Nota stampa della seduta n. 73

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 73 – pomeridiana

Giovedì 12 giugno 2025

Approvato il Disegno di legge n.83/A (Giunta) “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge n.6 del 29 maggio 2024 convertito in legge con modificazioni il 24 luglio 2024, n.105” Approvata la Proposta di legge n. 101 (Canu e più) Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n.5 del 2023 in materia di assistenza primaria”: Approvato il D.L. N. 102 (Giunta) “Attuazione dell’articolo 11, comma 4, della legge 15 gennaio 1992, n. 21 (Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea) e successive modifiche e integrazioni. Modifiche alla legge regionale 7 dicembre 2005, n. 21 (Disciplina e organizzazione del trasporto pubblico locale in Sardegna)” Approvato la Proposta di legge n. 106 (Porcu e più) “Modifica del comma 15 della L.R. n. 18/2024 inerente agli indennizzi rivolti al settore apistico” Approvata la mozione n. 52 (Deriu e più) “sulla necessità che la Regione presenti un ulteriore ricorso per conflitto di attribuzioni tra enti dinanzi alla Corte Costituzionale ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione e degli articoli 39 e 42 della legge 11 marzo 1953 n. 87 (Norme sulla costtuzione e sul funzionamento della Corte costituzionale) nella vicenda realtiva alla prospettata decadenza della Presidente della Regione conseguente alla sentenza del Tribunale di Cagliari n.848/2025” Alla ripresa dei lavori pomeridiani, il Consiglio regionale, sotto la presidenza del vice presidente Giuseppe Frau, ha proseguito l’esame del disegno di legge 83/A “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge n.6 del 29 maggio 2024 convertito in legge con modificazioni il 24 luglio 2024, n.105”. Il vice presidente ha messo in votazione gli articoli 23, 24 e 25 che sono stati approvati. Alessandro Sorgia (Misto), intervenuto sull’ordine dei lavori, ha chiesto il voto elettronico sull’articolo 26, che è stato approvato con 26 voti favorevoli, 2 contrari e 14 astenuti. Sull’articolo 27, il presidente ha chiesto al relatore di maggioranza, Gianluigi Piano (Pd), e alla Giunta il parere sull’emendamento 33 della Giunta, che è stato conforme. Critico il consigliere Sorgia sull’emendamento perché è a rischio di impugnazione in quanto prevede una modifica dello Statuto. L’esponente della minoranza ha chiesto il ritiro o, in alternativa, il voto elettronico, annunciando il suo voto contrario. D’accordo con il collega Sorgia, anche Franco Mula (FdI), il quale ha sottolineato che la Giunta, con questo emendamento,sta cercando di complicare le cose. Il consigliere ha proposto di inserire questa precisazione nel provvedimento che la Giunta sta preparando e non in questa legge. D’accordo anche Antonello Floris (FDI), che ha detto di non comprendere l’esigenza di sostituire questo articolo, e Angelo Cocciu (FI), che annunciando il voto contrario, ha sottolineato che la norma sarà sicuramente impugnata. L’assessore Spanedda ha spiegato che si tratta sostanzialmente di un’interpretazione autentica inserita, anche su richiesta delle Amministrazioni comunali, perché in un qualche modo c’era la necessità di chiarire, con questo emendamento, che siamo in conformità con la sentenza della Corte Costituzionale, quindi, secondo Spanedda non c’è un problema di impugnazione. “L’emendamento chiarisce un po’ meglio il dettato dell’articolo”, ha detto. Il vice presidente Frau ha messo, quindi, in votazione l’emendamento 33, che è stato approvato con 25 voti favorevoli e 17 contrari. Il testo prevede che “Nel comma l dell’art. 27 il periodo “si interpreta nel senso che gli interventi in esso previsti non recano alcuna deroga alle previsioni del Piano paesaggistico regionale ” è sostituito dal periodo “si interpreta nel senso che le previsioni del Piano Paesaggistico regionale prevalgono sulle disposizioni in esso previste”. Approvato anche l’articolo 27 con 26 sì e 16 no. Il vice presidente ha aperto la discussione sull’articolo 28 e sugli emendamenti. Dopo il parere espresso in modo conforme dalla Commissione e dalla Giunta, il vice presidente Frau ha dato la parola al consigliere Aldo Salaris (Riformatori sardi) che ha illustrato l’emendamento n. 19, a sua prima firma, che vuole sopprimere la lettera b) del comma 1. Angelo Cocciu (capogruppo di FI), ha sostenuto quanto affermato dal collega Salaris e  ha rilevato l’assenza della presidente Todde in aula. Per Cocciu con questo articolo si fa tornare indietro la Sardegna di 21 anni. “Non sarà più possibile relizzare alberghi 5 o 6 stelle”, ha detto Cocciu. La lettera b) del comma 1 dell’articolo 28, hanno ricordato, abroga “b) i commi 1-bis e 1-ter dell’articolo 6 della legge regionale 25 novembre 2004, n. 8 (Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la pianificazione paesaggistica e la tutela del territorio regionale) , e successive modifiche ed integrazioni;”. Piano (Pd) è quindi intervenuto per chiedere una sospensione di cinque minuti per una riunione di maggioranza. Alla ripresa dei lavori è intervenuto l’assessore Spanedda, che ha voluto sottolineare che nessuno sta mettendo in discussione o buttando a mare il lavoro fatto dall’assessore Salaris: la proposta di questa abrogazione è necessaria perché stava creando problemi alle Amministrazioni nel chiudere i Puc. L’assessore ha anche spiegato che l’assessorato sta andando avanti con un ricalcolo del fabbisogno che vada nell’ottica dello sviluppo di cui parlava il consigliere Salaris. L’emendamento 19 è stato respinto con 24 voti contrari e 14 favorevoli. Respinto anche l’emendamento 21 (Peru e più). L’Aula ha approvato il testo dell’articolo 28 con 21 voti favorevoli e 16 contrari. Mula ha ricordato che la minoranza sta garantendo il numero legale. Sull’emendamento 22 (Peru e più) aggiuntivo e sull’emendamento 38 della Giunta all’emendamento 22, il relatore di maggioranza Piano ha espresso parere favorevole della Commissione. L’Aula ha quindi approvato l’emendamento 22 e l’emendamento 38 all’emendamento 22. Il testo del n. 38 prevede che “All’emendamento n. 22 è aggiunta la lettera f-bis “Al comma 11 dell’articolo 123 della legge regionale n. 9 del 2023 sono soppresse le seguenti parole “, ed è ammesso anche mediante il superamento dei limiti di altezza previsti dalle vigenti disposizioni comunali e regionali”.” L’emendamento 22 prevede che “nel comma 1 dopo la lettera f è aggiunto: il comma 9 dell’articolo 123 della legge regionale della legge regionale 23 ottobre 2023 n. 9”. Il Consiglio ha poi approvato l’articolo 29. (eln) L’Aula ha poi approvato con voto elettronico l’articolo 30 e un ordine del giorno “sulla necessità di emanare disposizioni riguardanti questioni rilevanti di pianificazione urbanistica”. A seguire le dichiarazioni di voto e il voto finale sul provvedimento. Per Franco Mula (FdI) “siamo davanti a un provvedimento molto atteso e in ritardo: sarebbe dovuto arrivare in aula molto prima anche in considerazione di tutte le richieste arrivate dai portatori di interesse. Assessore, attendiamo ora un disegno di legge sulle questioni urbanistiche indicate nell’ordine del giorno approvato all’unanimità” . I lavori sono stati sospesi dal presidente per una breve conferenza dei capigruppo. Alla ripresa per i Riformatori Sardi il consigliere Aldo Salaris ha detto: “Un testo che doveva soffermarsi a recepire norme di natura edilizia non avrebbe dovuto occuparsi delle zone F. Per questo ci asterremo”. Per Alessandro Sorgia “si è perso tempo, con un ritardo che grava sui nostri cittadini e sulla nostra economia. Ma non basta: rischiamo l’ennesima impugnazione  e io voterò contro perché non voglio essere vostro complice”. Dai banchi di Cinque stelle Roberto Li Gioi ha parlato di “un provvedimento di buona politica arrivato dopo un confronto franco e costruttivo con la minoranza. E l’astensione della maggioranza è la prova che stiamo portando avanti un provvedimento valido. E spero ora che l’assessore lavori come ha detto a una nuova normativa urbanistica” Per l’on. Maria Laura Orrù (Avs) “la Regione ha competenza primaria in materia edilizia e urbanistica ma nonostante questo non siamo arrivati tardi nel recepimento della legge salvacasa. Certo, in futuro bisognerà mettere mano alle norme urbanistiche ma dovremo farlo guardando alla società in cui viviamo, in cui la popolazione invecchia, la crisi climatica avanza e anche il tema del trasporto pubblico deve far parte del ragionamento”. Dalla minoranza Antonello Floris (FdI), che ha detto: “Stiamo recependo una legge nazionale con un atto dunque comandato, se non dovuto. E sono sicuro che le novità introdotte con questa legge porteranno benefici ai sardi”. “Non è un provvedimento di parte”, ha detto Gigi Piano (Pd), relatore di maggioranza del provvedimento. Che ha aggiunto: “Spero che questo metodo di condivisione con la minoranza sia adottato anche in futuro sul tema dell’urbanistica e non solo”. (C.C.) Voto favorevole ha annunciato il capogruppo di Orizzonte Comune Sandro Porcu: «E’ un provvedimento che incide sulla vita dei cittadini, una legge che fa chiarezza. La politica deve fare questo: semplificare la vita delle persone – ha detto Porcu – mi auguro che il prossimo passo sia l’aggiornamento del Ppr per il quale diamo già da ora ampia disponibilità». Sulla stessa linea anche Paola Casula che ha annunciato il voto a favore di tutto il gruppo di Sinistra Futura: «Stiamo approvando una buona legge – ha detto Casula – è un risultato importante che consolida il rapporto tra cittadini e istituzioni. Daremo la possibilità di sanare situazione che vengono dal passato. Una legge che garantisce la possibilità di rimettere in gioco immobili fermi da troppo tempo». Favorevole anche il consigliere di “Uniti per la Todde” Valdo di Nolfo che, a nome di tutto il gruppo, ha ringraziato l’assessore Spanedda e le Commissioni per il lavoro svolto: «Questa legge non è solo il recepimento di una normativa nazionale ma un provvedimento che dà soluzione a situazione complesse. E’ una risposta agli enti locali e ai cittadini». Anche Emanuele Matta ha annunciato il voto favorevole di tutto il gruppo M5S: «E’ uno strumento edilizio importante perché semplifica e snellisce le procedure autorizzative – ha detto – ci sono case, soprattutto nei piccoli centri, che non possono essere recuperate per piccole difformità. Questa legge consentirà di recuperare il consolidato urbano che ha tutte le infrastrutture pronte. E’ un grande risparmio economico e un’occasione per far rivivere immobili oggi abbandonati». Il presidente Comandini ha quindi messo in votazione il testo finale del DdL n.83 che è stato approvato con 28 voti a favore, 2 contrari e 13astenuti. Subito dopo, il presidente del Consiglio ha annunciato la decisione della Conferenza dei Capigruppo di inserire all’ordine del giorno la proposta di legge n.101, il disegno di legge n.102 e le proposte di legge 106 e 107 e la mozione n.52 attraverso la procedura d’urgenza prevista dall’art. 102 del Regolamento interno. Il relatore di maggioranza Peppino Canu (Sinistra Futura), ha illustrato il contenuto della proposta di legge n.101 “Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n.5 del 2023 in materia di assistenza primaria”: «Questa proposta ha lo scopo di far fronte alla carenza di medici di base e garantire l’assistenza primaria in tutto il territorio regionale introducendo un’ulteriore proroga all’art.2 della legge n.5 del 2023 che consentiva di fornire i ricettari ai medici in pensione fino al 30 giugno del 2025. Con la proposta di legge si consente di proseguire i progetti non oltre il 31 dicembre 2025. La proposta non prevede nuovi oneri a carico della Regione». Alessandro Solinas (M5S) ha rivolto un plauso ai proponenti della legge: «E’ un provvedimento che consentirà ai medici in pensione di continuare ad operare all’intero degli Ascot. Bisogna dire grazie ai medici che hanno dato la disponibilità in attesa di immettere nel circuito i nuovi medici che hanno ottenuto la specializzazione». Il presidente Comandini ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato. Via libera senza discussione anche ai tre articoli della legge e al testo finale che è stato approvato, con procedura elettronica, con 33 voti a favore e un astenuto.   Subito dopo il voto il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto una breve sospensione della seduta per una riunione di maggioranza.   Alla ripresa dei lavori, il presidente Comandini ha messo in discussione il disegno di legge n.102 della Giunta regionale sul trasporto di persone mediante mezzi pubblici non di linea. Il provvedimento ha come obiettivo “assicurare un integrato ed efficace diritto alla mobilità sul territorio regionale tenuto conto delle carenze infrastrutturali. La norma disciplina le modalità di organizzazione e svolgimento del servizio di noleggio con conducente attraverso il rafforzamento del servizio di trasporto non di linea». Non essendoci iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato. Approvati anche i 4 articoli della legge e il testo finale che ha registrato 29 sì e una sola astensione. Subito dopo si è passati all’esame della proposta di legge n.106 (Porcu e più) che modifica l’art.5 della legge 18/2024 per il settore apistico. La norma aggiorna la terminologia utilizzata nel comma 15 dell’articolo 5 della legge 18 per renderla più aderente alle procedure per il ristoro dei danni subiti dal settore apistico. Non essendoci iscritti a parlare, il presidente Comandini ha messo in discussione gli articoli 1, 2 e 3 che sono stati approvati. Con procedura elettronica è stato poi votato il testo finale della legge che ha ottenuto 29 voti a favore su 29 votanti. (Psp)       Approvata, senza illustrazione e senza discussione la mozione n.52 (Deriu e più) “sulla necessità che la Regione presenti un ulteriore ricorso per conflitto di attribuzioni tra enti dinanzi alla Corte Costituzionale ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione e degli articoli 39 e 42 della legge 11 marzo 1953 n. 87 (Norme sulla costtuzione e sul funzionamento della Corte costituzionale) nella vicenda realtiva alla prospettata decadenza della Presidente della Regione conseguente alla sentenza del Tribunale di Cagliari n.848/2025” Dopo una breve riunione della conferenza dei capigruppo il presidente del Consiglio ha dichiarato conclusi i lavori ed ha annunciato la convocazione del consiglio regionale per mercoledì 18 giugno 2025, alle 10.30, per la prosecuzione dell’ordine del giorno (A.M)

Il Consiglio regionale approva il Salva-casa. Prossima seduta mercoledì 18 giugno alle 10,30

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 18 alle 10,30 per proseguire l’esame degli argomenti all’ordine del giorno. L’Aula nella seduta di questa sera  ha approvato, presenti 43,  sì 28, no 2, astenuti 13,   il  Disegno di legge n.83 Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale  Salva casa.  Via libera anche all’ordine del giorno n.1 a firma dei capigruppo sulla necessità di emanare disposizioni riguardanti questioni rilevanti di pianificazione urbanistica. L’aula ha poi approvato (presenti 34, sì 33, astenuto 1)   la proroga della legge regionale 5 del 2023 in materia di assistenza primaria, che prevede, tra l’altro,  l’impiego dei medici di base in pensione per sopperire alle carenze del sistema sanitario territoriale. Il provvedimento consente alle ASL di proseguire i progetti fino al 31 dicembre 2025, compatibilmente con le risorse disponibili, nel rispetto delle norme nazionali in materia. Via libera anche al Disegno di legge 102 (sì 29, 1 astenuto)  in materia di  trasporto pubblico in Sardegna,   alla PL 106 , votata all’unanimità, che riguarda gli indennizzi rivolti al settore apistico,  e alla mozione 52 sulla necessità che la Regione  presenti un ulteriore ricorso per conflitto di attribuzione tra enti davanti alla Corte Costituzionale nella vicenda relativa alla prospettata decadenza della Presidente della Regione.

Sintesi della seduta n. 73

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 73

Giovedì 12 giugno 2025 – Pomeridiana

Presidenza del Vice Presidente Giuseppe Frau
Indi del Presidente Giampietro Comandini

 

Inizio: ore 16 e 20 

– Congedi.

– Annunzi.
Documenti pervenuti: risposta scritta a interrogazione.

– Continuazione della discussione e approvazione del disegno di legge: “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105” (83/A) e approvazione di ordine del giorno (1).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, l’assessore Francesco SPANEDDA, per la Giunta, il relatore di maggioranza Gianluigi PIANO, e i consiglieri Alessandro SORGIA, Francesco Paolo MULA, Antonello FLORIS, Angelo COCCIU, Aldo SALARIS, Paolo TRUZZU, Stefano TUNIS, Roberto Franco Michele LI GIOI, Maria Laura ORRÙ, Sandro PORCU, Paola CASULA, Valdo DI NOLFO, Emanuele MATTA.
Articolo 23: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 24: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 25: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 26: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Articolo 27
Emendamento numero 33: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico;
Articolo 27: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Articolo 28
Articolo 28: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico;
Emendamento numero 38: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 22: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Articolo 29: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 30: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Ordine del giorno Li Gioi – Mula – Piano – Floris – Agus – Orrù – Pizzuto – Ticca sulla necessità di emanare disposizioni riguardanti questioni rilevanti di pianificazione urbanistica (1).
Ordine del giorno numero 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Disegno di legge numero 83/A: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

– Discussione e approvazione della proposta di legge: “Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n. 5 del 2023 in materia di assistenza primaria” (101/A).
È intervenuto il relatore Giuseppino CANU e il consigliere Alessandro SOLINAS.
Passaggio all’esame degli articoli: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 2: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Proposta di legge numero 101/A: approvata con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

-Discussione, ai sensi dell’articolo 102 del Regolamento Interno, e approvazione del disegno di legge: “Attuazione dell’articolo 11, comma 4, della legge 15 gennaio 1992, n. 21 (Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea) e successive modifiche e integrazioni. Modifiche alla legge regionale 7 dicembre 2005, n. 21 (Disciplina e organizzazione del trasporto pubblico locale in Sardegna)” (102).
Passaggio all’esame degli articoli: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 2: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 4: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Disegno di legge numero 102: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.
-Discussione, ai sensi dell’articolo 102 del Regolamento Interno, e approvazione della proposta di legge: “Modifica del comma 15 dell’articolo 5 della L.R. n. 18/2024 inerente agli indennizzi rivolti al settore apistico” (106).
Passaggio all’esame degli articoli: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 2: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Proposta di legge numero 106: approvata con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

– Discussione e approvazione della mozione Deriu – Ciusa – Porcu – Orrù – Agus – Pizzuto – Cocco sulla necessità che la Regione presenti un ulteriore ricorso per conflitto di attribuzione tra enti dinnanzi alla Corte costituzionale ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione e degli articoli dal 39 al 42 della legge 11 marzo 1953, n. 87 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale), nella vicenda relativa alla prospettata decadenza della Presidente della Regione conseguente alla sentenza del Tribunale di Cagliari n.848/2025 (52).
Mozione numero 52: approvata per alzata di mano con esperimento della controprova.

– Sull’ordine dei lavori.
Sono intervenuti i consiglieri Gianluigi PIANO, Francesco Paolo MULA, Francesco AGUS.

Riconvocazione: mercoledì 18 giugno alle ore 10 e 30.

Fine: ore 19 e 38

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 16 e 58 alle ore 17 e 10; dalle ore 17 e 30 alle ore 18 e 21; dalle ore 19 e 07 alle ore 19 e 25; dalle ore 19 e 35 alle ore 19 e 37).

_________________________

Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

_________________________

Silvia Pintus – BB (am)

Nota stampa della seduta n. 72

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 72 – antimeridiana

Giovedì 12 giugno 2025

Disegno di legge n.83/A “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge n.6 del 29 maggio 2024 convertito in legge con modificazioni il 24 luglio 2024, n.105” – approvati gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22. Il Consiglio riprenderà i lavori alle 16 I lavori sono stati aperti dal vicepresidente del Consiglio Giuseppe Frau. Dopo le formalità di rito, il Consiglio ha ripreso la discussione del Disegno di Legge “Salva-Casa” con l’esame dell’articolato. Sull’ordine dei lavori è intervenuto Franco Mula (FdI) che ha stigmatizzato l’assenza di molti consiglieri: «Vedere l’Aula in queste condizioni è oltraggioso – ha detto Mula – chiedo di sospendere la seduta per cinque minuti in modo che ogni gruppo possa richiamare i propri consiglieri». Il vicepresidente Frau ha accolto la richiesta e sospeso la seduta per qualche minuto. Alla ripresa dei lavori ha preso la parola sull’art. 1 “Integrazione all’articolo 2 della legge regionale n.23 del 1985” l’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda che ha proposto un emendamento orale per evitare confusioni sui campi di applicazione della norma salvaguardando il principio di autodeterminazione dei comuni. Il relatore di maggioranza Gianluigi Piano (Pd) ha espresso parere favorevole sull’emendamento orale. Il capogruppo del Pd Roberto Deriu ha invece invitato l’assessore Spanedda a una formulazione più esplicita dell’emendamento orale in modo da fugare ogni dubbio sull’interpretazione della norma. Per consentire di riformulare l’emendamento, il vicepresidente Frau ha nuovamente sospeso la seduta per alcuni minuti. Alla ripresa dei lavori è intervenuto ancora il consigliere Mula per ringraziare il relatore della legge Gigi Piano: «Ha svolto un lavoro che è stato apprezzato da tutti. Rimane solo da risolvere la questione dell’agibilità dei locali di 20 metri quadri. Sarebbe un peccato farsi impugnare la legge a causa di questo punto. Vi invito a ripensarci». Antonello Floris (FdI) ha espresso parere positivo sull’emendamento dell’assessore: «C’è bisogno di fare chiarezza sulle norme prevalenti – ha detto Floris – lo stesso principio deve essere applicato quando si confrontano normative regionali e nazionali». Fausto Piga ha espresso l’auspicio di un’approvazione del provvedimento in tempi rapidi: «Abbiamo già perso troppo tempo. Faremo in modo di agevolare la discussione, non è nostra intenzione fare ostruzionismo. Vogliamo però segnalare le criticità. Ci sono alcuni punti che potrebbero spingere il Governo ad impugnarla. Se la legge dovesse essere dichiarata incostituzionale sarebbe un danno enorme per la Sardegna. Il dibattito si è concentrato sui famosi 20 metri quadri. E’ chiaro che una casi piccola non è abitabile. Si tratta però di alloggi temporanei. Nessuno pensa di mandarci a vivere le famiglie. Non intestarditevi su questo punto che rischia di farci impugnare la norma». Maria Laura Orrù (Avs) dopo aver ringraziato la minoranza per la collaborazione in Commissione ha detto: «Il nostro Statuto prevede una competenza primaria in materia urbanistica. Seppur all’interno del salva-Casa ci sono alcune indicazioni sulla prevalenza delle norme in materia economica e sociale. La questione dei 20 metri quadri non è un problema. Non credo sia utile ripetere che su questo punto ci possa essere un’impugnazione da parte del governo. Questa legge ha l’obiettivo del riordino edilizio e tocca solo marginalmente l’urbanistica». L’assessore Francesco Spanedda ha quindi riformulato l’emendamento orale chiarendo che le norme contenute nel disegno di legge prevalgono sugli strumenti urbanistici vigenti. La proposta mira a fare salva l’autodeterminazione degli enti locali». Il presidente ha quindi messo in votazione l’articolo 1. Per dichiarazioni di voto è intervenuto il capogruppo dei progressisti Francesco Agus: «Sulla questione dei 20 metri quadri, quello che potrebbe succedere è una richiesta di chiarimenti da parte del Ministero e, nella peggiore delle ipotesi, l’impugnazione di quel comma. Eviterei di dire che sia a rischio l’intera legge». Messo in votazione l’art. 1 è stato approvato. L’Aula è quindi passata all’esame dell’art.2 “Introduzione della legge n.23 del 1985 di norme in materia di interventi edilizi, stato legittimo dell’immobile, attività edilizia e caratteristiche del titolo abilitativo” al quale sono stati presentati due emendamenti: uno della maggioranza e uno della Giunta. Sull’art.2 ha preso la parola Antonello Floris (FdI): «Il nostro emendamento è rivolto alla tutela del paesaggio. Riteniamo troppo limitativa la non ammissibilità di interventi che comportano la modifica di sagoma. Questa può essere meno impattante rispetto ad altri interventi». Secondo Franco Mula (FdI): «Ci sono alcuni edifici molto brutti che una modifica di sagoma potrebbe invece rendere meno impattanti dal punto di vista paesaggistico. La legge permette di demolire e ricostruire gli immobili ma non di modificarne la sagoma. E’ una contraddizione. Chiediamo per questo di approvare l’emendamento». L’assessore Spanedda ha confermato la disponibilità di inserire questi suggerimenti in successivi provvedimenti legislativi in materia urbanistica. «Ora stiamo discutendo di edilizia». Messo in votazione l’emendamento n.1 (Mula e più) è stato respinto dall’Aula. Approvato invece l’emendamento n.23 della Giunta e il testo dell’articolo 1. L’emendamento n.23 modifica il comma 1 dell’art.2 quinquies. Il periodo “Decorso un anno dall’efficacia del provvedimento, questo decade in caso di mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione” è sostituito dal periodo “Decorso un anno dal rilascio del provvedimento, questo decade in caso di mancato pagamento degli oneri”. L’aula è quindi passata all’esame dell’art.3 “Sostituzione dell’articolo 3-bis della legge regionale n.23 del 1985 in materia di permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici» e dei relativi emendamenti. Sull’emendamento n.2 (Mula e più) è intervenuto Antonello Floris: «Questo emendamento tiene conto dei suggerimenti del mondo elle professioni e del Cal. Riguarda l’efficientamento energetico degli edifici. Gli extraspessori sui muri e le coperture che non devono essere considerati nel calcolo delle volumetrie». Stessa linea seguita da Franco Mula (FdI): «Alcuni nostri emendamenti sono stati accolti dalla maggioranza. Questo però bisogna riconoscerlo. Invece si presentano emendamenti analoghi che sostituiscono i nostri. Non stiamo chiedendo medaglie ma almeno si riconosca il nostro lavoro». Merito che è stato riconosciuto dal relatore di maggioranza Gigi Piano e dall’assessore Spanedda. Quest’ultimo ha spiegato che l’emendamento di sintesi n.35 tiene conto dei suggerimenti dell’opposizione «Non vogliamo mettere nessun cappello sulla legge e riconosciamo il contributo dato dalla minoranza». Messo in votazione l’emendamento 35 (che stabilisce lo scomputo dal calcolo delle volumetrie dei solai intermedi, delle murature esterne e delle coperture (30 cm) finalizzate all’efficientamento energetico degli immobili) è stato approvato. Via libera all’unanimità anche al testo dell’articolo 3. (Psp)   Aperta la discussione sull’articolo 4 (Integrazione all’articolo 3-bis della legge regionale n. 23 del 1985 in materia di permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici), il relatore della maggioranza, Piano (Pd) ha espresso parere contrario all’emendamento n.3 (Mula e più). La Giunta ha espresso parere conforme rispetto a quello del relatore. Franco Mula (FdI) ha illustrato la proposta modificativa che mira ad eliminare l’ultimo capoverso dell’articolo 4, cioè la seguente disposizione “nonché all’articolo 6 della legge regionale 25 novembre 2004, n. 8 (Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la pianificazione paesaggistica e la tutela del territorio regionale).” L’emendamento n. 3 non è stato approvato, ed è stato quindi approvato il testo dell’articolo 4. Aperta la discussione sull’articolo 5 (Sostituzione dell’articolo 4 della legge regionale n. 23 del 1985 in materia di opere eseguite in totale difformità dal permesso di costruire) il relatore si è rimesso all’Aula per la votazione dell’emendamento n. 4 (Mula e più) ed ha espresso parere favorevole per l’emendamento n. 36 presentato dalla Giunta. Conforme il parere della Giunta. Il consigliere Antonello Floris (FdI) ha sintetizzato la proposta modificativa che sposta i parametri sulla totale difformità dal 20 al 30%. A sostegno l’intervento del consigliere Franco Mula (FdI), che ha espresso favore per l’aumento di tali parametri che consentono “di uscire dal decreto Urbani per portare le pratiche all’interno del salva casa che consente ammissibile e sanabile le realizzazioni con al massimo il 20% di difformità”. «Non stiamo regalando volumi – ha insistito il consigliere della minoranza – la legge permetterà infatti  di sanare un abuso, perché in quel lotto c’è capacità volumetrica ma si è costruito in maniera parzialmente difforme dal progetto a suo tempo approvato». Mula ha quindi invitato la Giunta ad accettare l’eliminazione della scadenza del 24 maggio 2024 per sanare con il 20% di difformità. L’assessore dell’Urbanistica, Francesco Spanedda ha precisato che il 60% degli immobili in Sardegna è stato realizzato prima degli anni 80 e  il restante prima degli anni 70%. «Ci sono dei disallineamenti – ha spiegato l’assessore – per i quali consentiamo interventi e la data del 24 maggio 2024 è la stessa che il salva casa prevede per il passaggio delle tolleranze lasche a quelle più restrittive». La consigliera Maria Laura Orrù (AVS), ha dichiarato voto favorevole, precisando che la norma non prevede nuovi volumi ma consente di regolarizzare “qualcosa che è stato realizzato in difformità rispetto ai pareri autorizzativi a suo tempo ottenuti”. L’Aula ha approvato all’unanimità (42 sì su 42 votanti) l’emendamento 36 (Giunta) che aggiunge all’emendamento 4, dopo le parole “oltre il 30%”, le seguenti: “ per i soli fabbricati esistenti alla data del 24 maggio 2024 e del 20% in tutti gli altri casi”. Approvato (41 sì su 41 votanti) quindi l’emendamento 4 che al comma 2 che apporta modifiche all’articolo 4 della L.R. 23/85 nel relativo comma 2 sostituisce le parole “oltre al 20% con le seguenti: “oltre il 30%”. Approvato all’unanimità (42 sì su 42 votanti) anche il testo dell’articolo 5. Aperta la discussione e l’esame dell’articolo 6 (Modifiche ed integrazioni all’articolo 5 della legge regionale n. 23 del 1985 in materia di variazioni essenziali), il relatore si è rimesso alla volontà dell’Aula per l’emendamento n. 5 (Mula e più)  e ha espresso parere favorevole all’emendamento 37 (Giunta). La Giunta ha espresso parere conforme a quello del relatore. I consiglieri Franco Mula (FdI) e Antonello Floris (Fdi) hanno illustrato la proposta modificativa a loro firma che ha l’obiettivo di elevare la soglia dal 10% al 20% relativa al limite delle variazioni essenziali (distanza da altri fabbricati, dai confini del lotto, distanza dalle strade). «Il salva casa – ha aggiunto Floris – prevede anche la sanatoria in zona vincolata nel caso di parziali difformità, per questo sembra corretto elevare questa soglia, abbiamo edifici del dopoguerra e degli anni ’80 che non avevano vincolo paesaggistico e che rischierebbero di non poter essere sanati». L’assessore Spanedda ha ribadito l’opportunità di inserire “la data spartiacque del 24 maggio 2024” attraverso l’emendamento all’emendamento presentato dalla Giunta. L’Aula ha quindi approvato la proposta dell’esecutivo (n.37) e quella a prima firma del Consigliere Mula (n.5) e quindi il testo dell’articolo 6. Aperta la discussione per l’esame dell’articolo 7 (Modifiche all’articolo 6 della legge regionale n. 23 del 1985 in materia di sanzioni per interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali), il relatore ha invitato al ritiro i presentatori dell’emendamento n. 20 (Mula e più) e la Giunta si è detto concorde. L’Aula ha approvato il testo dell’articolo 7 e non ha approvato l’emendamento n. 20. Approvati senza discussione e senza modifiche l’articolo 8 (Modifiche all’articolo 7 della legge regionale n. 23 del 1985 in materia di opere eseguite in parziale difformità); l’articolo 9 (Sostituzione dell’articolo 7-bis della legge regionale n. 23 del 1985 in materia di tolleranze edilizie) e l’articolo 10 (Modifiche all’articolo 7-ter della legge regionale n. 23 del 1985 in materia di varianti in corso d’opera). Approvato l’articolo 11 (Sostituzione dell’articolo 7-quater della legge regionale n. 23 del 1985 in materia di agibilità degli immobili) e non approvato, dopo il parere contrario del relatore e della Giunta, l’emendamento n. 6 (Mula e più). I consiglieri di Fdi, Mula e Floris, hanno evidenziato come il dimensionamento dei 28 mq, rispetto ai 20 mq stabiliti dal salva casa varato dal Governo, esponga la norma al rischio impugnativa, definendo “una fesseria” la piccola differenza introdotta dalla legge regionale, per l’agibilità degli immobili. Il relatore Piano (Pd) nel dichiarare il voto favorevole all’articolo ha precisato che seppure la parte del testo che riguarda la modifica delle superfici per l’agibilità, dovesse incorrere nell’impugnativa da parte del Governo, il resto delle disposizioni sarebbe escluso da tale eventualità. Approvato, senza discussione e modifiche l’articolo 12 (Modifiche ed integrazioni all’articolo 10-bis della legge regionale n. 23 del 1985 in materia di opere soggette a Segnalazione certificata di inizio attività – SCIA), l’Aula ha proceduto con l’esame dell’articolo 13 (Modifiche ed integrazioni all’articolo 11 della legge regionale n. 23 del 1985 in materia di categorie funzionali urbanisticamente rilevanti e destinazione d’uso). Il relatore ha espresso parere favorevole per gli emendamenti della Giunta n. 28 e 27; contrario per gli emendamenti Mula e più (7, 9 e 8); favorevole per gli emendamenti 25 e 26 della Giunta. La Giunta si è detta conforme al parere del relatore. Il consigliere Floris (FdI), ha spiegato che l’emendamento n. 8  introduce un criterio oggettivo per la sanzione pecuniaria. L’aula ha proceduto con l’approvazione dell’emendamento n. 28 (Giunta) che nel comma 1, lettera e) dell’articolo 13 elimina le parole “ e non comporta il pagamento del contributo relativo all’incidenza degli oneri di urbanizzazione né la verifica delle dotazioni di parcheggi”. Approvato l’emendamento 27 (Giunta) che nel comma 1, lettera d, dell’articolo 13 sostituisce le parole “modifiche tipologiche” con le seguenti: “modifica della tipologia edilizia”. Quindi è stato approvato il testo dell’articolo 13. (A.M.) L’emendamento 25 (Giunta) è stato approvato e riguarda “i servizi connessi alla residenza sia realizzati che da realizzare”. Approvato senza emendamenti  l’articolo 13 bis  mentre per l’articolo 14 l’Aula ha detto sì all’emendamento 10 (Mula e più) che prevede che non sia necessaria la comunicazione di avvio lavori per la sistemazione di manufatti temporanei nei cantieri. All’articolo 15 la Giunta ha presentato un emendamento sostitutivo totale, il 30, che è stato approvato. Il testo disciplina l’esercizio del potere sostitutivo in capo alla Regione in caso di inerzia del Comune e recita così: “In tutti i casi di mancato rispetto dei termini per il rilascio del permesso di costruire l’interessato può avanzare istanza alla direzione generale competente in materia urbanistica della Regione per l’intervento sostitutivo”. Approvati gli articoli 16 e 17 senza emendamenti. Sull’articolo 18 l’Aula ha respinto tre emendamenti a firma Mula e più. Via libera anche all’articolo 19, 20 e 21. Sull’articolo 22 via libera all’emendamento 32 (sostitutivo parziale) della Giunta che riguarda “la responsabilità del titolare del titolo abilitativo, del committente, del costruttore, del direttore dei lavori e del progettista”. Dopo l’approvazione dell’articolo 22 il presidente ha sospeso i lavori che riprenderanno  questo pomeriggio alle 16. (C.C.)

DL 83/A, approvati gli articoli fino al 22. Il Consiglio riprenderà i lavori alle 16

Il Consiglio regionale ha proseguito l’esame del DL 83/A “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge n.6 del 29 maggio 2024 convertito in legge con modificazioni il 24 luglio 2024, n.105” e ha approvato gli articoli fino al 22. La seduta è stata chiusa. I lavori riprenderanno alle 16.

Sintesi della seduta n. 72

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 72

Giovedì 12 giugno 2025 – Antimeridiana

Presidenza del Vice Presidente Giuseppe Frau

 

Inizio: ore 10 e 29 

– Congedi.

– Annunzi.
Documenti pervenuti: risposta scritta a interrogazioni, interrogazioni.

– Continuazione della discussione del disegno di legge “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105” (83/A).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, l’assessore Francesco SPANEDDA, per la Giunta, il relatore di maggioranza Gianluigi PIANO e i consiglieri Roberto DERIU, Francesco Paolo MULA, Antonello FLORIS, Fausto PIGA, Maria Laura ORRÙ, Francesco AGUS, Paolo TRUZZU, Alessandro SORGIA.
Articolo 1 modificato: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 2
Emendamento numero 23: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Articolo 2: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 3
Articolo 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 35: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Articolo 4: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 5
Emendamento numero 36: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico;
Emendamento numero 4: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico;
Articolo 5: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Articolo 6
Emendamento numero 37: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 5: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Articolo 6: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 7: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 8: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 9: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 10: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 11: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 12: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 13
Emendamento numero 28: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 27: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Articolo 13: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 25: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 26: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 13 bis: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 14
Articolo 14: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 10 = 29: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 15
Emendamento numero 30, sostitutivo totale: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 16: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 17: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 18: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 19: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 20: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 21: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 22
Emendamento numero 32: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Articolo 22: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 31: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.

– Sull’ordine dei lavori.
È intervenuto il consigliere Francesco Paolo MULA.

Riconvocazione: alle ore 16.

Fine: ore 13 e 01

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 10 e 33 alle ore 10 e 36; dalle ore 10 e 39 alle ore 10 e 54).

_________________________

Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

_________________________

Silvia Pintus – BB (am)

Commissione Sanità, via libera alla proroga per i servizi di assistenza primaria. Fundoni: risposta corale

All’unanimità la commissione Sanità ha dato il via libera questo pomeriggio alla proroga della legge regionale 5 del 2023 in materia di assistenza primaria., che prevede tra l’altro l’impiego dei medici di base in pensione per sopperire alle carenze del sistema sanitario territoriale.

Sulla legge pende un giudizio di legittimità costituzionale ma la commissione Sanità, sotto la presidenza di Carla Fundoni (Pd) ha ritenuto con voto corale di prorogare la legge per evitare che altri comuni della Sardegna siano scoperti. Il commento di Fundoni: “Soddisfatta perché anche l’opposizione ha raccolto il mio invito a una risposta collettiva, di tutta la politica, su questo tema cruciale”.

INTERROGAZIONE N. 209/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 209/A

INTERROGAZIONE URPI con richiesta di risposta scritta, in merito allo stato di avanzamento del progetto del museo giudicale e alle azioni messe in atto dall’Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

***************

Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Regione da oltre venti anni ha inteso realizzare un museo regionale denominato “Museo e centro di documentazione della Sardegna medievale giudicale”, progetto di rilevanza strategica per la valorizzazione dell’identità storica sarda e per il rilancio culturale e turistico dei territori coinvolti. Il museo dovrebbe diffondere la conoscenza della civiltà giudicale, una delle fasi storiche in cui l’Isola ha raggiunto un apice di sviluppo particolarmente avanzato, con sede nei comuni di Oristano e Sanluri per la loro forte presenza di testimonianze storiche e monumentali del periodo medievale-giudicale;
– l’arco cronologico considerato prevedeva la fase tardo bizantina altomedievale (VIII-X secolo), periodo di consolidamento dei regni giudicali, fino alla caduta di Arborea e l’inserimento della Sardegna nei territori della Corona d’Aragona nel XV secolo;
– il progetto rappresenta un’infrastruttura culturale strategica per la promozione dell’identità storica sarda, il rilancio turistico dei territori e l’integrazione con istituzioni educative. Tra gli obiettivi era prevista l’assunzione di venti guide turistiche da suddividere tra Oristano e Sanluri come misura di sviluppo occupazionale;

CONSIDERATO che:
– questo progetto ha vissuto un calvario senza fine, caratterizzato da interruzioni, fallimenti e continui rinvii che rischiano di vanificare definitivamente risorse pubbliche e opportunità per il territorio;
– il progetto nasce nel 2005 con la deliberazione della Giunta regionale 26 luglio 2005, n. 36/5 (“Si-stema regionale dei musei. Piano di razionalizzazione e sviluppo”. Documento d’indirizzo politico-amministrativo), inizialmente finanziato per euro 1.000.000,00 e, successivamente, aumentato a euro 3.000.000 con la deliberazione della Giunta regionale 6 agosto 2009, n. 38/11 (Delibera CIPE n. 3/2006, Delibera CIPE n. 14/2006 e Delibera CIPE n. 1/2009. Rimodulazione della Delibera di Giunta n. 34/11 dell’11 settembre 2007). La deliberazione della Giunta regionale 8 marzo 2006, n. 9/19 (Accordo di Programma Quadro (APQ) “Beni Culturali”. Modifiche alla Delib.G.R. n.45/20 del 27 settembre 2005) stabiliva formalmente la localizzazione congiunta del museo a Oristano e Sanluri, riconoscendo la valenza storica e strategica di entrambi i territori, con riparto paritetico del finanziamento iniziale;
– le due sedi individuate – Palazzo Arcais a Oristano e l’Ex Monte Granatico a Sanluri – sono state concesse in comodato gratuito tramite protocollo d’intesa del 2 luglio 2008 tra Regione, Provincia di Oristano e i comuni interessati;
– il primo appalto del 2011 per euro 1.715.836,42 sembrava finalmente avviare la realizzazione concreta del progetto. La ditta aggiudicataria riuscì a produrre il progetto esecutivo, approvato il 16 aprile 2010, i contenuti didattico-scientifici, il Piano di comunicazione e gestione, oltre alla raccolta di mille volumi specialistici;
– tuttavia, il contratto dovette essere interrotto dalla Regione per permettere i necessari lavori di adeguamento strutturale delle sedi museali. Il dramma si consumò quando la capogruppo Unicity Spa entrò in crisi aziendale irreversibile. L’8 novembre 2019 il Tribunale di Roma dichiarò il fallimento dell’azienda, causando lo scioglimento automatico del contratto di appalto. Il curatore fallimentare comunicò, nel marzo 2020, la fine di tutti i rapporti contrattuali, lasciando il progetto in una situazione di completo stallo. La Regione, per salvare almeno i materiali già prodotti, fu costretta a negoziare un accordo transattivo;
– con deliberazione della Giunta regionale 4 settembre 2020, n. 44/32 ottenne il mandato per definire bonariamente la controversia, culminata nell’accordo dell’8 settembre 2020 che costò ulteriori euro 106.140 per recuperare quanto già realizzato;
– dopo anni di stallo completo, nel luglio 2022, la Regione tentò una nuova ripartenza con la deliberazione della Giunta regionale n. 22/27 del 14 luglio 2022 (“Sistema Regionale dei Musei. Piano di razionalizzazione e sviluppo”, approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 36/5 del 26 luglio 2005. “Museo e centro di documentazione della Sardegna giudicale” a Oristano e Sanluri. Indirizzi operativi in merito alla progettazione, realizzazione e gestione del Museo), individuando il Comune di Oristano come nuovo soggetto capofila per l’attuazione del progetto;
– il comitato scientifico, rinnovato con protocollo del 29 novembre 2021, nel frattempo aveva esaminato i materiali recuperati dal fallimento, evidenziando criticità e necessità di approfondimenti:

RILEVATO che:
– finalmente, con convenzione rep. n. 742 del 31 dicembre 2024, sono stati trasferiti al Comune di Oristano euro 2.400.000,00 per un intervento stimato in quarantadue mesi;
– nel gennaio 2025 è stata erogata una prima tranche di euro 180.000 con determinazione n. 210 del 27 gennaio 2025;
– tuttavia, a giugno 2025, il progetto risulta ancora fermo alle sole “linee guida generali” e a “integrazioni sui vincoli strutturali”, senza alcun progresso concreto verso la realizzazione. Questo interminabile calvario, dopo oltre due decenni di promesse, fallimenti aziendali, accordi transattivi e continue ripartenze, sta vanificando non solo le ingenti risorse pubbliche investite, ma anche le aspettative occupazionali e le opportunità di valorizzazione culturale del territorio. Il coinvolgimento attivo di comuni, scuole e comunità locali rimane essenziale, ma richiede finalmente certezze sui tempi e modalità di realizzazione,

chiede di interrogare l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per:
1) conoscere lo stato attuale del progetto e le attività effettivamente svolte dal Comune di Oristano, nuovo soggetto capofila, specificando cosa è stato concretamente realizzato con i primi euro 180.000 trasferiti;
2) verificare se siano stati effettivamente attivati il project manager e il gruppo scientifico incaricato dello studio di fattibilità e progetto culturale;
3) fornire un cronoprogramma dettagliato e vincolante per la redazione definitiva dei documenti progettuali, l’avvio delle operazioni di allestimento museale e l’implementazione del piano di gestione;
4) indicare se sia prevista una data di apertura del museo al pubblico e, in caso affermativo, quale sia la tempistica stimata per l’inaugurazione delle sedi di Oristano e Sanluri;
5) chiarire le iniziative previste per garantire partecipazione e informazione dei comuni interessati e delle istituzioni culturali e scolastiche locali;
6) confermare il rispetto della localizzazione congiunta Oristano-Sanluri e delle previsioni occupazionali, compresa l’assunzione delle venti guide turistiche previste;
7) indicare quali misure saranno adottate per evitare ulteriori ritardi e garantire finalmente la conclusione di questo progetto dopo oltre venti anni di attesa.

Cagliari, 11 giugno 2025

Nota stampa della seduta n. 71

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 71 – pomeridiana

Martedì 10 giugno 2025

Approvato il passaggio all’esame degli articoli del disegno di legge n.83 “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge n.6 del 29 maggio 2024 convertito in legge con modificazioni il 24 luglio 2024, n.105” Il Consiglio riprenderà i lavori giovedì, 12 giugno, alle 10 In apertura di seduta pomeridiana il presidente Comandini ha dato la parola all’on. Sorgia (Lega Sardegna) che ha accusato la Giunta “di un ritardo che ha avuto conseguenze concrete sulla vita di cittadini e professionisti bloccando interventi di riqualificazione urbana. Tutto questo mette in discussione la vostra capacità di governare i processi e non è soltanto un fatto di efficienza amministrativa”. Per l’oratore “è alto il rischio di declaratoria di legittimità costituzionale anche per questo provvedimento e mi chiedo se i sardi possano permettersi tutto questo”. Dai banchi della maggioranza l’on. Sandro Porcu (Orizzonte Comune)  ha ringraziato “l’assessore per il lavoro svolto anche in commissione. La bolla del Pnrr sta per esaurirsi e avrà una battuta d’arresto e questo ddl sarà la risposta politica e culturale della Sardegna all’esigenza di semplificazione che ha il settore edilizio. Intendiamo semplificare senza banalizzare, sanare senza sanatorie generalizzate. Restituiremo certezze a chi ha costruito in buona fede e permettiamo ai Comuni di operare con criteri chiari, nel rispetto della legalità e dell’identità sarda. Il nostro è stato un recepimento selettivo che rafforza il ruolo degli strumenti urbanistici locali. Abbiamo detto sì al salvacasa ma lo abbiamo detto con giudizio”. Il presidente Comandini ha sospeso i lavori per un breve  conferenza dei capigruppo. Alla ripresa l’on. Maria Laura Orrù (Avs) ha detto: “Questa legge è un piccolo e primo passo ma questa assemblea deve cambiare tutto, stabilendo criteri in un ginepraio legislativo. Dobbiamo ai professionisti ma anche agli utenti un impegno così forte”. Per l’oratrice “dobbiamo vedere l’urbanistica come un coordinamento tra molteplici settori e c’è bisogno di urbanistica per le sfide delle nostre città e dei nostri territori”. Per i Riformatori il capogruppo Umberto Ticca, che ha segnalato il ritardo sul recepimento: “Un anno d’attesa vuol dire far attendere un anno inutilmente tutti quelli che aspettano di sbloccare un investimento, piccolo o grande che sia. Altro che riforma organica: questa è una ratifica tardiva che rischia di portare nuovi disagi e confusione negli enti locali”. Per Ticca “le modifiche inserite dalla Giunta rischiano di portare impugnazioni costituzionali che paralizzeranno ancora di più gli uffici comunali, già in difficoltà. Che senso ha chiamare i portatori di interesse in commissione e poi non tenerne conto? L’Ance Sardegna ha fatto un lavoro serio, pieno di osservazione ma evidentemente nessuno ha pensato di prenderli sul serio perché nel testo io non ne trovo traccia. Siamo ancora in tempo per recepirli nel testo di legge”. Per il capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, “se il governo ha fatto una legge restrittiva voi oggi state portando una norma ancora più restrittiva, che rischia di essere impugnata. Avremmo invece preferito vedere in Aula un recepimento pieno del salvacasa. Forse è arrivato il momento che Cinque stelle decida da che parte stare”. Per il capogruppo FdI, Paolo Truzzu, “nessuno ha volontà di creare un sistema senza regole nel mondo dell’edilizia e lo abbiamo dimostrato in commissione, dove abbiamo fornito una serie di suggerimenti per migliorare il vostro testo, e nella presentazione di un numero di emendamenti adeguato, appena una trentina”.  Truzzu ha rivolto un invito alla maggioranza a “non sollevare barricate  e aprire la strada al dialogo per una legge di semplificazione edilizia e normativa”. (c.c.) Per la Giunta regionale ha replicato l’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda che, dopo aver ringraziato la Commissione competente per il lavoro fatto, ha difeso il provvedimento: «Stiamo lavorando nel campo dell’edilizia e non dell’urbanistica – ha detto l’assessore – questa legge non riguarda la pianificazione del territorio. Il testo non fa emergere una visione della Sardegna. Stiamo dando all’Isola un provvedimento che lega una legge regionale, la n.23, al testo unico nazionale dell’edilizia». Spanedda ha spiegato che finora il sistema si è retto sull’equilibrio tra le due norme: «Ora però c’è bisogno di norme nuovo viste le novità intervenute a livello nazionale. la norma serve per orientare l’operato di cittadini, imprese e pubblica amministrazione in materia di edilizia». Il salva casa – ha proseguito Spanedda – introduce norme particolari che noi abbiamo deciso in gran parte di recepire, tranne quelle sul cambio di destinazione d’uso, visto che la legislazione regionale ha norme più avanzate: «Ci sentiamo abbastanza sicuri sulla nostra interpretazione». L’assessore ha poi rimarcato che la stragrande maggioranza delle osservazioni presentate dai portatori di interesse sono state accolte: «Abbiamo poi avviato un confronto con il Governo per capire quali potessero essere le norme a maggior rischio impugnazione, come quelle “igienico-sanitarie”, sulle quali non siamo intervenuti. Su altre osservazioni che ci dicono non siano state recepite, dico, invece, che sono alla nostra attenzione e potrebbero essere inserite in futuro in un testo di semplificazione urbanistica. In tutto questo occorre tener conto che la maggior parte delle nostre case sono state costruite prima del 1980». Il vicepresidente Aldo Salaris ha quindi aperto la discussione sul passaggio agli articoli. Sul punto, ha preso la parola Paolo Truzzu che ha annunciato l’astensione del Gruppo di FdI: «Ripeto che il rischio di impugnazione è tutto sull’agibilità dei locali di 20 metri quadri. Non corriamo questo rischio – ha detto Truzzu – lasciamo l’autonomia ai comuni». Voto favorevole ha invece annunciato il relatore di maggioranza Gigi Piano (Pd): «La legge agisce sul versante della semplificazione. Non è un provvedimento restrittivo ma permette a molti cittadini sardi di risolvere molte questioni. Si sta portando la legge 23 del 1985 a diventare il testo unico sull’edilizia (collegato a quello nazionale n.380) che ci darà una disciplina organica». Sul rischio impugnazione della legge, Piano ha mostrato ottimismo: «Non sappiamo se sarà impugnata, sulla questione degli immobili di 20 metri quadri il nostro obiettivo era assicurare ai sardi di vivere in locali dignitosi». Voto favorevole ha annunciato anche Maria Laura Orrù (Avs): «Ringrazio l’assessore per l’impegno di questi mesi – ha detto Orrù – abbiamo scelto e deciso di puntare sulla qualità delle abitazioni. Negli spazi più piccoli vive chi non può permettersi una casa più grande: studenti, persone a basso reddito, immigrati. Vogliamo provare a garantire loro una migliore qualità di vita». Di diverso avviso il consigliere Antonello Floris (FdI): «Ribadisco che sul punto dell’agibilità il rischio di impugnazione è concreto. Ogni funzionario comunale si troverà davanti a un bivio: applicare la legge nazionale o quella regionale. Il problema degli alloggi con 20 metri quadri non sussiste. La competenza è tutta in mano ai comuni. Non vedo il motivo di rischiare l’impugnazione su questo punto». Sulla stessa linea il consigliere Alberto Urpi (Sardegna 20Venti): «Perché se il decreto nazionale consente di dare l’agibilità a un locale di 20 metri quadri dobbiamo fare i fenomeni? Anche per questo noi ci asteniamo». Il vicepresidente Salaris ha quindi messo ai voti il passaggio agli articoli che è stato approvato con 24 voti favorevoli,  1 contrario e 20 astenuti. Il Consiglio riprenderà i lavori giovedì prossimo alle 10. Domani mattina si riunirà la Quarta Commissione per il parere sugli emendamenti. (Psp)