Strage di via D’Amelio, il Consiglio regionale ricorda Emanuela Loi, agente di Polizia caduta il 19 luglio 1992

Emanuela Loi

Cagliari, 19 luglio 2025 – A 33 anni di distanza dalla strage di via D’Amelio a Palermo, il Consiglio regionale della Sardegna ricorda Emanuela Loi, la poliziotta di Sestu che il 19 luglio del 1992, a soli 24 anni, morì insieme al giudice antimafia Paolo Borsellino e ad altri quattro colleghi della scorta: Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina.

 

P/61, la commissione Salute ha espresso il parere, a maggioranza, con raccomandazioni

Cagliari, 15 luglio 2025 – La commissione Salute, presieduta da Carla Fundoni (Pd), ha espresso, a maggioranza, il parere P/61 (Programmazione regionale e aggiornamento dei parametri per il rilascio del parere di compatibilità e la verifica di funzionalità delle strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale. Approvazione preliminare), formulando alla Giunta regionale alcune raccomandazioni. La decisione è arrivata dopo aver sentito in audizione l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, e il dirigente dell’assessorato, Stefano Piras, e dopo che la presidente ha accordato una breve sospensione dei lavori per consentire una riunione di maggioranza.
La delibera, oggetto del parere, riguarda la modifica i parametri di riferimento per la determinazione del fabbisogno territoriale inerente al parere di compatibilità propedeutico al rilascio dell’autorizzazione a realizzare strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ma anche i parametri per la verifica della funzionalità, rispetto alla programmazione regionale, propedeutica all’accreditamento istituzionale delle strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, rispetto a quanto precedentemente stabilito con Delibera di Giunta regionale n. 26/21 del 25 luglio 2023.
L’obiettivo, hanno spiegato l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, e del dirigente dell’assessorato, Stefano Piras, è di ampliare il panorama delle strutture sanitarie che potrebbero essere autorizzare a erogare prestazioni anche in solvenza e offrire una maggiore copertura territoriale e una riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni richieste dai pazienti. Tra gli obiettivi fondamentali, hanno detto, c’è quello di potenziare l’offerta sanitaria nelle aree più scoperte, come il centro Sardegna, garantendo un maggior numero di accreditamenti.
Piras, che ha spiegato che per definire i numeri proposti in delibera, sono stati analizzati i flussi di prestazioni erogate nel 2024 dalle singole Asl, il dato della rinuncia alle cure (14,4% nel 2024 in Sardegna) e la mobilità.
La delibera, poi, prevede di scorporare dai quattro macroaggregati (diagnostica di laboratorio, diagnostica per immagini, fisiocinesiterapia, specialistica ambulatoriale), sui quali vengono stabiliti i parametri, le prestazioni salvavita relative alla dialisi e alla terapia iperbarica, le prestazioni funzionali alla prevenzione dei tumori, le risonanze magnetiche del cuore e le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA). Proprio la Pma, ha spiegato Piras, rappresenta per il 2023 il primo motivo di mobilità in uscita in Sardegna. Per queste prestazioni salvavita vengono specifici volumi accreditabili e autorizzabili che non vengono inseriti in quelli previsti nelle macroaree. Piras ha anche spiegato che nella delibera è stata stabilita una deroga per le 50 Case di comunità, finanziate con il Pnrr, che dovranno essere messe in esercizio entro il primo trimestre del 2026 ha spiegato che dovranno necessariamente essere accreditate. Nel corso della seduta hanno espresso posizioni critiche il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, e il consigliere di Sinistra Futura, Giuseppino Canu. Sono interventi anche i consiglieri Stefano Tunis (Sardegna20Venti) e Alessandro Pilurzu (PD).

Comandini esprime forte contrarietà per la modifica del Quadro Finanziario Pluriennale presentato dalla presidente della Commissione Europea

Cagliari, 17 luglio 2025 – “Il Quadro finanziario pluriennale (QFP) post 2027 che definisce le priorità di investimento dell’Unione europea rischia di marginalizzare la Sardegna, dal processo di programmazione e dalla governance dei Fondi europei. Si tenta infatti, attraverso una proposta che tra l’altro riduce fortemente la dotazione finanziaria, di rivoluzionare i principi cardine dell’UE, primo fra tutti quello della coesione territoriale “.

E’ fortemente critico il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini che definisce questo documento “involutivo”, “accentratore” e “contraddittorio”.

“Occorre ricordare, anche in sede di definizione delle linee guida degli investimenti per i prossimi anni, che l’Europa è un’unione di popoli e territori ognuno con le proprie peculiarità anche all’interno di uno stesso Stato”.

Il Presidente Comandini ritiene fortemente negativa sia la creazione di una dotazione unica e non più differenziata tra PAC, politiche di coesione e fondi strutturali che l’ipotesi di centralizzazione della gestione delle risorse europee, che sarà conferita a ciascuno stato membro, che poi potrà, con ampi margini di flessibilità e in assenza di strumenti di partecipazione delle regioni, assegnarli direttamente ai territori.

“Si tratta – ha affermato il Presidente dell’Assemblea – di una forte involuzione, soprattutto in una politica agricola comune (PAC) di primaria importanza per la Sardegna, nella quale non vi è la certezza delle risorse assegnate alle regioni che oltretutto rischiano di essere totalmente estromesse dalle strategie territoriali di utilizzo di tali fondi.

Per Comandini questa proposta, depotenziando i singoli territori, tradisce il principio di sussidiarietà sul quale si fondano le politiche dell’Unione europea e crea un’Europa fragile, poco coesa e mina profondamente il sistema di governance dell’Unione stessa.

MOZIONE N. 60

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 60

SORGIA – SCHIRRU – TRUZZU – CERA – RUBIU – COCCIU – MARRAS – TALANAS – PIRAS – CHESSA – TICCA – SALARIS – MULA – TUNIS – DERIU, per la richiesta urgente di intervento presso l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) per garantire la continuità operativa degli educatori socio-pedagogici nel progetto Home care premium (HCP).

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il progetto Home care premium (HCP) dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) rappresenta un servizio essenziale di assistenza domiciliare per famiglie con soggetti minori e adulti non autosufficienti;
– recentemente, gli educatori socio-pedagogici sono stati improvvisamente esclusi dal sistema INPS perché non ancora iscritti al nuovo albo professionale, istituito con la legge 15 aprile 2024, n. 55 (Disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali), attualmente in una fase transitoria;

CONSIDERATO che:
– il decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202 (Disposizioni urgenti in materia di termini normativi), convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2025, n. 15, c.d. decreto milleproroghe, prevede espressamente che, in via transitoria, gli educatori socio-pedagogici possano continuare a svolgere regolarmente la propria professione in attesa della pubblicazione definitiva degli elenchi degli iscritti all’albo;
– questa esclusione, effettuata senza tener conto delle norme vigenti, ha interrotto bruscamente la continuità educativa e relazionale, causando grave pregiudizio agli utenti fragili, tra cui minori con disturbi dello spettro autistico;
– tale situazione arreca danni non soltanto agli utenti e alle famiglie beneficiarie dei servizi, ma anche agli educatori stessi, privati improvvisamente della possibilità di esercitare la propria attività lavorativa;

RITENUTO che sia urgente e necessario intervenire per garantire la continuità dei servizi socio-educativi previsti dal progetto HCP, tutelando il diritto delle famiglie a scegliere liberamente il proprio educatore di riferimento,

impegna la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

1) a sollecitare formalmente l’INPS affinché sospenda immediatamente il provvedimento di esclusione degli educatori socio-pedagogici dal sistema HCP, garantendo il pieno rispetto della normativa vigente e della fase transitoria prevista dalla legge;
2) ad attivarsi presso il Ministero competente affinché vengano chiariti i termini della fase transitoria e tutelati i diritti degli educatori socio-pedagogici;
3) ad adottare eventuali misure integrative e compensative regionali per garantire la continuità dei servizi socio-educativi e la tutela degli utenti fragili coinvolti;
4) a riferire con urgenza in Consiglio regionale sulle azioni intraprese e sui risultati ottenuti.

Cagliari, 17 luglio 2025

MOZIONE N. 59

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 59

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – RUBIU – USAI, sulla necessità urgente di prevedere, in occasione della sessione d’esami relativa al IV anno IeFP per il conseguimento dei titoli di tecnico del benessere indirizzo estetica e tecnico del benessere indirizzo acconciatura, la possibilità per i diplomandi di sostenere anche l’esame di abilitazione all’esercizio delle rispettive professioni.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– i percorsi di quarto anno, così come gli altri percorsi della filiera Istruzione e formazione professionale (IeFP), sono attuati in sistema duale;
– il sistema duale costituisce un modello formativo integrato, finalizzato ad incidere sugli elevati tassi di dispersione scolastica e disoccupazione giovanile attraverso la creazione di un rapporto organico e continuativo tra il sistema dell’istruzione, quello della formazione professionale ed il mercato del lavoro, che consenta l’acquisizione di competenze spendibili e la riduzione dei tempi del passaggio tra scuola ed esperienza professionale;

CONSTATATO che:
– le Giunte regionali succedutesi a partire dal 2014 hanno costruito il sistema duale sardo attraverso i seguenti passaggi principali:
1) nel settennio 2014-2020, con il rafforzamento degli interventi avviati nella precedente programmazione per il contrasto alla dispersione scolastica e per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e il soddisfacimento del diritto/dovere all’istruzione e formazione previsto dalla normativa vigente e, allo stesso tempo, con la sperimentazione del sistema duale, per favorire l’inserimento dei discenti nel mondo del lavoro;
2) nell’anno 2018, sulla base di quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale del 5 settembre 2018, n. 44/15 (Sistema regionale dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) di cui al Capo III del D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226: programmazione dell’offerta formativa aa.ss. 2018/2019 e 2019/2020, compresa l’offerta sussidiaria di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61), in attuazione del nuovo quadro normativo definito dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 (Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107), e dettagliato nell’Accordo siglato dall’Ufficio scolastico regionale e dalla Regione nel rispetto di quanto stabilito nell’Intesa in Conferenza permanente Stato-Regioni del 24 settembre 2015, nonché nel Protocollo di intesa tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Regione del 13 gennaio 2016, è stata avviata in Sardegna la sperimentazione del sistema duale con la pubblicazione di due avvisi, uno per il conseguimento della qualifica professionale di operatore e l’altro per il conseguimento del diploma professionale di tecnico;
3) a partire dal 2019, in coerenza e continuità con il percorso avviato nel 2018 per la costruzione del “Sistema regionale IeFP”, sono stati pubblicati con costanza (prima annualmente poi a cadenza biennale) ulteriori avvisi per il finanziamento dei percorsi triennali IeFP;
4) nel 2020, per rinforzare l’azione di contrasto alla dispersione scolastica e per favorire l’inserimento lavorativo attraverso il reinserimento in percorsi formativi, tramite il programma Garanzia Giovani II Fase – Scheda 2 B, è stato pubblicato anche l’avviso pubblico per la costituzione dell’offerta formativa dedicata a destinatari di età compresa tra 15 e 18 anni che hanno aderito al programma Garanzia Giovani in Sardegna per il conseguimento della qualifica professionale di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 (Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’articolo 2, della l. 28 marzo 2003, n. 53) e sperimentazione del sistema duale “Formazione mirata all’inserimento lavorativo. Reinserimento di giovani 15 – 18enni in percorsi formativi”;

APPURATO che il sistema duale ha un ruolo chiave anche nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e la scelta fatta dalla programmazione regionale di prediligere il sistema duale nei percorsi di IeFP si conferma come una scelta di importanza strategica per contrastare la dispersione scolastica e per offrire maggiori garanzie per una più facile transizione dei giovani dal contesto formativo al contesto lavorativo e che, a conclusione della fase sperimentale, il sistema duale può ormai considerarsi una modalità consolidata per la realizzazione dell’offerta di IeFP;

CONSIDERATO che:
– tramite i percorsi IeFP IV anno in sistema duale, volti al conseguimento del diploma professionale di cui all’articolo 17, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 226 del 2005, la Regione promuove il completamento dell’offerta formativa nella prospettiva dei livelli essenziali previsti dal medesimo decreto legislativo, per consentire ai soggetti in possesso di una qualifica professionale di livello 3 in base al Quadro europeo delle qualifiche (EQF), ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 226 del 2005, di acquisire il diploma professionale quadriennale di tecnico (livello 4 EQF);
– nell’ambito della complessa offerta di percorsi IeFP, la figura del tecnico che acquisisce il relativo diploma al termine del IV anno, costituisce la naturale evoluzione, per tipologia e ampiezza di conoscenza, finalizzazione delle abilità cognitive e pratiche, livello di responsabilità e autonomia nell’espletamento delle varie attività, presenza di ulteriori specializzazioni, nonché, più in generale, per le modalità di comportamento nel contesto lavorativo e per l’impiego di tecniche di autoapprendimento e di autocorrezione, rispetto a quella dell’operatore che consegue la qualifica al termine del percorso formativo, di norma triennale (così come definito anche nell’ultimo avviso pubblico per la presentazione di progetti del IV anno sistema duale);
– i giovani che acquisiscono il diploma di tecnico dei trattamenti estetici e tecnico dell’acconciatura passando per i tre anni di formazione IeFP (per il conseguimento della qualifica di operatore del benessere indirizzo estetica e operatore del benessere indirizzo acconciatura) hanno un bagaglio di ben 3.960 di ore di formazione;

VERIFICATO che:
– nonostante il carattere specializzante di fatto e il consistente numero di ore di formazione che gli allievi del sistema duale IeFP svolgono per poter conseguire i diplomi tecnici in ambito estetico e dell’acconciatura, per effetto delle leggi vigenti che regolano l’esercizio della professione dell’estetista (legge 4 gennaio 1990, n. 1, (Disciplina dell’attività di estetista)) e dell’acconciatore (legge 17 agosto 2005, n. 174, (Disciplina dell’attività di acconciatore)), gli stessi non hanno valenza abilitante all’esercizio delle relative professioni in proprio;
– la circostanza di cui al precedente paragrafo costringe i diplomati tecnici che intendono mettersi in proprio a sostenere un ulteriore esame detto, appunto, esame di abilitazione, previa frequenza di un ulteriore corso di formazione a pagamento che contempla materie che, per durata e programmi, sono del tutto sovrapponibili alle stesse previste dalla struttura didattica del IV anno IeFP (senza contare che le stesse materie vengono svolte anche nel precedente triennio IeFP);
– la maggior parte delle regioni italiane, a titolo d’esempio la Lombardia, nelle more di auspicabili iniziative legislative nazionali che doverosamente rendano specializzanti, ovvero abilitanti, i diplomi tecnici IeFP per estetiste e acconciatori e modifichino contemporaneamente le leggi di settore, hanno adottato atti che prevedono la possibilità per i diplomandi di sostenere a titolo volontario, durante la sessione d’esami per il conseguimento del diploma tecnico, un ulteriore esame teorico-pratico, di fronte ad una diversa commissione, al superamento del quale viene rilasciato anche l’attestato di specializzazione con valenza abilitante, necessario per esercitare la professione in proprio;
– le lodevoli iniziative di cui sopra, adottate dalla maggior parte delle regioni italiane, hanno creato e creano concrete e inammissibili disparità a danno dei giovani che conseguono i diplomi tecnici IeFP di estetica e acconciatura in Sardegna, disparità che si riverberano negativamente rispetto alla spendibilità dei titoli nel mercato del lavoro nonché sul diritto alla libera circolazione dei lavoratori (almeno nel territorio nazionale), per quella parte che contempla la pari valenza di titoli conseguiti nell’ambito di uguali sistemi formativi;

RITENUTO che la situazione rappresentata:
– costituisca un “assurdo normativo e burocratico” che svilisce la valenza formativa e professionalizzante del IV anno IeFP per estetica e acconciatura con il risultato che la maggior parte di coloro che portano a compimento i percorsi triennali IeFP, anziché continuare gli studi e consolidare la propria formazione culturale e tecnico-professionale, li interrompono anzitempo;
– obblighi, viceversa, i giovani sardi che hanno creduto nell’importanza di continuare gli studi e nella valenza del IV anno IeFP e che intendono mettersi in proprio dopo il diploma tecnico, a sostenere indebiti costi di tempo e denaro che potrebbero, invece, essere investiti nella creazione della propria impresa;

ACCLARATO che:
– in data 27 gennaio 2025 è stata presentata sul tema un’interrogazione all’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale;
– in data 6 marzo l’Assessore regionale, rispondendo all’interrogazione, ha riconosciuto l’esistenza della problematica e la possibilità di addivenire a una soluzione, attraverso una delibera di Giunta regionale che possa consentire ai diplomandi del IV anno IeFP di estetica e acconciatura della Sardegna di ottenere, nella stessa sessione d’esami, anche l’attestato di specializzazione con valenza abilitante per esercitare la professione in proprio;
– subito dopo l’estate inizierà un nuovo ciclo scolastico,

impegna la Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale

ad assumere entro settembre 2025 tutti gli atti necessari che consentano anche ai futuri diplomandi del IV anno IeFP estetica e acconciatura della Sardegna di poter sostenere, nella stessa sessione d’esame di diploma, con diversa commissione, anche le prove per ottenere l’attestato di specializzazione con valenza abilitante per esercitare la professione in proprio.

Cagliari,14 luglio 2025

Allarme IPM Quartucciu. La Garante Puligheddu: “Con il decreto Caivano tasso di affollamento senza precedenti del 150%”


Cagliari, 17 luglio 2025 – E’ allarme sovraffollamento nell’istituto penale per i minorenni di Quartucciu. A denunciarlo la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu che ha aderito all’appello dell’associazione Antigone – Defence for Children Italia – Libera per chiedere, tra l’altro, l’abolizione del Decreto Caivano.
“Gli effetti prodotti in particolare dopo l’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Caivano nel settembre 2023 – ha ricordato la Garante – hanno prodotto un’impennata delle presenze nei 17 IPM presenti in Italia dove si registra mediamente un incremento di oltre il 55%, avendo il decreto grandemente facilitato in chiave punitiva le procedure, trascurando totalmente quello che avrebbe dovuto essere privilegiato, ovvero, il percorso educativo del giovane e i percorsi individualizzati di reintegrazione sociale. A subire gli effetti più incidenti è l’IPM di Quartucciu, penalizzato per aver subito il più significativo sovraffollamento, mai registrato in passato rispetto ai posti disponibili, con un tasso di affollamento del 150%”.
Per Carla Puligheddu la situazione dei ragazzi ospitati nella struttura di Quartucciu sta diventando insostenibile nonostante i grandi sforzi dei direttori che negli anni si sono avvicendati, della polizia penitenziaria, delle educatrici e educatori che vi operano e dei volontari che hanno saputo realizzare un modello esemplare di autentica Comunità seppure con le sbarre.
“Negli anni passati, la forza del sistema italiano della giustizia minorile – ha concluso la Garante – era quella di sapersi adattare alle necessità di ogni singolo giovane coinvolto nel proprio circuito. Oggi, nonostante la grande professionalità di operatori straordinari, il sistema è immobile e pretende che il ragazzo si adatti ad esso. Chi non ci riesce è tagliato fuori. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti”

Concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di complessive n. 12 unità di personale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nell’area funzionale-retributiva E – profilo di Referendario consiliare

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Aggiornamento del 17 luglio 2024

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Allegati


Data inizio: 26 aprile 2022

 Data fine: 17 luglio 2025

Teulada, le concessioni demaniali e il settore pesca al centro dei lavori della Commissione Attività Produttive; Agris, parere favorevole alle modifiche statutarie

Le concessioni demaniali e le attività del settore pesca di Teulada sono state al centro dei lavori della commissione Attività Produttive (presieduta da Antonio Solinas, PD), che – attraverso le audizioni degli assessori Gianfranco Satta (Agricoltura) e Francesco Spanedda (Urbanistica), del sindaco di Teulada, Angelo Milia e del presidente del Consorzio Pescatori, Massimo Zedda – ha fatto il punto sulle criticità del comparto, anche alla luce del recente sopralluogo effettuato dalla stessa commissione. La visita ha permesso di verificare le condizioni del molo destinato alle imbarcazioni della pesca, di alcuni immobili al servizio degli operatori e dello stagno.

Il sindaco di Teulada ha ripercorso i diversi interventi amministrativi avvenuti negli ultimi quindici anni, confermando l’impegno del Comune – concessionario del porto – per la realizzazione del piano degli ormeggi nella porzione del molo riservata alla pesca. La parte del molo destinata al diporto, invece, è attualmente gestita da una società partecipata dall’amministrazione comunale. L’obiettivo è procedere con un bando ad evidenza pubblica, previa assegnazione degli ormeggi ai singoli pescatori, per la gestione della banchina, attualmente condotti di fatto in regime di autogestione da parte del consorzio e di alcune cooperative operanti..

L’urgenza di approvare il piano ormeggi e di garantire una gestione più efficace è legata anche alla forte richiesta di posti barca per la pesca. Come spiegato dal sindaco e dagli operatori, numerosi soggetti chiedono l’assegnazione di spazi di attracco per poter accedere agli indennizzi previsti a causa delle limitazioni imposte dalle esercitazioni militari.

Un’ulteriore criticità riguarda sei fabbricati – dotati di celle frigorifere e sistemi di smaltimento dei reflui – destinati alle attività di supporto alla pesca, che da oltre quindici anni risultano inutilizzati e privi di gestione, con le prevedibili conseguenze in termini di mancanza di servizi, degrado e carenza di manutenzione. Il Comune ha ipotizzato l’apertura di tali strutture attraverso l’estensione del contratto in essere con la società partecipata che gestisce il porto turistico. Tuttavia, tale proposta non trova il consenso del Consorzio pescatori né degli altri operatori del settore, che temono possibili speculazioni a danno dei pescatori locali, come evidenziato dal presidente del consorzio, Massimo Zedda, nel corso del suo intervento.

Per quanto riguarda lo stagno, del quale operatori e amministrazione auspicano un utilizzo a fini produttivi, l’assessore all’Urbanistica Spanedda ha ricordato l’attuale contenzioso con la precedente concessionaria (la concessione è stata revocata nel 2024), sottolineando che la normativa nazionale ha prorogato la durata dei regimi concessori fino al 2027. Ha inoltre ricordato il finanziamento di 2,5 milioni di euro per la realizzazione di alcune opere nel porto di Teulada.

L’assessore all’Agricoltura Satta ha confermato lo stanziamento di 4 milioni di euro a favore del Consorzio della Sardegna Meridionale per l’esecuzione delle opere necessarie alla riattivazione produttiva dello stagno, in particolare per contrastare l’insabbiamento di ampie porzioni dello specchio d’acqua. In merito ai fabbricati, l’assessore ha ribadito che “possono essere utilizzati solo al servizio delle attività svolte dai pescatori”.

Il presidente della Commissione, Antonio Solinas, ha confermato la disponibilità dell’organismo consiliare a sostenere la risoluzione delle problematiche che penalizzano il comparto della pesca a Teulada. Ha quindi invitato l’amministrazione comunale, il consorzio e tutti gli operatori interessati a ricercare soluzioni condivise, capaci di superare le attuali difficoltà. Il presidente del consorzio ha garantito la massima disponibilità a coinvolgere anche le cooperative e gli operatori esterni al consorzio, per facilitare iniziative volte alla regolamentazione degli approdi, alla gestione dei fabbricati e alla concessione dello stagno.

Attenzione e disponibilità sono state espresse anche dai commissari di maggioranza e opposizione (Rubiu – FdI, Cau – OC, Mandas – M5S, Casula – SF, Cera – FdI), i quali – seppure con accenti critici differenti – hanno sottolineato la necessità di risposte urgenti per rimuovere gli ostacoli che limitano lo sviluppo del settore pesca a Teulada.

Infine, la Commissione ha ascoltato il direttore generale dell’Agenzia Agris, Gianni Ibba, il quale ha illustrato le modifiche allo statuto dell’Agenzia per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura, approvate dalla Giunta con la deliberazione n. 33/14 del 25 giugno 2025. Le principali novità introdotte prevedono l’estensione delle competenze anche ai comparti apistico, vitivinicolo e ortofrutticolo, nonché l’istituzione dell’ufficio dell’avvocatura. Quest’ultimo sarà realizzato senza ricorrere a nuove assunzioni, ma attraverso una semplice riorganizzazione interna, senza costi aggiuntivi per l’amministrazione regionale.

La Commissione ha quindi espresso parere favorevole all’unanimità sulla delibera della Giunta.

INTERROGAZIONE N. 241/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 241/A

(Pervenuta risposta scritta in data 07/08/2025 e in data 26/08/2025)

 

INTERROGAZIONE SALARIS, con richiesta di risposta scritta, sulla struttura complessa di neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria (AOU) di Sassari.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che la struttura complessa di neurochirurgia dell’Azienda ospedaliero universitaria (AOU) di Sassari garantisce assistenza sette giorni su sette a tutto il nord Sardegna, pur non avendo la totale copertura della pianta organica;

CONSIDERATO che attualmente sono operativi il primario e quattro dirigenti medici, uno dei quali di-missionario e uno assunto a tempo determinato da pochi giorni;

TENUTO CONTO che nei mesi estivi, tra ferie, rischio radiologico, congedi e master già autorizzati, potrebbe diventare impossibile garantire un servizio continuativo h24;

APPRESO che la struttura complessa di neurochirurgia dell’AOU di Sassari si fa carico dei politrauma provenienti da Nuoro e nel fine settimana anche delle urgenze del centro Sardegna;

VERIFICATO che l’Azienda socio-sanitaria locale (ASL) di Sassari, nell’ottica di una razionalizzazione dell’offerta sanitaria sarda, aveva chiesto ai colleghi neurologi di Nuoro di offrire supporto nei fine settimana,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione sopra esposta;
2) quali provvedimenti intendano adottare con urgenza per ripristinare la normale funzionalità della struttura complessa di neurochirurgia dell’AOU di Sassari, con copertura delle carenze nella pianta organica, così da garantire agli utenti del nord Sardegna di vedersi riconosciuto il diritto alle cure.

Cagliari, 16 luglio 2025