Nota stampa
della seduta n. 362 antimeridiana e pomeridiana del 25 gennaio
1999
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis,
In apertura di seduta sono state date le comunicazioni relative a:
Interpellanza n. 523
Sugli accordi tra Regione e Ferrovie
dello Stato.L'on. Bonesu (PSd'Az.), ricordando gli accordi firmati tra la Regione, le Ferrovie ed i numerosi ministri competenti nel settore dei trasporti, ha chiesto un nuovo, pressante, impegno della Giunta per far rispettare gli accordi raggiunti. L'oratore ha rimarcato come lo sviluppo dell'Isola non può prescindere da un efficace sistema dei trasporti interni. Questi accordi prevedevano anche tempi certi e ben definiti. Se queste date non vengono rispettate, ha aggiunto Bonesu, perchè non se ne chiede il rispetto anche ricorreno al TAR, visto che gli accordi hanno anche aspetti che si possono far valere in sede giudiziaria.
Il presidente Palomba, rispondendo all'interrogante, ha confermato le preoccupazioni dell'Esecutivo per i troppi ritardi nell'attuare questi accordi. La Giunta, comunque, ha avviato una forte rivendicazione e sono state raggiunte nuove intese con responsabili delle Ferrovie e con i ministri competenti. Entro pochi giorni se ne stipuleranno nuovi e si fisseranno nuove date per la loro attuazione. Comunque l'esecutivo continuerà a "spingere" sul governo e sulle Ferrovie per il rispetto di questi impegni.
L'on. Bonesu, condividendo le preoccupazioni del Presidente della Giunta, si è dichiarato però insoddisfatto per i risultati ottenuti.
Interpellanza n. 427
Sull'attuazione delle norme dello Statuto
"Istituzione dei punti franchi".Ad illustrarla è stato il consigliere Lippi (F.I.), il quale dopo aver ricordato che la Commissione paritetica ha elaborato uno schema per l'attuazione dell'art. 12 dello Statuto e che la realizzazione dei punti franchi è uno obiettivo importante, anche se è irrinunciabile la creazione della zona franca fiscale estesa a tutta la Regione, ha affermato che non si sa se la Giunta abbia presentato la proposta organica per la delimitazione delle aree prescelte (Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme e Arbatax). Ha chiesto delucidazioni dalla Giunta regionale.
L'assessore dell'industria Pinna ha rilevato che il gruppo di lavoro ha predisposto il piano per le zone indicate e per le aree industriali collegate. Posto che la zona franca ha interesse per le imprese che ambiscono operare in ambito extracomunitario, la discussione è stata attenta e ricca di incontri e confronti, anche con il Governo. È giusto quindi ritenere che fra qualche mese la proposta sarà realizzata ed accolta. Concludendo, l'assessore ha detto che la materia è complessa perchè si deve evitare che l'istituzione dei punti franchi non venga a ledere altri interessi rispetto al progetto generale di sviluppo.
L'on. Lippi, nel dirsi soddisfatto per il lavoro svolto dalla Regione, si è però detto preoccupato per il fatto che non è dato sapere se il Governo accetterà lo schema predisposto. Ha chiesto inoltre che la proposta venga messa a disposizione dei consiglieri e che la Giunta vari anche il progetto per la zona franca regionale, così come aveva promesso a questo Consiglio.
Interpellanza n. 299
Sulla gestione delle assicurazioni dei
veicoli e dei natanti della Regione.Nell'illustrare il documento, l'on. Boero, ha sostenuto che nel 1996 l'Assessore agli Enti locali ha conferito il mandato di gestione delle assicurazioni dei veicoli a motore e natanti della Regione ad una società di Milano, senza alcuna gara d'appalto. Per di più, il contratto prevede che non vi sia alcun onere come questa Società venga remunerata per questo delicato incarico. Dopo aver fornito ulteriori dettagli sul contratto, Boero ha chiesto al Presidente della Giunta e all'Assessore agli Enti locali se questo modo di procedere non sia lesivo degli interessi della Regione e se non si danneggino le professionalità sarde.
In conclusione, Boero ha chiesto la revoca dell'incarico alla società di Milano e l'annullamento della gara a trattativa privata bandita successivamente dall'assessorato agli Enti locali, che prevede il riconoscimento delle provvigioni d'uso, da parte del vincitore, alla Società milanese. Boero ha inoltre sollecitato una maggiore trasparenza negli atti della Regione.L'assessore Cogodi ha risposto affermando che l'interpellanza aveva la sua validità nel momento in cui era stata presentata. La procedura seguito a suo tempo ipotizzava la presenza di un "broker", cioè di un mediatore specializzato nel settore assicurativo che fornisse le maggiori garanzie all'Amministrazione regionale. Il broker era stato scelto sulla base di un rapporto fiduciario, senza emolumenti diretti da parte della Regione. Questa procedura ha consentito alla Regione di risparmiare circa il 50% dei costi sostenuti negli anni precedenti, pari a circa 800 milioni. Per Cogodi la procedura rimane quindi valida.
L'on. Boero, prendendo atto della risposta, ha ribadito la necessità che vengano privilegiati gli operatori sardi.
Interpellanza n. 489
Sulle dimissioni dell'Assessore Loddo
in relazione alle vicende del Parco del Gennargentu.La vicenda di cui tratta l'interpellanza risale ad alcuni mesi fa e si riferisce alle prese di posizione annunciate dall'assessore Loddo nel caso non fosse stato impugnato il decreto istitutivo del Parco del Gennargentu. L'on. Pittalis, che ha illustrato l'interpellanza ha aggiunto a questo punto che sono trascorsi ben otto mesi, che in tale periodo la Giunta non ha provveduto ad impugnare il decreto e che l'assessore non ha mantenuto fede alla sua promessa di dimissioni, atto questo da censurare perchè "non si inganna l'opinione pubblica con promesse mendaci".
In conclusione Pittalis ha detto che l'on. Loddo dovrebbe dimettersi perchè i problemi del Parco non devono essere utilizzati strumentalmente. L'annuncio delle dimissioni da parte dell'Assessore era stato apprezzato dal gruppo di F.I. e dalle popolazioni interessate a che il decreto venisse impugnato. Tuttavia sul piano politico Loddo ha sbagliato nell'avallare, non dimettendosi, il comportamento e l'atteggiamento della Giunta che disattendeva la volontà dei sindaci delle zone incluse arbitrariamente nell'area del Parco.
Annunciando che la questione del Parco sarà oggetto di ulteriori confronti, Pittalis ha concluso dicendo che "questa è stata una brutta pagina della legislatura, aggravata dalle dimissioni evidentemente ritirate dall'on. Loddo".L'assessore Loddo, premesso che l'interpellanza gli dà occasione di chiarire la sua posizione, ha detto che le dimissioni erano condizionate alla verifica di alcune iniziative che la Giunta avrebbe dovuto varare.
Su sua proposta la Giunta ha disciplinato l'iter della istituzione dei parchi con punti precisi che riguardavano la delimitazione delle aree, la presenza delle popolazioni locali nella gestione dei parchi, l'affidamento della sorveglianza al corpo forestale sardo. Tali decisioni, assunte dalla Giunta, hanno fatto sì che decadessero in buona parte i motivi delle sue annunciate dimissioni. Ha voluto tuttavia rigettare l'affermazione di Pittalis secondo cui la sua posizione fosse frutto di ricerca di consensi elettorali. "Non ho ingannato la pubblica opinione con promesse mendaci, ma ho contribuito a migliorare ed a distendere una situazione che si avviava a diventare incandescente".In sede di replica Pittalis ha affermato di non essere soddisfatto della risposta dell'assessore sia perchè non c'è alcun segno tangibile di ciò che Loddo ha riferito, sia perchè non ha detto nulla sui motivi che hanno portato alla firma dell'intesa Stato-Regione e sia, infine, perchè l'assessore non ha chiarito che cosa significa aver sospeso l'intesa fino al 1 giugno 1999 e che cosa accadrà successivamente. Praticamente Pittalis, nel concludere, ha annunciato che la questione del Parco sarà uno dei cavalli di battaglia delle prossime elezioni regionali.
Interpellanza n. 446
Sugli studi di nuove possibilità irrigue nella Gallura.L'on. Frau (A.N.), dopo aver ricordato la difficile situazione idrica della Gallura, aggravata dal fatto che la diga del Liscia non può invasare più di 53 milioni di metri cubi in quanto non ancora collaudata, ha sottolineato come le risorse idriche disponibili, anche in caso di massimo invaso, non sono sufficienti ad esaurire le richieste delle popolazioni residenti ed i numerosi turisti che visitano l'Isola.
Nel 1990 l'Agensud ha stipulato una convenzione con l'Ersat, per l'elaborazione di studi per nuove possibilità irrigue nella Gallura. L'Ente regionale, però, ha realizzato solamente in parte l'incarico ricevuto e la Cassa depositi e prestiti, che aveva finanziato gli studi, ha parzialmente revocato il finanziamento a suo tempo deciso.
Frau ha, quindi, chiesto di conoscere i costi degli studi parziali, le iniziative che si intendono assumere per accertare le responsabilità della mancata predisposizione nei tempi prefissati degli elaborati necessari per accertare nuove possibilità irrigue per la Gallura, che ha portato alla revoca ed alla perdita di una consistente somma, ed ha chiesto di conoscere chi pagherà le cifre malamente spese e che la Cassa depositi e prestiti chiede indietro.L'assessore ai lavori pubblici, Pietrino Fois, rispondendo all'interpellante, ha ricordato l'azione del proprio assessorato e la attenta opera di vigilanza effettuate. I lavori previsti per il potenziamento degli impianti di raccolta ed il collaudo della diga del Liscia sono stati avviati e saranno portati a termine nei tempi previsti.
L'assessore Fois ha, inoltre, confermato che l'assessorato vigila con grande attenzione perchè i programmi ed i progetti da tempo avviati siano realizzati nei tempi previsti.Le dichiarazioni dell'assessore sono state giudicate assolutamente insufficienti dall'on. Frau, il quale ha sottolineato come l'assessore non abbia risposto alla interpellanza. Non si parla del Liscia, ha aggiunto Frau, ma di studi per nuovi invasi e per l'irrigazione della Gallura, studi assegnati all'Ersat e non portati a termine, con grave danno anche per le casse regionali.
Interpellanza n. 526
Sugli svantaggi causati agli agenti di viaggio e operatori
turistici della Sardegna dall'esistenza, nel territorio isolano,
di agenzie di viaggio non autorizzate che svolgono
abusivamente la propria attività non rispettando
le prescritte norme regionali.Dopo aver evidenziato come le agenzie di viaggio risentono, da tempo, della crisi determinata da una diffusa presenza di operatori privi delle specifiche autorizzazioni, l'on. Gianfranco Tunis, nell'illustrare l'interpellanza, ha sostenuto che l'atteggiamento adottato dall'Assessore al Turismo mostra poca sensibilità al problema; anzi, pare addirittura che si vogliano concedere ulteriori autorizzazioni ad attività che non hanno requisiti richiesti. Gli interpellanti hanno chiesto all'Assessore al Turismo quali iniziative intenda adottare per risolvere il problema e per completare le procedure relative al piano di razionalizzazione previsto dalla legge regionale.
L'assessore al Turismo Paba ha ricordato che l'ufficio legislativo della Regione ha sostenuto che il Piano di razionalizzazione non è stato approvato. Pertanto il Piano verrà utilizzato come riferimento per le nuove autorizzazioni, anche se è ritenuto superato e inadeguato. La normativa esistente dovrà essere modificata, ha aggiunto Paba, sulla base delle leggi nazionali e delle norme per la concorrenza. Le nuove autorizzazioni previste, comunque, rientrano nei limiti previsti dal vecchio Piano. Comunque verrà rafforzata l'attività di vigilanza nei confronto delle agenzie di viaggio.
L'on. Tunis ha espresso perplessità sulla risposta dell'Assessore e ha affermato di non comprendere come mai il Piano non sia mai stato pubblicato. Intanto le agenzie di viaggio nascono dovunque, anche senza autorizzazione. Sono "agenzie pirata" ed è necessario intervenire con le dovute sanzioni. Questa situazione sta mettendo in ginocchio le agenzie in regola con la legge. È quindi necessario mostrare una maggiore sensibilità verso gli operatori autorizzati. Tunis, in conclusione, si è dichiarato insoddisfatto.
Interpellanza n. 505
Sulle spese affrontate dalla Regione per la trasferta
a Cuba in occasione della manifestazione Ichnos del 1998.Poiché è diritto del Consiglio regionale avere conoscenza della spesa pubblica della Presidenza della Giunta e di ogni assessorato, ha detto l'on. Pittalis nell'illustrare l'interpellanza, si chiede di sapere chi abbia partecipato al viaggio a Cuba ed alle altre manifestazioni le cui spese siano state a carico dell'Amministrazione regionale; a quanto ammontino le spese complessive; con quali criteri siano stati scelti i partecipanti a tali iniziative. Ciò perchè nella situazione di precarietà finanziaria della Regione è opportuno evitare spese non produttive per la collettività.
All'interpellante ha risposto l'assessore degli Enti locali Cogodi. L'assessore ha precisato che le manifestazioni erano due, contestuali ma distinte. La missione culturale organizzata da Ichnos è stata a spese di quella società ed è stata un'operazione di grande vantaggio per la Sardegna senza costi per la Regione. L'altra è stata un'iniziativa istituzionale, una missione cioè che è stata svolta con altre 8 regioni d'Italia e su invito del Ministero degli esteri che ha scelto proprio la Regione sarda per l'organizzazione di un convegno sullo sviluppo delle regioni sottosviluppate della terra a confronto con regioni di aree a grande sviluppo economico industriale. Tale incontro ha portato a grandi risultati dal punto di vista dell'incremento della cooperazione economica con Cuba.
E sono state l'Amministrazione di Cuba, l'Università dell'Avana e l'Università di Cagliari, oltre che l'Unesco, a dare l'avvio ai piani di sviluppo successivi. Le spese sono state a carico, quasi esclusivo, del Ministero degli esteri, dello Stato cubano e della cooperazione internazionale.
Concludendo Cogodi ha detto che altri incontri si sono avuti e si stanno avendo nell'ambito della cooperazione internazionale ai quali parteciperà, come quinta regione italiana, anche la Sardegna. Ed ha aggiunto che il Consiglio regionale era stato puntualmente informato di ogni cosa. In ogni caso la Giunta fornirà un opuscolo nel quale verranno enunciate tutte le iniziative promosse. La Regione, come sua partecipazione alle spese, ha sborsato complessivamente 74 milioni 194 mila lire. A Cuba sono andati l'assessore e due assistenti, tre alti funzionari della Regione e due esperti (professori universitari) che hanno tenuto altrettante relazioni al convegno.Del tutto insoddisfatto Pittalis, il quale dopo aver detto che Cuba è un esempio di come il comunismo abbia fallito ed ha dichiarato che l'iniziativa, seppure lodevole perchè si inquadra nell'ambito di una promozione internazionale, lascia perplessi dal punto di vista della scelta di quel Paese, poiché in Europa esistono realtà altrettanto interessanti per eventuali cooperazioni con la Sardegna. Secondo Pittalis, al di là dell'entità della spesa, la partecipazione della Sardegna è stata un fallimento per cui sarebbe bene in futuro rivolgere le attenzioni verso la realtà sarda piuttosto che volare verso Cuba.
Interpellanza n. 452
Sull'interruzione dei lavori sulla
Sassari-Tempio (loc. La Fumosa)
e sulla grave situazione della viabilità in Gallura.L'on. Biancareddu, illustrando l'interpellanza sulla interruzione dei lavori sulla Sassari-Tempio e sulla grave situazione della viabilità in Gallura, ha lamentato l'ennesima interruzione dei lavori su un tratto di strada di grande importanza per la Sardegna settentrionale. I lavori durano da circa 15 anni e per i motivi più disparati non sono ancora stati completati. Per realizzare il tratto "incriminato", di circa 15 chilometri, servono ordinariamente 1 anno, mentre in Gallura ne occorrono 20. I lavori, tra l'altro, deturpano il paesaggio.
Biancareddu ha anche ricordato come misteriosamente, la costruzione di nuove arterie stradali si blocca dove inizia la Gallura, come accaduto per la Portotorres-Santa Teresa e per la nuova Nuoro-Olbia. Una situazione non più sostenibile denunciata più volte dal gruppo di F.I. che si riserva la possibilità di fare ricorso anche alla magistratura penale e contabile, e che impone alla Giunta regionale decisioni immediate. Biancareddu ha, quindi, chiesto di conoscere le iniziative che la Giunta intende adottare perchè la Gallura abbia una situazione viaria simile più all'Europa che non ai paesi del Terzo Mondo.L'assessore Fois ha condiviso le preoccupazioni dell'interpellante ed ha assicurato la costante attenzione nei confronti dell'Anas e degli altri organismi che operano nei diversi settori. L'assessore Fois ha, quindi, ricordato la situazione nei diversi tratti e le iniziative in atto per farli portare rapidamente a conclusione. I lavori della Castelsardo-Santa Teresa sono stati recentemente riappaltati, così come stanno per andare in appalto i lavori per i lotti conclusivi della Cagliari-Nuovo-Olbia.
L'on. Biancareddu ha lamentato le gravi inadempienze che si registrano nel settore viario della Gallura. Ci sono troppe incongruenze e troppe anomalie nella realizzazione di queste opere e Biancareddu ha, quindi, auspicato iter più rapidi e la tempestiva ripresa dei lavori di realizzazione di arterie così importanti per lo sviluppo e la ripresa dell'intera Gallura.
I lavori del Consiglio sono stati quindi sospesi e rinviati al pomeriggio.
Nella seduta pomeridiana, il Consiglio, sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis e successivamente dell'on. Salvatore Zucca, ha esaminato alcuni progetti di legge riguardanti l'istituzione dei parchi regionali.
Esame congiunto delle Proposte di legge n. 104
(Istituzione del Parco regionale Molentargius - Saline - Poetto)
e n. 137
(Istituzione del Parco naturale regionale di Porto Conte)L'on. Diana (Progr. Fed.) nel rinviare l'illustrazione alle relative relazioni scritte, ha sottolineato che sono dieci anni che è stata approvata la legge sui parchi della Sardegna che comprendeva le tre aree tutelate. Le relative proposte di legge prevedono che la gestione sia data alle autonomie locali le quali devono redigere i regolamenti interni, indicare la perimetrazione e nominare gli organismi di gestione.
L'assessore dell'Ambiente Onida ha chiesto una breve sospensione della seduta per consentire alla Commissione Bilancio di esprimere il parere finanziario sulla legge istitutiva del Parco di Monte Arci, in modo tale da poter esaminare i tre progetti complessivamente.
Alla sospensione si è detto contrario l'on. Boero (A.N.) che ha rilevato che la Commissione bilancio non può espletare l'esame della proposta in breve tempo. Per Boero è quindi necessario che si estrapoli il testo relativo al Parco di Monte Arci e che si vada avanti nei lavori con l'esame degli altri due testi legislativi per Molentargius e Porto Conte.
L'on. Bonesu (PSd'Az) e l'on. Marrocu (Progr. Fed.) hanno sostenuto che nelle more dell'approvazione della legge da parte della Commissione, si discutano gli altri due progetti.
L'on. Carloni (A.N.) ha affermato che il progetto per il Parco di Monte Arci è stato stravolto dalla Commissione per cui gli enti locali interessati hanno seri problemi ad accettarlo senza che vengano raccolte delucidazioni e si abbiano ulteriori confronti.
L'on. Pittalis (F.I.) si è detto d'accordo per esaminare subito i due progetti di Molentargius e Porto conte, mentre l'on. Piras (Ppi) ha accennato a possibili riflessioni e rivalutazioni da parte degli enti locali anche per quanto riguarda il parco di Molentargius.
L'on. Oppia (F.I.) ha sottolineato l'importanza dei Parchi per la conservazione dell'ambiente e per lo sviluppo economico. Ma per zone molto popolate, già sviluppate economicamente, è necessario un approfondimento, come nel caso di Alghero e del Parco di Porto Conte. Il progetto originario del Parco comprendeva zone densamente popolare nelle quali vi sono già attività economiche consolidate. Il comune di Alghero ha chiesto di escludere dal perimetro del parco alcune zone particolari, ed ha avviato consultazioni con le categorie economiche e sociali interessate. Il comune di Alghero ha chiesto anche l'affidamento della gestione del Parco, l'esclusione di alcune zone ed altri aspetti che dovrebbero essere accolti dal Consiglio, affinchè l'istituzione del Parco sia equilibrata, nel rispetto della volontà delle comunità locali interessate.
Sulle due proposte di legge, esaminandone gli aspetti più propriamente giuridici, è intervenuto l'on. Paolo Fois (Progr. Fed.) il quale ha ricordato come il Consiglio si è spesso occupato dell'istituzione di parchi nazionali, mentre ha spesso trascurato le norme che riguardano i parchi regionali.
L'Aula si è occupata più volte, ha aggiunto Fois, di sviluppo sostenibile, di tutela dell'ambiente, di crescita economica legata al rispetto delle bellezze naturali, di autodeterminazione. Temi trattati tenendo conto dei particolari aspetti di questi provvedimenti. Se diamo attuazione a queste leggi, se esaminiamo obiettivamente i testi in nostro possesso, ha aggiunto Fois, possiamo arrivare ad un provvedimento di ordine generale, in grado di coinvolgere le popolazioni nella effettiva gestione della risorsa ambientale.
La gestione da parte degli enti locali, ha concluso Fois, permetterà di valorizzare realmente le bellezze e le caratteristiche naturali di molte zone della Sardegna ed impedirà il nascere di nuove, pericolose tensioni e polemiche.L'on. Boero (A.N.) ha detto che se dall'inizio della legislatura si fosse affrontato il problema della legge nazionale n. 394, istitutiva dei parchi, oggi i parchi della Sardegna sarebbero operanti e definitivi. Ma interessi diversi, mai esplicitati, hanno impedito che si denunciassero i vincoli della 394 e che la Regione salvaguardasse i propri diritti potestativi, cosicché diventa problematica anche l'istituzione di piccoli parchi come quelli di Molentargius, di Porto Conte o di Monte Arci.
Boero, nel concludere, ha definito i Parchi della Sardegna, per effetto della normativa nazionale, delle riserve indiane da gestire senza il controllo delle popolazioni che vi risiedono. Ha infine espresso la necessità che la legge 31 regionale venga ripresa dalla Commissione competente e venga ridefinita in contrapposizione con i limiti imposti dalla legislazione nazionale.Per l'on. Marrocu (Progr. Fed.) è strano che la discussione su un argomento che interessa migliaia di cittadini avvenga in un'Assemblea distratta; il tema dei Parchi richiede equilibrio e sobrietà, ed occorre dare atto alla Commissione di aver lavorato per portare in Aula un provvedimento frutto di un ampio confronto anche con le forze sociali interessate.
Si arriva in ritardo, ha proseguito Marrocu, particolarmente per Molentargius e Porto Conte, che richiedono quanto prima un'autorità d'area. Le proposte contenute nei provvedimenti in discussione sono equilibrate in quanto affidano la gestione alle comunità locali interessate. Non esiste alcuna espropriazione di autonomia, ha detto ancora Marrocu, anzi, vi è una grande differenziazione rispetto alla legge nazionale. La perimetrazione dei Parchi è frutto di un ampio confronto con i Comuni, ed è provvisoria in attesa che i consorzi di gestione la definiscano nei progetti finali che dovranno elaborare.
Marrocu ha concluso mettendo in guardia contro i tentativi di strumentalizzazione, augurandosi che il Consiglio approvi rapidamente i provvedimenti in discussione.I tre progetti di legge in discussione portano "erroneamente" lo stesso titolo di Parco. L'on. Carloni (A.N.) ha esaminato nei dettagli i tre provvedimenti, sottolineando come non si tratti di una "nuova ridefinizione" della legge regionale istitutiva dei Parchi. Altra cosa sono questi progetti, perchè elaborati e proposti per difendere e tutelare ambienti e situazioni "uniche".
Il territorio di Alghero e quello di Cagliari vanno e devono essere tutelati, ma questi vincoli e questi divieti devono essere decisi di intesa con le popolazioni che in queste aree vivono e che di questi vincoli sono costretti a sopportarne il peso. Per Alghero e per Molentargius-Saline-Poetto le iniziative devono essere prese, quindi, tenendo conto delle esigenze e delle richieste degli abitanti dei due centri, prevedendo organi di gestione agili ed in grado di tutelare i diritti delle popolazioni.
Il Parco di Monte Arci, ha aggiunto Carloni, unico anche questo per le bellezze del territorio interessato, presenta invece aspetti e problemi di diverso genere e in quel caso le posizioni politiche anche di A.N. saranno, probabilmente, diverse.Per il capogruppo del PSd'Az. Bonesu, le due proposte di legge soffrono di una eccessivo burocratismo poiché si punta su un consorzio obbligatorio che è una forma antiquata di gestione. Non è giusto e corrette che la Regione, entrando in questi consorzi imponga una sua politica alle autonomie locali con delimitazioni che solo le popolazioni interessate devono potersi dare.
Bonesu ha aggiunto che la legge in discussione impedisce che la legge ordinaria possa essere esercitata nelle zone dei parchi, dalla pianificazione urbanistica alla questione degli espropri. "I provvedimenti devono essere adottati con serietà e con l'intento di semplificare le complicate normative vigenti. Stiamo invece complicando la vita e creando problemi per tutti coloro che risiederanno nelle zone perimetrali". Secondo l'oratore le due proposte di legge devono essere riviste con l'obiettivo di migliorare le condizioni delle popolazioni al di là dello scopo di preservare il territorio e di conservarne l'ambiente.L'on. Ghirra (Progr. Fed.), dopo aver ricordato il ritardo con cui la Sardegna affronta questo tema, ha affermato che comunque "si parta, si parte bene", in quanto si vogliono tutelare alcuni "gioielli" della Sardegna. Non ci saranno riserve indiane, ha proseguito Ghirra, in quanto la tutela dell'ambiente si accompagnerà ad uno sviluppo compatibile. Per quanto riguarda Molentargius, riconosciuto come un bene di valore internazionale, Ghirra ha sostenuto che il compendio delle Saline richiederà un salto di qualità da parte della Regione appena verrà acquisito dallo Stato, perchè potrà portare alla creazione di posti di lavoro produttivi.
L'area del Poetto richiama cittadini per tutto il corso dell'anno, ed il Parco potrà costituire un ulteriore punto di attrazione. Per Ghirra i Parchi si dovranno costituire con la ricerca del massimo consenso delle popolazioni interessate. Ciò comporterà un lungo lavoro per convincere anche altre zone della Sardegna a favorire l'istituzione di ulteriori parchi.
Su questo tema, ha concluso Ghirra, il Consiglio ha un ruolo fondamentale, propositivo, nell'interesse di tutta la popolazione sarda.Il punto di vista del gruppo di F.I. è stato illustrato dal presidente on. Pittalis. Non è il nome che giustifica una posizione o un'altra: i parchi infatti non devono costituire un freno o un ostacolo allo sviluppo delle popolazioni interessate. L'ambiente è una risorsa essenziale per lo sviluppo dell'Isola e le popolazioni devono decidere come ottenerlo.
Pittalis ha, quindi, stigmatizzato l'operato del "ministro romano", troppo spesso sprezzante nei confronti dei diritti dei sardi. Se gli accordi si firmano in due, inoltre, nel caso dei parchi regionali l'accordo necessariamente va fatto con gli enti locali, che rappresentano gli interessi dei loro amministrati.
L'oratore ha, quindi, rivendicato al Consiglio il diritto-dovere di decidere la politica ambientale della Regione. Non sono ammesse deleghe alle associazioni "di nessun tipo", ha aggiunto Pittalis, come il Consiglio non può accettare che sui parchi nascano "grandi interessi, grandi affari" legati ai progetti ed agli interventi da finanziare nelle zone protette. I progettisti fanno grandi affari, ma non possono essere fatti sulla pelle dei cittadini.
Pittalis ha, quindi, esaminato nei dettagli i tre diversi progetti di parco ed è stato molto ostico nei confronti di quello di Monte Arci, per il quale ha chiesto profonde modiche, così come ha chiesto un ulteriore approfondimento per il parco di Alghero. Su questi temi, comunque, non è il caso di dare vita al muro-contromuro. Parere favorevole, invece, sul progetto per il parco di Molentargius, Saline, Poetto predisposto di intesa con le popolazioni interessate e, quindi, giudicato positivamente.Agli intervenuti nella discussione generale ha brevemente replicato l'assessore alla Difesa dell'Ambiente. Onida ha tratto, dalla discussione, indicazioni generali positive, almeno per ciò che riguarda il Molentargius-Saline-Poetto ed il parco di Alghero. Per quello cagliaritano, tra l'altro, sembra si stia sbloccando il contenzioso Ministero-Consorzio Ramsar. A questo punto la Regione dovrebbe sostituirsi al Governo e riprendere la bonifica e la valorizzazione dell'importante sito ambientale.
Per il Parco cagliaritano sono stati messi a punto organismi amministrativi agili e rappresentativi delle comunità locali interessate. La legge sul parco di Molentargius ha, quindi, grande valenza politica ed ambientale. Come grande importanza riveste la gestione attenta, moderna, efficace dell'antico compendio del quale fanno parte anche le Saline ed il Poetto. Per ciò che riguarda il parco di Porto Conte è necessario ottenere il massimo consenso possibile. Ma le decisioni devono essere rapide e tempestive. Anche in questo caso, comunque, gli enti locali devono essere coinvolti nella gestione del nuovo istituendo parco.
Concludendo il suo intervento, l'assessore Onida ha affrontato lo spinoso tema del parco del Monte Arci, la cui realizzazione sembra incontrare nuovi ostacoli. È strano che ciò avvenga, ha aggiunto Onida, perchè questo è un parco che nasce dalla base ed è stato proposto dalle stesse popolazioni che hanno chiesto di farne parte. I rappresentanti di quei piccoli paesi sono partiti autonomamente, hanno dato vita ad un Consorzio, secondo quanto previsto dalla legge 142, e quel Consorzio deve essere rispettato. Nei confronti di Monte Arci, comunque, non deve esserci una posizione diversa da quella tenuta nei confronti di altri parchi.
L'assessore Onida ha mostrato grande apertura nei confronti della caccia, anche nelle zone parco. "Affrontiamo i problemi con dignità e coerenza, troviamo soluzioni possibili e realistiche, utilizziamo nel modo migliore le norme esistenti, ha concluso Onida, però ripensiamo norme e regole tenendo conto delle reali esigenze e richieste delle popolazioni che nelle zone dei parchi vivono ed operano".
I lavori del Consiglio proseguiranno
domani con inizio alle ore 10.