Non è stato adottato alcun atto recante l’elencazione di condotte che costituiscono gravi illeciti.
Non è stato adottato alcun atto recante l’elencazione di condotte che costituiscono gravi illeciti.
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 199/A
(Pervenuta risposta scritta in data 12/06/2025)
CERA – TRUZZU – PIGA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, con richiesta di risposta scritta, sulle scelte gravemente dannose per il comparto ovino sardo, in merito alla campagna vaccinale 2025 contro la blue tongue, con ritardi, obblighi sproporzionati e conseguenze economiche pesantissime per gli allevatori sardi.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– la blue tongue è una malattia infettiva virale non trasmissibile all’uomo ma altamente impattante sugli allevamenti ovini e sul patrimonio zootecnico regionale, con gravi conseguenze in termini di mortalità animale e perdite produttive;
– la Regione è storicamente una delle aree più colpite a livello nazionale, rendendo imprescindibile una programmazione vaccinale efficace, tempestiva e coerente con i cicli fisiologici e produttivi degli animali;
RILEVATO, sulla base di informazioni apprese in via informale, che nonostante le rassicurazioni pubblicamente fornite nel corso della conferenza stampa congiunta, tenutasi nel mese di febbraio, dall’ l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e dall’ l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, i quali, con tono solenne e ottimismo (https://www.regione.sardegna.it/notizie/campagna-blue-tongue-2025-l-annuncio-di-bartolazzi-e-satta-vaccinazioni-a-tappeto-in-tutta-l-isola-a-partire-dai-primi-di-marzo), annunciavano l’avvio imminente della campagna vaccinale contro la blue tongue, con disponibilità garantita dei vaccini per le varianti 3, 4 e 8 e partenza prevista per i primi giorni di marzo, spiace dover constatare che, almeno per quanto riguarda la variante 4, il vaccino risulta ancora oggi più atteso di una pioggia ad agosto;
APPRESO che:
– la Regione ha imposto l’obbligo vaccinale su tutto il patrimonio ovino, prevedendo sanzioni indirette per gli allevatori che non si conformano, negando il diritto ai ristori in caso di decesso degli animali non vaccinati, trasformando una misura sanitaria in un vero e proprio ricatto istituzionale;
– la campagna di vaccinazione “a tappeto” prosegue imperterrita anche nel mese di maggio, ignorando completamente il contesto zootecnico in cui si inserisce: ci troviamo, infatti, a ridosso della fine dell’allattamento, con il concreto rischio che la somministrazione del vaccino anticipi l’asciutta delle pecore, compromettendo irrimediabilmente la produzione di latte e la relativa commercializzazione. Una tempistica tanto sconcertante quanto dannosa, che rischia di tradursi in un colpo durissimo per la già fragile economia delle aziende ovine sarde;
CONSIDERATO, altresì, un ulteriore aspetto, di rilevante criticità, segnalato da numerosi operatori del comparto ovicaprino, in merito alla tempistica individuata per la somministrazione obbligatoria dei vaccini contro la blue tongue nel periodo maggio – giugno, parallelamente con l’inserimento degli arieti nelle greggi per l’avvio della fase della monta. È noto, infatti, che solo in condizioni psico-fisiche e motorie ottimali le pecore sono in grado di portare a compimento, con successo, la fecondazione. L’eventuale stress fisiologico e sistemico derivante dalla vaccinazione, in un momento tanto delicato, può compromettere l’attuale campagna riproduttiva e ostacolare o ritardare sensibilmente l’avvio della prossima;
EVIDENZIATA la situazione di emergenza economica e sociale in cui versano migliaia di allevatori sardi, ingiustamente penalizzati da scelte amministrative inadeguate, tardive e prive di fondamento tecnico-scientifico coerenti con le esigenze del comparto.
RITENUTO che se questa è la programmazione sanitaria e zootecnica, promessa in pompa magna dalla Giunta regionale, è possibile affermare, con rassegnata ironia, che i buoni propositi sono rimasti confinati al microfono della conferenza stampa di febbraio. Nel frattempo però, a pagare, come sempre, sono e saranno gli allevatori sardi;
AUSPICATO, pertanto, che si proceda ad una urgente e approfondita riflessione sull’effettiva compatibilità tra le esigenze sanitarie e le necessità zootecniche, affinché gli strumenti di profilassi non si traducano, di fatto, in ulteriori elementi di criticità per un settore già fortemente provato,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali siano le motivazioni per cui non si sia provveduto a programmare in maniera diversa la campagna vaccinale contro la blue tongue, considerata la prevedibilità del rischio di arrivare a ridosso della fine dell’allattamento, con il concreto rischio che la somministrazione del vaccino anticipi l’asciutta delle pecore, con inevitabili conseguenze economiche per gli allevatori di ovini;
2) quali siano i criteri tecnici e sanitari in base ai quali è stato deciso di proseguire con la somministrazione obbligatoria fino al mese di luglio, in aperta contraddizione con le esigenze produttive del settore ovino;
3) se gli Assessori interessati siano consapevoli delle ricadute economiche drammatiche che tale scelta produce per gli allevatori, con particolare riferimento alla perdita di latte, alla mancata vendita e al rischio di danni irreparabili per molte aziende agricole isolane;
4) quali siano le ragioni per cui si sia deciso di condizionare il riconoscimento dei ristori per i capi deceduti alla previa vaccinazione obbligatoria, trasformando un diritto in un premio per la mera adesione forzata alla campagna vaccinale, indipendentemente dalla tempistica e dalle reali possibilità di intervento degli allevatori;
5) se la Giunta regionale intenda rivedere immediatamente i tempi e le modalità della campagna vaccinale e sospendere l’obbligo nel mese di maggio, tenendo conto del ciclo produttivo degli animali e delle indicazioni degli operatori del settore.
Cagliari, 28 maggio 2025
Piena fiducia nella Presidente Alessandra Todde è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale Piero Comandini:
“La sentenza del Tribunale di Cagliari è solo un primo grado di giudizio che pone la Presidente Todde nella condizione di poter far valere le proprie ragioni e la correttezza del suo operato all’interno di un altro grado di giudizio. In attesa che gli organi competenti si esprimano in maniera definitiva il Consiglio regionale è legittimato a continuare il suo lavoro nel pieno delle sue funzioni”.
Il Presidente Comandini sottolinea che sarà sempre rispettato il ruolo dei giudici: “Attenderemo la conclusione della vicenda giudiziaria lavorando, con sempre maggiore impegno, per il bene della nostra Sardegna”.
Per Piero Comandini questa vicenda dimostra che la legge sulla rendicontazione è ormai obsoleta. Oggi, a 32 anni dalla sua entrata in vigore, con il Presidente della Regione eletto a suffragio universale, rischia di compromettere la volontà popolare.
Piena fiducia nella Presidente Alessandra Todde è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale Piero Comandini:
“La sentenza del Tribunale di Cagliari è solo un primo grado di giudizio che pone la Presidente Todde nella condizione di poter far valere le proprie ragioni e la correttezza del suo operato all’interno di un altro grado di giudizio. In attesa che gli organi competenti si esprimano in maniera definitiva il Consiglio regionale è legittimato a continuare il suo lavoro nel pieno delle sue funzioni”.
Il Presidente Comandini sottolinea che sarà sempre rispettato il ruolo dei giudici: “Attenderemo la conclusione della vicenda giudiziaria lavorando, con sempre maggiore impegno, per il bene della nostra Sardegna”.
Per Piero Comandini questa vicenda dimostra che la legge sulla rendicontazione è ormai obsoleta. Oggi, a 32 anni dalla sua entrata in vigore, con il Presidente della Regione eletto a suffragio universale, rischia di compromettere la volontà popolare.
Alla data attuale non sono state accertate violazioni.
Non pertinente rispetto alle attività istituzionale del Consiglio regionale della Sardegna.
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 198/A
MAIELI – PIRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito ai dinieghi da parte dell’Azienda nazionale autonoma delle strade statali (ANAS) per il posizionamento di tavolini e sedie per somministrazione di alimenti all’interno di stalli di parcheggio nei centri urbani con meno di diecimila abitanti.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– la sicurezza stradale è un diritto fondamentale ed è una priorità che non può essere ignorata dagli enti titolari la cui competenza per la messa in sicurezza, laddove necessario, costituisce anche una imprescindibile responsabilità;
– è arrivata agli scriventi la segnalazione di dinieghi ricevuti da alcuni commercianti del centro abitato di Dorgali, lungo la via Lamarmora, “per il posizionamento temporaneo di tavolini e sedie per somministrazione di alimenti”, nelle aree destinate ai soli parcheggi e senza che ci fosse alcun interessamento della carreggiata vera e propria rappresentata dalla strada statale 125;
– è arrivata altresì anche la segnalazione di alcuni commercianti di Thiesi, sempre per il diniego da parte dell’ANAS per il posizionamento di tavolini ad uso della clientela in Via Umberto nel centro abitato di Thiesi, nelle aree adibite a parcheggio;
PRESO ATTO che:
– si ha a che fare con centri urbani con meno di diecimila abitanti e che in base all’articolo 26 del Codice della strada, le competenze per le autorizzazioni e le concessioni sono a carico del comune, previo nulla osta dell’ente proprietario della strada, che in questa occasione non è stato rilasciato;
– le ditte in questione hanno richiesto e sempre ottenuto, per diversi anni, il nullaosta “per il posizionamento temporaneo di tavolini e sedie per somministrazione di alimenti”, senza che ci fosse-ro mai problemi o che venissero richiamati problemi legati alla sicurezza legati alla salvaguardia e tutela dell’incolumità di terzi o che venisse richiamato l’articolo 20, comma 1, del Codice della strada;
– la giustificazione adottata dai dinieghi ANAS è nel caso del Comune di Dorgali il restringimento della carreggiata, ossia la parte della strada destinata al transito dei veicoli oppure l’incolumità dell’utenza, nel caso del Comune di Thiesi;
CONSIDERATO che:
– la parte della strada destinata al transito dei veicoli non viene minimamente interessata dalle richieste di nullaosta, legata esclusivamente all’occupazione dei soli stalli dei parcheggi, come storicamente già avvenuto negli anni pregressi;
– la richiesta e l’ubicazione storica dei tavolini e delle sedie, permetterebbe anche un maggior controllo delle stesse strade urbane, sia nella strada statale 125 che nella 131 bis, per la linearità in cui attraversano i centri abitati ed assumono il nome di Via Lamarmora a Dorgali e di Via Umberto a Thiesi;
– l’identificazione della strada con il nome di una via permette immediatamente di capire quale sia l’importanza delle stesse in ambito commerciale e turistico, ma anche di gestione della viabilità cittadina;
RILEVATO che la stessa ANAS, mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio, viene da sempre sollevata da qualsiasi responsabilità, sia civile che penale, che possa derivare dal traffico stradale e generi qualsiasi danno a terzi,
chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere se:
1) se siano a conoscenza di quanto esposto nella presente interrogazione;
2) quali azioni intendano intraprendere, per sollecitare l’intervento degli enti interessati per la risoluzione delle criticità sopra segnalate.
Cagliari, 27 maggio 2025
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 197/A
(Discussa in Aula il 24/06/2025 ai sensi dell’articolo 123 bis del Regolamento)
TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito al percorso di riorganizzazione delle partecipazioni strategiche nel settore del trasporto aeroportuale e per la realizzazione dei necessari investimenti.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– è in corso da diversi anni un dibattito politico, economico e sociale in merito alla fusione degli aeroporti sardi di Alghero, Cagliari e Olbia;
– a maggio 2023 le assemblee dei soci della società di gestione dell’Aeroporto di Alghero Fertilia Riviera del Corallo (SOGEAAL) e della società di gestione dell’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda (GEASAR) hanno approvato la fusione delle due società in un’unica società di gestione aero-portuale, con il voto contrario della Regione e della Società finanziaria Regione Sardegna (Sfirs);
– sempre a partire da maggio 2023 è in corso un progetto di integrazione industriale tra i gestori degli scali aeroportuali della Regione che coinvolge anche l’Aeroporto di Cagliari, attraverso la sottoscrizione da parte della Camera di commercio di Cagliari e Oristano, principale azionista del-la SOGAER, società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari Elmas, di un aumento di capitale di Ligantia, principale azionista delle società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia, da liberar-si mediante conferimento in natura della partecipazione detenuta dalla stessa Camera in SO-GAER;
EVIDENZIATO che a seguito di tale decisione è nato un contenzioso giuridico che ha visto la Regione opporsi al processo di fusione e/o integrazione, al fine di tutelare i legittimi interessi pubblici che non risulta ancora sia stato tenuto a decisione;
OSSERVATO che:
– il Consiglio regionale, con l’articolo 22, comma 2, della legge regionale 18 settembre 2024, n. 13, (Assestamento di bilancio 2024-2026 e variazioni di bilancio in base alle disposizioni di cui agli articoli 50 e 51 del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e riconoscimento di debiti fuori bilancio), ha stanziato per gli anni 2024 e 2025, la cifra di euro 170.000 per l’affidamento del servizio di analisi sulle problematiche relative alle partecipate nel settore dei trasporti e al fine di operare una valutazione multidisciplinare del quadro attuale;
– l’Assessore dei trasporti con nota protocollo n. 2589 del 4 ottobre 2024, ha emanato l’atto d’indi-rizzo per l’affidamento del suddetto incarico specificando che è:
a) necessario valutare in termini economici e giuridici l’operazione di concentrazione deliberata dalla Giunta camerale della Camera di commercio di Cagliari e Oristano in data 8 settembre 2023 e di tutti gli atti aggiuntivi connessi;
b) formulare le possibili opzioni alternative che possano essere considerate rispetto ad una eventuale partecipazione regionale ed al relativo interesse pubblico, anche nel perseguimento di un potenziamento della mobilità da e per la Sardegna che contribuisca allo sviluppo socioeconomico dell’Isola. Pertanto, dovrà essere specificamente valutato l’apporto in ter-mini di sviluppo industriale e commerciale delle alternative individuate, tenendo altresì conto della normativa vigente in materia di “Golden Power”, della convenienza economica e sostenibilità finanziaria, nonché della compatibilità dell’operazione con i principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa anche alla luce dei pareri e deliberazioni dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC), Corte dei conti, e ulteriori atti di rilievo;
APPRESO che:
– con determinazione n. 689 del 28 novembre 2024 a firma del Direttore del servizio per gli affari comunitari, rapporti istituzionali, sistema informativo bilancio e controllo, si è pertanto proceduto all’affidamento avente ad oggetto il “Servizio per l’analisi multidisciplinare in termini economici, finanziari e giuridici dell’operazione di concentrazione delle compagini azionarie delle società di gestione aeroportuali sarde e per la valutazione delle possibili operazioni alternative”;
– l’operatore economico, cui è stato affidato l’incarico, è LCA Studio Legale con sede in Milano, in quanto ritenuto in possesso di adeguate competenze e professionalità specifiche valutate come necessarie per l’esecuzione del servizio;
CONSIDERATO che:
– nel corso del dibattito in aula sulla legge finanziaria l’Assessore, rispondendo a specifica richiesta sullo stato di attuazione del servizio per l’analisi multidisciplinare in termini economici, finanziari e giuridici dell’operazione di concentrazione delle compagini azionarie delle società di gestione aeroportuali sarde e per la valutazione delle possibili operazioni alternative, ha affermato che lo studio in questione era in corso di realizzazione e più che altro un’operazione di “due diligence”;
– la legge regionale 8 maggio 2025, n.13 (Bilancio di previsione 2025-2027) ha ribadito la previsione di spesa pari a 30 milioni di euro per l’acquisizione eventuale di quote della futura società di gestione degli aeroporti sardi;
– nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano locale “L’Unione Sarda” il giorno 11 maggio 2025, in merito al processo di integrazione degli aeroporti l’Assessore ha dichiarato che “i 30 milioni di euro stanziati per un’eventuale partecipazione regionale servono proprio a confermare che noi ci siamo e siamo disponibili a contribuire seriamente alla gestione pubblica dello scalo di Cagliari. La questione e comunque complessa e sebbene ci siano leggi che guidano questo tipo di operazioni è necessario distinguere la possibilità di fare rete tra aeroporti sardi e quella invece di privatizzare”;
ACCLARATO che:
– per la prima volta, con tali dichiarazioni, la Giunta regionale attraverso il suo principale esponente in materia, esclude la volontà di avvallare un processo di privatizzazione, ancorché attraverso un processo di integrazione e fusione di società e chiarisce che vuole contribuire alla gestione pubblica dello scalo di Cagliari;
– in data 5 febbraio 2025, tuttavia, il Presidente della Camera di commercio di Cagliari e Oristano, ha dichiarato che l’accordo per la fusione dei tre aeroporti con la Regione era sostanzialmente chiuso, ipotizzando anche una partecipazione rilevante della Regione nella futura compagine societaria;
– è ancora in corso il contenzioso giudiziario relativo al processo di integrazione e fusione degli aeroporti sardi,
chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) se la Regione abbia definito gli indirizzi che intende fornire agli avvocati in merito al contenzioso in atto relativo al processo di fusione e integrazione degli aeroporti sardi la cui prossima udienza è prevista nell’autunno del 2025;
2) se si è concluso, ed eventualmente con quali esiti, lo studio affidato a LCA studio legale avente ad oggetto il “servizio per l’analisi multidisciplinare in termini economici, finanziari e giuridici dell’operazione di concentrazione delle compagini azionarie delle società di gestione aeroportuali sarde e per la valutazione delle possibili operazioni alternative”;
3) se la Regione conosce quale percentuale della futura società di gestione degli aeroporti sardi è in grado di acquisire con i 30 milioni già stanziati a bilancio;
4) se la Regione ritiene che con i 30 milioni sia possibile acquisire una partecipazione rilevante della futura società di gestione degli aeroporti sardi, tanto da consentire alla stessa Regione di determinare le future scelte strategiche e di sviluppo e di contribuire seriamente alla gestione pubblica dello scalo di Cagliari;
5) se la Regione ritiene che si possa procedere alla privatizzazione della società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari attraverso un processo di integrazione, tramite scambio di quote societarie, frutto di una trattativa “privata” tra gli interessati, basata sul principio dell’infungibilità, o se sia necessario un bando ad evidenza pubblica;
6) attraverso quali atti, iniziative e strumenti la Regione intenda impedire il processo di privatizzazione dell’Aeroporto di Cagliari e mantenere la gestione pubblica dello stesso.
Cagliari, 27 maggio 2025
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 69 – antimeridiana
Martedì 27 maggio 2025
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA
XVII LEGISLATURA
SINTESI DELLA SEDUTA N. 69
Martedì 27 maggio 2025
Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau
Indi del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau
Inizio: ore 10 e 46
– Congedi.
– Annunzi.
Documenti pervenuti: risposta scritta a interrogazioni e interrogazioni.
– Comunicazioni del Presidente.
Pubblicazione sul BURAS n. 31 del 22 maggio 2025, del ricorso n. 19 del 12 maggio 2025 promosso dalla Presidenza del Consiglio del Ministri dinanzi alla Corte costituzionale avverso la legge regionale 11 marzo 2025, n. 8 recante “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24”.
– Svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell’articolo 123 bis del Regolamento Interno.
Hanno formulato domande, ricevendone risposta, i consiglieri: Emanuele CERA (interrogazione numero 9/A), Gianluigi RUBIU (interrogazioni numero 87/A e 115/A) e Cristina USAI (interrogazione numero 104/A) all’assessore dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale Gian Franco SATTA; Alessandro SORGIA (interrogazioni numero 183/A, 186/A e 189/A) al’’assessore dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale Armando BARTOLAZZI.
– Svolgimento dell’interpellanza ai sensi dell’articolo 123 del Regolamento Interno.
Ha formulato domanda, ricevendone risposta, il consigliere: Umberto TICCA (Interpellanza numero 5/A) all’assessore dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale Armando BARTOLAZZI.
– Sull’ordine dei lavori.
Sono intervenuti i consiglieri Alessandro SORGIA e Piero MAIELI.
Riconvocazione: a domicilio.
Fine: ore 12 e 34
(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 10 e 55 alle ore 11 e 06).
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Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria
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Silvia Pintus (fm)