INTERROGAZIONE N. 218/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 218/A

INTERROGAZIONE SORGIA, con richiesta di risposta scritta, in merito alla grave carenza di risorse, ritardi amministrativi e strategie inefficaci nella campagna antincendi 2025

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Sardegna sta affrontando, già dalle prime settimane di giugno 2025, un’intensificazione allarmante dei roghi in diverse aree dell’isola, con incendi che hanno coinvolto migliaia di ettari di territorio, messo in pericolo abitazioni, aziende agricole e provocato danni ingenti al patrimonio ambientale e rurale;
– i dati ufficiali parlano di oltre duecentosessanta incendi dall’inizio dell’anno, di cui centoquaranta-nove solo nel mese di giugno, con un bilancio di oltre cinquecento ettari andati in fumo, benché la stagione sia appena iniziata;
– l’intervento delle squadre antincendio è stato in molti casi rallentato dalla scarsità di personale e mezzi, con operatività ridotta a fasce orarie limitate e ampie zone dell’isola prive di presidio attivo nei momenti più critici;
– le gare per l’acquisizione di velivoli antincendio sono andate deserte, lasciando scoperta la copertura aerea in aree ad alto rischio come il Sulcis;
– è in corso una sperimentazione tecnologica (progetto TEMA) basata su droni, sensori e piattaforme digitali, ma il mondo operativo denuncia che questi strumenti non sostituiscono né supportano adeguatamente il lavoro manuale e di prossimità, né forniscono soluzioni efficaci per le emergenze reali;
– diversi amministratori locali, in particolare nei territori più colpiti, segnalano incendi ricorrenti nelle stesse aree e l’assenza di una strategia di prevenzione strutturata come pattugliamenti, videosorveglianza e personale in numero sufficiente;

CONSIDERATO che:
– a fronte di un organico annunciato di oltre novemila e cinquecento unità, le risorse effettivamente disponibili ogni giorno sono stimate in poche centinaia;
– l’avvio del bando per la manutenzione della rete di comunicazione radio – infrastruttura strategica per il coordinamento degli interventi antincendio – presenta gravi ritardi che si collocano già ad aprile 2025, in piena stagione estiva. Tali ritardi sono imputabili alla mancata approvazione del bilancio regionale, causata dalla scelta politica di subordinare la finanziaria 2025 a leggi su altri te-mi, tra cui la sanità;
– la manutenzione della rete è stata garantita solo in modo provvisorio, con risorse parziali e con tratti emergenziali, in piena stagione di rischio;
– la governance regionale ha dimostrato una priorità politica distorta, con una propensione a interventi di facciata e connotazioni propagandistiche rispetto alla pianificazione operativa e al presidio territoriale capillare,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente, ciascuno per quanto di competenza, per sapere:
1) se siano a conoscenza dei ritardi nell’avvio della gara per la manutenzione della rete radio regionale e con quali modalità intendano recuperare tale debito organizzativo tempestivamente;
2) se non ritengano opportuno porsi un’autonoma verifica sull’adeguatezza della ripartizione delle priorità politiche (finanziaria vs emergenziale), per evitare che emergenze climatiche vengano sacrificate per ragioni di bilancio;
3) quali misure intendano adottare per garantire la piena funzionalità della rete di comunicazione radio per tutta la durata della stagione antincendi, senza ricorso a proroghe inadeguate;
4) se non ritengano necessario procedere con procedure negoziate semplificate, anche a livello di unione europea, per l’acquisizione urgente di elicotteri nelle aree sprovviste, onde evitare ritardi letali agli interventi antincendio;
5) se alla luce delle critiche dal campo si intendano ridimensionare o modificare il progetto TEMA, valorizzandolo come strumento complementare e non alternativo al potenziamento del personale, formazione e manutenzione del territorio;
6) se e in quali tempi prevedano l’aumento degli organici operativi giornalieri, oggi ampiamente sotto le necessità reali, mediante stabilizzazioni, assunzioni stagionali e incentivi per operatori e volontari rimasti al momento esclusi;
7) quali interventi siano previsti per rendere permanente e strutturale il presidio antincendi, attraverso infrastrutture, pattugliamenti, videosorveglianza nelle aree ripetutamente bersaglio di incendi dolosi;
8) quali strategie si intendano portare avanti per contrastare con efficacia il fenomeno degli incendi dolosi, con l’uso di intelligence, coordinamento tra forze dell’ordine e repressione immediata.

Cagliari, 24 giugno 2025

Intelligenza artificiale, tre proposte di legge in commissione Bilancio. Solinas (M5S): una sfida necessaria

Come inserire l’intelligenza artificiale dentro la macchina regionale per renderla più efficiente? Ruotano intorno a questa domanda i disegni di legge 75 (Piano) e 81 (Alessandro Solinas) oltre al 16 (Ticca) dedicato all’istituzione di un’agenzia sarda per l’Ia. Questo pomeriggio in commissione Bilancio l’assessora agli Affari generali Mariaelena Motzo ha illustrato la visione dell’assessorato. “Dobbiamo ragionare sulla governance dei sistemi informativi e non a compartimenti stagni, anche perché l’IA verrà applicata in Sanità come in Urbanisti come in tutti gli assessorati”.

Soddisfatto il presidente della commissione Terza, Alessandro Solinas. “La Regione deve avere una gestione unificata di questa materia strategica”, ha detto, “il ruolo di coordinamento svolto dalla assessorato agli affari generali in materia di innovazione digitale sarà sicuramente importantissimo per uno sviluppo organico delle strategie relative all’introduzione dell’intelligenza artificiale”.

La commissione Bilancio ha anche approvato il parere sugli aspetti finanziari del disegno di legge 108 (norme straordinarie per il superamento dell’emergenza idrica).

INTERROGAZIONE N. 217/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 217/A

(Pervenuta risposta scritta in data 11/07/2025)

INTERROGAZIONE MAIELI, con richiesta di risposta scritta, in merito alla comparsa del virus di dermatite nodulare contagiosa o Lumpy Skin Disease (LSD) in Sardegna.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– a seguito delle analisi di laboratorio eseguite dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo, centro di referenza nazionale per la sanità animale, è stata confermata l’esistenza di un focolaio di dermatite nodulare contagiosa (o Lumpy Skin Disease – LSD) in un allevamento di bovini in agro del Comune di Orani;
– la malattia non è trasmissibile all’uomo;
– per evitare la diffusione della malattia, l’Azienda sanitaria locale (ASL) competente ha immediatamente istituito una zona soggetta a restrizioni, imponendo il divieto di movimentazione dei bovini, degli ovi-caprini, degli equidi e dei suidi;

PRESO ATTO che:
– si tratta del primo caso di LSD accertato in Italia;
– la LSD è una malattia virale che colpisce i bovini e i bufali e viene trasmessa da vettori ematofagi come zanzare, mosche o zecche;
– è una malattia che ha un fortissimo impatto economico per le gravi perdite produttive nelle aziende zootecniche, sia per la minor produzione di latte o riduzione di peso, infertilità più o meno reversibile in entrambi i sessi, ma anche per la mancata movimentazione e, in alcuni casi, per la morte dell’animale;

CONSIDERATO che:
– è necessario monitorare i capi bovini ed avvisare tutti gli allevatori interessati, al fine di prevenire l’allargamento delle zone infette e contenere il focolaio;
– è fondamentale sostenere gli stessi allevatori, ancora una volta vittime di una pessima gestione di prevenzione che ha permesso l’ingresso della malattia;
– è fondamentale intervenire nelle aree colpite fornendo immediata assistenza nelle aziende zoo-tecniche interessate;

VISTO che:
– il settore coinvolto è già stato abbondantemente colpito da altre pesanti limitazioni, sempre di natura virale e trasmesse sempre da insetti ematofagi;
– la prevenzione e la tempestività sono fondamentali e un adeguato utilizzo di repellenti a base di semplici permetrine avrebbe permesso, oltre alla protezione dai vettori della lingua blu anche a quelli della LSD;

APPURATO che:
– si corre il serio rischio di una ulteriore malattia zootecnica che, dopo la peste suina africana (PSA) e la blue tongue, non si riesca ad eradicare se non dopo decenni di lotta;
– lo stesso copione comportamentale del blocco della movimentazione lo abbiamo già sperimentato quando si vide la malattia emorragica del cervo, che manifestatosi una prima volta sparì come comparve;
– bloccare la movimentazione dei capi deve presupporre la sicurezza di un immediato e certo risarcimento alle ditte coinvolte,

chiede di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, per sapere:
1) considerati i controlli presenti nei porti e negli aeroporti, come sia arrivato tale virus in Sardegna;
2) se è in possesso di una chiara mappatura delle movimentazioni di capi bovini in ingresso e uscita dalla Sardegna;
3) in che misura economica si intenda intervenire nel caso ad abbattimenti al fine del contenimento del virus o si debba ricorrere a blocchi della movimentazione senza compensazione dei danni agli allevatori;
4) se sia già presente un piano di emergenza per supportare le aziende colpite e bloccare la divulgazione della patologia.

Cagliari, 23 giugno 2025

RELAZIONE N. 38/XVII

RELAZIONE N. 38/XVII – Corte dei conti – Verifica del rendiconto generale della Regione Autonoma della Sardegna per l’esercizio 2024. Invio deliberazione n. 110/2024/PARI, dell’16 giugno 2025.

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iter

 

Fondi ai comuni bloccati dal governo nazionale. Comandini: “Le autonomie locali non si toccano”

“Se il governo nazionale non ha liquidità la trovi senza scaricare i deficit finanziari sulle spalle delle autonomie locali e quindi sui cittadini della Sardegna”.

Il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini è deciso ad opporsi con ogni mezzo per scongiurare il blocco del saldo della prima rata del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2025.

“Per la nostra Regione sarebbe una catastrofe non solo economica. Il territorio isolano, già minato da una grave crisi, dovrebbe fare i conti anche con l’interruzione di una serie di attività necessarie per i sardi”.

Il presidente Comandini lancia un monito al governo Meloni: “I comuni sardi non si toccano, la Sardegna non accetterà questo ennesimo schiaffo che rischia di mettere in ginocchio un’intera Regione”.

Visita ufficiale. Il Presidente Comandini riceve il Console Generale della Repubblica Dominicana, Adolfo Pineda Espinosa

Il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha ricevuto, questa mattina in visita ufficiale, il Console Generale della Repubblica Dominicana, Adolfo Pineda Espinosa. E’ la prima visita istituzionale del Console Espinosa che si trova da qualche  giorno in Sardegna. L’incontro  è stato molto cordiale. Il Presidente Comandini ha detto che la Sardegna è un’isola molto accogliente e ha auspicato, oltre a proseguire gli scambi culturali con la Repubblica  Dominicana, un futuro di scambi commerciali tra i due paesi. “Da isola a isola – ha detto il Presidente Comandini – dobbiamo intessere nuovi rapporti soprattutto nel settore agricolo”

La Repubblica Dominicana è al primo posto per l’esportazione in Europa di cacao amaro e al secondo posto nell’esportazione di banane. La vicinanza tra il popolo sardo e quello della Repubblica che risiede in una parte dell’isola di  Hispaniola è testimoniata dai numeri: secondo l’Istat i dominicani in Sardegna sono circa 300 ma da dati non ufficiali la comunità è in continua crescita arrivando a circa 1000 presenze tra Cagliari e Oristano e circa 1500 in Gallura. Il Presidente Comandini ha donato al Console un libro sulla Sardegna, il Console ha regalato al Presidente una pallina da baseball, lo sport nazionale.

Nota stampa della seduta n. 75

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 75 – antimeridiana

Martedì 24 giugno 2025

  Seduta dedicata al Question time Interrogazione n. 192/A “sul rilancio del Centro Trapianti della Sardegna e sulla riorganizzazione della terapia intensiva post-operatoria dell’Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione (ARNAS) G. Brotzu” Interrogazione n. 145 “sull’inclusione del trasporto marittimo nel sistema ETS e i conseguenti impatti sulle imprese e sull’economia della Sardegna” Interrogazione 197/A  sul “percorso di riorganizzazione delle partecipazioni strategiche nel settore del trasporto aeroportuale e per la realizzazione dei necessari investimenti” Il Consiglio sarà convocato a domicilio La seduta del Consiglio regionale dedicata al question time è stata aperta dal vice presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Frau. Dopo le formalità di rito, il presidente ha dato la parola al capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, primo firmatario dell’interrogazione n. 192/A “sul rilancio del Centro Trapianti della Sardegna e sulla riorganizzazione della terapia intensiva post-operatoria dell’Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione (ARNAS) G. Brotzu”. “Mi preme portare in aula, per la prima volta in questa legislatura, il tema del centro trapianti che, negli ultimi cinque anni, ha avuto dei problemi che hanno portato la sua operatività e i suoi numeri a essere ormai sotto il livello di sopravvivenza. Dagli anni ‘80 a oggi è stata un’eccellenza della nostra sanità”, ha affermato Agus, sottolineando che “nella nostra Isola sono quasi più i fegati a essere trapiantati rispetto ai reni”. Per Agus si tratta di un dato “sotto il livello di guardia”. Il consigliere ha poi affrontato il tema della una terapia intensiva post-operatoria del Brotzu affermando che si tratta di “una decisione saggia presa oltre dieci anni fa, ma mai implementata, o meglio, all’ospedale Brotzu esistono i letti, esistono le postazioni, esiste un luogo dedicato a quel tipo di attività”, ma “mancano i medici, gli infermieri, manca in definitiva un servizio strategico che non serve soltanto a chi è appena uscito dalla sala operatoria, ma anche per tutelare i pazienti particolarmente fragili che, spesso e volentieri, soprattutto quando hanno raggiunto una certa età, hanno necessità di ricoveri in terapia intensiva o subintensiva. Oggi quei ricoveri vengono ospitati all’ospedale oncologico che nulla c’entra con quel tipo di attività”. Agus ha, poi, parlato di un’altra criticità: “Se a fronte di alti consensi alla donazione non si eseguono i prelievi, evidentemente nelle rianimazioni, e in particolare in una rianimazione, queste attività non vengono portate avanti”. , Sull’attività del Centro trapianti per Agus è necessario che “la classe dirigente dell’Isola si chieda: se abbiamo la forza per mantenerlo? E’ strategico per la nostra regione? Vogliamo continuare a fare quelle attività che hanno portato la nostra sanità a rango di eccellenza a livello nazionale su alcune attività e che hanno visto nella nostra Isola grandi professionisti?. Agus ha citato Alessandro Ricchi, “a cui probabilmente la sanità sarda ha ancora reso un omaggio inadeguato rispetto alla caratura della sua professionalità e del suo sacrificio insieme alla sua equipe”. E’, quindi, intervenuto l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, che ha risposto puntualmente a tutti i quesiti posti, in base hai dati fortini dall’Arnas Brotzu. “La Sardegna registra percentuali di consenso in vita da parte dei cittadini superiore rispetto alla media nazionale”, nel 2023 la percentuale di consensi era di 76.5% contro il 68.5 del dato medio nazionale, nel 2024 la percentuale di consenso sempre espresso dai cittadini nei comuni sardi è stata di 72,3%, in calo rispetto al 2023, contro i 63 punti del dato nazionale medio. Le opposizioni, ha spiegato l’assessore, sono in linea con il dato nazionale. “Per quanto attiene l’attività di trapianto, il Centro regionale trapianti ha precisato che nel 2024 i trapianti complessivi eseguiti al Brotzu sono stati 75, non 62 come ricordato nell’interrogazione, di cui 36 trapianti di rene, 33 trapianti di fegato e 6 trapianti di cuore. Nel 2023 i trapianti sono stati 74: 30 trapianti di rene, 30 di fegato, 7 trapianti di cuore e 2 combinati fegato-rene. Nel 2022 sono stati 74, più o meno equivalenti tra trapianti di rene e di fegato, nel 2021 75”. Dati che per l’assessore rappresentano un mantenimento più o meno costante negli anni del numero di trapianti. Secondo i dati, il numero di cornee prelevate nel 2024 sono 25 contro le 23 del 2023 e le 10 del 2018. Sulla base dei dati forniti dal centro regionale Trapianti, ha proseguito l’assessore “si può affermare che il numero di trapianti in Sardegna negli ultimi anni sia consolidato, in aumento rispetto al 2018”. Nel 2024, inoltre, sono stati eseguiti 90 trapianti di cellule staminali ematopoietiche di cui 35 su adulti e 3 pediatrici, 49 auto-trapianti su adulti e 3 pediatrici, contro gli 84 trapianti nel 2023, di cui 35 su adulti e 6 pediatrici e 39 auto-trapianti su adulti e 4 pediatrici. Per quanto riguarda l’attività di informazione e sensibilizzazione alla donazione di organi, nel 2024 il Centro regionale Trapianti ha contribuito alla realizzazione di 9 progetti, di cui 7 conclusi. Per quanto riguarda la notizia relativa alla terapia intensiva post-operatoria, l’assessore ha riferito che la terapia intensiva post-operatoria, cosiddetta TIPO, non è operativa in quanto sono ancora in corso le procedure di reperimento del personale medico-infermieristico necessario secondo i requisiti previsti dai vigenti criteri di accreditamento regionale e nazionale che prevedono: 20 infermieri, 11 oss, 11 dirigenti medici, specialisti in anestesia e rianimazione. “ Quello del personale è un punto critico”, ha detto. L’Azienda ha confermato, come ha sottolineato Bartolazzi, “la volontà di rendere operativa la Tipo e mettere a disposizione la terapia intensiva per pazienti adulti, in particolare per garantire la piena funzionalità del percorso post-operatorio e post-trapianto che rappresenta un punto di eccellenza dell’azienda stessa”. Resta strategica “l’identificazione di spazi idonei per l’attivazione di una terapia intensiva pediatrica al fine di rispondere in modo adeguato e strutturato alle esigenze assistenziali in ambito pediatrico”. La terapia intensiva pediatrica sarà portata avanti, ha garantito l’assessore, senza compromettere la funzionalità della terapia intensiva per adulti. Il consigliere Agus ha preso atto positivamente della volontà di rendere operativa la Tipo, con il reclutamento del personale necessario, ma ha confermato il dato negativo rappresentato dai trapianti di rene. Il vice presidente Frau ha quindi dato la parola al consigliere Alberto Urpi (Sardegna al centro 20Venti) per l’illustrazione dell’interrogazione n. 145 “sull’inclusione del trasporto marittimo nel sistema ETS e i conseguenti impatti sulle imprese e sull’economia della Sardegna”. Nel testo si chiede alla Presidente della Regione e all’Assessora regionale dei trasporti di sapere “se siano a conoscenza dei gravi impatti economici derivanti dall’inclusione del trasporto marittimo nel sistema ETS per le imprese e i cittadini della Sardegna; quali azioni siano state intraprese o si intendano intraprendere per rappresentare le specificità della Sardegna in relazione al sistema ETS, sia presso il Governo che presso le Istituzioni europee; se siano previste iniziative per far valere il principio di insularità e ottenere: deroghe per il trasporto marittimo da e verso le isole,  misure compensative per attenuare i costi del sistema ETS a carico delle imprese sarde; ma anche se sia stato convocato un tavolo di confronto con le associazioni di categoria e i rappresentanti delle imprese per definire strategie condivise in merito agli impatti del sistema ETS”. Urpi ha evidenziato che tutti gli armatori che operano sulle rotte da e per la Sardegna non hanno mezzi in grado di rispettare le prescrizioni sulla riduzione di emissioni e devono acquistare le quote di emissioni oltre a pagare sanzioni. Tutti questi costi, sostenuti dagli armatori, ha detto Urpi, vengono riversati sulle imprese sarde, che si stimano intorno ai 50 milioni di euro l’anno. Per la Sardegna – ha detto Urpi – l’Ets è di fatto una punizione per le aziende sarde, che crea disuguaglianze tra imprese italiane.  “La Regione Sardegna, che è una Regione a statuto speciale, non può stare a guardare”. E’ quindi intervenuta l’assessora regionale dei Trasporti, Barbara Manca, che ha sottolineato che non solo è a conoscenza di quanto sta accadendo, ma che ha portato la problematica all’attenzione del Ministro dei trasporti da ottobre 2024, ma anche a Bruxelles. Manca ha detto, inoltre, che il problema era noto anche nella precedente legislatura e che nulla è stato fatto. La tassazione non può essere scaricata sui trasportatori e sulle aziende perché crea una perdita di competitività delle imprese sarde rispetto a quelle che operano nella penisola. Per l’assessora, inoltre, non si può lasciare la gestione delle rotte da e per la Sardegna al libero mercato, il Governo nazionale deve prevedere l’attuazione di misure compensative per le regioni insulari e remote, come la Sardegna, a causa dei costi aggiuntivi legati alla condizione di insularità. Per questo, ha spiegato l’assessora, è fondamentale che a livello europeo il Governo sostenga le istanze della Sardegna e delle altre Isole con deroghe nel regolamento Ets per le regioni insulari. Urpi ha accolto positivamente la volontà e le azioni poste in essere dalla Giunta e ha ribadito la necessità di ottenere almeno misure compensative. Sempre in tema di trasporti, il vice presidente Frau ha dato la parola a Paolo Truzzu (FdI), primo firmatario dell’interrogazione 197/A  sul “percorso di riorganizzazione delle partecipazioni strategiche nel settore del trasporto aeroportuale e per la realizzazione dei necessari investimenti”. Nel testo si chiede alla presidente della Regione e all’assessora dei Trasporti, Barbara Manca, “se la Regione abbia definito gli indirizzi che intende fornire agli avvocati in merito al contenzioso in atto relativo al processo di fusione e integrazione degli aeroporti sardi la cui prossima udienza è prevista nell’autunno del 2025; se si è concluso, ed eventualmente con quali esiti, lo studio affidato a LCA studio legale avente ad oggetto il “servizio per l’analisi multidisciplinare in termini economici, finanziari e giuridici dell’operazione di concentrazione delle compagini azionarie delle società di gestione aeroportuali sarde e per la valutazione delle possibili operazioni alternative”; se la Regione conosce quale percentuale della futura società di gestione degli aeroporti sardi è in grado di acquisire con i 30 milioni già stanziati a bilancio; se la Regione ritiene che con i 30 milioni sia possibile acquisire una partecipazione rilevante della futura società di gestione degli aeroporti sardi, tanto da consentire alla stessa Regione di determinare le future scelte strategiche e di sviluppo e di contribuire seriamente alla gestione pubblica dello scalo di Cagliari; se la Regione ritiene che si possa procedere alla privatizzazione della società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari attraverso un processo di integrazione, tramite scambio di quote societarie, frutto di una trattativa “privata” tra gli interessati, basata sul principio dell’infungibilità, o se sia necessario un bando ad evidenza pubblica; attraverso quali atti, iniziative e strumenti la Regione intenda impedire il processo di privatizzazione dell’Aeroporto di Cagliari e mantenere la gestione pubblica dello stesso”. Truzzu ha citato alcuni articoli di stampa e ha parlato di “una situazione di confusione da parte della Giunta e della maggioranza” e ha chiesto di sapere a che punto sia “lo studio per capire come potersi inserire all’interno della compagine societaria e con quali poteri, ovvero cercare di comprendere quale potrebbe essere la procedura più idonea per l’acquisizione di quote della nuova società” e quali azoni stia portano la Regione per garantire controllo pubblico. L’assessora Manca ha evidenziato che lo studio è ancora in corso e si concluderà entro il 30 luglio. Si tratta di un’analisi finalizzata a individuare, dal punto di vista tecnico ed economico, i punti critici e capire come questi possono essere superati con un’altra operazione alternativa che tenga conto ovviamente dei precedenti pronunciamenti. La Regione Sardegna, ha spiegato l’assessora, sta lavorando per assumere un ruolo rilevante nella definizione delle strategie di sviluppo di tutti gli aeroporti della Sardegna. È importante, ha sottolineato l’assessora, che per poter incidere efficacemente delle scelte strategiche del sistema degli aeroporti sardi, non sarà determinante solo la quota di partecipazione, ma anche una corretta definizione dei patti parasociali. L’assessora ha, inoltre, aggiunto che l’obiettivo della Regione è di garantire un’ampia partecipazione pubblica nella gestione della rete aeroportuale. Per Paolo Truzzu la risposta denoterebbe la mancanza di una strategia politica e farebbe pensare che ci sia stato un cambio di orizzonte rispetto a quanto l’assessora aveva dichiarato nell’intervista rilasciata ai quotidiani sardi. Il vice presidente ha chiuso la seduta dedicata al Question time. Il Consiglio sarà convocato a domicilio. (eln)