CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
PIANO – DERIU – CORRIAS – FUNDONI – PILURZU – PISCEDDA – SOLINAS Antonio – SORU – SPANO – ORRÙ – DESSENA – CASULA – PIZZUTO – CANU – LOI – CIUSA – MATTA – SERRA – MANDAS – LI GIOI – SOLINAS Alessandro – PORCU – CAU – COZZOLINO – AGUS – PINTUS sulla necessità di attivare interventi per l’utilizzo di acque reflue in agricoltura.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),
PREMESSO che:
– la Sardegna sta affrontando una grave crisi idrica che mette a rischio le attività agricole e la sostenibilità economica del comparto primario regionale;
– i cambiamenti climatici in atto stanno determinando una progressiva riduzione delle precipitazioni e un aumento dei periodi di siccità , con conseguente diminuzione della disponibilità di risorse idriche per l’irrigazione;
– il settore agricolo rappresenta uno dei principali utilizzatori di acqua e necessita di soluzioni alternative e sostenibili per garantire l’approvvigionamento idrico;
RILEVATO che:
– il riutilizzo delle acque reflue urbane depurate in agricoltura costituisce una strategia efficace per la gestione sostenibile delle risorse idriche, in linea con i principi dell’economia circolare;
– il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio 12 giugno 2003, n. 185 (Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell’articolo 26, comma 2, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152) e il più recente Regolamento UE 2020/741 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 maggio 2020, recante prescrizioni minime per il riutilizzo dell’acqua, disciplinano il riutilizzo delle acque reflue trattate, stabilendo i requisiti minimi di qualità ;
– il Piano di tutela delle acque della Regione individua il riutilizzo delle acque reflue come misura prioritaria per la riduzione del deficit idrico;
– l’articolo 26 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) promuove il risparmio idrico e riconosce nel riutilizzo delle acque reflue una delle azioni prioritarie per la tutela quantitativa della risorsa idrica;
CONSIDERATO che:
– in Sardegna, l’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna (ADIS), istituita ai sensi dell’articolo 12 della legge regionale 6 dicembre 2006, n. 19 (Disposizioni in materia di risorse idriche e bacini idrografici) quale direzione generale della Presidenza della Giunta, è l’organismo deputato alla pianificazione e gestione delle risorse idriche regionali;
– i consorzi di bonifica della Sardegna dispongono delle infrastrutture e delle competenze necessarie per la distribuzione delle acque nei comprensori irrigui;
– esiste un significativo potenziale di acque reflue depurate che potrebbero essere trattate fino a raggiungere gli standard qualitativi richiesti per l’uso irriguo;
– il riutilizzo di tali acque consentirebbe di ridurre il prelievo dai bacini idrici convenzionali, migliorando la resilienza del sistema idrico regionale;
– l’implementazione di progetti di riutilizzo delle acque reflue in agricoltura necessita di un coordinamento efficace tra gli enti di depurazione, l’ADIS e i consorzi di bonifica;
RILEVATO che:
– numerose esperienze internazionali e nazionali dimostrano la validità tecnica adeguamento ed economica del riutilizzo delle acque reflue in agricoltura;
– gli impianti di affinamento terziario delle acque reflue già esistenti in alcune aree della Sardegna potrebbero essere potenziati ed estesi ad altri territori;
– l’adeguamento e l’ottimizzazione degli impianti di depurazione esistenti, finalizzati al riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, potrebbe beneficiare di finanziamenti europei nell’ambito dei fondi strutturali,
impegna la Giunta regionale affinché
1) sia predisposto da ADIS, in collaborazione con i consorzi di bonifica, un piano regionale per il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, individuando gli impianti di depurazione da adeguare prioritariamente e i comprensori irrigui che potrebbero beneficiare di tale risorsa;
2) siano stanziati appositi finanziamenti per l’adeguamento degli impianti di depurazione finalizzati al raggiungimento degli standard qualitativi richiesti per l’utilizzo delle acque reflue in agricoltura;
3) siano attivati protocolli d’intesa tra gli enti gestori degli impianti di depurazione, I’ADIS e i consorzi di bonifica per definire le modalità di immissione delle acque reflue trattate nei circuiti irrigui;
4) siano avviate campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte agli agricoltori sui benefici e le modalità di utilizzo delle acque reflue trattate.
Cagliari, 17 aprile 2025
Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025