CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Mozione n. 87
ORRÙ – DESSENA – LOI sul potenziamento e la stabilizzazione della rete regionale dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza ai sensi della legge regionale 7 agosto 2007, n. 8 (Norme per l’istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne vittime di violenza).
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– la legge regionale 7 agosto 2007, n. 8 (Norme per l’istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne vittime di violenza) definisce il sistema regionale di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, prevedendo la programmazione e il sostegno finanziario delle relative strutture;
– con le deliberazioni della Giunta regionale 30 aprile 2024 n. 11/19 (Contributi per l’organizzazione e il funzionamento dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza. L.R. 7 agosto 2007, n. 8. Programmazione delle risorse del biennio 2025-2026. Modifica parziale della deliberazione n. 22/32 del 14 luglio 2022. Approvazione preliminare.), 3 luglio 2024, n. 23/37 (Contributi per l’organizzazione e il funzionamento dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza. L.R. 7 agosto 2007, n. 8. Programmazione delle risorse del biennio 2025-2026. Modifica parziale della deliberazione n. 22/32 del 14 luglio 2022. Approvazione definitiva.), 18 dicembre 2024, n. 51/45 (Linee guida regionali per l’accoglienza e il sostegno di donne vittime di violenza di genere e modalità di rendicontazione dei contributi regionali concessi per il funzionamento dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza. Sostituzione allegato 2 della deliberazione n. 12/22 del 7.4.2022.) e 24 luglio 2025, n. 39/74 (Procedure di raccordo tra i servizi della Rete regionale nella gestione delle situazioni di violenza di genere e vademecum allegati al “Protocollo d’intesa per la costituzione e il funzionamento nel territorio della Regione Sardegna della Rete regionale antiviolenza e delle Reti territoriali locali antiviolenza”, approvato con la deliberazione n. 52/22 del 23 dicembre 2024) la Regione ha aggiornato la mappatura dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza, approvando i criteri di riparto, le linee guida gestionali e i vademecum di rete;
– per il biennio 2025-2026 sono stati stanziati complessivamente euro 2.080.000,00 annui (capitoli SC05.0742 e SC05.0750 – Missione 12, Programma 04), cifra che copre solo parzialmente il fabbisogno stimato in circa euro 3.960.000,00 per il pieno funzionamento delle strutture riconosciute ai sensi della legge regionale n. 8 del 2007;
– permangono ritardi nella programmazione e nell’erogazione delle risorse residue (es. euro 420.000,00 del 2024 non ancora assegnati), che incidono sulla continuità dei servizi e sulla stabilità occupazionale delle operatrici;
CONSIDERATO che:
– la domanda di sostegno e protezione da parte delle donne vittime di violenza è in costante aumento, anche a seguito dell’emersione di nuove forme di violenza (digitale, economica, psicologica);
– la legge regionale n. 8 del 2007 prevede che la Regione promuova, coordini e finanzi la rete dei Centri antiviolenza (CAV) e delle Case di accoglienza, assicurandone qualità e continuità, in coerenza con la Convenzione di Istanbul (2011) e con il Piano strategico nazionale 2021 – 2025;
– secondo la relazione regionale sull’attuazione della legge regionale 8 del 2007, lo scostamento tra fabbisogno e stanziamento attuale è di circa euro 1.880.000,00 annui (+90 per cento rispetto alle risorse disponibili), con particolare criticità per le Case di accoglienza che necessitano di copertura H24 e maggiore dotazione di personale;
RITENUTO opportuno:
– garantire un finanziamento strutturale e pluriennale per la rete dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza;
– rafforzare la formazione specialistica e la supervisione delle operatrici;
– consolidare la rete territoriale integrata tra CAV, Aziende sanitarie locali (ASL), enti locali, forze dell’ordine, magistratura e scuole;
– semplificare le procedure di rendicontazione e coordinamento amministrativo tra Regione e soggetti gestori, in linea con le linee guida approvate con la deliberazione della Giunta regionale n. 51/45 del 2024;
– assicurare un monitoraggio stabile dei dati regionali sulla violenza di genere,
impegna la Presidente della Regione
1) a istituire, a partire dal bilancio 2026, un Fondo regionale aggiuntivo e strutturale per la rete dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza, con una dotazione iniziale non inferiore a euro 2.000.000,00 annui, da adeguare progressivamente in relazione al numero dei centri attivi, alle nuove aperture e al fabbisogno effettivo rilevato;
2) a garantire la continuità operativa e contrattuale dei servizi, favorendo la stabilizzazione del personale specializzato e la piena funzionalità delle strutture riconosciute ai sensi della legge regionale 8 del 2007;
3) a prevedere, nelle more dell’istituzione del Fondo strutturale, una programmazione biennale delle risorse con anticipazione di almeno il 70 per cento dei contributi ai soggetti gestori, al fine di evitare interruzioni dei servizi;
4) a promuovere, in collaborazione con l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, percorsi di formazione e aggiornamento professionale per le operatrici e gli operatori dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza;
5) a rafforzare la rete territoriale di intervento attraverso protocolli operativi aggiornati tra Centri antiviolenza, servizi sociali comunali, ASL, consultori, pronto soccorso, forze dell’ordine e magistratura;
6) a istituire un Osservatorio regionale permanente sulla violenza di genere, in raccordo con l’ISTAT e il Dipartimento per le Pari opportunità;
7) a riferire annualmente sullo stato della rete regionale dei CAV e delle Case di accoglienza, indicando risorse erogate, numero di utenti, personale impiegato e risultati raggiunti;
8) a promuovere una revisione della deliberazione della Giunta regionale n. 23/37 del 2024 per aggiornare i criteri di riparto, adeguandoli ai costi effettivi di gestione delle strutture e alle linee guida nazionali più recenti.
Cagliari, 2 dicembre 2025