CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 208/A
INTERROGAZIONE USAI – TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – RUBIU, con richiesta di risposta scritta, in merito alla ipotesi di chiusura che aleggia sul reparto di Medicina d’urgenza (MEU) dell’Ospedale Giovanni Paolo II facente capo all’Azienda sanitaria locale (ASL) Gallura.
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I sottoscritti,
PREMESSO che da qualche settimana si parla da parte del commissario straordinario appena nominato alla Direzione generale della ASL Gallura di una ipotesi di chiusura del reparto di Medicina d’urgenza (MEU), quale direttiva impartita da codesto Assessorato;
CONSIDERATO che:
– la Medicina d’urgenza è nata il 1° giugno 2023 e gestisce, in una piattaforma ad alta intensità di cura, in condivisione con la Cardiologia, sedici posti letto;
– il reparto è caratterizzato dalla presenza in organico di cinque medici di area internistica-emergenziale, da nove infermieri e sette operatori socio sanitari (OSS) con una coordinatrice dedicata e un direttore;
– il personale, sia medico che infermieristico, proviene per la maggior parte dalla Medicina generale (MG) per quanto riguarda soprattutto il comparto, da concorsi dedicati alla medicina d’urgenza per quanto riguarda la dirigenza medica;
– il direttore è incaricato anche della direzione del Pronto soccorso (PS) che è struttura complessa indipendente con organico medico e di comparto dedicato;
– l’attività della MEU si sviluppa in strettissima sinergia con il PS, principalmente dell’hub gallurese Olbia, ma anche dei due spoke Tempio e La Maddalena: il paziente, stabilizzato in PS e lì sottoposto alla diagnostica di I livello, viene ricoverato in MEU, stabilizzato in modo ottimale, avviata la terapia e programmata tutta la diagnostica necessaria;
– la dimissione avviene sempre il più precocemente possibile utilizzando il percorso delle dimissioni protette, grazie al quale i pazienti possono rientrare al domicilio in tempi brevissimi, ma rimanendo sotto controllo ospedaliero per terminare cicli di terapia o procedure diagnostiche;
– il reparto lavora in stretta collaborazione con le strutture preposte all’attuazione del progetto “ritorno a casa”, ovvero il PASS, la COT e UVT/PUA, oltreché con le strutture riabilitative aziendali (lungodegenza di Tempio e MODI di La Maddalena) e le strutture sanitarie residenziali del territorio gallurese;
EVIDENZIATO che:
– la MEU è anche il perno di due importanti percorsi aziendali in fase di costruzione, lo scompenso cardiaco e lo scompenso metabolico, che si prefiggono l’obiettivo di creare una vera e propria rete assistenziale in cui la presa in carico sia globale e caratterizzata dalla collaborazione tra ospedale e territorio, al fine di prevenire il rientro in ospedale del paziente cronico;
– inoltre, organizza periodicamente audit clinici, case report, partecipa attivamente a convegni con relazioni originali e pubblica su riviste indicizzate;
– la medicina generale (MG) gestisce trentadue posti letto, in una piattaforma a media intensità di cura, in condivisione con oncologia e nefrologia, ma si precisa, altresì, che spesso i pazienti oncologici con patologia acuta legata alla patologia o secondaria alla terapia, siano in carico alla Oncologia o all’Oncologia del Mater Olbia, vengono di preferenza ricoverati fino a stabilizzazione in MEU;
– una discreta percentuale di pazienti affetti da patologia cerebrovascolare che non trovano indicazione a ricovero nella Stroke Unit del Mater Olbia, afferiscono sempre alla MEU prima della presa in carico da parte della rete riabilitativa;
ACCLARATO che:
– l’analisi di questi dati non può prescindere da quella del PS;
– gli accessi annui del PS di Olbia dimostrano un progressivo e crescente incremento annuale e che risulta essere, dopo il Pronto soccorso di Sassari, il secondo in tutta la Sardegna per il numero di accessi annui;
– che la metà degli accessi del PS di Olbia è concentrato nella stagione estiva (solo nel 2024 gli accessi giugno-settembre sono stati oltre 20.000);
– contemporaneamente, nello stesso triennio, il PS di Olbia ha perso gran parte del proprio organico medico strutturato, passando da un organico di otto medici nel 2023, a tre nel 2024, a cinque nel 2025. In questi anni, il servizio è sempre rimasto attivo utilizzando medici liberi professionisti o afferenti ad agenzie; con tele sistema è stato possibile organizzare l’attività con la modalità dual track, per cui i codici minori, gestiti in percorsi dedicati e separati da quelli dei codici maggiori;
– che dal 2023 è attivo il fast track per numerose specialità (pediatria, ostetricia-ginecologia, traumatologia minore, neurologia, otorinolaringoiatria, urologia, oculistica), sono attivi percorsi rapida da triage per selezionate patologie cardiologiche e chirurgiche, ma soprattutto è stato attivato il cosiddetto super triage in cui l’infermiere triagista, all’interno di protocolli validati e condivisi, avvia la diagnostica di base per numerose patologie (test di laboratorio, elettrocardiogramma (ECG), ecc);
– il dato più importante riguarda senza dubbio il cosiddetto boarding (ovvero il numero dei pazienti che rimangono in PS in attesa di ricovero per mancanza di posti letto nelle Unità di Unità Operative Complesse (UUOO));
– dai dati registrati è evidente il netto miglioramento in termini gestionali del boarding nel PS di Olbia in questo triennio e tale trend può essere unicamente ascritto alla nascita della MEU che, in contrapposizione alla gestione della MG caratterizzata da un sopra soglia significativo, fornisce un rapido turn over dei ricoveri di tipo medico, assicurando al PS la possibilità di ricoverare spesso entro le ore 24 dall’accesso;
RILEVATO che, dalla chiusura della Medicina d’urgenza deriverebbe un grave pericolo per la salute dei cittadini, rischiando di mandare in tilt l’intero sistema di medicina di primo soccorso,
chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se sono a conoscenza del grave rischio che la eventuale chiusura della Medicina d’urgenza causerebbe all’intero sistema sanitario della Gallura;
2) quali azioni intendano intraprendere per scongiurare il crollo di un sistema già fragile e sottoposto ad un carico antropico imponente durante il periodo estivo.
Cagliari, 10 giugno 2025