CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
------------------------------------
Nota stampa
della seduta n. 370 del 17 gennaio 2008
------------------------------------
Discussione mozioni n. 161 n. 162 e 163 sull'emergenza rifiuti
Cagliari, 17 gennaio 2008 - La seduta pomeridiana del Consiglio regionale si è aperta sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu. All'ordine del giorno il dibattito generale sulle tre mozioni (una presentata dal centrodestra, una dal centrosinistra, una dall'Udeur) sui rifiuti che dalla Campania arrivano in Sardegna per essere smaltiti.
Il primo ad intervenire è stato l'on. Contu (F.I.) che ha sottolineato, vista l'aula semivuota, la scarsa attenzione della maggioranza sull'argomento. La solidarietà - ha detto - non l'abbiamo mai negata a nessuno ma non possiamo tollerare che le decisioni siano prese da un uomo solo al comando. Abbiamo perso un'altra occasione, perché il presidente non sa interpretare il suo ruolo, fa le cose solo per suo interesse. Quindi, la solidarietà del presidente Soru è una solidarietà personale e al Consiglio è stata negata la possibilità di esprimere la solidarietà collettiva dei sardi. Il presidente e la giunta - ha concluso - devono smetterla di fare da zerbini al signor Prodi.
L'on. Capelli, sull'ordine dei lavori, ha chiesto al presidente del Consiglio di invitare formalmente il presidente della Regione Soru a partecipare ai lavori dell'Aula.
Il presidente Spissu ha detto che il Presidente della Regione stava per arrivare.
L'on. Pisano (Riformatori) nel suo intervento ha sottolineato che l'analisi dei disordini davanti alla casa del presidente Soru deve essere lasciato alla magistratura, in aula devono essere trattate le questioni politiche legate all'arrivo dei rifiuti. Anche l'esponente dei Riformatori ha detto di essere favorevole alla solidarietà ma il problema è quello di capire che tipo di rifiuti stanno arrivando e come possono essere smaltiti..
L'on. Pisu (Prc) ha invitato tutti a scegliere la non violenza e il rispetto dell'avversario. L'esponente di Rifondazione ha detto di non poter concordare sul metodo scelto dal Presidente Soru.. Sarebbe stato meglio - ha aggiunto - coinvolgere le istituzioni e dare maggiori informazioni ai cittadini. L'elemento della mancata conoscenza ha avuto un ruolo importante. Nessuno mette in discussione le prerogative del presidente ma in questa questione si poteva agire diversamente.
Per l'on. Maninchedda i gravi episodi di violenza sotto la casa di Soru nascono dall'idea sbagliata di poter dare "una spallata ai governi con la piazza". Noi siamo pacifisti e riteniamo che i governi si debbano battere alle elezioni. Riteniamo sbagliato - ha aggiunto - convocare riunioni sotto case private. Sui fatti avvenuti al porto di Cagliari Maninchedda ha sottolineato che l'uso dei manganelli e le spinte erano fuori luogo perché si trattava di una manifestazione pacifica. L'abuso di polizia ha sempre portato alla crisi del diritto. Sull'arrivo dei rifiuti il consigliere regionale ha detto che il presidente della Regione, come è ormai costume, agisce "volta per volta". La Sardegna - ha chiesto -ha una strategia attiva o pensiamo di usare il credito maturato con il governo? Noi siamo per i sistemi solidali strutturali non episodici. Nell'immediato la questione rifiuti ha creato un grave danno perché si è andato contro la legge 6 del 2001. Questa legge era una difesa alla tentazione di usare il territorio sardo per mettere rifiuti. Ora davanti anche a queste scelte di importare spazzatura non posiamo più difenderci, abbiamo un precedente pericoloso. Siamo d'accordo - ha concluso - che dobbiamo aiutare la Campania ma ci vogliono garanzie.
Per l'on. Floris (Pd) questo Consiglio deve essere una palestra democratica. Il consigliere del Pd ha detto di condividere le scelte del Presidente della Regione. L'Italia sembra un paese alla deriva, una nazione che rischia di spogliarsi dei suoi valori più importanti. In una fase di emergenza tutti devono prendersi le proprie responsabilità. La scelta del presidente Soru è stata obbligata.
L'on. Milia (Udc) ha dichiarato lo sdegno per le violenze contro il presidente Soru e ha espresso solidarietà al popolo della Campania. La Sardegna, però, non è un'associazione di volontariato con scopi solidaristici. Anche l'esponente dell'Udc ha criticato il metodo usato dal presidente della Regione che ha abbassato la testa davanti a una decisione già assunta.
(R.R.) Segue
Discussione mozioni n. 161 n. 162 e 163 sull'emergenza rifiuti
Cagliari, 17 gennaio 2008 - In prosecuzione, è intervenuto l'on Antonio Calledda (Ds), che ha auspicato una intesa per una convergenza al temine del dibattito. Calledda ha anche ricordato che "va bene la solidarietà, ma questa significa non solo dare ma anche avere", e la Sardegna attende interventi adeguati dallo Stato per le bonifiche nei territori delle servitù militari o nei siti minerari. Ha ricordato che sarebbe stato utile maggiore disponibilità ad ascoltare il Consiglio.
Per Giorgio La Spisa (FI), occorre anzitutto precisare che la vicenda dei rifiuti campani "non rappresenta un'emergenza" vera e propria, "non è paragonabile e una calamità naturale". Sulle calamità la Sardegna ha sempre manifestato la solidarietà , mentre la situazione campana "è una crisi amministrativa e politica, dire che è calamità è mistificazione". Per La Spisa come altre regioni hanno dato la disponibilità a fronte di certe condizioni, la stessa cosa avrebbe potuto fare la Regione sarda. "C'è stata troppa fretta", come conferma la decisione del Casic perchè sulla composizione dei rifiuti napoletani non c'è chiarezza. "Ciò ha generato allarme".
Critico fortemente anche Franco Ignazio Cuccu (Udc), "occorre condannare fermamente le aggressioni al Presidente Soru", "ma anche stigmatizzare le affermazioni del questore Deiana: faccia i nomi dei mandanti". Due nodi, ha detto Cuccu: "il presdiente Soru non si è fatto carico, come si vuole far credere, di alcun soccorso al popolo napoletano, ma ha risposto a una chiamata di Prodi: un passepartout politico per smuovere altre regioni"; "emergenza, non c'era alcuna emergenza, la questione napoletana è antica di decenni".
Anche Renato Lai (Udeur) ha detto di non condividerew le decisioni del presidente Soru. "Si tratta di decisioni che non possono essere assunte da una sola figura istituzionale" Quanto alla solidarietà: questa scatta su eventi naturali, non di fronte a situazioni che hanno origine politica antica.
Di diverso avviso Alberto Sanna (Ds), che pur auspicando un'approvazione convergente di un unico ordine del giorno, ha sottolineato che sul merito del problema sembra esservi sufficiente condivisione, ma ritiene eccessive le razioni negative alla decisione del Presidente della Regione di dare la solidarietà. "Forse è colpa di certa stampa: sono maturi i tempi per affrontare la grande questione della libera informazione".
Molto critico Roberto Capelli (Udc) per il quale la responsabilità della "brutta immagine che è stata attribuita al popolo sardo" descritto come quello che non intende essere solidale è dell'atteggiamento del presidente Soru. "Non c'era emergenza", lo Stato democratico ha regole che vanno rispettate: la solidarietà non è mai dovuta". Ha contestato al Presidente la realizzazione di una nuova rivista della Regione "che fa informazione di regimne".
Quindi Maria Grazia Caligaris (Sdi) che ha ricordato che la questione dei rifiuti campani è datata, ha denunciato il contraddittorio atteggiamento delle forze dell'ordine fra i fatti accaduti in porto e quelli a Bonaria. Era opportuno, ha aggiunto il coinvolgimento della società sarda, in quanto non ci si trovava davanti a una vera emergenza: anzi al riguardo il presidente Soru dovrebbe denunciare le "inadempienze della Regione Campania e del Comune di Napoli".
Il dibattito prosegue.
(LP)
Prosegue la discussione sulle mozioni Discussione mozioni n. 161, 162 e 163 sull'emergenza rifiuti
Cagliari, 17 gennaio 2008 - Il dibattito generale sulle tre mozioni sui rifiuti è proseguito con l'intervento dell'on. Farigu (Nuovo Psi) che ha condannato incondizionatamente ogni forma di violenza. L'esponente socialista ha detto che il paragone fatto nella mozione presentata dal centrosinistra con l'attentato subito da Lussu è "irriverente e offensivo". Analizzando i gravi episodi di violenza di venerdì scorso Farigu ha affermato che il questore di Cagliari si è comportato in maniera del tutto inadeguata.
E' poi intervenuto l'assessore regionale all'Ambiente Cicito Morittu che ha detto di condividere la mozione del centrosinistra. L'esponente dell'esecutivo ha sottolineato che il presidente non ha agito da solo ma sentendo la giunta regionale. Inoltre - ha spiegato l'assessore - prima di dare la solidarietà della Sardegna il presidente sapeva che eravamo perfettamente in grado di smaltire i rifiuti. Anche la mancata concertazione con gli enti locali è stata smentita. "E' stato lo stesso presidente - ha detto - ad incaricarmi di chiamare i sindaci dei comuni interessati per sentire il loro parere". Insomma, la scelta di essere solidali è stata consapevole perché potevamo permettercelo.
L'on. Moro (AN) ha detto che non si può parlare di emergenza rifiuti in Campania, perché dura da 14 anni, si deve parlare, piuttosto, di cronicità. L'esponente di Alleanza Nazionale ha chiesto all'assessore perché il presidente Soru ha deciso di fare tutto da solo se non aveva nulla da nascondere.
L'on. Licandro (F.I.) ha definito il dibattito "postumo". Esprimo solidarietà - ha detto - al cittadino Soru e alle forze dell'ordine ma non accetto che si ribalti il piano delle considerazioni. Il presidente ha sbagliato a non ascoltare nessuno. Si accusano i mezzi di informazione di aver informato male i sardi, ma si evita di dire che il presidente ha taciuto con tutti sulla vicenda rifiuti. L'enorme confusione ingenerata nel popolo sardo è riconducibile alla condotta del presidente. Altro che democrazia partecipata! Noi ancora non sappiamo che tipo di rifiuti ci arrivano dalla Campania. Per Licandro la Sardegna non può diventare "la pattumiera indistinta di rifiuti altrui".
L'on. Davoli (Prc) ha detto che i fatti accaduti davanti alla casa del presidente Soru è inaccettabile. L'esponente di Rifondazione ha auspicato che si punti sempre più sulla raccolta differenziata come avviene in molte città d'Europa.
Discussione delle mozioni n. 161, 162 e 163. Si stempera la tensione ma le posizioni restano distanti
Cagliari, 17 gennaio 2008 - Se si placa la tensione rispetto alla seduta antimeridiana, sembrano ancora distanti le posizioni nel lungo dibattito in atto.
Per Silvestro Ladu (Fortza Paris) se da un lato il governo avrebbe dovuto commissariare i vari livelli istituzionali della regione Campania, il presidente Soru non avrebbe dovuto decidere da solo senza informare o coinvolgere il Consiglio e gli enti locali. "Per voi è stato solo un fatto politico non certo di solidarietà".
Diverso il giudizio di Peppino Pirisi (PD), che ha criticato fortemente certe affermazioni "sentite in quest'aula del tipo: a chi giova la violenza a Bonaria?" Si tratta ha detto Pirisi di affermazioni inaccettabili. Dopo aver difeso la figura e l'operato del questore Deiana ha parlato di attacco proditorio nei confronti di chi, solidaristicamente ha detto: concorriamo ad aiutare Napoli.
Una sentita testimonianza quella di Alberto Randazzo (Udc) che ha ricordato gli avvenimenti al porto canale di Cagliari all'arrivo della nave dei rifiuti e il giorno dopo a piazza Bonaria: al porto un atto arrogante dei tutori dell'ordine contro manifestanti pacifici, a Bonaria un attacco violento da parte di frange teppistiche nel pieno di una manifestazione civile.
Per Adriano Salis (IDV) non si può comprendere come si possa negare che a Napoli vi sia una emergenza autentica. Per Salis la minoranza non fa altro che mettere in atto esasperazioni elettoralistiche. E' grave che rappresentanti politici diano cattivi esempi.
"La Sardegna s'è data una politica che respinge l'importazione dei rifiuti dall'esterno" con una legge, questa decisione non è stata rispettata dal presidente della Regione, ha detto Antonello Liori (An), il quale ha ricordato che così facendo sai contraddice persino il programma "Sardegna fatti bella". Quanto alle vipolenze ha ricordato la propria esperienza (caricato su un cellulare al porto canale) quando è evidente che una cosa è protestasre pacificamente una cosa assaltare l'abitazione del presidente.
Concetto analogo è stato illustrato da Beniamino Scarpa (Misto Psd'az): "non è possibile che con una legge regionale in vigore contro l'importazione dei rifiuti si prendano decisioni come questa". Per Scarpa c'era tutto il tempo necessario per assumere decisioni concordate con le altre istituzioni regionali e locali, per avviare un meccanismo di decisione democratica.
Critico anche Giommaria Uggias Misto), per il quale nel "dare un segnale di solidarietà era opportuno coinvolgere le istituzioni regionali per decidere sul presente ed il futuro". Dopo aver ricordato che con l'esaurimento progressivo delle attuali discariche la Sardegna rischia la stessa situazione napoletana, ha esortato ad affrontare con energia una programmazione delle scelte politiche in riferimento allo smaltimento dei rifiuti. Ha denunciato la mancanza di una corretta informazione sia da parte del presidente sia da parte dell'assessore.
Il dibattito prosegue. (LP)
Prosegue il dibattito sulle mozioni n. 161, 162 e 163 sui rifiuti
Cagliari, 17 gennaio 2008 - Il dibattito è proseguito sotto la presidenza dell'on. Rassu (F.I.). E' intervenuto l'on. Matteo Sanna (AN) che ha condannato i gravi fatti di violenza che ci sono stati a Cagliari davanti alla casa del presidente della Regione e ha detto che è necessario, perché la situazione in Campania migliori, che il presidente Bassolino rassegni le dimissioni perché non ha saputo risolvere la questione rifiuti.
Per Nello Cappai (Udc) il presidente Soru quando ha deciso di far arrivare i rifiuti in Sardegna ha violato la legge. "Siamo in una situazione di totale anarchia - ha detto - e siamo condizionati anche in Sardegna da lobbies di potere.
L'on. Masia (Misto) ha spiegato che i consiglieri socialisti hanno firmato la mozione presentata dal centrosinistra per esprimere solidarietà al presidente Soru e ai cittadini della Campania. La decisione che ha preso il presidente Soru - ha aggiunto - doveva quanto meno essere preceduta da una convocazione del Consiglio anche perché in questo caso si sarebbero evitati gli scontri e non si sarebbe scritta una pagina così brutta della storia della Sardegna.
L'on. Marracini (Popolari-.Udeur) ha spiegato le ragioni per cui i consiglieri dell'Udeur hanno deciso di presentare una mozione distinguendosi così da quella presentata dal centrosinistra. Marracini ha detto che non condivide il metodo seguito dal presidente Soru anche se ne capisce la strategia di voler "tagliare il traguardo per primo".
L'on. Uras (Prc) ha detto di condividere l'azione del presidente Soru e di essere orgoglioso di essere sardo. Il capogruppo di Rifondazione ha invitato tutti a non perdere tempo in discussioni oziose.
Mozioni n. 161 n. 162 e 163 sull'emergenza rifiuti: approvato un ordine del giorno che esprime solidarietà al presidente per i fatti di violenza, al popolo campano e impegna la Giunta a fornire adeguate informazioni sulla qualità dei rifiuti da smaltire in Sardegna
Cagliari, 17 gennaio 2008 - Si è concluso a tarda notte il dibattito sull'emergenza rifiuti. E' stato approvato un ordine del giorno della Maggioranza (approvato per parti, col voto anche di settori della minoranza per la parte relativa alla condanna della violenza all'unanimità) che esprime solidarietà al presidente Soru per gli atti di violenza e di intimidazione nei suoi confronti, e solidarietà al popolo campano per la grave emergenza ambientale. Il documento impegna la Giunta a fornire al Consiglio informazioni adeguate sulla qualità dei rifiuti importati, ad attivarsi per garantire la massima partecipazione e raccordo fra i diversi livelli istituzionali, a informare il Consiglio sulla capacità del piano regionale per i rifiuti.
In precedenza si era svolta la parte finale della discussione e l'intervento del Presidente della Giunta. Nel corso del dibattito l'on Pierpaolo Vargiu (Rif) aveva espresso solidarietà per gli atti di violenza ma si era detto in totale disaccordo sul metodo dam p'arte del presidente Renato Soru, che non aveva tempestivamente coinvolto l'assemblea regionale e gli enti locali. Ha anche sottolineato il rischio di contaminazioni da rifiuti pericolosi.
L'on Ignazio Artizzu (An) aveva criticato il presidente per non aver reso informative adeguate al Consiglio: qualsiasi decisione deve esserre assunta in modo trasparente. Respingendo qualsiasi forma di violenza h chiesto precisazioni sulla quantità dei rifiuti da ricevere, e sul sistema di smaltimento.
La condanna delle violenze è stata espressa da Paola Lanzi (SA), che ha ricordato la necessità di una soluzione definitiva dell'emergenza campana. Ma c'è anche una questione di metodo, che riguarda la condivisione e la responsabilità che non possono essere considerate facoltative.
Ha difeso l'operato del Presidente, l'on Chicco Porcu (PD), il quale ha ricordato che quanto avvenuto nei giorni scorsi non ha avuto a che fare col confronto politico. Nella politica regionale c'è oggi qualcosa che non va ed ha auspicato un confronto più pacato.
Francesco Sanna (PD) ha ricordato che a suo giudizio non è stata violata alcuna norma da parte del Presidente, in quanto la legge sul divieto di importare rifiuti va letta in coordinamento con le norme nazionali sui fatti emergenziali.ed ha ricordato che anche la Sardegna ha avuto l'emergenza idrica. Ha sottolineato che la solidarietà è un fatto encomiabile da parte della Regione sarda.
Per Giuseppe Atzeri (Psd'Az) la violenza va condannata senza alcun dubbio, ed ha ricordato la presa di posizione della UE nei confronti del caso napoletano. Il tema dei rifiuti crea tensione sociale, in mancanza di concertazione e condivisione la democrazia si indebolisce.
Quindi la replica del Presidente Renato Soru, che si è detto sbvigottito per il clima che si è creato intorno alla vicenda.Il tema vero è quello della violenza, per qualsiasi presidente vivere in un clima di scarsa agibilità politica è un problema.La politica deve essere fatta nelle sedi politiche non in piazza, ha detto Soru. Ma ha fortemente contestato che si vada a prendere a casa i politici per intimidirli e minacciarli: questo è squadrismo e fascismo. Quanto al merito del problema rifiuti "ho agito per far fronte a una situazione di emergenza. "Ho fatto valere i diritti della Sardegna a volte riuscendovi altre meno, ora era necessario far valere anche i doveri della Sardegna". Quanto alla questione del metodo occorre ricordare che la quantità dei rifiuti è una goccia nel mare. "Questi tre anni "terribili" stanno trasformando la Sardegna anche sul piano dello smaltimento dei rifiuti".La Giunta si sta dotando di un piano dei rifiuti che verrà discusso in tutti i Paesi e la Commissione consiliare all'ambiente dovrà presto discuterlo". Ha concluso ringraziando tutti i sardi per la solidarietà che gli è stata dimostrata.
Nelle dichiarazioni di voto successive Maria Grazia Caligaris ha annunciato l'astensione sulla parte dispositiva e invece il sì alla parte che esprime la solidarietà al presidente.
Dello stesso avviso l'on Licheri (Sa), che ha annunciato l'astensione salvo che per la parte di attestazione solidaristica; voto contrario di Ignazio Artizzu e Antonello Liori, voto favorevole dell'on Giommaria Uggias e dell'on Chicco Porcu.
Quindi le votazioni. La mozione 161 (Diana e più) è stata respinta con 39 voti contrari e 23 favorevoli. Quindi è stato votato l'ordine del giorno che sostituiva la mozione del PD. E' stato votato per parti: sulla parte della solidarietà contro la violenza si è espressa a favore l'unanimità dell'aula, mentre sulla parte dispositiva l'esito è stato di 42 voti a favore, 6 contrari e 4. La seduta è stata chiusa e i lavori rinviati a Martedì prossimo per la sessione finanziaria.
(LP)