CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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La seduta di domani del Consiglio regionale: nell’ordine del giorno una proposta di legge e sette mozioni
Cagliari, 18 aprile 2011 - Una proposta di legge e sette mozioni
sono inserite nell’ordine del giorno della seduta di domani del Consiglio
regionale (inizio alle ore 10).
PL 273/A (Sanna
Matteo e più) – Proroga dei termini di cui alla legge regionale 23 ottobre 2009
n. 4 (Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il
rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di
valenza strategica per lo sviluppo)
La proposta, primo firmatario il presidente della Commissione Urbanistica Matteo
Sanna (Udc-Fli), intende modificare il cosiddetto Piano Casa varato dalla
Regione nel 2009 nella parte che, riguardo la riqualificazione del patrimonio
edilizio esistente, disciplina la semplificazione delle procedure
amministrative. In particolare, si sollecita una proroga di sei mesi al termine
fissato al prossimo primo maggio (originariamente 18 mesi) per la denuncia di
inizio attività o la relativa comunicazione di inizio lavori. Di conseguenza,
verrebbe posticipato di 180 giorni (originariamente 36 mesi) il termine di
comunicazione della fine dei lavori.
Mozione 118 (Bruno e più) sulla crisi libica
e l’accoglienza dei profughi nordafricani –
Mozione 122 (Salis e più) sulla necessità di apprestare tutte le azioni
necessarie per fronteggiare la situazione di emergenza che si potrebbe
determinare a causa dello sbarco degli immigrati nella nostra isola
La mozione 118, primo firmatario il capogruppo Pd Mario Bruno, vuole impegnare
il presidente della Regione Ugo Cappellacci affinché vengano rese note le
modalità operative e le capacità della Sardegna di accogliere i profughi
nordafricani. Secondo i presentatori, le crisi scoppiate in Egitto, Tunisia e
Libia alimentano l’esigenza di affrontare con solidarietà e adeguatezza un esodo
di rilevanti proporzioni, anche alla luce della posizione geografica dell’isola.
Non piace la disponibilità espressa dalla Regione ad accogliere circa 2000
immigrati esclusivamente di nazionalità libica. Si tratta, infatti, di “un
inspiegabile principio discriminatorio che di fatto sembrerebbe voler
consapevolmente ignorare la complessità” della crisi e dei cambiamenti in atto.
Volendo stimolare una transizione verso la libertà e la democrazia, con la
mozione si chiede che la Sardegna sia una terra di pace e di accoglienza per
tutti coloro che chiedono protezione e sostegno temporanei.
La mozione 122, primo firmatario il capogruppo Idv Adriano Salis, vuole
impegnare la Giunta e il suo presidente a non sottovalutare il problema e a
intervenire con un piano dettagliato di assistenza umanitaria e di accoglienza
per conciliare il dovere di solidarietà con la tutela dei diritto del popolo
sardo a vivere in un territorio tranquillo e ordinato. I presentatori ritengono
che sia da rivedere la scelta di ospitare 700 immigrati in viale Elmas a
Cagliari perché in contrasto con quanto stabilito sull’allestimento dei centri
al di fuori della cinta urbana. Infine, la mozione sollecita un controllo delle
coste 24 ore su 24 per avere un quadro preciso del flusso di arrivi “per poterlo
fronteggiare ed indirizzare nell’interesse degli stessi migranti”.
Mozione 117 (Barracciu e più) sulla problematica
situazione del settore dello spettacolo in Sardegna e sulle inadempienze
relative alle disposizioni della legge regionale 6 dicembre 2006 n. 18
La mozione, prima firmataria Francesca Barracciu (Pd), contesta la non completa
applicazione della legge 18/2006 a favore dello spettacolo e sollecita la Giunta
regionale e il suo presidente Ugo Cappellacci ad esercitare le competenze di
programmazione, coordinamento e indirizzo. L’obiettivo principale è quello di
definire una politica culturale in grado di sostenere tutti gli operatori del
settore (circa 3000 persone compreso l’indotto) e di incoraggiare la creazione
artistica e l’innovazione. I presentatori si dichiarano preoccupati per i tagli
ai finanziamenti regionali e nazionali degli ultimi anni e per il blocco dei
fondi europei. Inoltre, si chiede, per una corretta valutazione della realtà
isolana, la pubblicazione dei dati raccolti finora dall’Osservatorio regionale
dello spettacolo istituito con la legge 18.
Mozione 123 (Capelli e più) sulla realizzazione
della scuola di formazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della
Sardegna e sull’istituzione della relativa direzione generale
La mozione, primo firmatario Roberto Capelli (Misto), si rivolge al presidente
della Giunta Ugo Cappellacci e all’assessore all’Ambiente Giorgio Oppi affinchè
si disponga “l’immediata istituzione” a Nuoro (nell’albergo ex Esit del Monte
Ortobene) della direzione della scuola di formazione del Corpo forestale e di
vigilanza ambientale della Sardegna. I presentatori contestano una ipotesi
secondo la quale la struttura potrebbe essere temporaneamente allestita a
Cagliari. In tal caso, la scelta sarebbe in contrasto con una intesa del 2002
tra la Regione e il Comune di Nuoro e con una serie di autorizzazioni di spesa
(5 milioni di euro nel 2009, non utilizzati e poi confermati nel 2011).
Mozione 112 (Lotto e più) sullo stato delle
pratiche relative agli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili,
eolico, fotovoltaico e biomasse, nonché sul Piano energetico regionale non
ancora proposto dalla Giunta regionale al Consiglio regionale e sul mancato
pronunciamento della Regione Sardegna sulle linee guida nazionali entro i
termini di legge del 31 gennaio 2011
La mozione, primo firmatario Luigi Lotto (Pd), sollecita la Giunta e il suo
presidente Ugo Cappellacci, a presentare al Consiglio il Piano energetico
regionale entro aprile. La mancata predisposizione suscita perplessità su come
in Sardegna possano essere sfruttate le fonti energetiche rinnovabili. Alla luce
delle specifiche linee guida emanate dal Governo a settembre 2010, risulta che
la Regione non si sia espressa entro il termine del 31 gennaio scorso. Pertanto
la Giunta viene invitata a predisporre gli atti necessari soprattutto per
evitare che gli impianti di produzione vengano costruiti in aree di grande
interesse naturalistico, storico e paesaggistico. Al riguardo si cita la
proposta di Enel Green Power per un parco eolico in località Balascia nel comune
di Oschiri. Nel complesso, tra autorizzazioni rilasciate e pratiche in fase di
istruttoria, si arriva ad una produzione complessiva calcolata in 4820 MW
“assolutamente incompatibile con le prospettive di sviluppo economico della
Sardegna”. Parallelamente, la mozione chiede l’attivazione degli incentivi della
legge 15/2010 a favore delle imprese agricole che vogliono sfruttare le fonti
rinnovabili fino a 200 KW di potenza. Infine, anche per scoraggiare iniziative
di grossi gruppi finanziari esterni, si vuole che comuni, coltivatori e
allevatori siano adeguatamente informati sui benefici del provvedimento.
Mozione 125 (Porcu e più) sulle notizie apparse
a mezzo stampa sull’apertura di un distaccamento Nato e sul grave ritardo dei
progetti di riconversione turistica dell’arcipelago di La Maddalena
La mozione, primo firmatario Chicco Porcu (Pd), critica l’ipotesi che a La
Maddalena, a soli tre anni dalla chiusura della base americana per sommergibili
nucleari, possano tornare i militari. Poiché la presenza della Nato mal si
concilierebbe con i progetti di riconversione turistica, già rallentati da
inchieste giudiziarie, contenziosi e lentezze burocratiche, si chiede al
presidente della Giunta Ugo Cappellacci di esprimere l’assoluta contrarietà
della Regione. In più, i presentatori sollecitano: lo sblocco delle bonifiche
nell’ex Arsenale; la revisione dell’accordo di gestione (sempre all’ex Arsenale)
perché a eccessivo vantaggio di chi ha ottenuto la concessione (Mita Resort); la
rapida riconversione ricettiva dell’ex Ospedale militare; il monitoraggio delle
risorse finanziarie spese e di quelle disponibili per il completamento delle
opere collaterali nelle strutture cedute dal Demanio militare. Ricordando lo
spostamento del G8 a L’Aquila, sottolineando il blocco di investimenti privati
per la bocciatura di intese tra la Regione e il Comune ed evidenziando il
malcontento della comunità locale perché gli oltre 320 milioni di euro stanziati
“non hanno ancora prodotto un solo posto di lavoro”, i presentatori sollecitano,
con il coinvolgimento il Governo, la stipula di accordi che tengano conto del
diritto dei maddalenini al riscatto economico e sociale dopo oltre 40 anni di
presenza militare.
Mozione 126 (Bruno e più) sul Programma
operativo regionale (POR) FESR 2007-2013
La mozione, primo firmatario il capogruppo Pd Mario Bruno, intende impegnare la
Giunta ad accelerare le procedure di spesa del Fondo europeo di sviluppo
regionale 2007-2013. La preoccupazione è che entro la fine dell’anno non si
utilizzino tutti i 629 milioni programmati con conseguente revoca dei
finanziamenti. Il timore dei presentatori è legato al fatto che allo scorso 25
febbraio risulta impegnato il 2,18% del totale e che la stessa Giunta stima di
spendere 518 milioni e, quindi, di perderne 111. Si chiede che il Consiglio
regionale abbia il quadro mensile delle iniziative assunte “al fine di invertire
il negativo e preoccupante trend di spesa”. Riportando come la Corte dei Conti
europea abbia rilevato “gravi vizi” in 4 delle 5 operazioni della Regione
rendicontate alla Ue, la mozione accusa la Giunta di “incapacità e inerzia”. In
particolare, si citano i 233,2 milioni versati al Fondo di garanzia per le
piccole e medie imprese istituito presso la Sfirs: “Non è dato a tutt’oggi
conoscere l’effettivo utilizzo non avendone la Giunta regionale mai fatto
oggetto di comunicazione nei documenti ufficiali concernenti la spesa
regionale”. (MM).