Teulada, le concessioni demaniali e il settore pesca al centro dei lavori della Commissione Attività Produttive; Agris, parere favorevole alle modifiche statutarie

Le concessioni demaniali e le attività del settore pesca di Teulada sono state al centro dei lavori della commissione Attività Produttive (presieduta da Antonio Solinas, PD), che – attraverso le audizioni degli assessori Gianfranco Satta (Agricoltura) e Francesco Spanedda (Urbanistica), del sindaco di Teulada, Angelo Milia e del presidente del Consorzio Pescatori, Massimo Zedda – ha fatto il punto sulle criticità del comparto, anche alla luce del recente sopralluogo effettuato dalla stessa commissione. La visita ha permesso di verificare le condizioni del molo destinato alle imbarcazioni della pesca, di alcuni immobili al servizio degli operatori e dello stagno.

Il sindaco di Teulada ha ripercorso i diversi interventi amministrativi avvenuti negli ultimi quindici anni, confermando l’impegno del Comune – concessionario del porto – per la realizzazione del piano degli ormeggi nella porzione del molo riservata alla pesca. La parte del molo destinata al diporto, invece, è attualmente gestita da una società partecipata dall’amministrazione comunale. L’obiettivo è procedere con un bando ad evidenza pubblica, previa assegnazione degli ormeggi ai singoli pescatori, per la gestione della banchina, attualmente condotti di fatto in regime di autogestione da parte del consorzio e di alcune cooperative operanti..

L’urgenza di approvare il piano ormeggi e di garantire una gestione più efficace è legata anche alla forte richiesta di posti barca per la pesca. Come spiegato dal sindaco e dagli operatori, numerosi soggetti chiedono l’assegnazione di spazi di attracco per poter accedere agli indennizzi previsti a causa delle limitazioni imposte dalle esercitazioni militari.

Un’ulteriore criticità riguarda sei fabbricati – dotati di celle frigorifere e sistemi di smaltimento dei reflui – destinati alle attività di supporto alla pesca, che da oltre quindici anni risultano inutilizzati e privi di gestione, con le prevedibili conseguenze in termini di mancanza di servizi, degrado e carenza di manutenzione. Il Comune ha ipotizzato l’apertura di tali strutture attraverso l’estensione del contratto in essere con la società partecipata che gestisce il porto turistico. Tuttavia, tale proposta non trova il consenso del Consorzio pescatori né degli altri operatori del settore, che temono possibili speculazioni a danno dei pescatori locali, come evidenziato dal presidente del consorzio, Massimo Zedda, nel corso del suo intervento.

Per quanto riguarda lo stagno, del quale operatori e amministrazione auspicano un utilizzo a fini produttivi, l’assessore all’Urbanistica Spanedda ha ricordato l’attuale contenzioso con la precedente concessionaria (la concessione è stata revocata nel 2024), sottolineando che la normativa nazionale ha prorogato la durata dei regimi concessori fino al 2027. Ha inoltre ricordato il finanziamento di 2,5 milioni di euro per la realizzazione di alcune opere nel porto di Teulada.

L’assessore all’Agricoltura Satta ha confermato lo stanziamento di 4 milioni di euro a favore del Consorzio della Sardegna Meridionale per l’esecuzione delle opere necessarie alla riattivazione produttiva dello stagno, in particolare per contrastare l’insabbiamento di ampie porzioni dello specchio d’acqua. In merito ai fabbricati, l’assessore ha ribadito che “possono essere utilizzati solo al servizio delle attività svolte dai pescatori”.

Il presidente della Commissione, Antonio Solinas, ha confermato la disponibilità dell’organismo consiliare a sostenere la risoluzione delle problematiche che penalizzano il comparto della pesca a Teulada. Ha quindi invitato l’amministrazione comunale, il consorzio e tutti gli operatori interessati a ricercare soluzioni condivise, capaci di superare le attuali difficoltà. Il presidente del consorzio ha garantito la massima disponibilità a coinvolgere anche le cooperative e gli operatori esterni al consorzio, per facilitare iniziative volte alla regolamentazione degli approdi, alla gestione dei fabbricati e alla concessione dello stagno.

Attenzione e disponibilità sono state espresse anche dai commissari di maggioranza e opposizione (Rubiu – FdI, Cau – OC, Mandas – M5S, Casula – SF, Cera – FdI), i quali – seppure con accenti critici differenti – hanno sottolineato la necessità di risposte urgenti per rimuovere gli ostacoli che limitano lo sviluppo del settore pesca a Teulada.

Infine, la Commissione ha ascoltato il direttore generale dell’Agenzia Agris, Gianni Ibba, il quale ha illustrato le modifiche allo statuto dell’Agenzia per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura, approvate dalla Giunta con la deliberazione n. 33/14 del 25 giugno 2025. Le principali novità introdotte prevedono l’estensione delle competenze anche ai comparti apistico, vitivinicolo e ortofrutticolo, nonché l’istituzione dell’ufficio dell’avvocatura. Quest’ultimo sarà realizzato senza ricorrere a nuove assunzioni, ma attraverso una semplice riorganizzazione interna, senza costi aggiuntivi per l’amministrazione regionale.

La Commissione ha quindi espresso parere favorevole all’unanimità sulla delibera della Giunta.

INTERROGAZIONE N. 241/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 241/A

(Pervenuta risposta scritta in data 07/08/2025 e in data 26/08/2025)

 

INTERROGAZIONE SALARIS, con richiesta di risposta scritta, sulla struttura complessa di neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria (AOU) di Sassari.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che la struttura complessa di neurochirurgia dell’Azienda ospedaliero universitaria (AOU) di Sassari garantisce assistenza sette giorni su sette a tutto il nord Sardegna, pur non avendo la totale copertura della pianta organica;

CONSIDERATO che attualmente sono operativi il primario e quattro dirigenti medici, uno dei quali di-missionario e uno assunto a tempo determinato da pochi giorni;

TENUTO CONTO che nei mesi estivi, tra ferie, rischio radiologico, congedi e master già autorizzati, potrebbe diventare impossibile garantire un servizio continuativo h24;

APPRESO che la struttura complessa di neurochirurgia dell’AOU di Sassari si fa carico dei politrauma provenienti da Nuoro e nel fine settimana anche delle urgenze del centro Sardegna;

VERIFICATO che l’Azienda socio-sanitaria locale (ASL) di Sassari, nell’ottica di una razionalizzazione dell’offerta sanitaria sarda, aveva chiesto ai colleghi neurologi di Nuoro di offrire supporto nei fine settimana,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione sopra esposta;
2) quali provvedimenti intendano adottare con urgenza per ripristinare la normale funzionalità della struttura complessa di neurochirurgia dell’AOU di Sassari, con copertura delle carenze nella pianta organica, così da garantire agli utenti del nord Sardegna di vedersi riconosciuto il diritto alle cure.

Cagliari, 16 luglio 2025

INTERROGAZIONE N. 240/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 240/A

INTERROGAZIONE PIGA – TRUZZU – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, con richiesta di risposta scritta, sul ritardo nel pagamento degli stipendi ai lavoratori dipendenti dell’Azienda regionale sarda trasporti (ARST).

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– l’ARST è una società in house della Regione che conta circa duemila dipendenti;
– i dipendenti dell’ARST sono rimasti improvvisamente senza stipendio per un ritardo nel pagamento della mensilità di giugno 2025;

CONSIDERATO che il ritardo nella liquidazione degli stipendi ha provocato una situazione di disagio economico per i lavoratori e per le loro famiglie e che le possibili ripercussioni negative sulla regolarità nell’erogazione del servizio di trasporto pubblico sono state scongiurate solo grazie alla paziente attesa ed allo spirito di servizio degli stessi lavoratori;

RICHIAMATA:
– la deliberazione della Giunta regionale 4 luglio 2025, n. 35/77 (ARST S.p.A. Rinnovo Organo di amministrazione ex art. 19, ultimo comma, dello statuto societario) con la quale è stato nominato, in sostituzione del dottor Roberto Neroni, il dottor Giovanni Mocci, quale amministratore unico di ARST Spa;
– la nota datata 11 luglio 2025, indirizzata al Presidente della Regione, all’Assessore regionale dei trasporti e ai vertici delle rispettive strutture amministrative, nonché alle sigle sindacali coinvolte, con cui il dottor Roberto Neroni, ex Amministratore unico di ARST Spa, risponde pubblicamente all’accusa di essere il responsabile delle problematiche operative dell’azienda in merito al mancato pagamento degli stipendi del personale;

OSSERVATO che la nota su richiamata rappresenta una puntuale replica, tecnico-giuridica, alle dichiarazioni dell’Assessore regionale dei trasporti, attraverso cui il dottor Neroni rigetta ogni addebito a suo carico e che le inadempienze sarebbero da attribuire esclusivamente al mancato e tempestivo perfezionamento della nomina del nuovo Amministratore unico ad opera dell’Amministrazione regionale, condizione, questa, assolutamente necessaria per il regolare esercizio dei poteri societari;

RILEVATO che:
– l’accaduto rappresenta un fatto di estrema gravità istituzionale e gestionale, che mina il principio fondamentale della puntualità nelle retribuzioni, sancito dal diritto del lavoro e dalle più basilari regole di correttezza amministrativa;
– è necessario fare piena chiarezza su quanto accaduto, sull’origine del problema, sulle eventuali responsabilità politiche o dirigenziali e sulle misure che si intendono adottare per evitare il ripetersi di simili episodi in futuro;

RITENUTO:
– di dover esprimere piena solidarietà ai lavoratori e alle famiglie coinvolte da tale disservizio;
– che per il futuro analoghe situazioni debbano essere scongiurate,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere quali siano le ragioni del ritardato pagamento degli stipendi del mese di giugno 2025 a favore del personale ARST e quali provvedimenti sono stati intrapresi per redarguire i relativi responsabili.

Cagliari, 15 luglio 2025

Trenino verde, la commissione Trasporti punta al rilancio con l’assessorato al Turismo e convoca la Fondazione

Dopo l’audizione degli operatori turistici, che la scorsa settimana hanno segnalato le inefficienze del servizio, il tema del Trenino verde ritorna in commissione Trasporti con l’audizione dell’assessora ai Trasporti, Barbara Manca e del collega al Turismo, Franco Cuccureddu.

Davanti al parlamentino guidato da Roberto Li Gioi, è stato proprio Cuccureddu a definire “totalmente inefficace l’attuale sistema di promozione, che andrebbe invece inserito da Rfi nella rete dei treni storici d’Italia con azioni comuni di marketing o nella rete internazionale dei trenini storici che mette insieme percorsi nei paesi del Nord Africa e reti alpine”.  Cuccureddu ha confermato la disponibilità del suo assessorato a “sostenere un progetto di valorizzazione del trenino verde come prodotti esperienziale, dotandosi di un regolamento di esercizio che a oggi manca”.

Invece, dal fronte dell’assessorato ai Trasporti l’assessora Manca ha assicurato “supporto per gli investimenti necessari ma la Fondazione a oggi non ha presentato un piano e non ha nemmeno rendicontato il contributo che ha ricevuto dalla Regione. La rete ferroviaria turistica sarda è di 439 chilometri ed è un impegno finanziario importante tenerla in esercizio. Per questo deve essere chiaro da dove si comincia e qual è il costo del servizio nel suo complesso. A oggi sono percorribili soltanto cinque piccole tratte”.

Per Salvatore Corrias, presidente della commissione Autonomia, “la Fondazione trenino verde non ha nel suo sistema di governo l’assessorato al Turismo e questo è un male perché servono strategie e una regia generale. Gli operatori sono stati i primi a denunciare rimpalli di competenze e assenza progettuale. Eppure in Ogliastra e non solo c’è tanta attesa per il trenino verde. Ritengo che una manutenzione della legge che ha istituito la Fondazione sia necessaria”.

Della stessa opinione il presidente della commissione Trasporti, Roberto Li Gioi: “Fondamentale coinvolgere l’assessorato al Turismo oltre che quello ai Trasporti. E fondamentale al tempo stesso audire al più presto in commissione la Fondazione, per capire cosa abbia fatto fino a oggi e perché non abbia rendicontato ancora i denari chiesti e ricevuti”

INTERROGAZIONE N. 239/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 239/A

(Pervenuta risposta scritta in data 30/07/2025)

INTERROGAZIONE MAIELI, con richiesta di risposta scritta, sulla verifica dei requisiti e conseguente necessaria sostituzione di alcuni tra i componenti la commissione esaminatrice come nominata nel pubblico concorso unificato indetto da ARES con determinazione dirigenziale n. 1021 del 12 aprile 2024.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con determinazione dirigenziale n. 1021 del 12 aprile 2024, l’Azienda regionale della salute (ARES) ha indetto un pubblico concorso unificato, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n. 9 posti di dirigente amministrativo, area risorse umane, da assegnare alle diverse Aziende sanitarie regionali;
– con determinazione dirigenziale n. 1654 del 16 giugno 2025 è stata nominata la commissione esaminatrice, designando come Presidente il Dottor Ugo Porcu, Direttore amministrativo di ARES; come componente di nomina aziendale la Dott.ssa Maria Fannì Pittau, Direttore della struttura complessa (SC) sviluppo delle risorse umane di ARES; e come componente di nomina regionale la Dott.ssa Pinuccia Mazzone, direttore della SC area data management della ASL Gallura;
– con determinazione dirigenziale n. 135 del 18 gennaio 2024, ARES ha indetto un pubblico concorso unificato, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n. 9 posti di dirigente amministrativo, area acquisti, da assegnare alle diverse Aziende sanitarie;
– con determinazione dirigenziale n. 1885 del 14 luglio 2025, ARES ha rettificato la nomina della commissione esaminatrice per il concorso unificato per n. 7 posti di dirigente amministrativo, area acquisti, designando come Presidente la Dott.ssa Maria Dolores Soddu (Direttore amministrativo ASL Sassari), come componente di nomina regionale la Dott.ssa Agnese Foddis (Direttore SC acquisti beni, servizi ed economato ARNAS Brotzu) e, come componente di nomina aziendale, la Dott.ssa Sara Sedda (Dirigente amministrativo ARES);

CONSIDERATO che:
– l’articolo 71 del decreto del Presidente della Repubblica 10 dicembre 1997, n. 483 (Regolamento recante la disciplina concorsuale per il personale dirigenziale del Servizio sanitario nazionale) prevede che la commissione esaminatrice sia composta da:
– un presidente, che deve essere il direttore amministrativo o un responsabile di struttura del settore specifico afferente al concorso;
– due dirigenti amministrativi di ruolo, uno designato dalla Regione e uno scelto dal direttore generale tra il personale dirigente amministrativo in servizio presso le aziende sanitarie regionali;
– un segretario con funzioni amministrative;

– tale disposizione impone che i componenti siano dirigenti amministrativi di ruolo e operanti nel settore specifico oggetto del concorso, che in questo caso è rivolto a candidati con expertise in Area risorse umane o Area acquisti:
– per la commissione del concorso area risorse umane, i componenti non risultano avere una professionalità specifica nell’ambito delle risorse umane;
– per la commissione del concorso area acquisti, l’unico componente con professionalità specifica nel settore acquisti appare essere la Dott.ssa Agnese Foddis, mentre gli altri componenti (Presidente e componente aziendale) risultano privi di incarichi o esperienza specifica nell’area acquisti; si evidenzia che la Dott.ssa Foddis è, dunque, l’unica titolata a rappresentare la professionalità specifica richiesta per tale concorso;

CONSIDERATO, altresì, che:
– la Dott.ssa Maria Fannì Pittau risulta attualmente Direttore amministrativo presso l’Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione (ARNAS) Brotzu, con funzioni apicali proprie di tale ruolo, circostanza che impone una verifica in ordine alla compatibilità con la nomina quale componente della commissione esaminatrice di un concorso pubblico gestito da un ente diverso;
– la Dott.ssa Pinuccia Mazzone risulta essere Dirigente analista e non Dirigente amministrativo e, peraltro, la sua struttura di appartenenza, Area data management, non appare attinente al settore specifico del concorso (Area risorse umane);
– la Dott.ssa Sara Sedda risulta essere in servizio presso la direzione aziendale di ARES, area non attinente al settore specifico del concorso (Area acquisti);

CONSIDERATO, inoltre, che:
– il concorso per Dirigente amministrativo, Area risorse umane, è stato indetto con determina n. 1021 del 12 aprile 2024 e nel bando ogni azienda partecipante ha richiesto, al tempo, un solo dirigente;
– il concorso per Dirigente amministrativo, Area acquisti è stato indetto con determina n. 135 del 18 gennaio 2024 e nel bando ogni Azienda partecipante ha richiesto, al tempo, un solo dirigente;
– successivamente è entrata in vigore la legge regionale 11 marzo 2025, n. 8 (Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modi-fiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24), recante disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale, che comporta una revisione degli atti aziendali, tale per cui si rende necessaria una verifica della coerenza di tali numeri a concorso con i futuri atti aziendali;

RILEVATO che, a seguito di segnalazioni di candidati e dirigenti amministrativi a tempo determinato:
– ARES ha pubblicato la determinazione dirigenziale n. 1685 del 25 giugno 2025 con cui è previsto il passaggio dal ruolo tecnico al ruolo amministrativo di un dirigente e che, dunque, è stato occupato il posto a concorso di ARES;
– ARES ha pubblicato un avviso di mobilità esterna con determina n. 1654 del 23 giugno 2025 per un posto di dirigente amministrativo e che, dunque, è stato occupato il posto a concorso di ARES;
– ai dirigenti amministrativi assunti a tempo determinato da graduatoria di concorso è stata negata la stabilizzazione;
– i dirigenti amministrativi hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale (TAR) Sardegna chiedendo la stabilizzazione e la sospensione di ogni attività amministrativa pregiudizievole del loro diritto ad essere stabilizzati;

CONSIDERATO, inoltre, che:
– i concorsi oggetto di verifica sono stati banditi per i profili di dirigente amministrativo specifica-mente nell’Area risorse umane e nell’Area acquisti e non genericamente per l’area amministrativa nel suo complesso, presumibilmente proprio perché si ritiene necessaria una professionalità mi-rata in tali ambiti;
– se le commissioni esaminatrici sono composte quasi totalmente da soggetti che non hanno la qualificazione e l’esperienza specifica nell’Area risorse umane e nell’Area acquisti, viene meno la coerenza tra la specializzazione richiesta ai candidati e le competenze dei valutatori, con il rischio che il carattere specialistico del concorso si svuoti di significato;

RITENUTO necessario:
– procedere alla verifica dei requisiti previsti dall’articolo 71 del decreto del Presidente della Repubblica n. 483 del 1997 per i componenti delle commissioni esaminatrici e alla loro eventuale sostituzione, al fine di garantire la regolarità del procedimento concorsuale e il rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e competenza;
– verificare se le procedure di concorso, ancora non espletate, siano coerenti con gli atti di programmazione aziendale delle Aziende del Sistema sanitario regionale (SSR) successivamente alla legge regionale n. 8 del 2025;
– verificare se il fabbisogno di personale dirigenziale di ARES, a seguito delle procedure di mobilità, sia ancora coerente con la programmazione sanitaria regionale;
– verificare se le determine citate abbiano modificato il fabbisogno delle Aziende sanitarie;
– valutare se sia opportuno attendere l’esito del giudizio davanti al TAR Sardegna prima di procedere allo svolgimento di un concorso bandito da oltre un anno e mezzo senza che siano state effettuate prove concorsuali,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione descritta;
2) se intendano adottare i provvedimenti necessari per garantire che le commissioni esaminatrici siano composte da dirigenti amministrativi di ruolo appartenenti al settore amministrativo, Area risorse umane e Area acquisti, in conformità all’articolo 71 del decreto del Presidente della Repubblica n. 483 del 1997 e nel rispetto dei principi di imparzialità e correttezza amministrativa e in assenza di potenziali conflitti di interesse;
3) se intendano adottare i provvedimenti necessari a posticipare lo svolgimento del concorso e a garantire il rispetto degli eventuali esiti positivi del giudizio pendente presso il TAR Sardegna, relativo alla stabilizzazione dei dirigenti amministrativi a tempo determinato.

Cagliari,16 luglio 2025

INTERROGAZIONE N. 238/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 238/A

INTERROGAZIONE RUBIU – TRUZZU – PIGA – MELONI Corrado – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – USAI con richiesta di risposta scritta, in merito alla gestione delle commissioni mediche per l’invalidità civile presso l’Azienda sanitaria locale (ASL) Sulcis Iglesiente. Criticità organizzative.

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I sottoscritti,

PREMESSO che il regolamento dell’ASL Sulcis iglesiente vigente, recante diposizioni per la disciplina delle modalità di composizione e il funzionamento delle commissioni mediche per l’accertamento degli stati di invalidità civile, cecità, sordomutismo, handicap e disabilità, nel rispetto dei principi di eticità, trasparenza, imparzialità efficienza e buon andamento dell’attività amministrativa, prevede esplicitamente all’articolo 3 che i componenti non debbano avere “in corso o reso consulenze tecniche di parte per conto e nell’interesse dei privati in materia di invalidità”;

CONSIDERATO che:

–      l’organizzazione attuale delle commissioni risulta gravemente deficitaria nella gestione delle liste d’attesa, con pratiche inevase, che nel novembre 2024 ammontavano a circa undicimila. A distanza di sette mesi, risultano ancora circa tremilacinquecento i pazienti che attendono ancora una risposta (per un totale di circa ottomila pratiche inevase);

–      la preistruttoria delle pratiche avviene con una presenza settimanale minima da parte di uno o due medici, con gravi ripercussioni soprattutto su pazienti fragili, oncologici e non deambulanti, costretti a lunghe attese o a ricorrere al trasporto in ambulanza per essere visitati in presenza;

–      nonostante l’attività aggiuntiva delle commissioni in orario extra (fuori orario istituzionale), il coordinamento e la programmazione risultano assenti,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:

1)    se siano state effettuate le necessarie verifiche sui requisiti e sulle incompatibilità previste dagli articoli 3 e 4 del regolamento in merito alle nomine dei componenti delle commissioni;

2)    se risultino situazioni di incompatibilità tra attività di consulenza per patronati operanti in materia di invalidità civile, e in tal caso se tale attività sia stata dichiarata e valutata rispetto alle disposizioni regolamentari;

3)    se siano state valutate le posizioni di altri medici legali con maggiore anzianità ed esperienza nel processo di nomina;

4)    quali misure si intendano adottare per assicurare una corretta programmazione tra le attività delle commissioni in orario e fuori orario, e per ridurre in modo concreto l’arretrato;

5)    se siano state verificate possibili conflitti di interessi legato alle nomine dei componenti delle commissioni;

6)    se sia intenzione dell’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale avviare un’indagine interna o un’ispezione amministrativa per chiarire eventuali anomalie procedurali e organizzative nella gestione delle commissioni mediche presso l’ASL Sulcis Iglesiente.

Cagliari, 15 luglio 2025

Dermatite bovina, 19 focolai, l’ultimo oggi a Padru. Arrivano i vaccini ma sarà necessario abbattere i capi

Sono arrivati alla dogana di Milano, dal Sud Africa, i 300 mila vaccini destinati a fronteggiare l’epidemia di dermatite bovina. Lo ha comunicato in audizione l’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi, alle commissioni Quinta e Sesta riunite con le associazioni di categoria in Consiglio regionale per audire i responsabili della Giunta e fare fronte comune, come ha premesso Antonio Solinas, presidente della Quinta commissione: “E’ un tavolo di lavoro, vogliamo per quanto possibile arrivare ai cittadini sardi e agli allevatori, attraverso le organizzazioni di categoria, e fornire tutte le informazioni in piena trasparenza”.

Per Bartolazzi “questa malattia infettiva ha bisogno di azioni codificate per essere affrontata, come abbiamo fatto fin dal primo caso individuato il 19 luglio. L’impatto sulla Sardegna è notevole ma dobbiamo evitare in tutti i modi che l’inibizione della movimentazione dei bovini si trascini per anni e per questo serve la collaborazione delle organizzazioni di categoria”. L’assessore ha poi ricordato che “la Lombardia ha già iniziato ad abbattere i bovini e si è accertato che il focolaio di Mantova è partito da un capo arrivato dal Nuorese. Altri casi di dermatite bovina sono stati accertati in Alta Savoia. Dunque questa epidemia sta assumendo un contorno europeo. Con i vaccini i bovini per quattro mesi subiranno una riduzione del latte ma gli altri effetti collaterali non dovrebbero essere così importanti”.

Ha preso poi la direttrice del servizio sanitario pubblico della Regione, Daniela Mulas, che ha fornito i dati più aggiornati: “I focolai sardi sono 19, compreso quello individuato oggi a Padru. Dovremo abbattere tutti gli animali presenti nel focolaio, a tutela del patrimonio bovino e nel rispetto di quanto ci prescrive l’Unione europea. Da domani Ares affiderà alle ditte lo smaltimento delle carcasse, per evitare l’interramento. Il trasporto costerà circa 800 euro a capo. La prossima settimana inizieranno le vaccinazioni, ragionevolmente da lunedì, martedì.  Chiediamo la collaborazione di tutti gli allevatori e di chi li rappresenta perché soltanto nella migliore delle ipotesi l’epidemia sarà dichiarata conclusa tra 14 mesi”.

L’assessore Gianfranco Satta (Agricoltura) ha chiesto “al governo nazionale risorse adeguate per indennizzare le imprese ma intanto la Giunta oggi ha deliberato 5 milioni di euro per i ristori, 2 per lo smaltimento delle carcasse e 1,5 per potenziare il servizio veterinario”. Buone notizie arrivano dall’Istituto zooprofilattico sperimentale: Simonetta Cherchi segnala che “l’Izs sta garantendo la diagnosi n 24 ore “.

Per le organizzazioni di categoria il primo a parlare è stato Battista Cualbu, leader di Coldiretti: “Abbiamo fortemente voluto questo incontro per fare chiarezza. Vogliamo capire qual è la strategia della Regione, in quanto tempo pensate di fare e completare la campagna vaccinale visto che i veterinari in Sardegna sono molto pochi. Abbiamo bisogno della massima trasparenza per consentire ai nostri allevatori di lavorare e riprendere a vendere, in un settore che stava dando ottimi segnali”.

Per Carla Fundoni, presidente della commissione Sanità, “la gestione della dermatite nodulare contagiosa rappresenta una priorità sanitaria e zootecnica per la Sardegna. Di fronte a questa emergenza, è fondamentale attuare una strategia di controllo tempestiva, coordinata e scientificamente fondata, che preveda il rafforzamento della sorveglianza epidemiologica e l’adozione dei corretti interventi mirati a contenere la diffusione della malattia.

In questo contesto, la collaborazione tra istituzioni, a partire dall’assessorato regionale della Sanità e dall’assessorato dell’Agricoltura, e il coinvolgimento attivo delle organizzazioni di categoria e degli operatori del settore risultano decisivi. Solo attraverso una condivisione trasparente delle informazioni, delle responsabilità e delle risorse potremo garantire una risposta efficace, tutelando il patrimonio zootecnico isolano e l’economia delle aziende agricole colpite.

Come commissione Sanità e Agricoltura, io e il collega Solinas continueremo a seguire con la massima attenzione l’evolversi della situazione, vigilando affinché le azioni messe in campo siano adeguate, tempestive e coerenti con l’interesse generale della Sardegna”.

Per il consigliere Piero Maieli (FI) “la Regione ha perso 25 giorni, in Lombardia l’epidemia è stata stroncata sul nascere e noi siamo ancora qui a decidere quando iniziare, purtroppo, gli abbattimenti. Da veterinario mi piange il cuore perché è il fallimento della mia professione ma siamo davanti al Covid dei bovini e non c’è altro rimedio. Chiedo però massimo sostegno per gli allevatori, che vanno indennizzati subito”.

Nota stampa della seduta n. 78

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 78 – antimeridiana

Martedì 15 luglio 2025

  Approvata la mozione 45 (Pizzuto e più) “sulla contrarietà al riarmo e all’economia di guerra” Approvata la mozione 51 (Pizzuto e più) “sulla sospensione dei rapporti istituzionali e di cooperazione tra la Regione e lo Stato di Israele in conseguenza delle violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza Respinta la mozione 54 (Truzzu e più) sulla necessità urgente di avviare tutte le azioni politiche, sociali e diplomatiche affinché si arrivi quanto prima a una soluzione negoziata tra Israele e i rappresentanti palestinesi per la cessazione dei combattimenti, la pace e la ricostruzione di Gaza Il Consiglio regionale sarà riconvocato a domicilio La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Piero Comandini che dopo le formalità di rito ha annunciato la discussione della mozione n. 45 (Pizzuto e più) sulla contrarietà al riarmo e all’economia di guerra. Luca Pizzutto (capogruppo di Sinistra Futuro) ha espressa una posizione netta contro il piano di riarmo europeo e ha ribadito, in più passaggi del suo intervento, la ferma contrarietà alla guerra («la guerra è il male e il mondo sta scegliendo la guerra come metodo di risoluzione delle controversie internazionali»). Non da meno la ferma critica a quello che ha definito “il business della guerra”: «Un’affare da 2.500 miliardi di dollari l’anno, da quale non sono esclusi l’Europa e l’Italia». «L’idea del riarmo è una scelta scellerata e vigliacca – ha affermato il primo firmatario della mozione – e deve essere combattuta, insieme alle speculazioni che sulle armi si fanno». L’incremento fino al 5% della quota di Pil da destinare alla difesa, a giudizio di Pizzutto, comporterà drammatici tagli alla spesa destinata al soddisfacimento dei primari bisogni sociali e i costi ricadranno dunque sulle nostre comunità. L’esponente della maggioranza ha quindi invitato il Consiglio ad “alzare la voce” e a dire “no alla guerra” rifiutando “la logica secondo la quale i conflitti possano trovare risoluzione attraverso i conflitti”. «Le risorse che si vogliono destinare al piano di riarmo europeo – ha sottolineato – non sono investimenti per la sicurezza ma a fare la guerra». Non è mancato il riferimento al ruolo della Sardegna, sia come terra di servitù per le esercitazioni militari che come isola al centro del Mediterraneo, enfatizzandone il ruolo di terra di pace e di costruzione dei rapporti tra i popoli: «Non manderemo i nostri figli alla guerra ma vogliamo che con l’approvazione di questa mozione la Sardegna sia la prima Regione a dire “no” al piano di riarmo, riaffermando così il suo ruolo di costruttrice di pace”. Dopo una breve sospensione dei lavori, alla ripresa, il capogruppo del M5S, Michele Ciusa, ha ribadito il convinto sostegno al documento e svolto alcune considerazioni sulla situazione geopolitica al livello europeo che “con il conflitto in Ucraina ha riportato la guerra in Europa”. «Il nemico, con la pandemia era un virus – ha affermato l’esponente della maggioranza – e oggi è diventato un umano e le più grandi potenze del pianeta hanno ripreso a riarmarsi per fare le guerre». «Il piano di riarmo europeo – ha proseguito Ciusa – comporterà tagli alla sanità, alla scuola, al lavoro e tutto ciò non è accettabile». Ciusa ha quindi criticato la condotta del governo italiano («spettatore silente con atteggiamento da vassallo nei confronti delle politiche Usa») e la “mancata condanna della tragedia che si consuma a Gaza per mano dell’esercito Israeliano”. «È necessario dire no al riarmo e chiedere al governo di essere presente sui tavoli internazionali – ha concluso l’esponente della maggioranza – servono decisioni diplomatiche, negoziati, trattati. Serierà raziocinio e giudizio». Antonio Solinas (Pd) ha dichiarato di aggiungere la sua firma alla mozione ed ha invitato l’Aula “a non restare in silenzio, davanti al riarmo, perché comprare armi è diventato più importante del salvare vite umane”. Allo stesso modo, il consigliere della maggioranza ha invitato a “dire no” al silenzio su quanto avviene a Gaza “dove assistiamo all’uccisione di civili gran parte dei quali sono bambini”. Antonio Solinas ha definito il presidente di Israele , Benjamin Netanyahu, “un uomo di morte” ed ha auspicato la piena attuazione delal risoluzione Onu tendente al riconoscimento dei due Stati, di Israele e Palestina. L’esponente, nel corso del suo intervento, ha fatto un inciso sui dazi annunciati dal presidente americano ed ha invitato la Giunta e il Consiglio “a porre in essere tutte le più opportune iniziative a sostegno dei settori produttivi della Sardegna, minacciate dalla crisi alle esportazioni che si ipotizzano se saranno applicati i dazi commerciali al 30% verso il mercato Usa. Corrado Meloni (FdI) ha parlato di “mozioni condivisibile ma solo nelle premesse ed ha invece bollato come “irricevibile” il resto del documento. L’esponente della minoranza ha difeso l’operato del governo italiano («non ha intenzioni belliciste ma lavora con intelligenza per disinnescare il protagonismo bellicista di certi leader europei») ei diversi contesti internazionali ed ha giudicato frutto di una certa “ipocrisia di un certo pacifismo” le considerazioni degli esponenti della sinistra, ricordando come, “proprio le forze della sinistra governavano quando è stata bombardata Belgrado”. A giudizio di Corrado Meloni “il piano di riarmo è necessario per rammodernare la difesa europea e italiana”. Ha annunciato il voto contrario alla mozione anche il capogruppo di FdI, Paolo Truzzu, che ha ricordato le politiche dei presidenti Reegan e Kennedy per esplicitare il concetto che i valori della democrazia e dell’Occidente devono essere difesi ad ogni costo. «Non significa voler fare la guerra – ha spiegato Truzzu – e i migliori risultati sul piano della diplomazia internazionali sono stati conseguiti proprio ai tempi di Reegan e quanto a Kennedy il suo moto era si vis pacem para bellum». Truzzu ha quindi insistito sul piano di riarmo “non come piano sognato dai governi europei” ma come atto necessario per difendere l’Europa, dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di non sopportare più, in misura pressoché esclusiva, i costi delle azioni Onu”. Quanto alla Sardegna, a giudizio di Truzzu, potrebbero esserci opportunità dalle attività di ricerca tecnologica e di innovazione: «Serve però un atteggiamento meno ideologico e affrontare con pragmatismo la situazione». La capogruppo di Avs, Maria laura Orrù (AVS), ha detto in apertura del suo intervento: «L’umanità è a un bivio e ci sono una serie di scelte da compiere e dobbiamo valutare il progresso tecnologico mettendo al centro l’etica». L’esponente della maggioranza ha citato Francesca Albanese (cofondatrice della rete globale sulla questione palestinese) per invitare il Consiglio a “non restare in silenzio” e a rimettere al centro del suo operare “la pace”. A giudizio della Orrù, il governo italiano appare “timido” nelle delicate fasi della crisi internazionale ed ha auspicato il ripristino delle diplomazie e del diritto internazionale. La capogruppo ha quindi ricordato i “conflitti” che hanno caratterizzato il vecchio Continente “prima degli 80 anni di pace” per “scongiurare un ritorno agli errori del passato” e per ribadire l’ineluttabilità “di un’Europa unita, che parli con una sola voce, e che ricordi che i nostri giovani oggi si sentono europei». Il consigliere di FdI, Franco Mula, ha invece definito la mozione illustrata dal collega Pizzuto “divisiva” ed ha replicato alle critiche avanzate da alcuni oratori in ordine al ruolo del governo italiano, ricordando come “sia stato proprio il governo Conte a sottoscrivere i oprimi incrementi degli stanziamenti per il riarmo europeo”. L’esponente della minoranza ha inoltre rivolto critiche a quanti strumentalizzano per fini partitici le manifestazioni “pro Palestina”. In conclusione del suo intervento, Mula ha suggerito la presentazione di un ordine del giorno unitario per riaffermare il “il sì alla pace”, senza riferimenti divisivi e “contro qualcuno”. (A.M.) Francesco Agus  (Progressisti)  ha detto di intervenire  con grande difficoltà su queste dinamiche estremamente complesse perché la  prima vittima della guerra è la verità dei fatti, cioè il racconto di “parte”. La classe dirigente di  oggi – ha detto –  ha la responsabilità storica di dover  garantire la pace alla prossima generazione.  La mia generazione ha respirato la pace, è cresciuta convinta di crescere in pace ma non si può dare nulla per  scontato. Gli equilibri del mondo stanno scricchiolando. I grandi meccanismi stanno collassando. Noi come piccola comunità non possiamo fare altre che dire che la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo è sacra. Dobbiamo aprire gli occhi e mettere in conto  che tra qui a poco tempo la guerra verrà a bussare anche a  casa nostra. Già la politica dei dazi americana avrà ripercussioni anche nella nostra economia e  l’ aumento delle spese militari inciderà profondamente sul nostro territorio. La Sardegna  – ha ricordato Agus –  ha il 65% di servitù  militari dell’intero paese. E bisogna stare molto attenti:  Il tentativo di installare un parco fotovoltaico sul colle cagliaritano di Sant’Elia non è altro che una spesa militare camuffata. Valdo Di Nolfo (Uniti per Alessandra Todde) ha dichiarato  il voto favorevole del suo gruppo alla mozione e ha detto che il suo contenuto è  chiaro e netto. “Il Consiglio regionale deve prendere – ha aggiunto –   una posizione netta contro il piano di riarmo europeo. Di Nolfo ha ricordato di essere pacifista e antimilitarista e che gli interessa poco chi governa. Oggi l’Assemblea si deve esprimere in modo chiaro.  L’Italia negli ultimi anni è tra i paesi che hanno aumentato di più la spesa militare. E’ giunto il momento di fermare questa escalation di spese militari. Rimettiamo al centro della nostra azione l’umanità e ragioniamo sul nostro territorio. (R.R.) L’on. Piano ha chiesto una breve sospensione della seduta per consentire una riunione del gruppo Pd e il presidente l’ha accordata. Alla ripresa l’on. Mandas (Cinque stelle) ha detto: “Esistono opinioni differenti e nessuno si deve permettere di distorcere la realtà. I governi Conte 1 e 2 non hanno aumentato la spesa militare ma dato attuazione ad accordi precedenti. Il piano di riarmo europeo è un piano industriale che non c’entra nulla con la guerra e ovviamente nemmeno con la pace ma c’entra molto con la crisi industriale siderurgica della Germania. Ecco, noi non condividiamo questo modo di uscire dalla crisi, convertendo l’automotive nell’industria dei carri armati. Per questo sosterremo la mozione del collega Pizzuto“. Il capogruppo di Sinistra futura, Luca Pizzuto, ha preso la parola per la replica: “Qui non si parla di Palestina ma del tema del riarmo. Questa è la nostra posizione e anche in occasione dei bombardamenti di Belgrado, a sedici anni, scesi in piazza contro il mio governo e il mio partito. Questa è la nostra idea di Italia e di Europa”. Per l’on. Truzzu “il voto è contrario anche se il confronto che si è sviluppato oggi in quest’Aula è stato utile. Non scaricate la responsabilità sui conservatori perché è la vostra maggioranza che guida l’Europa ad aver scelto la strada del riarmo”. Anche Piga (FdI) è intervenuto: “Siamo contro la guerra, contro chi fa valere con i missili le proprie ragioni. Ma non dite che il riarmo porterà una sanità peggiore o trasporti peggiori perché non è vero. Per      questo il mio voto sarà no”. A seguire il capogruppo del Pd, Roberto Deriu, che ha ringraziato Sinistra futura, e ha detto: “Anche se gli affari esteri non sono di nostra competenza siamo comunque obbligati a interpretare il sentimento del popolo sardo, che a nostro parere va nella direzione della pace e della riduzione dei conflitti. Non siamo favorevoli a questa mozione ma non vogliamo che questo possa impedire l’approvazione della mozione e per questo ci asterremo”. Per l’on. Antonio Solinas (Pd) ha annunciato “il voto a titolo personale”. La mozione è stata approvata. Anche la mozione 51, dedicata a quanto accade a Gaza,  è stata illustrata dall’on. Pizzuto, che ha detto: “Il porto di Gaza collegava quelle terre alla Sardegna qualche millennio fa e quel porto non esiste più. Ho paura che i giovani un giorno ci possano chiedere dove eravamo in quegli anni di genocidio. Ma dobbiamo fare di più e sulla scia di quanto fanno alcuni governi europei, cioè boicottare le produzioni israeliane e delle multinazionali che finanziano questo sterminio. Perché le guerre sono volute dai sistemi economici e allora anche la Regione Sardegna controlli bene da chi acquista i suoi prodotti. Ogni volta che si fa la spesa si sceglie con che tipo di mondo stare. Noi non vogliamo tacere”. L’on. Truzzu ha illustrato la mozione 54, che tratta ugualmente il tema di Gaza. “Non c’è un’organizzazione statuale palestinese che possa avviare un tentativo di dialogo con il governo israeliano”, ha detto l’oratore, “ma un gruppo di terroristi che si è impadronito del Paese. Il nostro obiettivo deve essere la pace in Palestina, la coesistenza pacifica di due popoli e due Stati. Perché i paesi arabi confinanti con Israele sono silenti? Questa domanda non possiamo non farcela ed è velleitario pensare che il nostro boicottaggio economico possa portare a un risultato concreto”. Per Giuseppino Canu (Sf) “le responsabilità di Hamas sono forti e gravi, il dialogo è stato ferito profondamente. Ma la guerra è iniziata nel 1948, quando Israele ha cacciato i palestinesi. Arriviamo a oggi: come può esserci una pace se entrambi i popoli non sono coinvolti e se Israele reprime con la violenza anche il dissenso interno? Per FdI Corrado Meloni “il principio dell’autodeterminazione dei popoli ci appartiene e tutti siamo vicini ai palestinesi dopo la reazione assolutamente sproporzionata del governo israeliano”. L’oratore ha ricordato al pari del collega Pizzuto la militanza giovanile, nel Fronte della Gioventù, e ha difeso la mozione del collega Truzzu: “Siamo consapevoli dei modesti effetti della nostra mozione ma almeno evitiamo una demagogia che porta soltanto alla soddisfazione di una mozione approvata”.  (C.C.) Il presidente ha, quindi, dato la parola al consigliere Alessandro Sorgia (Misto): “Oggi affrontiamo uno dei temi più drammatici e laceranti del nostro tempo, il conflitto israelo-palestinese. E’ bene – ha detto Sorgia – porre in risalto, in un contesto così complesso, che il Consiglio regionale, pur non essendo un soggetto con competenze dirette in materia politica estera, abbia il dovere morale e politico di esprimere comunque una posizione chiara, efficace, equilibrata e condivisa su valori, quali la pace e la difesa dei diritti umani, il no alla violenza e il rifiuto di ogni forma di estremismo”. Il consigliere ha, poi,  aggiunto di aver firmato “con convinzione” la mozione 54. Per Sorgia bisogna tener presente che Hamas non potrà essere assolutamente riconosciuto come interlocutore in un processo di pace. E’ un’organizzazione, ha aggiunto, “che ha fatto del terrore uno strumento sistematico di azione, che si nasconde dietro la popolazione civile” per colpire Israele. Sorgia ha espresso ferma condanna nei confronti di ogni forma  di antisemitismo. “Oggi le democrazie più che mai devono rimanere unite a difesa della libertà, della sicurezza e della dignità delle persone. Gli attacchi purtroppo del 7 ottobre non riguardano solo il popolo israeliano, riguardano anche tutti noi, i nostri valori e le nostre istituzioni”. “E quello che noi oggi affermiamo in questa mozione è che la pace non può essere cieca né indifferente”. La vera pace, ha detto, si costruisce con la giustizia, con l’abilità, con il coraggio di decidere da che parte stare. “La Sardegna è terra di pace, la Sardegna è terra di libertà e di fermezza contro qualsiasi forma di fanatismo, violenza e odio”, ha concluso Sorgia. Valdo Di Nolfo (Uniti per Alessandra Todde) ha affermato “con orgoglio” che l’Aula  nove mesi fa, è stata la prima Assemblea legislativa regionale “a chiedere alla propria Giunta e alla propria Presidente di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. Per me è un orgoglio perché poi dopo di noi hanno seguito altre regioni”. Di Nolfo ha poi ricordato che, a Gaza, sono stati  uccisi dei bambini che erano in fila per la loro razione di acqua. “Se questo non è genocidio, spiegatemi cosa è”. Per Di Nolfo bisogna “fermare ogni collaborazione economica, di scambio e di progettazione con chi compie queste atrocità”. E ha aggiunto: “Bisogna fermare e interrompere ogni rapporto con il governo Netanyahu”. Il presidente ha messo in votazione la mozione 51, che è stata approvata, mentre la mozione 54 è stata respinta con 30 voti contrari, 16 favorevoli e un astenuto. Il presidente Comandini ha chiuso la seduta. Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio. (eln)  

Sintesi della seduta n. 78

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 78

Martedì 15 luglio 2025 

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Presidenza del Vice Presidente Giuseppe Frau
Presidenza del Presidente Giampietro Comandini

Inizio: ore 10 e 45 

– Congedi.

– Annunzi.
Documenti pervenuti: proposta di legge statutaria, proposte di legge, risposta scritta a interrogazioni e interrogazioni.

– Comunicazioni del Presidente.
Pubblicazione sul BURAS n. 36 del 26 giugno 2025 della sentenza della Corte costituzionale n. 84 del 20 giugno 2025 con la quale è stata dichiarata non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 1, della legge regionale 20 agosto 2024, n. 12 (Modifiche alla legge regionale n. 5 del 2023 in materia di assistenza primaria).
Sono pervenute, con nota del Presidente della Giunta delle elezioni n. 3965 dell’8 aprile 2025, ai sensi dell’articolo 17, comma 4, del Regolamento Interno, le risultanze della Giunta delle elezioni sull’ordinanza del Collegio regionale di garanzia elettorale n. 18 del 20 dicembre 2024.

– Sull’ordine del giorno.
Inversione dell’ordine del giorno ai sensi dell’articolo 55, comma 3, del Regolamento Interno: approvata.

– Discussione e approvazione della mozione Pizzuto – Ciusa – Orrù – Porcu – Cocco – Casula – Canu – Di Nolfo – Frau – Dessena – Piu – Loi – Cau – Cozzolino – Cuccureddu – Li Gioi – Mandas – Matta – Serra – Solinas Alessandro – Manca per la richiesta di una posizione netta contro il riarmo e l’economia di guerra (45).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, i consiglieri Luca PIZZUTO, Michele CIUSA, Antonio SOLINAS, Corrado MELONI, Paolo TRUZZU, Maria Laura ORRÙ, Francesco Paolo MULA, Francesco AGUS, Valdo DI NOLFO, Gianluca MANDAS, Fausto PIGA e Roberto DERIU.
Mozione numero 45: approvata per alzata di mano con esperimento della controprova.

– Discussione congiunta e votazioni della mozione Pizzuto – Casula – Canu – Orrù – Dessena – Loi – Ciusa – Mandas – Serra – Matta – Li Gioi – Solinas Antonio – Porcu – Cau – Cozzolino – Deriu – Piano – Fundoni – Corrias – Pilurzu – Piscedda – Solinas Alessandro – Soru – Spano – Agus – Pintus – Cocco – Di Nolfo – Frau sulla sospensione dei rapporti istituzionali e di cooperazione tra la Regione e lo Stato di Israele in conseguenza delle violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza (51) e della mozione Truzzu – Sorgia – Aroni – Cera – Floris – Masala – Meloni Corrado – Mula – Piga – Rubiu – Schirru – Tunis – Usai sulla necessità urgente di avviare tutte le azioni politiche, sociali e diplomatiche affinché si arrivi quanto prima a una soluzione negoziata tra Israele e i rappresentanti palestinesi per la cessazione dei combattimenti, la pace e la ricostruzione di Gaza (54).
Sono intervenuti i consiglieri Luca PIZZUTO, Paolo TRUZZU, Giuseppino CANU, Corrado MELONI, Alessandro SORGIA, Valdo DI NOLFO e Roberto DERIU.
Mozione numero 51: approvata per alzata di mano con esperimento della controprova.
Mozione numero 54: non approvata mediante procedimento elettronico.

– Sull’ordine dei lavori.
È intervenuto il consigliere Gianluigi PIANO.

Riconvocazione: a domicilio

Fine: ore 13 e 41

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 11 e 02 alle ore 11 e 15; dalle ore 12 e 09 alle ore 12 e 29).

Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

Silvia Pintus – BB (fm)

Il Consiglio regionale ha approvato le mozioni 45 e 51

Cagliari, 15 luglio 2025 -Il Consiglio regionale  ha discusso e approvato la mozione 45 (Pizzuto e più) per la richiesta di una posizione netta contro il riarmo e l’economia di guerra e la mozione 51 (Pizzuto e piu) sulla sospensione dei rapporti istituzionali e di cooperazione tra la Regione e lo Stato di Israele in conseguenza delle violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza. L’Aula ha invece respinto, con 30 voti contrari, 16 favorevoli e 1 astenuto, la mozione 54 (Truzzu e più) sulla necessità urgente di avviare tutte le azioni politiche, sociali e diplomatiche affinché si arrivi quanto prima a una soluzione negoziata tra Israele e i rappresentanti palestinesi per la cessazione dei combattimenti, la pace e la ricostruzione di Gaza. Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio