INTERROGAZIONE N. 199/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 199/A

(Pervenuta risposta scritta in data 12/06/2025)

CERA – TRUZZU – PIGA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, con richiesta di risposta scritta, sulle scelte gravemente dannose per il comparto ovino sardo, in merito alla campagna vaccinale 2025 contro la blue tongue, con ritardi, obblighi sproporzionati e conseguenze economiche pesantissime per gli allevatori sardi.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:

–      la blue tongue è una malattia infettiva virale non trasmissibile all’uomo ma altamente impattante sugli allevamenti ovini e sul patrimonio zootecnico regionale, con gravi conseguenze in termini di mortalità animale e perdite produttive;

–      la Regione è storicamente una delle aree più colpite a livello nazionale, rendendo imprescindibile una programmazione vaccinale efficace, tempestiva e coerente con i cicli fisiologici e produttivi degli animali;

 

RILEVATO, sulla base di informazioni apprese in via informale, che nonostante le rassicurazioni pubblicamente fornite nel corso della conferenza stampa congiunta, tenutasi nel mese di febbraio, dall’ l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e dall’ l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, i quali, con tono solenne e ottimismo (https://www.regione.sardegna.it/notizie/campagna-blue-tongue-2025-l-annuncio-di-bartolazzi-e-satta-vaccinazioni-a-tappeto-in-tutta-l-isola-a-partire-dai-primi-di-marzo), annunciavano l’avvio imminente della campagna vaccinale contro la blue tongue, con disponibilità garantita dei vaccini per le varianti 3, 4 e 8 e partenza prevista per i primi giorni di marzo, spiace dover constatare che, almeno per quanto riguarda la variante 4, il vaccino risulta ancora oggi più atteso di una pioggia ad agosto;

 

APPRESO che:

–      la Regione ha imposto l’obbligo vaccinale su tutto il patrimonio ovino, prevedendo sanzioni indirette per gli allevatori che non si conformano, negando il diritto ai ristori in caso di decesso degli animali non vaccinati, trasformando una misura sanitaria in un vero e proprio ricatto istituzionale;

–      la campagna di vaccinazione “a tappeto” prosegue imperterrita anche nel mese di maggio, ignorando completamente il contesto zootecnico in cui si inserisce: ci troviamo, infatti, a ridosso della fine dell’allattamento, con il concreto rischio che la somministrazione del vaccino anticipi l’asciutta delle pecore, compromettendo irrimediabilmente la produzione di latte e la relativa commercializzazione. Una tempistica tanto sconcertante quanto dannosa, che rischia di tradursi in un colpo durissimo per la già fragile economia delle aziende ovine sarde;

 

CONSIDERATO, altresì, un ulteriore aspetto, di rilevante criticità, segnalato da numerosi operatori del comparto ovicaprino, in merito alla tempistica individuata per la somministrazione obbligatoria dei vaccini contro la blue tongue nel periodo maggio – giugno, parallelamente con l’inserimento degli arieti nelle greggi per l’avvio della fase della monta. È noto, infatti, che solo in condizioni psico-fisiche e motorie ottimali le pecore sono in grado di portare a compimento, con successo, la fecondazione. L’eventuale stress fisiologico e sistemico derivante dalla vaccinazione, in un momento tanto delicato, può compromettere l’attuale campagna riproduttiva e ostacolare o ritardare sensibilmente l’avvio della prossima;

 

EVIDENZIATA la situazione di emergenza economica e sociale in cui versano migliaia di allevatori sardi, ingiustamente penalizzati da scelte amministrative inadeguate, tardive e prive di fondamento tecnico-scientifico coerenti con le esigenze del comparto.

 

RITENUTO che se questa è la programmazione sanitaria e zootecnica, promessa in pompa magna dalla Giunta regionale, è possibile affermare, con rassegnata ironia, che i buoni propositi sono rimasti confinati al microfono della conferenza stampa di febbraio. Nel frattempo però, a pagare, come sempre, sono e saranno gli allevatori sardi;

 

AUSPICATO, pertanto, che si proceda ad una urgente e approfondita riflessione sull’effettiva compatibilità tra le esigenze sanitarie e le necessità zootecniche, affinché gli strumenti di profilassi non si traducano, di fatto, in ulteriori elementi di criticità per un settore già fortemente provato,

 

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:

1)    quali siano le motivazioni per cui non si sia provveduto a programmare in maniera diversa la campagna vaccinale contro la blue tongue, considerata la prevedibilità del rischio di arrivare a ridosso della fine dell’allattamento, con il concreto rischio che la somministrazione del vaccino anticipi l’asciutta delle pecore, con inevitabili conseguenze economiche per gli allevatori di ovini;

2)    quali siano i criteri tecnici e sanitari in base ai quali è stato deciso di proseguire con la somministrazione obbligatoria fino al mese di luglio, in aperta contraddizione con le esigenze produttive del settore ovino;

3)    se gli Assessori interessati siano consapevoli delle ricadute economiche drammatiche che tale scelta produce per gli allevatori, con particolare riferimento alla perdita di latte, alla mancata vendita e al rischio di danni irreparabili per molte aziende agricole isolane;

4)    quali siano le ragioni per cui si sia deciso di condizionare il riconoscimento dei ristori per i capi deceduti alla previa vaccinazione obbligatoria, trasformando un diritto in un premio per la mera adesione forzata alla campagna vaccinale, indipendentemente dalla tempistica e dalle reali possibilità di intervento degli allevatori;

5)    se la Giunta regionale intenda rivedere immediatamente i tempi e le modalità della campagna vaccinale e sospendere l’obbligo nel mese di maggio, tenendo conto del ciclo produttivo degli animali e delle indicazioni degli operatori del settore.

Cagliari, 28 maggio 2025

Rigetto ricorso Presidente della Regione. Comandini: “Piena fiducia nella Presidente Todde. Il Consiglio legittimato a proseguire il suo lavoro in attesa del giudizio definitivo”

Piena fiducia  nella Presidente Alessandra Todde  è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale Piero Comandini:

“La sentenza del Tribunale di Cagliari è solo un primo grado di giudizio che pone la Presidente Todde nella condizione di poter far valere le proprie ragioni e la correttezza del suo operato all’interno di un altro grado di giudizio. In attesa che gli organi competenti si esprimano in maniera  definitiva il Consiglio regionale è legittimato a continuare il suo lavoro nel pieno delle sue funzioni”.

Il Presidente Comandini sottolinea che sarà sempre rispettato il ruolo dei giudici: “Attenderemo la conclusione della vicenda giudiziaria lavorando, con sempre maggiore impegno,  per il bene della nostra Sardegna”.

Per Piero Comandini questa vicenda dimostra che la legge sulla rendicontazione è  ormai obsoleta. Oggi, a  32 anni dalla sua entrata in vigore, con  il Presidente della Regione eletto a suffragio universale, rischia di compromettere  la volontà popolare.

Rigetto ricorso Presidente della Regione. Comandini: “Piena fiducia nella Presidente Todde. Il Consiglio legittimato a proseguire il suo lavoro in attesa del giudizio definitivo”.

Piena fiducia  nella Presidente Alessandra Todde  è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale Piero Comandini:

“La sentenza del Tribunale di Cagliari è solo un primo grado di giudizio che pone la Presidente Todde nella condizione di poter far valere le proprie ragioni e la correttezza del suo operato all’interno di un altro grado di giudizio. In attesa che gli organi competenti si esprimano in maniera  definitiva il Consiglio regionale è legittimato a continuare il suo lavoro nel pieno delle sue funzioni”.

Il Presidente Comandini sottolinea che sarà sempre rispettato il ruolo dei giudici: “Attenderemo la conclusione della vicenda giudiziaria lavorando, con sempre maggiore impegno,  per il bene della nostra Sardegna”.

Per Piero Comandini questa vicenda dimostra che la legge sulla rendicontazione è  ormai obsoleta. Oggi, a  32 anni dalla sua entrata in vigore, con  il Presidente della Regione eletto a suffragio universale, rischia di compromettere  la volontà popolare.

INTERROGAZIONE N. 198/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 198/A

MAIELI – PIRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito ai dinieghi da parte dell’Azienda nazionale autonoma delle strade statali (ANAS) per il posizionamento di tavolini e sedie per somministrazione di alimenti all’interno di stalli di parcheggio nei centri urbani con meno di diecimila abitanti.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– la sicurezza stradale è un diritto fondamentale ed è una priorità che non può essere ignorata dagli enti titolari la cui competenza per la messa in sicurezza, laddove necessario, costituisce anche una imprescindibile responsabilità;
– è arrivata agli scriventi la segnalazione di dinieghi ricevuti da alcuni commercianti del centro abitato di Dorgali, lungo la via Lamarmora, “per il posizionamento temporaneo di tavolini e sedie per somministrazione di alimenti”, nelle aree destinate ai soli parcheggi e senza che ci fosse alcun interessamento della carreggiata vera e propria rappresentata dalla strada statale 125;
– è arrivata altresì anche la segnalazione di alcuni commercianti di Thiesi, sempre per il diniego da parte dell’ANAS per il posizionamento di tavolini ad uso della clientela in Via Umberto nel centro abitato di Thiesi, nelle aree adibite a parcheggio;

PRESO ATTO che:
– si ha a che fare con centri urbani con meno di diecimila abitanti e che in base all’articolo 26 del Codice della strada, le competenze per le autorizzazioni e le concessioni sono a carico del comune, previo nulla osta dell’ente proprietario della strada, che in questa occasione non è stato rilasciato;
– le ditte in questione hanno richiesto e sempre ottenuto, per diversi anni, il nullaosta “per il posizionamento temporaneo di tavolini e sedie per somministrazione di alimenti”, senza che ci fosse-ro mai problemi o che venissero richiamati problemi legati alla sicurezza legati alla salvaguardia e tutela dell’incolumità di terzi o che venisse richiamato l’articolo 20, comma 1, del Codice della strada;
– la giustificazione adottata dai dinieghi ANAS è nel caso del Comune di Dorgali il restringimento della carreggiata, ossia la parte della strada destinata al transito dei veicoli oppure l’incolumità dell’utenza, nel caso del Comune di Thiesi;

CONSIDERATO che:
– la parte della strada destinata al transito dei veicoli non viene minimamente interessata dalle richieste di nullaosta, legata esclusivamente all’occupazione dei soli stalli dei parcheggi, come storicamente già avvenuto negli anni pregressi;
– la richiesta e l’ubicazione storica dei tavolini e delle sedie, permetterebbe anche un maggior controllo delle stesse strade urbane, sia nella strada statale 125 che nella 131 bis, per la linearità in cui attraversano i centri abitati ed assumono il nome di Via Lamarmora a Dorgali e di Via Umberto a Thiesi;
– l’identificazione della strada con il nome di una via permette immediatamente di capire quale sia l’importanza delle stesse in ambito commerciale e turistico, ma anche di gestione della viabilità cittadina;

RILEVATO che la stessa ANAS, mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio, viene da sempre sollevata da qualsiasi responsabilità, sia civile che penale, che possa derivare dal traffico stradale e generi qualsiasi danno a terzi,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere se:
1) se siano a conoscenza di quanto esposto nella presente interrogazione;
2) quali azioni intendano intraprendere, per sollecitare l’intervento degli enti interessati per la risoluzione delle criticità sopra segnalate.

Cagliari, 27 maggio 2025

INTERROGAZIONE N. 197/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 197/A

(Discussa in Aula il 24/06/2025 ai sensi dell’articolo 123 bis del Regolamento)

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito al percorso di riorganizzazione delle partecipazioni strategiche nel settore del trasporto aeroportuale e per la realizzazione dei necessari investimenti.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– è in corso da diversi anni un dibattito politico, economico e sociale in merito alla fusione degli aeroporti sardi di Alghero, Cagliari e Olbia;
– a maggio 2023 le assemblee dei soci della società di gestione dell’Aeroporto di Alghero Fertilia Riviera del Corallo (SOGEAAL) e della società di gestione dell’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda (GEASAR) hanno approvato la fusione delle due società in un’unica società di gestione aero-portuale, con il voto contrario della Regione e della Società finanziaria Regione Sardegna (Sfirs);
– sempre a partire da maggio 2023 è in corso un progetto di integrazione industriale tra i gestori degli scali aeroportuali della Regione che coinvolge anche l’Aeroporto di Cagliari, attraverso la sottoscrizione da parte della Camera di commercio di Cagliari e Oristano, principale azionista del-la SOGAER, società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari Elmas, di un aumento di capitale di Ligantia, principale azionista delle società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia, da liberar-si mediante conferimento in natura della partecipazione detenuta dalla stessa Camera in SO-GAER;

EVIDENZIATO che a seguito di tale decisione è nato un contenzioso giuridico che ha visto la Regione opporsi al processo di fusione e/o integrazione, al fine di tutelare i legittimi interessi pubblici che non risulta ancora sia stato tenuto a decisione;

OSSERVATO che:
– il Consiglio regionale, con l’articolo 22, comma 2, della legge regionale 18 settembre 2024, n. 13, (Assestamento di bilancio 2024-2026 e variazioni di bilancio in base alle disposizioni di cui agli articoli 50 e 51 del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e riconoscimento di debiti fuori bilancio), ha stanziato per gli anni 2024 e 2025, la cifra di euro 170.000 per l’affidamento del servizio di analisi sulle problematiche relative alle partecipate nel settore dei trasporti e al fine di operare una valutazione multidisciplinare del quadro attuale;
– l’Assessore dei trasporti con nota protocollo n. 2589 del 4 ottobre 2024, ha emanato l’atto d’indi-rizzo per l’affidamento del suddetto incarico specificando che è:
a) necessario valutare in termini economici e giuridici l’operazione di concentrazione deliberata dalla Giunta camerale della Camera di commercio di Cagliari e Oristano in data 8 settembre 2023 e di tutti gli atti aggiuntivi connessi;
b) formulare le possibili opzioni alternative che possano essere considerate rispetto ad una eventuale partecipazione regionale ed al relativo interesse pubblico, anche nel perseguimento di un potenziamento della mobilità da e per la Sardegna che contribuisca allo sviluppo socioeconomico dell’Isola. Pertanto, dovrà essere specificamente valutato l’apporto in ter-mini di sviluppo industriale e commerciale delle alternative individuate, tenendo altresì conto della normativa vigente in materia di “Golden Power”, della convenienza economica e sostenibilità finanziaria, nonché della compatibilità dell’operazione con i principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa anche alla luce dei pareri e deliberazioni dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC), Corte dei conti, e ulteriori atti di rilievo;

APPRESO che:
– con determinazione n. 689 del 28 novembre 2024 a firma del Direttore del servizio per gli affari comunitari, rapporti istituzionali, sistema informativo bilancio e controllo, si è pertanto proceduto all’affidamento avente ad oggetto il “Servizio per l’analisi multidisciplinare in termini economici, finanziari e giuridici dell’operazione di concentrazione delle compagini azionarie delle società di gestione aeroportuali sarde e per la valutazione delle possibili operazioni alternative”;
– l’operatore economico, cui è stato affidato l’incarico, è LCA Studio Legale con sede in Milano, in quanto ritenuto in possesso di adeguate competenze e professionalità specifiche valutate come necessarie per l’esecuzione del servizio;

CONSIDERATO che:
– nel corso del dibattito in aula sulla legge finanziaria l’Assessore, rispondendo a specifica richiesta sullo stato di attuazione del servizio per l’analisi multidisciplinare in termini economici, finanziari e giuridici dell’operazione di concentrazione delle compagini azionarie delle società di gestione aeroportuali sarde e per la valutazione delle possibili operazioni alternative, ha affermato che lo studio in questione era in corso di realizzazione e più che altro un’operazione di “due diligence”;
– la legge regionale 8 maggio 2025, n.13 (Bilancio di previsione 2025-2027) ha ribadito la previsione di spesa pari a 30 milioni di euro per l’acquisizione eventuale di quote della futura società di gestione degli aeroporti sardi;
– nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano locale “L’Unione Sarda” il giorno 11 maggio 2025, in merito al processo di integrazione degli aeroporti l’Assessore ha dichiarato che “i 30 milioni di euro stanziati per un’eventuale partecipazione regionale servono proprio a confermare che noi ci siamo e siamo disponibili a contribuire seriamente alla gestione pubblica dello scalo di Cagliari. La questione e comunque complessa e sebbene ci siano leggi che guidano questo tipo di operazioni è necessario distinguere la possibilità di fare rete tra aeroporti sardi e quella invece di privatizzare”;

ACCLARATO che:
– per la prima volta, con tali dichiarazioni, la Giunta regionale attraverso il suo principale esponente in materia, esclude la volontà di avvallare un processo di privatizzazione, ancorché attraverso un processo di integrazione e fusione di società e chiarisce che vuole contribuire alla gestione pubblica dello scalo di Cagliari;
– in data 5 febbraio 2025, tuttavia, il Presidente della Camera di commercio di Cagliari e Oristano, ha dichiarato che l’accordo per la fusione dei tre aeroporti con la Regione era sostanzialmente chiuso, ipotizzando anche una partecipazione rilevante della Regione nella futura compagine societaria;
– è ancora in corso il contenzioso giudiziario relativo al processo di integrazione e fusione degli aeroporti sardi,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) se la Regione abbia definito gli indirizzi che intende fornire agli avvocati in merito al contenzioso in atto relativo al processo di fusione e integrazione degli aeroporti sardi la cui prossima udienza è prevista nell’autunno del 2025;
2) se si è concluso, ed eventualmente con quali esiti, lo studio affidato a LCA studio legale avente ad oggetto il “servizio per l’analisi multidisciplinare in termini economici, finanziari e giuridici dell’operazione di concentrazione delle compagini azionarie delle società di gestione aeroportuali sarde e per la valutazione delle possibili operazioni alternative”;
3) se la Regione conosce quale percentuale della futura società di gestione degli aeroporti sardi è in grado di acquisire con i 30 milioni già stanziati a bilancio;
4) se la Regione ritiene che con i 30 milioni sia possibile acquisire una partecipazione rilevante della futura società di gestione degli aeroporti sardi, tanto da consentire alla stessa Regione di determinare le future scelte strategiche e di sviluppo e di contribuire seriamente alla gestione pubblica dello scalo di Cagliari;
5) se la Regione ritiene che si possa procedere alla privatizzazione della società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari attraverso un processo di integrazione, tramite scambio di quote societarie, frutto di una trattativa “privata” tra gli interessati, basata sul principio dell’infungibilità, o se sia necessario un bando ad evidenza pubblica;
6) attraverso quali atti, iniziative e strumenti la Regione intenda impedire il processo di privatizzazione dell’Aeroporto di Cagliari e mantenere la gestione pubblica dello stesso.

Cagliari, 27 maggio 2025

Nota stampa della seduta n. 69

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 69 – antimeridiana

Martedì 27 maggio 2025

  Question Time Cagliari 27 maggio 2025 – Il presidente Piero Comandini ha aperto la seduta dedicata al question time, con la discussione di interrogazioni e interpellanze a risposta immediata. Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere Alessandro Sorgia (Gruppo Misto) che, in riferimento alle sue tre interrogazioni inserite nell’ordine del giorno, ha detto di aver ricevuto in questi giorni la risposta scritta da parte della Giunta e ha chiesto, per questo, di accorparle nella discussione. Il presidente Comandini, rispondendo al consigliere Sorgia, ha chiarito che il regolamento lascia all’interrogante la scelta sulle modalità di discussione. Il presidente ha quindi dato la parola al consigliere Emanuele Cera (Fratelli d’Italia) per l’illustrazione dell’interrogazione n.9 sull’affidamento in concessione di arre agricole di proprietà di Laore ricadenti nel territorio di Arborea. «Nel 2017 – ha detto Cera – le Bonifiche Ferraresi, con un investimento di 9,5 milioni di euro, sono divenute proprietarie di circa 573 ettari dell’ex Sbs (Società bonifiche sarde) in liquidazione da 10 anni. A questi terreni sono stati aggiunti 429 ettari di Laore con una concessione di 15 anni. Un affidamento in concessione che però non è stato preceduto da avvisi o manifestazioni di interesse come stabilito da regolamento di gestione. Documento che prevedeva inoltre l’assegnazione di questi terreni a coltivatori diretti residenti nei comuni di Arborea e Marrubiu». Da qui la richiesta di Cera all’assessore all’Agricoltura per sapere “se l’Agenzia Laore, abbia agito in violazione delle leggi e  se l’atto di concessione sia in contrasto col regolamento Laore n. 212 del 2019 circa la vendita secondo il valore di mercato dei terreni agricoli”. L’assessore all’Agricoltura Gian Franco Satta ha replicato ricordando la lunga vicenda che ha portato alla liquidazione della Sbs e la successiva cessione dei terreni alle Bonifiche Ferraresi nel 2017. «L’operazione è stata fatta nel rispetto delle leggi – ha detto Satta – compresa la concessione alla nuova società dei terreni di proprietà di Laore. L’allora assessore alla Programmazione e il Presidente della Regione hanno agito sulla base di un avviso pubblico per la cessione dell’ex compendio Sbs. Laore ha poi deciso di concedere i suoi terreni per 15 anni a un canone di 139mila euro. Tutti gli atti sono stati trasmessi alla Corte dei Conti anche in considerazione della pubblicazione di articoli di stampa». L’assessore Satta ha poi chiarito che l’operazione non risulta in contrasto delle leggi. «Le norme citate dall’on. Cera si riferiscono alla riforma fondiaria attuata negli anni scorsi che in gran parte risultano abrogate. Il caso in oggetto riguarda invece un’concessione amministrativa che ha un inquadramento giuridico diverso. Siamo comunque disponibili fornire ulteriori approfondimenti». Il consigliere Cera si è dichiarato: «Mi restano ancora molti dubbi. L’avviso pubblico riguardava la vendita dei beni dell’Sbs ma anche la parte dei terreni da dare in concessione. Ritengo che non ci sia stato un avviso pubblico per questi ultimi beni da dare in concessione. non contesto danni erariali ma ho sollevato la questione per avere chiarimenti sull’operazione».   Ha quindi preso la parola il consigliere Piero Maieli (Forza Italia) per chiedere se lo strumento del question time sarà utilizzato più frequentemente: «E’ l’unico modo per ottenere risposte dalla Giunta». Il vicepresidente del Consiglio Frau ha risposto chiarendo che la Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che il question time, in futuro, si terrà l’ultimo martedì di ogni mese.   Il vicepresidente Frau ha poi dato la parola al consigliere Gigi Rubiu (Fratelli d’Italia) per l’illustrazione dell’interrogazione n.87 sulla necessità di revisione dei premi Pac e sui ritardi nell’erogazione. «E’ un’interrogazione presentata a novembre – ha detto Rubiu – da allora non è cambiato nulla. La questione riguarda, in particolare, le PLT (superfici boschive destinate a pascolo). Ci sono migliaia di aziende ancora escluse dai premi. Cosa sta facendo la Regione per velocizzare i pagamenti del 2024? L’assessore Satta ha riposto specificando che il Piano strategico della Pac è stato approvato nel 2022 quando non governava l’attuale maggioranza. «I fondi assegnati alla Sardegna rispetto alla programmazione precedente hanno subito una perdita di circa 23 milioni di euro – ha detto Satta – la Sardegna ha avuto fondi inferiori rispetto ad altre regioni come la Sicilia e la Campania. Il motivo è l’esclusione del settore ovicaprino dai premi. Sulla problematica dei pascoli boschivi il problema è che sono state reinterpretati come superfici a bosco. Questo ha determinato che il 50% delle superfici sono state escluse con conseguente taglio dei premi. Una riduzione che ha interessato circa 500mila ettari. L’ente pagatore regionale ha avviato i contatti con l’ente nazionale. C’è stato un confronto serrato per aggiornare i dati sulle superfici. Nei mesi scorsi è stata validata una superficie di oltre 200mila ettari e, più tardi un’ulteriore di 270mila ettari. Questa attività consentirà di pagare tutti i premi della Pac entro il prossimo 30 giugno. La situazione sta tornando alla normalità. Il livello di spesa si attesta a 192 milioni su 230 richiesti». «La sua risposta non convince – ha replicato Gigi Rubiu – nell’interrogazione si parla di ritardi nel 2024 e non degli anni precedenti. La domanda era stata posta a novembre. Dopo sei mesi di ritardi è facile dire che la questione si sta risolvendo. L’argomento sui PLT dovevano essere trattato con l’agenzia romana. La risposta non solo non è sufficiente ma è anche fuorviante». (Psp)   Il Question Time è proseguito con l’Interrogazione 104/A (Usai e più) sulle anomalie generate dall’intelligenza artificiale (IA) identificata secondo la descrizione PLT 01 ovvero superfici non presenti sul SIPA. L’interrogazione è stata illustrata dalla prima firmataria Cristina Usai (Fratelli d’Italia) che ha chiesto di sapere a che punto siano le attività di concertazione con i tavoli ministeriali e l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), se siano state  risolte  definitivamente le  anomalie e quando si procederà all’erogazione del contributo. “La situazione delle imprese sarde è gravissima”. L’assessore regionale dell’agricoltura Gian Franco Satta ha fatto riferimento alla Carta nazionale dei suoli e ha riconosciuto i gravi problemi generati con l’applicazione dell’intelligenza artificiale sul territorio sardo. L’assessorato, però, è intervenuto prontamente – ha detto – avviando  interlocuzioni con l’ARGEA nazionale e costituendo   tavoli di lavoro per risolvere i problemi. Nella sua replica Cristina Usai ha detto di essere pienamente insoddisfatta e di non aver capito  a che punto siano le interlocuzioni. Altre Regioni – ha detto – stanno agendo in deroga per evitare che le aziende agricole siano in sofferenza.   L’interrogazione n.115  sulle  tempistiche e sulle risorse fissate per il contrasto dei danni causati dalla siccità 2024 è stata illustrata dal consigliere regionale Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia) che ha denunciato la complessità della procedura di inserimento delle domande e ha chiesto la proroga dei termini di cui alla determinazione del Direttore del servizio indennizzi in agricoltura n. 1634/24 del 22 novembre 2024. L’assessore all’Agricoltura ha assicurato che la Regione ha sempre agito con coerenza e celerità e, anzi, ha erogato i ristori in un tempo di appena 5 mesi. Sulla riapertura dei termini per i comuni che hanno presentato domanda in ritardo si è detto possibilista. Il firmatario dell’interrogazione Rubiu, dichiarandosi totalmente insoddisfatto, ha detto di apprendere con positività l’annuncio dell’assessore sulla riapertura dei termini anche per i comuni ritardatari. (R.R)   Ha quindi preso la parola il consigliere Alessandro Sorgia (Gruppo Misto) che ha illustrato l’interrogazione n.183 “sulla vicenda del dottor Massimiliano Tuveri e le criticità nella gestione della nuova Struttura complessa di Chirurgia oncologica presso l’Azienda Brotzu di CAgliari. «Il dottor Tuveri quando ha ricevuto l’incarico era a conoscenza che si trattava di una nuova struttura –ha detto Sorgia – al suo arrivo a Cagliari non ha trovato nulla. La cosa più grave è che gli era stato assicurato un adeguato finanziamento per l’avvio del reparto. La decisione era di pertinenza dei vertici aziendali. Non gli è stato fornito personale adeguato, ma solo due collaboratori. Il primo lo ha visto solo a gennaio 2025. Non ha avuto la possibilità di svolgere alcuna mansione salvo poi revocargli l’incarico per non aver raggiunto gli obiettivi». L’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi ha replicato elencando le circostanze che hanno portato a questa situazione: «La chirurgia pancreatica non è semplice. Occorre avere sale operatorie specifiche e personale formato – ha detto – l’idea di portare uno specialista in Sardegna era un po’ campata per aria. Tuttavia sulle notizie riportate dalla stampa occorre fare chiarezza. Tuveri non ha potuto operare perché non c’era un contesto idoneo per fare questo tipo di chirurgia. Sui provvedimenti disciplinari che hanno portato il dott.Tuveri a presentare un esposto alla Corte dei Conti, l’Arnas Brotzu riferisce che sono stati fatti tutti i passi per l’avvio della struttura e la ricerca di personale.. Il dott. Tuveri dispone di un ufficio e un ambulatorio. L’Arnas Brotzu ha avviato correttamente tutte le procedure per l’assegnazione dell’incarico. A Tuveri erano note le dinamiche e le lunghe tempistiche. L’assessorato, tenuto conto dei disagi, si è comunque attivato per trovare una soluzione. Ha preso atto delle difficoltà logistiche per attivare la chirurgia pancreatica. Attualmente. considerata la perdurante difficoltà, si è prevista una collaborazione di Tuveri con il dott. Gusai in Ogliastra. L’assessorato ha chiesto al Commissario di sospendere il provvedimento di revoca dell’incarico». Il consigliere Sorgia si è dichiarato insoddisfatto per la risposta dell’assessore. «La vicenda è stata trattata con superficialità e fastidiosa sufficienza. La risposta non affronta i fatti. Si cerca di girare la frittata . Il dott. Tuveri non è stato messo in condizioni di lavorare per inadempienza dell’Azienda. Non si sono volute sentire ragioni. Non sono state certificate le difficoltà ma c’era solo la volontà di impedire al dott. Tuveri di lavorare. Poi si è deciso di trasferirlo a Lanusei. Sarebbe interessante sapere con quale modalità si è presa quest’ultima decisione».   Anche l’interrogazione n.186/A sulla chiusura della Guardia medica di Via Talete e sulle gravi criticità riscontrate nella nuova sede di Viale Trieste a Cagliari è stata illustrata da Alessandro Sorgia. «Con questa decisione si è messa a rischio la continuità assistenziale come hanno denunciato i medici in un esposto – ha detto Sorgia – la Regione deve chiarire perché si è deciso di chiudere la sede di via Talete, facilmente raggiungibile, per trasferire i servizi in via Trieste in un luogo fuori contesto e con mille problematiche». L’assessore Bartolazzi ha replicato sostenendo che la decisione è stata presa dopo le opportune verifiche da parte della Asl: « Area ha richiesto la consegna dei locali di via Talete per l’adeguamento dell’immobile. Si tratta di interventi importanti per garantire la sicurezza degli operatori. Per questo si è deciso di trasferire il servizio. Tra i locali idonei gli unici immediatamente disponibili erano quelli del poliambulatorio di via Trieste. Tutti i medici sono stati preventivamente informati. Nella sede di via Trieste sono rispettati tutti gli standard sanitari e di sicurezza, compresa la presenza di una guardia armata». Risposta che non ha soddisfatto il presentatore dell’interrogazione: «Lei non ha contezza. La realtà è tutt’altra – ha detto Sorgia – perché non si è ascoltato il personale sanitario prima del trasferimento? Avete dimostrato di non voler ascoltare nessuno. Non è questo il modello di sanità che vogliamo per Cagliari. La invitiamo ad aprire un tavolo tecnico con il personale medico per risolvere le storture. La sanità è un diritto non si può trattare con superficialità». (Psp)   A seguire l’illustrazione dell’interrogazione 189/A (Sorgia) che riguarda l’esclusione di una specializzanda sarda dal beneficio dell’adeguamento della borsa di studio regionale per specializzandi non medici, a seguito di una grave malattia oncologica che ha comportato l’interruzione temporanea del percorso formativo. Per il firmatario Alessandro Sorgia (Misto) si tratta di un grave caso di discriminazione e una decisione amministrativa vergognosa. «La Regione Sardegna ha penalizzato una studentessa che ha la sola colpa – ha detto il consigliere del gruppo Misto – di essersi ammalata». L’assessore alla sanità Bartolazzi ha detto che non c’è nessuna discriminazione, solo il rispetto delle regole. Alessandro Sorgia ha detto di essere insoddisfatto: la politica deve dare risposte. La burocrazia è ottusa e crudele. Nessuna giustificazione tecnica può generare  un comportamento del genere da parte della Regione.   Il Question Time si è concluso con il confronto sull’Interpellanza n. 5/A, presentata da Umberto Ticca (Riformatori sardi), sulla necessità di conoscere con quali modalità l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale voglia sopperire alla mancanza in organico dei cosiddetti “medici a gettone”. Un’interpellanza ormai datata ma – ha detto Ticca – l’argomento è sempre attuale. Vogliamo sapere dalla giunta se i  “medici a gettone” possono ancora lavorare,  come richiesto anche da alcuni territori, o come saranno sostituiti. L’assessore Bartolazzi ha riconosciuto che la questione è ormai vecchia e ha invece parlato di come si sta procedendo. La Regione ha attivato due distinte procedure di gara da oltre 9 milioni di euro ciascuna. La gara  per i pronto soccorso delle 8 Asl sarà aggiudicata il 15 giugno. Il consigliere Ticca ha detto di essere soddisfatto. I lavori si sono conclusi, il Consiglio sarà convocato a domicilio, la seduta è tolta. (R.R.)

Sintesi della seduta n. 69

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 69

Martedì 27 maggio 2025

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau
Indi del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau

Inizio: ore 10 e 46 

– Congedi.

– Annunzi.
Documenti pervenuti: risposta scritta a interrogazioni e interrogazioni.

– Comunicazioni del Presidente.
Pubblicazione sul BURAS n. 31 del 22 maggio 2025, del ricorso n. 19 del 12 maggio 2025 promosso dalla Presidenza del Consiglio del Ministri dinanzi alla Corte costituzionale avverso la legge regionale 11 marzo 2025, n. 8 recante “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24”.

– Svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell’articolo 123 bis del Regolamento Interno.
Hanno formulato domande, ricevendone risposta, i consiglieri: Emanuele CERA (interrogazione numero 9/A), Gianluigi RUBIU (interrogazioni numero 87/A e 115/A) e Cristina USAI (interrogazione numero 104/A) all’assessore dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale Gian Franco SATTA; Alessandro SORGIA (interrogazioni numero 183/A, 186/A e 189/A) al’’assessore dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale Armando BARTOLAZZI.

– Svolgimento dell’interpellanza ai sensi dell’articolo 123 del Regolamento Interno.
Ha formulato domanda, ricevendone risposta, il consigliere: Umberto TICCA (Interpellanza numero 5/A) all’assessore dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale Armando BARTOLAZZI.

– Sull’ordine dei lavori.
Sono intervenuti i consiglieri Alessandro SORGIA e Piero MAIELI.

Riconvocazione: a domicilio.

Fine: ore 12 e 34

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 10 e 55 alle ore 11 e 06).

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Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

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Silvia Pintus (fm)