INTERROGAZIONE N. 168/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 168/A

RUBIU – TRUZZU – PIGA – MELONI Corrado – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – USAI con richiesta di risposta scritta, in merito alle criticità presenti nel bando per il trasporto marittimo nelle isole minori della Sardegna e alle risorse destinate all’abbattimento dei costi di trasporto interno sostenuti dai passeggeri non residenti nella tratta marittima da e per le isole minori.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– la Regione ha pubblicato un bando per l’affidamento del servizio di trasporto marittimo di passeggeri, veicoli e merci per la continuità territoriale tra la Sardegna e le isole minori di La Maddalena, San Pietro e Asinara;
– il servizio di trasporto marittimo per le isole minori della Sardegna, in particolare per le linee Carloforte – Portovesme e Carloforte – Calasetta, rappresenta un elemento fondamentale per la mobilità dei cittadini e per lo sviluppo turistico ed economico delle aree interessate;
– il capitolato tecnico allegato al bando per l’affidamento del servizio pubblico di trasporto marittimo presenta alcune criticità che potrebbero compromettere l’efficienza e l’equità del servizio;

CONSIDERATO che:
– la gestione del servizio notturno attualmente prevede unicamente le tratte per il porto di Calasetta;
– sarebbe opportuno prevedere un’estensione del servizio notturno, con almeno tre corse per Portovesme, garantendo così un’equa distribuzione del servizio e una maggiore accessibilità per gli utenti;

EVIDENZIATO che:
– attualmente le tariffe agevolate sono riservate ai soli residenti di Carloforte, escludendo altre categorie che avrebbero diritto a benefici analoghi;
– sarebbe più equo prevedere le tariffe agevolate non solo per i residenti di Carloforte, ma per tutti i cittadini sardi, e soprattutto per tutti coloro che sono nati nell’isola o che possiedono una casa a Carloforte e per i loro familiari;
– l’estensione delle tariffe agevolate potrebbe incentivare il turismo interno, favorendo l’afflusso di visitatori nelle isole minori anche nei periodi di bassa stagione;
– sarebbe altresì opportuno estendere gli orari delle corse estive da giugno a settembre, per una maggiore fruizione dell’isola in tutto il periodo turistico;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 23 febbraio 2024, n. 5/44 (Ripartizione a favore dei comuni di La Maddalena e Carloforte delle risorse disponibili sul bilancio regionale 2024-2026 per gli interventi previsti dall’articolo. 9, comma 12, della legge regionale n. 5/2017 per l’abbattimento dei costi di trasporto interno sostenuti dai passeggeri non residenti nella tratta marittima da e per le isole minori. Anno 2024), che prevedeva di ripartire le risorse, pari a euro 900.000, di cui al CdR 00.13.01.02, capitolo SC08.6929, del bilancio regionale per l’anno 2024, destinate alle finalità di cui all’articolo. 9, comma 12, della legge regionale 13 aprile 2017, n. 5 (Legge di stabilità 2017), in misura uguale tra le amministrazioni comunali di Carloforte e di La Maddalena,

RITENUTO necessario raddoppiare le somme destinate a tali finalità per consentire alle amministrazioni locali di adottare adeguate soluzioni operative tali da consentire ai passeggeri non residenti un beneficio in termini di riduzione del costo del viaggio,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) se si intenda modificare la distribuzione del servizio notturno, prevedendo l’estensione dello stesso anche nella tratta Carloforte-Portovesme per migliorare l’accessibilità e rispondere alle esigenze dell’utenza;
2) se non si ritenga opportuno estendere le agevolazioni tariffarie non solo per i residenti di Carloforte, ma per tutti i cittadini sardi, e soprattutto per tutti coloro che sono nati nell’isola o che possiedono una casa a Carloforte e per i loro familiari, al fine di favorire la mobilità interna e il turismo regionale;
3) se non si ritenga opportuno aumentare le risorse da destinarsi per gli interventi previsti dall’articolo 9, comma 12, della legge regionale n. 5 del 2017 per l’abbattimento dei costi di trasporto interno sostenuti dai passeggeri non residenti nella tratta marittima da e per le isole minori;
4) se non si ritenga necessario avviare un confronto con gli enti locali e le comunità interessate per valutare ulteriori proposte di miglioramento del servizio, anche in vista di future revisioni del capitolato tecnico.

Cagliari, 13 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 167/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 167/A

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito al mancato svolgimento delle attività di censimento sulle specie di fauna stanziale oggetto di caccia.

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I sottoscritti,

PREMESSO che l’assessorato regionale della difesa dell’ambiente, nel luglio 2023, ha dato seguito alla convenzione sottoscritta con l’Ente nazionale cinofilia italiana (ENCI), autorizzando l’impiego dei cani da ferma nel monitoraggio/censimento delle specie selvatiche stanziali oggetto di caccia, ovvero la pernice sarda, la lepre sarda e il coniglio selvatico;

CONSIDERATO che:
– con nota protocollo n. 2757 del 5 luglio 2023 l’assessorato regionale della difesa dell’ambiente ha comunicato a ENCI modalità e tempi di svolgimento dei censimenti con l’ausilio dei cani da
ferma;
– nel corso del 2024 l’assessorato regionale della difesa dell’ambiente non ha autorizzato ENCI a dar seguito alla convenzione;

APPURATO che l’assessorato regionale per la difesa dell’ambiente, anche per l’anno 2025, non ha ancora autorizzato ENCI a dar seguito alla convenzione, con l’impiego dei cani da ferma nel monitoraggio/censimento delle specie selvatiche stanziali oggetto di caccia, ovvero la pernice sarda, la lepre sarda e il coniglio selvatico;

RITENUTO che tale situazione rischi di compromettere un’attività fondamentale per la corretta gestione delle specie nobili stanziali oggetto di caccia e rischi di vanificare l’attività posta in essere da ENCI nel corso del 2023;

EVIDENZIATO che nell’accordo sottoscritto e nelle comunicazioni intercorse con ENCI e le associazioni venatorie veniva riconosciuto al mondo cinofilo e venatorio un ruolo attivo nella corretta gestione della fauna nobile stanziale oggetto di caccia, propedeutico a un prelievo sostenibile;

ACCLARATA la necessaria ripresa delle attività,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) se intendano adoperarsi per mantenere nell’elenco delle specie cacciabili la lepre e la pernice sarda;
2) per quale motivo non sono stati effettuati i censimenti con il cane da ferma durante la stagione estiva 2024;
3) se sono stati eseguiti i censimenti durante la stagione primaverile – estiva 2024, attraverso la collaborazione con l’Agenzia forestale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente della Sardegna (FoReSTAS) e il Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA);
4) se intendano svolgere le operazioni di censimento durante la stagione primaverile-estiva 2025;
5) se intendano ancora avvalersi della collaborazione con l’Ente nazionale cinofilia italiana.

Cagliari, 11 marzo 2025

Dl 83 “salvacasa”, concluse le audizioni

Con l’audizione di Confapi e dei sindacati si sono concluse le audizioni della commissione IV (governo del territorio) sul dl 83 della Giunta, la elaborazione normativa che recepisce il “salvacasa” e coglie l’occasione per riordinare la materia dell’edilizia e quella dell’urbanistica.

Questo pomeriggio è stata la volta di Confapi, con il suo delegato Andrea Martin Scioni che ha contestato alla commissione il fatto che “il provvedimento in esame non è a servizio della semplificazione e non rappresenta un riordino”. Scioni ha sollecitato controlli nei cantieri edili e lotta all’abusiva.

Per i sindacati la Cisl con Alfredo Costa ha evidenziato “il ritardo di un anno con cui arriva questo provvedimento, auspichiamo ora velocità in aula per consentire ai sardi di sanare piccoli abusi e difformità”. Per la Cisl “è necessario intervenire con politiche concrete della Regione, con il concorso di Area, per garantire il diritto alla casa a fronte  di un’evidente crisi abitativa accompagnata da forti speculazioni”. Per la Cgil, intervenuta con Francesca Nurra, è invece “un ottimo segnale non consentire che venti metri quadrati siano le dimensioni minime di un alloggio” mentre per la Uil Giovanni Olla ha detto: “Nel testo non ci sono molte criticità ma non siamo favorevoli al recepimento dell’altezza minima a 240 centimetri. Chiediamo che questo parametro sia rivisto”.

Dopo la discussione in commissione il testo di legge potrebbe arrivare in Aula già a maggio, subito dopo la manovra finanziaria.

IV Commissione, proseguono le audizioni sul disegno di legge 83

Proseguono le audizioni in IV commissione (Governo del territorio) sul disegno di legge 83 “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105”, che reperisce la legge “salvacasa”. Nella seduta della mattina il Parlamentino ha ascoltato le valutazioni e le proposte dei rappresentanti degli Ordini degli ingegneri, dei geometri e degli architetti, ma anche di Legambiente, Italia Nostra Sardegna, Anci Sardegna e Asel Sardegna.
Le osservazioni della rete delle professioni tecniche della Sardegna si sono soffermate in particolare sull’articolo 2, l’articolo 5, l’articolo 11, il 13, il 17 e il 27. Tra le numerose osservazioni si sono soffermati sull’articolo 2 bis, in cui hanno chiesto, tra l’altro, di eliminare i limiti della sagoma a terra. Sull’articolo 27 hanno evidenziato “che sussistono, attualmente, interpretazioni differenti della materia e in particolare sulla prevalenza delle disposizioni del PPR sulla normativa regionale, per cui, tenendo conto della complessità della materia e della coesistenza delle diverse interpretazioni in merito alla portata e agli effetti della normativa regionale rispetto al PPR, si ritiene corretto un intervento normativo chiarificatore, che alla luce delle pronunce della Corte Costituzionale e in conformità alle specificità statutarie della Regione Sardegna, definisca in modo univoco l’approccio interpretativo da adottare, al fine di garantire una coerente applicazione delle norme da parte dei soggetti istituzionali e professionali coinvolti”. I tecnici hanno poi evidenziato sull’articolo 13 e sul cambio di destinazione urbanistica, che sarebbe auspicabile eliminare o modificare l’ultimo periodo del comma 3, “in quanto vincola il cambio di destinazione d’uso (variante non sostanziale) all’assenso di tutti i proprietari del lotto urbanistico e ad approvazione in consiglio comunale di fatto sottoponendo l’approvazione a tempi non congrui e vanificando l’agevolazione proposta dal legislatore nazionale. Sull’articolo 11 hanno proposto di riportare il termine previsto, in materia di agibilità, per la presentazione della segnalazione da 15 a 30 giorni dalla fine dei lavori. Tra le altre richieste quella di rendere la norma chiara ed evitare interpretazioni normative.
I rappresentanti di Legambiente e Italia Nostra Sardegna hanno chiesto che venga inserito il riferimento al piano paesaggistico regionale e che manca il coinvolgimento delle soprintendenze. La rappresentante di Italia Nostra ha chiesto inoltre l’eliminazione dell’articolo 26. Da parte di Legambiente c’è stata la richiesta di porre attenzione alla tutela del consumo di suolo, prediligere l’utilizzo delle volumetrie esistenti, stimolare interventi a favore dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, favorire il verde urbano e non abbassare i parametri rendendo la qualità abitativa scarsa, perché andrebbe a colpire le fasce più deboli della società.
La Presidente dell’Anci ha ricordato che il 27 marzo scorso la conferenza unificata Stato-Regioni ha approvato la revisione della modulistica che completa l’attuazione e le modifiche in materia di edilizia introdotte dal decreto “salva casa”, che dovrà essere utilizzata dai tecnici dei Comuni. Anche Anci ha chiesto una normativa chiara che non richieda interpretazioni e che sia adeguata ai tempi di oggi. La presidente ha comunque auspicato una riflessione su che tipo di iniziative si vogliano portare avanti per risolvere il problema casa e l’abitare in Sardegna. Favorevole al disegno di legge anche il presidente dell’Asel Sardegna, che ha auspicato una rapida approvazione.

INTERROGAZIONE N. 166/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 166/A

(Pervenuta risposta scritta in data 27/03/2025)

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, sull’applicazione della deliberazione della Giunta regionale n. 25/18 del 17 luglio 2024.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– con deliberazione 17 luglio 2024, n. 25/18 (Indirizzi sulla corretta applicazione dell’articolo 28, comma 8, della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31), la Giunta regionale ha modificato gli indirizzi sulla corretta applicazione dell’articolo. 28, comma 8, della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione), relativi alla retribuzione dei direttori generali “interni” revocati a seguito di spoils system;
– in particolare sulla base dei nuovi indirizzi al dirigente trasferito a funzione dirigenziale di minor valore economico non è più conservata l’originaria indennità fino alla scadenza del precedente incarico, comunque non oltre i dodici mesi;

CONSIDERATO che:
– tale deliberazione è stata assunta in seguito alla richiesta di un parere all’Avvocatura dello Stato da parte dell’allora Segretario generale della Regione, che ha modificato la costante interpretazione avvenuta negli ultimi 26 anni dell’articolo. 28, comma 8, della legge regionale n. 31 del 1998;
– il parere fornito dall’Avvocatura dello Stato non appare essere chiaramente inequivocabile, ma lascia spazi ad alcuni legittimi dubbi fin dalla sua letterale formulazione, giacché recita che “Le ragioni di tutela alla base del riconoscimento dell’indennità per il caso di trasferimento del dirigente ad altro incarico per effetto di provvedimenti organizzativi (articolo 28, comma 8) non parrebbero ricorrere nel caso dello spoils system”;

APPURATO che:
– con la medesima deliberazione, in nome della nuova interpretazione e dei nuovi indirizzi, in palese contrasto con la costante applicazione della norma, si è dato mandato alla Direzione generale del personale e riforma della Regione di porre in essere le opportune attività di recupero delle somme percepite dai direttori generali nel corso degli anni;
– con deliberazione 17 luglio 2024, n. 25/19 la Giunta regionale ha approvato un disegno di legge recante “Dirigenti esterni. Interpretazione autentica del comma 4, dell’articolo 29, della legge regionale n. 31 del 1998”, poi diventato legge regionale 09 ottobre 2024, n. 15 (Dirigenti esterni. Interpretazione autentica dell’articolo 29, comma 4, della legge regionale n. 31 del 1998) che imponeva la medesima disciplina anche per i direttori generali esterni all’Amministrazione regionale;

VERIFICATO che:
– in seguito all’impugnazione da parte del Governo, il Consiglio regionale ha dovuto, con apposito provvedimento normativo, correggere le disposizioni previste dalla legge regionale n. 15 del 2024, prevedendo l’applicabilità della stessa solo per il prossimo futuro e non per il passato con l’approvazione della legge 18 dicembre 2024, n. 22 (Modifica all’articolo 29, comma 4, della legge regionale n. 31 del 1998 e abrogazione della legge regionale n. 15 del 2024, in materia di dirigenti esterni);
– si è sostanzialmente, pertanto, venuta a creare una discriminazione verso i direttori generali interni, per i quali la norma in questione continua a valere per il passato, con il proseguire dell’attività di recupero delle somme da parte della Direzione generale del personale e riforma della Regione;
– è giunta notizia che nel frattempo gli uffici della Direzione generale del personale e riforma della Regione e della Presidenza della Regione sono stati investiti da numerose diffide da parte degli interessati, che ben presto potrebbero tramutarsi in contenziosi e cause con grave nocumento per le casse della Regione,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione per sapere:
1) quante siano le diffide a oggi presentate e a quanto ammonti l’eventuale spesa per la Regione in caso di soccombenza in eventuali giudizi;
2) quali siano le azioni che si intendono intraprendere per evitare il verificarsi di questa assurda situazione discriminatoria e per evitare che le attuali diffide si trasformino in contenzioso futuro.

Cagliari, 11 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 165/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 165/A

(Pervenuta risposta scritta in data 16/04/2025)

PIRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito ai disagi dei pazienti che necessitano della visita oculistica al pronto soccorso del Policlinico di Monserrato.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– secondo numerose segnalazioni, risulta che dal lunedì al venerdì presso il pronto soccorso dell’o-spedale Policlinico di Monserrato non è possibile effettuare visite oculistiche;
– le persone che necessitano di una consulenza urgente, una volta effettuato il triage al Policlinico, sono costrette a dirigersi verso l’ospedale S. Giovanni di Dio di Cagliari, dove in tali giorni si effettuano le visite fino alle ore 18;
– che il servizio, presso l’ospedale di Monserrato, risulterebbe operativo solo il sabato, fino alle ore 18;

PRESO ATTO che:
– tale situazione si traduce in una soluzione di continuità della presa in carico del paziente fin dal principio;
– numerose persone o rinunciano a proseguire secondo le indicazioni del triage o preferiscono ricominciare il proprio percorso rivolgendosi ad altri presidi ospedalieri;

VISTO che, in assenza di un’adeguata pubblicità verso l’utenza, riguardo all’effettiva disponibilità delle consulenze oculistiche, non solo si cagiona un disagio ai cittadini ma si incide sull’efficienza del servizio sanitario nella città di Cagliari,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione riguardante le consulenze oculistiche presso il pronto soccorso del Policlinico di Monserrato;
2) quali siano i criteri adottati in base ai quali si stabiliscono degli orari incompatibili con l’attività del pronto soccorso;
3) quali siano i motivi per cui il percorso di un paziente di fatto venga interrotto o ritardato con il dirottamento verso altre strutture, con una dilatazione dei tempi che stride con i compiti di un pronto soccorso.

Cagliari, 11 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 164/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 164/A

SALARIS – TICCA – FASOLINO, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata pubblicazione del bando per la realizzazione di progetti innovativi, di recupero, valorizzazione e salvaguardia delle razze autoctone in via di estinzione.

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I sottoscritti,

PREMESSO che l’articolo 9, comma 16, della legge regionale 19 dicembre 2023, n. 17 (Modifiche alla legge regionale n. 1 del 2023 (Legge di stabilità 2023), variazioni di bilancio, riconoscimento di debiti fuori bilancio e passività pregresse e disposizioni varie), come modificato dall’articolo 6, comma 1, lettera a), della legge regionale 5 febbraio 2024, n. 1 (Disposizioni finanziarie in materia di promozione turistica, sanità e su varie materie), ha autorizzato la spesa di 3 milioni di euro a favore dell’Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale (LAORE) per la realizzazione di progetti innovativi, di recupero, valorizzazione e salvaguardia delle razze autoctone in via di estinzione, di cui all’articolo 17 dell’allegato alla deliberazione della Giunta regionale 6 dicembre 2017, n. 54/11 (Legge regionale 7 agosto 2014, n. 16 “Norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale: agrobiodiversità, marchio collettivo, distretti” – Capo I “Tutela, conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità della Sardegna”. Direttive di attuazione);

CONSIDERATO che l’allegato alla su citata deliberazione n. 54/11 del 2017 dispone che i beneficiari dei finanziamenti possano essere enti pubblici, associazioni, comunità di tutela e comitati per la biodiversità e privati, individuati mediante bando pubblico;

CONSTATATO che la Giunta regionale con deliberazione 23 febbraio 2024, n. 5/30 (Realizzazione di progetti innovativi, di recupero, valorizzazione e salvaguardia delle razze autoctone in via di estinzione. Direttive di attuazione. Legge regionale 19 dicembre 2023, n. 17, articolo 9, comma 16) ha approvato le Direttive di attuazione dell’intervento e ha dato mandato all’Agenzia LAORE a procedere alla pubblicazione del bando e alla gestione dell’erogazione dei contributi;

VERIFICATO che ad oltre un anno di distanza il bando non è stato ancora pubblicato;

RITENUTO che sia necessario preservare, tutelare e promuovere l’impiego delle risorse genetiche autoctone a rischio di erosione genetica e/o estinzione, iscritte al Repertorio regionale dell’agrobiodiversità,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione sopra esposta;
2) se non ritengano di dover verificare con l’Agenzia LAORE i motivi della mancata pubblicazione del bando, dopo l’approvazione della citata deliberazione della Giunta regionale n. 5/30 del 2024;
3) se non ritengano, infine, di dover immediatamente provvedere per l’adozione del bando per l’annualità 2025.

Cagliari, 6 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 163/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 163/A

CERA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di concludere in tempi rapidi il trasferimento al demanio regionale ed il successivo affidamento al Consorzio di bonifica dell’oristanese del patrimonio immobiliare residuale delle bonifiche sarde nel Comune di Arborea.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con l’articolo 13, comma 24, della legge regionale 22 novembre 2021, n. 17 (Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale), viene autorizzata, la spesa nel limite complessivo di euro 1.500.000, al fine di assicurare la realizzazione di interventi funzionali alla gestione delle attività di competenza del Consorzio di bonifica dell’oristanese, attraverso l’acquisizione del patrimonio immobiliare residuale della bonifiche sarde, costituito per circa seicento ettari da tare, canali e fasce forestali, al fine di poterne garantire la necessaria corretta manutenzione e valorizzazione nell’ambito della tutela del sistema idrogeologico della bonifica dei terreni di Arborea;
– la Giunta regionale, con propria deliberazione adottata su proposta dell’Assessore competente in materia di agricoltura, ha successivamente stabilito criteri e modalità per la loro acquisizione al demanio regionale e per l’affidamento al Consorzio medesimo;
– la Giunta regionale ha, in seguito, deliberato di attribuire alla Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale (LAORE) la competenza per l’attuazione dell’intervento previsto dall’articolo 13, comma 24, della legge regionale n. 17 del 2021, approvando le direttive circa i criteri e le modalità di attuazione dell’intervento per l’acquisizione al demanio regionale e per il successivo affidamento al Consorzio di bonifica dell’oristanese, del patrimonio immobiliare residuale delle bonifiche sarde, costituito per circa 600 ettari da tare, canali e fasce forestali, al fine di poterne garantire la necessaria corretta manutenzione e valorizzazione nell’ambito della tutela del sistema idrogeologico della bonifica dei terreni di Arborea;

DATO ATTO che l’Agenzia LAORE, terminata la verifica istruttoria documentale nel giugno 2024, ha comunicato l’esito della propria attività alla Regione, per la definizione dell’atto di compravendita;

RILEVATO che non risulta al momento che l’operazione di trasferimento del patrimonio immobiliare residuale delle bonifiche sarde, costituito per circa 600 ettari da tare, canali e fasce forestali, sia stata definita tra le parti, malgrado la stessa sia stata esaminata, verificata e autorizzata dall’Agenzia LAORE sin dal mese di giugno 2024;

VALUTATO che il sistema costituito dalle tare, i canali e le fasce forestali di varia larghezza, poste a confine dei campi da coltivare, costituisca un elemento imprescindibile, attraverso una sua programmata e costante manutenzione, per una efficace e razionale tutela del sistema idrogeologico della
bonifica dei terreni di Arborea;

EVIDENZIATO che non risulta venga attualmente svolta la necessaria manutenzione di tale patrimonio, con particolare riferimento alle fasce forestali, con tutte le implicazioni negative che tale situazione sta causando nel sistema idrogeologico della bonifica;

RITENUTO necessario segnalare a tutte le autorità competenti, ed in particolar modo al Presidente della Regione ed agli assessorati regionali competenti in materia di enti locali e di agricoltura, tale inspiegabile situazione affinché possano essere accertate le cause che hanno sino ad ora impedito la conclusione di tale importante operazione, nella quale sono state impegnate ingenti risorse finanziarie della Regione,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione di stallo venutasi a creare e quali azioni intendano intraprendere, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, al fine di favorire la conclusione in tempi rapidi delle procedure di trasferimento al demanio regionale, per il successivo affidamento al Consorzio di bonifica dell’oristanese, del patrimonio immobiliare residuale delle bonifiche sarde sito nel Comune di Arborea.

Cagliari, 6 marzo 2025

INTERROGAZIONE N. 162/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 162/A

RUBIU con richiesta di risposta scritta, in merito alla gestione della crisi idrica in Sardegna e sulla convocazione del tavolo di crisi limitato al sistema nord-occidentale dell’Isola.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– l’intera Sardegna sta attraversando una grave emergenza idrica, con ripercussioni su agricoltura, industria e approvvigionamento idrico civile;
– il problema della siccità riguarda tutte le zone dell’Isola e non solo il Nord-Ovest;
– con nota del 27 febbraio 2025, la Presidente della Regione ha convocato un tavolo di crisi esclusivamente per affrontare la situazione emergenziale del sistema nord-occidentale (Temo – Cuga – Surigheddu – Bidighinzu);

CONSIDERATO che:
– non risulta siano state prese iniziative analoghe per altre aree della Sardegna, nonostante anch’esse soffrano la carenza d’acqua;
– nel tavolo di crisi convocato non sono stati coinvolti rappresentanti delle province del Sud e del centro dell’Isola, né i sindaci dei comuni più colpiti al di fuori del Nord-Ovest;
– la gestione dell’emergenza idrica deve essere affrontata con equità e tenendo conto delle esigenze di tutti i territori,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) per quale motivo la Regione ha convocato un tavolo di crisi limitato alla sola area nord-occidentale, escludendo altre zone della Sardegna gravemente colpite dalla siccità;
2) se sono previste iniziative analoghe per le altre zone dell’Isola e, in caso contrario, quali siano le motivazioni di tale esclusione;
3) quali azioni urgenti la Giunta intenda adottare per affrontare l’emergenza idrica in tutta la Sardegna e non solo in un’area specifica.

Cagliari, 5 marzo 2025

MOZIONE N. 44

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 44

SORGIA, per la richiesta di modifica del bando INPS “Home Care Premium 2025-2028” e il reintegro dei servizi socioassistenziali esclusi.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il progetto “Home Care Premium” (HCP), promosso e gestito dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) – Direzione centrale Credito, Welfare e Strutture Sociali – rappresenta da anni uno strumento fondamentale per la presa in carico domiciliare di soggetti fragili e non autosufficienti, figli o coniugi di dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
– in data 21 marzo 2025 è stato pubblicato il bando di concorso per il progetto HCP 2025, con validità dal 1° luglio 2025 al 31 dicembre 2028, che delinea le nuove modalità di accesso e tipologie di prestazioni erogabili;
– tale bando, pur confermando la struttura duale tra prestazioni prevalenti (erogazioni economiche dirette a supporto del beneficiario) e prestazioni integrative (servizi forniti tramite gli Ambiti territoriali sociali), ha escluso una serie di servizi socioassistenziali precedentemente previsti, tra cui:
a) supporto ai caregiver familiari (formazione, sollievo e supporto psicologico);
b) servizi di trasporto sociale;
c) prestazioni professionali domiciliari di natura educativa e relazionale;
d) supporti tecnologici per l’autonomia personale;

CONSIDERATO che:
– tali modifiche riducono sensibilmente l’efficacia del progetto nella presa in carico multidimensionale della persona fragile, rischiando di compromettere la qualità della vita dei beneficiari e di sovraccaricare il sistema pubblico territoriale dei servizi sociali;
– tale scelta ha generato un diffuso allarme tra cittadini, enti gestori e organizzazioni del Terzo settore, come testimoniato da alcune petizioni online promosse per chiedere il reintegro dei servizi socioassistenziali, che hanno raccolto in breve tempo centinaia di adesioni in Sardegna e nel resto del Paese;
– l’attuale assetto del bando HCP 2025 rischia di lasciare migliaia di famiglie sarde senza un supporto adeguato, in un contesto regionale in cui l’invecchiamento demografico e la carenza di servizi pubblici domiciliari già costituiscono una criticità strutturale;

RITENUTO che:
– sia urgente che la Regione si faccia portavoce istituzionale delle istanze delle famiglie coinvolte, sollecitando l’INPS a rivedere il contenuto del bando e ad assicurare una maggiore equità territoriale nella distribuzione delle risorse e nella qualità dei servizi;
– sia opportuno prevedere anche forme di compensazione regionale in caso di mancata revisione del bando nazionale, per non lasciare scoperti i bisogni assistenziali più urgenti,

impegna la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

1) a sollecitare formalmente l’INPS affinché proceda, in tempi rapidi, alla modifica del bando “Home Care Premium 2025”, reintegrando le prestazioni socioassistenziali escluse, sulla base delle esigenze espresse dai territori;
2) a portare la questione all’attenzione della Conferenza delle Regioni e Province autonome, al fine di elaborare una posizione unitaria e rafforzare il peso politico della richiesta nei confronti del Governo e dell’INPS centrale;
3) a valutare l’adozione di interventi integrativi regionali, in collaborazione con gli ambiti PLUS, per sostenere i beneficiari HCP che, a causa delle modifiche introdotte, si vedranno privati di importanti servizi assistenziali;
4) a riferire in Consiglio regionale in merito agli sviluppi della vicenda e alle eventuali azioni intraprese.

Cagliari, 1° aprile 2025