Cagliari, 4 dicembre 2025 – La II commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Camilla Soru (Pd), ha espresso, parere favorevole, all’unanimità, sul P/107 “Erogazione di un’indennità ad integrazione del reddito a favore dei lavoratori delle aree di crisi industriale complessa della Sardegna, percettori della mobilità in deroga erogata ai sensi all’articolo 44, comma 11-bis, del d.lgs. n. 148/2015. Legge regionale 11 settembre 2025, n. 24, art. 17, comma 2. Criteri e modalità di attuazione”, illustrato dal direttore generale dell’assessorato regionale del Lavoro, Delfina Spiga. Con la delibera, oggetto del parere, la Regione ha impegnato risorse per 2 milioni e 220mila euro annuali per il 2025, 2026 e 2027 a sostegno dei lavoratori dell’area di crisi industriale complessa di Portovesme e Porto Torres, percettori della mobilità in deroga, circa 320 lavoratori. Si tratta di una integrazione al reddito, che non potrà essere superiore a 500 euro mensili, a favore dei lavoratori che percepiscono la mobilità in deroga, che, è scritto nella delibera, ha subito “una significativa diminuzione”.
La Commissione ha, anche, approvato all’unanimità, con una risoluzione, la Programmazione annualità 2026 della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Il via libera è arrivato dopo l’audizione della Garante Carla Puligheddu, che terminerà il suo mandato a gennaio prossimo e che ha, quindi, impegnato le risorse soltanto fino a gennaio. Al centro dell’intervento la Consulta Gaia, organismo composto da venti ragazzi tra i 12 e i 17 anni, che la Garante ha voluto costituire, perché, ha detto, l’ascolto dei minori è un diritto fondamentale sancito dalle convenzioni internazionali. Per gennaio è previsto un grande evento, ha proseguito, gestito dagli stessi giovani di Gaia, dedicato al dialogo intergenerazionale su benessere, partecipazione politica e criticità che attraversano gli adolescenti. La Garante ha richiamato l’attenzione sulla centralità della famiglia, nelle sue molteplici forme, e sul principio del superiore interesse del minore. Tra le priorità, per la Garante, ci sono la gestione delle segnalazioni provenienti dalle scuole, dagli enti locali e dalle famiglie, i temi del bullismo, delle separazioni conflittuali e la tutela dei minori stranieri non accompagnati, per i quali proseguirà la formazione dei tutori volontari. Spesso basta cambiare prospettiva, ha detto, per comprendere i problemi dei ragazzi. Puligheddu ha auspicato che si prosegua nell’ascolto dei ragazzi, anche attraverso la Consulta Gaia, che, ha ribadito, sta portando avanti un grande lavoro e parteciperà, il 10 dicembre a un incontro all’interno dell’Istituto di pena minorile di Quartucciu.
La Commissione ha poi chiesto il parere della Garante sulla proposta di legge 29 (Soru e più) “Norme per il monitoraggio e il contrasto dei fenomeni discriminatori fondati sull’omo-lesbo-bi-trans-intersex-afobia”. Puligheddu ha espresso apprezzamento per il progetto di legge, ma ha proposto anche l’inserimento del monitoraggio dei minorenni e una maggiore sensibilizzazione e formazione dei docenti. Secondo uno studio dell’Università Bocconi, ha spiegato, c’è una percezione divergente tra il disagio avvertito dai ragazzi e quello evidenziato dagli insegnanti. Per la Garante è utile pensare a una formazione specifica sulla disforia di genere per i pediatri, inserendo anche degli esperti sulla disforia di genere nei consultori multidisciplinari. Anche il presidente del Corecom Sardegna, Mario Cabasino, sentito in audizione sulla PL 29, ha dato la massima disponibilità per portare avanti un percorso che coinvolga il Corecom, sentita prima l’Agcom. Cabasino ha fatto presente che il Comitato, da lui presieduto, ha poco personale, che si deve dividere tra le tante attività portate avanti, ma ha confermato la disponibilità a trovare un percorso comune.
La Commissione ha anche proseguito l’esame della proposta di legge 58 (Alessandro Solinas e più) sulle “disposizioni per la qualità e la sicurezza del lavoro, per il contrasto al dumping contrattuale, nonché per la stabilità occupazionale nei contratti pubblici d’appalto o di concessione eseguiti sul territorio regionale”. Il Parlamentino ha sentito in audizione il presidente regionale di Casartigiani, Ignazio Schirru.