AttivitĂ  ridotta in Consiglio regionale

09/03/2020

“Nessun allarme ma la situazione sanitaria  richiede la massima cautela. Dobbiamo essere noi a dare l’esempio e a creare quelle condizioni di sicurezza per evitare l’ulteriore diffondersi del virus”.

Il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha deciso, sentiti i capigruppo e i questori, di limitare al massimo l’attività nel Palazzo del Consiglio regionale per adempiere alle disposizioni ministeriali e regionali sulle misure da adottare per arginare il Coronavirus.

Da domani sono state annullate tutte le sedute delle commissioni consiliari , ad eccezione di quelle urgenti che, comunque, dovranno svolgersi nella massima sicurezza e senza persone estranee. Inoltre, l’accesso nel Palazzo sarà vietato ai visitatori.

“La nostra attività istituzionale – ha detto il Presidente Pais – subirà un rallentamento, ma non si fermerà. Saranno vietate riunioni e assembramenti. Nel caso di sedute urgenti saranno rispettate tutte le misure di sicurezza. E’ importante attenersi scrupolosamente ai divieti, agli obblighi e alle regole contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio de ministri. Sono fiducioso – ha continuato Pais – che questo periodo di emergenza sanitaria sarà molto limitato ma chiedo a tutti i sardi, soprattutto ai giovani, di avere comportamenti responsabili e di attenersi scrupolosamente alle prescrizioni. Solo così potremo vincere tutti insieme questa battaglia sanitaria e ritornare al più presto alla vita normale ”.

II commissione, parere favorevole al P/107 sui lavoratori delle aree di crisi industriale complessa. Via libera alla Programmazione 2026 della Garante per l’infanzia e l’adolescenza

Cagliari, 4 dicembre 2025 – La II commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Camilla Soru (Pd), ha espresso, parere favorevole, all’unanimitĂ , sul P/107 “Erogazione di un’indennitĂ  ad integrazione del reddito a favore dei lavoratori delle aree di crisi industriale complessa della Sardegna, percettori della mobilitĂ  in deroga erogata ai sensi all’articolo 44, comma 11-bis, del d.lgs. n. 148/2015. Legge regionale 11 settembre 2025, n. 24, art. 17, comma 2. Criteri e modalitĂ  di attuazione”, illustrato dal direttore generale dell’assessorato regionale del Lavoro, Delfina Spiga. Con la delibera, oggetto del parere, la Regione ha impegnato risorse per 2 milioni e 220mila euro annuali per il 2025, 2026 e 2027 a sostegno dei lavoratori dell’area di crisi industriale complessa di Portovesme e Porto Torres, percettori della mobilitĂ  in deroga, circa 320 lavoratori. Si tratta di una integrazione al reddito, che non potrĂ  essere superiore a 500 euro mensili, a favore dei lavoratori che percepiscono la mobilitĂ  in deroga, che, è scritto nella delibera, ha subito “una significativa diminuzione”.

La Commissione ha, anche, approvato all’unanimità, con una risoluzione, la Programmazione annualità 2026 della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Il via libera è arrivato dopo l’audizione della Garante Carla Puligheddu, che terminerà il suo mandato a gennaio prossimo e che ha, quindi, impegnato le risorse soltanto fino a gennaio. Al centro dell’intervento la Consulta Gaia, organismo composto da venti ragazzi tra i 12 e i 17 anni, che la Garante ha voluto costituire, perché, ha detto, l’ascolto dei minori è un diritto fondamentale sancito dalle convenzioni internazionali. Per gennaio è previsto un grande evento, ha proseguito, gestito dagli stessi giovani di Gaia, dedicato al dialogo intergenerazionale su benessere, partecipazione politica e criticità che attraversano gli adolescenti. La Garante ha richiamato l’attenzione sulla centralità della famiglia, nelle sue molteplici forme, e sul principio del superiore interesse del minore. Tra le priorità, per la Garante, ci sono la gestione delle segnalazioni provenienti dalle scuole, dagli enti locali e dalle famiglie, i temi del bullismo, delle separazioni conflittuali e la tutela dei minori stranieri non accompagnati, per i quali proseguirà la formazione dei tutori volontari. Spesso basta cambiare prospettiva, ha detto, per comprendere i problemi dei ragazzi. Puligheddu ha auspicato che si prosegua nell’ascolto dei ragazzi, anche attraverso la Consulta Gaia, che, ha ribadito, sta portando avanti un grande lavoro e parteciperà, il 10 dicembre a un incontro all’interno dell’Istituto di pena minorile di Quartucciu.

La Commissione ha poi chiesto il parere della Garante sulla proposta di legge 29 (Soru e più) “Norme per il monitoraggio e il contrasto dei fenomeni discriminatori fondati sull’omo-lesbo-bi-trans-intersex-afobia”. Puligheddu ha espresso apprezzamento per il progetto di legge, ma ha proposto anche l’inserimento del monitoraggio dei minorenni e una maggiore sensibilizzazione e formazione dei docenti. Secondo uno studio dell’Università Bocconi, ha spiegato, c’è una percezione divergente tra il disagio avvertito dai ragazzi e quello evidenziato dagli insegnanti. Per la Garante è utile pensare a una formazione specifica sulla disforia di genere per i pediatri, inserendo anche degli esperti sulla disforia di genere nei consultori multidisciplinari. Anche il presidente del Corecom Sardegna, Mario Cabasino, sentito in audizione sulla PL 29, ha dato la massima disponibilità per portare avanti un percorso che coinvolga il Corecom, sentita prima l’Agcom. Cabasino ha fatto presente che il Comitato, da lui presieduto, ha poco personale, che si deve dividere tra le tante attività portate avanti, ma ha confermato la disponibilità a trovare un percorso comune.

La Commissione ha anche proseguito l’esame della proposta di legge 58 (Alessandro Solinas e più) sulle “disposizioni per la qualità e la sicurezza del lavoro, per il contrasto al dumping contrattuale, nonché per la stabilità occupazionale nei contratti pubblici d’appalto o di concessione eseguiti sul territorio regionale”. Il Parlamentino ha sentito in audizione il presidente regionale di Casartigiani, Ignazio Schirru.

INTERROGAZIONE N. 358/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 358/A

INTERROGAZIONE TALANAS – COCCIU – CHESSA – MAIELI – MARRAS – PIRAS. con richiesta di risposta scritta, in merito allo scorrimento delle graduatorie degli Operatori socio-sanitari (OSS) e stabilizzazione del personale sociosanitario in Sardegna.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– in Sardegna risultano attive diverse graduatorie di Operatori socio-sanitari (OSS), approvate dall’Azienda regionale per l’emergenza sanitaria (ARES) e dalle singole Aziende sanitarie locali (ASL);
– nonostante la carenza di personale nei reparti, tali graduatorie non vengono utilizzate in modo sistematico per assunzioni a tempo indeterminato;
– è impensabile che il ricorso ai cosiddetti “cantieri occupazionali” possano risolvere il problema della mancanza degli OSS all’interno delle strutture sanitarie, trattandosi di contratti temporanei con scadenze ravvicinate e senza prospettiva di stabilizzazione, questi dovevano essere in aggiunta ed a supporto dei servizi di assistenza e cura, non sostitutivi degli operatori all’interno delle piante organiche di ogni ASL;
– gli OSS che hanno maturato i requisiti durante l’emergenza Covid attendono da anni di poter essere stabilizzati;
– lo scorrimento delle graduatorie riguardanti gli idonei dei concorsi degli OSS scadono il 31 dicembre 2025, ogni ASL entro tale data dovrebbe approvare una delibera con la quale si impegna allo scorrimento della graduatoria;
– dal 1° gennaio 2026 entrerĂ  in vigore la norma nazionale “taglia idonei”, che ridurrĂ  ulteriormente le possibilitĂ  di scorrimento delle graduatorie di idonei create nei concorsi, anche se per quanto riguarda le attivitĂ  sanitarie potrebbe essere superata;

CONSIDERATO che:
– la carenza di OSS, ed in particolare nell’ASL di Nuoro, sia per quanto riguarda i presidi ospedalieri e sia le strutture territoriali, incide negativamente sulla qualitĂ  dell’assistenza sanitaria e sul carico di lavoro del personale giĂ  in servizio;
– l’utilizzo delle graduatorie giĂ  approvate garantirebbe trasparenza, equitĂ  e continuitĂ  occupazionale ed inoltre la possibilitĂ  delle stabilizzazioni;
– la Regione ha stanziato risorse nel piano triennale 2024-2026 per il personale sanitario;

RITENUTO che la vertenza promossa dagli Operatori socio-sanitari, ed in particolare quelli della provincia di Nuoro, sia di notevole importanza, legittima e non piĂą rinviabile, considerato che le graduatorie del concorso ARES hanno una durata temporale limitata;

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se intendano disporre lo scorrimento immediato delle graduatorie OSS attualmente valide in Sardegna;
2) quali misure intendano adottare per la stabilizzazione del personale OSS che ha maturato esperienza durante l’emergenza Covid;
3) se ritengano opportuno superare i cantieri occupazionali e garantire assunzioni stabili tramite graduatoria;
4) quali azioni siano previste per evitare che la norma “taglia idonei” penalizzi ulteriormente gli OSS sardi.

Cagliari, 3 dicembre 2025

INTERROGAZIONE N. 357/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 357/A

INTERROGAZIONE SCHIRRU, con richiesta di risposta scritta, in merito ai gravi disagi e disservizi sul volo Aeroitalia Cagliari-Milano Linate del 26 novembre 2025 e sulla situazione relativa alla continuitĂ  territoriale.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– mercoledì 26 novembre 2025, come si è appreso dalla stampa, il volo Aeroitalia Cagliari-Milano Linate (numero volo XZ 02350) delle ore 06:25 ha causato un grave disservizio, culminato con il rientro forzato a Cagliari dopo circa 45 minuti di volo;
– prima della partenza, con i passeggeri giĂ  a bordo, il velivolo subiva un improvviso spegnimento a causa di un distacco della corrente, così come comunicato dal personale di bordo;
– dopo dieci minuti dal decollo, veniva udito a bordo un rumore fortissimo seguito da una fiammata che provocava grande apprensione fra i passeggeri e che induceva il comandante a prendere la decisione, per ragioni di sicurezza, di rientrare immediatamente a Cagliari;
– il volo de quo atterrava nuovamente a Cagliari alle ore 07:14 e ai passeggeri veniva comunicato che un’eventuale ripartenza sarebbe potuta avvenire forse e solo con un altro aeromobile;
– tale atteggiamento, oltre a generare forte preoccupazione ha sollevato parecchi interrogativi sulla sicurezza operativa e sulla qualitĂ  della continuitĂ  territoriale;

CONSIDERATO che:
– la continuitĂ  territoriale rappresenta un servizio pubblico essenziale per i residenti in Sardegna;
– eventi di questo tipo incidono gravemente sulla tutela dei passeggeri e sulla credibilitĂ  del sistema aeroportuale;

RILEVATO che, la Regione ha il dovere di verificare il rispetto degli standard di sicurezza, affidabilitĂ , puntualitĂ  e qualitĂ  del servizio,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) se la Regione sia stata immediatamente informata del grave disservizio verificatosi sul volo di cui sopra;
2) quali siano le cause esatte che hanno causato lo spegnimento improvviso del velivolo prima della partenza e il forte botto udito in volo;
3) se la Regione abbia richiesto un rapporto tecnico dettagliato al vettore e all’ENAC;
4) se il velivolo fosse pienamente conforme ai requisiti tecnici previsti dalla continuitĂ  territoriale;
5) quali misure la Regione intenda adottare per garantire i piĂą alti standard ed una maggiore affidabilitĂ  del servizio;
6) se siano previste sanzioni o richiami formali nei confronti del vettore;
7) in che modo la Giunta intenda intervenire per assicurare una continuitĂ  territoriale moderna, sicura e puntuale;
8) se la Regione intenda attivarsi per una verifica straordinaria sull’intera flotta del vettore;
9) quali modalitĂ  di tutela e compensazione siano state attivate per i passeggeri coinvolti.

Cagliari, 3 dicembre 2025

INTERROGAZIONE N. 356/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 356/A

INTERROGAZIONE COCCIU – CHESSA, con richiesta di risposta scritta, in merito alle verifiche di controllo dell’ANAC sulla procedura del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 luglio 2018 (Individuazione delle categorie merceologiche, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2014, n. 89), categoria “Servizi integrati per gestione delle apparecchiature elettromedicali” aperta ai sensi dell’articolo 71 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 (Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici.), per l’affidamento dei servizi integrati per la gestione delle apparecchiature elettromedicali della Aziende sanitarie della Regione – 2° edizione, gara indetta dalla centrale unica di committenza della Regione Polygon Spa.

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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– l’AutoritĂ  nazionale anticorruzione (ANAC) piĂą volte si è pronunciata in materia di controlli sulle gare d’appalto al fine di prevenire illeciti, sul rispetto della normativa in materia e degli obblighi di trasparenza, soprattutto nei contratti nella pubblica amministrazione;
– pure la Corte dei conti ha segnalato, anche in Sardegna, casi di malcostume e inefficienze citando illeciti nelle gare d’appalto;
– la Regione, istituendo i “Patti di integritĂ ”, previsti dall’articolo 1, comma 17, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalitĂ  nella pubblica amministrazione) intende prevenire tali fenomeni nell’espletamento delle procedure degli appalti pubblici;
– l’articolo 1, comma 17 recita “Le stazioni appaltanti possono prevedere negli avvisi, bandi di gara o lettere di invito che il mancato rispetto delle clausole contenute nei protocolli di legalitĂ  o nei patti di integritĂ  costituisce causa di esclusione dalla gara”;
– questo strumento coinvolge gli operatori economici e le amministrazioni in un sistema di trasparenza, correttezza e controllo, diventando parte integrante della documentazione di gara e del successivo contratto;
– al fine di tenere costantemente aggiornato il Programma triennale per la trasparenza e l’integritĂ  è prevista stabilmente un’attivitĂ  di verifica sull’adempimento da parte dell’amministrazione degli obblighi di pubblicazione e controllo, al fine di assicurare la regolare attuazione dell’accesso civico sulla base di quanto stabilito dall’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicitĂ , trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni);
– con parere consultivo n. 35 del 20 luglio 2023, l’ANAC si era giĂ  pronunciata sulla possibilitĂ  per la stazione appaltante di aggiudicare un contratto di fornitura alla Polygon Spa, a carico della quale dal certificato dei carichi pendenti pare sia risultato un procedimento penale in corso (nella fattispecie, citazione diretta in giudizio per i reati di cui agli articoli 590, commi 1, 2 e 3 e 583, comma 1, del codice penale);
come riportato da diversi organi di stampa, per una gara similare, espletata dalla centrale di committenza della Regione Sicilia, sono emersi gravi fatti che vedono il coinvolgimento del soggetto suindicato;
– malgrado in questi casi “costituisce motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura d’appalto o concessione, la condanna con sentenza definitiva o un decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale”;
RILEVATO che:
– l’ANAC scrive che “in presenza di gravi fatti di rilevanza penale conosciuti dalla stazione appaltante è demandato alla stessa un margine importante di discrezionalitĂ  con riferimento alla verifica del requisito di cui all’articolo 80, comma 5, lett. c), del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), che prevede come causa ostativa alla partecipazione a gare d’appalto e alla stipula dei relativi contratti, previa motivata valutazione della stazione appaltante, la circostanza che il concorrente abbia commesso un errore grave nell’esercizio della sua attivitĂ  professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte della stazione appaltante”;
– sempre nel parere consultivo l’ANAC dichiara che “alla luce di quanto sopra, è rimessa alla valutazione discrezionale della stazione appaltante l’incidenza sull’affidabilitĂ  dell’operatore economico, della pendenza di un procedimento penale a carico dell’aggiudicatario, in relazione alla sussistenza del grave illecito professionale ai sensi dell’articolo 80, comma 5 lett. c) del Codice penale”;
– l’opinione pubblica è sempre piĂą attenta e sensibile alla salvaguardia e alla reale applicazione delle norme di controllo e verifica;
– erroneamente, purtroppo troppo spesso, si individua la classe politica quale responsabile di scarsa attenzione al controllo e alla prevenzione dei casi di cui sopra;
– è necessario e urgente avere e dare delle risposte in merito,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale per sapere se si stiano adottando tutte le dovute attenzioni, controlli e verifiche circa la societĂ  Polygon Spa e la gara in epigrafe, indetta in ambito sanitario dalla centrale unica di committenza della Regione.
Cagliari, 3 dicembre 2025

INTERROGAZIONE N. 355/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 355/A

INTERROGAZIONE CERA – TRUZZU – PIGA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione di crisi del sistema di soccorso 118 gestito da cooperative sociali e associazioni di volontariato convenzionate con l’Azienda regionale emergenza urgenza Sardegna (AREUS) e sulle iniziative che la Regione intende adottare per assicurare continuitĂ , qualitĂ  e sostenibilitĂ  del servizio in favore della popolazione.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– il sistema di emergenza-urgenza sanitaria 118 rappresenta una componente essenziale del Servizio sanitario regionale (SSN), garantendo in tutti i territori e, in particolare, nelle aree interne e periferiche, la tempestiva presa in carico delle emergenze, spesso costituendo l’unico presidio sanitario immediatamente accessibile ai cittadini;
– una quota significativa delle postazioni di soccorso 118 in Sardegna è gestita, sulla base di convenzioni con l’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna (AREUS), da associazioni di volontariato e cooperative sociali, appartenenti al Terzo settore, che assicurano con continuitĂ  turni ventiquattro ore su ventiquattro o comunque articolati su piĂą fasce orarie, mettendo a disposizione mezzi, equipaggi e personale formato;
– tale contribuzione del Terzo settore consente alla Regione di garantire una copertura capillare del territorio, con costi inferiori rispetto a una gestione diretta integralmente pubblica, ma richiede al contempo condizioni economiche e organizzative certe e sostenibili per gli enti gestori e per i lavoratori coinvolti;

CONSIDERATO che:
– con deliberazione della Giunta regionale 31 agosto 2021, n. 36/45 (Proroga e parziale modifica della convenzione transitoria per la regolamentazione del servizio territoriale di soccorso di emergenza-urgenza 118, approvata con la Delib.G.R. n. 67/4 del 31.12.2020) è stata approvata una convenzione transitoria tra AREUS e le associazioni di volontariato/cooperative sociali per la regolamentazione del servizio territoriale di soccorso in emergenza-urgenza 118;
– tale convenzione transitoria è stata successivamente prorogata fino al 31 dicembre 2025 con deliberazione 20 dicembre 2024, n. 494 del Direttore generale dell’Azienda regionale emergenza urgenza Sardegna (AREUS) (Proroga convenzione transitoria per la regolamentazione del servizio territoriale di soccorso in emergenza-urgenza 118 approvata con Delibera G.R. n. 36/45 del 31.08.2021 e ulteriori servizi integrativi fino al 31.12.2025), in assenza però di una complessiva riforma del sistema di convenzionamento e accreditamento delle postazioni 118 e di una revisione strutturale dei criteri di riconoscimento dei costi;
– l’assetto transitorio si protrae quindi da anni, con un evidente scostamento rispetto alle finalitĂ  di breve durata originariamente previste e con la conseguenza di mantenere in una condizione di in-certezza prolungata associazioni, cooperative, lavoratori e comunitĂ  locali;
– in data 24 gennaio 2025 si è svolto presso l’Assessorato regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’as-sistenza sociale un incontro con le rappresentanze del Terzo settore, finalizzato a definire:
– il percorso di riorganizzazione, del sistema dell’emergenza-urgenza 118, in coerenza con la riforma nazionale del Terzo settore;
– la stesura di una nuova convenzione, per la gestione delle postazioni 118, con l’obiettivo dichiarato, da parte della stessa Amministrazione regionale, di concludere il lavoro “in tempi rapidi”, indicati in circa sei mesi;
– a quanto risulta, però, dagli organi di stampa e dalle comunicazioni delle associazioni rappresentative del settore coinvolto, benchĂ© vi siano stati ulteriori incontri con gli assessori competenti e il vertice di AREUS, anche nel mese di giugno 2025, tali impegni non avrebbero ancora trovato concreta attuazione e non risulta, pertanto, che siano stati adottati provvedimenti organici di riforma del sistema, nĂ© che sia stata presentata, alle parti sociali, una bozza di nuova convenzione;

PRESO ATTO che:
– in data 14 novembre 2025 Legacoop Sardegna e Legacoop sociali Sardegna hanno diffuso una lettera aperta, indirizzata alla Giunta regionale, al Consiglio regionale, alle Commissioni competenti, ad AREUS, ad ANCI Sardegna e ad altre istituzioni, con la quale si denunciava:
– il “ritardo, se non la perdurante inerzia” nell’affrontare le gravi criticitĂ  dei servizi di emergenza-urgenza 118;
– uno stato di crescente incertezza per il futuro lavorativo di soci, dipendenti e delle organizzazioni coinvolte;
– l’inadeguatezza e incertezza delle risorse economiche riconosciute rispetto ai costi effettivi da sostenere per garantire qualitĂ  e continuitĂ  delle attivitĂ  in oggetto;
– nella medesima nota si ribadiva l’urgente necessitĂ  di definire nuove regole per l’organizzazione e la gestione dell’emergenza-urgenza 118, anche attraversando una fase transitoria, ma ben delimitata, in grado di consentire il riconoscimento, a favore dei soggetti gestori, dei costi effettivi e necessari alla regolare contrattualizzazione del personale, di mettere in sicurezza i presìdi territoriali e di evitare, quindi, l’abbandono del settore da parte di operatori ormai altamente professionalizzati;
– le stesse organizzazioni hanno poi espresso la necessitĂ  che l’Assessorato convochi, “in tempi rapidi”, un incontro, con tutti gli attori impegnati sul campo, per illustrare e discutere il disegno complessivo di riorganizzazione del sistema 118 convenzionato col Terzo settore, i criteri e le modalitĂ  con cui si intende procedere all’accreditamento e all’affidamento delle postazioni territo-riali, nonchĂ©, le forme di riconoscimento dei costi diretti e indiretti per l’organizzazione dei servizi e delle attivitĂ  di soccorso nel territorio;

RILEVATO che, numerose testate giornalistica locali e nazionali, fra cui Unione sarda, ANSA Sardegna, RaiNews Sardegna, eccetera, hanno dato ampio risalto alla questione in oggetto, parlando esplicitamente di “collasso del mondo dei soccorritori del 118”, di “dieci mesi di silenzio” da parte della Regione nonchĂ©, del “rischio che centinaia di ambulanze possano essere costrette a fermarsi per mancanza di condizioni economiche sostenibili”;

SOTTOLINEATO che:
– le risorse finora destinate e riconosciute dalla Regione, per le attivitĂ  di soccorso 118, non coprono integralmente i costi per stipendi, contributi, formazione obbligatoria, manutenzione dei mezzi, assicurazioni e dispositivi sanitari;
– i meccanismi di rimborso non garantiscono tempi rapidi o, quantomeno certi, di pagamento, co-stringendo associazioni e cooperative ad anticipare somme ingenti, senza garanzia di rientro, oppure a sospendere i servizi;
– nelle aree interne, montane e piĂą periferiche, l’eventuale sospensione di una postazione 118 comporterebbe un incremento notevole dei tempi di risposta ai bisogni di emergenza, con possibili conseguenze gravissime sulla tutela della salute e sul diritto alla cura dei cittadini;

EVIDENZIATO che, lo stesso quadro di criticità su delineato, è confermato da atti amministrativi che evidenziano liquidazioni periodiche tardive, rimborsi a consuntivo e una impostazione che non sembra adeguatamente allineata ai principi della riforma del Terzo settore e alla necessità di garantire stabilità occupazionale e qualità dei servizi;

VALUTATO che:
– sia dovere della Regione assicurare la massima soliditĂ  ed affidabilitĂ  strutturale del sistema di emergenza-urgenza 118, programmato su basi certe, fondato su convenzioni e accreditamenti coerenti con la normativa nazionale e con i contratti collettivi, nonchĂ©, adeguatamente finanziato e ripartito, in maniera bilanciata, tra le cooperative sociali e le associazioni di volontariato con-venzionate con AREUS;
– la perdurante condizione di precarietĂ  contrattuale ed economica delle realtĂ  convenzionate con AREUS sia incompatibile con la funzione salvavita dei servizi resi, la dignitĂ  dei lavoratori coinvolti ed il rispetto dei principi di buon andamento e imparzialitĂ  dell’azione amministrativa;

RITENUTO che occorra, pertanto, un intervento urgente e organico da parte della Giunta regionale, che vada oltre le sole proroghe della convenzione transitoria e le liquidazioni semestrali, delineando tempi certi per l’adozione di una nuova convenzione quadro, criteri trasparenti di accreditamento e affidamento, tariffe e rimborsi commisurati ai costi reali, oltre che garanzie di continuitĂ  del servizio in tutti i territori dell’Isola,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se la Giunta regionale sia a conoscenza, nel dettaglio, delle difficoltĂ  che le organizzazioni del Terzo settore, convenzionate con AREUS, sono costrette ad affrontare quotidianamente, in riferimento alla sostenibilitĂ  economica, organizzativa e occupazionale delle postazioni 118 e quale valutazione politica intenda esprimere in merito;
2) per quali ragioni, a distanza di circa dieci mesi dall’incontro del 24 gennaio 2025 – nel quale sarebbero stati assunti impegni precisi, circa la rapida definizione di una nuova convenzione e di un percorso di riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza 118 – non sia ancora stata sotto-posta, alle parti interessate, una bozza di nuova convenzione e non sia stato formalizzato un cronoprogramma degli interventi;
3) se corrisponda al vero che, sinora, le risposte dell’Amministrazione regionale si siano limitate alla proroga della convenzione transitoria e all’adozione di atti di liquidazione periodica dei rimborsi, senza affrontare, in modo strutturale, l’adeguamento delle tariffe ai costi effettivi dei servizi, la copertura dei costi del personale, in applicazione dei contratti collettivi di settore nonchĂ© la riduzione dei tempi di pagamento e la certezza delle risorse;
4) quali iniziative urgenti, la Giunta regionale intenda assumere, al fine di evitare l’eventuale sospensione o riduzione delle attivitĂ  di soccorso, da parte delle cooperative ed associazioni convenzionate, assicurando la continuitĂ  del servizio 118, su tutto il territorio regionale, con particolare attenzione alle aree interne e piĂą disagiate, nelle quali la chiusura, anche di una sola postazione, comporterebbe un grave pregiudizio per la sicurezza e l’incolumitĂ  dei cittadini;
5) se l’Assessore regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale, non ritenga necessario e non piĂą rinviabile, la convocazione, entro un termine ravvicinato, di un tavolo di confronto per-manente che coinvolga AREUS, le rappresentanze del Terzo settore (associazioni di volontariato, cooperative sociali), le organizzazioni sindacali dei lavoratori, Associazione nazionale comuni ita-liani (ANCI) e Comitato autonomie locali (CAL), al fine di condividere il disegno complessivo di riorganizzazione della rete dei mezzi e delle postazioni 118, i criteri di accreditamento nonchĂ© i parametri economici e i meccanismi di rimborso;
6) quali siano i tempi previsti per l’adozione di una nuova convenzione quadro per i servizi di soccorso 118, gestiti dal Terzo settore, in sostituzione dell’attuale regime transitorio, e se la Giunta intenda fissare e rispettare un termine massimo oltre il quale non saranno piĂą ammesse ulteriori proroghe dell’attuale sistema;
7) se la Giunta regionale non ritenga opportuno:
– predisporre un monitoraggio puntuale dei tempi di pagamento e delle criticitĂ  operative, delle postazioni 118 convenzionate;
– attivare strumenti di supporto tecnico-amministrativo in favore di AREUS, ove necessario, per ridurre i ritardi e semplificare le procedure di rendicontazione e liquidazione;
8) quali misure, la Giunta regionale, intenda mettere in campo allo scopo di garantire la piena applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro, di riferimento, per il personale impiegato nei servizi 118 del Terzo settore; di sostenere percorsi di formazione e aggiornamento degli operatori, anche attraverso il riconoscimento e il rimborso dei relativi costi; di valorizzare le competenze maturate dalle organizzazioni di volontariato e dalle cooperative sociali, evitando la dispersione di professionalitĂ  strategiche per il sistema dell’emergenza-urgenza regionale;
9) se la Giunta regionale non ritenga opportuno riferire in modo puntuale alla competente Commissione permanente, del Consiglio regionale, sullo stato di attuazione del piano di riorganizzazione della rete territoriale dei mezzi ed equipaggi del 118, sugli esiti del confronto con il Terzo settore e sulle misure che si intendono adottare nel breve e medio periodo per superare la situazione di crisi attualmente denunciata.

Cagliari, 2 dicembre 2025

Presentati gli “Stati Generali dell’infanzia in Sardegna”. La Garante Puligheddu: “Eliminiamo i retaggi discriminatori”

Cagliari, 4 dicembre 2025 – “Quando cambia l’inizio della storia, cambia tutta la storia. Le nostre leggi devono essere aggiornate eliminando i troppi retaggi discriminatori ancora incompatibili con la parità”. E’ questo, in sintesi, il senso che la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Puligheddu, ha voluto comunicare con la pubblicazione degli Atti degli Stati Generali dell’infanzia, “contra a sa violentzia a sas feminas”, presentati ieri a Cagliari presso la sala convegni di “Sa Manifattura”. In apertura hanno portato i saluti del Consiglio regionale il Presidente Piero Comandini e la Presidente della seconda Commissione consiliare Camilla Soru. La Garante, nel suo intervento, si è soffermata sulla violenza perpetrata per mancanza di riconoscimento della donna in quanto pari, dalla quale derivano una serie di comportamenti e reazioni giuridiche, prima tra tutte la resistenza riguardo all’introduzione della legge relativa al cognome materno.
“Ogni retaggio discriminatorio incompatibile con la paritĂ  – ha sottolineato – deve essere eliminato. Alla Camera ci sono cinque progetti di legge che devono essere approvati al piĂą presto”.
La stessa Corte costituzionale ha richiamato il legislatore e con la sentenza n. 131/2022, ha sancito che non è più possibile reiterare questo sistema.
“Con il cognome del padre si evince la linea paterna, la linea materna scompare. E scompare anche il diritto dei figli e delle figlie a vedere riconosciuta – ha aggiunto la Garante – in modo totalmente paritario la visibilitĂ  delle madri insieme con quella dei padri. Questo è quello che accade, questa è violenza, questo è il principio del cambiamento culturale”.
E’ poi intervenuta Mara Durante, pedagogista, formatrice in letteratura per l’infanzia e in pedagogia della narrazione, docente presso l’Università degli Studi di Verona, che ha proposto un excursus culturale e poetico sulla necessità di ascoltare il minore confrontansi con lui alla pari. Vittorina Baire, presidente della C.R.P.O. ha presentato il punto di vista psicologico nella fondamentale relazione tra mamma e bambino durante i primi mille giorni di vita. Della recente legge rinviata al Senato sul “consenso libero e attuale” ne ha parlato l’avvocata esperta in diritto di famiglia e tutela minorile, Valeria Aresti, prima di sviluppare il tema della violenza assistita e dell’urgenza di parlare di violenza contro i minori.
Sono seguiti gli interventi di alcuni componenti del Comitato Scientifico costituito per la realizzazione degli Stati Generali dell’infanzia, Beniamino Pistidda, direttore dell’accademia di formazione artistica “Popular School”che oltre al suo intervento dedicato all’importanza dell’armonia nel canto delle ninne nanne in gravidanza ha confermato il proprio impegno al contrasto della violenza contro le donne mettendo in scena un’ allieva, Ornella Casu, attraverso l’interpretazione di due toccanti monologhi, il primo centrato sul tema della razionalizzazione dei costi con i tagli ai punti nascita, il secondo, dedicato allo stupro dal celebre testo di Franca Rame. Sono intervenute poi Debora PorrĂ , Sindaca di Villamassargia e Speranza Piredda, ginecologa dell’infanzia e dell’adolescenza. L’evento, organizzato con la collaborazione dell’Associazione “Coordinamento3 – donne di Sardegna”, è stato coordinato dalla presidente Carmina Conte e da Milena Piazza, funzionaria operante nell’Ufficio della Garante per l’infanzia, giĂ  presidente dell’ordine degli assistenti sociali. “Agire dal principio – ha detto la Garante in chiusura – ovvero nei primi 1000 giorni di vita del bambino a partire dal concepimento è la strada che conduce al vero cambiamento culturale”

Corecom e digitale, progetto nelle scuole sarde. Domani convegno in Consiglio regionale

Cagliari, 4 dicembre 2025 – Domani, venerdì 5 dicembre alle 11 nel Transatlantico in Consiglio regionale, il Corecom Sardegna presenta il progetto di media education “Online Onlife , guida all’uso consapevole del digitale. Il Convegno ha l’obiettivo – ha detto il Presidente regionale del Corecom Mario Cabasino – di sviluppare nei ragazzi competenze di cittadinanza digitale per navigare online in modo critico e responsabile, proteggendosi dai numerosi rischi del web. Il Progetto è in collaborazione con la Fondazione Articolo 49 che ha già sviluppato lo stesso format in oltre 10 Corecom del resto d’Italia. Previsti, tra gli altri, gli interventi di Salvatore Deidda, presidente della Commissione telecomunicazioni della Camera dei Deputati, Massimo Capitanio, commissario Agcom e Andrea Poli, presidente della Fondazione articolo 49 . Ci saranno anche gli interventi di Marco Cervellini responsabile della Divisione Formazione dell’Agenzia della Cybersicurezza nazionale e Francesco Greco capo della Polizia postale e di Francesco Feliziani, direttore dell’Ufficio Scolastico regionale.

Strutture sanitarie accreditate, via libera in commissione alle nuove regole

Approvando a maggioranza il parere 100 dopo l’audizione dell’assessore Bartolazzi, la commissione Sanità ha licenziato questa sera le nuove regole per le strutture sanitarie private accreditate con il sistema regionale.

Il P 100, proposto dalla Giunta, è titolato “programmazione regionale e aggiornamento dei parametri per il rilascio del parere di compatibilitĂ  e la verifica di funzionalitĂ  delle strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica  in regime ambulatoriale”. Il parere era giĂ  stato proposto dalla Giunta nella scorsa estate ma rinviato all’esecutivo per un approfondimento.

“Aumenterà sempre di più il criterio territoriale per la distribuzione delle risorse”, ha spiegato l’assessore Bartolazzi, “cercheremo al tempo stesso di limitare la premialità per storicità delle aziende. Puntiamo a una distribuzione più equilibrata delle risorse”.

Per la presidente Carla Fundoni (Pd) “questo provvedimento ha un senso e un’utilità solo se recupera lo squilibrio territoriale e dunque migliora la distribuzione delle risorse sanitarie nei territori. Soltanto così potremo ottenere il risultato di ridurre le liste d’attesa, anche sul versante della fisiochinesiterapia e della riabilitazione. A giugno avevamo inoltre chiesto che fossero rivisti i parametri della dialisi e della camera iperbarica e così è stato, a conferma del fatto che il confronto tra commissione e giunta è sempre utile nell’interesse generale”.

INTERROGAZIONE N. 354/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 354/A

INTERROGAZIONE MELONI Corrado – TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, sui disagi per i viaggiatori riguardo alla mancanza di voli e sul caro-tariffe.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– i servizi aerei di linea sulle rotte che collegano gli scali aeroportuali della Sardegna (Alghero, Cagliari, Olbia) con Roma Fiumicino e Milano Linate sono soggetti a oneri di servizio pubblico (OSP) al fine di assicurare la continuitĂ  territoriale della Sardegna, attraverso collegamenti aerei adeguati, regolari e continuativi;
– il decreto ministeriale 25 novembre 2021, n. 466 e l’allegato tecnico di riferimento stabiliscono i requisiti minimi di capacitĂ  e frequenza per ciascuna rotta onerata;
– secondo le disposizioni vigenti, l’intera capacitĂ  di ciascun aeromobile utilizzato sulle tratte onerose deve essere messa in vendita senza alcun contingentamento di posti. L’accettazione delle prenotazioni e gli inserimenti nelle liste d’attesa devono avvenire ugualmente senza contingentamento;
– stando ad alcune segnalazioni pervenute da cittadini sardi, si sarebbe verificata una specifica criticitĂ  operativa per le giornate di domenica 23 e 30 novembre e lunedì 8 dicembre (data indicata nella documentazione fornita) sulla tratta da Roma Fiumicino a Cagliari Elmas, nonchĂ© sulla tratta da Milano Linate a Cagliari;
– in tale data, sarebbero risultati prenotabili solo tre voli del mattino (partenze da Roma alle 8:10, 9:30 e 11:10), mentre i voli successivi previsti (12:40, 18:30, 20:50 e 21:50) non sarebbero stati prenotabili, in quanto dichiarati “completi” dagli operatori del call center. Non sarebbe stata prevista, inoltre, alcuna procedura di lista d’attesa;
– per quanto riguarda la tratta Milano Linate-Cagliari, sarebbero prenotabili solo i voli del mattino (8:50 e 10:30) nelle giornate di domenica 23 e 30 novembre e lunedì 8 dicembre, mentre risulterebbero non prenotabili i voli delle 16, 19:20 e 21:10; stesso discorso per la tratta Roma- Alghero, in cui voli della domenica 23 sarebbero alle 9, risultando assenti quelli delle 13:25, 17:40 e 21:35, mentre domenica 30 ci sarebbe solo quelle delle 7 e lunedì solo il volo delle 7 e quello delle 22; Roma-Olbia invece avrebbe disponibili il volo delle 16:25 nella giornata di domenica 23, così come lunedì 8 dicembre, mentre domenica 30 sarebbero prenotabili sia quello delle 16:25 sia quello delle 21:40; sempre per Olbia, ma con partenza da Milano Linate, la situazione sembrerebbe migliore, con i voli disponibili alle 9, 17:30 e 21:30 nelle giornate di domenica 23, domenica 30 e lunedì 8 dicembre;

CONSIDERATO che:
– il bando di continuitĂ  territoriale prevede, al punto 3.1.3 (Aeromobili Utilizzabili e Servizi Offerti), che “Nell’ipotesi in cui i sistemi di prenotazione evidenzino, per circostanze contingenti, una domanda di posti per singola tratta superiore al 91 per cento dell’offerta complessiva giornaliera, il vettore che ha accettato gli oneri di servizio pubblico sulla rotta è tenuto ad incrementare l’offerta introducendo voli supplementari o utilizzando aeromobili di capienza superiore senza alcun onere per la Regione Autonoma della Sardegna”;
– l’introduzione di tali voli supplementari richiede che l’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC), su richiesta ad Assoclearance e acquisito il nulla osta della Regione, renda utilizzabili le necessarie bande orarie, ove disponibili;

RILEVATO che:
– la situazione descritta sulla tratta Roma Fiumicino-Cagliari Elmas non consentirebbe il rientro in Sardegna ai passeggeri che necessitano di viaggiare dopo le ore undici del mattino, ponendo di fatto un limite alla fruizione del diritto alla continuitĂ  territoriale;
– la criticitĂ  sollevata sembra configurare una condizione di “circostanze contingenti” che potrebbe aver portato la domanda di posti a superare la soglia del 91 per cento dell’offerta giornaliera;

TENUTO CONTO che in data 1° dicembre 2025, sulla stampa locale, sono stati pubblicati articoli riguardo ai pochi voli prenotabili e sulla conseguente difficoltĂ  di raggiungere la Sardegna, soprattutto per i viaggiatori che usufruiscono di tariffe agevolate, mettendo in evidenza le criticitĂ  della continuitĂ  territoriale e la forte limitazione del diritto alla mobilitĂ  dei sardi, nonchĂ© l’impennata dei prezzi e il caro-tariffe, elementi che hanno ricevuto l’attenzione del Codacons e verranno attenzionati dall’AutoritĂ  garante della concorrenza e del mercato,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dei trasporti per sapere se:
1) sia a conoscenza della situazione di criticità che si sarebbe creata in riferimento alla limitata disponibilità di posti sui voli operati in regime di continuità territoriale nelle diverse tratte indicate per le giornate di domenica 23 e domenica 30 novembre nonché lunedì 8 dicembre, che di fatto non consentirebbero il rientro in Sardegna ai passeggeri che ne avessero necessità dopo la tarda mattinata;
2) abbia valutato, qualora venissero accertate le criticitĂ  evidenziate, se ricorrano le condizioni per richiedere l’attivazione degli strumenti di garanzia previsti dal regime di Oneri di servizio pubblico (OSP), in particolare l’obbligo, a carico del vettore che ha accettato gli oneri di servizio pubblico, di incrementare l’offerta (introducendo voli supplementari o utilizzando aeromobili di capienza superiore), nel caso in cui la domanda di posti per singola tratta sia superiore al 91 per cento dell’offerta complessiva giornaliera, come specificato nel bando e senza alcun onere finanziario per la Regione.

Cagliari, 2 dicembre 2025