INTERROGAZIONE N. 312/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 312/A

INTERROGAZIONE PIGA – TRUZZU – CERA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, con richiesta di risposta scritta, sulla procedura concorsuale bandita dall’Agenzia FoReSTAS (avviso pubblicato sul BURAS n. 52 del 12 ottobre 2023), per la copertura di n. 1 posto di funzionario tecnico-agronomo a tempo indeterminato, categoria D, mediante selezione per titoli ed esami e sulla necessità di evitare discriminazioni e garantire parità di trattamento nell’accesso a tale pubblica selezione nell’interesse di tutti i soggetti che intendano concorrere e che possiedano i medesimi titoli di studio e le medesime abilitazioni professionali.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– l’Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente della Sardegna (FoReSTAS) ha bandito, con avviso pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS) n. 52 del 12 ottobre 2023, un concorso pubblico per la copertura di n. 1 posto di funzionario tecnico-agronomo a tempo indeterminato, categoria D, mediante selezione per titoli ed esami;
– il bando, all’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), ha individuato, quali requisiti di accesso, titoli di laurea e abilitazioni strettamente riferite all’albo dei dottori agronomi e forestali, escludendo di fatto i laureati in scienze agrarie e forestali iscritti all’albo degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, pur in possesso della medesima formazione accademica e professionale;

OSSERVATO che:
– tale impostazione è stata ritenuta dagli interessati discriminatoria e lesiva dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e parità di trattamento nell’accesso ai pubblici concorsi;
– a seguito di ricorso promosso dai collegi interprovinciali degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati della Sardegna, il Tribunale amministrativo regionale (TAR) Sardegna, con sentenza n. 41 del 2025, ha respinto le domande, ma gli stessi ricorrenti hanno impugnato la decisione davanti al Consiglio di Stato;
– il Consiglio di Stato, con ordinanza cautelare n. 6149 del 2025 (Sezione VI, camera di consiglio del 28 agosto 2025), ha accolto l’istanza cautelare, sospendendo di fatto la procedura e fissando l’udienza di merito al 13 gennaio 2026, riconoscendo il fumus boni iuris delle ragioni degli agrotecnici.

RILEVATO che il Collegio nazionale degli agrotecnici, con comunicato stampa del 1° settembre 2025, ha sottolineato come la vicenda possa generare gravi profili di illegittimità e, ove siano stati già adottati provvedimenti di assunzione, possibili rischi di danno erariale a carico dell’Agenzia e quindi della Regione;

CONSIDERATO che:
– la Regione, per il tramite dell’Agenzia FoReSTAS, è responsabile del corretto svolgimento delle procedure concorsuali e dell’imparzialità amministrativa, nel rispetto dei principi costituzionali e delle norme sull’accesso al pubblico impiego;
– appare necessario garantire parità di trattamento a tutti i soggetti in possesso dei medesimi titoli di studio e delle medesime abilitazioni professionali, evitando discriminazioni fra categorie ordinistiche;
– l’attuale situazione di sospensione cautelare genera incertezza, rischia di bloccare le assunzioni necessarie e crea contenziosi onerosi per l’amministrazione regionale;

RITENUTO che l’Assessorato regionale competente e l’Agenzia FoReSTAS, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, debbano adottare provvedimenti conseguenti all’ordinanza del Consiglio di Stato n. 6149 del 2025,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente
per sapere:
1) se la Regione e l’Agenzia FoReSTAS abbiano già provveduto ad adottare provvedimenti conseguenti all’ordinanza del Consiglio di Stato n. 6149 del 2025, sospendendo o congelando gli effetti della procedura concorsuale in contestazione;
2) quali correttivi si intendano apportare al bando in oggetto, ovvero se si intenda predisporre un nuovo avviso pubblico rispettoso dei principi di imparzialità e non discriminazione, includendo anche i laureati iscritti all’albo degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati;
3) quali misure si intendano assumere per tutelare i soggetti esclusi e illegittimamente lesi dalle previsioni del bando originario;
4) se siano state effettuate assunzioni a seguito del concorso oggetto di impugnazione e, in caso affermativo, quali misure siano state adottate per prevenire eventuali profili di responsabilità amministrativa e di danno erariale;
5) se la Giunta regionale intenda fornire indirizzi chiari alle proprie agenzie e agli enti strumentali affinché simili vicende non abbiano a ripetersi in futuro.

Cagliari, 24 ottobre 2025

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