Ordine del giorno n. 45/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

CERA – MASALA – RUBIU – MAIELI – PIRAS – MELONI Corrado – USAI – FLORIS – TRUZZU – PERU per la rapida approvazione e la conseguente attuazione della proposta di legge inerente il recupero e la valorizzazione delle città e dei nuclei di fondazione in Sardegna.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che:
– per città di fondazione si intende un centro urbano costruito ex novo, sulla base di un disegno d’impianto unitario, caratterizzate da un elevato livello di controllo delle fasi progettuali ed esecutive che si riflette sulla morfologia dei nuovi insediamenti, in prevalenza basata su criteri di regolarità e ortogonalità; si tratta di città sorte a causa della necessità scaturenti dalle dinamiche politiche e socioeconomiche emerse all’inizio del secolo scorso;
– le “città nuove”, sorte in Italia nel periodo storico tra le due guerre mondiali, hanno rappresentato e rappresentano tuttora un esempio di urbanistica e stili architettonici che il mondo intero ci invidia. Esse, infatti, hanno avuto il raro merito di saper coniugare tradizione e modernità, sviluppo del territorio e salvaguardia dell’ambiente, in un quadro di organico connubio tra presenza antropica e paesaggio;
– le città di fondazione, oggi come allora, possono considerarsi tra le più significative realizzazioni dell’architettura del novecento. In esse troviamo tutte le declinazioni della ricerca architettonica maturata tra le due guerre mondiali come lo stile novecento, il razionalismo italiano, il futurismo. Ognuna di queste espressioni contribuì a realizzare un sapiente eclettismo dal sapore metafisico che trovò proprio nelle città di fondazione una sintesi unica nel panorama architettonico internazionale, fornendoci un repertorio linguistico capace, ancora oggi, di essere sia testimonianza storica, sia spunto di riflessione per le nuove ricerche architettoniche e per la formazione nelle accademie di architettura;
– nella concezione progettuale delle città di fondazione, ogni edificio fu dimensionato, per forma, contenuto e proporzioni, alla funzione civica che gli era assegnata. Lo stesso genio, la stessa ispirazione, la stessa volontà di intervenire sul territorio, basata su un accorto equilibrio fra lucida espressività del volume architettonico e forza simbolica della decorazione, ha trovato espressione in varie parti d’Italia e anche in Sardegna;

DATO ATTO che:
– il primo presupposto della conservazione del patrimonio storico-artistico presente nei nuclei e nelle città di fondazione della Sardegna è la sua conoscenza: solo in questo modo, è possibile recuperare le testimonianze di una delle più pregevoli stagioni dell’architettura e dell’urbanistica e, nello stesso tempo, mantenere l’identità culturale del territorio regionale;
– in data 28 gennaio 2025 è stata depositata una proposta di legge che ha l’ambizione di promuovere il recupero e la valorizzazione delle città e dei nuclei di fondazione, presenti in Sardegna, concepiti con un progetto unitario tra gli anni venti e quaranta del ventesimo secolo, ancorché realizzati in epoca successiva. In particolare, questa proposta di legge, composta da otto articoli, prevede lo stanziamento di risorse finanziarie per il recupero, la salvaguardia e il restauro dei beni architettonici delle città e dei nuclei di fondazione, nonché del patrimonio edilizio esistente. A ciò si accompagna un riconoscimento per i progetti di sviluppo locale che contribuiscono al rilancio turistico, produttivo ed economico delle aree interessate nonché interventi finanziari per la realizzazione di spazi e servizi idonei allo svolgimento di attività culturali e ricreative nel territorio delle città di fondazione, oltreché la realizzazione di eventi che permettano la conoscenza della storia delle medesime e del territorio circostante;

CONSIDERATO che le città e i nuclei di fondazione, il cui patrimonio è dichiarato di preminente interesse regionale, sono state individuate come segue:
– Provincia di Oristano: Comune di Arborea e le frazioni di Centro I e Centro II Sassu, Luri, S’Ungroni, Pompongias, Torrevecchia e Linnas, Tanca Marchesa in Comune di Terralba e Centro III in comune di Marrubiu;
– Provincia del Sulcis-lglesiente: Comune di Carbonia e la frazione di Cortoghiana;
– Città metropolitana di Sassari: le frazioni di Pedina, Tramariglio, Villaggio Calik, Campo Giavesu, nel Comune di Alghero;

RILEVATO che la proposta di legge in oggetto non è stata ancora incardinata nel percorso istruttorio di rito, all’interno della competente Commissione permanente in materia di beni culturali;

RITENUTO che la valorizzazione dei nuclei e delle città di fondazione, presenti in Sardegna, possa essere annoverata tra gli interventi maggiormente qualificanti nell’ambito della più ampia strategia regionale di promozione territoriale e di sviluppo dell’intera Isola;

impegna il Consiglio regionale

1) attraverso i propri organi interni e l’indispensabile lavoro istruttorio preventivo, ad opera della Seconda Commissione permanente, competente per materia, ad istruire e portare in Aula, con la necessaria solerzia, il testo di legge proposto, al fine della sua discussione e conseguente approvazione finale, prevedendo una adeguata dotazione finanziaria, per il triennio 2025-2027, destinata al recupero ed alla valorizzazione delle città e dei nuclei di fondazione in Sardegna;
2) nella prima variazione utile del bilancio di previsione 2025/2027, nelle more della definitiva approvazione della legge in argomento, a reperire le risorse, quantificate in euro 150 mila per ciascuno degli enti locali coinvolti, al fine di dare avvio ai primi interventi in coerenza con le finalità di valorizzazione esposte in narrativa;

impegna inoltre la Giunta regionale

1) una volta concluso l’iter di approvazione del testo di legge, ad opera del Consiglio regionale, a dar seguito alle disposizioni ivi contenute, mediante l’adozione degli atti di propria competenza per la definizione dei vari interventi, sulla base delle proposte formulate dai comuni interessati d’intesa con le soprintendenze territorialmente competenti.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

Condividi: