Fine vita, proseguono le audizioni in Sesta Commissione sulla proposta di legge n.59

La Commissione Sanità del Consiglio regionale incassa il primo via libera dagli operatori del sistema sanitario sulla proposta di legge n.59 (Tempi e procedure sul suicidio medicalmente, diritto riconosciuto nel 2019 dalla sentenza .242 della Corte Costituzionale).

A favore della proposta si sono pronunciati questa mattina  i rappresentanti degli ordini regionali dei medici e degli infermieri. Per i sanitari, si tratta di un’iniziativa da condividere pur nella consapevolezza che sulla materia sarebbe necessario un intervento legislativo del Parlamento in modo da evitare una disciplina frammentata su un tema così importante.

I rappresentanti degli ordini dei medici hanno suggerito alla Commissione una valutazione più approfondita sui tempi indicati in legge (20 giorni) tra la presentazione della domanda e l’erogazione del trattamento di suicidio assistito al paziente che ne fa richiesta. «Venti giorni sono pochi – hanno detto i presidenti degli Ordini dei Medici di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari Emilio Montaldo, Giovanna Meconcelli, Maria Maddalena Giobbe e Salvatore Lorenzoni – riunire commissione medica e comitato etico in un lasso di tempo così breve sarà molto difficile». Nulla da obiettare invece sulla decisione di intervenire sulla materia con una legge regionale: «L’iniziativa delle regioni può rappresentare uno stimolo a legiferare nei confronti del Parlamento che, a distanza di 6 anni dalla sentenza delle Consulta, non si è ancora pronunciato su un tema di tale portata».

Favorevoli alla proposta anche i rappresentanti provinciali dell’Ordine degli infermieri Gianluca Chelo (Sassari), Raffaele Secci (Oristano), Francesca Cottogno (Cagliari) e Graziano Lebiu (Sulcis). «Bene il riconoscimento del nostro ruolo –hanno detto – per operare in un campo così delicato sarbbe utile individuare percorsi di formazione specialistici e un protocollo di intervento chiaro e condiviso». Dagli infermieri è arrivato inoltre l’invito a prevedere un ruolo anche per i medici di famiglia che per i pazienti rappresentano la prima figura di riferimento. «Siamo favorevoli a questa proposta di legge – ha detto Chelo – è un tentativo coraggioso e doveroso di dare attuazione a una sentenza che riconosce un diritto fondamentale delle persone».

Nel corso delle audizioni sono intervenuti i consiglieri di opposizione Corrado Meloni (FdI) e Umberto Ticca (Riformatori) e, per la maggioranza, Peppino Canu (Sinistra Futura). I primi due hanno contestato la decisione della Commissione di portare in discussione la proposta: «La legge verrà sicuramente impugnata – hanno detto Meloni e Ticca – su questa materia la competenza è dello Stato. Le regioni non possono intervenire come dimostra il caso della Toscana. Stiamo perdendo tempo».

Di diverso avviso l’esponente della maggioranza: «Questa legge non legifera sull’esistenza o meno del diritto che è già stato sancito dalla Corte Costituzionale – ha detto Canu – qui si vuole solo individuare un percorso per non ostacolare la volontà dei pazienti che decidono di ricorrere al suicidio medicalmente assistito».

«Nessuna perdita di tempo – ha detto la presidente Carla Fundoni chiudendo la seduta – vogliamo dar voce ai tanti malati che non hanno accesso alle cure. Non so se la legge verrà impugnata, in ogni caso discutere di questi temi è utile per sensibilizzare le coscienze».

Le audizioni della Commissione proseguiranno la prossima settimana.

INTERROGAZIONE N. 192/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 192/A

(Pervenuta risposta scritta in data 24/06/2025) (Discussa in Aula il 24/06/2025 ai sensi dell’articolo 123 bis del Regolamento)

AGUS – PINTUS con richiesta di risposta scritta, sul rilancio del Centro Trapianti della Sardegna e sulla riorganizzazione della terapia intensiva post-operatoria dell’Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione (ARNAS) G. Brotzu.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, la Sardegna si colloca stabilmente tra le regioni italiane con il più alto tasso di consenso alla donazione di organi: nel 2023 il tasso di consenso è stato pari al 78,2 per cento, a fronte di una media nazionale del 63,6 per cento, e tale tendenza si è confermata anche nel 2024 registrando un tasso di consenso alla donazione del 72,8 per cento, con circa novantacinquemila dichiarazioni di volontà espresse dai cittadini;
– nonostante l’elevato tasso di consenso, in Sardegna nel 2024 sono stati eseguiti complessivamente sessantadue trapianti, a fronte di quarantasette donazioni effettive, un dato in calo rispetto alla media del quinquennio precedente (2018-2022), che si attestava su circa settantacinque trapianti annui, con un picco di oltre novanta interventi nel 2019;
– nel 2024 sono stati effettuati solo trenta trapianti di rene singolo in Sardegna, in calo rispetto ai trentaquattro del 2022;
– i trapianti di rene rappresentano una delle principali attività del Centro Trapianti regionale;

RILEVATO che:
– durante il sopralluogo effettuato dalla Sesta Commissione consiliare nel novembre 2024, sono emerse ulteriori problematiche riguardanti la disponibilità delle sale operatorie, l’organizzazione dei turni e la mancanza di risorse logistiche, segnalate dagli stessi operatori come ostacoli alla piena operatività del Centro Trapianti in particolare alle attività relative al trapianto di fegato;
– sono state inoltre rappresentate in sede consiliare le criticità relative alla carenza di personale medico e chirurgico dedicato all’attività trapiantologica, anche a seguito di recenti modifiche organizzative interne all’Azienda Brotzu;

CONSIDERATO che è stata segnalata l’intenzione da parte dell’ARNAS G. Brotzu di procedere a una riorganizzazione degli spazi della terapia intensiva post-operatoria, con la destinazione degli stessi alla terapia intensiva pediatrica, una scelta che potrebbe compromettere la gestione del decorso post-trapianto per i pazienti adulti e incidere negativamente sull’intera attività del Centro Trapianti,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali azioni concrete la Regione stia mettendo in campo per salvaguardare e potenziare l’attività del Centro Trapianti della Sardegna, valorizzando l’elevato tasso di consenso alla donazione e incrementando il numero di interventi effettuati;
2) se corrisponde al vero che la terapia intensiva post-operatoria dell’ARNAS G. Brotzu sarà sostituita, negli spazi attualmente occupati, dalla terapia intensiva pediatrica, e quali misure si intendano adottare per garantire la continuità e l’efficienza delle cure post-trapianto per i pazienti adulti.

Cagliari, 21 maggio 2025

INTERROGAZIONE N. 191/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 191/A

SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sugli interventi per garantire l’approvvigionamento idrico alla borgata di Feraxi nel Comune di Muravera.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la borgata di Feraxi, nel Comune di Muravera, è attualmente priva di allacciamenti alla rete idrica gestita da Abbanoa Spa, nonostante la presenza di una condotta che attraversa il territorio per servire la località turistica di Costa Rei;
– i circa centocinquanta residenti e le attività economiche locali (pastori, pescatori, agricoltori) dipendono da pozzi privati che, a causa della siccità e dell’abbassamento delle falde acquifere, risultano spesso insufficienti;
– le richieste di allaccio alla rete idrica sono state respinte da Abbanoa Spa, che ha motivato l’impossibilità tecnica a causa dell’alta pressione nella condotta esistente e della non potabilità dell’acqua in transito;
– i residenti propongono soluzioni tecniche come l’installazione di riduttori di pressione e la realizzazione di un potabilizzatore;
– Abbanoa Spa ha recentemente investito oltre un milione di euro per sostituire tre chilometri di vecchie condotte in plastica a Costa Rei con nuove tubazioni in ghisa sferoidale, migliorando significativamente il servizio in quella località;

CONSIDERATO che:
– l’accesso all’acqua potabile è un diritto fondamentale e un servizio pubblico essenziale;
– la situazione attuale rappresenta un’ingiustizia sociale e territoriale, penalizzando una comunità che contribuisce all’economia locale e regionale;
– esistono soluzioni tecniche e finanziarie per risolvere il problema, come dimostrato dagli interventi effettuati a Costa Rei;
– la Regione è recentemente intervenuta, con un apposito finanziamento, per risolvere un problema analogo che affligge i villaggi lungo la vecchia strada statale n. 125,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei lavori pubblici, ciascuno per quanto di competenza, per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione descritta e quali azioni intendano intraprendere per garantire l’accesso all’acqua potabile ai residenti di Feraxi;
2) se siano stati valutati progetti tecnici alternativi per l’allaccio della borgata alla rete idrica, considerando le proposte avanzate dai residenti;
3) se siano previsti finanziamenti, anche attraverso fondi europei o regionali, per realizzare gli interventi necessari a risolvere definitivamente il problema;
4) quali misure urgenti si intendano adottare per garantire, almeno temporaneamente, l’approvvigionamento idrico alla comunità di Feraxi, in attesa di una soluzione strutturale.

Cagliari, 19 maggio 2025

INTERROGAZIONE N. 190/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 190/A

(Pervenuta risposta scritta in data 29/05/2025)

TICCA – FASOLINO – SALARIS, con richiesta di risposta scritta, sul mancato funzionamento della piattaforma del Sistema informativo per la gestione del processo di erogazione e sostegno (SIPES) nel giorno dell’apertura dei termini per la presentazione delle domande di concessione di contributi in conto capitale a favore delle imprese operanti nel settore del commercio.

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I sottoscritti,

PREMESSO che, in data 26 marzo 2025, in applicazione dell’articolo 7 della legge regionale 9 marzo 2022, n.3 (Legge di stabilità 2022), dell’articolo 2, comma 4, della legge regionale 12 dicembre 2022, n. 22 (Norme per il sostegno e il rilancio dell’economia, disposizioni di carattere istituzionale e varia-zioni di bilancio) e dell’articolo 14, commi 3 e 4, della legge regionale 19 dicembre 2023, n. 17 (Modifiche alla legge regionale n. 1 del 2023 (Legge di stabilità 2023), variazioni di bilancio, riconoscimento di debiti fuori bilancio e passività pregresse e disposizioni varie), è stato pubblicato l’avviso per la concessione di contributi in conto capitale a favore delle imprese operanti nel settore del commercio, successivamente rettificato in data 4 aprile 2025, con dotazione complessiva di 35,5 milioni di euro;

CONSIDERATO che la procedura di valutazione delle domande presentate è di tipo valutativo a sportello e che, come indicato nell’avviso, “l’ordine cronologico di invio telematico delle stesse costituisce unico elemento di priorità nell’assegnazione dell’aiuto, nei limiti delle risorse complessivamente disponibili”;

APPRESO dalla stampa e associazioni di categoria che proprio nella mattina di ieri 6 maggio, primo giorno utile per l’invio delle domande, la piattaforma SIPES è andata in stallo, gli utenti venivano cacciati fuori ed è stato impossibile caricare le domande per diverse ore,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per sapere se:
1) siano a conoscenza della situazione sopra esposta;
2) se non ritengano di dover immediatamente intervenire per permettere a tutti gli aventi diritto di partecipare al bando in condizioni di parità, adottando le necessarie misure perché il sistema possa funzionare in maniera corretta e facendo ripartire i termini per la presentazione delle richieste di contributo.

Cagliari, 8 maggio 2025

INTERROGAZIONE N. 189/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 189/A

(Pervenuta risposta scritta in data 23/05/2025)

(Discussa in Aula il 27/05/2025 ai sensi dell’articolo 123 bis del Regolamento)

SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sull’esclusione di una specializzanda sarda dal beneficio dell’adeguamento della borsa di studio regionale per specializzandi non medici, a seguito di una grave malattia oncologica che ha comportato l’interruzione temporanea del percorso formativo.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– l’articolo 1, comma 7, della legge regionale 21 novembre 2024, n. 18 (Variazioni di bilancio, riconoscimento di debiti fuori bilancio e passività pregresse e disposizioni varie) autorizza l’adeguamento delle borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione di area sanitaria non medica, anche a favore degli iscritti in anni precedenti all’anno accademico 2023/2024, che non abbiano ancora completato il ciclo di studi;
– tale norma sembrerebbe dunque applicabile anche a coloro che, pur immatricolatisi in anni precedenti, stanno concludendo il percorso in anni successivi per cause di forza maggiore;

CONSIDERATO che:
– una specializzanda iscritta alla scuola di specializzazione in Scienze dell’alimentazione dell’Università degli studi di Cagliari ha dovuto sospendere per circa nove mesi la frequenza della scuola a causa di una grave malattia oncologica;
– a causa di ciò, la conclusione del suo percorso formativo, inizialmente prevista per marzo 2025, avverrà a dicembre 2025;
– nonostante ciò, l’Amministrazione regionale, nella persona del Direttore del Servizio programma-zione sanitaria e controllo di gestione, ha comunicato che il caso non rientra nel perimetro applicativo della norma in quanto non è previsto effetto retroattivo;

RILEVATO che:
– tale interpretazione appare restrittiva e non conforme allo spirito della norma, che intende soste-nere anche chi, per motivi gravi e imprevedibili, non ha potuto concludere nei tempi previsti il percorso di specializzazione;
– tale esclusione genera un’evidente disparità di trattamento rispetto ai colleghi che, pur iscritti nel-lo stesso anno accademico, hanno potuto concludere regolarmente il loro percorso;
– l’attività formativa della specializzanda è ripresa con pari impegno e responsabilità rispetto agli altri corsisti, rendendo ancora più ingiustificata la penalizzazione economica;

SOTTOLINEATO che tale interpretazione potrebbe riguardare altri casi simili, configurando una problematica più estesa a danno di specializzandi di area sanitaria non medica colpiti da patologie gravi,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, ciascuno per quanto di competenza, per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione della specializzanda in oggetto e di altri casi analoghi;
2) se ritengano conforme allo spirito della legge regionale n. 18 del 2024 l’esclusione dai benefici previsti per coloro che hanno dovuto sospendere temporaneamente la formazione per cause di forza maggiore, quali gravi patologie;
3) se non ritengano necessario adottare un atto interpretativo o proporre un’integrazione normativa per includere espressamente tali situazioni nel perimetro di applicazione della norma, evitando così una discriminazione ingiustificata e garantendo l’equità di trattamento tra i corsisti.

Cagliari, 7 maggio 2025

Legge sul fine vita, in commissione Sanità l’associazione Luca Coscioni. Fundoni: un segno di civiltà

L’avvocata Filomena Gallo, presidente dell’associazione Luca Coscioni, è stata audita questa mattina in commissione Sanità sulla proposta di legge 59 sul fine vita a firma del capogruppo del Pd, Roberto Deriu. Davanti al parlamentino guidato da Carla Fundoni (Pd), la rappresentante dell’associazione ha parlato a sostegno della proposta di legge, che si occupa di definire le verifiche che devono essere effettuate dal sistema sanitario davanti a una richiesta di fine vita manifestata da un paziente. “In attesa di un provvedimento legislativo nazionale che disciplini tutte le forme di fine vita, un provvedimento che sollecitiamo al Parlamento dal 2019, ci basiamo su quanto disposto dalla Corte Costituzionale con la sentenza 242 del 2019 (che ha legittimato l’aiuto al suicidio se ancorato a particolari cautele ndr), cioè la sentenza Cappato”. Per l’avvocato Gallo “le aziende sanitarie sono spesso impreparate davanti alle richieste di fine vita  e così capita che in alcune regioni il paziente sia messo in condizione di morire nel giro di quattro mesi e in altri casi la Asl agisca più velocemente. In altri ancora, come a Trieste, la Asl ha provveduto soltanto davanti a un ordine del giudice”.

La Corte ha stabilito i presupposti di legittimazione di una richiesta: il paziente deve manifestare una scelta libera e consapevole, ben oltre la ordinaria capacità di agire. Ancora, la patologia deve essere irreversibile e intollerabili devono essere le sofferenza, dal punto di vista fisico o psichico. E’ inoltre necessario il parere del comitato etico con lo scopo di verificare le modalità di esecuzione della volontà della persona”.

L’avvocato Gallo ha insistito sul fatto che “non parliamo soltanto di pazienti oncologici ma anche di pazienti con la Sla. Al centro della legge c’è la persona malata con il suo diritto di scegliere e alla Regione spetta il compito di attuare questa scelta, nel rispetto dei dettami della Corte. Troppi pazienti muoiono senza che sia data attuazione alla loro scelta per le difficoltà organizzative delle Asl”.

Per la presidente Fundoni “questa proposta va nel segno della libera scelta e personalmente, da medico e da politico, la considero un segno di civiltà. Questa proposta non introduce un nuovo diritto, ma ne rende possibile l’esercizio. Lo fa in modo sobrio, rispettoso e rigoroso, dando risposte concrete a cittadini che da troppo tempo attendono.

Come presidente della Commissione sanità, credo che il nostro dovere oggi sia quello di garantire regole chiare, procedure trasparenti e soprattutto un tempo umano per chi soffre.

Una sanità giusta si misura anche nel modo in cui accompagna la fragilità, senza giudicarla, ma riconoscendole voce e dignità”.

Politiche per le famiglie, proposta di legge del Gruppo “Uniti per la Todde”

Basta con interventi a macchia di leopardo lasciati alla sensibilità degli amministratori locali o all’attività delle cooperative sociali. In Sardegna c’è bisogno di una legge organica che metta a sistema le politiche a sostegno delle famiglie. A questo obiettivo punta la proposta di legge “Sardinia Family” presentata dai consiglieri del gruppo “Uniti per la Todde” Sebastian Cocco, Giuseppe Frau e Valdo Di Nolfo. Un testo di 12 articoli che promuove la natalità come valore fondamentale e si propone di rafforzare il benessere familiare e la coesione sociale.

«E’ una proposta concreta per contrastare il declino demografico – ha detto il primo firmatario Sebastian Cocco durante la conferenza stampa di presentazione – dal 2011 in Sardegna si registra un costante calo della popolazione residente. Nell’ultimo anno abbiamo perso 8.300 abitanti, una città grande come Macomer. Nel 2023 ci sono stati solo 7.231 nati a fronte di 18.563 decessi. Una situazione preoccupante che impone un approccio diverso da parte della politica. La famiglia deve essere riportata al centro del sistema economico e sociale e non considerata come semplice utente dei servizi sociali».

Il modello proposto è quello adottato negli anni scorsi dalla Provincia Autonoma di Trento che, nel 2016, ha sottoscritto il protocollo d’intesa “Family audit” con lo Stato. Provvedimento a cui nel 2018 guardava con interesse anche la Sardegna. La Giunta Pigliaru approvò un accordo di collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi. «Ora serve un passo in avanti – ha detto Cocco – il modello Trentino può essere adottato dalla Sardegna. Quando una cosa funziona non ci dobbiamo vergognare di imitarla, il Trentino ha fatto la stessa cosa importando un modello sperimentato in Germania. Ciò che serve è una cabina di regia che tiri le fila e metta ordine alla situazione di frammentarietà che caratterizza le politiche per la famiglia in Sardegna».

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere Giuseppe Frau: «Crediamo molto in questa proposta. E’ un testo rivolto al cambiamento che affronta i grandi temi del presente come la denatalità e lo spopolamento delle zone interne. Finora le scelte della politica hanno impedito di sviluppare modelli con prospettive di sistema. Questa proposta di legge è rivolta ai giovani e alle famiglie».

I consiglieri di “Uniti per la Todde” hanno ricordato che in Sardegna, tra finanziamenti europei, statali e regionali, vengono stanziati circa 60 milioni di euro all’anno per le famiglie. «E’ una somma importante che però non è riuscita ad incidere – ha detto Sebastian Cocco – servono interventi strutturali. La nostra proposta non risolverà il problema dello spopolamento ma dobbiamo avere l’ambizione di assicurare il benessere delle famiglie».

Il testo, composto da 12 articoli, prevede la creazione di “Distretti per le famiglie” e uno sportello unico per cittadini e famiglie a cui rivolgersi nei territori per informazioni e per migliorare l’accesso ai servizi.

Prevista inoltre l’istituzione di una Carta sarda per le famiglie: i possessori avranno diritto ad agevolazioni e riduzioni delle tariffe per la fruizione di beni e servizi.

Sintesi della seduta n. 68

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 68

Lunedì 19 maggio 2025

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau
Indi del Presidente Giampietro Comandini

Inizio: ore 11 e 06

-Congedi.

-Annunzi.
Documenti pervenuti: proposte di legge, risposta scritta a interrogazioni, interrogazioni, mozione.

-Discussione e approvazione della proposta di legge “Disposizioni in materia di graduatorie” (97/A).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, l’assessore Angelo Francesco CUCCUREDDU, per la Giunta, i relatori Camilla Gerolama SORU e Angelo COCCIU e i consiglieri Fausto PIGA, Giovanni CHESSA, Francesco Paolo MULA, Paolo TRUZZU.
Passaggio all’esame degli articoli: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1
Emendamento numero 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1 bis: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 2: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Proposta di legge numero 97/A: approvata con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

-Discussione e approvazione della proposta di modifica di Regolamento Interno “Modifiche agli articoli 9 e 11 e introduzione del Capo IV bis del Regolamento interno” (1/A).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, il relatore Gianluigi PIANO e il consigliere Roberto DERIU.
Passaggio all’esame degli articoli: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 2: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 3
Articolo 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Emendamento numero 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 4: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Proposta di modifica del Regolamento Interno numero 1/A: approvata con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

Riconvocazione: a domicilio.

Fine: ore 13 e 33

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 11 e 08 alle ore 12 e 31; dalle ore 12 e 35 alle ore 12 e 53).

_________________________

Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

_________________________

Silvia Pintus (gg)

Nota stampa della seduta n. 68

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 68 – antimeridiana

Lunedì 19 maggio 2025

Approvata la Pl 97 (Soru e più) “Disposizioni in materia di proroga dei termini di efficacia delle graduatorie” Approvate alcune modifiche al regolamento interno del Consiglio regionale Il presidente del Consiglio, Piero Comandini, ha aperto la 68^ seduta della Legislatura e dopo le formalità di rito ha sospeso i lavori, annunciandone la ripresa alle 12.30, ed ha convocato la conferenza dei capigruppo. Alla ripresa, ha annunciato un’ulteriore sospensione, fino alle 12.50. I lavori sono dunque ripresi con l’intervento della prima firmataria e relatrice di maggioranza, Camilla Soru (Pd), della Proposta di legge n. 97, che ha illustrato il provvedimento finalizzato alla  proroga dei termini di efficacia di alcune graduatorie relative al reclutamento di personale, sia a tempo indeterminato che determinato, nel sistema Regione e nel Servizio sanitario regionale. L’articolo 2 dispone invece l’estensione del termine triennale (quello attuale è biennale) di efficacia anche alle graduatorie riferite agli enti ricompresi nel comparto sanità. A favore della proposta normativa anche l’intervento del relatore della minoranza, Angelo Cocciu (capogruppo Fi) che ha ricordato le sollecitazioni delle forze di minoranza perché si procedesse con le proroghe e lamentato il ritardo con il quale la maggioranza ha portato il testo all’attenzione dell’Aula. A favore della norma si è detto Fausto Piga (FdI) che ha però insistito sui ritardi di Giunta e maggioranza, imputandoli a quella che – a suo giudizio – è la frattura politica in atto tra la presidente della Regione e il partito di maggioranza relativa, il Pd. L’esponente della minoranza ha quindi chiesto che la presidente Todde riferisca in Consiglio su una presunta inchiesta penale nelle vicende riguardanti il caso della sua decadenza in Regione. Gianni Chessa (Fi), ha accolto favorevolmente la proposta di legge ed ha auspicato un nuovo provvedimento in materia del reclutamento del personale in sanità che  superi la programmazione triennale per l’assunzione di medici e specialisti. Franco Mula (FdI), ha rivolto un appello al presidente del Consiglio per una maggiore “operosità del Consiglio” ed ha lamentato l’assenza dai banchi della Giunta dell’assessore competente nella materia oggetto della proposta di legge («oggi c’è soltanto l’assessore del Turismo»). La consigliera Camilla Soru (Pd), ha quindi illustrato l’emendamento n. 1 che abroga all’articolo 1 comma 1 lettera a) i numeri 2 e 3 («perché  si tratta di graduatorie che hanno scadenza tra undici mesi ed era dunque prematuro disporne la proroga»). Approvato il passaggio all’esame degli articoli è intervenuto l’assessore Cuccureddu per spiegare che la presidente della Regione e altri assessori sono impegnati a Venezia per i lavori del Festival delle Regioni ed ha auspicato una più tempestiva informazione, per garantire la presenza degli esponenti dell’esecutivo nel corso dei lavori del Consiglio. Posto in votazione, l’emendamento n. 1 è stato approvato e l’Aula ha quindi dato il via libera agli articoli 1 (Proroga dei termini di efficacia delle graduatorie); 2 (Norma finanziaria) e 3 (Entrata in vigore). Prima della votazione del testo è intervenuto il capogruppo FdI, Paolo Truzzu, che ha dichiarato voto favorevole ed ha replicato all’assessore Cuccureddu sulla partecipazione della Giunta ai lavori dell’Aula: «L’attività del consiglio è preminente rispetto alle altre attività ed oggi la maggioranza non ha il numero legale per i lavori dell’assemblea». La Pl 97 è stata dunque approvata con votazione unanime (44 sì su 44 votanti) con la specifica che introduce al comma 1 “dopo le parole 6 maggio 2022 – la dicitura – pubblicata sul Buras il 19 maggio 2022”. Il consigliere del Pd, Gigi Piano, ha quindi illustrato il documento che ha l’obiettivo di adeguare il regolamento interno alla normativa statale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici e garantire l’autonomia organizzativa e contabile del Consiglio regionale della Sardegna. Le modifiche, approvate all’unanimità dalla giunta per il regolamento il 6 maggio 2025 riguardano gli articoli 9 e 11 e l’introduzione del Capo IV bis, che istituisce il Collegio dei revisori dei conti. Dopo l’approvazione dei primi 3 articoli del documento è intervenuto il capogruppo Pd, Roberto Deriu che ha dichiarato: «Disapprovo quanto ha fatto il governo Monti, compresa la norma che facciamo vivere nel nostro regolamento interno». Approvato l’articolo 4, il Consiglio ha dato il via libera al documento con 42 favorevoli su 42 votanti. Il presidente del Consiglio ha quindi dichiarato conclusi i lavori ed ha ricordato l’appuntamento per il “question time” di martedì 27 maggio 2025 (A.M.)