INTERROGAZIONE N. 166/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 166/A

(Pervenuta risposta scritta in data 27/03/2025)

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, sull’applicazione della deliberazione della Giunta regionale n. 25/18 del 17 luglio 2024.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– con deliberazione 17 luglio 2024, n. 25/18 (Indirizzi sulla corretta applicazione dell’articolo 28, comma 8, della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31), la Giunta regionale ha modificato gli indirizzi sulla corretta applicazione dell’articolo. 28, comma 8, della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione), relativi alla retribuzione dei direttori generali “interni” revocati a seguito di spoils system;
– in particolare sulla base dei nuovi indirizzi al dirigente trasferito a funzione dirigenziale di minor valore economico non è più conservata l’originaria indennità fino alla scadenza del precedente incarico, comunque non oltre i dodici mesi;

CONSIDERATO che:
– tale deliberazione è stata assunta in seguito alla richiesta di un parere all’Avvocatura dello Stato da parte dell’allora Segretario generale della Regione, che ha modificato la costante interpretazione avvenuta negli ultimi 26 anni dell’articolo. 28, comma 8, della legge regionale n. 31 del 1998;
– il parere fornito dall’Avvocatura dello Stato non appare essere chiaramente inequivocabile, ma lascia spazi ad alcuni legittimi dubbi fin dalla sua letterale formulazione, giacché recita che “Le ragioni di tutela alla base del riconoscimento dell’indennità per il caso di trasferimento del dirigente ad altro incarico per effetto di provvedimenti organizzativi (articolo 28, comma 8) non parrebbero ricorrere nel caso dello spoils system”;

APPURATO che:
– con la medesima deliberazione, in nome della nuova interpretazione e dei nuovi indirizzi, in palese contrasto con la costante applicazione della norma, si è dato mandato alla Direzione generale del personale e riforma della Regione di porre in essere le opportune attività di recupero delle somme percepite dai direttori generali nel corso degli anni;
– con deliberazione 17 luglio 2024, n. 25/19 la Giunta regionale ha approvato un disegno di legge recante “Dirigenti esterni. Interpretazione autentica del comma 4, dell’articolo 29, della legge regionale n. 31 del 1998”, poi diventato legge regionale 09 ottobre 2024, n. 15 (Dirigenti esterni. Interpretazione autentica dell’articolo 29, comma 4, della legge regionale n. 31 del 1998) che imponeva la medesima disciplina anche per i direttori generali esterni all’Amministrazione regionale;

VERIFICATO che:
– in seguito all’impugnazione da parte del Governo, il Consiglio regionale ha dovuto, con apposito provvedimento normativo, correggere le disposizioni previste dalla legge regionale n. 15 del 2024, prevedendo l’applicabilità della stessa solo per il prossimo futuro e non per il passato con l’approvazione della legge 18 dicembre 2024, n. 22 (Modifica all’articolo 29, comma 4, della legge regionale n. 31 del 1998 e abrogazione della legge regionale n. 15 del 2024, in materia di dirigenti esterni);
– si è sostanzialmente, pertanto, venuta a creare una discriminazione verso i direttori generali interni, per i quali la norma in questione continua a valere per il passato, con il proseguire dell’attività di recupero delle somme da parte della Direzione generale del personale e riforma della Regione;
– è giunta notizia che nel frattempo gli uffici della Direzione generale del personale e riforma della Regione e della Presidenza della Regione sono stati investiti da numerose diffide da parte degli interessati, che ben presto potrebbero tramutarsi in contenziosi e cause con grave nocumento per le casse della Regione,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione per sapere:
1) quante siano le diffide a oggi presentate e a quanto ammonti l’eventuale spesa per la Regione in caso di soccombenza in eventuali giudizi;
2) quali siano le azioni che si intendono intraprendere per evitare il verificarsi di questa assurda situazione discriminatoria e per evitare che le attuali diffide si trasformino in contenzioso futuro.

Cagliari, 11 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 165/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 165/A

(Pervenuta risposta scritta in data 16/04/2025)

PIRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito ai disagi dei pazienti che necessitano della visita oculistica al pronto soccorso del Policlinico di Monserrato.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– secondo numerose segnalazioni, risulta che dal lunedì al venerdì presso il pronto soccorso dell’o-spedale Policlinico di Monserrato non è possibile effettuare visite oculistiche;
– le persone che necessitano di una consulenza urgente, una volta effettuato il triage al Policlinico, sono costrette a dirigersi verso l’ospedale S. Giovanni di Dio di Cagliari, dove in tali giorni si effettuano le visite fino alle ore 18;
– che il servizio, presso l’ospedale di Monserrato, risulterebbe operativo solo il sabato, fino alle ore 18;

PRESO ATTO che:
– tale situazione si traduce in una soluzione di continuità della presa in carico del paziente fin dal principio;
– numerose persone o rinunciano a proseguire secondo le indicazioni del triage o preferiscono ricominciare il proprio percorso rivolgendosi ad altri presidi ospedalieri;

VISTO che, in assenza di un’adeguata pubblicità verso l’utenza, riguardo all’effettiva disponibilità delle consulenze oculistiche, non solo si cagiona un disagio ai cittadini ma si incide sull’efficienza del servizio sanitario nella città di Cagliari,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione riguardante le consulenze oculistiche presso il pronto soccorso del Policlinico di Monserrato;
2) quali siano i criteri adottati in base ai quali si stabiliscono degli orari incompatibili con l’attività del pronto soccorso;
3) quali siano i motivi per cui il percorso di un paziente di fatto venga interrotto o ritardato con il dirottamento verso altre strutture, con una dilatazione dei tempi che stride con i compiti di un pronto soccorso.

Cagliari, 11 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 164/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 164/A

SALARIS – TICCA – FASOLINO, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata pubblicazione del bando per la realizzazione di progetti innovativi, di recupero, valorizzazione e salvaguardia delle razze autoctone in via di estinzione.

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I sottoscritti,

PREMESSO che l’articolo 9, comma 16, della legge regionale 19 dicembre 2023, n. 17 (Modifiche alla legge regionale n. 1 del 2023 (Legge di stabilità 2023), variazioni di bilancio, riconoscimento di debiti fuori bilancio e passività pregresse e disposizioni varie), come modificato dall’articolo 6, comma 1, lettera a), della legge regionale 5 febbraio 2024, n. 1 (Disposizioni finanziarie in materia di promozione turistica, sanità e su varie materie), ha autorizzato la spesa di 3 milioni di euro a favore dell’Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale (LAORE) per la realizzazione di progetti innovativi, di recupero, valorizzazione e salvaguardia delle razze autoctone in via di estinzione, di cui all’articolo 17 dell’allegato alla deliberazione della Giunta regionale 6 dicembre 2017, n. 54/11 (Legge regionale 7 agosto 2014, n. 16 “Norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale: agrobiodiversità, marchio collettivo, distretti” – Capo I “Tutela, conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità della Sardegna”. Direttive di attuazione);

CONSIDERATO che l’allegato alla su citata deliberazione n. 54/11 del 2017 dispone che i beneficiari dei finanziamenti possano essere enti pubblici, associazioni, comunità di tutela e comitati per la biodiversità e privati, individuati mediante bando pubblico;

CONSTATATO che la Giunta regionale con deliberazione 23 febbraio 2024, n. 5/30 (Realizzazione di progetti innovativi, di recupero, valorizzazione e salvaguardia delle razze autoctone in via di estinzione. Direttive di attuazione. Legge regionale 19 dicembre 2023, n. 17, articolo 9, comma 16) ha approvato le Direttive di attuazione dell’intervento e ha dato mandato all’Agenzia LAORE a procedere alla pubblicazione del bando e alla gestione dell’erogazione dei contributi;

VERIFICATO che ad oltre un anno di distanza il bando non è stato ancora pubblicato;

RITENUTO che sia necessario preservare, tutelare e promuovere l’impiego delle risorse genetiche autoctone a rischio di erosione genetica e/o estinzione, iscritte al Repertorio regionale dell’agrobiodiversità,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione sopra esposta;
2) se non ritengano di dover verificare con l’Agenzia LAORE i motivi della mancata pubblicazione del bando, dopo l’approvazione della citata deliberazione della Giunta regionale n. 5/30 del 2024;
3) se non ritengano, infine, di dover immediatamente provvedere per l’adozione del bando per l’annualità 2025.

Cagliari, 6 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 163/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 163/A

(Pervenuta risposta scritta in data 23/05/2025)

CERA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di concludere in tempi rapidi il trasferimento al demanio regionale ed il successivo affidamento al Consorzio di bonifica dell’oristanese del patrimonio immobiliare residuale delle bonifiche sarde nel Comune di Arborea.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con l’articolo 13, comma 24, della legge regionale 22 novembre 2021, n. 17 (Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale), viene autorizzata, la spesa nel limite complessivo di euro 1.500.000, al fine di assicurare la realizzazione di interventi funzionali alla gestione delle attività di competenza del Consorzio di bonifica dell’oristanese, attraverso l’acquisizione del patrimonio immobiliare residuale della bonifiche sarde, costituito per circa seicento ettari da tare, canali e fasce forestali, al fine di poterne garantire la necessaria corretta manutenzione e valorizzazione nell’ambito della tutela del sistema idrogeologico della bonifica dei terreni di Arborea;
– la Giunta regionale, con propria deliberazione adottata su proposta dell’Assessore competente in materia di agricoltura, ha successivamente stabilito criteri e modalità per la loro acquisizione al demanio regionale e per l’affidamento al Consorzio medesimo;
– la Giunta regionale ha, in seguito, deliberato di attribuire alla Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale (LAORE) la competenza per l’attuazione dell’intervento previsto dall’articolo 13, comma 24, della legge regionale n. 17 del 2021, approvando le direttive circa i criteri e le modalità di attuazione dell’intervento per l’acquisizione al demanio regionale e per il successivo affidamento al Consorzio di bonifica dell’oristanese, del patrimonio immobiliare residuale delle bonifiche sarde, costituito per circa 600 ettari da tare, canali e fasce forestali, al fine di poterne garantire la necessaria corretta manutenzione e valorizzazione nell’ambito della tutela del sistema idrogeologico della bonifica dei terreni di Arborea;

DATO ATTO che l’Agenzia LAORE, terminata la verifica istruttoria documentale nel giugno 2024, ha comunicato l’esito della propria attività alla Regione, per la definizione dell’atto di compravendita;

RILEVATO che non risulta al momento che l’operazione di trasferimento del patrimonio immobiliare residuale delle bonifiche sarde, costituito per circa 600 ettari da tare, canali e fasce forestali, sia stata definita tra le parti, malgrado la stessa sia stata esaminata, verificata e autorizzata dall’Agenzia LAORE sin dal mese di giugno 2024;

VALUTATO che il sistema costituito dalle tare, i canali e le fasce forestali di varia larghezza, poste a confine dei campi da coltivare, costituisca un elemento imprescindibile, attraverso una sua programmata e costante manutenzione, per una efficace e razionale tutela del sistema idrogeologico della
bonifica dei terreni di Arborea;

EVIDENZIATO che non risulta venga attualmente svolta la necessaria manutenzione di tale patrimonio, con particolare riferimento alle fasce forestali, con tutte le implicazioni negative che tale situazione sta causando nel sistema idrogeologico della bonifica;

RITENUTO necessario segnalare a tutte le autorità competenti, ed in particolar modo al Presidente della Regione ed agli assessorati regionali competenti in materia di enti locali e di agricoltura, tale inspiegabile situazione affinché possano essere accertate le cause che hanno sino ad ora impedito la conclusione di tale importante operazione, nella quale sono state impegnate ingenti risorse finanziarie della Regione,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione di stallo venutasi a creare e quali azioni intendano intraprendere, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, al fine di favorire la conclusione in tempi rapidi delle procedure di trasferimento al demanio regionale, per il successivo affidamento al Consorzio di bonifica dell’oristanese, del patrimonio immobiliare residuale delle bonifiche sarde sito nel Comune di Arborea.

Cagliari, 6 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 162/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 162/A

RUBIU con richiesta di risposta scritta, in merito alla gestione della crisi idrica in Sardegna e sulla convocazione del tavolo di crisi limitato al sistema nord-occidentale dell’Isola.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– l’intera Sardegna sta attraversando una grave emergenza idrica, con ripercussioni su agricoltura, industria e approvvigionamento idrico civile;
– il problema della siccità riguarda tutte le zone dell’Isola e non solo il Nord-Ovest;
– con nota del 27 febbraio 2025, la Presidente della Regione ha convocato un tavolo di crisi esclusivamente per affrontare la situazione emergenziale del sistema nord-occidentale (Temo – Cuga – Surigheddu – Bidighinzu);

CONSIDERATO che:
– non risulta siano state prese iniziative analoghe per altre aree della Sardegna, nonostante anch’esse soffrano la carenza d’acqua;
– nel tavolo di crisi convocato non sono stati coinvolti rappresentanti delle province del Sud e del centro dell’Isola, né i sindaci dei comuni più colpiti al di fuori del Nord-Ovest;
– la gestione dell’emergenza idrica deve essere affrontata con equità e tenendo conto delle esigenze di tutti i territori,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) per quale motivo la Regione ha convocato un tavolo di crisi limitato alla sola area nord-occidentale, escludendo altre zone della Sardegna gravemente colpite dalla siccità;
2) se sono previste iniziative analoghe per le altre zone dell’Isola e, in caso contrario, quali siano le motivazioni di tale esclusione;
3) quali azioni urgenti la Giunta intenda adottare per affrontare l’emergenza idrica in tutta la Sardegna e non solo in un’area specifica.

Cagliari, 5 marzo 2025

MOZIONE N. 44

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 44

SORGIA, per la richiesta di modifica del bando INPS “Home Care Premium 2025-2028” e il reintegro dei servizi socioassistenziali esclusi.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il progetto “Home Care Premium” (HCP), promosso e gestito dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) – Direzione centrale Credito, Welfare e Strutture Sociali – rappresenta da anni uno strumento fondamentale per la presa in carico domiciliare di soggetti fragili e non autosufficienti, figli o coniugi di dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
– in data 21 marzo 2025 è stato pubblicato il bando di concorso per il progetto HCP 2025, con validità dal 1° luglio 2025 al 31 dicembre 2028, che delinea le nuove modalità di accesso e tipologie di prestazioni erogabili;
– tale bando, pur confermando la struttura duale tra prestazioni prevalenti (erogazioni economiche dirette a supporto del beneficiario) e prestazioni integrative (servizi forniti tramite gli Ambiti territoriali sociali), ha escluso una serie di servizi socioassistenziali precedentemente previsti, tra cui:
a) supporto ai caregiver familiari (formazione, sollievo e supporto psicologico);
b) servizi di trasporto sociale;
c) prestazioni professionali domiciliari di natura educativa e relazionale;
d) supporti tecnologici per l’autonomia personale;

CONSIDERATO che:
– tali modifiche riducono sensibilmente l’efficacia del progetto nella presa in carico multidimensionale della persona fragile, rischiando di compromettere la qualità della vita dei beneficiari e di sovraccaricare il sistema pubblico territoriale dei servizi sociali;
– tale scelta ha generato un diffuso allarme tra cittadini, enti gestori e organizzazioni del Terzo settore, come testimoniato da alcune petizioni online promosse per chiedere il reintegro dei servizi socioassistenziali, che hanno raccolto in breve tempo centinaia di adesioni in Sardegna e nel resto del Paese;
– l’attuale assetto del bando HCP 2025 rischia di lasciare migliaia di famiglie sarde senza un supporto adeguato, in un contesto regionale in cui l’invecchiamento demografico e la carenza di servizi pubblici domiciliari già costituiscono una criticità strutturale;

RITENUTO che:
– sia urgente che la Regione si faccia portavoce istituzionale delle istanze delle famiglie coinvolte, sollecitando l’INPS a rivedere il contenuto del bando e ad assicurare una maggiore equità territoriale nella distribuzione delle risorse e nella qualità dei servizi;
– sia opportuno prevedere anche forme di compensazione regionale in caso di mancata revisione del bando nazionale, per non lasciare scoperti i bisogni assistenziali più urgenti,

impegna la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

1) a sollecitare formalmente l’INPS affinché proceda, in tempi rapidi, alla modifica del bando “Home Care Premium 2025”, reintegrando le prestazioni socioassistenziali escluse, sulla base delle esigenze espresse dai territori;
2) a portare la questione all’attenzione della Conferenza delle Regioni e Province autonome, al fine di elaborare una posizione unitaria e rafforzare il peso politico della richiesta nei confronti del Governo e dell’INPS centrale;
3) a valutare l’adozione di interventi integrativi regionali, in collaborazione con gli ambiti PLUS, per sostenere i beneficiari HCP che, a causa delle modifiche introdotte, si vedranno privati di importanti servizi assistenziali;
4) a riferire in Consiglio regionale in merito agli sviluppi della vicenda e alle eventuali azioni intraprese.

Cagliari, 1° aprile 2025

Legge “salvacasa”, iniziato in commissione l’esame. Li Gioi: faremo in fretta e bene

“Un provvedimento fondamentale per l’economia della nostra isola”: così Roberto Li Gioi ha definito il disegno di legge 83, che recepisce la “legge salvacasa”  ma coglie l’occasione per un riordino e per un coordinamento con la legislazione urbanistica e quella edilizia della Regione.

Il disegno di legge, appena licenziato dalla Giunta, è stato esaminato questo pomeriggio dalla commissione Quarta, che ha ricevuto in audizione l’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda e il direttore generale dell’Urbanistica Antonio Sanna.

L’esponente della Giunta Todde ha spiegato il lavoro di pulizia normativa svolto dagli uffici anche alla luce della giurisprudenza e ha aggiunto: “La Corte costituzionale ha più volte sottolineato la necessità di armonizzare la legge regionale 23 con il testo unico dell’edilizia. Lo stiamo facendo, inserendo anche le previsioni della legge salvacasa e pensiamo di aver elaborato alla fine un testo di semplice interpretazione”.

Nel dettaglio, il disegno di legge chiarisce tra l’altro la portata paesaggistica della disciplina del vincolo di inedificabilità totale nei 300 metri dalle zone umide e il concetto di difformità totale delle opere. Sono indicati poi i casi di Scia (segnalazione certificata di inizio attività), le attività a edilizia libera, la definizione di intervento edilizio e le opere consentite negli immobili oggetto di condono edilizio,

Particolare attenzione all’articolo 7 quater per l’agibilità degli immobili e per le deroghe ai requisiti igienico sanitari e per le altezze ammesse, che in alcuni casi si fermano a 240 centimetri.

Al termine il presidente Li Gioi ha detto che “l’iter di questo provvedimento tanto atteso dai sardi è appena iniziato ma sarà veloce, anche grazie al contributo dell’opposizione in commissione e poi in Consiglio”.

Il Presidente del Consiglio  scrive  al Presidente dell’ Empoli Calcio: “Superare l’incertezza, in vendita da subito i biglietti per i sardi. E’ una questione di rispetto per il popolo dei tifosi”

“Senza un provvedimento ufficiale da parte delle autorità compenti la decisione dell’Empoli Calcio di bloccare la vendita dei biglietti per i residenti in Sardegna per la partita di domenica 6 aprile è un atto ingiustificato che danneggia e  penalizza il popolo dei tifosi ”.

Lo ha scritto in una lettera il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini al Presidente dell’Empoli Calcio.

“A  quattro giorni dalla partita – scrive il Presidente – regna l’incertezza e i tifosi rossoblu si sono visti negare la possibilità di acquistare e  di seguire in trasferta la loro squadra per una decisione che giudico a dir poco arbitraria”.

Per il Presidente del Consiglio  questo divieto è un danno per  i tifosi sardi che da isolani devono organizzarsi in tempo per  la trasferta nella penisola. Comandini ha invitato la società toscana a mettere in vendita i biglietti anche per i sardi in attesa di una decisione ufficiale da parte del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

 

 

Nota stampa della seduta n. 55

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 55 Pomeridiana

Martedì 1 aprile 2025

Seduta congiunta Consiglio regionale-Cal sullo stato del sistema delle autonomie locali in Sardegna (art.10 L.R. 17/2005 n.1)   Il presidente Comandini ha aperto la seduta affiancato dal nuovo presidente del Cal, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco. Comandini ha ribadito il valore della collaborazione tra il Consiglio regionale e  il sistema degli enti locali.- “Dobbiamo avere una visione comune con i sindaci, che sono in prima linea e al di là delle differenze politiche dobbiamo lavorare per risolvere i problemi della Sardegna, soprattutto in questo momento con le gravi crisi che ci troviamo ad affrontare assieme. Non è solo un obbligo legislativo ma la necessità di costruire una visione su tanti temi”. Ha poi preso la parola il presidente Locci, che ha detto: “Questa seduta è l’occasione utile per ricordare il ruolo di raccordo del Cal. Cercheremo una leale collaborazione con il Consiglio, la Giunta e l’intero sistema degli enti locali della Sardegna. Non siamo contrappeso della Giunta ma un soggetto che ambisce a costruire politiche per gli enti locali”. Il neo presidente del Consiglio delle autonomie locali ha parlato dello spopolamento dei Comuni sardi e della fuga dei giovani dall’Isola: Sul fondo unico per gli enti locali ha detto: “Auspichiamo un aumento di 100 milioni strutturali per i prossimi tre anni e occorre sottoscrivere un patto con lo Stato e modificare il sistema di calcolo del contributo di solidarietà nazionale, che impatta negativamente sui sardi. E occorre colmare il divario tra i compensi dei dipendenti dei comuni e quelli dei dipendenti della Regione”. Sulle province ha detto Locci: “Meglio una elezione subito di secondo livello che un commissariamento a vita”. E sempre sulle carenze ha sollecitato “l’invio di medici di base per i Comuni scoperti” e “la necessità di salvare le istituzioni scolastiche soprattutto nei piccoli centri dell’Isola”. Ultimo, un appello “per vincere la sfida dell’Einstein telescope, che significare una Sardegna più avanzata e un circuito virtuoso per tutta Italia. Occorre prepararci per vincere questa sfida e preparare i territori a tutto questo”. Per il sindaco di Mandas, Umberto Oppus, “arriviamo da una stagione di riforme costituzionali. La Regione gode di ampia autonomia ma l’ha esercitata con molta riluttanza nel campo degli enti locali. Oggi apriamo un’epoca di ordinamento speciale per gli enti locali della Sardegna e di finanza locale regionale della Sardegna,  come ce l’ha il Trentino Alto Adige”. Ha preso la parola Antonino Munzittu, sindaco di Decimoputzu, che ha ricordato “il ruolo importante del Cal nella costruzione dei processi decisionali. Da sempre i Comuni rivendicano un ruolo più diretto perché sono gli interlocutori più preparati davanti ai problemi quotidiani dei cittadini”. Munzittu ha parlato degli “elevatissimi costi idrici per l’agricoltura mentre l’acqua della diga di Bau pressiu viene buttata in mare perché l’impianto non è collaudato”. Per Marco Pisanu (Siddi) “il grido d’allarme da lanciare è per lo spopolamento delle aree interne della Sardegna, baluardo di vivibilità e di qualità della vita. Chiediamo l’attivazione dell’Osservatorio delle aree interne per capire se è vero che il 50 per cento dei nostri giovani vorrebbe restare ed è invece costretto a emigrare”. Il primo cittadino di Sorso, Fabrizio Demelas, che ha detto: “Per noi questi cinque minuti di intervento sono un’occasione ghiotta per denunciare il collasso dei bilanci dei Comuni e la mancanza di assistenza sanitaria che porta al rifiuto delle cure. Altro che diritto alla salute: i medici di medicina generale sono una specie in estinzione”. Demelas ha sollevato poi il problema della casa: “Poche risorse per l’edilizia residenziale pubblica, i Comuni possono fare molto poco su questo”. Da Villacidro il primo cittadino, Federico Sollai, ha messo l’accento sul problema dei trasporti e dell’insularità oltre che sui trasporti interni e “sulle nostre strade abbandonate dalle Province che non funzionano da anni”. Sui servizi sanitari: “Troppi sardi, soprattutto anziani e pazienti oncologici, rinunciano alle cure mediche anche per la difficoltà dei collegamenti interni”. Per la sindaca di Bonarcado, Annalisa Mele, “da una prima lettura della Finanziaria sono aumentate le risorse per i non autosufficienti, lo dico con vero piacere. E anche il programma “Ritornare a casa” e le dimissioni protette ma non c’è traccia di chi dovrebbe attuare queste misure”. Critica sulla decisione di inserire un quarto elicottero per l’elisoccorso della Sardegna: “Costi enormi in più ma non ci sarà una migliore risposta nell’emergenza perché non è stato fatto uno studio prima per capire quali saranno i benefici né se ce ne saranno”: Da Loiri Porto San Paolo il sindaco Francesco Lai: “Il fondo unico è ormai fondamentale per noi”. Lai ha indicato i prelievi effettuati dallo Stato a carico dei Comuni sardi, come Arzachena che versa oltre 7 milioni di euro anno allo Stato. Non possiamo non chiedere un intervento della Regione entro il 31 ottobre, data ultima per stabilire con decreto i criteri di riparto in modo che siano equi”. (C.C.) Francesco Ledda, Alà dei Sardi, ha ribadito i concetti espressi a favore del fondo unico («serve l’equiparazione delle retribuzione dei dipendenti comunali con quelle dei dipendenti della Regione») ed ha sollecitato l’emanazione delle linee guida da parte della Giunta per spendere le risorse già stanziate a favore dei comunali. Il sindaco di Jerzu, Carlo Lai, ha rimarcato il ruolo dei Comuni nel sistema istituzionale («il Comune è la più importante delle istituzioni perché la più vicina alle persone») ed ha più volte, nel corso del suo intervento, fatto riferimento “ad un clima nuovo” in Consiglio regionale, ricordando quelle che – a suo giudizio – nel passato, hanno rappresentato legislature non propriamente positive per il sistema degli Enti Locali. Anche da Lai è arrivato però l’appello, perché siano incrementate, in misura strutturale, le risorse del fondo unico. A parere del sindaco di Nuxis, Romeo Galleri, sono tre “ i punti fondamentali” su cui la Regione deve dare risposte concrete: l’agricoltura («è il comparto che versa in gravi difficoltà»), il turismo («si può fare per dodici mesi l’anno»), l’industria («servono scelte chiare perché per almeno 15 anni rappresenterà un settore fondante l’economia sarda»). Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha auspicato un nuovo rapporto tra la Regione e i Comuni. «Sono i Comuni – ha affermato il primo cittadino del Capoluogo – che devono essere utilizzati per spendere le risorse e generare servizi con un’accelerazione della spesa». Zedda ha quindi preso spunto da un suo recente incontro con la consulta degli studenti per rilanciare il tema dei trasporti interni all’Isola («sono carenti e non soddisfano i bisogni più elementari dei nostri giovani») ed ha insistito con tono critico sull’allargamento della Città Metropolitana di Cagliari che è passata da 14 a 72 Comuni («molti di questi sarebbero meglio rappresentanti e amministrati dal buon funzionamento della Provincia del Sud»). Il presidente della commissione Autonomia, Salvatore Corrias (Pd), ha ricordato i più recenti dati Istat per porre in luce il dramma dello spopolamento, i bassi indici di natalità e quelli alti della disoccupazione e dispersione scolastica, per meglio rappresentare le difficoltà dell’Isola ed in particolare delle aree interne e più periferiche. «Serve una mutualità istituzionale tra Consiglio e Cal – ha dichiarato l’esponente dei democratici – per rimeditare la nostra specialità e attivare un percorso di visitazione dello Statuto». Non è mancato il riferimento all’attività svolta in commissione per dare gambe al comparto unico, rendere strutturale l’incremento del fondo unico per gli Enti Locali e per riportare le elezioni di primo livello nelle province. Il consigliere di Sf, Giuseppino Canu, ha concentrato il suo intervento sulla medicina territoriale e dunque sui disagi che patiscono le comunità a causa della carenza dei medici di base. «Senza l’assistenza primaria – ha detto l’esponente della maggioranza – si assisterà al collasso del sistema sanitario». Canu ha concluso con una critica ricolta al governo italiano per aver bloccato l’operatività degli Acot e con la previsione che per il futuro in Sardegna ci sarà necessità di professionisti dall’estero. Il consigliere Alberto Urpi (S 20Venti) ha affermato che i Comuni avranno un sempre crescente ruolo anche alla luce della crisi che investe istituzioni e partiti, per auspicare piena e massima collaborazione tra Consiglio e Cal ed anche per invitare l’amministrazione regionale “a fare più sforzi verso il sistema degli Enti Locali”. «Non c’è solo il tema della finanziaria – ha detto l’esponente della minoranza –  ma servono proposte sul ruolo dei sindaci davanti alle rinnovabili, alla crisi della sanità territoriale ed anche per una legge elettorale che restituisca rappresentanza a quei territori che l’hanno vista penalizzata se non anche sottratta». Il consigliere Diego Loi (Avs), ha parlato “di una nuova stagione” per il cal che “enfatizzi la collaborazione istituzionale così che il percorso di riforma delle autonomie locali possa finalmente trovare attuazione”. L’esponente della maggioranza ha espresso giudizi positivi “per i passi vanti fatti per il comparto unico” ed ha ipotizzato anche una “cessione della capacità assunzionale della Regione a favore dei Comuni”. Il consigliere di Fi, Gianni Chessa, ha posto l’accento sulla concretezza nella spedita delle risorse («se è vero che ci sono più soldi di quanti ne servano, dalle parole dei sindaci sembra capire che abbiamo tanti soldi ma restano tanti problemi») ed ha invitato ad un maggiore ascolto dei Primi cittadini, soprattutto in fase di scrittura della legge finanziaria. «Restano i problemi in sanità, trasporti, lavori pubblici, edilizia residenziale pubblica – ha concluso l’esponente della minoranza – ed allora è lecito domandarsi quali siano le risposte che si possono dare diamo per migliorare la qualità della vita dei cittadini». La consigliera di Sf, Paola Casula, ha insitito sulla collaborazione istituzionale: «Fiscalità, fondo unico, sanità territoriale, trasporto, lavoro, attività produttive, comparto unico, legge elettorale – ha detto – riguardano la vita delle persone e sono temi sui quali, oltre all’impegno e all’attenzione che poniamo con la finanziaria, devono vederci impegnati in una collaborazione attiva e non soltanto in forma di pareri sui provvedimenti di competenza». (A.M.) Un augurio di buon lavoro al neoeletto presidente Ignazio Locci e a tutti i componenti del Cal è arrivato anche da Alessandro Solinas (M5S): «Mi trovo d’accordo con le tematiche trattate dai colleghi, temi che dovranno diventare materia di confronto tra il Consiglio regionale e gli enti locali. Abbiamo già avuto occasione di parlare di alcuni argomenti durante la discussione della manovra finanziaria in Commissione Bilancio: dall’incremento del Fondo Unico alla istituzione del Comparto Unico di contrattazione Regione-Enti locali. I Comuni sono enti che devono essere dotati degli strumenti per creare sviluppo. C’è l’impegno da parte nostra perché ciò avvenga». Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha focalizzato il suo intervento su alcuni punti di particolare interesse per i Comuni. A partire dall’istituzione del Comparto Unico degli Enti locali. «Su questo punto tutte le forze politiche sono d’accordo. Vanno bene le risorse ma serve una macchina amministrativa che funzioni. Ci sono Comuni che sono rimasti senza dipendenti. O si risolve la questione del Comparto Unico o tutte le politiche di sviluppo si troveranno di fronte a un ostacolo insormontabile. L’auspicio è che veda la luce entro l’anno». Agus ha poi parlato delle risorse del Fondo Unico: «C’è qualcosa che si sta incrinando – ha detto – i nostri Comuni sono i più bistrattati in Italia per le risorse del fondo di solidarietà nazionale. Solo la Lombardia è trattata peggio di noi. C’è qualcosa che stride. La Regione si sta sostituendo allo Stato per garantire funzioni fondamentali. Il rischio è che ci venga chiesto di farlo anche in futuro. Bisogna aprire una riflessione. Va bene oggi aumentare la dotazione del Fondo Unico. Nel frattempo è però necessario ripensare a quel sistema. Se c’è un difetto nella ripartizione dei fondi statali, quel modello è da ripensare. Bisogna aprire un confronto con lo Stato». Agus ha infine toccato la questione della rappresentanza degli Enti locali. «Siamo gli unici ad avere gli enti intermedi con una gestione commissariale. Siamo tutti favorevoli a un’elezione di primo livello, bisogna capire come arrivarci. Anche su questo versante è obbligatoria una riflessione insieme al Cal. A questo va accompagnata una revisione del sistema elettorale della Regione». A nome della Giunta regionale è intervenuto il vicepresidente Giuseppe Meloni che, dopo aver rivolto gli auguri di buon lavoro al presidente e al Consiglio delle autonomie locali, è entrato nel merito delle questioni sollevate dai sindaci: «I Comuni, le Province e le Città Metropolitane sono il primo livello di governo che risponde alle esigenze di cittadini e imprese. Eppure continuano a indebolirsi, il futuro della Sardegna passa attraverso un potenziamento del governo dei territori. La pianificazione deve tener conto delle diverse specificità». Meloni ha poi sottolineato l’esigenza di rafforzare la coesione territoriale. «Le città devono avere un ruolo guida nelle politiche di sviluppo, alle aree interne vanno garantite misure specifiche per contrastare lo spopolamento. Per la coesione territoriale è necessario che la Regione coordini le politiche di sviluppo con i fondi europei. I Comuni più piccoli hanno difficoltà a gestire le risorse disponibili, la Regione deve dare una mano». L’assessore al Bilancio si è poi soffermato sulla manovra 2025/2027 che nei prossimi giorni sarà all’attenzione del Consiglio regionale: «E’ un atto politico di responsabilità. Per questo si è deciso di investire sulle fasce più deboli d’accordo con gli enti locali. Siamo in esercizio provvisorio e non va bene. Ci impegniamo a ripristinare le normali pratiche contabili». Meloni ha poi rimarcato che l’86% delle entrate regionali proviene da risorse proprie. «Per il 2025 le entrate tributarie ammontano a 7,7 miliardi di euro. Risorse che devono essere gestite con oculatezza. Restano aperte due grandi questioni. La prima riguarda le compensazioni per l’insularità: i 100 milioni anno di acconto sono solo un primo riconoscimento da parte dello Stato per gli svantaggi dell’insularità. Bisogna combattere per renderli strutturali. C’è poi il tema degli accantonamenti: nel 2025 subiamo una decurtazione di circa un miliardo di euro. Questi tagli non sono accettabili perché limitano la nostra autonomia. Per questo abbiamo riaperto una vertenza con lo Stato. La Regione deve rinegoziare un riequilibrio equo. E’ necessario intraprendere un percorso condiviso, insieme alle autonomie locali, per ottenere ciò che ci spetta». Il vicepresidente della Giunta ha infine confermato la volontà di approvare la manovra finanziaria in tempi rapidi: «Raccogliamo l’invito dei sindaci a procedere speditamente, in queste ore continueremo a cercare un’intesa con la minoranza per dare risposte alle sollecitazioni dei Comuni». (Psp)