INTERROGAZIONE N. 171/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 171/A

(Pervenuta risposta scritta in data 04/06/2025 e in data 11/06/2025)

COCCIU – MAIELI – CHESSA – PIRAS – MARRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito al non riconoscimento e ai mancati indennizzi a favore degli allevatori che hanno subito evidenti e importanti danni patrimoniali in seguito alla epizoozia da Maedi-Visna.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– l’articolo 13, comma 15, della legge regionale 22 novembre 2021, n. 17 (Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale) prevede misure di sostegno alle aziende colpite dal virus Maedi-Visna, malattia contagiosa che colpisce i polmoni ma anche il sistema nervoso centrale degli ovini;
– alcune aziende agricole dell’oristanese, dopo essere state colpite dal virus, avevano regolarmente segnalato la malattia per gli indennizzi del caso, senza che l’assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale competente per legge si attivasse in merito;
– vista l’inottemperanza dell’assessorato, una ditta si era rivolta al Tribunale amministrativo regionale (TAR), il quale, con sentenza pubblicata il 29 settembre 2023 (Reg. Ric. 403/2023), imponeva all’assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale di rispondere entro trenta giorni, positivamente o negativamente, alla richiesta avanzata;
– obbligo che l’assessorato riteneva aver assolto con una richiesta di informazioni all’assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale;
– l’assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale rispondeva che non erano stati segnalati casi ufficiali di virus in Sardegna e che, pertanto, non era praticabile la predisposizione del piano di prevenzione, monitoraggio e profilassi, da cui non esistevano i presupposti per attuare le misure di sostegno economico;

PRESO ATTO che:
– per l’assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale erano assenti i presupposti per l’attuazione delle misure di sostegno economico, al punto che non aveva neanche predisposto le previste linee guida;
– come indicato dalla legge citata in premessa, il legislatore aveva invece riconosciuto la presenza del virus ed aveva anche stanziato dei fondi per ristorare gli allevatori danneggiati;
– l’assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, invece di rendersi parte attiva, si è limitato a semplici richieste, in contrasto con le certificazioni rilasciate dall’Azienda socio-sanitaria locale (ASL) di Oristano;
– l’accertamento ufficiale della malattia, e sua diffusione, è stata anche certificata dal Servizio sanitario della ASL di Oristano, come da prot. n. PG/2015/45668 del 21 luglio 2015 e definitivamente acclarata con gli esami clinici e di laboratorio effettuati, su richiesta del suddetto Servizio pubblico veterinario, dall’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) della Sardegna;

CONSIDERATO che:
– nello stesso periodo, preso atto della presenza di diversi focolai il Servizio veterinario aveva redatto, proprio di concerto con l’assessorato all’agricoltura, un protocollo diagnostico e di intervento finalizzato al contenimento della malattia e dei conseguenti danni, proprio con le ditte richiedenti gli indennizzi;
– lo stesso assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale richiedeva, con nota n. 21012 del 18 ottobre 2022 al Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, le informazioni necessarie per l’attivazione dell’aiuto e le relative linee guida per la prevenzione, profilassi e monitoraggio della patologia;
– con nota n. 1799 del 17 gennaio 2023 il Servizio rispondeva che non erano stati segnalati focolai ufficiali da virus Maedi-Visna nel territorio regionale, anche se certificati dalla stessa ASL di Oristano e che conseguentemente non si poteva attivare alcuna modalità di aiuto o la redazione di un qualsiasi protocollo diagnostico;

VISTO che:
– come da nota RAS AOO protocollo n. 21961 del 06 agosto 2024 dell’assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale viene rimarcata l’assenza di una normativa specifica in proposito e la conseguente difficoltà a definire sotto il profilo epidemiologico in quali situazioni e con quali risultanze analitiche si fosse in presenza di un focolaio di lentivirosi;
– con la stessa nota lo stesso assessorato nega quanto segnalato dalla ASL di Oristano competente per i casi segnalati nel suo territorio, ma stranamente non caricati a sistema, e considerando le analisi dell’IZS Sardegna, come causate da problematiche di origine multifattoriale dovuti ad altre malattie, specie a causa di una situazione igienico sanitaria scadente;
– nell’allegato n.1 del decreto dell’Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale 21 ottobre 2009, n. 54 la malattia Maedi-Visna è inserita tra le malattie denunciabili, al Comune e alla Regione,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) come mai da una parte ci sono allevatori con greggi infettate e l’ASL territoriale che lo certifica e dall’altra parte si hanno assessorati che negano tale situazione;
2) quali siano le azioni che si intendono intraprendere per risolvere la situazione e provvedere agli indennizzi e fare in modo che non ci siano più anomalie gestionali tra territorio e assessorati.

Cagliari, 18 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 170/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 170/A

(Pervenuta risposta scritta in data 09/04/2025)

PIGA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di rivedere la dotazione finanziaria destinata a ciascuna delle filiere strategiche individuate nell’avviso di pre-informazione della misura “F.I.L.O. Sardegna – Filiere Innovazione Lavoro Occupazione”.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con determinazione della Direzione generale dell’assessorato del lavoro 23 dicembre 2024,
n. 6746 (Approvazione dell’Avviso di pre-informazione della misura “F.I.L.O. Sardegna – Filiere Innovazione Lavoro Occupazione”, Deliberazione di Giunta Regionale n. 23/27 del 03.07.2024) con protocollo n. 90312, è stato approvato l’avviso di pre-informazione della misura “F.I.L.O. Sardegna”, di cui alla deliberazione della Giunta regionale 3 luglio 2024, n. 23/27 (Avvio della misura “F.I.L.O. Sardegna – Filiere Innovazione Lavoro Occupazione”. Indirizzi strategici e risorse finanziarie), al fine di fornire un quadro documentale, normativo e procedurale sul quale avviare un periodo di confronto tra la Regione e i portatori di interesse, in merito ad alcune specifiche filiere strategiche dell’economia regionale;
– con la misura “F.I.L.O. Sardegna”, la Regione definisce una politica strutturale di sistema, sostenendo la costituzione di una rete di soggetti, in alcune filiere produttive strategiche, a beneficio delle imprese che operano in dette filiere e sostenendo la crescita dell’occupazione, creando o facendo emergere occasioni di lavoro sul territorio;
– durante la fase di pre-informazione, le imprese e i soggetti potenzialmente beneficiari del programma “F.I.L.O. Sardegna”, potranno acquisire informazioni o fornire suggerimenti che possano rendere la misura ancora più efficace dal punto di vista gestionale. Allo stesso fine è previsto un periodo congruo per la costituzione dei partenariati e, sulla base delle analisi dei fabbisogni delle filiere, saranno formulate opportune ipotesi di programmazione dettate anche dal confronto con i portatori di interesse;

CONSIDERATO che l’avviso di pre-informazione in argomento sostiene la sperimentazione di un nuovo modello didattico-organizzativo che si affianca e completa l’offerta formativa tradizionale, autorizzata e finanziata dalla Regione, prevedendo un coinvolgimento diretto e l’integrazione tra i diversi soggetti formativi, le imprese, le associazioni di categoria datoriali regionali nonché le università, istituendo così un raccordo organico e continuo tra lavoro e formazione per la realizzazione delle attività sull’intero territorio regionale;

RILEVATO che:
– la sperimentazione di cui al programma “F.I.L.O. Sardegna” riguarda le filiere agrifood, vino e beverage, costruzioni, ricettività turistica e servizi dell’accoglienza, ristorazione, servizi di cura alle persone, cantieristica e nautica da diporto, ambiente ed energia, innovazione digitale e new media, mentre le restanti filiere, cultura e spettacolo e artigianato tradizionale, previste dalla deliberazione della Giunta regionale n. 23/27 del 2024, saranno attivate in un secondo momento;
– le fonti di finanziamento, utilizzate in maniera complementare tra loro, derivano da risorse regionali, ex articolo 15, comma 15, della legge regionale 19 dicembre 2023, n. 17 (Modifiche alla legge regionale n. 1 del 2023 (Legge di stabilità 2023), variazioni di bilancio, riconoscimento di debiti fuori bilancio e passività pregresse e disposizioni varie), unitamente al Programma regionale FSE+ 2021/2027 ed al Programma GOL PNRR;
EVIDENZIATO che le risorse finanziarie disponibili sono state ripartite per filiere strategiche per il primo biennio, come da prospetto che segue;

FILIERE
STRATEGICHE
DOTAZIONE
PER ATS FILO
PR FSE+
ESO4.1
PR FSE+
ESO4.4
PROGRAMMA
GOL PNRR
FONDI
REGIONALI
Agrifood 4.687.500,00 812.500,00 812.500,00 2.000.000,00 1.062.500,00
Vino e beverage 4.687.500,00 812.500,00 812.500,00 2.000.000,00 1.062.500,00
Costruzioni 4.687.500,00 812.500,00 812.500,00 2.000.000,00 1.062.500,00
Ricettività turistica e filiera dei servizi di accoglienza 4.687.500,00 812.500,00 812.500,00 2.000.000,00 1.062.500,00
Ristorazione 4.687.500,00 812.500,00 812.500,00 2.000.000,00 1.062.500,00
Servizi di cura delle persone 4.687.500,00 812.500,00 812.500,00 2.000.000,00 1.062.500,00
Nautica 1.875.000,00 325.000,00 325.000,00 800.000,00 425.000,00
Ambiente ed energia 1.875.000,00 325.000,00 325.000,00 800.000,00 425.000,00
Innovazione digitale e new media 1.875.000,00 325.000,00 325.000,00 800.000,00 425.000,00
  33.750.000,00 5.850.000,00 5.850.000,00 14.400.000,00 7.650.000,00

RITENUTO CHE:
– la dotazione finanziaria prevista per ciascuna delle filiere strategiche su indicate, alla luce dell’ammontare delle relative fidejussioni, necessarie a garanzia di tali importi, appare piuttosto elevata e difficilmente sostenibile per gli enti sardi di formazione. Con l’attuale suddivisione della dotazione finanziaria, infatti, la quasi totalità degli enti di formazione presenti in Sardegna, stante le loro ridotte dimensioni, non avrebbero la capacità economico-finanziaria di ottenere una fideiussione per l’anticipo di un finanziamento pubblico che sfiora i cinque milioni di euro;
– la necessità, quasi imposta, di costituzione di partenariati di elevata dimensione, rischia inoltre di creare grosse difficoltà di gestione e, conseguentemente, di esporre i soggetti coinvolti a possibili fallimenti;
– la suddivisione della dotazione finanziaria di un importantissimo bando da 33 milioni e 750 mila euro in soli nove lotti, corrispondenti alle nove filiere produttive individuate (sei delle quali del valore superiore ai 4 milioni di euro e le restanti tre di importo pari ad 1 milione e 875 mila euro ciascuna), rischia di creare un enorme danno per il comparto della formazione professionale sarda, in quanto, una tale mole di risorse e di attività, concentrata in pochi enti di formazione, stante la complessità e l’articolazione dei progetti da realizzare, comporterebbe quasi sicuramente la chiusura di agenzie formative che hanno fatto la storia della formazione in Sardegna, con il rischio, peraltro, di rendere una bassa qualità del servizio finale verso i destinatari dei progetti di formazione (siano essi i disoccupati da formare o le imprese interessate ad assorbirli), in quanto la varietà dell’offerta sarebbe limitatissima, con un unico gestore per filiera produttiva;

OSSERVATO che:
– il settore della formazione professionale in Sardegna, oltre alle persone impiegate negli enti di formazione, coinvolge numerose figure professionali, quali professionisti di vario genere impiegati per le docenze, tutor e collaboratori esterni, esperti di progettazione, oltre alle aziende che offrono opportunità di accoglienza per i tirocinanti e successive occasioni occupazionali;
– gli oltre cinquanta enti di formazione professionale, in possesso dell’accreditamento, presenti ed attualmente operanti in Sardegna, oltre a rappresentare un irrinunciabile patrimonio di competenze e professionalità per la nostra Isola, costituisce indubbiamente un importante indotto economico con rilevanti ricadute occupazionali ed appare, pertanto, di fondamentale importanza per la crescita economica della nostra terra;
– nell’attuale programmazione regionale, il programma “F.I.L.O. Sardegna” risulta essere il principale avviso pubblico, dedicato alla formazione professionale e, alla luce di ciò, trattandosi di progetti di durata biennale, con possibilità di rinnovo e di incremento delle risorse per un secondo biennio, risulta piuttosto evidente il rischio che la metà degli enti accreditati in Sardegna rimanga tagliata fuori dalle attività legate all’avviso in argomento, con gravissimi danni al sistema sardo della formazione professionale nel suo complesso;
– in assenza di altri avvisi pubblici destinati alla formazione professionale, l’esclusione per quattro anni da tali attività comporterebbe la chiusura, quasi inevitabile, di numerosi enti di formazione e il conseguente licenziamento di tante risorse umane operanti in questo settore;

VALUTATO che appare più opportuno, alla luce di una dotazione finanziaria così importante, suddividere (come si è sempre fatto fino ad ora), la dotazione di ciascuna filiera in lotti più piccoli, ad esempio finanziare quarantuno progetti in totale, dal valore di circa 800 mila euro ciascuno, in modo da avere una migliore redistribuzione del finanziamento e una maggiore diversificazione dei progetti,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) quali siano i criteri e le ragioni che giustificano la scelta di prevedere una dotazione finanziaria così elevata per singola filiera strategica;
2) se sia possibile prendere in considerazione la possibilità di rimodulare gli stanziamenti previsti all’interno della misura “F.I.L.O. Sardegna – Filiere Innovazione Lavoro Occupazione”, per le nove filiere strategiche individuate e ripartire le somme in lotti di minore dimensione, che non superino la cifra di 800 mila euro per singolo lotto, al fine di favorire la diversificazione dell’offerta formativa e rispondere nel contempo alle esigenze di più di cinquanta enti di formazione professionale presenti ed operanti da molto tempo in Sardegna.

Cagliari, 17 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 169/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 169/A

(Pervenuta risposta scritta in data 14/04/2025)

MELONI Corrado – TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito alle caratteristiche dell’incarico di consulenza conferito al signor J.G. dalla Presidente della Regione.

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La pubblicazione dell’interrogazione e della relativa risposta scritta pervenuta è omessa per ragioni di tutela della privacy. I soggetti interessati potranno presentare istanza di accesso civico generalizzato utilizzando la modulistica predisposta e pubblicata al seguente link: Accesso civico a dati e documenti – Consiglio regionale della Sardegna

Il 7 aprile 2025 alle 10,30 in Consiglio regionale si celebra l’80esimo anniversario della Liberazione del nazifascismo

Il 7 aprile 2025, nell’aula consiliare del Consiglio regionale alle 10,30 si celebra l’ottantesimo anniversario della Liberazione del nazifascismo. Aprirà i lavori il Presidente del Consiglio regionale. Seguiranno gli interventi di Antonello Murgia, Coordinatore regionale ANPI Sardegna, di Lidia Roversi, Presidente provinciale ANPI Cagliari – Sud Sardegna, di Franco Dore ANPI provinciale Sassari. Sono previste le relazioni di Valeria Deplano, Docente di Storia Contemporanea dell’Università di Cagliari, Andrea Deffenu Docente di Diritto Costituzionale dell’Università di Cagliari e di Carla Cossu Presidente provinciale Anpi di Oristano.

Interverranno anche gli studenti delle Mamoiada, dell’Istituto d’istruzione superiore Francesco Ciusa di Nuoro, dell’Istituto tecnico industriale Othoca di Oristano, dell’Istituto comprensivo Costantino Nivola di Iglesias, del Liceo Euclide di Cagliari e gli studenti dell’Università di Sassari.

segui la diretta

Partita Empoli – Cagliari.  Soddisfazione del Presidente del Consiglio regionale per la decisione del Tar della Toscana

Il Presidente del Consiglio regionale esprime soddisfazione per la decisione del Tar della Toscana che ha dichiarato ingiustificato il divieto di vendita ai residenti in Sardegna dei biglietti per la partita di calcio di  domenica Empoli-Cagliari.

“I sardi potranno entrare allo stadio e  seguire la loro squadra. E’ una decisione che premia le aspettative di tutti coloro che amano lo sport”

INTERROGAZIONE N. 168/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 168/A

(Pervenuta risposta scritta in data 17/06/2025)

RUBIU – TRUZZU – PIGA – MELONI Corrado – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – USAI con richiesta di risposta scritta, in merito alle criticità presenti nel bando per il trasporto marittimo nelle isole minori della Sardegna e alle risorse destinate all’abbattimento dei costi di trasporto interno sostenuti dai passeggeri non residenti nella tratta marittima da e per le isole minori.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– la Regione ha pubblicato un bando per l’affidamento del servizio di trasporto marittimo di passeggeri, veicoli e merci per la continuità territoriale tra la Sardegna e le isole minori di La Maddalena, San Pietro e Asinara;
– il servizio di trasporto marittimo per le isole minori della Sardegna, in particolare per le linee Carloforte – Portovesme e Carloforte – Calasetta, rappresenta un elemento fondamentale per la mobilità dei cittadini e per lo sviluppo turistico ed economico delle aree interessate;
– il capitolato tecnico allegato al bando per l’affidamento del servizio pubblico di trasporto marittimo presenta alcune criticità che potrebbero compromettere l’efficienza e l’equità del servizio;

CONSIDERATO che:
– la gestione del servizio notturno attualmente prevede unicamente le tratte per il porto di Calasetta;
– sarebbe opportuno prevedere un’estensione del servizio notturno, con almeno tre corse per Portovesme, garantendo così un’equa distribuzione del servizio e una maggiore accessibilità per gli utenti;

EVIDENZIATO che:
– attualmente le tariffe agevolate sono riservate ai soli residenti di Carloforte, escludendo altre categorie che avrebbero diritto a benefici analoghi;
– sarebbe più equo prevedere le tariffe agevolate non solo per i residenti di Carloforte, ma per tutti i cittadini sardi, e soprattutto per tutti coloro che sono nati nell’isola o che possiedono una casa a Carloforte e per i loro familiari;
– l’estensione delle tariffe agevolate potrebbe incentivare il turismo interno, favorendo l’afflusso di visitatori nelle isole minori anche nei periodi di bassa stagione;
– sarebbe altresì opportuno estendere gli orari delle corse estive da giugno a settembre, per una maggiore fruizione dell’isola in tutto il periodo turistico;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 23 febbraio 2024, n. 5/44 (Ripartizione a favore dei comuni di La Maddalena e Carloforte delle risorse disponibili sul bilancio regionale 2024-2026 per gli interventi previsti dall’articolo. 9, comma 12, della legge regionale n. 5/2017 per l’abbattimento dei costi di trasporto interno sostenuti dai passeggeri non residenti nella tratta marittima da e per le isole minori. Anno 2024), che prevedeva di ripartire le risorse, pari a euro 900.000, di cui al CdR 00.13.01.02, capitolo SC08.6929, del bilancio regionale per l’anno 2024, destinate alle finalità di cui all’articolo. 9, comma 12, della legge regionale 13 aprile 2017, n. 5 (Legge di stabilità 2017), in misura uguale tra le amministrazioni comunali di Carloforte e di La Maddalena,

RITENUTO necessario raddoppiare le somme destinate a tali finalità per consentire alle amministrazioni locali di adottare adeguate soluzioni operative tali da consentire ai passeggeri non residenti un beneficio in termini di riduzione del costo del viaggio,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) se si intenda modificare la distribuzione del servizio notturno, prevedendo l’estensione dello stesso anche nella tratta Carloforte-Portovesme per migliorare l’accessibilità e rispondere alle esigenze dell’utenza;
2) se non si ritenga opportuno estendere le agevolazioni tariffarie non solo per i residenti di Carloforte, ma per tutti i cittadini sardi, e soprattutto per tutti coloro che sono nati nell’isola o che possiedono una casa a Carloforte e per i loro familiari, al fine di favorire la mobilità interna e il turismo regionale;
3) se non si ritenga opportuno aumentare le risorse da destinarsi per gli interventi previsti dall’articolo 9, comma 12, della legge regionale n. 5 del 2017 per l’abbattimento dei costi di trasporto interno sostenuti dai passeggeri non residenti nella tratta marittima da e per le isole minori;
4) se non si ritenga necessario avviare un confronto con gli enti locali e le comunità interessate per valutare ulteriori proposte di miglioramento del servizio, anche in vista di future revisioni del capitolato tecnico.

Cagliari, 13 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 167/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 167/A

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito al mancato svolgimento delle attività di censimento sulle specie di fauna stanziale oggetto di caccia.

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I sottoscritti,

PREMESSO che l’assessorato regionale della difesa dell’ambiente, nel luglio 2023, ha dato seguito alla convenzione sottoscritta con l’Ente nazionale cinofilia italiana (ENCI), autorizzando l’impiego dei cani da ferma nel monitoraggio/censimento delle specie selvatiche stanziali oggetto di caccia, ovvero la pernice sarda, la lepre sarda e il coniglio selvatico;

CONSIDERATO che:
– con nota protocollo n. 2757 del 5 luglio 2023 l’assessorato regionale della difesa dell’ambiente ha comunicato a ENCI modalità e tempi di svolgimento dei censimenti con l’ausilio dei cani da
ferma;
– nel corso del 2024 l’assessorato regionale della difesa dell’ambiente non ha autorizzato ENCI a dar seguito alla convenzione;

APPURATO che l’assessorato regionale per la difesa dell’ambiente, anche per l’anno 2025, non ha ancora autorizzato ENCI a dar seguito alla convenzione, con l’impiego dei cani da ferma nel monitoraggio/censimento delle specie selvatiche stanziali oggetto di caccia, ovvero la pernice sarda, la lepre sarda e il coniglio selvatico;

RITENUTO che tale situazione rischi di compromettere un’attività fondamentale per la corretta gestione delle specie nobili stanziali oggetto di caccia e rischi di vanificare l’attività posta in essere da ENCI nel corso del 2023;

EVIDENZIATO che nell’accordo sottoscritto e nelle comunicazioni intercorse con ENCI e le associazioni venatorie veniva riconosciuto al mondo cinofilo e venatorio un ruolo attivo nella corretta gestione della fauna nobile stanziale oggetto di caccia, propedeutico a un prelievo sostenibile;

ACCLARATA la necessaria ripresa delle attività,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) se intendano adoperarsi per mantenere nell’elenco delle specie cacciabili la lepre e la pernice sarda;
2) per quale motivo non sono stati effettuati i censimenti con il cane da ferma durante la stagione estiva 2024;
3) se sono stati eseguiti i censimenti durante la stagione primaverile – estiva 2024, attraverso la collaborazione con l’Agenzia forestale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente della Sardegna (FoReSTAS) e il Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA);
4) se intendano svolgere le operazioni di censimento durante la stagione primaverile-estiva 2025;
5) se intendano ancora avvalersi della collaborazione con l’Ente nazionale cinofilia italiana.

Cagliari, 11 marzo 2025

Dl 83 “salvacasa”, concluse le audizioni

Con l’audizione di Confapi e dei sindacati si sono concluse le audizioni della commissione IV (governo del territorio) sul dl 83 della Giunta, la elaborazione normativa che recepisce il “salvacasa” e coglie l’occasione per riordinare la materia dell’edilizia e quella dell’urbanistica.

Questo pomeriggio è stata la volta di Confapi, con il suo delegato Andrea Martin Scioni che ha contestato alla commissione il fatto che “il provvedimento in esame non è a servizio della semplificazione e non rappresenta un riordino”. Scioni ha sollecitato controlli nei cantieri edili e lotta all’abusiva.

Per i sindacati la Cisl con Alfredo Costa ha evidenziato “il ritardo di un anno con cui arriva questo provvedimento, auspichiamo ora velocità in aula per consentire ai sardi di sanare piccoli abusi e difformità”. Per la Cisl “è necessario intervenire con politiche concrete della Regione, con il concorso di Area, per garantire il diritto alla casa a fronte  di un’evidente crisi abitativa accompagnata da forti speculazioni”. Per la Cgil, intervenuta con Francesca Nurra, è invece “un ottimo segnale non consentire che venti metri quadrati siano le dimensioni minime di un alloggio” mentre per la Uil Giovanni Olla ha detto: “Nel testo non ci sono molte criticità ma non siamo favorevoli al recepimento dell’altezza minima a 240 centimetri. Chiediamo che questo parametro sia rivisto”.

Dopo la discussione in commissione il testo di legge potrebbe arrivare in Aula già a maggio, subito dopo la manovra finanziaria.

IV Commissione, proseguono le audizioni sul disegno di legge 83

Proseguono le audizioni in IV commissione (Governo del territorio) sul disegno di legge 83 “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105”, che reperisce la legge “salvacasa”. Nella seduta della mattina il Parlamentino ha ascoltato le valutazioni e le proposte dei rappresentanti degli Ordini degli ingegneri, dei geometri e degli architetti, ma anche di Legambiente, Italia Nostra Sardegna, Anci Sardegna e Asel Sardegna.
Le osservazioni della rete delle professioni tecniche della Sardegna si sono soffermate in particolare sull’articolo 2, l’articolo 5, l’articolo 11, il 13, il 17 e il 27. Tra le numerose osservazioni si sono soffermati sull’articolo 2 bis, in cui hanno chiesto, tra l’altro, di eliminare i limiti della sagoma a terra. Sull’articolo 27 hanno evidenziato “che sussistono, attualmente, interpretazioni differenti della materia e in particolare sulla prevalenza delle disposizioni del PPR sulla normativa regionale, per cui, tenendo conto della complessità della materia e della coesistenza delle diverse interpretazioni in merito alla portata e agli effetti della normativa regionale rispetto al PPR, si ritiene corretto un intervento normativo chiarificatore, che alla luce delle pronunce della Corte Costituzionale e in conformità alle specificità statutarie della Regione Sardegna, definisca in modo univoco l’approccio interpretativo da adottare, al fine di garantire una coerente applicazione delle norme da parte dei soggetti istituzionali e professionali coinvolti”. I tecnici hanno poi evidenziato sull’articolo 13 e sul cambio di destinazione urbanistica, che sarebbe auspicabile eliminare o modificare l’ultimo periodo del comma 3, “in quanto vincola il cambio di destinazione d’uso (variante non sostanziale) all’assenso di tutti i proprietari del lotto urbanistico e ad approvazione in consiglio comunale di fatto sottoponendo l’approvazione a tempi non congrui e vanificando l’agevolazione proposta dal legislatore nazionale. Sull’articolo 11 hanno proposto di riportare il termine previsto, in materia di agibilità, per la presentazione della segnalazione da 15 a 30 giorni dalla fine dei lavori. Tra le altre richieste quella di rendere la norma chiara ed evitare interpretazioni normative.
I rappresentanti di Legambiente e Italia Nostra Sardegna hanno chiesto che venga inserito il riferimento al piano paesaggistico regionale e che manca il coinvolgimento delle soprintendenze. La rappresentante di Italia Nostra ha chiesto inoltre l’eliminazione dell’articolo 26. Da parte di Legambiente c’è stata la richiesta di porre attenzione alla tutela del consumo di suolo, prediligere l’utilizzo delle volumetrie esistenti, stimolare interventi a favore dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, favorire il verde urbano e non abbassare i parametri rendendo la qualità abitativa scarsa, perché andrebbe a colpire le fasce più deboli della società.
La Presidente dell’Anci ha ricordato che il 27 marzo scorso la conferenza unificata Stato-Regioni ha approvato la revisione della modulistica che completa l’attuazione e le modifiche in materia di edilizia introdotte dal decreto “salva casa”, che dovrà essere utilizzata dai tecnici dei Comuni. Anche Anci ha chiesto una normativa chiara che non richieda interpretazioni e che sia adeguata ai tempi di oggi. La presidente ha comunque auspicato una riflessione su che tipo di iniziative si vogliano portare avanti per risolvere il problema casa e l’abitare in Sardegna. Favorevole al disegno di legge anche il presidente dell’Asel Sardegna, che ha auspicato una rapida approvazione.