziaria: «Quel provvedimento ha portato ulteriore sconquasso nel sistema sanitario – ha detto l’esponente della minoranza – stesso discorso per le leggi sulle aree idonee. A cosa sono servite le fantomatiche misure urgenti sulla sanità? Si volevano commissariare le Asl ma invece non si è fatto ancora nulla».

Meloni ha poi parlato di aspettative deluse sul bilancio della Regione: «Ci si aspettava un provvedimento ambizioso. Dal testo si desume chi vi è mancato il coraggio per varare riforme epocali. La finanziaria è totalmente deludente. Siamo di fronte a un provvedimento asfittico che non contiene nessun progetto di ampio respiro. C’era bisogno di aspettare tanto tempo per portarla in Aula?». (Psp)

 

La discussione generale è dunque proseguita con l’intervento del consigliere della maggioranza, Valter Piscedda (Pd), che ha definito i tempi con i quali si procede all’approvazione della Manovra “in linea con la tradizione”. A giudizio dell’esponente dei democratici la legge finanziaria affronta i problemi della Sardegna e Piscedda ha quindi elencato una serie di poste in bilancio che dimostrerebbero tale impegno, ad incominciare da quelli che attengono il sociale e la sanità. Il consigliere del Pd, rispondendo anche alle numerose sollecitazioni da parte degli esponenti delle minoranza, ha quindi definito lo stanziamento di 30 milioni di euro per le gestioni aeroportuali “una scelta politica che sarà portata avanti”. «Costruiamo la finanziaria – ha concluso Piscedda – sulla base del programma ed anche delle contingenze e affronteremo le priorità sulla base delle indicazioni della Giunta».

Di tenore differente l’intervento del consigliere FdI, Emanuele Cera, che ha parlato di Finanziaria lontana dalle attese dei cittadini, degli Enti locali e delle imprese: «Un’occasione mancata per scarsità delle risposte date». L’esponente della minoranza ha quindi elencato le principali criticità del sistema sanitario («versa ormai in condizioni drammatiche ma i comitati per il diritto alla salute che tanto strillavano nella passata legislatura ma oggi sono silenti») e del comparto agricoltura e pesca («sono settori dimenticati»). «Non c’è il cambio di passo – ha dichiarato Cera – e invito l’assessore dell’Agricoltura ad avere più coraggio nel chiedere risorse adeguate per affrontare calamità ed emergenze». Altre note dolenti, a giudizio del consigliere FdI, riguardano i mancati stanziamenti per l’artigianato artistico (fiere espositive di Mogoro, Samugheo e Nule) e l’assenza di misure adeguate per il riequilibrio territoriale e lo sviluppo integrato..

Franco Mula (FdI), ha replicato con toni a tratti duri alle affermazioni del consigliere Spano (Pd) riguardo alla trazione “sardo-leghista” della passata legislatura ed ha invitato la maggioranza a modificare il tono polemico negli interventi («basta dare colpe agli altri per il ritardo con il quale si procede con l’approvazione della Manovra»). L’esponente della minoranza ha quindi affrontato alcuni temi specifici, ad incominciare dalla sanità («chiediamo impegni per il riequilibrio territoriale e la nuova base degli elicotteri nel nuorese, a Sorgono») dal lavoro («servono posti di lavoro stabili e non nuovo precariato») e dall’agricoltura («servono subito azioni per la prevenzione della Blue Tongue e attendiamo i bandi per i ristori dei danni dalla calamità del granchio blu»). In conclusione del suo intervento, l’onorevole Mula ha quindi auspicato una immediata definizione del turn over in Forestas.  

Cristina Usai (FdI),  ha insistito sui quattro mesi di ritardo con i quali si procede all’approvazione della Manovra ed ha elencato puntualmente le sottolineature critiche emerse nel corso delle audizioni in commissione, per affermare che il provvedimento non risponde alle reali esigenze della Sardegna. L’esponente della minoranza ha anche contestato le “variazioni di bilancio come giustificazione per il ritardo nella finanziaria” ed ha concluso il suo intervento invitando la presidente e la maggioranza “ad assumersi le responsabilità del governo della Regione”.

Giuseppe Talanas (Fi),  ha incentrato il suo intervento sulle “dimenticanze” della finanziaria del Campo Largo, ad incominciare dall’Einstein Telescope e dalle zone interne, passando per le misure per arginare lo spopolamento. L’esponente della minoranza ha quindi rilanciato le problematiche che caratterizzano il settore dei trasporti, la sanità e l’istruzione ed ha concluso il suo intervento chiedendo lumi sulla prosecuzione dei lavori in Consiglio, alla luce “dell’’urgenza dell’approvazione del provvedimento”.

Piero Maieli (Fi), riferendosi ad alcune affermazioni fatte in precedenza dal consigliere del Pd, Antonio Spano, ha avuto modo di ricordare come gli incrementi delle risorse annunciati, riguardino progetti e misure varate nella precedente Legislatura. L’esponente della minoranza è quindi ritornato sulle recenti polemiche in ordine alle risorse, a suo giudizio “tagliate” alla Asl di Sassari, per chiedere spiegazioni sulla ridistribuzione delle stesse, così come annunciato dall’assessore della Sanità. Maieli ha concluso il suo intervento con un invito all’utilizzo, nel corso del dibattito,  di “toni più sereni e costruttivi” così “da favorire possibili punti di caduta su temi importanti che riguardano i problemi reali dei territori”.

Ivan Piras (Fi), non ha mancato di ricordare i quattro mesi di esercizio provvisorio per stigmatizzare “i ritardi della giunta e della maggioranza” ed ha parlato di Regione “ingessata” riferendosi alla mancata possibilità di contrattualizzare il segretario generale o concludere l’adeguamento contrattuale dei dipendenti pubblici. «I ritardi – ha affermato l’esponente della minoranza – sono una vostra precisa scelta – perché avete preferito dare priorità all’approvazione della legge per i commissariamenti in sanità rispetto alla manovra e al bilancio». Per l’onorevole Piras sono insufficienti gli stanziamenti previsti per il fondo unico, l’abbattimento delle liste d’attesa in sanità, per le emergenze in agricoltura: «E’ una Finanziaria ordinaria e invito chi deve governare la Sardegna a fare la presidente e non la influencer ». (A.M.) 

 

Dopo Piras l’on. Stefano Schirru (Alleanza Sardegna) che ha detto: “L’assessorato alla Sanità assorbe il 50 per cento del bilancio ma dell’assessore Bartolazzi non c’è traccia. E nemmeno della presidente Todde. Non vediamo partite finanziarie importanti per lo sviluppo e spero che ci consentiate di dare contributi con i nostri emendamenti”.

Per Gigi Rubiu (FdI), che si è rivolto alla maggioranza, “le audizioni nelle commissioni, soprattutto in Sanità, hanno reso l’idea di momenti di ascolto che poi non concretizzate nelle leggi e nemmeno in questa finanziaria. I sindacati vi hanno accusato di non avere una visione e un progetto”. Rubiu ha parlato degli indennizzi in agricoltura non ancora corrisposti  e ha aggiunto: “Nonostante tutte le vostre promesse notiamo che in finanziaria mancano ancora 13 milioni di euro e a proposito di soldi mancanti nei trasporti non vediamo risorse sufficienti per i collegamenti con La Maddalena e Carloforte, dove i sardi non residenti in queste isole pagano di più”.

A seguire l’Udc con la consigliera Alice Aroni: “Se non è stata la presidente Todde a decidere, chi ha deciso che la pseudo riforma della Sanità  dovesse essere approvata prima del bilancio, costringendo i sardi a quattro mesi di esercizio provvisorio? Spero che da oggi si apra un vero dibattito capace di ascoltare anche le motivazioni dell’opposizione. Quanto alla presidente Todde sentiamo di definirla la “resistente”, perché resiste in tutti i giudizi promossi contro le sue decisioni. E le cause giudiziarie nelle quali dovrà resistere non sono finite”.

Per il presidente della commissione Bilancio, Alessandro Solinas (Cinque stelle), “c’è superficialità nell’analisi della finanziaria e malgrado la sua perfettibilità l’impianto di questa legge è apprezzato”. Sulle partite di bilancio ha detto: “E’ indispensabile che quest’Aula sia più consapevole su come si forma il bilancio della Regione e sul fatto che nei prossimi anni lo Stato non erogherà più le attuali partite e quello che avremo in meno lo toglieremo inevitabilmente agli investimenti. Per questo dobbiamo ottimizzare subito le risorse e dobbiamo farlo insieme all’opposizione”.

Il consigliere Alberto Urpi (Sardegna al centro/2020) ha esordito dicendo: “Percepisco acredine e astio, non è il tono giusto. Forse qualcuno ha bisogno dello scontro, di essere sempre in guerra. Ma non è il caso mio. Non è possibile che dopo un anno di governo continuiate a citare la passata legislatura. Parliamo di sanità: avete lasciato otto asl, come prima. Parliamo di province e di Einstein telescope: tutte intuizioni che sono maturate nella scorsa legislatura. Gli oss che volete stabilizzare: hanno iniziato col Covid nella scorsa legislatura. Ecco, tutto questo per dirvi che con la Finanziaria non state salvando il mondo e per giunta fu il presidente Pigliaru l’ultimo ad arrivare, come voi, al quarto mese di esercizio provvisorio. E vuol dire che le risorse che stanziate ora arriveranno a metà anno: tanto vale aumentare un po’ il fondo unico dei comuni, che almeno spendono le risorse”.

Il vicepresidente Frau ha concluso i lavori che riprenderanno alle 16 con la seduta pomeridiana. (C.C.)

Sintesi della seduta n. 58

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 58

Mercoledì 9 aprile 2025 – Antimeridiana

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau

 

Inizio: ore 10 e 33

– Congedi.

– Ripresa della discussione congiunta del disegno di legge: “Legge di stabilità regionale 2025” (85/S/A) e del disegno di legge: “Bilancio di previsione 2025-2027” (86/A).

Sono intervenuti i consiglieri Fausto PIGA, Antonello FLORIS, Giuseppe Marco DESSENA, Antonio SPANO, Corrado MELONI, Valter PISCEDDA, Emanuele CERA, Francesco Paolo MULA, Cristina USAI, Giuseppe TALANAS, Piero MAIELI, Ivan PIRAS, Stefano SCHIRRU, Gianluigi RUBIU, Alice ARONI, Alessandro SOLINAS, Alberto URPI.

– Sull’ordine dei lavori.
È intervenuto il consigliere Stefano TUNIS.

Riconvocazione: alle ore 16.

Fine: ore 13 e 22

Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

Silvia Pintus (am)

Nota stampa della seduta n. 57

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 57 Pomeridiana

Martedì 8 aprile 2025

 

Legge di stabilità 2025, relazioni di maggioranza e opposizione. Domani alle 10 la discussione generale.

Cagliari 8 aprile 2025 – Il presidente Comandini ha aperto la seduta pomeridiana e ha messo in discussione il dl 85, ossia la legge di stabilità.

Per la maggioranza ha preso la parola il presidente della commissione Bilancio, Alessandro Solinas (Cinque stelle), che ha letto la relazione sul contenuto della manovra, indicando gli impegni di spesa in ogni settore e ha toccato poi il tema delle minori entrate in arrivo dallo Stato. “In definitiva il prossimo triennio appare caratterizzato da incertezza e possibili flessioni”, ha detto Solinas dopo aver ringraziato i commissari e gli auditi nel corso delle sedute del “parlamentino”. “Nostro malgrado il bilancio sardo ha 300 milioni di massa manovrabile e la spesa nonostante tutto è destinata a crescere”, ha chiuso Solinas.

Per la minoranza Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha illustrato la relazione sostenendo che “l’invito alla collaborazione rivolto a noi dal presidente della commissione non è ricevibile perché per condividere bisogna essere in due e invece a oggi, in quest’anno, la maggioranza ha mostrato soltanto chiusura”. L’oratore ha denunciato la crisi della Sanità “ancora di più nelle aree interne dell’Isola” e il dramma delle aziende agricole “alle prese con danni irreparabili”. Critiche anche sulla materia del sostegno alle politiche attive per il lavoro mentre “fa riflettere che manco si conosce il patrimonio immobiliare della Regione”. Talanas ha poi segnalato “il problema della fuga dei giovani sardi. Le promesse che avete rivolto all’elettorato si sono rivelate per quel che sono ma soluzioni ai problemi dei sardi non ne abbiamo ancora notato. In tutti i modi vi stiamo dando disponibilità ma adesso spetta a voi decidere di ascoltarci davvero”.

Il presidente Comandini ha dichiarato conclusi i lavori che riprenderanno domani alle 10 con la discussione generale. (c.c.)