Nota stampa della seduta n. 39

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 39
Sabato 24 Gennaio 2020

CONVALIDA DELL’ELEZIONE DEI CONSIGLIERI REGIONALI

IL CONSIGLIO E’ CONVOCATO A DOMICILIO

L’OPPOSIZIONE OCCUPA L’AULA

Cagliari, 24 gennaio 2020 – La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, il presidente ha pronunciato un intervento commemorativo in occasione del Giorno della Memoria, della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e della ricorrenza della Shoah. A seguire, il testo integrale: “Sono passati settantacinque anni quando le truppe sovietiche varcarono i cancelli di Auschwitz e rivelarono al mondo l’orrore del genocidio del popolo ebraico. A partire da quel giorno, nessuno poté più dire di non sapere o di non aver compreso. Eppure, malgrado il tanto tempo trascorso, l’orrore che si aprì davanti al mondo rimane immutato anche davanti a noi, con tutto il suo terrificante effetto. Questa data simbolo è stata scelta dal Parlamento italiano non solo per ricordare quanti furono deportati e massacrati, ma anche per non dimenticare quelle persone che anche a rischio della loro stessa esistenza, aiutarono tanti ebrei a salvarsi. Tra questi voglio ricordare i sardi tra i Giusti delle Nazioni: Salvatore Corrias, Vittorio Tredici, Giovanni Gavino Tolis, Girolamo Sotgiu e sua moglie Bianca Ripepi.

Anche in Italia, il regime fascista collaborò attivamente alla deportazione e allo sterminio degli ebrei italiani. Le leggi razziali segnarono il più grave rinnegamento degli ideali risorgimentali e dell’idea stessa della Nazione italiana e restano una ferita profonda per il nostro Paese.

La memoria di Auschwitz, ci rivela il lato più oscuro dell’uomo, il mistero del male, il tradimento delle coscienze e la perdita dei sentimenti di umana pietà e solidarietà. Davanti alla tragedia dello sterminio degli ebrei, a nessuno è lecito dimenticare o passare oltre.

Per questo il Giorno della memoria rappresenta un monito costante contro ogni forma di discriminazione e offesa alla dignità umana. Agli orrori del secondo conflitto mondiale, i Padri costituenti seppero reagire affermando quei principi di libertà, solidarietà ed eguaglianza indelebilmente sanciti nella Costituzione. Anche il Consiglio Regionale della Sardegna resta assolutamente in prima linea nella commemorazione di quanti hanno subito la persecuzione e la deportazione, ma anche nella conoscenza della storia e della memoria di quegli anni.

Questa giornata ha uno scopo preciso: serve a rafforzare in tutti i cittadini – e soprattutto nelle giovani generazioni – non solo la memoria della tragedia, ma anche la consapevolezza profonda delle cause storiche che ad essa condussero e la consapevolezza che alta deve restare la vigilanza perché aberrazioni ed orrori come quelli del passato non si ripetano mai più. Se così non fosse, tale celebrazione altro non avrebbe se non una mera funzione retorica destinata a cadere nel vuoto.

Concludendo, desidero ricordare le parole di Primo Levi “nell’odio non vi è nulla di razionale, ma se comprenderlo è impossibile, conoscerlo è necessario, poiché ciò che è successo può ricominciare”. “Questo è il compito difficile che tutti noi siamo chiamati a compiere insegnando soprattutto ai giovani i livelli di vergogna e disprezzo a cui può giungere un essere umano”.

Al termine del discorso l’Assemblea ha osservato un minuto di silenzio.

Il Consiglio ha quindi iniziato l’esame dell’ordine del giorno. Riferendo l’esito della precedente conferenza dei capigruppo, il presidente ha comunicato che l’Aula provvederà alla convalida dell’elezione dei consiglieri regionali, sulla base degli atti delle Giunta per il regolamento, a parte il caso riguardante il consigliere del Pd Luigi Piano nei confronti del quale è pendente un procedimento in materia elettorale davanti al Tribunale amministrativo regionale.

A scrutinio segreto, il Consiglio ha approvato il provvedimento con 48 voti.

Sull’ordine dei lavori il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha ricordato la necessità di due votazioni distinte.

Il presidente, in relazione alla vicenda del consigliere Piano, ha ricordato che la Giunta per le elezioni ha proposto di attendere l’esito definitivo del procedimento, al quale dovrà seguire un nuovo voto del Consiglio.

La proposta di rinvio, sempre a scrutinio segreto, è stata approvata con 47 voti favorevoli, uno contrario ed un astenuto.

Successivamente il presidente ha richiamato il punto all’ordine del giorno riguardante la risoluzione della commissione Lavoro sulla vertenza Auchan – Conad.

Sull’ordine dei lavori il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha messo l’accento sul fatto che la seduta odierna ha carattere straordinario ed è stata convocata perchè, a fronte dell’inerzia della Giunta, la minoranza ritiene urgente discutere del problema della continuità territoriale che infatti è stato inserito al primo punto dell’ordine del giorno.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, ribadendo una richiesta già espressa in conferenza dei capigruppo relativa sia alla mozione sulla continuità che a quella sull’accordo Stato Regione in materia di entrare, che proposto il rinvio dei due punti in base all’art.86 del regolamento perché, ha precisato, data l’assenza del presidente della Regione impegnato a Roma e degli assessori Todde (Trasporti) e Fasolino (Programmazione), è opportuno esaminare i due argomenti nella prossima seduta; in particolare, per quanto riguarda la continuità territoriale, sarebbe opportuno attendere l’esito del vertice con l’Unione europea del 28 gennaio prossimo.

Il presidente ha suggerito che sarebbe meglio indicare una data certa per la successiva riunione.

Il consigliere Mula ha proposto la data di giovedì.

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha sostenuto che la richiesta di Mula deve essere accompagnata dalla disponibilità del presidente e della Giunta perché è già accaduto che si siano assentati all’ultimo momento e non è accettabili vista la portata degli interessi in gioco: stagione turistica, diritto alla mobilità, trasporto merci. Senza data certa, ha concluso, noi siamo contrari e chiediamo, in subordine, che parli qualcuno oggi.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha richiamato l’attenzione del Consiglio sulla gravità di quanto potrebbe accadere a breve, con la Sardegna che rischia di trovarsi totalmente isolata. Il presidente, ha aggiunto, avrebbe dovuto fare in modo di assicurare almeno l’assessore perché oggi non possiamo parlare altro, altrimenti l’opposizione occuperà l’Aula.

Il capogruppo dei Riformatori Michele Cossa, dopo essersi soffermato sulla centralità del tema della continuità che è al centro delle preoccupazioni delle istituzioni regionali e di tutti i sardi, ha affermato che è necessario parlarne al di là della polemica politica, quindi va colta l’occasione per un dibattito vitale per la Sardegna che si potrebbe tenere il 4 febbraio, data della seduta statutaria.

Per la Lega il consigliere Pierluigi Saiu ha ricordato che il problema della continuità investe i diritti fondamentali dei sardi e dunque tutta l’Aula deve trovare su questo la massima coesione. Saiu si è dichiarato infine favorevole alle proposte dei colleghi Mula, per il rinvio, e Cossa per la data del, raccomandando di evitare la tentazione di polemiche strumentali, anche perché è opportuno attendere i risultati del vertice Ue del 28.

Desirè Manca, capogruppo del M5S, ha sintetizzato la posizione della minoranza: o adesso (o in giornata o lunedì) ci date una data certa per affrontare l’argomento con il presidente e l’assessore o occupiamo l’Aula. E’incredibile e quasi vergognoso, ha protestato, assistere alla tattica dilatoria di alcuni mentre noi chiediamo da mesi, senza risposta, la presenza del governatore per affrontare un argomento che interessa tutta la nostra comunità.

Il consigliere dei Progressisti Francesco Agus ha parlato di situazione inaccettabile del Consiglio sotto il profilo istituzionale, perché l’Assemblea ha un ruolo diverso da quello della Giunta, non deve essere succube di nessuno, e non può conoscere la disponibilità con un breve preavviso. Stiamo aspettando da dieci mesi, ha ricordato, di sapere cosa ha fatto la Regione su una questione che coinvolge lo Stato e l’Unione europea attraverso una serie di passaggi dei quali il Consiglio non è stato mai informato. I sardi sono molto preoccupati, ha concluso, perché non hanno informazioni sul dopo 16 aprile e questa incertezza non può continuare: noi da qui non ce ne andiamo.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha evidenziato che la vera priorità consiste nell’individuare la disponibilità certa del presidente della Regione e dell’assessore, senza giochi di prestigio o minacce, anche perchè tutti sapevano tutto da due giorni. Adesso, ha detto infine, c’è la disponibilità del 4 e va benissimo e comunque non avrebbe avuto senso parlarne prima del 28; l’occupazione dell’Aula è una cosa che fa ridere.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha dichiarato che le cose non stanno come dice il collega Oppi perché in precedenza, quando si convocava il Consiglio su richiesta della minoranza, si concordava anche la presenza della Giunta e degli assessori competenti. La minoranza, ha aggiunto, insiste sul tema della continuità dal mese di aprile con numerose iniziative ed i consiglieri hanno letto solo sui giornali di tante cose a cominciare dalla marcia indietro sulla tariffa unica senza essere mai stati coinvolti. Non era mai accaduto, ha concluso, di essere arrivati fino a gennaio nella più totale incertezza; chiediamo al presidente data certa (fra altro non ci risulta nessun vertice Ue per il 28) altrimenti occupiamo l’Aula. (Af)

Dopo l’on. Ganau ha preso la parola l’on. Emanuele Cera (FI), che ha detto: “Ho sempre assunto in Aula un atteggiamento di equilibrio e moderazione ma questo dibattito mi sembra più orientato a scaricare responsabilità invece che cercare soluzioni. La continuità territoriale è scaduta nel 2017 ed è ancora vigente per effetto di una proroga . Quella che sta per scadere, per essere precisi è la continuità varata dalla Giunta Cappellacci con allora assessore ai Trasporti il presidente Solinas. Cosa è stato fatto nei cinque anni del vostro governo, cari colleghi dell’opposizione? Nulla. Proprio nulla. Pertanto condivido come gruppo la proposta del Psd’az di rinviare la discussione della mozione”.

Proprio il capogruppo del Psd’az, on. Franco Mula, è intervenuto in polemica con il consigliere Francesco Agus (Cp) e ha precisato la posizione del suo partito. Il presidente Pais ha messo dunque in votazione la proposta di rinviare la discussione. La proposta è stata approvata e il presidente Pais ha poi sospeso i lavori. Alla ripresa ha comunicato che il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio. (c.c.)

L’opposizione ha occupato l’aula per protesta. I gruppi di minoranza resteranno nell’aula consiliare fino a quando il presidente della Regione non indicherà una data certa in cui, davanti al Consiglio, riferirà sulla continuità territoriale.

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