Mozione n. 118

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Mozione n. 118

SATTA Giovanni – GANAU – MULA – COCCO – COMANDINI – SECHI – MELONI – MURA – DERIU – OPPI – MORICONI – MARRAS – LAI – DE GIORGI – CORRIAS – MAIELI – PERU – GALLUS – FANCELLO – TALANAS – COCCIU – CAREDDA – USAI – SCHIRRU – CERA – PIGA – CUCCU – PIANO – SALARIS sulla necessità di garantire la continuità territoriale marittima di persone e merci con la Sardegna e perseguire il passaggio delle funzioni e delle risorse sulla continuità territoriale marittima dallo Stato alla Regione, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– in data 18 luglio 2012, a conclusione della procedura nazionale di privatizzazione dell’ex Tirrenia, è stata sottoscritta la convenzione tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e la Compagnia di navigazione CIN Tirrenia Spa, avente ad oggetto l’esercizio dei servizi di collegamento marittimo in regime di pubblico servizio per le isole maggiori e minori (Sardegna, Sicilia e Tremiti);
– la convenzione, a fronte di un contributo a favore del concessionario di 73 milioni annui per complessivi 560 milioni in otto anni per tutti i collegamenti, stabilisce le tariffe per il trasporto passeggeri e merci in regime di continuità territoriale per le principali rotte da e per la Sardegna;
– a discapito delle risorse pubbliche erogate per il contenimento dei prezzi, la tariffa in regime di continuità territoriale risulta del tutto identica a quella dei vettori privati operanti al di fuori di detto regime agevolato;

PRESO ATTO che nel marzo scorso l’antitrust ha sanzionato l’attuale sistema, censurando il rinnovo della convenzione con la conseguente necessità che si proceda a un nuovo bando per la continuità territoriale marittima;

EVIDENZIATO che:
– la Corte costituzionale con la sentenza n. 230 del 2013, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 6, comma 19, del decreto legge n. 95 del 2012, nella parte in cui non contiene le parole “d’intesa con la regione Sardegna”, determinando tale omissione la totale esclusione della Regione dalla convenzione e relegandola di fatto al ruolo di terzo estraneo al rapporto;
– la suddetta pronuncia della Corte, accogliendo il ricorso presentato dalla Regione che ha eccepito la violazione dell’articolo 53 della Statuto sardo per cui “la Regione è rappresentata nella elaborazione delle tariffe ferroviarie e della regolamentazione dei servizi nazionali di comunicazione e trasporti terrestri, marittimi ed aerei che possano direttamente interessarla” ha ribadito il diritto della Regione alla reale e significativa partecipazione nella predisposizione e nel controllo dei provvedimenti che riguardano il complessivo sistema dei servizi nazionali di trasporto che interessano la Sardegna;

RILEVATO che lo Stato italiano, sia sotto il governo del centro destra che sotto quello del centro sinistra, ha sempre ostacolato la partecipazione della regione Sardegna alla regolamentazione e controllo dei servizi previsti dal citato articolo 53 dello Statuto, di fatto ignorando la sentenza 230/2013;

DATO ATTO che:
– il Presidente Christian Solinas, già segretario nazionale del Partito sardo d’azione, nel pieno rispetto del mandato ottenuto dal popolo sardo, durante la campagna elettorale dello scorso febbraio, che ha determinato la schiacciante vittoria della coalizione di centro destra autonomista, ha più volte ribadito la necessità di un sollecito confronto con il governo onde addivenire ad un accordo che possa vedere la Sardegna protagonista in un tema così importante;
– lo stesso Presidente ha ribadito tale necessità anche durante il suo intervento al convegno “Destinazione Sardegna” tenutosi a Cagliari lo scorso 11 ottobre;

CONSIDERATO che la scadenza della convenzione fissata per il 18 luglio 2020 presuppone tempi ristretti per la predisposizione e l’espletamento del bando per la stipula di una nuova convenzione, in considerazione della perdurante inerzia del governo italiano che a tutt’oggi non ha nemmeno esplicitato le modalità con cui intenda avviare la procedura di gara, soprattutto a seguito dei citati rilievi sollevati dall’Antitrust;

RIMARCATO che:
– è di vitale importanza per la nostra regione poter disporre di sistemi di trasporto adeguati e competitivi al fine di colmare il divario connesso alla condizione di insularità, favorire la crescita economica, creare posti di lavoro e migliorare la qualità della vita quotidiana delle persone, garantendo una reale affermazione del principio di continuità territoriale e del diritto di mobilità;
– è pertanto indifferibile procedere all’adeguamento e potenziamento del sistema della continuità territoriale marittima di persone e merci da e per la Sardegna per rispondere alle modificate esigenze degli utenti e ridurre gli svantaggi rispetto ai sistemi maggiormente efficienti adottati a favore di altre realtà insulari europee;

RILEVATO che:
– lo stato francese per la continuità marittima della Corsica e dei suoi 330mila abitanti, stanzia annualmente 90 milioni di euro, a fronte dei 45mila destinati dal governo italiano alla nostra regione con un milione e 600mila abitanti;
– in Spagna la continuità territoriale marittima (come quella aerea) per le isole Canarie e Baleari, viene realizzata tramite la erogazione diretta dei contributi al consumatore finale (passeggero o autotrasportatore che sia);

CONSIDERATA la valenza strategica e la prioritaria importanza che le politiche dei trasporti in continuità territoriale marittima per passeggeri e merci vanno sempre più assumendo per la nostra regione, anche a seguito della drammatica crisi che ha investito il porto industriale di Cagliari;

RITENUTO che il Consiglio regionale nella sua interezza, senza alcuna distinzione di appartenenza politica, senta il peso della responsabilità e abbia tutta la volontà di cambiare l’attuale insoddisfacente e inadeguato sistema di continuità territoriale marittimo,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti:

1) ad avviare una trattativa serrata con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e con la Presidenza del Consiglio dei ministri affinché rendano note tempistica e modalità del bando per il nuovo sistema di continuità territoriale marittima che entrerà in vigore successivamente al 18 luglio 2020;
2) nell’accertata possibilità del verificarsi di un vuoto normativo al termine della convenzione vigente, che priverebbe la Sardegna delle garanzie in tema di continuità territoriale marittima, a valutare la proroga della convenzione in essere per il tempo strettamente necessario all’avvio della nuova convenzione e comunque non superiore a 6 mesi;
3) a rivendicare con forza, sulla base delle previsioni dell’articolo 53 dello Statuto, della sentenza della Corte costituzionale n. 230 del 2013 e delle peculiari condizioni di insularità e maggior isolamento geografico della Sardegna, il passaggio delle funzioni e delle risorse sulla continuità territoriale marittima dallo Stato alla Regione o, in subordine, che il bando sia predisposto previa intesa e compartecipazione della Regione.

Cagliari, 27 novembre 2019

Condividi: