Ordine del giorno n. 43/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

TRUZZU – AGUS – CIUSA – COCCIU – COCCO – DERIU – ORRÙ – PERU – PIZZUTO – PORCU – SORGIA – TICCA relativo alla vertenza Ballao – Flumendosa.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che:
– gli ecosistemi fluviali hanno da sempre rappresentato una fondamentale ricchezza per le società umane: dal grande fiume di portata continentale al più modesto deflusso, ogni corso d’acqua è depositario di un patrimonio materiale e simbolico attraverso cui è possibile accedere alle dinamiche che nel corso del tempo hanno regolato la relazione fra gruppi umani e paesaggi d’acqua;
– la materialità e l’immaterialità culturale dei paesaggi fluviali sta diventando protagonista attiva nei processi di riqualificazione e tutela ambientale, con la conseguente attenzione delle istituzioni verso le linee di deflusso delle acque superficiali, sollecitata da una maggiore consapevolezza sociale della necessità di un più attento recupero dell’interfaccia terra-acqua;
– l’ampio successo e i risultati ottenuti dagli interventi di riqualificazione dei paesaggi fluviali mostra il potenziale ruolo strategico svolto dai corsi d’acqua, quali corridoi multifunzionali in grado di veicolare i valori patrimoniali connessi agli assetti territoriali disposti lungo gli argini;

RILEVATO che:
– alla fine degli anni quaranta nel territorio di Villagrande Strisaili, era stata realizzata la diga di Bau Muggeris, della capienza di 61 milioni di metri cubi, destinata alla produzione di energia elettrica e al soddisfacimento di fabbisogni civici e agricoli dell’Ogliastra;
– alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso, risalgono invece le opere destinate a soddisfare il fabbisogno idrico per l’agricoltura del Campidano, della Trexenta, Marmilla, Parteolla e per i fabbisogni civili della città di Cagliari, degli altri centri della Città Metropolitana e, successivamente, per quelli industriali di Macchiareddu e Sarroch;
– il poderoso sbarramento di Nuraxi Arrubiu, tra Orroli ed Escalaplano, ha generato un invaso della capacità di 317 milioni di metri cubi, collegato al Bacino artificiale “Mulargia”, tra i Comuni di Goni e Siurgus Donigala, con una capacità superiore ai 300 milioni di metri cubi, destinato a soddisfare usi civili, agricoli e industriali;
– la programmazione e realizzazione delle opere ha consentito il miglioramento della qualità della vita di tantissimi sardi, che ne hanno tratto enorme giovamento, in particolare nel settore agricolo e zootecnico;
– i meriti delle opere e infrastrutture idrauliche per la rinascita economica dell’Isola sono pertanto innegabili, le acque del Flumendosa soddisfano le esigenze civili di seicento mila sardi e quelle agricole di 40.000 ettari di territorio;

CONSIDERATO che:
– la sottrazione eccessiva della risorsa idrica del Flumendosa ha causato l’alterazione dell’equilibrio ecologico del territorio dei comuni del Sarrabus, senza che fossero tenute nella dovuta considerazione le numerose preoccupazioni e segnalazioni di allarme;
– negli anni ottanta i danni alla pesca si palesarono in maniera irreversibile: oltre alla scomparsa delle varie specie autoctone del Flumendosa (trota, alosa, spinarello, cozza di fiume), si verificò il fenomeno della mancata risalita dei muggini e la riduzione impressionante dell’anguilla, la cui attività di pesca, per millenni, aveva garantito un’importante risorsa per le popolazioni rivierasche, in particolare per il Comune di Ballao;
– la drastica diminuzione dell’apporto di acqua dolce ha provocato inoltre l’intrusione salina dal mare fino ai fertili terreni del delta: centinaia di ettari nella piana del Sarrabus sono andati perduti ed è stata compromessa la pregiata coltivazione degli agrumi;
– innegabili sono pertanto le conseguenze negative provocate all’economia, alle tradizioni, alla vita delle popolazioni rivierasche che risiedono a valle delle dighe, da imputare anche alla mancata osservanza di alcune norme di legge, che impongono il rispetto del Deflusso Vitale Minimo (DVM), quale strumento teso a garantire un’adeguata tutela delle acque dei fiumi e degli ecosistemi ad esse collegati;
– il paesaggio fluviale del Flumendosa ha subito da lungo tempo e subisce ancor oggi, l’impatto negativo derivante dalla costruzione delle dighe a monte del territorio del Sarrabus, che oltre ad aver causato profonde alterazioni degli assetti rivieraschi, hanno determinato gravi danni alla qualità ecologica del sistema fluviale e pregiudizi alle diverse attività produttive presenti nel territorio a valle;

RILEVATO che occorre rimediare ai gravissimi danni subiti dalle comunità del Sarrabus e in particolare dal Comune di Ballao, programmando una diversa gestione della risorsa idrica, che sia sostenibile per l’ambiente, l’economia e la società,

impegna la Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad adottare ogni atto affinché venga istituita una Commissione paritetica (con i comuni rivieraschi del Flumendosa appartenenti al territorio del Sarrabus), con la finalità di valutare gli eventuali danni e quantificare gli indennizzi spettanti agli stessi comuni rivieraschi.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

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