CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 577/A

INTERROGAZIONE SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sull'installazione in località Ischia Ruggia, nel Comune di Tresnuraghes, di un radar di penetrazione e sorveglianza militare.

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I sottoscritti,

premesso che:
- si è dato avvio ai lavori per l'installazione di un radar militare di produzione israeliana sul promontorio di Ischia Ruggia, nel Comune di Tresnuraghes;
- l'intervento prevede l'installazione di un traliccio alto oltre i dodici metri, munito di un potente radar di profondità per la sorveglianza costiera, integrato da un sistema di comando, controllo e comunicazione della Guardia di finanza, realizzato a valere sul Fondo europeo per le frontiere esterne, programma quadro 2007/2008;

considerato che:
- l'impatto di detto intervento ricade in un'area a elevato valore ambientale e paesaggistico, e introdurrà una modifica morfologica ai caratteri ambientali e un potenziale danno alla salute dei cittadini per inquinamento da campi magnetici;
- nel sito designato per l'intervento sono presenti numerose specie faunistiche protette per le quali, durante il periodo di nidificazione, è vietata qualsiasi forma d'interferenza e di disturbo;
- per la realizzazione dell'intervento in tale delicata area territoriale l'autorità procedente non ha svolto alcuna attività concertativa e d'integrazione con l'amministrazione comunale interessata, anche al fine di rendere partecipi e consapevoli i cittadini interessati;

preso atto che il turismo riveste una rilevante importanza in questa parte del territorio regionale per la sua stessa economia e per la mancanza di fonti economiche di crescita e di sviluppo alternativo,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per conoscere:
1) se la realizzazione altamente impattante del radar in località Ischia Ruggia, nel Comune di Tresnuraghes, possa interferire negativamente sulla tutela del paesaggio e concretare un'ennesima, nuova occupazione militare del territorio sardo già notevolmente gravato da servitù militari;
2) il motivo del mancato coinvolgimento degli enti locali e della popolazione in virtù del principio di leale collaborazione sancito dalla Costituzione e che impegna lo Stato a rapportarsi con i restanti enti locali in un clima di trasparenza e collaborazione che non può venir meno in base al richiamo costante di un sedicente interesse nazionale;
3) se siano state accertate e sussistano tutte le dovute garanzie sui pericoli d'inquinamento elettromagnetico per la popolazione e per l'intera zona circostante il sito dell'intervento.

Cagliari, 16 maggio 2011