CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 297/A
INTERROGAZIONE TICCA, con richiesta di risposta scritta, sulla salvaguardia della collocazione della Struttura di neuropsichiatria infantile nel Dipartimento di salute mentale e Dipendenze dell’Azienda sanitaria locale (ASL) n. 8 di Cagliari.
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Il sottoscritto,
PREMESSO che il Dipartimento di salute mentale e dipendenze di Cagliari è attualmente articolato nei Servizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC), nei Centri di salute mentale (CSM) territoriali, nei Servizi per le dipendenze (SERD), nelle neuropsichiatrie territoriali (UONPIA) con sede principale in via Romagna a Cagliari e nella struttura Ospedaliera della clinica di neuropsichiatria del Microcitemico, configurando un modello integrato che corrisponde a quello diffuso a livello nazionale;
CONSIDERATO che la collocazione di tutta la neuropsichiatria infantile – territoriale e ospedaliera – all’interno del Dipartimento di salute mentale e dipendenze (DSM-D) risponde all’esigenza di garantire la continuitĂ assistenziale lungo l’arco della vita, la multidisciplinarietĂ e l’integrazione tra servizi rivolti ad adulti e minori;
APPRESA la ventilata ipotesi di scorporo della Struttura ospedaliera della Clinica di neuropsichiatria infantile, attualmente collocata nei locali del Microcitemico e inserita nel DSM-D della ASL n. 8 di Cagliari, con il suo trasferimento al Dipartimento materno-infantile dell’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione (ARNAS) Brotzu;
RITENUTO che lo spostamento della struttura al Dipartimento materno-infantile rischierebbe di produr-re una frammentazione nell’assistenza e di indebolire la rete integrata dei servizi di salute mentale, con ricadute negative sull’efficacia dei percorsi terapeutici;
RICORDATO che la neuropsichiatria infantile, in Sardegna, già oggi si trova a fronteggiare carenze di organico, tempi d’attesa insostenibili e un aumento rilevante della domanda (disturbi dello spettro autistico, disturbi del comportamento, ideazione suicidaria, disturbi alimentari, depressione e ansia in età evolutiva), aggravata dagli effetti della pandemia;
EVIDENZIATO che le associazioni dei familiari e degli utenti hanno manifestato con forza la contrarietĂ a tale ipotesi, denunciando il rischio di uno “spezzatino” organizzativo che allontanerebbe i minori dal percorso integrato con i servizi territoriali e ospedalieri;
TENUTO CONTO che lo stesso personale sanitario ha espresso allarme per una scelta che appare dettata da logiche burocratiche e non da una valutazione del reale fabbisogno clinico e organizzativo;
RICORDATO che a livello nazionale e internazionale, il Piano d’azione nazionale per la salute mentale (PANSM) e le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanitĂ (OMS) raccomandano un approccio unitario, multidisciplinare e integrato, evitando soluzioni organizzative che isolino i servizi per minori dal resto della rete;
RILEVATO che, lo scorporo rischierebbe di accentuare una visione ospedalocentrica e frammentata di questo particolare servizio, sottraendo i minori e le loro famiglie a un percorso di cura globale, che oggi vede la neuropsichiatria infantile integrata con i CSM, l’UONPIA e i SERD;
CONSTATATO che il trasferimento, oltre a creare un “vulnus” organizzativo, potrebbe aggravare ulteriormente le disuguaglianze nell’accesso alle cure, in un settore giĂ fortemente sottofinanziato;
RIBADITO che la Regione ha il compito di garantire la coerenza del sistema sanitario con i principi di equitĂ e universalitĂ , adottando scelte organizzative che rispondano ai bisogni delle persone, non a criteri di convenienza amministrativa,
chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanitĂ e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza dell’ipotesi di scorporo della Struttura ospedaliera della Clinica di neuropsichiatria infantile dal DSM-D della ASL n. 8 e del suo trasferimento al Dipartimento materno – infantile dell’ARNAS Brotzu;
2) se abbiano valutato l’impatto di tale scelta sulla qualità e continuità dell’assistenza ai minori e alle loro famiglie, in un momento in cui cresce la domanda di cure neuropsichiatriche in età evolutiva;
3) se non ritengano, al contrario, necessario e urgente intervenire per potenziare la neuropsichiatria infantile, mantenendola all’interno del Dipartimento di salute mentale e dipendenze, incrementando personale e risorse, rafforzando i servizi territoriali e i collegamenti con la rete scolastica e sociale, identificando locali più idonei alle necessità di cura, superando l’attuale collocazione al quarto piano del Presidio ospedaliero Microcitemico, non adeguata per tipologia e tempi di accesso;
4) quali iniziative urgenti intendano assumere per dare risposta alla crescente domanda di salute mentale in etĂ evolutiva in Sardegna, in linea con le raccomandazioni nazionali e internazionali e per garantire ai bambini e agli adolescenti, insieme alle loro famiglie, il diritto a cure appropriate, tempestive e integrate.
Cagliari, 6 ottobre 2025