CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 162

MOZIONE MARROCU - BIANCU - PORCU - URAS - LANZI - BALIA - SALIS - SERRA - BARRACCIU - BRUNO - CACHIA - CALIGARIS - CALLEDDA - CERINA - CHERCHI Silvio - COCCO - CORRIAS - CORDA - CUCCA - CUCCU Giuseppe - CUGINI - DAVOLI - FADDA - FLORIS Vincenzo - FRAU - GESSA - GIAGU - IBBA - LAI Silvio - MANCA - MASIA - MATTANA - MELONI - ORRÙ - PACIFICO - PINNA - PIRISI - PISU - SABATINI - SANNA Alberto - SANNA Francesco - SANNA Franco - SANNA Simonetta - SECCI sulla solidarietà della Regione Sardegna nei confronti delle popolazioni della Campania per la soluzione dell'emergenza rifiuti e sulla gravità dei fatti verificatisi in Sardegna a seguito della disponibilità data dalla Regione a smaltire una quota minima di rifiuti provenienti dalla Campania, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- le popolazioni della città di Napoli e della Campania, in questa ultima settimana, stanno vivendo drammaticamente una nuova fase di recrudescenza dell'ormai ricorrente emergenza rifiuti;
- le popolazioni suddette pagano duramente per scelte politiche locali e nazionali inadeguate che dovranno essere accertate e valutate per uscire da una gestione commissariale fallimentare che dura da vari anni e il prevalere degli interessi malavitosi e camorristici nella gestione dei rifiuti che hanno fatto del territorio campano, anche nel recente passato, luogo privilegiato per lo smaltimento clandestino di rifiuti, anche speciali e pericolosi, provenienti da altre regioni italiane;
- il Governo nazionale ha deciso di intervenire direttamente per risolvere in via definitiva il problema rifiuti in Campania, divenuto sempre di più problema nazionale, la cui soluzione è condizione fondamentale per la tutela dell'immagine e degli interessi del nostro Paese nel contesto internazionale;
- il Governo, in attesa che la Campania si doti delle strutture necessarie per lo smaltimento dei propri rifiuti e per favorire il ritorno alla normalità, ha approvato un piano di emergenza e chiesto alle regioni fornite di impianti adeguati di farsi carico dello smaltimento dei quantitativi necessari di rifiuti solidi urbani provenienti dalla Campania;
- la Regione Sardegna, attraverso il proprio legale rappresentante, Presidente Renato Soru, in sede di Conferenza Stato-regioni, ha dato la propria disponibilità allo smaltimento di un modesto quantitativo una tantum pari ad un massimo di 6 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani (equivalente alla quantità prodotta in soli due giorni dalla Regione Sardegna), quantità che le strutture di trattamento operanti in Sardegna sono in grado di smaltire in pochissimo tempo senza arrecare alcun danno o ritardo nel sistema di smaltimento degli stessi e senza disagi o conseguenze per le popolazioni della Sardegna;
- la decisione suddetta nasce anche dalla profonda convinzione che è doveroso, in una situazione di tale drammaticità, praticare concretamente "la solidarietà politica, economica e sociale" prevista all'articolo 2 della Costituzione italiana;
- la Sardegna da tempo smaltisce verso la Germania e verso altre regioni italiane circa 500 mila tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi prodotti nell'Isola che non è in grado di smaltire perché mancano gli impianti specifici;
- la Sardegna in questi ultimi tre anni è passata dal 3 al 27 per cento nella raccolta differenziata e sta operando positivamente, anche attraverso la definizione del nuovo piano dei rifiuti, collocandosi al primo posto fra le regioni del Mezzogiorno e fra le più virtuose in campo nazionale grazie ai progressi fatti in percentuale e in termini assoluti anche nella riduzione del quantitativo dei rifiuti conferiti in discarica, che si aggira intorno alle 200 mila tonnellate in meno rispetto al 2004;

VISTE le reazioni contraddittorie dei partiti del centrodestra sardo che, da un lato, si dichiarano solidali con le popolazioni campane e dall'altro, però, si esprimono e agiscono con forme di protesta che sono sfociate in gravissimi disordini che non hanno niente a che vedere con il legittimo diritto a manifestare il proprio dissenso, nei luoghi e nelle sedi opportune, ma che sono degenerate in vere e proprie azioni squadristiche di stampo fascista portate anche davanti all'abitazione del Presidente Soru, pericolose per la stessa incolumità personale del Presidente e della sua famiglia e che hanno anche comportato l'aggressione di operatori dell'informazione;

SENTITE le dichiarazioni del Questore di Cagliari che ha affermato che sono stati pagati dei teppisti per scatenare i disordini,

TUTTO ciò detto e premesso,

esprime

1) piena solidarietà alle popolazioni di Napoli e della Campania impegnate per l'ennesima volta a fronteggiare l'emergenza rifiuti, diventata vera e propria questione nazionale;
2) sostegno al Presidente della Regione sarda, On. Renato Soru, impegnato nella soluzione concreta del problema rifiuti della Regione Campania;
3) piena e incondizionata solidarietà al Presidente, Renato Soru, e alla sua famiglia per le azioni intimidatorie e teppistiche che sono state messe in atto nei giorni scorsi nei loro confronti;
4) piena fiducia nell'operato degli inquirenti e delle forze dell'ordine e auspica che venga fatta rapidamente piena luce sulle responsabilità politiche e penali relative ai fatti gravissimi già richiamati in premessa,

impegna il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e
le Commissioni consiliari competenti

con il coinvolgimento degli enti locali, affinché adottino tutte le misure che si riterranno necessarie a concorrere assieme alle altre regioni italiane alla soluzione dell'emergenza ambientale, sanitaria e sociale della Campania, adempiendo ai doveri inderogabili di solidarietà politica e sociale previsti dalla Costituzione repubblicana ai quali la Regione sarda non può e non deve sottrarsi.

Cagliari, 15 gennaio 2008