INTERROGAZIONE N. 222/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 222/A

(Pervenuta risposta scritta in data 11/07/2025)

INTERROGAZIONE DERIU – CORRIAS – FUNDONI – PIANO – PILURZU – PISCEDDA – SOLINAS Antonio – SORU – SPANO, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di conoscere lo stato attuale dei lavori dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere è un’istituzione che si dedica all’osservazione, all’analisi e allo studio del fenomeno della violenza contro le donne e le persone LGBTQIA+, con l’obiettivo di fornire dati, informazioni e strategie per la prevenzione e il contrasto di tale violenza;
– obiettivo dell’Osservatorio è la raccolta e la diffusione delle prassi virtuose in materia di contrasto alla violenza di genere e domestica in modo da renderle patrimonio comune della giurisdizione ordinaria;
– compito dell’Osservatorio è stabilire un’interlocuzione proficua con gli uffici giudiziari al fine di monitorare il fenomeno della violenza di genere, anche attraverso l’estrazione di dati giudiziari e statistici, per individuare le criticità riscontrate nell’ambito dell’attività giudiziaria, raccogliere e diffondere le buone pratiche organizzative adottate;
– l’Osservatorio ha, inoltre, il compito di elaborare un sistema informativo che consenta l’analisi, la valutazione e l’integrazione dei dati opportunamente anonimizzati riferibili alle donne vittime di violenza, nonché dell’analisi dei servizi erogati sul territorio dai soggetti impegnati nelle attività di accoglienza e presa in carico delle donne vittime di violenza;
– l’aggravarsi del fenomeno della violenza contro le donne e la necessità di farvi fronte hanno comportato l’adozione di disposizioni normative a livello europeo e nazionale, nelle quali risulta decisivo il ruolo delle Regioni nelle politiche di contrasto e prevenzione della violenza;

VISTE:
– la deliberazione della Giunta regionale 17 settembre 2020, n. 46/24 (Norme per l’istituzione dei centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne vittime di violenza). Istituzione dell’elenco dei centri regionali antiviolenza e delle case di accoglienza. Approvazione definiva)), con la quale si è istituito in via definitiva l’elenco dei centri regionali antiviolenza e delle case di accoglienza, in conformità a quanto previsto dalla legge regionale 7 agosto 2007, n. 8 (Norme per l’istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne vittime di violenza), successivamente modificata dalla legge regionale 12 settembre 2013, n. 26 (Interventi per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e allo stalking. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 agosto 2007, n. 8), con la quale la Regione ha assunto il compito di promuovere e coordinare iniziative per prevenire e contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme, stanziando risorse che, integrate, con i fondi statali, garantiscono un supporto indispensabile alle attività dei centri antiviolenza, dei relativi sportelli e delle case di accoglienza;
– la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019), che all’articolo 9, comma 4, prevede la costituzione di un osservatorio regionale sulla violenza di genere e l’istituzione di tavoli tecnici, volti a garantire procedure integrate fra gli operatori dei centri antiviolenza, gli operatori dei centri per autori di violenza di genere, servizi sociali, forze dell’ordine, sistema giudiziario e ogni altra realtà operante nel settore della violenza sulle donne;
– la deliberazione della Giunta regionale 24 settembre 2020, n. 47/80 (Criteri e modalità di attuazione degli interventi di cui ai commi 2 e 3, lett. b, art. 11 della legge regionale 23 luglio 2020, n. 22 “Legge quadro sulle azioni di sostegno al sistema economico della Sardegna e a salvaguardia del lavoro a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”), che approva in via definitiva la costituzione dell’osservatorio regionale sulla violenza di genere, in attuazione dell’articolo 9 della legge regionale n. 48 del 2018;

EVIDENZIATO che;
– la Giunta regionale, con la deliberazione 23 dicembre 2024, n. 52/22 (Protocollo d’intesa per la costituzione e il funzionamento nel territorio della Regione Sardegna della Rete regionale antiviolenza e delle Reti territoriali locali antiviolenza), ha approvato lo schema di Protocollo d’intesa per la costituzione e il funzionamento della Rete regionale antiviolenza in Sardegna;
– l’oggetto del Protocollo ha come contenuto l’assunzione degli impegni degli enti ed organismi firmatari per la costituzione e il funzionamento della Rete regionale antiviolenza e delle sue artico-lazioni territoriali in Sardegna, per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, compresa quella assistita, la violenza domestica e nelle relazioni di intimità. Il Protocollo intende favorire il funzionamento della rete e promuovere l’integrazione degli interventi all’interno di un modello di governance multilivello basato sul lavoro in rete, in linea con le disposizioni normative vigenti;
– gli enti e organismi firmatari si impegnano a definire protocolli operativi e procedure attuative per prevenire, riconoscere e contrastare la violenza di genere, fornire protezione alle vittime, sostenere programmi di trattamento per gli autori di violenza e promuovere la formazione e la sensibilizzazione sul tema;

OSSERVATO che:
– le attività dell’Osservatorio sono finalizzate allo studio del fenomeno della violenza di genere e alla sua prevenzione, svolgendo un fondamentale studio, basato sulla valutazione e monitoraggio delle politiche regionali di contrasto alla violenza di genere;
– l’Osservatorio, inoltre, ha come scopo, fornire supporto tecnico e informativo al “Tavolo regionale permanente di coordinamento della rete contro la violenza di genere”;
– l’Osservatorio ha il compito di produrre periodicamente report sui dati raccolti e di svolgere attività di comunicazione e diffusione dei risultati delle attività di raccolta dei dati, di analisi e valuta-zione delle politiche regionali di contrasto alla violenza di genere;

RILEVATO che con l’istituzione del tavolo e dell’osservatorio si è data attuazione al modello di governance territoriale regionale che assicura la piena integrazione e il coordinamento tra le politiche regionali e il supporto di un organismo tecnico che monitori l’attuazione degli interventi di contrasto alla violenza di genere;

ACCLARATO che con decreto dell’Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale n. 34 del 14 novembre 2024, è stato modificato e rinnovato l’elenco dei componenti dell’Osservatorio,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quale sia lo stato attuale dei lavori dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere;
2) quali attività, rispetto a quelle previste, siano state realizzate dall’Osservatorio regionale per la violenza di genere.

Cagliari, 26 giugno 2025

INTERROGAZIONE N. 221/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 221/A

INTERROGAZIONE DERIU – CORRIAS – FUNDONI – PIANO – PILURZU – PISCEDDA – SOLINAS Antonio – SORU – SPANO, con richiesta di risposta scritta, sullo stato del rispetto della parità di genere nei ruoli apicali della pubblica amministrazione e sull’applicazione delle disposizioni in materia di pari opportunità.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:

–      l’articolo 3 della Costituzione sancisce il principio di eguaglianza e pari dignità sociale tra i cittadini senza alcuna distinzione, imponendo alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli che, limitando la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese;

–      l’articolo 51 della Costituzione garantisce l’accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza tra tutti i cittadini senza distinzione di sesso;

–      il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), in particolare:

a) all’articolo 1, comma 1, lettera C, evidenzia la necessità di garantire pari opportunità alle lavoratrici ed ai lavoratori nello sviluppo professionale e nella migliore utilizzazione delle risorse umane;

b) all’articolo 57: istituisce il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità e promuove la crescita professionale delle dipendenti e dei dipendenti;

–      il decreto legislativo 11 aprile 2006, n.198, (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell’articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246) e le relative modifiche con la legge del 5 novembre 2021, n. 162, disciplinano sui divieti, tutele, e sulla promozione della pari opportunità; e stabilisce nell’articolo 48 l’adozione di piani di azioni positive dalla durata triennale, per riequilibrare la presenza femminile nei ruoli apicali delle Pubbliche Amministrazioni;

–      la direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri 26 giugno 2019, n. 2, ribadisce dettagliatamente le misure di promozione per le pari opportunità ed il rafforzamento del ruolo dei comitati unici di garanzia per l’amministrazione pubblica, promuovendo piani d’azione e sistemi di monitoraggio;

VISTO che:

–      la legge regionale 13 giugno 1989, n. 39 (Istituzione della Commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne), istituisce la Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomini e donne, con funzione di proposta, controllo ed azione per la rimozione degli ostacoli ed ogni forma di discriminazione;

–      le più recenti rilevazioni del rapporto CNEL-ISTAT continuano a segnalare un significativo divario di genere nei ruoli apicali della pubblica amministrazione;

–      è presente un piano per la parità di genere della Regione allegato alla deliberazione della Giunta regionale 15 febbraio, n. 4/77 (Piano per la parità di genere della Regione Autonoma della Sardegna. Convenzione operativa per attività di ricerca, n. 38 del 12.12.2022, tra il Centro Regionale di Programmazione e l’Istituto di Ricerche sulla  Popolazione e le Politiche Sociali per la “Redazione di un Bilancio di genere e di un Piano per la parità di genere per la Regione Autonoma della Sardegna”,

chiedono di interrogare l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione:

1)    sullo stato di attuazione degli obblighi normativi in materia di parità di genere nell’accesso agli incarichi dirigenziali e apicali presso l’Amministrazione regionale e gli enti, agenzie e società partecipate dalla Regione;

2)    su quale sia l’attuale composizione per genere degli incarichi apicali e dirigenziali assegnati presso le direzioni generali, gli enti strumentali, le agenzie regionali e società partecipate;

3)    sulla redazione e aggiornamento dei piani triennali di azioni positive in capo all’Amministrazione regionale e agli enti ad essa riconducibili, con indicazione dei dati più recenti relativi agli obiettivi di riequilibrio tra i generi;

4)    sulle azioni intraprese o programmate dalla Regione per incentivare la partecipazione delle donne ai processi di selezione e conferimento degli incarichi apicali, in coerenza con quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale in materia.

Cagliari, 25 giugno 2025

Trenino Verde, servirebbero circa 220 milioni di investimenti in 15 anni. Audizioni in IV Commissione

26_06_25 IV Commissione

La Fondazione Trenino verde soffre per la carenza di fondi: servirebbero, in 15 anni, circa 220 milioni di euro per gli interventi di sostituzione e rinnovo dell’infrastruttura, lunga 437 km, per gli interventi revamping rotabili e per ponti e gallerie. Lo hanno detto l’amministratore unico dell’Arst, Roberto Neroni, e il presidente dell’Arst, Carlo Poledrini, anche in rappresentanza della Fondazione Trenino Verde, nel corso delle audizioni in IV commissione (Governo del Territorio), presieduta da Roberto Li Gioi (M5S).

E’ importante, hanno detto, capire quale sia il progetto a lungo termine della Regione sullo sviluppo dell’attività del Trenino verde e hanno evidenziato che non si tratta di costi, ma di investimenti che porterebbero ricadute economiche sui territori e inciderebbe sul contrasto allo spopolamento dei piccoli centri. Il presidente Li Gioi ha confermato l’importanza del Trenino Verde della Sardegna, che, con i suoi 437 km, non ha eguali negli altri Paesi e ha, quindi, annunciato la massima attenzione della Commissione sul tema e la prosecuzione delle audizioni con tutti i portatori di interesse e gli assessorati regionali degli Enti locali e del Turismo. Nel corso della seduta sono intervenuti la consigliera Maria Laura Orrù (Alleanza Verdi e Sinistra), i consiglieri Lorenzo Cozzolino (Orizzonte Comune), Gianluigi Piano (Pd), Antonio Spano (Pd) ed Emanuele Matta (M5S).

Dermatite dei bovini, gli assessori della Sanità e dell’Agricoltura in commissione

Due focolai confermati a Orani e Orotelli e altri due in attesa dei risultati dell’Istituto zooprofilatico, a Osidda e Bitti. Blocco totale della movimentazione dei bovini, nel raggio di venti chilometri, nelle zone dove è accertata la presenza del virus con una zona di sorveglianza estesa per 50 chilometri. Controlli in tutte le aziende da parte dei servizi veterinari delle Asl.

Sono queste – in sintesi – le conferme emerse nel corso delle audizioni degli assessori della Sanità e dell’Agricoltura, nella riunione in seduta congiunta delle commissioni V^ e VI^, convocate d’urgenza per fare il punto sulla nuova emergenza della sanità animale in Sardegna: la dermatite nodulare bovina. Una malattia infettiva e contagiosa dei ruminanti, ad alto rischio di trasmissione che, per la prima volta, si è manifestata nell’Isola e in Italia. Il primo caso accertato a Orani è quello denunciato da un allevatore lo scorso 19 giugno (così ha spiegato l’assessore Bartolazzi) confermato dopo solo due giorni dalle analisi dell’istituto zooprofilatico della Sardegna e quindi dal centro di referenza nazionale per le malattie esotiche, istituito presso l’Izs di Teramo.

Dal 19 giugno è scattato l’allarme, il blocco della movimentazione del bestiame, l’attivazione dei controlli del servizio veterinario, la disinfezione mentre il 23 giugno si è riunita l’unità di crisi del ministero dell’Agricoltura.

L’impegno è su più fronti: gestire l’emergenza, limitare i danni e conoscere la cause dell’infezione, ipotizzando fin da subito soluzioni per la sua eradicazione. La malattia sarebbe arrivata dal Nord Africa, dove alcuni allevamenti risultano infetti, attraverso un insetto vettore (tafani, mosche, zanzare,  zecche) che avrebbe quindi “trasportato” il virus da un animale infetto del Maghreb ad uno sano in Sardegna (i tempi di incubazione della malattia sono tra i 4 e i 7 giorni). Individuare quale sia l’insetto vettore non è un dettaglio. In attesa delle risultanze delle indagini entomologiche, attualmente in corso, l’assessore auspica che possa trattarsi della zecca, per ragioni legate ad una minore volatilità rispetto alla zanzara o alla mosca, e quindi all’efficacia delle operazioni di disinfezione.

Per quanto attiene la profilassi si ipotizza il ricorso al vaccino («esiste ed è prodotto in Europa e si tratta di un vaccino vivo attenuato», ha affermato l’assessore della Sanità) ma le decisioni, trattandosi di una malattia di tipo A (malattie non presenti nell’Ue e per cui è richiesta l’eradicazione immediata) saranno concordate con il ministero e in linea con i dettati di Bruxelles («i commissari dell’Unione Europea sono già in Sardegna nelle aree dove sono stati accertati i casi di dermatite bovina», ha dichiarato l’assessore Bartolazzi).

Sollecitati anche  dalle richieste di chiarimento avanzate dai consiglieri Cera e Rubiu (FdI), Cau (Oc), Canu (Sf) nonché dagli interventi dei presidenti delle due commissioni (Antonio Solinas e Carla Fundoni, Pd) i due rappresentanti dell’esecutivo regionale hanno garantito il massimo impegno per fare fronte a quella che potrebbe rivelarsi un nuovo flagello per gli allevamenti dell’Isola. Ed è proprio sui danni economici patiti dagli allevatori che si è incentrato l’intervento dell’assessore dell’Agricoltura, Gianfranco Satta, che ha stimato in circa 5 milioni di euro l’ammontare dei sostegni da destinare agli allevatori soggetti al blocco della movimentazione. Movimentazione – ha precisato l’assessore Bartolazzi – che al momento è consentita all’interno di aree dove non è stata registrata la presenza di casi di bovini infetti, ma soltanto previa certificazione clinica.

La prossima settimana è in programma una riunione con tutte le organizzazione agricole, gli enti e le agenzie interessate («servono azioni coordinate, tempestive, mirate ed efficaci», è la parola d’ordine degli assessori e dei commissari dei parlamentini di Sanità e Agricoltura).

Molentargius, in commissione il progetto di rinascita del parco

Un progetto di rinascita del Parco regionale di Molentargius è stato presentato questo pomeriggio alla commissione Seconda del Consiglio regionale dal presidente Stefano Secci, accompagnato dai tecnici che Cnr e del Crs4 che stanno lavorando alla rinascita del parco e al recupero della sua identità.
Istituito con la legge 6 del 1999 il parco abbraccia un bacino importante dell’area metropolitana e conta a oggi circa 23 mila visitatori anno. Con i lavori appena conclusi di risanamento e ristrutturazione di alcuni capannoni (finanziati con 1,5 milioni di euro dell’Ue) e con l’aiuto della realtà virtuale il Parco punta a proporre un tour nella storia e nell’identità di un luogo custodito nella memoria della città sin dal 1700 come luogo di vita, di agricoltura ma soprattutto come immensa fabbrica di sale.
La presidente della commissione Seconda, Camilla Soru (Pd) ha assicurato il sostegno del Parlamentino per il proseguo delle attività di rilancio del Parco, “che potrà funzionare come offerta turistica di altissima cultura”.

INTERROGAZIONE N. 220/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 220/A

(Pervenuta risposta scritta in data 29/07/2025) (Discussa in Aula il 29/07/2025 ai sensi dell’articolo 123 bis del Regolamento)

INTERROGAZIONE USAI – TRUZZU – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – PIGA – RUBIU, con richiesta di risposta scritta, in merito all’utilizzo dell’elisoccorso di Olbia per trasporti non urgenti fuori Regione e le conseguenti criticità per la Gallura.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– il servizio di elisoccorso rappresenta un presidio sanitario fondamentale, soprattutto in territori come la Sardegna, caratterizzati da ampie aree interne e difficoltà di accesso ai presidi ospedalieri;
– in Sardegna risultano attualmente operativi tre elicotteri destinati all’elisoccorso, dislocati rispettivamente a Olbia, Alghero e Cagliari;
– l’elisoccorso basato ad Olbia è sempre più frequentemente impiegato per trasporti sanitari programmati o non urgenti da e per la Sardegna, riducendo così la disponibilità del mezzo per interventi di emergenza nella zona della Gallura;

CONSIDERATO che:
– nel 2023 l’elicottero di Olbia ha effettuato cinquanta trasporti fuori Regione;
– alla data del 30 maggio 2025 i trasporti effettuati fuori Regione risultano già quarantanove, a dimostrazione di un trend in crescita;
– tra il 4 e il 12 giugno 2025 sono stati effettuati sei trasporti fuori Regione, con tempi di non disponibilità dell’elicottero per l’elisoccorso fino a sette ore, oltre a eventuali fermi tecnici;
– in almeno un caso l’elicottero è partito vuoto da Olbia verso Genova per recuperare un paziente da riportare a Sassari;
– durante l’assenza dell’elisoccorso di Olbia è spesso intervenuto l’elicottero da Alghero in località come Palau, La Maddalena, Calangianus, Arzachena, con tempi di risposta tra i trenta e trentacinque minuti, ritenuti non accettabili in situazioni di emergenza;

RILEVATO che:
– la stagione estiva comporta un notevole aumento di presenze turistiche, in particolare nella Gallura: secondo i dati sull’imposta di soggiorno, cinque delle sei località sarde più visitate si trovano nella costa nord-orientale della Sardegna;
– secondo l’Azienda regionale dell’Emergenza Urgenza della Sardegna (AREUS) la maggior parte degli interventi di emergenza grave (come incidenti stradali) si concentra durante tutto l’anno proprio nella zona nord-est della Sardegna;
– esistono evidenze che suggeriscono come l’impiego di piccoli aeromobili appositamente appaltati per i trasporti non urgenti extra-regione potrebbe comportare costi inferiori rispetto all’utilizzo dell’elisoccorso,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della crescente sottrazione dell’elisoccorso di Olbia a favore di trasporti non urgenti fuori Regione, e se ritengano compatibile tale prassi con la tutela della salute dei cittadini e dei turisti presenti in Gallura;
2) se siano stati predisposti studi o simulazioni di rischio sulla mancata copertura della zona nord-orientale in caso di emergenza durante l’assenza dell’elicottero di Olbia;
3) se l’AREUS intenda modificare la propria organizzazione logistica per garantire la presenza costante di un elicottero per l’emergenza in Gallura;
4) se sia stata valutata l’esternalizzazione dei trasporti sanitari non urgenti ad altri operatori con aeromobili più economici e idonei, riservando l’elisoccorso esclusivamente alle emergenze.

Cagliari, 25 giugno 2025

Il Consiglio regionale si riunirà martedì 8 luglio alle 10,30

Il Consiglio regionale si riunirà martedì 8 luglio alle 10,30. Lo ha deciso la Conferenza dei Capigruppo che si è riunita stamattina sotto la presidenza del Presidente Piero Comandini. All’ordine del giorno: la Proposta di legge nazionale 1/A (Deriu e più) sull’introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Provincia e del Consiglio provinciale; il Disegno di Legge 108/A Norme straordinarie per il superamento dell’emergenza idrica; il Documento n. 24 per la sostituzione di un componente nella Commissione paritetica Stato-Regione Sardegna. Seguirà l’esame delle mozioni: n. 42 (Truzzu e più) sulla necessità urgente di avviare i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della strada statale 554 e realizzare il “corridoio Golfo degli Angeli”, primo viale di comunicazione integrato e sostenibile, stradale-ferroviario-ciclopedonale; n. 45 (Pizzuto e più) per la richiesta di una posizione netta contro il riarmo e l’economia di guerra; n. 51 (Pizzuto e piu) sulla sospensione dei rapporti istituzionali e di cooperazione tra la Regione e lo Stato di Israele in conseguenza delle violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza; n. 33 (Cocco e più) a sostegno del sistema universitario della Sardegna attraverso una ricognizione coordinata delle risorse pubbliche regionali.

INTERROGAZIONE N. 219/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 219/A

(Discussa in Aula il 29/07/2025 ai sensi dell’articolo 123 bis del Regolamento)

INTERROGAZIONE SORGIA, con richiesta di risposta scritta, in merito al ricorso a consulenze esterne per la predisposizione della legge statutaria e della nuova legge elettorale regionale senza coinvolgimento del Consiglio

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con la deliberazione della Giunta regionale 18 giugno 2025, n. 32/63 (Spese per incarichi di consulenza, studio e ricerca. Riparto tra i competenti centri di responsabilità dello stanziamento previsto per gli anni 2025-2027) sono stati assegnati circa tre milioni di euro per l’attribuzione di numerosi incarichi esterni di consulenza, studio e ricerca da parte delle varie direzioni generali, tra cui figurano anche quelli finalizzati alla redazione di una proposta di legge statutaria e di una nuova legge elettorale regionale, affidati a due esperti di diritto legislativo;

CONSIDERATO che:
– tali incarichi riguardano ambiti fondamentali per la democrazia regionale, che dovrebbero essere oggetto di un approfondito confronto istituzionale e partecipato;
– il Consiglio regionale, organo titolare della potestà legislativa, non è stato preventivamente coinvolto nella definizione di obiettivi, criteri e modalità di redazione delle due proposte legislative in oggetto;
– la decisione di affidare all’esterno la redazione di una proposta di legge elettorale appare grave e discutibile, in quanto rischia di svilire il ruolo del Consiglio stesso, esautorandolo delle sue prerogative fondamentali;
– la Regione dispone di professionalità interne qualificate in campo giuridico e legislativo e può attivare percorsi di confronto con esperti universitari o accademici anche tramite audizioni pubbliche e a costi contenuti;

EVIDENZIATO che:
– la Giunta regionale ha, fin dal suo insediamento avviato un ampio programma di nomine e incari-chi esterni che sta alimentando, nell’opinione pubblica, la percezione di un crescente “poltronificio”, poco in linea con i principi di sobrietà e buon andamento della pubblica amministrazione;
– il ricorso a consulenze esterne su temi fondanti come la riforma della legge elettorale, senza alcun coinvolgimento pubblico o istituzionale, rappresenta un pericoloso precedente per la vita democratica della Regione;

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione, ciascuno per quanto di competenza, per sapere:
1) per quale motivo si sia deciso di esternalizzare la redazione della proposta di legge statutaria e di nuova legge elettorale, senza valorizzare le professionalità interne all’amministrazione regionale;
2) perché tale decisione sia stata assunta senza alcun coinvolgimento preventivo del Consiglio regionale, titolare della funzione legislativa;
3) se non ritengano necessario e doveroso attivare, su temi tanto rilevanti, percorsi di consultazione pubblica e audizioni istituzionali per garantire trasparenza, partecipazione e condivisione;
4) se non ritengano opportuno sospendere gli incarichi esterni in attesa che il Consiglio regionale si esprima sull’indirizzo e sulle modalità di predisposizione delle proposte di legge in oggetto;
5) se non ritengano necessario ripristinare un tetto di spesa vincolante per le consulenze esterne, in linea con i principi di efficienza e trasparenza amministrativa.

Cagliari, 25 giugno 2025