CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 577/A

Risposta scritta dell'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica alle seguenti interrogazioni:
Interrogazione n. 553/A (COCCO Pietro) - Interrogazione n. 551/A (Zuncheddu) - Interrogazione n. 563/A (Locci) sulla installazione nell'isola di Sant'Antioco in località Capo Sperone - Su Semaforo, nell'area dell'ex stazione radio, militare di Sant'Antioco, di un potente radar di penetrazione per contrastare gli sbarchi dèi migranti.
Interrogazione n. 578/A (Lotto) Argentiera Sassari - Interrogazione n. 577/A (Sanna) Comune di Tresnuraghes - Interrogazione n. 581/A (Dessì) Capo Pecora Fluminimaggiore.

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In merito alle interrogazioni in oggetto si comunica che questo Assessorato ha emesso un unico provvedimento di concessione relativo al radar di Sant'Antioco - Capo Sperone, previa autorizzazione da parte della Giunta regionale alla stipula del contratto di comodato con la Guardia di Finanza, con delibera della Giunta Regionale n.36/22 del 04.11.2010, in quanto si tratta di immobile già trasferito al patrimonio Regionale dall'Agenzia del Demanio. Mentre per quanto riguarda le installazioni nei siti di Capo Pecora Rumini Maggiore, Punta Foghe Tresnuraghes, Argentiera Sassari, si precisa che l'Assessorato Enti Locali non ha rilasciato nessun parere in quanto si è trattato di installazioni su terreni di proprietà privata o di demanio marittimo statale.

Si forniscono di seguito gli elementi di riscontro in merito alla concessione dell'immobile denomito "ex stazione radio" in comune di Sant'Antioco.

L'ex stazione radio militare sita nell'isola di Sant'Antioco, loc. Capo Sperone - Su Semafuru, distinta nel nuovo catasto terreni al fg.37 mapp.39 sub d (parte) e 96 sub b (parte), è compresa nell'allegato B) del protocollo d'intesa del 07.03.2008 tra i "beni e diritti da trasferire alla Regione Sardegna" ed è stato consegnata dall'Agenzia del Demanio nella disponibilità dell'Amministrazione Regionale in attuazione del medesimo protocollo d'intesa, con verbali prot. N. 9065/08, n. 9066/08 e n. 9067/08 del 25.06.2008.

L'area succitata è compresa all'interno di un compendio, nel quale insistono alcuni ruderi di fabbricati, con relative aree di pertinenza, ubicate lungo il costone e sulla cima di Capo Sperone, in passato adibiti a postazione militare di segnalazione costiera (ex semaforo, stazione radio, alloggi militari).

Con nota prot. 0166013/10 del 29 settembre 2010 il Comando della Guardia di Finanza di Cagliari Reparto Tecnico Logistico Amministrativo Sardegna, ha chiesto all'Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica l'assegnazione dell'immobile in argomento al fine di realizzare un impianto radar costiero di profondità necessario alla Guardia di Finanza per il controllo del territorio nazionale relativamente agli sbarchi dei clandestini in Sardegna.

L'intervento interessa un'area di circa 300 mq ad un'altitudine di 150 m ed alla distane di circa 570 m dal mare. L'impianto prevede la realizzazione del basamento del radar, mediante opere di scavo, il posizionamento del traliccio (alto 12 m) per le antenne, la realizzazione dell'impianto elettrico con relativo posizionamento dei contatori e la recinzione metallica con relativo cancello d'ingresso.

Nel sito interessato dall'intervento è presente un ex-semaforo di ausilio alla navigazione in cui è presente un rudere fatiscente di altezza pari a circa 8-10 m dal terreno.

Il progetto prevede, inoltre, varie misure di mitigazione volte sostanzialmente al mantenimento e rispetto della fauna e flora esistenti, al controllo e contenimento delle emissioni di gas, vibrazioni e rumori, alla realizzazione in opera delle sole parti dell'impianto che non possono essere realizzate altrove e il ripristino delle condizioni ante-operam.

Relativamente alla strumentazione urbanistica comunale, si rileva che l'intervento ricade in una zona H1 di massima tutela ambientale in cui le singole concessioni per nuove edificazioni possono essere rilasciate esclusivamente per interventi di realizzazione di opere pubbliche, per diretta iniziativa pubblica su aree pubbliche.

L'indice previsto in tale zona per gli usi compatibili definiti dalle NTA vigenti è di 0.001 mc/mq.

Si rileva altresì che ai sensi degli articoli 3 e 4 del DA 2266/U/1983 le zone H sono "le parti del territorio non classificabili secondo i criteri in precedenza definiti e che rivestono un particolare valore speleologico, archeologico, paesaggistico o di particolare interesse per la collettività, quali fascia costiera, fascia attorno agli agglomerati urbani, fascia di rispetto cimiteriale, fascia lungo le strade statali provinciali e comunali" per le quali "è prescritto l'indice territoriale massimo di 0.001 mc/mq con possibilità di deroga, ai sensi dell'articolo 16 della Legge 6 agosto 1967, n. 765, limitatamente ad edifici, attrezzature ed impianti pubblici ".

Relativamente alle norme sovraordinate di governo del territorio al Piano Paesaggistico Regionale, si rileva che l'intervento ricade oltre la fascia dei 150 m dal mare di non trasformabilità prevista dall'atrticolo 10 bis della LR 45/1989 e all'interno dell'Ambito di Paesaggio Costiero n. 6 "Carbonia ed Isole Sulcitane".

L'area d'intervento è classificata dal PPR come "Area di interesse botanico e fitogeografico'' e fa parte di una ZPS, caratterizzata da un elevato grado di naturalità, con componente vegetale costituita da macchia mediterranea.

A seguito dell'istanza presentata dalla Guardia di Finanza, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna - Sede coordinata di Cagliari ha indetto la conferenza di servizi, ai sensi dell'articolo 14 della legge 241/1990, finalizzata all'acquisizione dei pareri di Enti ed Amministrazioni interessate e al rilascio dell'autorizzazione, ai sensi del D.P.R. 616/1977, articolo 81, del D.P.R. 348/1979, articolo 56, e del DP.R. 383/1994 per l'esecuzione dei lavori di "S.Antioco - Capo Sperone - Installazione di un sistema radar costiero di profondità".

Il Servizio Pianificazione Urbanistica e Paesaggistica dell'Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica non potendo partecipare alla conferenza di servizi, ha rilasciato, con nota n. 45348/PIAN del 17.12.2010, il seguente parere:

In relazione all'oggetto, questo Ufficio esaminati gli atti, ha rilevato che l'intervento si configura come un'opera militare di interesse nazionale, che non prevede la realizzazione di volumi, se non i "contenitori" per il "ricovero degli strumenti attivi del sistema", pertanto, sebbene ricada in una zona di elevatissimo pregio ambientale, si ritiene che la sua realizzazione sia compatibile con la destinazione di zona urbanistica H1. Inoltre ai'sensi dell'articolo 13, comma 1, punto a5), della LR 4/2009, nell'attesa dell'adeguamento degli strumenti urbanistici comunali alle disposizioni del PPR, risultano sempre realizzabili gli interventi pubblici o di interesse pubblico finanziati dall'Unione europea, dallo Stato, dalla Regione, dalle province, dai comuni o dagli enti strumentali statali o regionali.

Ad ogni buon conto si segnala la vicinanza con il "rudere dell'ex-semaforo di ausilio allanavigazione", per cui si suggerisce di traslare l'intervento all'interno della medesima curva di livello, ma il più distante possibile dal suddetto rudere, al fine di consentirne un suo possibile recupero.

La Giunta Regionale, considerato che l'opera riveste preminente interesse per la sicurezza dello Stato, con deliberazione n. 36/22 del 04.11.2010, su proposta dell'Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, ha autorizzato il Servizio Centrale demanio, e patrimonio a concedere in comodato d'uso, alla Guardia di Finanza - Reparto Tecnico Logistico Amministrativo della Sardegna, una porzione dell'immobile denominato "Ex Stazione radio" in Sant'Antioco, località Capo Sperone - Su Monti de su Semaforu".

La stessa Giunta, trattandosi di ambito costiero vincolato dal punto di vista paesaggistico (PPR - Ambito di paesaggio n.6, "Carbonia ed isole suscitane"), e constatata la presenza di fabbricati, aventi oltre 50 anni, vincolati dal punto di vista storico - culturale ed architettonico, ha stabilito che l'esatto esatto posizionamento della rete di sensori radar dovesse essere determinato dalle indicazioni degli enti competenti al rilascio dei nulla osta e/o autorizzazioni paesaggistico - ambientali; per quanto attiene alla valutazione dell'emissioni elettromagnetiche è stata investita l'ARPAS.

Con nota prot. n. 7444 del 09.02.2011 il Servizio tutela paesaggistica per le province di Cagliari e di Carbonia-lglesias - dell'Assessorato degli Enti Locali Finanze ed Urbanistica ha espresso parere favorevole all'intervento a condizione che "lo shelter" e tutte le apparecchiature necessarie vengano posizionate all'interno del rudere in prossimità del complesso delle strutture dismesse ed in rovina dell'ex faro "Semaforo di Capo Sperone", senza recare alcun danno alla struttura stessa, in modo tale che non siano visibili dal mare e comunque limitino l'impatto sul territorio circostante.

Inoltre, gli interventi di progetto dovranno limitare l'alterazione del paesaggio per gli effetti dell'inserimento dei manufatti nel contento attraverso opportune opere di mitigazione, facendo ricorso alla piantumazione di essenze arboree autoctone intorno alla recinzione del sito.

Il Servizio Centrale demanio e patrimonio, una volta acquisito il precitato parere paesaggistico, in data 10.02.2011, ha stipulato un contratto di comodato, a tempo indeterminato e finché perduri l'attività e l'interesse statale e comunque per una durata non inferiore a 18 anni, con la Guardia di Finanza di Cagliari per una porzione dell'immobile denominato "ex stazione radio", in Comune di Sant'Antioco , loc. Capo Sperone - Su monti de su Semaforu, distinto al N.C.T. al Fg. 37 mapp. 39 sub d/parte e sub b/parte per una superficie di circa 200 mq., più area di rispetto, per l'installazione di un manufatto con relativi impianti ed apparecchiature per l'attivazione di una rete di sensori radar di profondità per la sorveglianza costiera e a mare.

Tale contratto prevede, fra le condizioni generali di utilizzo del bene, il rispetto delle condizioni di cui alla precitato parere favorevole del Servizio tutela paesaggistica per le province di Cagliari e di Carbonia-lglesias.

La consegna dell'immobile al comodatario è avvenuta contestualmente alla firma del contratto.

Si allega la documentazione grafica e fotografica relativa al sito designato per la collocazione degli impianti, oltre a copia del contratto, di comodato rep. 18 del 10 febbraio 2010.

L'Assessore
Nicolò Rassu

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Il materiale allegato è agli atti del Consiglio.