Nota stampa
della seduta n. 278 antimeridiana del 18 marzo 1998
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Sergio Milia, e successivamente dell'on. Gian Mario Selis
Disegno di legge n. 382/A
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale
e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 1998)
Disegno di legge n. 383/A
Bilancio per l'anno finanziario 1998 e bilancio
pluriennale per gli anni 1998-2000
Programma n. 39/A
Proposta di programma pluriennale per gli anni 1998-2000.Ad inizio di seduta il Consiglio ha rapidamente discusso ed approvato il programma triennale...
Successivamente, il Presidente ha messo in discussione quattro ordini del giorno presentati nel corso del dibattito sulla legge finanziaria e di bilancio.
I documenti riguardano:1 - Impegno per una legislazione a favore dei non vedenti;
2 - Impegno per la Giunta a varare il provvedimento in merito all'edilizia residenziale pubblica;
3 - Impegno a stanziare fondi per il risanamento degli abitati di Gairo e Osini;
4 - Impegno della Giunta a predisporre iniziative per interventi di risanamento ambientaleI documenti, sottoscritti da tutti i gruppi presenti in Consiglio, sono stati brevemente illustrati e quindi approvati.
Dopo l'approvazione degli ordini del giorno, il Presidente, prima di porre in votazione la manovra finanziaria nel suo complesso, ha dato la parola a numerosi consiglieri che hanno chiesto di parlare per dichiarazione di voto.
Il primo oratore è stato il relatore di minoranza, on.Casu (F.I.), il quale ha ripreso alcune delle critiche e dei rilievi mossi durante tutto il luogo e difficile dibattito. Le scelte della Finanziaria e del Bilancio, che privilegiano il settore industriale, rispetto agli altri settori produttivi, sono state ampiamente contestate.
La privatizzazione delle società regionali, ad esempio sarà particolarmente onerosa, perchè, ha detto Casu, il comparto agro-industriale passerà alle cooperative, che chiederanno ed otterranno fondi regionali ancora più cospicui ed elevati di quelli sprecati nelle società regionali. E tutto questo con nuovi, enormi sprechi.
L'esponente di F.I. ha concluso il suo intervento lamentando l'assoluto rifiuto, da parte della maggioranza, di un qualunque confronto serio. La netta opposizione ad ogni intervento dei privati nel settore agro-industriale e l' assoluta chiusura ed ogni intervento di razionalizzazione del settore minerario, con lo smantellamento dell'EMSA, la "dicono lunga" sulla disponibilità della maggioranza ad un confronto serio e corretto.
In questa situazione, ha concluso Casu, il "mio voto è scontato".L'attuale situazione economica e sociale della Sardegna impone scelte decisive, alle quali devono concorrere tutte le forze politiche isolane. L'on. Bruno Dettori, (Misto - Patto dei Democratici) ha auspicato riforme di ampio respiro, non solo per rendere più attuale lo Statuto regionale, ma anche per mettere a punto le strategie politiche necessarie per permettere il rilancio e la rinascita della Sardegna.
Il Consiglio regionale non deve discutere una manovra ragionieristica, ha aggiunto Dettori, ma deve fare le scelte più opportune, che poi l'Esecutivo dovrà attuare. Il Consiglio, ha concluso Dettori, deve quindi collaborare con l'Esecutivo, proprio per dare risposte serie e concrete alle esigenze della società isolana. E l'Assemblea sarda darà il suo contributo a questo processo di riscatto, perchè al suo interno esistono le capacità e le tensioni morali necessarie per far progredire realmente l'intera società sarda.L'on. Marracini (Misto) è intervenuto per annunciare il suo voto contrario alla manovra finanziaria, una manovra che si è trascinata per due settimane e che poi, grazie all'intesa di A.N. con l'Ulivo, ha avuto una accelerata arrivando così al voto odierno. Dopo aver elogiato il lavoro svolto dal suo ex partito di appartenenza, F.I., per la scrupolosa disamina di tutti gli atti dei documenti finanziari e di bilancio, ha affermato che la manovra si è ispirata come sempre al clientelismo ed alla ricerca del consenso per le prossime elezioni.
"Questa è una manovra che non crea alcuna innovazione, ma semmai crea nuove povertà": così l'on. Bertolotti (F.I.) ha espresso la sua dichiarazione di voto contrario.
Si sono persi posti di lavoro, molte imprese hanno chiuso a causa di una "politica dissennata" e la Sardegna è diventata il fanalino di coda dell'economia italiana anche a causa dei costi dei trasporti.
In Sardegna, ha concluso Bertolotti, in un anno vi sono state 20.000 famiglie povere in più. Ecco perchè, per rispetto dei sardi, è necessario votare contro le proposte di questa maggioranza.Piuttosto che riprendere valutazioni fatte più volte sulla manovra finanziaria, l'on. Serrenti (PSd'Az.) si è soffermato su alcuni aspetti più prettamente politici.
Intanto il bilancio non servirà a rilanciare il comparto economico, ha aggiunto l'esponente sardista, e la crisi sarà sempre più grave. Ma è l'aspetto politico globale ad impensierire l'oratore, il quale ha giudicato assolutamente inconsistente l'attuale maggioranza.
Una maggioranza di numeri, non di politici, perchè molti suoi esponenti non sono affatto referenti della società sarda, anche perchè hanno cambiato partito e collocazione politica.
In questo dibattito, ha concluso Serrenti, è emerso che il presidente Palomba non è più il capo della Giunta, non è più il presidente della Regione. "Reagisca, ha concluso Serrenti, e ne tragga le necessarie conseguenze".Anche l'on. Balletto (F.I.), ha espresso un giudizio totalmente negativo sulla manovra che, ha detto, è conseguenza della incapacità della Giunta, del suo Presidente e della maggioranza.
L'assurdo, ha aggiunto, che sarà rinviato il confronto ad una manovra bis che si terrà a maggio con l'assestamento di bilancio.
Ha poi criticato che sia stata fatta slittare (ulteriore segno della incapacità della Giunta) la Conferenza del lavoro ed ha affermato che questa maggioranza e questo esecutivo non sono al servizio dei sardi ma di interessi di clientela.
"Noi combatteremo questo comportamento, ha concluso Balletto, sicuri che una buona legislatura deve lavorare nell'interesse di tutti, dimenticandosi degli amici e degli amici degli amici".Per l'on. La Rosa (Misto) la maggioranza si esprime attraverso la Giunta e la discussione sulla manovra di bilancio è stata positiva, se pur con alcuni eccessi e perdite di tempo. Ma, in fondo, rimane la prova di un Consiglio che ha lavorato intensamente e che ha rafforzato questa maggioranza.
Il confronto ha aperto anche una proiezione sulle prossime scadenze, dalla Conferenza per il lavoro al documento di programmazione economica e finanziaria, ha aggiunto La Rosa, anche se le misure per il lavoro contenute nella finanziaria non rispondono in pieno al programma di questa coalizione.
Ci sono i presupposti perchè entro questa legislatura si possa operare positivamente. Per questi motivi il voto sarà positivo.
L'opposizione ancora una volta è riuscita a dimostrare quanto sia inconsistente il programma politico di questa giunta e come sia evanescente il patto, l'accordo che è alla base di questa manovra, dell'azione politica di questa Giunta. L'on. Lippi (F.I.), ha ricordato alcuni degli spunti polemici emersi durante il dibattito e, dopo aver ricordato che maggioranza ed opposizione devono confrontarsi e dialogare, l'esponente di F.I. ha detto che senza novità, senza linee programmatiche di una qualche originalità non si possono affrontare i gravi problemi che attanagliano il sistema produttivo isolano.
La maggioranza è stata zitta, silenziosa, come lo è stata in commissione. Ora tutto è rinviato all'assestamento di bilancio, un gioco, ha aggiunto Lippi, che non si può assolutamente accettare.
Per queste ragioni F.I. proseguirà la sua netta opposizione a questa Giunta ed alla manovra finanziaria, inconcludente che ha proposto.
Dopo aver sottolineato i ritardi con cui la Sardegna si presenta nella corsa per la conquista dei mercati, l'on. Floris (F.I.) ha affermato che le poche speranze che si riponevano nella manovra per recuperare tempi ed efficacia, sono totalmente vanificate dall'esiguità, pochezza, della manovra stessa.
Floris ha quindi prefigurato l'inutilità della Conferenza per il lavoro e, per quanto riguarda lo stato della disoccupazione, ha detto che si sta assistendo alla chiusura delle aziende e ad un crescendo dei lavoratori che perdono il posto.
Contro questa calamità sarebbero dovute nascere iniziative e riforme strutturali; ha concluso Floris, invece per cambiare si rinvia ad altra data, alla cosiddetta manovra bis annunciata dall'assessore del bilancio e dalla Giunta.Intervenendo sul programma pluriennale, l'on. Petrini (Misto) si è soffermata sugli aspetti legati al turismo, settore che dipenderà sempre di più dalle scelte europee. Petrini ha citato l'esempio della Grecia, che recentemente ha svalutato la propria moneta attirando notevoli flussi turistici. La Sardegna potrebbe essere danneggiata da queste scelte politiche, ma al pari della Grecia, potrebbe valorizzare meglio le proprie risorse culturali ed artigianali.
Dopo aver criticato i mancati finanziamenti alle cooperative che gestiscono i beni culturali, Petrini ha ribadito che la Sardegna può giocare le sue carte per il 2000 puntando sul turismo, ed ha concluso anticipando il voto favorevole.La finanziaria è stata giudicata da alcuni "piatta e senza prospettive", invece questo è un documento contabile con buone caratteristiche. L'on. Vassallo (R.C.) ha difeso la manovra finanziaria presentata dalla Giunta ed ha criticato l'atteggiamento ostruzionistico tenuto dalle opposizioni.
La manovra proposta dalla Giunta, ha aggiunto Vassallo, da timide risposte alle richieste di lavoro e di interventi urgenti e tempestivi che vengono dalla sicuetà sarda. Questo documento contabile, ha aggiunto l'esponente di R.C., è stato proposto, inoltre, da una maggioranza che ha dimostrato di avere i numeri necessari ed una grande coesione.
L'oratore, concludendo il suo intervento, ha stigmatizzato la bocciatura, da parte dell'Aula, del finanziamento per i servizi reali alle imprese e degli incentivi per i lavori socialmente utili. Due argomenti sui quali si dovrà ritornare. L'azione di bilancio e l'attività del Consiglio, che deve essere più veloce e tempestiva, sono comunque i momenti più significativi dell'azione politica, un'azione politica nella quale tutti devono impegnarsi maggiormente, per dare risposte alla società sarda.Secondo l'on. Bonesu (Psd'Az), il Consiglio e la Sardegna hanno perso una grande occasione. Infatti il bilancio per il 1998 è un bilancio che non tende a creare iniziative, ma che mira a distribuire risorse per assistere un'economia in sofferenza. In sostanza, ha detto Bonesu, questa manovra è nata sotto il segno del continuismo.
Bonesu ha poi definito la finanziaria il documento "delle non scelte". Nè poteva essere diversamente poiché non si è mai proceduto a varare la legge di riforma degli Enti e dell'Amministrazione regionale. Ha poi affermato che è mistificatorio scaricare sul Regolamento del Consiglio la responsabilità dei guai di questa legislatura.
Il voto del Psd'Az sarà perciò contrario.Il dibattito è stato lungo e snervante, ha affermato l'on. Balia (Fed. Dem.), con momenti inutili e inopportuni, ma anche con momenti costruttivi. Emerge però l'esigenza di modificare subito il Regolamento affinchè il Consiglio si adegui alle altre Istituzioni italiane ed europee. E' un processo di modernizzazione necessaria ed inderogabile, ha proseguito Balia, che ha poi sostenuto come il bilancio fosse in gran parte rigido. Un bilancio tradizionale, quindi, pur con alcuni aspetti innovativi, con l'inversione del metodo di lasciare libere alcune parti della finanziaria, riguardanti l'indebitamento regionale.
Questa volta, invece, sono state poste precise barriere al debito. La maggioranza ha tenuto bene, se pur con qualche momento di cedimento, ha detto ancora Balia, con qualche aspetto critico in particolare sul settore industriale in merito alle cessioni a privatizzazioni. La Conferenza sul lavoro sarà un momento importante, così come è opportuno riaprire una vertenza con lo Stato sui servizi sociali, che devono essere alla pari con quelli delle altre Regioni.In questi giorni è stato detto, spesso, che questa è una "manovra ponte", forse lo è perché si guarda al domani e perchè i tempi per questo bilancio sono stati decisamente stretti. L'on. Marteddu (Ppi) si è soffermato su alcuni aspetti che emergono dalla manovra finanziaria regionale e che gettano una luce strana sull'intero sistema Sardegna. Un sistema che si basa sull'intervento pubblico, senza avere chiara una via d'uscita, senza avere altre alternative. Un sistema Sardegna assolutamente inadeguato ad affrontare le realtà del sistema agricolo, di quello di diversi comparti produttivi.
Il Partito Popolare, ha aggiunto Marteddu, non vuole fare certo scelte liberiste, ma vuole contribuire a fermare un diverso modello di sviluppo. Questo è un bilancio rigido e continuista, ma contiene alcuni principi nuovi. Su questi nuovi temi il Consiglio deve lavorare, per favorire quella speranza, quella crescita, quello sviluppo per il lavoro, per mettere a punto quei progetti che in altre isole, in altre Regioni hanno dato risultati decisamente positivi.
La sfida del futuro, nel quale l'Ulivo è impegnato, è proprio questa, ed è una sfida che i Popolari, questa maggioranza, intendono vincere. Ecco perchè questo bilancio, questa azione di governo, in parte nuova, deve essere approvato.Il capogruppo di A.N. on. Masala ha sostenuto che quando la maggioranza accetta di confrontare i progetti con quelli dell'opposizione, allora muta l'atteggiamento delle posizioni nel corso del dibattito. Ciò che conta è che, ha detto, la maggioranza abbia l'umiltà di sentire proposte e suggerimenti laddove il confronto dovrà essere tra progetti e quindi sulle scelte alternative tra un polo e l'altro.
L'articolazione del progetto è prerogativa della maggioranza e deve essere ascritto a suo totale responsabilità anche se sono state condivise linee d'azione indicate dalle opposizioni.
Dal dibattito sulla manovra è uscito rafforzato il principio del bipolarismo perchè si è chiarito il ruolo di maggioranza ed opposizione. Se si percorre questa strada, ha concluso Masala, potranno essere recuperati i ritardi accumulati dalla Regione Sardegna.La sintesi impone una breve considerazione politica, ha affermato l'on. Cugini (Prog. Fed.) e la manovra che voteremo è solo un passaggio del confronto che si svolgerà nei prossimi giorni. Cugini ha poi chiesto al capogruppo di F.I. Pittalis, se i futuri confronti avverranno con gli stessi metodi utilizzati in questi giorni. L'opposizione dovrà accogliere l'invito a confrontarsi sullo sviluppo della Sardegna, ha detto ancora Cugini, ma se i metodi non cambieranno il confronto non ci sarà perchè mancherà una proposta, proposta con indicazioni chiare e precise.
Non c'è bisogno di ostruzionismo, ma di confronto, ha proseguito Cugini, rifuggendo dai "comportamenti della peggiore prima repubblica".
Il confronto dovrà essere sulle linee dell'assestamento di bilancio, sulla Conferenza per il lavoro: senza questo confronto di merito non si produrrà nulla di positivo.
Il concetto di democrazia assembleare espresso dall'on. Cugini è stato vivacemente contestato dall'on. Pittalis (F.I.) che ha rivendicato al suo movimento politico caratteristiche veramente "liberali e democratiche".
Il giudizio estremamente negativo su questa manovra finanziaria, espresso nei lunghi giorni di dibattito, è stato confermato da Pittalis, il quale ha contestato la manovra nel suo insieme e la chiusura della maggioranza ad un serio confronto.
Forza Italia ha svolto un ruolo serio, duro, critico, si è opposta ad una maggioranza che non ha una proposta politica, non ha alcun programma compiuto sul quale confrontarsi realmente. Questa manovra finanziaria, ha aggiunto Pittalis, serve solo a conservare l'esistente, a finanziare gli amici, non a risolvere i problemi dei sardi.
Questa manovra è frutto di un'impostazione generale inconcludente, è stata presentata in grave ritardo, non rispecchia una reale situazione politica "e la nuova maggioranza avrebbe fatto bene a stare zitta".
Pittalis dopo aver ringraziato i suoi colleghi di partito Balletto e Casu per il lavoro svolto, ha confermato la validità dell'azione politica svolta d'intesa con A.N. "anche se non condividiamo le cambiali in bianco firmate a questa Giunta" ed ha ribadito la ferma opposizione del gruppo di F.I. a questa manovra economica ed all'operato della maggioranza e della Giunta in carica.Dopo aver dato atto al Consiglio di aver svolto un serio lavoro, attraverso il quale la manovra è stata passata al settaccio, l'assessore al Bilancio on. Scano ha affermato che la manovra ha mantenuto la sua struttura originaria, con tutte le novità che sono emerse nel corso dell'esame delle leggi finanziarie.
Queste novità - la coesione della maggioranza di fronte a 125 votazioni a scrutinio segreto e la scomparsa del trasversalismo - sono il segno dell'inizio di una nuova cultura politica.
Scano ha infine ribadito, riferendosi all'intervento dell'on. Masala, che il Governo ha la responsabilità di decidere e di proporre, mentre l'opposizione ha quello di combattere e stimolare.
Davanti alla Giunta, ha concluso Scano, c'è ora un percorso di guerra, che consiste nella Conferenza per il lavoro e nella manovra di asssestamento. Questa maggioranza ha la capacità democratica di decidere di andare avanti secondo i tempi stabiliti.Il presidente Palomba ha voluto sottolineare l'aspetto della tenuta della maggioranza. La coalizione ha mostrato coerenze e compattezza, ha detto, ed ha affrontato "vittoriosamente" le centinaia di emendamenti che non hanno intaccato la manovra. La linea scelta da F.I. ha evidenziato la compattezza della maggioranza che verrà sottolineata anche dai prossimi appuntamenti.
"Questo sarà il terreno della sfida sulle proposte per lo sviluppo, ha concluso Palomba, perchè questo impone la cultura bipolare, con una maggioranza pronta a confrontarsi su proposte costruttive".Il Presidente ha quindi posto in votazione i provvedimenti della manovra finanziaria.
Disegno di legge 382
Presenti 77
Votanti 76
Maggioranza 39
Sì 44
No 32
Astenuti 1.
Il provvedimento è stato approvato.Disegno di legge 383
Presenti 77
Votanti 76
Maggioranza 39
Sì 45
No 31
Astenuti 1.
Il provvedimento è stato approvato.Programma 39
Presenti 78
Votanti 77
Maggioranza 39
Sì 45
No 32
Astenuti 1.
Il provvedimento è stato approvato.Approvata la manovra finanziaria, il Consiglio ha provveduto ad eleggere un componente del Consiglio di amministrazione dell'ERSAT ed un componente il Comitato paritetico per le servitù militari.
Nel Consiglio di amministrazione dell'ERSAT in sostituzione di Giuseppe Giordo, entrato in Consiglio regionale, è stato eletto Ambrogio Mura.
Nella Commissione paritetica per le servitù militari è stato eletto Agostino Bifulco.Il Consiglio proseguirà i suoi lavori nel pomeriggio con l'esame del bilancio interno dell'Assemblea.
I lavori del Consiglio riprenderanno
nel pomeriggio alle ore 17.