Valorizzazione del romanico sardo: Orizzonte Comune presenta la proposta di legge

I Consiglieri regionali del gruppo “Orizzonte Comune”, Cau, Porcu e Cozzolino hanno presentato la proposta di legge n. 88, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio monumentale del romanico in Sardegna. L’iniziativa mira a tutelare e promuovere uno dei più importanti beni storico-culturali dell’Isola, costituito da oltre 150 chiese romaniche risalenti all’XI-XIII secolo, molte delle quali conservano ancora le forme originarie e sono scrigni di tesori artistici e liturgici.

La proposta di legge (si compone di 5 articoli) prevede azioni mirate per la promozione, divulgazione e fruizione del patrimonio romanico, tra cui la creazione di percorsi culturali, artistici e turistici, la produzione di materiale informativo e multimediale e l’organizzazione di eventi e giornate dedicate. Inoltre, si punta al potenziamento del centro europeo di documentazione del romanico (sede a Santa Giusta) e alla costituzione di reti di collaborazione tra comuni sardi e realtà nazionali e internazionali. Un ruolo centrale sarà affidato alla “Fondazione Sardegna Isola del Romanico” che potrà beneficiare di sovvenzioni per attrarre flussi turistici culturali e religiosi.

Pieno sostegno all’iniziativa è stato annunciato dalla consigliera di Sinistra Futura, Paola Casula, che ha preannunciato la sottoscrizione del testo (già trasmesso alla commissione Cultura) da parte dei tutti i consiglieri del suo gruppo di appartenenza. L’opportunità di un intervento normativo è stato apprezzato dal docente dell’Università di Cagliari, Andrea Pala e dal presidente della Fondazione per il Romanico, Antonello Figus.

L’intervento conclusivo è stato affidato al segretario regionale di Orizzonte Comune e assessore regionale del Turismo, Franco Cuccureddu, che ha salutato con soddisfazione l’iniziativa ed evidenziato come la tutela e la valorizzazione del Romanico in Sardegna rientri tra le strategie di sviluppo della Regione, in riferimento soprattutto alla sua funzione di attrattore dei flussi turistici come elemento motivazionale complementare a quello che è considerato il principale attrattore sardo: il mare.

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