CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Ufficio Stampa
Nota stampa della seduta n. 93 – Antimeridiana
Mercoledì 8 ottobre 2025
Via libera all’unanimità alla proposta di legge n.68 sul Comparto Unico. Approvata la P.L. 140 “Modifiche all’art 10, comma 5, della legge di stabilità 2025 La 93esima seduta del Consiglio regionale è stata aperta da presidente Piero Comandini che, dopo le formalità di rito, ha annunciato la discussione e la votazione dell’articolo 1 della Pl 68 (Corrias e più) dal titolo: disposizioni in materia di attuazione del Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali. Nella discussione sull’articolo 1 (Oggetto e finalità) è intervenuto il consigliere di Fratelli d’Italia, Fausto Piga, che riferendosi all’intervento dell’assessora del Personale, Maria Elena Motzo, svolto nella precedente seduta, ha lamentato l’assenza di chiarimenti riguardo allo stanziamento delle risorse necessarie per garantire l’avvio e la sostenibilità economica e finanziaria del comparto unico («le uniche risorse presenti in legge sono quelle stanziate nella passata legislatura») nonché la mancata indicazione di un cronoprogramma delle azioni, così da rendere monitorabili gli obiettivi. L’esponente dell’opposizione, ricordando la dichiarazione di voto favore del provvedimento, ha però chiesto all’esecutivo regionale maggiori certezze anche per quanto riguardo i meccanismi a garanzia delle prerogative contrattuali e dei diritti dei lavoratori del sistema regione. Il consigliere di Fi, Giuseppe Talanas, ha ricordato la mozione e l’ordine del giorno approvati in questa legislatura, su iniziativa del centrodestra, e tendenti a favorire la realizzazione del comparto unico, per confermare il favore con il quale anche la minoranza approccia all’iniziativa ed ha quindi evidenziato come, nella sostanza, l’approvazione della Pl 68 abbia come risultato concreto la sola istituzione dell’agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione e degli enti locali (Aran). Ed è proprio con riferimento alla composizione di tale istituendo agenzia che si è concentrato l’intervento dell’esponente della minoranza, a giudizio del quale, deve garantire la continuità della contrattazione delle attuali aree del comparto regione. Il consigliere Franco Mula (FdI), ha dichiarato di “voler tranquillizzare” la maggioranza circa il favore dei gruppi delle minoranza per l’approvazione della Pl 68 ma – ha aggiunto Mula- vogliamo che la maggioranza dimostri la convinzione di voler realizzare il comparto unico. «La maggioranza è convinta del percorso intrapreso e lo dimostriamo con i ritmi serrati con i quali procediamo», ha risposto il consigliere Diego Loi (AvS) che ha ribadito l’opportunità di garantire parità di trattamento nelle retribuzioni tra i dipendenti del sistema regione e quelli degli enti locali. «Nessuno – ha spiegato l’esponente della maggioranza – vuole scardinare i livelli di riconoscimento del contratto dei regionali e sarà l’Aran a definire con esattezza e precisione la dimensione economica dell’intervento». Posto in votazione l’articolo 1 è stato approvato. Soppressi gli articoli 2 e 3 si è aperta la discussione sull’articolo 4 (Istituzione dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione e degli enti locali – ARAN Sardegna). Il consigliere di FI, Giuseppe Talanas, ha ribadito l’opportunità di garantire in legge “corsie separate” per le diverse aree di contrattazione. Nel senso che, a giudizio dell’esponente della minoranza – l’agenzia dovrebbe occuparsi separatamente della contrattazione collettiva dei dipendenti degli enti locali. «Serve che le altre 4 aree di contrattazione restino separate – ha insistito Talanas – in modo tale che gli uni non ostacolino gli altri, con i giusti rappresentanti a seconda dell’area che si sta contrattualizzando». Il consigliere di Sardegna 20/venti, Antonello Peru, ha tenuto il punto sulle risorse e sui tempi con i quali si intende procedere per realizzare davvero il comparto unico. L’esponente della minoranza ha quindi affermato l’opportunità di mantenere autonoma e distinta la gestione del personale del Consiglio regionale. Fausto Piga (FdI), ha definito l’articolo 4 “il cuore della legge” ribadendo che l’unico risultato concreto che si otterrà con la sua approvazione è l’istituzione dell’agenzia per la contrattazione. «Questa legge – ha dichiarato – non è il comparto unico, non bloccherà l’esodo dai comuni, non aumenterà gli stipendi dei lavoratori degli enti locali, non contrasta lo spopolamento». «Voteremo sì – ha concluso Piga – ma diamo il nome giusto alle cose». Posto in votazione, l’articolo 4 è stato approvato. Aperta la discussione sull’articolo 5 (Ordinamento e competenze dell’ARAN Sardegna ) al quale sono stati presentati gli emendamenti 12; 1=7=19; 2; 8 e 18 ed il relatore Corrias (Pd) ha espresso parere favorevole soltanto per l’emendamento 12 (Deriu, Pd) e ha formulato l’invito al ritiro per tutti gli altri. Conforme il parere della Giunta, è intervenuto il capogruppo Fdi, Truzzu che, prima di chiedere una sospensione dei lavori, ha fatto sintesi degli interventi fatti dai consiglieri dell’opposizione, soprattutto per ciò che attiene la composizione dell’Aran: «In fase di prima applicazione i tre componenti indicati dalla giunta devono occuparsi di contrattazione dei dipendenti regionali e devono quindi lavorare con i componenti indicati dagli Enti locali per definire la contrattazione dei due comparti». Accordata la sospensione dei lavori, alla ripresa è intervenuto il consigliere Alberto Urpi (Sardegna Venti\20) per ricordare alla Giunta, con tono critico, l’impossibilità, da parte dei Comuni, di impegnare i 10 milioni di euro, stanziati nel 2024, per il cosiddetto salario minimo accessorio. «Non c’è un istituito contrattuale che ne consenta l’impiego – ha affermato l’esponente della minoranza – e le somme sono destinate a finire nei residui di amministrazione». «Il comparto unico – ha concluso Urpi – ci sarà quando ci sarà il contratto unico». Il consigliere di Fi, Angelo Cocciu, ha quindi chiesto una ulteriore sospensione dei lavori. (A.M.) Alla ripresa dei lavori è stato approvato l’emendamento n. 12 all’art. 5 (Deriu e Corrias ) che prevede che al comma 9 dell’articolo 5 le parole “dell’Amministrazione o degli enti” siano sostituite da “Del sistema dell’amministrazione pubblica della Sardegna di cui all’articolo 1, comma 2 ter, della legge regionale n. 31 del 1998”. Via libera anche al Testo dell’articolo 5. Bocciati tutti gli altri emendamenti all’articolo 5. Approvato anche il Testo dell’articolo 6 Sull’art 6bis sono intervenuti: Fausto Piga (FdI) che ha sottolineato che a nessun componente della commissione fanno paura gli attacchi politici e personali . Ma in questo dibattito si sta creando quel clima che si era creato nella scorsa legislatura. C’è chi sta giocando sporco. Stanno passando dei messaggi errati. Per essere chiari: “il centrodestra è favorevole al Comparto Unico, è però prudente e da persone serie evidenziamo le criticità. Questa legge non crea il Comparto Unico e non ci sono risorse nuove. Oggi non sappiamo neanche quando sarà attuato il comparto unico. Noi siamo solo prudenti, ma non vogliamo certo bloccare il comparto unico . Siamo solo prudenti” Francesco Agus (Progressisti) ha ribadito che da parte della maggioranza non è mai stato leso il diritto dell’opposizione di dire la propria e ha detto che l’atteggiamento della maggioranza è quello dell’ascolto e della riflessione. Andiamo avanti perché si tratta di una Proposta di Legge meritoria. Franco Mula ( FdI) per dichiarazione di voto, ha detto che è ora di smetterla: qui non c’è nessuna volontà da parte della minoranza di mettere contro i lavoratori regionali con quelli degli enti locali. Bisogna essere seri Roberto Deriu (Pd) per dichiarazione di voto , ha affermato di essere favorevole. Si tratta di un itinerario intrapreso da tanti anni . Non credo che ci sia da preoccuparsi sul fatto che qualcuno voglia prendersi dei meriti. Questa PL è una misura di buon governo condivisa da tutti i gruppi. Siamo sulla strada giusta. Giuseppe Fasolino (Riformatori Sardi) ha detto che usare la parola rivoluzione è esagerato. . Noi vogliamo essere realisti. Oggi non è iniziata la rivoluzione. Stiamo lavorando per trovare le risorse , non sarà facile trovare queste risorse a regime. La Regione da sola non può combattere questa battaglia è necessario l’intervento del governo nazionale. E’ necessario dire la verità. Chi vuole fare politica sul Comparto unico sbaglia. Se vogliamo raggiungere l’obiettivo smettiamola di fare politica sul Comparto Unico Paola Casula (Sinistra Futura) , sempre per dichiarazione di voto, ha auspicato maggiore sintonia. C’è la necessità di spiegare bene che oggi stiamo ponendo le basi di un processo che sarà lungo. Oggi è una conquista, i dipendenti sanno che il percorso è lungo. Casula ha annunciato il voto favorevole. L’articolo 6 bis è stato approvato. Approvato anche l’emendamento 20, aggiuntivo all’articolo 6bis, che prevede l’aggiunta dopo la lettera b dell’articolo 6 bis c) dopo le parole “province” “e città metropolitane”. L’emendamento 21 è stato ritirato dalla presentatrice Paola Casula che ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno sull’argomento (inserire le camere di commercio in questo percorso). Approvati gli articoli 7, 8, 9, 10 e 11. Sull’articolo 12 sono intervenuti : Paolo Truzzu (FdI) che ha ribadito che questa è una legge giusta, importante e permetterà di fornire a tutti i dipendenti degli enti locali le necessarie risposte. Facciamo attenzione a quello che si scrive sui social . L’Aula ha poi approvato l’emendamento 15 (Deriu e Corrias) che al comma 1 dell’art 12 le parole “dell’amministrazione o degli enti” sono sostituite da “del sistema dell’amministrazione pubblica della Sardegna di cui all’articolo 1, comma 2 ter della presente legge”. Via libera anche all’emendamento 6 (Deriu, Corrias e tutti i commissari di maggioranza e opposizione della prima commissione) sostitutivo totale del comma 1 dell’articolo 12. Approvato il testo dell’articolo 13. All’articolo 14 è stato presentato un emendamento di sintesi da Paolo Truzzu per chiarire il ruolo del Cal in materia su cui è stato espresso parere favorevole da commissione e giunta. Messo in votazione l’emendamento di sintesi è stato approvato. In rapida successione e senza interventi sono stati approvati gli articoli 14, 15, 16 e 17 All’art 17 è stato presentato l’emendamento 5 (Peru e più) su cui la commissione ha chiesto al presentatore di ritiralo. Antonello Peru non l’ha ritirato ed è stato bocciato con voto elettronico (sì 21, no 29). (R.R) Si è quindi passati all’esame dell’art 18 “Norme transitorie” che è stato approvato senza discussione. Sull’emendamento aggiuntivo n. 22 è intervenuto il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu: «L’obiettivo dell’emendamento è chiarire che non ci sono rischi per i dipendenti della Regione. E’ un emendamento di buon senso che mira a creare un clima di serenità». A Truzzu ha replicato Salvatore Corrias (Pd): «Fin da principio abbiamo garantito un clima di serena dialettica. Non c’è alcun rischio. L’articolo che si vuole emendare dice una cosa chiara ed evidente: dall’entrata in vigore di questa legge, il Coran è soppresso e i suoi componenti entrano senza soluzione di continuità nell’Aran». L’emendamento 22 è stato respinto con 28 voti contrari e 21 a favore. L’Aula è quindi passata all’esame dell’art. 19 “Norma finanziaria”. Alessandro Solinas (M5S) ha espresso la sua soddisfazione annunciando il suo voto a favore: «Questo provvedimento è genuinamente politico. Ha generato trasversalità tra gli schieramenti. Questo verrà riconosciuto all’intero Consiglio. La dotazione finanziaria comporterà un impegno importante. Questo conferma l’impegno da parte di tutto il Consiglio».. L’art 19 è stato approvato. La norma stanzia 80mila euro per il funzionamento dell’Aran e complessivi 42 milioni di euro per il 2025 e 2026 per la parificazione del trattamento economico e giuridico dei dipendenti degli enti locali e quello del personale della Regione. Via libera anche all’art 20 “Entrata in vigore”. L’Aula ha poi approvato l’ordine del giorno n.1 (Casula e più) che impegna la Giunta ad approfondire la possibilità di estendere anche ai dipendenti delle Camere di Commercio l’applicazione della legge. Si è quindi passati alle dichiarazioni di voto finali. Il primo ad intervenire è stato Peppino Canu (Sinistra Futura). «Finalmente si può dire di aver dato una risposta a migliaia di lavoratori – ha detto – si avvia un percorso legislativo che porterà i dipendenti ad appartenere ad un unico comparto. La legge porrà fine alle disparità di trattamento economico e giuridico tra dipendenti pubblici» Favorevole anche Lara Serra (M5S): «E’ un segnale della politica contro l’abulia e l’immobilismo che portano al declino – ha sottolineato Serra – stiamo affrontando un problema complesso. Ci saranno difficoltà ma occorre riconoscere i diritti dei dipendenti degli enti locali e la loro dignità di lavoratori». Giuseppe Talanas (Forza Italia) è intervenuto sull’ordine dei lavori per chiedere alla presidenza di valutare l’opportunità di rinviare al pomeriggio le dichiarazioni di voto. Voto a favore ha annunciato Alessandro Sorgia (Misto): «Chiediamo però l’impegno della Giunta per garantire le tutele dei dipendenti regionali e un azione forte nei confronti del Governo per un contributo finanziario. L’obiettivo è trasformare il Comparto Unico da libro dei sogni a strumento concreto di giustizia». Favorevole anche Cristina Usai (Fratelli d’Italia): «Questa legge non istituisce il Comparto Unico ma avvia il cammino per poterlo fare. Serve però l’impegno della Giunta perché il processo parta subito e si raggiunga il traguardo al più presto». Per Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia): «I dipendenti degli enti locali non sono di destra o di sinistra ma una risorsa di tutta la Sardegna. La politica ha dato oggi un grande senso di maturità dimostrando di avere a cuore le sorti dei lavoratori». Il presidente Comandini, su richiesta del capogruppo di Forza Italia Angelo Cocciu ha convocato la Conferenza dei Capigruppo. Alla ripresa dei lavori, il presidente Comandini ha messo in votazione il testo finale della proposta di legge n.68 che è stata approvata all’unanimità (51 voti a favore su 51). L’Aula ha quindi votato l’inserimento all’ordine del giorno della Proposta di legge n.140 “Modifiche all’art 10, comma 5, della Legge di Stabilità 2025” che corregge un errore materiale nella classificazione della spesa. La proposta di legge è stata approvata all’unanimità (48 voti su 48). Il presidente Comandini ha quindi dichiarato chiusa la seduta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio. (Psp)