CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 324/A
INTERROGAZIONE MAIELI – COCCIU – PIRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito all’evidente ritardo nella liquidazione degli anticipi della PAC 2025, primo pilastro, e alla mancata erogazione degli anticipi delle misure CSR (biologico, benessere animale, indennitĂ compensativa) in Sardegna.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– il settore agricolo e zootecnico della Sardegna costituisce un pilastro fondamentale dell’economia regionale e dell’identitĂ locale, con migliaia di aziende familiari che garantiscono presidio territoriale, tutela del paesaggio, produzione agroalimentare di qualitĂ e mantenimento della coesione sociale nelle zone interne e rurali;
– negli ultimi anni gli agricoltori e gli allevatori sardi hanno subito un progressivo peggioramento delle condizioni economiche con un vertiginoso aumento dei costi delle materie prime, difficoltĂ nell’accesso al credito, riduzione dei margini nei prezzi del latte e della carne, forte carenza di manodopera, gravissima crisi idrica con conseguente perdita di competitivitĂ sui mercati;
– in tale contesto i pagamenti della Politica agricola comune (PAC) e le misure del Complemento regionale per lo sviluppo rurale (CSR) del nuovo periodo 2023-2027 non rappresentano un mero aiuto economico marginale, ma lo strumento essenziale di sopravvivenza finanziaria per la maggior parte delle aziende agricole e zootecniche sarde;
– in riferimento all’anno di domanda 2025, secondo le comunicazioni ufficiali, da parte delle istituzioni regionali, e le programmazioni operative, era prevista la liquidazione entro il mese di ottobre degli anticipi PAC, primo pilastro, per un importo stimato in circa 120 milioni di euro a favore di circa ventottomila e ottocento aziende agricole della Sardegna, al netto però dell’effettiva quantificazione dettagliata per la Regione;
– tuttavia, è emerso che solo una parte marginale delle somme e delle domande risulta al momento erogata o liquidata, mentre la maggior parte delle di aziende sono ancora escluse dal pagamento entro i tempi attesi;
– analoghe attese gravano sulle misure CSR, come il biologico, il benessere animale, l’indennitĂ compensativa per zone svantaggiate/montane, per un importo stimato di circa 70 milioni di euro sulla base della programmazione regionale e nazionale, le quali però, al momento, non risultano essere state liquidate nei tempi previsti;
– i ritardi sembrerebbero correlati a problemi di funzionamento delle piattaforme informatiche utilizzate dall’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura (ARGEA) per l’istruttoria e la validazione, in particolare nell’interazione tra il sistema regionale e quello nazionale dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), nonchĂ© all’affidamento alla societĂ Leonardo Spa per lo sviluppo del nuovo sistema informativo regionale, i cui rallentamenti e anomalie operative appaiono aver influito pesantemente e negativamente sulla capacitĂ di validazione ed emissione dei mandati di pagamento;
– non è stato fino ad oggi chiarito con trasparenza se i ritardi discendano da carenze organizzative interne ad ARGEA, da difficoltĂ tecniche imputabili alla societĂ Leonardo Spa, da procedure di controllo e coordinamento di AGEA oppure da tutte le suddette cause congiuntamente;
– la totale assenza di una comunicazione chiara e trasparente, da parte dei preposti, ha contribuito ad alimentare allarme, incertezza e sfiducia tra gli agricoltori, gli allevatori e le loro rappresentanze professionali e cooperative;
– quando una pubblica amministrazione non è in grado di garantire l’ordinaria amministrazione dei pagamenti della PAC si pone in discussione uno dei livelli minimi di affidabilitĂ istituzionale verso il settore agricolo regionale;
VISTO:
– il regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio del 2 novembre 2021 (recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell’ambito del-la politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga i regolamenti (UE) n. 1305/2013 e (UE) n. 1307/2013), che istituisce il nuovo organo normativo del-la PAC per il periodo 2023-2027;
– la circolare dell’AGEA n. 72890 del 22 settembre 2025 (Anticipi PAC 2025 – Domande di aiuto per gli interventi dei pagamenti diretti e in ambito sviluppo rurale – interventi SIGC), che disciplina il pagamento degli anticipi della domanda unica 2025, erogabili a partire dal 16 ottobre 2025 fino al 30 novembre 2025;
– la comunicazione dell’AGEA “PAC, Agea liquida l’anticipo della campagna 2025 e non solo”, che riferisce che al 22 ottobre 2025 risultavano erogati quasi 71 milioni di euro per la domanda unica 2025 a favore di ottantanove mila e settecento novantasei beneficiari;
– la pagina ufficiale “Gestione finanziamenti” dell’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale che dichiara che ARGEA ha autorizzato il pagamento del primo anticipo della do-manda unica 2025 con Kit n. 1 approvato con determinazione n. 5638 del 29 ottobre 2025;
– che ad oggi molti operatori agricoli in Sardegna lamentano la mancata erogazione dei pagamenti non solo della PAC, ma delle misure CSR e dell’indennitĂ biologica;
CONSIDERATO che:
– la Regione, attraverso l’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale e la sua Agenzia ARGEA, in qualitĂ di organismo pagatore regionale, riveste un ruolo chiave nel garantire l’istruttoria, la validazione e la liquidazione degli anticipi PAC e delle misure CSR nel rispetto dei termini previsti a livello comunitario e nazionale;
– la mancata tempestiva liquidazione degli anticipi determina gravi problemi di liquiditĂ per le aziende agricole e zootecniche sarde, le quali si trovano a dover continuare a sostenere spese ordinarie e straordinarie senza ricevere quanto loro spettante, con evidente aggravio del rischio di insolvenza o riduzione dell’attivitĂ ;
– il ritardo sistematico, rispetto agli altri territori a livello nazionale e rispetto alle stesse disposizioni normative nazionali ed europee, contribuisce a generare una situazione di svantaggio competitivo per le imprese sarde, in quanto esse non beneficiano in tempo utile delle misure che dovrebbero fungere da sostegno immediato;
– la dichiarazione di ARGEA del 29 ottobre 2025, determinazione 5638, appare tardiva rispetto alle aspettative degli operatori e lascia ancora dubbi circa l’effettiva copertura dell’intero target inizialmente programmato;
– pur essendo prevista dalla normativa nazionale la possibilitĂ di erogare fino al 70 per cento degli anticipi della PAC, la Sardegna resta indietro rispetto alla media nazionale, generando un effetto disincentivante per chi lavora con serietĂ nel settore;
– la trasparenza, la comunicazione chiara e l’assunzione delle responsabilitĂ sono elementi imprescindibili per la credibilitĂ delle istituzioni nei confronti dei cittadini e degli operatori economici, e non appaiono al momento adeguatamente garantiti;
– non è accettabile che, nel 2025, un’intera Regione resti “in attesa di un atto amministrativo che ancora non arriva” dalla Leonardo Spa, senza che vi sia una pubblica e articolata spiegazione delle cause e dei tempi certi di risoluzione;
– pertanto, risulta necessario intervenire con urgenza per delineare un cronoprogramma dettagliato, assegnare responsabilitĂ e assicurare che tutte le domande ammissibili vengano liquidate entro tempi definiti, senza rinvii o ambiguitĂ ;
EVIDENZIATO che:
– la circolare AGEA n. 72890 del 2025 definisce l’avvio del pagamento anticipato della domanda unica 2025 dal 16 ottobre 2025 al 30 novembre 2025;
– al 22 ottobre 2025 a livello nazionale sono stati erogati quasi 71 milioni di euro a favore di ottantanove mila e settecento novantasei beneficiari per la domanda unica 2025;
– ARGEA ha comunicato che il Kit n. 1 è stato approvato il 29 ottobre 2025, con determinazione n. 5638, per il pagamento del primo anticipo;
– numerosi operatori agricoli in Sardegna segnalano il mancato pagamento degli anticipi PAC, del biologico e delle misure CSR, con evidenti ritardi rispetto alle aspettative;
– benchĂ© la normativa nazionale e comunitaria preveda l’erogazione anticipata per supportare la liquiditĂ delle aziende agricole, la realtĂ operativa regionale sarda appare in forte ritardo e piena di incertezze;
ACCLARATO che:
– la Regione ha l’obbligo istituzionale, tramite l’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale e ARGEA, di garantire la piena attuazione delle misure della PAC e del CSR 2023-2027, conformemente agli articolati normativi europei e nazionali in materia;
– la domanda unica per la campagna 2025 rappresenta l’elemento centrale per l’accesso agli aiuti diretti, primo pilastro, della PAC, e la mancata tempestiva erogazione degli anticipi compromette la fiducia degli operatori verso il sistema pubblico di sostegno;
– la dilatazione dei tempi non può essere piĂą giustificata solo con “problemi tecnici” o “ritardi in-formatici”, senza che sia fornita una puntuale rendicontazione e responsabilizzazione degli enti coinvolti quali AGEA, ARGEA, la societĂ affidataria dei sistemi informativi Leonardo Spa e, altresì, senza che vengano fornite tabelle aggiornate di performance e stato dei pagamenti;
– è indispensabile ristabilire prima possibile la credibilitĂ dell’istituzione regionale nei confronti degli agricoltori e allevatori sardi, mostrando non solo disponibilitĂ ma risultati concreti e misurabili;
– la mancata predisposizione di un cronoprogramma pubblico degli sbloccati e dei pendenti, cosa che appare finora non avvenuta, costituisce un deficit operativo e comunicativo inaccettabile, specie nel settore primario che richiede certezze;
RITENUTO che:
– l’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale competente in materia, quale organo di indirizzo e controllo della Regione, debba esercitare la propria funzione di vigilanza e stimolo affinchĂ© venga garantita la piena e tempestiva liquidazione degli anticipi PAC e delle misure CSR, senza ulteriori ritardi;
– sia necessario disporre un’azione correttiva straordinaria, accompagnata da una trasparenza totale verso gli operatori del settore agricolo e zootecnico, affinchĂ© la fiducia venga ristabilita e le imprese non restino abbandonate in una attesa indefinita;
– la mancata erogazione degli anticipi, oltre al danno economico immediato per le aziende, costituisce una perdita strategica per il sistema agro-zootecnico della Sardegna, con rischi concreti di fragilitĂ territoriale e riduzione del presidio nelle zone interne e marginali;
– il presente atto di interrogazione sia funzionale non solo a conoscere lo stato effettivo dei pagamenti, ma anche a stimolare la Regione ad una azione concreta, rapida e tracciabile, con l’obiettivo di porre fine alla situazione di stallo,
chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali siano le cause esatte, puntuali e documentate che hanno determinato il ritardo nell’erogazione degli anticipi della domanda unica 2025 del primo pilastro della PAC nella Regione;
2) quante domande, effettivamente istruite, validate e mandate in pagamento risultino, al giorno della presente interrogazione, nella Regione, con indicazione del numero delle domande, dell’importo complessivo liquidato, dell’importo complessivo ancora da liquidare e del numero di aziende beneficiarie rimaste ancora in attesa;
3) quale sia la parte di responsabilitĂ diretta dell’organismo pagatore regionale ARGEA, in termini di procedure, risorse, organizzazione, nel verificarsi del ritardo;
4) se siano state riscontrate disfunzioni o inadempienze imputabili alla societĂ Leonardo Spa, nell’ambito dell’appalto per lo sviluppo del sistema informativo regionale, e in che misura tali disfunzioni abbiano inciso sul blocco o rallentamento dei pagamenti;
5) quali misure straordinarie e immediate l’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale intenda adottare per garantire lo sblocco dei pagamenti entro tempi certi, rapidi e verificabili, e ristabilire la liquiditĂ alle aziende agricole e zootecniche in sofferenza;
6) entro quale data precisa e non ulteriormente rinviabile sarĂ completata la liquidazione integrale:
a) degli anticipi PAC, primo pilastro, campagna 2025;
b) degli anticipi delle misure CSR (biologico, benessere animale, indennitĂ compensativa per zone svantaggiate/montane);
7) se non ritenga necessario convocare urgentemente un tavolo pubblico con le organizzazioni agricole, gli allevatori, le cooperative, le organizzazioni di produttori (OP), le associazioni di categoria e i tecnici professionisti, al fine di comunicare in modo trasparente lo stato di fatto degli avanzamenti e le azioni correttive programmate, evitando che gli operatori restino, come ormai purtroppo accade, in balìa dell’incertezza.
Cagliari, 6 novembre 2025