CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Consiglio regionale: all’ordine del giorno della seduta di domani, dalle ore 10, cinque mozioni e, dalle ore 16,30, il disegno di legge collegato alla Manovra finanziaria

 

Cagliari, 3 maggio 2011 - Domani in Consiglio regionale, dalle ore 16,30, prenderà il via l’esame del DL 222 Parte prima – Disposizioni nei vari settori di intervento (Collegato alla Manovra finanziaria 2011-2013). Il provvedimento era stato approvato lo scorso 15 aprile dalla Commissione Bilancio con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione. Rispetto al testo predisposto dalla Giunta, dei 23 articoli originari uno è rimasto identico, 5 sono stati modificati, 17 sono stati soppressi e ne sono stati inseriti 21.
Il Collegato prevede una spesa di 59.969.000 euro per il 2011, di 45.050.000 per il 2012, di 41.550.000 per il 2013 e di 21.580.000 per gli anni successivi.
Nella relazione di accompagnamento, il presidente della Terza Commissione, Paolo Maninchedda (Ps d’Az) spiega che si è voluto intervenire specificatamente a favore del precariato, delle Università, dei comuni montani, della Società Bonifiche Sarde, dei giornalisti disoccupati. Come risulta dalla relazione di maggioranza, vista l’insufficiente disponibilità per l’integrale copertura finanziaria, la Commissione ha dato mandato alla Giunta di provvedere all’individuazione delle risorse mancanti.
Per la mattinata, con inizio della seduta alle ore 10, sono iscritte all’ordine del giorno cinque mozioni.

Mozione 117 (Barracciu e più) sulla problematica situazione del settore dello spettacolo in Sardegna e sulle inadempienze relative alle disposizioni della legge regionale 6 dicembre 2006 n. 18

La mozione, prima firmataria Francesca Barracciu (Pd), contesta la non completa applicazione della legge 18/2006 a favore dello spettacolo e sollecita la Giunta regionale e il suo presidente Ugo Cappellacci ad esercitare le competenze di programmazione, coordinamento e indirizzo. L’obiettivo principale è quello di definire una politica culturale in grado di sostenere tutti gli operatori del settore (circa 3000 persone compreso l’indotto) e di incoraggiare la creazione artistica e l’innovazione. I presentatori si dichiarano preoccupati per i tagli ai finanziamenti regionali e nazionali degli ultimi anni e per il blocco dei fondi europei. Inoltre, si chiede, per una corretta valutazione della realtà isolana, la pubblicazione dei dati raccolti finora dall’Osservatorio regionale dello spettacolo istituito con la legge 18.

Mozione 123 (Capelli e più) sulla realizzazione della scuola di formazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna e sull’istituzione della relativa direzione generale

La mozione, primo firmatario Roberto Capelli (Misto), si rivolge al presidente della Giunta Ugo Cappellacci e all’assessore all’Ambiente Giorgio Oppi affinché si disponga “l’immediata istituzione” a Nuoro (nell’albergo ex Esit del Monte Ortobene) della direzione della scuola di formazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna. I presentatori contestano una ipotesi secondo la quale la struttura potrebbe essere temporaneamente allestita a Cagliari. In tal caso, la scelta sarebbe in contrasto con una intesa del 2002 tra la Regione e il Comune di Nuoro e con una serie di autorizzazioni di spesa (5 milioni di euro nel 2009, non utilizzati e poi confermati nel 2011).

Mozione 127 (Salis e più) sulla decennale vicenda del campus universitario di Cagliari e sulla improrogabile necessità di avviare con urgenza la realizzazione del Piano straordinario per la residenzialità universitaria ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale n. 3 del 2009

La mozione, primo firmatario il capogruppo Idv Adriano Salis, intende impegnare la Giunta Cappellacci a dare immediata attuazione al Piano straordinario per la residenza universitaria e l’ospitalità predisposto nell’ottobre del 2009 dall’Ersu, l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario di Cagliari. L’obiettivo principale è quello di creare un campus da mille posti letto nell’area dell’ex Semoleria in viale La Playa, acquisita dall’Ersu nel 2008. Si contesta la scelta fatta dall’Ente di dimezzare i posti. I presentatori ritengono necessario garantire in tutta la città capoluogo almeno 1826 posti e sottolineano “l’assoluta inadeguatezza ed insufficienza dell’offerta di alloggi e servizi essenziali agli studenti fuori sede”, oltre 18000, costretti in buona parte a ricorrere al mercato immobiliare privato con una spesa media per stanza singola calcolata in 225 euro al mese. Discorso simile viene fatto per il servizio mensa con soli 960 posti garantiti e non funzionali logisticamente perché non vicini alle Facoltà. Inoltre, si contesta la Giunta regionale per la cancellazione di 15 milioni per la residenzialità universitaria stanziati dal precedente esecutivo a guida Soru.

Mozione 125 (Porcu e più) sulle notizie apparse a mezzo stampa sull’apertura di un distaccamento Nato e sul grave ritardo dei progetti di riconversione turistica dell’arcipelago di La Maddalena

La mozione, primo firmatario Chicco Porcu (Pd), critica l’ipotesi che a La Maddalena, a soli tre anni dalla chiusura della base americana per sommergibili nucleari, possano tornare i militari. Poiché la presenza della Nato mal si concilierebbe con i progetti di riconversione turistica, già rallentati da inchieste giudiziarie, contenziosi e lentezze burocratiche, si chiede al presidente della Giunta Ugo Cappellacci di esprimere l’assoluta contrarietà della Regione. In più, i presentatori sollecitano: lo sblocco delle bonifiche nell’ex Arsenale; la revisione dell’accordo di gestione (sempre all’ex Arsenale) perché a eccessivo vantaggio di chi ha ottenuto la concessione (Mita Resort); la rapida riconversione ricettiva dell’ex Ospedale militare; il monitoraggio delle risorse finanziarie spese e di quelle disponibili per il completamento delle opere collaterali nelle strutture cedute dal Demanio militare. Ricordando lo spostamento del G8 a L’Aquila, sottolineando il blocco di investimenti privati per la bocciatura di intese tra la Regione e il Comune ed evidenziando il malcontento della comunità locale perché gli oltre 320 milioni di euro stanziati “non hanno ancora prodotto un solo posto di lavoro”, i presentatori sollecitano, con il coinvolgimento il Governo, la stipula di accordi che tengano conto del diritto dei maddalenini al riscatto economico e sociale dopo oltre 40 anni di presenza militare.

Mozione 126 (Bruno e più) sul Programma operativo regionale (POR) FESR 2007-2013

La mozione, primo firmatario il capogruppo Pd Mario Bruno, intende impegnare la Giunta ad accelerare le procedure di spesa del Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013. La preoccupazione è che entro la fine dell’anno non si utilizzino tutti i 629 milioni programmati con conseguente revoca dei finanziamenti. Il timore dei presentatori è legato al fatto che allo scorso 25 febbraio risulta impegnato il 2,18% del totale e che la stessa Giunta stima di spendere 518 milioni e, quindi, di perderne 111. Si chiede che il Consiglio regionale abbia il quadro mensile delle iniziative assunte “al fine di invertire il negativo e preoccupante trend di spesa”. Riportando come la Corte dei Conti europea abbia rilevato “gravi vizi” in 4 delle 5 operazioni della Regione rendicontate alla Ue, la mozione accusa la Giunta di “incapacità e inerzia”. In particolare, si citano i 233,2 milioni versati al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese istituito presso la Sfirs: “Non è dato a tutt’oggi conoscere l’effettivo utilizzo non avendone la Giunta regionale mai fatto oggetto di comunicazione nei documenti ufficiali concernenti la spesa regionale”. (MM).